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L'ultima spiaggia di Aiden Giorgio

Non sai che suono dare alla tua estate? @aidengiorgio ha scritto un brano perfetto per il
tramonto di ferragosto, probabilmente l'unico in grado di ricreare uno stato d'animo diverso,
che poco si sposa con il sole e con i balli di gruppo.

"Ultima Spiaggia" è la narrazione della rassegnatezza, un racconto meno speranzoso


rispetto a quello portato avanti in "Nuovo Anno" ma completamente in linea con esso.

Continua quella ricerca disperata, una volontà di colmare il vuoto così forte che a tratti
sembra condurti verso quella metaforica ultima spiaggia che, nella poetica di Giorgio,
rappresenta il punto di non ritorno. Ed è in questo modo che la stagione dell'allegria per
eccellenza viene trasformata nell'incubatrice naturale per i tormenti post-adolescenziali che
costellano la prima età adulta.

Tanti giovani uomini possono ritrovarsi nelle parole di Aiden Giorgio, nella disillusione di chi
sa di non sapere "come sono fatti i supereroi", e di chi non ha ancora trovato i suoi colori.
Giorgio, come un po' tutti, sogna "un altro finale", e quel "quasi" prima di "ultima spiaggia"
raccoglie la speranza del pezzo precedente ("Nuovo Anno"), esplicitando la possibilità di una
salvezza che non è troppo tardi per continuare a cercare.

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