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25/10/2021

Stili
Nella seconda metà dell’Ottocento l’identificazione degli stili è la chiave per sintetizzare la società
dell’epoca.
Sintesi teorica e pratica, la prima in Germania e la seconda in Inghilterra. Entrambi avranno un
grande impatto nella costituzione del movimento moderno.
Struttura e ornamento: l’architettura al servizio della nazione e dell’industria
Lo stile è quello strumento messo a disposizione dall’architettura per esprimere modernità e
progresso, l’architettura è il vestito della società → estetica per esprimerne l’identità della borghesia
industriale, istituzionalizzazione della propria importanza
La ricerca di uno stile nazionale in Italia e in Germania.
La nascita degli stati con il risorgimento e l’unificazione tedesca che termina con la fondazione
dell’impero germanico di Bismark. Le nazioni sono fondate sulla cultura.
1. Italia
In Italia si forma il problema delle costruzioni di centinaia di edifici in tutta Italia per accogliere nuove
funzioni (municipi, ospedali…) utilizzando vecchi conventi o monasteri. Al contempo vengono
edificati nuovi edifici ma secondo quale stile? L’identità nazionale fondatasi nel corso dei secoli, in
tale identità vi è anche la cultura architettonica.
Camillo Boito per identificare uno stile nazionale ricorrere alla fusione tra l’architettura del tardo
Trecento e inizio Quattrocento, ovvero nella nascita del rinascimento nei comuni che si trasformano
in principati. In questo contesto Boito riconosce il momento in cui si può trovare l’identità italiana.
Spazialmente lo stile italiano è dato da mattoni con pochi inserti decorativi in pietra bianca.
Esempio: Gallarate (Varese), ospedale
Scuola elementare nella reggia carrarese, Padova
Boito → architettura neoclassica con gotico che definisce il lessico decorativo

In altre città d’Italia si cerca di esprimere l’identità locale distinguendosi dallo stile nazionale.
Neogotico senese→ sede monte dei paschi di Siena
Roma: è un caso particolare in quanto capitale dello stato italiano; quindi, si pone il problema della
costruzione dei nuovi ministeri, che devono esprimere il senso del nuovo stato, e al tempo stesso
occorre porre un accento sul valore simbolico di Roma. → Centralità di Roma nella cultura italiana
Primo rinascimento modello su cui costruire i nuovi edifici dell’amministrazione centrale dello stato,
non essendo eccessivamente decorata pone l’accento sul valore economico delle strutture.

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Esempio: ministero delle finanze, 1874, Giuseppe Canevari, collage di vari esempi rinascimentali
Vittoriano
Il trasferimento della capitale a Roma e la costituzione dello stato nazionale deve essere celebrato
con un grande monumento nazionale. Alla morte di Vittorio Emanuele II il monumento prese il nome
del pater patriae. Altare in cui si celebra la nascita dello stato e dal 1921 monumento del milite ignoto.
Costruito alle falde del Campidoglio, sbancato distruggendo parte di reperti storici, per richiamare il
fondamento della Roma repubblicana. Venne fondata piazza Venezia con l’imbocco di via del Corso
che si ricollega alla via Flaminia.
Architetto → Giuseppe Sacconi
Viene scelto l’uso del marmo di Brescia contrapponendosi alla pietra monumentale di Roma ovvero
il travertino.
Ripreso il modello dell’altare di Pergamo, scoperto nell’Ottocento e smontato da Pergamo e
trasportato a Berlino per esporlo nel Pergamomuseum → altare con colonnato che funge da quinta
scenografica, con gradoni a scala urbana e statua equestre di Vittorio Emanuele II.
Cupola di san Pietro → simbolo del passato, nemico dei Savoia
In Italia quindi lo stile architettonico ha un grande significato politico.
2. Germania
In Germania oltre al valore politico degli stili vi è una componente che riguarda l’uso degli stili con
l’industria.
Gottfried Semper (1803-1879), principali scritti:
• Die vier Elemente der Baukunst [I quattro elementi dell’architettura], Braunschweig 1851;
• Wissenschaft, Industrie und Kunst [Scienza, industria e arte], Braunschweig 1852;
• Der Stil in den technischen und tektonichen Künsten [Lo stile nelle arti tecniche e tettoniche],
2 voll., Monaco 1860-63; → teoria completa e organica dello stile

