Sei sulla pagina 1di 61
* ‘VOLSINIENSIA N. XI, ISTORIA DEL. MIRACOLO EUCARISTICO DI BOLSENA NELL'ANNO 1263 DEL CORPORALE CHE SE NE CONSERVA IN ORVIERO BSTRATTA DALL'OPERA SPLENDIANO. ANDREA PENNAZZI AANNOTAZION! 0. AGGIUNTE ED ILLUSTRAZION IN FOTOTIPLA, MILANO ‘NPOGRATIA PONTIFICLA Dt §. GIISEPPE vi a earzern x. 9 1800. tips Dans Ra RELIQUIARIO DEL $5. CORPORALE IN ORVIETO Modilon, aie 20 Sopembris £800, vip Gan, losern Det, Conso 8. 1 I. U. De Censor ecces. PROPRIBGA LVTERARIA muSERYATA ALL’ AUTOR, A SUA ECCELLENZA RMA MONS. DOMENICO BUCCHI-ACCICA ‘vescovo bt ORvIETO Hi fausto ingresso de'B. V. R- nella diocesi Orvictana, la prima vonula ai santuarii di Bolsona, antioa sete vescovite, cainidono {folicemento colla centenaria ricardanza del etifcasione det domo maraviglioso di Orvieto che la pieta e singolare munificensa dei fedeli rnalzarono alla. pid divina gloria che rene famose wel eristia reso te due citla; giacch? fi eretlo appositamente per eeser non ‘ndagna sede de’ santi riconli, che rendon testimoniansa al mirae e0l0 eucaristico avvenuto sullaltar di Bolsena, det quali gran parte it gontefice Urbano IV depasitd nella eattodrale ai Orvioto Questo solenne vincolo delte due eit atta pastoral eurn dot B. V. ‘afidate, mostra come non debbano disgivmgersi net celedrar wna icordansa sicara ad entranibe. I siceome in Orvieto si presenta in pure forme ripristinata quella maraviglia dé Duomo, mensemento in nalzato at gran prodigio, eos! Bolsena pensd ripresentare ampliate, niformate ed ilustrate le evitiche istore che ne serisse Andrea Pen nassi Vieario generale della diocesi nel 1731, 6 di tal riprodu- sione si prese cura ta Socield storiea Volsiniese, come di uno dei suai famasi docwinenti TB. V. poi essenio qual sacro ¢ pastoral legame delle due citta Gost consaciale e privitegiate nell ewaristico prodigio, si degni sin ‘gore ancor pits questo santo node pormettonda che, siecome i suo nome & in capo di quelle sacre feste in Orvieto, cost pur lo sia in Fronte a quesia offerta di Bolsena, Gil offerenti godranno esiancio di poter dare casi un attestato eer- tanente non isgradito di fliate ossequia rizonoscenza all E, V. di cou implorano a prima pastorale Bensdisione in questo giorna s0- ‘ad onorare ed awmentare ta nore dé queste spiage werato i grande Yerne, in eu osiandio VE. V. viene festa per Ta verginella e martire S Orstina, gig, @ prosso ta eu vonorata tomba Dio valle ap ‘prodigio eucaristco. elena, 24 Luglio 1900. Donnico Danos, Prev. dllinsigne Collogiata det $8. Glorgio « Cristin ‘Towwsaso Pourst, Cason. Teologo. FFenpisAxoo Ganon, Bartaciiss. D. Famavo Sac. BATYAGLIN ‘Tanne Ganonico TADDET D, Sauwarone Sac. Mesrewerss. Lnviot Canonico Gumnornt. 1D, Puztno Parroco VASNINT ‘Sayre Canonico Barraeuist, _D- Avousto Sac. BUNOONt Grmso. Plovano VaSNit Loaeseo Parr, Musuem Coxsatvo Swe, Dorramett: . Guis0 Sac. Sexaris Grxcouo Canonien Ports D ‘Aaosrixo Cxnonieo Barractant, —D. ‘Auemsanono Canoaioo Bermacuiet, D: Partoeo del $8, Salvatore, Pacto Cenonico Vanni, Per i Patri Franceseani ai S. Maria det Giglio P, Sawure Prevost. Per # Fratelli delle Sewole Cristiane ‘Fratel Bsnico Dirottore. Por la Fabbriceria della Yon. Cappetia det SS. Miracolo Gro, Barmera Gomorst. Per ta Ven. Confratornita det $8. Sagramento Axorna Ov Per ta Ven. Confraternita. del 88. Rosario Gio, Barmisrs Rossi. ‘Per ta Ven. Confraternita della Miserieordia Brasauno Dano Per ta Ven. Confratornita det S, Cuore di Gesit ‘Faaxessoo Guworns. Pel Circolo ai 8, Cristina, delta Gioventis Cattolica Sarvavonn Barnaciie 4 Gro. Barr. Scorn, Vese. di Cagli ¢ Pergola, gid. Canon. in Polsana. Grosurrx Cozzs-Lson, Ab. asl. Vioe-hibl.a1S.Rom.Chiesa, git Cana. ©. 8. . Banrotosteo Par OALARDNELL AVVERTENZA un preent iatries nereaiono, fuente dalfoper grande welta nel 17H ro goneral & Orvieto () de Splenlano Avdres Peonsni, vi TQusatanque di molto abbreviate geek comet pu ular conserva suena Falapte exator Gllpich Sa eo reas lla ea «wl presenta viene delle Ame propre ttle dale yeitore Ms sevuth StoronVoloinetederiderando peeentarea sollte fn To alee metore Tov, anche questa elena dl rotigo Buenriatco, hn volo dei Thal che ne ban to yorls,sogliore i Petnans, scone quello che per srvaed i ticls de Suoghl, « per Ia fila avala nol ouneltare 1 docuect ne urate pox dale, a con scree eeetterm,eponendo tante mina Pailslarta quasto allel non ashe yoni Geiimento conoscre. K yerchh a rosie opertla ines i gndiao foe AY magyior oto, peat com lon alcwaeftatipcrappreventan Soames estent i Orie ‘od in Bove {Chi fscne Ul contronte Ai usta psbliensione con gulls el 131 veld come noo fntelesciate aleune parti ehe Testore rfwe) a eopo al pleth, nom cho lone digriont. Neppate a sear per late t oltecldocwstt owe 1 ual fu arichito qualo crit, «pvtcolermente nel appndic Ili che elt Pubblicato erandio TUfiio, che mille crcostann compare i ‘8 Dotlore Aguante; na pr quest, emendone sata fit tnt splendid elstone per enva della dicen Orvistns, now ers it 1 nog al viprotarions “Acompanso i ttt id, che pure de chi ne sia v0, yd fiona! nel groen solu det 1721, qui i producon alte memoria relative alls nostra iloria in ronoetsesto dt quell Gta finn al mute dal predlto acritiore ‘Gli eradit Tellors fan regione cho a sia della aarresione él Pence, tin ata prnento, «che le cure sper inlorno per renderla oi : . per render att allo op fl empo non sino stat Sati; mente al eato nom furono wb brevi nai GW Uk eto dat layore originale del Peomast die: Zora dtr Ota saeratn inna che sib sangue in Balena sopra t SS. Corprale ee st conerce ntl Caticrole'« gran Duomo in Orv, ell gpa dela sara Trae dt fa tocs da Splendiano Andrea Ponnazsi vieerio generate deli mederin oi ¢ ‘Prtoetario pone, Motsinoone 178), vluine A pag. XXIV « 5 (ios eg Bator) CAPITOLO PRIMO, Del 88. Miracoio, « dette maravigiie operate da Dio nell Ostia sax ——eratissina in Bolsena. Ia destra onnipotento dall’Altissimo, Ie quale secondo il eoronato profola (1), sola sa e pub operary maravigle, si steso a farno delle opumerabili nelVantico Tostamento; © queste sono insieme grand, imperscrutahili, ed tncomprensibli, come altres confessava fl pazions imo Giobbe (2) dicendo: Qui facie magna, et incomprehensibitia. et mivabilia, quorwm non est mumerus, Nel nuovo Testamonlo yo! le ha moltipteate parimenti, od anche ne his fatio altvettanto grandi.© pit. incomprensibili dalle antiche. 1 por farne di tutto un momorabile compendi, © mostrare al mondo la sua fnnipotenza, oil suo divino amore, isttul quel Sacramento eucarsticg ‘in Tanti secoliinnanzi con lume profetieo preveduto dal Salmisia (3). Memoriann fovit inabitiwn euoren, miscricora et miserater: Do: ‘minus: exam dedit timentibus se. In questo vivo momoriale © gran tistero di fede si riconosco, da chi profondamente Io media, ua co- Testo ei! mmirabilissimo vpilogo i tutte lo opere fatle da’ Dio fin al principio del mondo, come pure a maraviglia viene spiogato d Vangolico dottore 8. Tommaso (4): Deus tot et tanta. mirabilie ine @lusit, quor in ipso viet quasi omnivm mivabitiom, quae ab = initio mundi fecit, memoriam renovasse, BA altzove chiamd il di isvmo Sacramento il massimo do’ miracoli di Dio (8) mireculorwn A ipso factorw masrinum, Queste maraviglic, se ben da. noi si eousiderino, si veggono essere Ai due sorto; di quelle ciod, che invisibilmente si operarono nell it | tazione del divinissimo Sacramento e quotidianamente st operano in Autio il mondo si sacri atari, of altroe nollinteriore delle anime: © Gi quoi grandi prodigi cho estoriorments ha fatto apparite ai sensi @) Pe 1,18. Pa 19544, @ dob. 0:10, @Pe Md, 4s, (WS. Thom. ops. 58, ea. 11, 12,13 WME, ADL $dom pass VTheoh te 1, ©) 8. Th ope. 5% le. 4, page 277, 1, pg. $86 tops 8 per tot 6,6 10, 6. 