La digitazione del testo (titoli e paragrafi), può essere eseguita senza preoccuparsi
dell’aspetto o posizione nella pagina; dove opportuno, andare a capo con un solo Invio per
definire i paragrafi che potranno poi essere modificati e perfezionati dal punto di vista grafico.
Quando scrivi cerca di migliorare la precisione e il ritmo delle tue battute, abituati a
tenere sempre lo sguardo verso il testo; le prime volte sarà difficoltoso e ti sembrerà
di impiegare troppo tempo, inoltre la paura di sbagliare ti porterà a guardare la tastiera.
Fai il possibile per non cedere alla tentazione di guardare la tastiera; ti darà una
sicurezza momentanea, ma ti porterà ad una insicurezza costante. Le prime volte sarai
lento, ma niente paura: via via acquisirai un buon ritmo e una certa sicurezza.
La posizione delle mani sulla tastiera è fondamentale: bisogna sempre avere come punto di
riferimento la riga di base, detta anche pilota, appunto perché orienta lo
spostamento delle dita per premere gli altri tasti. La riga di base è divisa
(sempre ipoteticamente) in due zone: ASDFG (a partire dalla lettera A per il
mignolo sinistro e in successione fino alle lettere F e G per il dito indice);
òLKJH (a partire dalla lettera ò per il mignolo destro e in successione fino
alle lettere J e H per il dito indice).
Una persona che digita tenendo in posizione eretta la schiena, ben appoggiata allo schienale e
posizionando correttamente le dita sui tasti, assume una posizione anche
esteticamente migliore rispetto a chi, tenendo la schiena curva, fa girare
come un forsennato un povero indice (di solito il destro) alla ricerca di tutte
le lettere distribuite sulla tastiera, spostando continuamente lo sguardo dal
testo alla tastiera e viceversa. Costui, oltre a non fare una gran bella figura,
rischia anche una denuncia per “sfruttamento di dito”.