«Possano le scoperte, le macchine e gli speculatori lavorare solo su ciò di cui sono capaci, in modo che possa
essere preparato l’impasto da cui la scienza costruttiva, questa lancia terapeutica di Achille, potrà modellare
la nuova forma. Ma nel frattempo l’architettura deve scendere dal suo trono ed entrare nel mercato per
insegnare e per imparare». → mentre la scienza persegue il progresso, l’architettura deve scendere
dal proprio piedistallo ed entrare nel mercato, nella società industriale.
(Wissenshaft, Industrie und Kunst, p. 35)
«Proprio come ogni cosa là si svolge ed è spiegata dalla più semplice forma prototipica, proprio come la
natura nella sua infinita varietà è semplice e scarna nelle idee di base, proprio come essa rinnova
continuamente lo stesso scheletro modificandolo un migliaio di volte secondo le fasi formative raggiunte
dagli esseri viventi e dalle loro condizioni di esistenza [...] anche le opere d’arte si basano su certe forme
standard condizionate da idee primordiali, tuttavia permettono un’infinita varietà di fenomeni secondo gli
specifici bisogni che li influenzano». → l’architetto entrando nel mercato si rende conto che il prototipo
è una delle chiavi fondanti dell’industria. La struttura è il prototipo dell’architettura (capanna rustica
è il prototipo).
(Prospectus: Vergleichende Baulehre, in Ivi)

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La capanna caraibica esposta al Cristal Palace ispirò molto le riflessioni di Semper,
struttura semplice che rimanda ad un tempietto greco-romano. → stesse semplici
matrici, con pareti intrecciate da frasche

Confronto tra la capanna caraibica e la capanna rustica: sono molto simili ma ciò che
varia è la parete → teoria del rivestimento, parete non come parte strutturale ma
rivestimento.
→ Indagine tra pelle e struttura, riferimento per tutti i grandi architetti del Novecento
La teoria architettonica di Gottfried Semper

1. Il vestito o rivestimento permette di distingue l’elemento architettonico da quello


ingegneristico.

2. Il rivestimento è estetico e non è un semplice disegno, ha una sua materialità che attraverso
la sua diversità esprime la civiltà. (è diverso rivestire un edificio in travertino rispetto alle
frasche)
→ Crisi dell’illusione teorizzata da Brunelleschi secondo cui la decorazione allude alla
struttura. Parete è autonoma tettonicamente ma deve essere anche autonoma formalmente,
ovvero non deve alludere ad una funzione strutturale.
Le conseguenze:
1. Le forme architettoniche non dipendono dai materiali impiegati ma sono un linguaggio
simbolico che trascende le tecniche e affonda le radici nei significati più profondi e ancestrali
di una società.
2. L’architettura non è un’arte imitativa il cui unico modello è la natura, le sue forme si basano
sui prodotti dell’artigianato umano.
→ se è vero che le pareti esterne non hanno più a che fare con la struttura, allora non hanno
più solo a che fare con l’industria edilizia. Sono quindi esito di un lavoro artigianale che nella
civiltà industriale diventa industria. Quindi la pelle esterna diventa espressione della civiltà.
«Sebbene l’architettura produca formazioni originali e non sia un’arte imitativa come la pittura o la scultura,
essa ha creato attraverso i secoli un proprio repertorio di forme dalle quali mutua i tipi per le nuove creazioni;
utilizzando questi tipi, l’architettura rimane leggibile e comprensibile a tutti».
(Introduzione a Vergleichende Baulehre, 1850 ms. 183, Archivs der ETH Zürich)
In architettura non c’è progresso, vi sono solo trasformazioni di prototipi già esistenti. Il mestiere
dell’architetto è quello di scegliere il tipo di prototipo giusto aggiungervi la decorazione giusta per
esprimere il committente o la società.
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→ questa epoca non esprime il proprio stile, è un insieme di stili antichi, non vi è progresso ed è per
questo che l’architettura deve scendere dal piedistallo ed entrare nel mercato industriale.
Qual è l’ornamento dell’industria?
Arts and crafts movement darà una risposta opposta, ovvero cosa c’entra l’ornamento con l’industria.