05, cok 8 8 stessi quel Dio, che yelafo nelle stcro specie, si nasconde agli oochi feorporali Quesli prodigi egli ha voluto alle volte operare secondo f}inserutabili arcani de'suoi divini gindial. B nella presente istoria noi siamo por narrare mo di questi vsibili ed esteriori: eiod quol = gran miracolo-succasto-in Delsona, dove comunemente.& cost chia ‘ato per antonomaste. ‘Questo stupendo predigio ® vno in sostanza, ma si discerne altrst oltiplicato nel numero; poishd so da noi attentamenta si pondoris ‘ui si eonosee un gruppo i cinque grandi maraviglio della destra fanipotonte di Dio. Gran maraviglia, che YOstia santissima nelle mani el sacendoto si convertiste in carne viva: gran maraviglia. cho por ‘evidenza del miracolo la poraione delfOstia, che premevasi dalle dita {ial sacardote restasse nelle sue specie visibili: gran maraviglia, che stillasse sangue: gren maravigla, che no stillase in tanta. afluonza fil abbondanza, che il sangue ginngesse ud imporporare © eorporale fe puridostori od altare, e fino le pietre stesso del pavimento: gran ‘araviglia, cho nelle goccio del sanguo sacratissimo. canta sul. Cor poralo apparisse imagine dell'ece Homo. Nella considerarione ti anti portenti dobbiaimo etelamare cof santo Tavidde, ef tnseme bo- xedire lédio dicendo (1): Arabia opera tua, et anima mee ca gnoscit nimis.. Beneiiotus Dopxinus Deus Israel, gut fact mirada. Soles. dobhiamo altrest opnfessare eal somo pontelice Urbano 1V, fI-qualo per questo gran miracolo ebbe impalst cvlesti ad insituire Ia Solennith del Corpus Domini, come in questo av veniuento at rin novino i miracoli, © si trasmutino le maraviglie ai Dio @): in quo Fimovata sunt signa, el mnivabilia-sownutata = poichi-mirabilmente rnascosto, altres! mirabilmente si fa vedere. ‘Prima che noi ei secingiamo alla narrazione presente non sari fuori ai proposito dare una cochiata allo stato miserable di quel secolo, aceié con quatta rillesan eonosciamo Is misericordin di Dio, fcome gon questo miracolo volleesaltare Ta fede cattolia, risvegliare a divosione, aceenders il fervore- yarso- i santissimo. Sacramento, ‘quasi spente in quel fompo, come ben rifletioya il Foresti @). Cid ‘noi conotesremo evidentemento nollo scorrerne ¥ itor. ‘Qual fosse questo miserabile stuto della cristinnita vessata dal tic anno Manfredi ¢ dalle fazlont do” Gul o-Ghibelini in talia, pud ‘bon riconoseersi daglistric, che lo raceontano. Non meglio perd pud recortarsone appieno il letore, che dagti attestati dell’eteraa sapionza ) Pe 138, 16 PT, 18 (2) rb IV, Cone Le Hronaturs in lls. pag: O45 Gn Clement Ub, 16, cap. une. Si dint, pag, IT Ace Cont om. 7, oo 8 {@) Anions vey in Urbane TY, pag. 33. 9 “Gristo Gost, come tutto signified a S. Margarita di Cortona, 1a quale ‘sso appunto nol tempo, in cui sueoesco il miracol, Assert adunque ih volte a questa grande anima ponitente che il erstianesimo, @ Bingolarmente THtalia, era in uno stato infeicasito im quo" templ (2): ‘che egli non ora stato mai tanto maltratiato © riposto in croce eon. tanta empl, come in quel eeeolo: che il mondo dopo ta redensione sero amaramente compianto, non era stato mai tanto bisognoso di quanto in quell'epocn di ianurnerabiliiniquta: © cho non si eran fai danuate tante animo, quante in quoi giorni se ne perdevano. Taonde 1ddio comyassionando n ianti mali, volo sotcorrere alla yo ‘yera Talia con wn miracolo cos! segnalato, suscitando eon questo tant grin oni s confronto di tanti gran mali, now solo in questo part, fa ancl in tutta Ia chiesa universal CAPITOLO SECONDO, Del saceriote nelle cui mani successo il mivacolo: ¢ delle sue a Bilasion’ intorna at 8°. Sacramento et anno: dengue in cu Ustano TV, ommo ponte i celebro digs memoria, nlf anno del Signore 1268, dimorava ella sun Garin in Orvieto, fri dela soto pontieia Romana, por lo cause She ai raccontoranno ia appross viven wn sacnrote, telesco i fsa Aca nll pide intron acl fatto non wl npn it nome Fel porb a dion cho ogli era nella dveresiono od equi sigolare Halt Dont ed oneal cotanprvctaro ed iistret cho in tutto To ooo a Dio dmesiargs fetee. Qoosta & lode segnlaisina che alameda Iaido si fia quolsacerdot,dichiarandlo con questo Drovi parclo come fssom gran servo di Din, roa ella viet della Atacuslone, ce soon il Santo abbste Antonio 2) nella sta fumes fonforenza fu dichiarata rogina catado di tate le vit © ta altro ‘esta rene (2) fi gindeata 1s vera sadn. por ritrovare To, E Giollanima yr’ eon hnona o vrtuom viono dun soo difetto sccm Z los, che dubiaya intorno als. Sacramento delfaltare, Questo Beene cxcureva Io splendoro di tutto lo altro vista: © per questo Golo dif rouovet cljovol in tutto, secondo Tnfliile regola ee Bary. h 1. expe 19, nam, pag. 119 et mum. 8, pg. 128 Gop nm 3 pr. ty ot bu 10 pag 184 ei 0, exp. 6, num, pa, 22 1G) Conan, Colle. 2, cop. 2 a. too 2% pg 82-Vie. Par ibd ap. $2, pe ian SoH 8, 1,24 6h ae = ok al Y pos, 805, oh 2, 2,4 1H 4 0 al, Pag. 1, ot a. T'ad pop, 13 {@) Vier Pri 3, nun Ol, pag. 08 eRe een AelY'apostolo S. Giacomo 1): Quiowngue autem totam legen sereac erit, offendat avtom in uno, factus est omnivea reus, Questo sacerdote adunque dubitava, come mai easer potesse, che al pronunclare Je brevi parole della. eonsncrazione: Hoe est Corpus ‘mewn, il pane nello stesso momenty ti convertisso nel vero ster tissino coryo di Cristo; ed altrest nel alsi quelle altre: Hie ext Sanguis meus, il vino si frasmutasse in ssngue. Egli in questo end, perché considerava in quellatto fl sagerote qual puro womo, mentee overa ponsare cho qui Tannipotensa di Dio opera tutto, como avea operati ancora gruppi di maraviglie con un sol Fiat Questo perd vi fu di buono in lui, cho essendo anima retta, si vale AelVorazione: supplied quotiianaments Iddio che si degnasse mostrar- fli qualeho sogno, col quale poteste rimuovere ogni ambiguith,¢ dub- ‘ezza vopra sl alfo mistaro. Mentre egli adunque orava, non aveva perduto del tutto In fede, ma bens\ vacillaya; © supplied il Signore, Aaccidin quella Jo ennfermasso e stabilise, Non @ da porne it. qe stione che nella dubitazione di questo sacentote molta parte ave -domonio: ansi dobbinmo-dire-che-desso- mettesse-quell dubhierea nel cuore sli Init perché il demonio.6-i seminatare a tutte te sie zanio trail buoa grano, com ef attesta nellevangelio Cristo Gest: 2) ‘enit ininicus. qjus, ct superseminavit sizania, Ma Kdio, che non ‘isprozza Yoraziono do" euori contriti ea wilt, esau a suo tempo quelle eupplicha of orasion, poioh8 come neguc'a dinet nelle nostra Iapide, Hddio non yuole la morte del peceatore, ma bensi vuole che si convert © viva: enon mal abbandona chi spera in Ini, coma quogli nolle suo proghior® flducioso sperava, Che ani yolle Iddio, che si disingannasso, © per suo mezzo meglio iu noi si stabiiess la feo cho dabbiamo al divin Sacramento, ‘Da questa si sparontos tempesta di tentaioni insorta nel cuore el buon sacerdote nessun deve prenders ammirazione o scandalo; poiché Tesser tontato non arguisce Yessure poeeatore, ossondo bepsl tale soltanio chi volontarlamente soocombe alle tentarioni. Anci Io Spivito santo arguisce la debolezza di un’anima dal nou ester tentato (3): Qui non est lentatus, quid si? Poich® i saldato che non combatte, non da sagaio di 8, ned @ capace ai eorona. Quanto pitt 'anima ap- proftta nolla santiti, tanto pitt & tounuta od impuguaia dal. demon, Sompre avido di suporaro { giusti ad i santi, come ben ef ayverti S.Mlanlo (4): br emetifeatis maine tontanenta grassantur; quia () dase 2,10 Sats 18, 25 ) keel. 34, 0 8 Bilan. Math. ap 8 i ieloria ef est magis exoptata de sanctis. Confess Viste demonio 4S. Margarita vorg. © mart. (1), eh'egli & sempre ostile « molesto alle snime oraate