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Paul Cézanne
Paul Cézanne
● Natura morta:
Ne fa tantissime, tutte ambientate nella cucina della casa di Aix-en-Provence.
Lui vuole comporre degli equilibri bilanciandoli, non si limita a dire che la pera è conica e che
la mela è sferica, trova idilli compositivi e cromatici. Stende colore pastoso con pennellate
piatte, così da scolpire per piani che si compenetrano la tovaglia, poi tornisce la sfericità del
frutto conferendogli solidità. Si avvale della prospettiva ma ci riflette sopra, niente di en plein
air, è un approccio intellettivo, di riflessione.
In ogni quadro sembra trovare concezione
prospettica diversa che gli conferisce
diversità di volumi e di traiettorie. Ci
troviamo di fronte a un artista che cerca di
dare sostanza e solidità alle cose, ha un
modo di dipingere che dà stabilità e
fermezza al soggetto.
● Soggetto umano:
Cerca nel suo quotidiano, trova figure solide, ferme, granitiche. Nella Donna con caffettiera
C’è gioco di parallelismi verticali, dati dall’asse di simmetria che le passa per i capelli e tutta
la figura, anche la caffettiera diventa un cilindro stante che
concorda con queste direttrici, così come il cucchiaino nella
tazzina, dato per ribadire l’assialità. Nella porta gli assi ci
sono sempre ma con prospettiva diversa, ha una sua
obliquità.
Renoir → Cézanne che lo collega alla natura e alla libertà → Espressionisti → Picasso
● Natura:
Con la Montagne Sainte-Victoire. Come se avesse ripetutamente ritratto questo monte,
quasi musa ispiratrice e termometro per misurare passioni e sentimenti. Vuole essere molto
spontaneo e diretto, i colori tratti dalla
freschezza, ma la composizione passa
attraverso il filtro rigoroso di forme geometriche.