Arts and crafts movement


Il neogotico inglese si carica di un senso di spiritualità ripreso dal medioevo. Uno degli allievi di Pugin
è John Ruskin, personaggio al centro di tanti problemi per cui cerca di trovare una soluzione che si
è occupato di arte, socialismo, paesaggio, fotografia e teologia. In teologia Ruskin riflette sul
medioevo non solo come modello storico ma operativo, «incarnazione della Politica, della Vita, della
Storia, e della Fede Religiosa» del popolo.
• Architettura: sistema di segni «non indispensabili» ma dotati del potere di «influire sullo spirito
dell’uomo».
Per Ruskin è il popolo, non gli intellettuali, ad essere depositario della chiave attorno a cui la
società vive, della spiritualità, le forme del gotico. L’architettura è espressione della cultura
popolare ma al contempo nelle mani degli architetti può diventare un modo per educare il popolo.
(architetti visionari)
[domanda tipo esame: confronto tra l’idea di medioevo di Ruskin e l’architettura parlante degli
architetti visionari. Risposta → l’architettura parlante educa il cittadino alla costruzione della nuova
società (sovrastruttura di ragione insegnata al popolo), in Ruskin alla riscoperta della propria identità
che ha le radici nel medioevo. (dialettica tra popolo-architetto)]
• Costruzione: capacità di «mettere insieme e accomodare le svariate parti di qualsiasi edificio o
riparo».
Non abbiamo bisogno di alcun nuovo stile di architettura. [...] Abbiamo bisogno di un qualche stile».
(The Seven Lamps of Architecture, London 1849)
L’estetica come fondate l’architettura, allora l’aspetto costruttivo è solo uno strumento dell’architetto.
Il senso dell’arte è prima di tutto educare l’artista a scoprire la realtà e attraverso l’opera d’arte viene
trasmessa agli altri essere umani, e non esista alcuna attività artistica che non sia il coinvolgimento
totale dell’artista in ciò che vede.
Ruskin viaggiò in tutta Europa producendo 40.000 lastre fotografiche, studiando l’architettura ma si
rese conto che la fotografia appiattiva le costruzioni privandone della componente emotiva. → non
è possibile rivivere nel mondo del gotico, cosa invece possibile con il disegno.
Il medioevo è un modello operativo, non come Le-Duc che studiando il medioevo aveva avviato un
cantiere ottocentesco, pensando come il progettista gotico. Mettendo in piedi un sistema medievale
basato sulle gilde. → Non costruire edifici secondo il gotico ma seguendo il modo di costruire del
gotico.
→ non opponendosi all’industria, alla macchina ma sfruttando il sistema industriale per costruire una
nuova cattedrale gotica, una società ideale dove tutto è in armonia. Il mezzo tramite il quale ciò è
possibile sono gli artigiani, che sono l’origine dell’atto creativo che affidato sottoforma di prototipo al
sistema industriale riesce ad arrivare nelle case e migliorare la vita. →industrial design
William Morris
Allievo di John Ruskin, fondatore insieme a Philip Webb di un atelier che produce oggetti pronti per
essere messi in produzione. Nasce così la prima confraternita inglese che riunisce vari artisti in un
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unico luogo, Red House a Bexleyhearth (Kent) che si ispira ad un cottage inglese in stile medievale.
→ grande utilizzo della carta da parati
Programma di Ruskin: equilibrio tra funzionalità, bellezza e economicità.
La moltiplicazione delle “gilde” negli anni ‘80 del secolo XIX:
• 1882. Century Guild, Arthur Mackmurdo;
• 1883. London Guild, Norman Shaw e William Lethaby.
• 1884. Art Workers Guild, Walter Crane.
• 1887. Guild of Handicrafts, Charles Robert Ashbee.
• 1888. Arts and Crafts Exhibition Society, C.R. Ashbee e William Morris
Arts and Crafts movement exibition society → esibizione di prototipi per le industrie