di maggiori vietd eristane, Non hanno quasi mie ‘mar gli esompi de sacordot! impugnati con simili assalt. B per non Ailengarci troppo dalle istorio dei ministri di Dio, basterd ridurre alla mente Vesempio d'un altro sacendate chiamato Pietro, a eui si dil titolo di venersbile, riore di Guadalupe delfondine di 8, Girolamo @). Questi per diabolies suggestione, dubitando pure como mai nell Ostia © santissima si potesso contenere il sangue senza versarsene una goccia, ‘Vide miracolosamonte I'Ostia sacrosanta portarsi sopra il calice @ slillar vivo sanguo. S. Pier Damiano (8) xqgcon'a, cho it vescovo Amalftano chiamato parimento Pietro, presente il modesimo, nar} Al tommo poatefice Stefao X, © confess) con evo giuramento che Alvbifando della yorita della 8. Evearistin, ne! eelobrare si convert nelle suo mani I Ostia sseratiasina in earre singultasa, 6 cho di ‘angue li si tinsoro To dita, restando o/s ritoto alla tentazione i miseredenza. Che pitt Non pormiso Tidio, che uno dei suai apo Palo, S. Tommaso, fosso tentsto fortomeate di fede intorno alla sux Hers © ceria resurrezione, © no dubitase, benche avesse i testimonl jnrofragabili do’ suoi santi eolleghi? Ma In tentazione formidabile dst nostro. pio colebrante non si @oveva sedare ni dissiparo con altro mezzo, he collo stesso ss, Sa framento, acid queslo pane divinissimo, servisse al wedesimo di — rinwllo © per altri a nuovo argomento ai credenta nella SS, Eucs- sia. Questi sono gli areani dei divini consigli, permettore al do- smonio di cei? eon suo maggiore scorno risplenda In divin Bonignita Verso di noi, come ci addita il grande arcivescova Can tuariense! (4) Seoreto ‘enim disponsationis ardine , unde srvire Permititur inigutas diaboli, inde pie perpcitur benignitas Det Cosi Angora con le dvbitarioni di questo saverdate, operando Iddio quel iracolo port) rimedio al’ infedeltt di molt, ravvivd Ia fedo, Is divorione:e Ja riveronza,al divin Sscramento, raffreddata © quasi ints in quel secolo: ¢ fece germogliary tanti frutti © grandi beni Hella chiesa mniversata, essendo questo proprio di Dio il cavar beni da mali, come meglio si conoscerA da chi attentamento loggert la presenie’ narrazione. Ip eliowc: tm spe. Wit. WO. 15, emp. 7, Pee. dh Naa. Wh. 6, cap. 120 (©) Ohvon. Ord. 8. Hiri 2, cap. Greg. Rosiga. de mivah SS. Sarum, “i 1 atm, 1 SOE Pate Dam. i. 2, op. 15, ad WP Aaa, in 2 Gor. 12. = Buoy ib 11, an 1050, nam, 4 =| i , i 1 i i i e H i CAPITOLO TERZO. Della weregrinazione det Sucerdote, a cui accede it 88, minacolo, cetebranila in Bolsona. ‘Ale orazioni © suppliche per Vopyortuno rimedio nel travnglio, il pio sncentote yolle anche aggiungere il pellegriaageio alle sncre ombe dogli apostoli Piotro Paolo © ad altri santi Iuoghi por ro= inissione © periono dolle sue eolpe, come narra Ia nostra lapide, & ‘estflen Sisto IV (2) nel suo breve; © senza esiteriono possiamo ‘persunderci, ell si dosse a questo viaggio, acc Dio pit facilmento fsaudists lo sie preghiere, Questa pla opera intrapresa conferma la Tontd e-santitd dell'anima ai lui, menize s'appiglid ad un moza0 cost santo © vimedio eficace nella ena triolaziono; il quale pure portara feco tante faficho ed incommodi per i lungo a malagevole viaggio dla Germania 2 Roma. Il fervore yerd o la vera divorione supers tutte to dificolt. { nostri antichi, come pid forvorosi« dvoti di noi, erano iit froquonti nelle peregrinaziont af anti Lunghi, ed avevano eostw Tanya, © per il pordono do’ peccatl « per iFrimedio-at hsognt de hime Lor, appigliarsi a questi devoti eaereiai, conte ci dickiarano csompi fmumerabiliy oltre quello che abbiamo avanti agli ocki ‘Parlitosi fgli adunque dalla patria, che non st sa qual forse © invioss! verso Roma, e dopo Tunga e disastrosa strada giunso in ‘Bolvona, citfA anticivesima ¢ nobilssima, o gid una delle dodick prin cipali della Bivaria o celebraia anche presso i romani, gowe dicommo hella vite di 8. Cristina veng, © martire (3). La citth & stiuata alle: ‘stanza di G miglia da Orvielo ¢ 40 da Roma (4), tra molte autichitd ‘Fimarcheyoli in Bolsona, & presso a chiesa un ipogeo antichissimo ‘lodicato alla sopradetts martire. Fa in questo sono due altari con- soorati alla medésima: in uno, stuato nel fondo, si venera il sepolero ‘i lei: nel altro ecistento alla dostra dell entrata, si venera la Picira o lap, chiamate-volgarmente delle Sante Peale, ovo questo furon miracolosamente impresse dalla tanta, quando portata per an- egare nel Iago vieino, gl angeli vo 1a soprapposern, ¢ la rocarono falva al ldo fucendola gallegginre sulla plotra, come in navioella, sulle aequ0, (0) Sistas IV — Satetor nostra Avg. 15ST, pag. 38. {@) Aleut o dlooo Bann, « ai Praga, « 8 none Pita. (8-2) {@)11 Penwnssi terns le vite di 8. Gitinn nal 2B. (NAF) (@) Ques tintages son ealeslto acca Te astobe strale mexo ag, sa nats fale diene, — Alen estar! narrareo questo soso alacalo pic, ‘futtamantsgoorand luni document ei in gpaial oto Ix decrislone SAD0 Sala taolatnvoores posts promo Takase dlfuerimente, (. & 2) 11 nostro divotopellegrino volleeslebrare In santa measa su quosto aitare. Dopo la consecrazione, pervenato alla dvisiono dellOstia aa: tatisimo, tenendola sopra i! alice (come si narra. da Sisto TV nel fas brove,¥ dal vescovo Corgna (1) nel sinodo dioessano) vide (lt sirabilportento!) tutta {Ostia adorabilieina in forma di viva o vera: Mine grondar sangue, eccettusta perd quella parte dell'Ostia che elle dita del pollico ed Indico premova, Questa parte esi nom Ganginta vorviva 0 dimetraro che quella era la slossa Ostia con- Geomta, ln quale si teneva dalle mani dol sacendote sopra il calioe, it in tatto il rostanto ora convertita in viva carne sillanto sangue, Questa verita attostatn dalla lapite, to riscontrata visibilmente, nel feeslo scors0,, qnando quott’ Ostia medesima fu ritrovata nasoosta Al tabernaccle, come distintamente racconteremo a suo Tuogo. In Gosia invonzione al videro 1 frammenti ros, od altri poohé bianchi dhe sond appaato quelli stossi,{ quali st promevano dati dita del sa- eerie. Ritornsndo alla nostra iatoria, iL sangue saeratissimo std in s) igesn copia. dal tin co fn. mllssial Tuoghtimporpord i corporsle Srealewal putidestar, come oggi si vedono, de’ quali altroco ai dart istintanotizin. Gioacchino Vales propostn della collegiata ai 8. Cr Spt in Boloans nei svoi manoscritti, cardinal Melini vesoovo di Orvieto nella sua visita della cattodrate, ei il conto Girolamo Curvio Glementini nel mianosctitto della deserizione del duosio di Orviotoy fasoriscono ehe il sangue sacratissimo stillasso in tanta copia ed af Tienaa, cho arvivd a penetraro fino alla mensa di marmo del si CAPITOLO QUARTO. Segue ta stessa navvasione Alla vista subitanea del!'Ostia convertita in viva carne, e del sangue the da quella grondava, il oslebrante fa preso da sero orrore, 0O- poscenda in quel punto eome Tidio avesse esnudito le sue orazionl Mon sapondo a qual partito appiglisrs, ed accid con iseandalo dogti astanti non apparisse il fatto, procurd di ricoprire il corporalo, © camo-narrs & Antonino @) Ho ravvelse con pit pieghe. Ma quanto sgh Corgan in Syed. Urol tt 9, pg. 181 mt Pio VIt ye 1815 vonorado lo steve plere macchiato gus in Dolenaycrorysaache Ia sara olaltarsngradeio,« ole fos copra tla con wns lamina dima, come por ov vd. Altrovepaeerem Gi qui tlenne visita postisos. (X-d.