Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
2010
RICHIAMATE:
la DCR n.871 del 23 dicembre 1987 “Piano regionale socio-assistenziale per il triennio
1988-1990 e sue successive modifiche, integrazioni e proroghe;
il Piano Socio Sanitario 2007-2009, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale
n. VIII/257 del 26 ottobre 2006;
la l.r. n. 3 del 12 marzo 2008 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla
persona in ambito sociale e socio sanitario” ed in particolare gli artt. 4, 14 e 15;
la DGR n. 7437 del 13 giugno 2008 “Determinazione in ordine all’individuazione delle
unità di offerta sociali ai sensi dell’art. 4, comma 2 della l.r. 3/2008;
VALUTATI i risultati della ricerca regionale “Mappatura dei servizi socio-assistenziali rivolti a
contrastare la povertà estrema e le nuove forme di povertà nonché le condizioni di fragilità in
particolare degli anziani”, realizzata da IRER e conclusasi nel 2008, che ha censito le caratteristiche
di 24 strutture d’offerta sociale a carattere residenziale sorte sperimentalmente nel territorio
lombardo e rivolte a persone anziane, fragili ma ancora con un buon grado di autonomia, per le
quali non è pertinente l’accesso al sistema di offerta socio sanitario;
le comunità alloggio si configurano prevalentemente quali strutture che offrono agli anziani
assistenza sociale ma anche sanitaria e che gli ospiti possono presentare condizioni di non
autosufficienza temporanea ma anche definitiva;
gli alloggi protetti, più diffusi sul territorio rispetto alle comunità alloggio, offrono una
risposta ad un bisogno abitativo di anziani con limitate fragilità che desiderano mantenere
l’autonomia abitativa in un contesto in grado di dare loro supporto nelle incombenze
quotidiane (igiene personale, pasti, sicurezza, ecc) ed opportunità per continuare a condurre,
una vita relazionale e sociale soddisfacente;
DATO ATTO che la normativa regionale vigente prevede, tra l’offerta a carattere residenziale
rivolta alle persone anziane, esclusivamente unità d’offerta socio sanitarie rivolte ad anziani non
autosufficienti;
RITENUTO di rinviare la messa a regime delle comunità alloggio dopo una ulteriore fase di
sperimentazione per ottenere nuovi elementi di approfondimento che consentano al programmatore
regionale di meglio valutarne le caratteristiche al fine di un eventuale loro inserimento nella rete
d’offerta sociale e/o sociosanitaria;
RITENUTO invece di integrare, da subito, la rete d’offerta sociale per persone anziane attraverso
l’identificazione della nuova tipologia di unità di offerta sociale denominata “Alloggio protetto per
anziani” inserendola a pieno titolo nel sistema regionale e offrendo una risposta omogenea che
consenta alle persone anziane socialmente fragili, di rimanere nel proprio contesto di vita e di
prevenire situazioni di emarginazione e disagio sociale;
DATO ATTO che la definizione della nuova unità di offerta sociale denominata “Alloggio protetto
per anziani”, nonché i requisiti minimi di esercizio sono analiticamente descritti nell’ “allegato A”,
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
gli enti gestori degli “Alloggi protetti per anziani” dovranno presentare, ai sensi della
l.r.3/08, comunicazione preventiva di esercizio al comune di ubicazione della struttura;
le ASL procederanno alla vigilanza secondo quanto previsto dalla Legge regionale n.