Contemporaneamente l’architettura viene coinvolta in questo cambiamento, in


particolare per la rinnovazione degli edifici delle fabbriche e allo stesso tempo
all’interno del tipo edilizio del cottage come centro per l’artigianato e ribellione
ai casermoni delle periferie cittadine. → esportato in America, unico modello
alternativo al grattacielo
Casa unifamiliare riprodotta a schiera. Un esempio è presente a Chiswick, fuori
Londra, organizzato secondo gli assi stradali irregolari, standardizzando il
modello del cottage e riproducendolo in serie.
Restauro di conservazione → Ruskin ritiene che un edificio non debba essere
ripristinato ma conservato nel suo stato di degrado in quando subisce il
trascorrere il tempo.

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Le grandi città nell’Ottocento e la nascita dell’urbanistica
L’urbanistica è una scienza che nasce a fine Settecento in seguito allo studio di igienisti secondo i
quali occorreva risolvere le condizioni invivibili.
1. Parigi 1855-1870: la città a rete

L’assetto di Parigi prima delle modifiche urbane era prevalentemente medievale, con delle modifiche
nel corso del Settecento con interventi unicamente puntuali.
L’esito della trasformazione complessiva della città era visibile dalla torre Eiffel. Il trasferimento della
corte a Versailles portò alla realizzazione di piazze dove vi era la statua del re per evidenziare la
sua presenza.
L’apertura di nuovi assi di circolazioni che oltre ad essere operazioni urbanistiche (aria e luce nel
tessuto urbano) è anche un’operazione architettonica in quanto viene imposto una
standardizzazione con piano terra con portico, balaustra al piano nobile e gronda alla stella altezza.
Gli Champs-Elysées sono un percorso alberato voluto da Maria de Medici nel 1616 fu esteso nel
1724 fino a place de l’Etoile. Divenuti di proprietà della città nel 1828 furono trasformati in
passeggiata/parco pubblici con percorsi pedonali, fontane, lampade a gas.
La passeggiata è uno dei riti della borghesia per sostituire i rituali dell’aristocrazia dell’antico regime.
Figure centrali: Napoleone III e George-Eugéne Haussmann (soprintendente alla Senna)
I lavori sono programmati dallo stato, realizzati da imprenditori privati e finanziati da prestiti. Dal
1858 lo stato recupera il denaro ricevuto in prestito rivendendo i terreni urbanizzati in lotti separati a
soggetti che dovranno costruire i nuovi immobili rispettando un pacchetto di regole precise. Questo
permette di impiegare nei lavori di urbanizzazione risorse economiche raddoppiate rispetto a quelle
normali del budget municipale.
Haussmann applica il principio della centralizzazione autoritaria: Parigi deve essere «la testa e il cuore
della Francia. … Tutto conduce a Parigi: grandi strade, ferrovie, telegrafo. Tutto ne parte: leggi, decreti,
decisioni, ordini»
Occorre modernizzare la città per accogliere le merci e le persone che invadono Parigi con il
commercio industriale.

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Forte incremento demografico → Congestionamento del centro (la città era abitata soprattutto sulla
riva destra) e necessità di un’estensione della città verso nord-est con quartieri che attraggano la
borghesia.
Modifica della città su sé stessa. Piano realizzato per sventramenti di matrice stellare, a croce, a
tridente.
a) Politica urbana: evitare la crescita caotica della città;
b) politica economica: potenziamento della rendita fondiaria;
c) politica militare: boulevards e nuovi standard per l’edificazione impediscono la realizzazione
delle barricate; i piazzali al culmine dei boulevards permettono la facile manovrabilità delle
armi da fuoco a 360°.
→ Lo spazio pubblico assume il carattere di monumentalità.
Introdotta l’idea di metropoli intesa come macchina urbana in cui la rete infrastrutturale (strade e
impianti) assume preminenza gerarchica rispetto al costruito. La rete si cala sulla città per generare
spazi urbani non si tratta solo di mettere in comunicazione tramite mezzi di trasporto.