£) (@ & Anionin, His par. 3, 19, exp. 18, § 1, pag 185. eran nee Senet enemas ere ie opined Lap abe ut pit opli singegnava dj nascondore, tanto pid In destra di Dio, ope= ‘atrice del'ammirabile profigio, diseopriva al vivo il miracolo, andi Jo andava.moltilieanda: imperocehé clascheduna delle gacein del angue stillando sul-ssero eorporale, rappresentava agli oéehi suot Jn figura o immagine dell'Boee Homo, o volto santo rato di spine, Piegato pertanto il eorporale asporso di sangue e iposta 1 Ostia sacrosanta nel miglior modo che poté ed aggiustata Ja yatena sul celica seeando il consuoto, scese dall'altare per tornarseno nel sacrario; ‘ma nollaniare cadore aleane goecie Gi sangue sul pavimento della ‘suddotia cappella presso T'altare, su eingue pietre di marmo, dollo {quali poi ragicnoremo, Qhogli allora nel pid intimo dell’ animo, pieno di dolore « penti- nto, riposta con txtte lo pinto di_yare divocione Ja venerabil Ostia ‘col eorporale « e0'purifleator in quella chiesa di S Cristina, poglioas delle sacro:vestimenta.-Frattantn-a tutto il popolo si ers fatty mant {sto il miracolo ed avea prodotts ammirazione w stupore univers Ondo quel di Bolsona con il preposto della chiees inviarono messi a ar nbtinia del succorso miraoolo ad Urbano TV in Orvioto, cone narra Leonardo Mattei, © da quosto il Diestomio (1) Coa ta data dol dotto.prodigio si ha por ensa carta ssor_suc~ Fure di questo amomirabile lavoro in imalto fniesimo :cioé 04 nella {parle anteriore, © 72 nella postorioro. Lo statuette di alto rilieyo srono in tutto 87, cine 27 si conlano nella parto anterior, ¢ 10nella }fosteriore. = chi non ha mai veduto il prezioso monumento sembreri al- Rabie ttc lo nora dvericone ma a flitenk cal lpeione Bie Se gure dct nedesino. Da questa denrsions-poniino Feederere I grado silo, In gromfolen,Vadusria,dlgensa 0 Berar, cho Vinpiogaane | ctl «i ingennen, lt arin oI soil Dvn di Orie. Restrete eventing quanto abtiamn dtto Sao-vie explessone ai quero. gran taberaaclo call eruisione Mie itvns crttura do’ eantl_pedri, non cecudendo sucha Je e-istorche el aridche Boxe: argient, Tomotcans. Resto marerigloen tabernscolo el conserra lla coppells dal fpr dunno chiesacatiedrale d Orvieto, camunowente toninata EL ss. Corporal, ja un_granle armaro AV mara, situnto el pro Bee, civsto ih torre int Toe te qual, ok ale ui mento Garde branche i sas Intra i gradi nove, Vela! crmao di ss pana 7 etre quart large plat Seon quartove sl Bando nelfampiona olargherrs dela mireta palit otro quart armarlo dserralo con_quallrchiani, che al ritengono dal oy dal capil dal canerlonge dell fabs, « al mage. Be plano ai quslo armars, nel quale & pst muddoorte tac Berto liene nel di sotto dn voi divs por meso Tun diatranma tartimento a logo, cho ei uniee inforso calle lavolo ben pull. ial due yaa si some par mato Al duo aperture, lin eae av afartto 0 boechlte: cla pina 8 ul primo ano, nel quale Bolocats il soetio gran taberncol, serrata coh das cia, te Gal cameringo, In qust dn van por msn dll sudette due sin tien! nll anno 1722 i orton della ets atta daquetto mio vestovo Onofri ie all18 genoa conservata dus exsete, che al denrivranno nel capitlo ma per non allomtanarci troppo dal "vi fermarono la suddetta rata @argento spocolare. Tutto questo re Tiguiario era poi ben ineastrato © formato nol taboraacolo gid de- CAPITOLO-DECIMO. Init iene ‘copertosi i Coxporale si rimnirarono Io gocuie dol secratissimo sangue eon sommo stupore ed ammiraziono di tutti glastanti, Ma © acerebhesi la-meravigiia, quando nelle goocie del sangue videro ap- _parite Vimmagine di Cristo in figura doll’Beee Homo, e eome anche AM presente apparises, Tutti i eireostanti lo videro riompiendosi di fina santa venerazione ed assieme d'un sommno givilo ed allogeezzn Gintico aunque e deoretd it voseovo cardinal Croseansi, che now Spit mascosio si conservase il Corprale, ma. che visible at espo- wise alla vista di tutti § fedeli,aeeid vieppit sempre si aumentasse Ja fede, Is divoriono, ed il fervore eristiany verso 1 divintesino Sa Teraiients od il se. Corporale, A quott efoto adunquo fu soprapposto i terso crstallo di Veneria ben isto ed adatiato : © tutto quosto fiquiario in forma ai telaro viene intorao cireondato da un festone mr Risognisione e scoprimento del ss. Conporate, e sua deserssione. psiloc baba sei a ae abil eel ‘lla ‘cappella del cee ‘col assistenza de” eons tor w= = _—s quattro _viti »_oorri Fran numero accorso, «-vitornossens al suo palazzoolla sua o- iva. Tutta questa navrazione sl & prosa fedelnento dal! istro~ to pubblico i ricoguisione. Dobbiamo riflttere, che questo Corporate & stato aecultato agli oochi per To spaxio di 360 anni, most anno del Miracolo 1263 nel quale accadde il pro- dal 1623, mn perd da moti fu visto prima elo nel 1838 fosse fel tabernseolo come gid dicemmo. ae Gguilche piceola porsione yer adattarlo al sito dal tabornacolo, pure si é ridetto, E alto yalmo uno, tre quarti, © due oncie ‘breve; eredo per’ che non siano le antiehe, quando fa fatto. to quel Corporate; ma siano le piegature fatto dal sacerdote ate quando cosi in fretta lo piegd in pill parti per nascondore ogli, oppure sono le piegature fatto da Urbano TY, quando B leg’ yer riporlo nella senttola indoraia git descrtta, Nel HOMO do! cinque piani quadrangolari nella parte superiore quattro i porfetti; nel secondo 0 torzo flo quasi bislunghis il quarto | | | F alle np 6 Lar eter aay 2 @ inferiore a quest, Le_goceis del sngue sacratisimo in questo Ooe- orale sono 83 in cinen, eebbene non tutte proprlamente ono goceio th aleune tinture, forse cagionate nel ripiogare il Corporate. Le goceio id dense e pili vivamente conservaie sono dodici in crea. La figure {all-Bece Homo cio’ di Gesi eoronato di spine, si vee principal- mente nelle. goocio pid vive. Di questo appatizioni si discorrerd in apyresso. TDi questo Corporale si vedono fetti molti disegni in carts ed in tela, in grande ed in piccolo, ma non uniform all originale, Ales~ tandeo Vil, n6 domands una copia, e gli fe inviata, come altrove ‘iremo, che poi mi si attesta foase donata dal melesimo Pontefice a monsignoro Febel suo ceremonista, Nel tempo clara coperto viveva tan fal Antonio Carrarini (1) il qualo-vile daro alle stazope nel’anno 1622, procedente allo scoprimento, ua disegue preso, cone eli rac: coma, dalle pitture esistenti nella cappella del ss. Corporale, che da poi saranno altrore descritte, ed in cfaveheduna piogatura’ ha diso- iguato 1Beee Home entra 20 eireali, con quostordine che nel flo 0 Tinea le prime figure. sono. al rovescia, o nelle seconde al dritto, © ‘cost proteguono fe linoo dell'sre immagini. Bglt attesta daver c= plato questo diseyno da une pittara della cappella ehe ogg: perd non Hi vote; ben-® vero che molte-pillure sono perdute, Ma coinunque sis, dove avyertinsi che nal disogno del predetto Carrarini_sono {ive manifestissimi errori. Uno si 6, ele rovescia il sito del Corpo- sale, diseguando cinque plegature nell altezza, © quattro nella lar~ ihevza quando nel'originale si yede tutto al contrario: Valtro @ in fquolle imagini disegnate al rovetelo, ed al ditto, Il Carrarini nella arta nella quale dieegua il ss. Corporale, ed aasieme il gran taber rucolo, avverte cho le imagini sono posto una contrarin al altra per lo pieght del Corporate; immaginandost che le figure dell Bevo ‘Hao siano come dipinte nel Corporale, © che nel piegarsi abbiamo ‘contrastampata Timgine al rovescia. Che egit abbia preso simile ab glia, non avendo veduto il as, Carporale seoperto, non & gran cosa; ‘mach lo prendano i moderni che lo vedono. 