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Gran parte dei disturbi gastrointestinali dipendono dal sistema nervoso enterico (SNE). Questi disturbi nella
stragrande maggioranza dei casi hanno come attore protagonista il cervello della pancia, che si chiama
sistema nervoso enterico. Queste patologie non sono rare, anzi sono molto frequenti. Accade questo
perché c’è un vero e proprio sistema nervoso nella pancia, si chiama enterico perché sta nell’apparato
digerente. Il cervello che sta nella pancia si mette dall’altra parte di quello che è il cervello che abbiamo in
testa e sono in eterno equilibrio tra loro. Il cervello che sta nella pancia è lì perché serve a governare tutta
l’omeostasi o la fisiologia (quello che accade normalmente), questo regola una serie di eventi fisiologici
impensabili. La popolazione mondiale invecchia, aumentano sempre di più le patologie neurodegenerative
Parkinson, Alzheimer. La differenza è che il cervello dà la consapevolezza quando mangiamo; si attiva il
cervello nella pancia, attiva una serie di riflessi, parla con il “big brain” (cervello) fino a che con la parte
consapevole dice “basta sono sazio”. Quindi la sensazione di sazietà e consapevolezza ce la dà il grande
cervello su quelli che sono gli input che gli da il cervello della pancia.
I due mondi sono interconnessi l’uno
con l’altro, sono connessi a più livelli.
Immaginate l’esofago, lo stomaco,
l’intestino, il colon come un unico tubo.
C’è l’organo, l’intestino: il corpo, la
mucosa, la sottomucosa. All’interno
della muscolatura è presente una prima
porzione di sistema nervoso enterico, è
presente anche a livello mucosale. I
neuroni non sono altro che recettori,
sensori. Questi recettori hanno la
capacità di discriminare tra le varie
sostanze solide, liquide, gassose e
quant’altro; quindi, sono recettori di
pressione. Altri neuroni sono recettori
chimici, altri fisici, quindi in grado di
discriminare la temperatura. Siamo
pieni di sensori e questi recepiscono
degli input che arrivano dal lume
dell’intestino che è la porta verso
l’esterno più grande che abbiamo, perché la ci va il cibo di cui abbiamo bisogno per estrarre energia.
Accanto al viscere c’è un secondo livello che sono i gangli paravertebrali, che non sono altro che dei nodi
che abbiamo accanto alla colonna vertebrale. Arrivano delle fibre, dei nervi che salgono via via su,
soprattutto attraverso il nervo vago che poi arriva ai nuclei del cervello e danno questa sensazione di
consapevolezza. Se quindi qualcosa nell’intestino non va, si ha dolore o si è stitico, arriva su e da una
sensazione consapevole.
Qui è descritto come
dall’intestino (questa è una parte
di colon) con il suo SNE, ci sono
delle fibre, null’altro che nervi,
che arrivano ai gangli
paravertebrali attraverso il
midollo spinale arrivano in alto al
cervello. Non finisce qui, dal
cervello una volta che ricevo
questa serie di input, di segnali,
partono delle efferenze. Il
cervello a sua volta manda giù dei
segnali che sono in grado di modificare il movimento, la sensazione di quello che accade nell’apparato
digerente.
La colecistochinina viene
prodotta dopo aver mangiato,
quando il cibo arriva nel
duodeno e rallenta lo
svuotamento gastrico. Questo
accade perchè esistono i
recettori per la
colecistochinina sul SNE;
La gastrina, tra le più recenti
scoperte, svolge un controllo
sui meccanismi di sazietà
(fame-sazietà);
La motilina, che prima si
pensava facesse solo
muovere, si è visto che in
qualche modo ha un ruolo
preponderante nel sistema
fame-sazietà
Fenotipo funzionale:
o ChAt: è l’enzima, la transferasi dell’acetilcolina. Quindi di quelle cellule viste in provetta una parte
produce e rilascia acetilcolina.
o nNOS: Un’altra parte esprime quello che è l’enzima che rilascia l’ossido nitrico. N sta per neuronale,
l’enzima è l’ossido nitrico sintetasi.
o SP: la sostanza P, che ha una funzione analoga all’acetilcolina, è un neurotrasmettitore eccitatorio.
È molto importante questa sostanza perché non solo eccita, ma è coinvolta nel meccanismo del
movimento e nella sensazione dolorosa. Appartiene alle tachichinine (quando punge la vespa è
dolorosa perché rilascia sostanza P).
o VIP: è un altro enterormone, alcuni neuroni esprimono recettori per il VIP.