3/08;
CONSULTATI i Tavoli istituzionali, istituiti ai sensi della l.r.3/08, nella seduta del 27 ottobre
2009, i cui verbali sono agli atti della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale;
RILEVATO che il parere della Commissione Consiliare competente non è stato reso entro il
termine di 30 giorni dalla data di assegnazione della richiesta (avvenuta, nel caso di specie, in data
04/02/2010), ai sensi dell’art. 1, comma 24, della L.R. n. 3/01 e, pertanto, la Giunta Regionale
procede, ai sensi del successivo comma 26, indipendentemente all’acquisizione del parere stesso;
RITENUTO di dover pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia e sul sito web della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale;
DELIBERA
1. di approvare i requisiti minimi di esercizio della unità di offerta sociale “Alloggio protetto
per anziani”, così come descritti nell’ allegato A che costituisce parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento;
IL SEGRETARIO
ALLEGATO A
L’Unità d’offerta sociale denominata “Alloggio protetto per anziani” è una struttura costituita da
più unità abitative indipendenti, date in locazione ad anziani con fragilità sociali che scelgono
l’alloggio come proprio domicilio. E’ caratterizzata dalla presenza di un gestore pubblico o privato
che ne assume la responsabilità e la conduzione
Si configura non solo come sostegno sussidiario alle persone anziane e alle loro famiglie ma anche
quale supporto alla rete territoriale dei servizi sociali (SAD/ segretariato sociale ecc.).
FINALITA’
La finalità dell’Unità d’offerta sociale è offrire una soluzione abitativa, per consentire alle persone
anziane, con lievi difficoltà di rimanere nel proprio contesto di vita, ma in ambiente controllato e
protetto prevenendo situazioni di emarginazione e disagio sociale.
OBIETTIVI
DESTINATARI
Persone di età superiore ai 65 anni, singoli o coppie che conservano un sufficiente grado di
autonomia e che tuttavia abbisognano di un ambiente controllato e protetto.
Possono essere accolti, prioritariamente, soggetti che presentino almeno una delle seguenti
problematiche:
reti familiari rarefatte e residuali
un’abitazione non adeguata (es.barriere architettoniche, sfratto)
diminuzione dell’autonomia nelle sole funzioni di tipo strumentale (es.gestione acquisti e/o
finanziaria, uso del telefono, utilizzo di farmaci..)
patologie gestibili al domicilio
condizioni di solitudine.
PRESTAZIONI
L’alloggio protetto si caratterizza per la presenza, oltre alle abitazioni, di spazi comuni e per
l’offerta di servizi/prestazioni sociali resi occasionalmente o continuativamente dal gestore.
I residenti/domiciliati nell’alloggio ricevono su richiesta e con le medesime modalità in
vigore per la generalità dei cittadini, tutte le prestazioni sociali e socio sanitarie garantite dai
Comuni e dalle ASL ai cittadini presso il proprio domicilio.
Resta ferma la possibilità per la persona anziana residente/domiciliata nell’alloggio di
scegliere la forma di assistenza personale più consona alle proprie esigenze (es. assunzione
di badante)
Rapporti con l’utenza: Carta dei Servizi in cui siano illustrati: le tipologie di alloggio, gli
interventi offerti, disponibilità di prestazioni offerte da volontari, le modalità di accesso,
servizi/prestazioni erogati, l’ammontare del canone di affitto/retta, del costo delle eventuali
prestazioni aggiuntive in relazione a quelle erogate secondo il progetto individualizzato e la
tipologia di alloggio.
La struttura deve rispondere ai requisiti abitativi prescritti dalle normative vigenti statali e regionali
in vigore per la civile abitazione nonché alle norme sulla sicurezza ed inoltre:
essere priva di barriere architettoniche anche negli alloggi, bagni compresi che devono essere
dotati di box doccia per disabili
disporre di un bagno assistito anche in condivisione con altre unità d’offerta contigue
disporre di ambienti comuni per soggiorno/socializzazione /lavanderia ecc.anche in
condivisione con altre unità d’offerta contigue
possedere dispositivo per chiamate d’emergenza da ogni alloggio
essere situata nell’abitato urbano e collegata con mezzi pubblici
essere preferibilmente in connessione con struttura/e residenziale/diurna socio sanitaria o sociale
per anziani
essere collegata con la rete territoriale dei servizi sociali
ARTICOLAZIONE Mono o bilocali con zona cottura, arredati, o con arredi a cura del
DEGLI ALLOGGI locatario e dotati di bagno accessibile