8 molto dammirarsi. Tevesi aunque molto hene avvertire eho queste imagini non. sono ivi impresse o dipinte, 1a appariacono quando si fissano glocchi com fede e divorione nelle goceie del sanguo; of a malti non sono ap- ‘parse, come oppiono. ei discorrerialtrove. IL disegno ailungue deve: Hivarsi al naturale © come si vedo, e non alterarlo; se perd in una ‘elle gocefe principali si volestedisegnare Timagine d'un Hece Homo, ‘i potrebbe tollerar, al rilesso di mostrare come apparisa miraoo- ‘ostmente (0) Anton, Cavan. in open. pg: | fosso Paolo IIL, il quale fu in Orvieto nel 15 3 Cipriano Manente (1) racoonta cle Leone X, dovendo portarsi a Bologna per parlamentare con Francesco 1 re di Francia, passd por fi Patrimonio 6 Yenne in Orvieto eon moli eaninali; vide il san- fissimo Corporate, facendo aprire il tahornacolo dal'industria. d'un forefice di casa Tin, w dond conto dueati. Pare invero come qui debba fnlendersi che il papa fucsteo rimuovere { gil indieati ostacoli_ por ‘yeilore scoperto il Corporale, mentre vi adoprd T'industein. dll oro- fica; poich’ per voderlocoperto basta solamente sehiuer gli sportelli che sonza difcolth da tutti poseono apriss, Il preetato Carrarini (2) harra che il cardinal Simonceli veseovo d'Orvieto, il quale mori hel 1605, ondind si toglivesee gli ossi dian gid deseriti, che rion: privano ils. Corporale, ed in Tuogo di essi st ponessero i cristal “fala quostefftto volendo gli orelick sohiodave quell artifcio comincin- ovo # framare, « nan poteroue effsttnaro Yopora loro. Narra pati tente, che yolendo per divozions un ponteflee ne! tempi scorsh ve= ore fl ss, Corporate seoperto; avveune i medesimo all orefice, dalle ni mani caldera gl ietromenti ell’ isohiodare il suletto artic. ‘Non specifica il Cazravin’ il nome del pontefice, ma bensi delYoraf, friloe di seers stato di ease Paganella, o che mort in buona vee= hisia al tempo suo, 11 Carrarini visxe nel 1622, ed in quest anno deve dirsi cho passasss all! altea vita orvero nel seguente 1629, fanti per® giugnn; poicha in questo meso ed in quest anno fu seo “pert il Corporale, come abbiaimo raccontato; ed egli asserises che Yivente Ini nessuno aveva vedulo seoperto il Corporale. Se si riflette fa qusnto abbiomo- dette, dobbiam eredora cho il sudotto pontelice ‘ed abitd presto il ex pitano Girolamo Benineass, come racconta Cipriano Manente (9). CAPITOLO UNDECINO. Deitinvenzione, e ricognizione delt Ostia sacratissina. ‘Avondo parlato della rleognizione dat Corporate, dobbiamo ora ra jnare dell Ostia marcosta nello stesso tabernacle Git dicsmmo, cho presso la maggior parte era inoerto ei ignoto A luogo dove precisamente foe stata eolloesta; ¢ tuti erano curios! erdesiierosi ci saperne. Aleuni slimavano che nel éaermacclo fosse flata nascosta; e molto Lene potevano arguislo dal breve di Sisto TV, ‘the in appresso porteremo. Di questo sentimento fu il eardinale Cre- (0) Gyprion. Monest. 1h 6, an, 1615, pe, 106 4 i H | a ‘seanzi, che preso il posseseo lel voseovade di Orvieto al 28. di ‘marzo’ 1621. Nol 1623 in occasione che. seoprt il Goryorale. diede weombensa ad um ingegnere pittore d'impiogar tutto To diligense in considorare quella fabriew dol tabornacolo stesso, per cartiicarst 0 in parte alewna potesse vinveninsi anscosta Ostia. Questi osserv® che sotto Vangolo aculo del piano o interobeliseo di mezzo gid de~ soritto vedeasi una piceola'sfora di color porpureo con tre lampade intarno e poco sotto due angel, ehe eon turiioli mostravano incensare ‘yorso quella parte, oltre gli altri con torcie, e lucerne accese. Quella fara stimayasi un yago © nohile oraamento dolia fabrics del taer~ acolo egli perd sxgylamento congetturd ehe ivi potesso esser na~ ‘costa YOstia, Provd eon tutt't modi di tirar fuera quella sfera, ma ron fu mai possibile; onde il sudetto cardinal Croscensi anfind, che ‘non si prosoguisse pid oltre oon violeusa por non portar nocumento Yyeruno al capolavoro. ‘Mis dopo 220 anni dalle riposlxions quell°Ostie- sscratissims. si seoprl con tale conginnturs, Carrendo I'anno- 1658 (1, il sommo pon: tafloo Alessandro VIL pot divoeione verso il Corporslo, comand, che ‘li si trasmettosse. un disegno ealorito dal talernacolo: nel diseorso, ch’agli ebbe intorno al miracoloso suecesso, interrogé, so cols. Cor porle-era-parimente-1'Ostia, GU fu-rlaposto, oho. promesso. molto ‘iligenao negli antichi docunenii © mamorio, non si sapeva accer~ tatamente dove foe nascasta; tant’ vero, che il tempo e T'antic ehita divora ogni notizia. In questa gecasione monsignor Corgna vescova Orvieto, per ob+ Dodire a’ comand del pontetice avendo dato 1’ inoombenza di ri- trarre al naturale Ix eopia del tahernacolo, fu questo trasferito alla cappella nuova della ss, Vergino dotta di S. Brizio. IL pitiore Gio. ‘Maria Galant orvietano, che fn diseopolo del'altro prenominato, nel- Fatto de disegno ossero, enmofoco il suo maestro, la prodotia sfora nella quale fu di parere 10550 stata nascosta I'Ostia, K sapendo il comune desiderio tontd di nuovo eo potesso estrarsi, e ne esperimentd 1s faclift, ma non ardi perd venive all ffetiva estrazione; @ eon- {fori prima col vesoovo. Questi portoss! il 31 luglio 1058 alla dita cappella col suo vieario generale e Varcidiacono della cattedrale, con duo eanoniel, col eamerlengo della fabrica © due deputati del mae gisteaio © con dug atari, como-si logge acll"istrumonto_ pubblico 4 rieognitione, Ordind che fosse estratia 1a sudetta sfera, o fa ben oworvato che nol di dentro aveva la forma di scatolino d!argonto, poco pitt grande nella sua circonferenza d’una sacra particola, che (0) Bx Sno Epis: Foephi Corgn, rag. 184,185 3 “yolgarmonte chiamano communichino. Tl voseovo Aiede Tineombenza Al suo arcidiacono Sforza-Tarvegi, cho estracsse T'involto che in quello seatolino vodevasiriposto. Fu estratto; si conobbe ch'era tat: elt eremesing legate con seta del modesimo colore, come appunio fn qué'tompi usavansi avvolgere e ritenore le reliquie dagll anticht; ‘p sciolto © sviluppato, trovaronvi molfl pezzi o frammenti insu fpuinati di color rubicondo, ed altri pocht di color bianco. Poich® foll'involtino non fu troxata iscriaione, nola o memoria aleuna, si uid che cosa fossoro questi frammenti; laondo por accertarsi x0 foesoro ossn-o reliquie de'eanti si prosd con un stilo acuto a forne snggio; ma penetrandoll questo facilmente seuza lesione, si ac jriarono che ‘ton erano osta, Temettera alewni, eho forso cera Trossa; onde sy 1a ponta del modesimo.stilo approssimatosi uno dei ramnenti alla flamma d'vna candela per qualche spazio di tempo, fivide cho non sl liguofacova, ma s'incrospava, eomé appunto fanno Je ostie del tucrifirio della Messa quando al fuoeo si avvicinano; le conchiusern-aegertatamento cho quosti trammenti erano_delx FYOstia che stlld eangue in Bolsona. Da quesia esporienza vennero ‘dialtra non weno sortanzisle; ¢ a1 fy d'unire assiomo que trams enti, o peri di Ostia; ¢ con questa unione si vide che eomponevano tin per la Messe; © nel frammenti bimncki non convortiti in . si rieouobbero le impressioni o segni ed ornamenti cireslari ALerovette come vedismo nell Ostic, che usavansi in quotompt: 6 questi “Grwnmonti bianchi univan molto bono eogli altri rubicond. Alle sndetle esperienze devono aggiungersi quattro vitssion, cho ieppit provano Tevidensa manifesta dell! Ostia sacratssima: due Aelle quali si deducono dallstorio, © duo dai segni esteriori. Liana che tra i sudotti rammenti rossi erano alcuni di color bianco: il the rscontra colla veriti dell'istoria riferita nella lapide, la quale narra che tutta YOstia si convert in exrne, ececttuata la parte pre Spits dalle dita del stoerdote vostata nel color nxtarale bianco La seconita villessione poi & presa dal brovo di Sisto IV, dove si ta che il ss, Conporale eall’ Ostia fu riposto in questo taberna- Pealo: quod! Corporate un hyjusmodi Hostia Urbamus practecessor “prafatus ex dicta civitate cum tota ejus tune insbi Curia. solem- ‘onions wsque ad yontem Rivi-clari, ¢ manibus tune Bpiscopi cotani,illud do ecclesia 8, Christine predicta reverenter da ents, devotissine accept, et in dicta ecclesia Urbevetana posuit; art igenio maxinague arte composite, sub diligenti custodia hox rabilitor reconsitum