Grand Croisee → due grandi assi, un braccio corto da nord-sud che attraversa la Senna in
corrispondenza di Notre-Dame, il braccio lungo da est-ovest che nasce in piazza della Repubblica.
Questa croce riconnette rettifili di strade già esistenti, li allunga demolendo interi quartieri.
Da questa disposizione vengono individuati dei punti che andranno a definire i nodi della rete che
vengono identificati da edifici storici: una torre, una chiesa. Da cui viene tracciata una rete di strade.
Nella pratica: espropri per il tracciamento di boulevard de Strasbourg (braccio nord/sud de la Grande
Croisée de Paris: tra le gare dell’Est e il centro). Lo stato procede a espropriare i proprietari dei
terreni interessati, demolisce gli immobili presenti e costruisce nuovi assi viari attrezzati (dotati di
allacciamenti all’ acquedotto, fornitura del gas e fognature.

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Palazzo haussmaniano: altezza massima in rapporto alla
larghezza della strada, attacco a terra interamente dedicato a
botteghe, bar e ingresso al palazzo, presenza del mezzanino
come deposito dei negozi, balaustra che evidenzia il piano
nobile, balaustra all’ultimo piano, sottotetto per la servitù.
→ due tipi di scale: scale per il collegamento dei piani nobili e
un secondo tipo per raggiungere gli spazi della servitù.
La planimetria è dettata dal fatto che vi sono dei prospetti tipo;
quindi, a sua volta diventa una planimetria tipo. Ognuno di
questi condomini ha cavedio che serve a dar luce agli ambienti interni.

L’autorità centrale attraverso grandi gruppi finanziari mette a disposizione ‘grandi arterie finite’
(strade e sottosuolo stradale) che assicurino circolazione rapida di persone, di merci e di servizi,
rifornimento idrico, smaltimento dei rifiuti. Gli isolati sono spazi di risulta ottenuti dopo il tracciamento
delle strade. La sezione stradale assume un rilievo mai avuto in precedenza comprendendo oltre
alla sezione stradale vera e propria e al suo sottosuolo la sagoma degli immobili che dovranno
affiancarla.
Questa rete innesca tutta una serie di controlli della città tese alla sua modernizzazione. Per
esempio, una riorganizzazione dei municipi con l’aumento degli arrondissements del 1859 (da dodici
a venti), con decentramento delle funzioni.
Il municipio principale Hotel de Ville viene ampliato, costruito nel XVI secolo, 1836-1850. Lo spazio
della piazza è regolarizzato e bordato da edifici simmetrici.
Un’altra trasformazione riguarda la razionalizzazione delle forniture
di derrate alimentari → costruito un enorme complesso Halles,
realizzato sventrando un quartiere del Cinquecento aprendo uno
spazio rettangolare che viene saturato con una serie di padiglioni
dei mercati generali.
Halles Centrales, 1852-55, Victor Baltard → monumento al ferro e
vetro

Vengono liberati alcuni edifici monumentali come Notre-Dame con l’apertura di una piazza
realizzando tre collegamenti tra le rive della Senna e svuotando tutto ciò che circondava Notre-
Dame, svuotandola di significato.

Opéra Garnier, 1863-75, Charles Garnier

Costruita in una piazza da cui parte un grande


boulevard. È un teatro che divenne modello nel
corso dell’Ottocento e Novecento. È un edificio
monumentale che presenta un’organizzazione
molto razionale, con un nucleo formato
dall’accostamento tra la torre scenica e il luogo
del pubblico.

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Gli altri ambienti (saloni) sono funzionali a ciò che è di contorno all’opera, motivo per cui è
frequentata, ovvero esaltazione della classe sociale.
Tre diversi ingressi: in facciata l’ingresso pedonale, l’accesso riservato alle carrozze, il terzo costituto
da due rampe, una di accesso e una di uscita destinato alla famiglia imperiale.