hadetur. “a torsa delle pesdette vflessiontvlono daglt indizt esterni, poich® ‘Volusi collocata IOstia nol luogo pit maestoso del tabernacolo © Pera ; i | a Ds ise ail opea al ogo, dove si xipone I" Ostin consaorala, quando nella r0- lennita det Corpus Domin’ si poria in procossions por In cittd. E Aippit si yedono intorno segni di culto Ai latvia, efod tre lampade sceess, angloll gor torcio-accose due eon inconsior La quarta villessione sorgo finalmente dai sudett indies poich® nella suporficio interioro del cristallo della dettasfora, posero queglt antici um porzetto a’ armisino ai colore raseo, por indicare che in quel Iuogo erasi nascosta I Ostia Ciascuno pud ben immaginarsi, come tutti gli aslantin quella vista restassoro plent di stupore-¢ giubil, glorificando dio ehe opera araviglio per cousoldare a fodo nel st, Sacramento; © rendestero grazie, polchd sf om dogaato far loro vedere quel’ Ostia per tanti soni ceculiata alla veduta de! loro antenat ‘Dopo terminaép Ye predetts ispesions farauo eipocti quet sacri fram- rmenti nella stesso involtino, nel quale erano stati trovati, Cireondato ‘gun enn tn novo talfetta bianco, fa legeto con wn nastro di color ‘ceruleo, ¢ rijosto nel meesimo-soatolino. Questo venne_eustodita in una reca pisside d'angenta, e di poi trasportato riposto. nel- Yarmadio del gran taberaacolo, fu sorrato © custadito eon chiavi. Dopo la prima ricognizione ll! Ostia avvenne la seconda tutta dallo stesso vescovo Corgna (come egli medesimo raceonta (1) nel suo sinodo} alla prosonza Oi tutto il eaptolo della Cattedrale del. mae sista della cittt, dal camerlingo e di anol alti sacerdoti soco- Tari e regolari di tutti i eonventi del luogo ¢ di alouni teologi, con ‘una gren moltitudiao di nobil. Di mvova furouo diligentiseinamente riconosciuti quei sacri frammenti, © senza dubbio verano da tutti ‘concordemonte fu assorito estore del’ Osti cls in Boltenn si convert in carne, emand sanguo ¢ tinse il s, Corporate ei purificatori che ‘oggl sl-vodono. Fu altrest ban ossorvato ed oeularmente avvertito, ‘che dopo il corso di anni 895, quel frammonti si erano conservati Intattl senza corruzione: e di tutto eid eran vernci testimoni gli velit degli astamti in yoderli rossastsi ed alcuni pochi nel propria ‘olore biason Ma come © quando quellOstin si ridueasse in fhammenti, non ne abhiamo precisa notizin o conterea; possiamo pend. hen congetturae cho eos! ln dividescoro, probabilmente per paturla collocare in quel- ¥angusto-reatolino, non eapendovi intlers, Se-cost M1, non possiamo Todaro dell’ ayorln cost divisa « rotta; anxi con soma ¢ deliea fissima diligenza avrebboro dovuto riunit quo’ frammenti © reinte- fgrare la Bgura dell Ostia collaesndola fra doe purissini erstali (1 Bn. Bas Jon Corgan gs 1 aT f rendere anche questa yisbile, come il st. Corposale. I prodetti Frammenti o por ai Ostia farono pot riposti di nnovo nella. forma f nel sito antion dello toxtotino, © questo fu restituito © colloeato parimenio nel suo proprio logo del tabernacolo, dopo che ne fu fal plttore eompiuto il disegno. CAPITOLO DUODRCMNO. Rivognizione gheridiche a due cassette, e de? sacri arvedi in esse sistent Nol prenatn caitto riferirom sooo Vordine de top quatco rioogisiont delle doo easotin, tre delle yal sono giusidche, ate ia to vescovi, ed unn rgortata dal nolo serttore Domenico Bagi TE mvionato. vescva-Ginsoppe della Corgna valle meorn ben I steaee com ccalanepeionn ster T-tree TOM ter Tascota-« vpostenelfarmaio Te allt sero anpellatiliyadopeato facordole che cle sallltare di 8. Cristina fn Boloaa, «nolo sant xt convert in earns YOsti « silo sangus. quest foto Efenqoe valle eanvocars i mus-canolc, i magistrate della cis Teamcrlengo della farica,o 1 28 mapio 1658 pontss alla pre= “deta cappella dol Carporala, doyo ai Fogo Tati auaico da doe iter. ‘Premosse le dovate adorasion, foo sprite V'armatio colo soit Bistro chev. Apert duo spctlt fa dal"vstoyo-e daglt urea Giigenssimamento.ostervato il Corporal, nel quale furono en fate considerate yeti pegntare spurs col sanguo ‘mrscolsar F wnts-omsnat. Edin lomne delle goo ai esto angus vides! pur Pefigio del N.S. Gost Cristo informa tk toe Home, 0 lire volta af # dats. Compita con fait digenr questa pox furono riserrati gt sportll, ¢ edlloato i tabormacolo ‘nel Pinto del evo arma, Pe po comenate dal yotovo, che si estraot dai canonic una estotin a Iegno In quan xi conserya aon it piano ove ellen fabernacola, vi nel vano st tone par mezzo dna cxtoalta boocnti rerata om sin chant, che st ritengono al camer Peogo dela fabrice, Si trast Ia easotta ull altare dlls seta Nagar f te eetvtrorts van beens vekala dis PaO aie efor quadra di larghenss din wetzo pede, In Bist Doras fu trovato un panaicliov parfntor, all en est BIKE era afosa uns schedule di pergaunena oon quest isssine al antico carattore: Ronde in qua. Fait incolvtwon Corporal, et non sangwineit, In sna carta furono ritrovali aleuni feammenti di ola, che si eredon del Conporalo ¢ duo altri pannicelli o purificatol, fle! quali uno & aglato. Questo cose tutte furono pot riposte nella predetta eassotta hen chiusa_o sigillala, La. relacione-s' uniforma falValtra citata del cardinal Roeei, il quale alferma, che tutte le Gudette cose ritrovate erano in una cassetta; onde pare cho debba foncludersi che in quel tempo non vi ora In cassetia specolare forma di urna; ma che questa fu fatta di pol. Ondo 1a eassetts della {Qualo parla Ia’ relazione del card, Rocei & quella quadra, da. cui le dette cose furono riposte nella cassotta spocolare,accid apparissero agli occhi. ‘Si yenne quindi alla rieognitione della sceonda cassetta di forma quodréta d'un palmo ed oncie quattro, fabricata di legno, © eon ferro Degli angoli, e nella parte Inferiare fortifeata oon ferri incrociati ‘ho ascentono fino alla parte superiore, nella quelo vn ferro passa por il merzo eva a terminare nella serratura, che la chivde. Nel _ nezzo superiormente si vede impress il aegno o siglo della Fabbrica del Duomo. Fu quests aperta colla sua chiavetia dal modesimo Ve: scoy0, € Vi Turon ritrovate 1 infrascrtta~ cose Sette ossi diafant involt im wna carta, che poi farono dal medesimo rinvolti in um pan- lino candido col suo merletto: Una borsa di forma quadra reeamats oro ei ornate dargento, con tro floochii pendenti di color rosso con ‘8 capo tro hottoni, Th quosta furono ritrovati tre vel, cioé un velo ‘lallo, un altro rosso ed il terzo bianco, nel quale & afin una piceola ‘arte, ove con qualohe difloalté si legge: Corpus Ghrist® repositum, Soquono l'altre parole pit reoenti che faciImente si loggono, ciod fit super hoe Corporale et cum summa diligentia debet custoiri Osservato tuti, fa poi riposto nella medesima borsa. Furono altres) ‘rirovali alouni frammenti del soddetto volo, involti in una carta, © fo riposto Tinvoltino nella slesta borsa, Parimenti fu trovato un Piccolo velo ai calor rosso. di gure -triangolare, che ritiene cncito gmt Int con un velo giallo,¢ fa involto in una carta e posto nella Dredetia borsa, Di pia fa trovato wn velo gallo di lunghezea. palmt io in-icea edi larghezia vn palmo e mor in eirea: ¢ dus porviont i tavola dunn caseetta di logao. Fu fatto riposto nella sopradetta seta, © dal vescovo serrata calla sia eblavetta, o con fettuecia 0 ‘nastro di seta bianca sigillata in pit Iuoghi con cera Iacca © oi figili dello stesso veteovo, delin citta, della fabbriea, e del eapitolo. ‘reviduwm Corporalis , um guttis sanguinis Christi et figuris. Si fosservd che questo pannicallo & uns parte di aliro maggiore tagliato a f travereo, © cho vi si vedano aleano goccle di sangue. Furvno ale ‘test ritrovati duo puriGeatori 0 pannieeli, vino de® quali & a Tone ‘ghezza palni due in cires, e di larghezza un palmo ¢ un dito, asperso i sangue, Lialtro purifleatalo non 6 intro, come si eonosee dalla fagliatnra, ed & rinasto di lumghezea ai palmi due, di largheza in ‘una estremita di un palmo, ¢ nelaltra estremita dum yalmo e mero; fe questo pannicello 0 purifiatoio si vede esperso con maggior copia 4 sanguo, Sia qui la reogniziono fatia dal Corgan (1). Domenico Magri eanonico teologo dolla cattedrale di Viterbo, @ ri nomato serittore, nell pera: Notisia de’ Voeaboti Keclesiastci, vie Teriseo di aver veduto nel 1603 0 1604 una casstta, ed in questa al ‘uni pannolini com due iteizionl, Sopra questa narrazione del Magri ove leggerst quanto si & notato ed arvertito da noi altrove 2) Il ‘eardinal Bernardino Rovei vesoovo @Orvieto il $1 gonnaio 1677, nella ‘isita-di-questa-chiese-eolledeale desorive una eassetts, o quanta in est fie ritrovntn;-« eonconda questa coll altra deserisione seguente atta dall'amministratore voseoyo Teron Questi-volendo rieoneseere To duo cassette, iL 19 Aprile 1718 dopo 1 vesparo portnest eon mont. Govermatare, col Magistrato, © camer: tengo della fabrien, coll'erchisconn « swoieanonict nella. cappella del Corporate; rogendosi Vato della ricognizione da due notai. Fu- ono dal suddetto luogo trasfrito sullaltare Ie due cassette serrate ‘2 chiavi, © fu aperta Ia prima fatta a forma di urna da. riporre lo reliquie, i lunghezza due palm in cives, larga tro quartied un‘oncia, falta un’ palo in circa, ricoperta di lamine dargento © cornich, & ecorata in tutti gli angoli da alouno piotro, cireondata di sopra @intorno da eristall Fu aperta dal detto verenxo, @ vi si trovarono Vinfraseritte eose “tro ossi dinfani di mezso yalmo in cirea, e tre frammenti di esi Vina cassettaindorats, entro la quale era un parfleatoio ai lungherza = tun palmo © poco pil, di larghezza un yalmo, taglinto in due angolt: ‘ima piccola porzione ‘un velo di seta rossa; unaltes di color giallo; ‘unaltra di velo trasparente: un pannigello 0 purifiatolo, asperso di ‘goveie di sangue, ineiso iu mezzo, nel qual 2 alfisso un pezzetto di {ela oon perganient di wntion carattere, ove si legge: Benda in qua uit involutum Corporate, of residuum Corporalis eum guitis sai ipeineis Christiot flours, Noll rlszioni giuvidiche del vescovo Corgna, fe del eardinal Rocoi,¢ nella narvativa del Magri si legge sanguinis, (Q) Vell tn Jerson nggivata a) levro dal Pena po 1¥, 3, 1 (WE) ae. 79, QF @ RY ‘lip Dass Rane OVE-ACCADDE IL. MIRACOLO DI BOLSENA ea 4 Coryoralis own guttis sanguinis Christi, et flguris; no raccogliamo cho il Corporale fu iavaltata in un pannieollo Al ino. B poichs aug- lunge: ef residuom Corporalis, si deduce che il Corporale fu ta listo nol 1938 por adatiarlo al nuovo taborascolo. Dallaltre parole un guitis sanguinis Christi et figuris, ci viene indicato il sangue © figure dell Koee Homo. L'involto tu pot eollocato sopra V'altro del VOstia. Il ss. Corporale adunquo, non & intro; e poich® lo vediemo piogato con venti piogetare, oxsorvo cho questa non & Ia plogatura propria da" corporali; ond possiaino argomentare, che eos lo ripie- fastero per eoloarly entro In cassttina indorats. CAPITOLO DECIMOQUAReTO, Deltaliare sul quate ¢ Ostia emand sanque, Dicemmo il Miracolo ui si conviene dare qui i E collocato nel sotterraneo spoco che alouni eredettaro gid presso Atemplo ai Apollo, pot dai cristiani consuevato a S. Cristina, la quale hbo quivi accanto la sua sepoltura (1). ‘Quest‘altare antichissimo sinnalaa sopra una teiption hase quran golaro di marmo: ai quattro lati sorgono quattro belle colonne striate © scamalate di bel marmo dotio porta sania, e sono sorontate da ‘eapitelt marmorei di ordine corinzio: su queste poggia un ombracola Fiquadrsto di marmo, formato a quativo arebi, le en prospettive eon ‘ornate di fogliami, di eroci, di simboli del agnello © pavone ed uves f© nel mezzo tutto si rieopre da una eupolina eoniea enn in elma un ‘croterio a guis di pigna. 1 tutto moglio si ravvist nella figura eho no diamo, Si crede che tra due colonne di quel'ltare foxso gid antionmenta il masco.con eul S. Cristina fa gottata nel lago, sul quale la santa Tascid improsse lo sue vestigha 2) poreid dava il nome all'alare delle Sante pedate, come si appella nelliseritione marmorea, Su quesio altare eslebed il pollegrino nelle cal mani avenue sucaiso. nall'altare di $. © ita notiaa, tina db (0) DF guests chica at. Crintnn eter uk vila HE dono 4 Longbledy fa ceiamont ocnpns tlh Tor avons el lx Ci eos donsaons Srotarions di eet chiom, fata dal ent Dersard ti Rani Lone solarlt« Gul recone Orvieto sot grin ti mara 11D, cha lees Lice mn peegsiena pana et Bot. 1 col 4. La qual nse bleu Sah nria pet ower dimen iaeire questa moron ela Iris 8 Grits. i 9 Voi osteo Pest neh You a $. Creing, 172, protigio. Si pud ben eredere cho sul miedesimo yolosse Tddio operare quells meraviglia oocelsa per onorare Ja sua. diletissima yer della ss. Buenvists Successo il mienoolo nel detto aKaro, fu rimossa quella gran Iapido delle sante pedate e collocata ivi presso, ¢ W'altare si nomind del : Miracolo. Per eustodirlo on tutia la yenerezions dovuta, fu cinto una halaustrata di piotra ben lavorsta allaltezza di palmi quindie Colloesrono duo porle una in fuecia dellaltare, T'altra dalla parte ol! epstola. Ne" piodestalli de'plastel tono seupiti In basso rilieva =: il ealice coll Ostin ed il nome dl Gest ; sopra il pilastro delYangalo maggiore collocato un dado, nel cul piano & intagliato la date dol 1544, in ent fu efiieato questa hilaustrata. Nel fregio del con- nicione si legge: PROCVL. 0. POVL, ESTE PROPANI XPI. NRA. SAL’. HIC. QV. SAGVIS INE, E dovono cosi leggersi Procul, 0 procul este proftni, Christi nostra salus hic guia sane is inest. See compone un distico ciod un esametro 0 pentameteo; ma I'esn- ‘meteo 8 diminuito nol principio, forse par colpa dal intagliatore, « potrebhe reintegrarsi con quocta, o simile aggiunta: Were tee Tew cee ace oo Bx hoo allari — procul 0 procul esle profani : Christe, nostra Salus Mic, quia sanguts mest NelV'italiano vogliono dire: Proftni stato Tontani e ben tungi da questo altare, perehe qui é it sangue di Crist, it quate & ta nostra saute. Nella vista dell"11 di maggio 1726, considerstosi il sito poco de= _cente, nel quale si trovava Ia sudetia pletra dalle eante pedate, ~ determind por maggior eustodia e yenerazione eallacarla entro Tale ‘are; poich® stando quella situxta nella parete alla destra dell'ltare, fra esposta ad essor scagliata da devotl oon martellt ¢ scalpoli per prenderne delle sohoggio. Si apri dalla parte antoriore I'altare. to- liondo Je tayola di marmo che Yadornavauo e coprivano, laseiando i piedestali Interali che sostongono Ia monsa superiore marmoroa calle tavole parimente di marmo ne" lati di essa altar, Al di sotto fa ‘wovato in una tayola di loguo il sepolerino delle reliquie con questa iscririone in pergamena: 1547, 20. Junil fost! S. Silver pape et [ mart. Ego Petrus de Forolieio Bpiecopus Apten, ex permissione icwwesani conseeravi hoe allare in honorem pretiosiesins Conporis Christ, ef in eo retiquias sancte Margarite devote snchust. Entro Valtare farono ritrovati sassi di tulo, che si eretono dal- I Valiare antieo con tal matoria fabbricato. Adattato adunque il vano Mery eda | | Fi i : a ristina nel gran mistoro della foo, porehé lla fu ardentissima ¢ Ai questo altare, o sopalte le sudatte pletre ai tufy nel vano sottor- ranco diotro lo stesto, fu rtolla dalla muraglia latorale a lato del ‘vangelo Ia pictra dello santo podato, ei il 15 maggio del 1720 fu cnllocata entro il sndetto altare. Poi vi fu posta Ia crata di ferro come ‘resentemento si vedo, Nello stesto giorao fu solonnemente eonscerata A nnovo, © nol mezzo dalla mensa