Stazioni ferroviarie
interfaccia tra la rete urbana e l’ambiente esterno alla città.
Queste reti di treni a 360 gradi sono collegate da cerchi
concentrici esterni che permettono la distribuzione dei treni.
Il prototipo di Londra funziona anche a Parigi.
→ porta monumentale verso la città
Il modello a rete comporta uno spreco enorme di energia nel
trasporto delle merci perché non è efficiente. Considerare gli
spazi antropici a partire dall’idea del trasporto e di
conseguenza la rete necessaria a questo non è così
automaticamente razionale.
Verde pubblico

La passeggiata è un rituale tipico della borghesia


che deve trovare dei suoi spazi. Due grandi parchi
pubblici agli estremi di Parigi che in realtà erano
parchi preesistenti appartenenti alla nobiltà e
requisiti durante la rivoluzione.
Alphard progettò una rete di verde puntuale nei
nodi sventrati dal progetto di Haussman. I due
grandi parchi vengono riprogettati da Alphard che
da parchi concepiti come giardini barocchi con una
rete di percorsi rettilinei e centri di distribuzione, a
un parco all’inglese.
Bois del Boulogne → destinato alla borghesia
Bois de Vincennes → destinato al popolo. Creazione di corsi d’acqua e di laghi corredati da isolette;
sistemazione di un ippodromo, di caffè, di ristoranti e di chioschi.

Nota:
se da un lato viene attuata una trasformazione della città secondo il modo barocco, simil Roma nel
Settecento (apertura del tridente, monumenti diventano snodo viario).
→ rifiuto di costruire la prima metropolitana che verrà invece realizzata a Londra

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2. Vienna: la città ad anello

→ Concorso non progetto politico


A inizio Ottocento Vienna non è il centro di uno stato, ma di un centro multinazionale che è nato
dopo il periodo napoleonico che presenta due polmoni: Austria e Ungheria. Vienna, quindi, sta
subendo un continuo sviluppo di modernizzazione.
A inizio Ottocento Vienna presentava un centro storico di origine romana e poi trasformato nel
Medioevo circondato da una poderosa cinta muraria che aveva resistito all’assedio ottomano.
Attorno a questa era stata imposta una zona vuota per ragioni militari, ma che nel corso del Seicento
e settecento a sua volta venne circondata da borghi fortificati. → cerchi concentrici
Primo piano regolatore generale, insieme a quello di Barcellona, che prevede un’analisi anche degli
sviluppi futuri della città.

 1858: concorso. Vi partecipano 85 gruppi. Nessuno dei 3 progetti primi classificati è accettato
totalmente. Il progetto esecutivo (dove prevalgono elementi del piano di Ludwig von Förster)
è approvato nel 1859. Fu stilato da una commissione coordinata da Moriz Ritter von Löhr e
di cui facevano parte gli autori dei tre piani e i rappresentanti dei Ministeri dell’Interno, del
Commercio e della Direzione del territorio dell’Austria. La discussione sulla collocazione degli
edifici pubblici continua fino al 1872.

 innesto della città antica in quella moderna senza tagliare il vecchio tessuto
 messa a punto di una rete di ferrovie metropolitane come supporto per lo sviluppo dei
sobborghi
 1890: i sobborghi sorti oltre il limite delle mura settecentesche senza regolamentazione sono
inclusi nel perimetro urbano
 1892-1893: piano regolatore generale. Concorso vinto da Otto Wagner, Joseph Stubben e
un gruppo di architetti coordinati da Eugen Fassbender.
 1904: espansione a est del Danubio
Ring
Nasce da una strada circondaria che parte da un ponte sul Danubio, circonda la città antica e si
conclude con un altro ponte sul Danubio. Diramazione a scacchiera su cui vengono realizzati i lotti.
I lotti non sono regolari, a cui non vengono imposti limiti e standard del palazzo haussmaniano.

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Su questa strada vengono realizzati degli edifici pubblici:
a) Reichsrat, Parlamento → stile neoattico, riferimento alla democrazia che nasce in Grecia.
b) Rathaus, Municipio → neogotico, origine della civiltà viennese
c) Universität Wien, Università → modello neorinascimentale italiano (Bologna e Padova)
d) Cattedrale votiva → neogotica
→ Città collezione di stili storici

Ciò che caratterizza l’anello di Vienna rispetto a Parigi è l’importanza delle piazze, non è rilevante il
valore economico o la funzione spartitraffico della piazza ma democratico di relazione tra imperatore
e popolo (Agorà), con i due musei di arte e scienza (simil Berlino). → Kaiserforum di Semper

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