o tavoln di marmo tutta intiora 6 i un sol pezzo, fu scavato il sepolerino secondo il vito, E poieh® il ‘operchio di questo si ruppo nel 1729, fu di nuovo ennseerato ai 18 AT maggio 1790, e nel sepolcrino fu inelusa quests schedola in per= gamena 3H MDCOXXX dle 18 maii for. 5 Ascens. D. N. JESY Christi Byo Onuplerius Bpiscopus Urbisvetaris conseoraet Aliare hoo én Thonorem s8. Conporis Christ; et religuias Saneti Mart. Prosperi, ef Margarite: Virg. ef Mart. in eo inclust, of singulie Christif- dolibus hodie unum annum, ef in aie anniversario. conscerationis Iujusmodi ipsum visitentibue quadraginta dies de ern Indulgentia in forma Hoolesice consueta concesti. Tutto il narvato fu eseguito alla mia prosensa, Ds quanto 615 dette reecogliamo, che Fallare-abtioo di-6. Cristina {fu fabbricalo con tuft, © nel piano speriore fi posta Ia tavola di Tmarmo, Suoseso poi if miracolo, per render quello pit deeoroso fu into di marin, o eid nol'sno ISAT. Hra git stato fabrieato il quadro = di maiolca fina in basso rilievo, come oggi si vede, nel quale & scol pilo il Crocifisan calla Vargine « 8 Gioennni Evangelista, o ai sotto si mira il sacerdote sulfaltare, stupefatio al Mirncolo succeduto ed sl'intorne il popolo fedele attonito « gonuffesso. Questo bassorilisyo $i gran stima per la viva espressione, © per un'arto singolare, ed @ fatto con somma prudonsa di questa materia, attese I'umidita. di {quella chiosa (1). Nel'altro lavoro di maiolies, che si yede sul! altare it santa Cristina, sotto il quale riposava il corpo della medesima, no ono ffgiatl i martini principali, ed senza Gubbio dolla stessa ‘mano (2,) In questa maiolien di 8. Gristina si vede Varme di Giovanni ‘de Medici, che ne! 1513 fu assunto al pontifieato; © perci’ dabblamo teoncluders cho eziandio la maialiea del miracolo fosse fabbrieata poco Avanti al 1513. Questo qnadro fu scomposto nel maggio del 1727, Aassistondoyi io stesso o cid por agglnstarvi sotto una delle pietro di ‘armo colle gocelo del sangoe, et averla nelaltare, ed aecteseorglt Yyenerazione; per ampliare il piano del'altare troppo angusto, © por (1) Fa sigeott tn geo ed ofuto sl Glutileo Sasrdials « Leoxe Xl, « ‘nef ita fotogratia chon viet ten Ia Momorew Rgwrate deta ed Bote Wed By, (©) Di quertaltrs masict foo wou bla latrarons fl nantso Scio di merto Ge ig. Provo Zar «com ill Zttiin nara ua Volsinens 2. VEU nel Niovo glomaie rcatico, 180, fase. V. (Wd. B) a“ 1 vista Iibora dolle dap colonne posteriori, ingumbrato © coperte eal ‘maro entro oui nello spazio tra Je due colonne avevan murata Ia ‘lotta maioliea, che nel decsmbrs fu collocata ove oggt sl vede. Quanto alla’ tavola di mario, che eostitaisce il piano del! altare, senza dubbio 3 Ta medosina cho esistova quando success 1 gran ‘prodigio; sopra della quale narra 31 preposto Valeril nel opuscolo ms ae’ Miracoli della sua patria Wb, 1 eap. 6, of altrest il Cardinal Mel lini yescovo nella visita della eattadrale fatta nel 1687, © parimento 4 Clemontint nella deseritiono ms. della eattedralo, che eadessero delle goecie del prodigioso sangue. Non sappiamo yerd da quall antiht ocumenti ne abhian avata tal notiia, Non mi pare assicurato cho i'sanguo olire al tingoro il corporale, ponotvasso ancora lo toyaglio fe giungesso a tingoro ancho il marmo della mensa. Ammettandos! In pponoirazione delle toragiie, quosto sarchbero stato conservate come i Corporale od 4 purideator! tint di sangre. La lspesione, che ili ‘gentomente si & fala nella sudetia tavols 0 mensa di marmo, mostrd che dove era disieso il coxporale non si yedono vestigie dl sangwe. E ben vero, cho in_qiosta isporione si sono osservati alount luoghi ‘oi lati del'epstola e dell'evangelio, nella estremita dolla sudotta ‘avola coa alcune macchie apparenti come vivo sanguo; ma per eser Jontane dal merz0, non si. pho ascerire che poseano essere dt quel sanguo stesso miracolose. Qualeune pub eredere ele nel mezao rico: porto dal corporale, non penetrasso il singuo; e soltanto alcune ‘govcle potessero cader ne! lati; ma oid non ® eorto, Taluni modern Ihanno furtivamente seagliato nelVestremita della tevola quello parti el marmo cos into, porsuadondost cho sia quel simgue, di eut in ‘leuni punti 8 cosh viva Ia tintura sanguigaa, cho paro non posta rogarel eager yeramente tae, CAPITOLO DECIMOQUINTO. Dei marsxi sopra di cui caddero aleune goceie del sangue. Diremo ora del sangue che silld sopra alewni marmi del pavimento nel riforanr del saoerdote in sucristi, come nel eapo primo dicemmo. ‘Questo piotro sono ia numero di cinque, quattro delle quali si vedano presentemente in Bolsena, e Ja quinta si ritroya in Porchiano. Ra- ionoremo in primo luogo dello quatiro ai Bolsoms. 1 nostri antensti seavarono le midette Jastro dl marmo tito dat angue, ch’erano uel pavinvento, ¢ de come testinoni ne ealloearono in-terra avanti Taltaro del Miracoo, eiop una nol lato del'ovangelio, a lira in quel delfepistola, fabbricandovi sopra un‘armario di legno, e-serzandole con chiaye. Collocarono con questo istesso mao Ie altre ‘duo in mozzo ai lati destro © sinistro dell’seriziono di marmo rose, ‘cho. sta. in Sacein al’altare, Deve avvertitsi che i eristalli, i quali ‘ggg si vedono ex questo piotre, nom farono posti da queglt antichi, ‘ma matin dipoi, cioé in tempo del preposto Domenica Catenacci, che sed di via nel 1681. Ivi stottero quoste picize per lo spasio di ‘anni #12, eiod dal 1288 al 1705, quando jl 2 giugno, furono seavate © tre farono eollocate sotto ib quadro nella nuova chiow, ed wna rolls parets alla destrn del'altave, ove aceadée il miracol, a piotra pasta a lato del vangelo sotto il detto quadro in pit- ‘tara, ® quella cho prima era in terra dal lato sinistro o dllepitola delVatare autico. La pivtra nol lato dollepstola, ed alla sinisira dal ‘quaro & quolla che prima ora colloeata in terra dal lato destro, 0 all'erangetio deltantico altaro. La piotra nel moszo della altro era stata prima situata alla destra della itcrizime in marmo rosso. Le ‘quarta piotra nella stossa parete, alla sinistra della sudetta lapide, Guosia quarta petra in segnita @ stata posta sotto de quadro antics di maiolica ti 11 dicombre. del 1727. 1 quattro luoghi, dove erano anticamente situate Je sudette santo pietre, si vedono oggi indicati Jn quadretti di marmo sognati con una eroce in mezzo. Quests quattro pletre sono ben eustodite, coperte con cristal, © con gli sporteli sorrati a chiave. Sono tutte hon racchissn entro ea vago ornamento di marmo ross, ed i yano di questo omamento & jn tuiti uguale, elod largo di tro quarti di palmo romano gncie ‘tue alto un palino ed oneie eingue © mesa (1). Entro il vano del Yoraamonto ove sono collocate le quattro pletre, e dove queste sono minori del vano, rsta quel yuoto siempito dalla ealoe che si aggua- lia calla superficie della pietra, eume veularmente si vole La quinta petra, si ritrova in Porehiano, villa nella diooest d°A- melis. $i attesia da Angelo Gorel4i da Lignano in uns am letiera al canonico Adamo Mariottini di Bolsens suo amieo che per mia fstanza gli crise, come um tal D, Seberto Strada curato di Por= ehiano supplied il veveovo d’Amelia Bartolomeo Ferratini, (Jal 1562 al 1606) accid si degnasse scrivere al vescoro d’Orvieto, eardinale Girolamo Simonoeli per aver qualche reliquin di. Cristina; od i Se _ moucelli no scrisso al capitolo di Bolsena; e questo dand anche quella plotra nel 1602, Postiamo eredere che il sudetto curato facess® tal Dpremurosa istanza por Ia divorione ch’avea a 8, Cristina, di eu ad un (0) Nel 1858 lotro Lapidtrto I guadro fson nel dintnaiadornte co Yel Ti nts darth wu mga del coat archilett romano conte Virgie Ver plpuaal salle del reson od aese a gue Qed Ry

Potrebbero piacerti anche