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L’inquinamento architettonico

Con inquinamento architettonico si intende un insieme di fenomeni che alterano e/o disturbano l’estetica e
la funzionalità degli ecosistemi naturali, urbani, dei paesaggi e di singole edificazioni.

Un esempio diffuso di inquinamento architettonico è l’abusivismo edilizio ovvero quando è commesso


il reato di abuso edilizio, cioè la realizzazione di opere prive di concessione. Devono considerarsi anche
come abusive le opere realizzate sul presupposto di una concessione che è stata poi annullata o dopo che la
concessione in questione è decaduta.

Sono abusi edilizi le costruzioni che non rispettano i parametri stabiliti dai piani regolatori e dai piani
paesaggistici, ovvero che non rispettano quei chiari standard stabiliti per determinare l’abitabilità
dell’ambiente.

Sia le costruzioni che non rispettano tali standard, sia l’eccesso di costruzioni, sia l’erronea
disposizione delle nuove costruzioni, sono da considerarsi abusi edilizi che possono dequalificare,
ecologicamente, esteticamente e funzionalmente, i luoghi della vita quotidiana.

Si parla di abusivismo edilizio quando il fenomeno è talmente diffuso e significativo da assumere una
particolare ed incisiva rilevanza da un punto di vista sociale e politico.

E’ da considerarsi un fattore di inquinamento architettonico, anche un intervento architettonico che


corrompa i caratteri storici originari di un monumento. Esempi di questo tipo di inquinamento
architettonico sono:

- errate pratiche di restauro che creano così dei falsi storici, ricostruendo in stile indistinguibile parti
di monumento alterate;
- costruzioni nuove che si avvicinano troppo a monumenti antichi alterandone la riconoscibilità, la
vista su di esso, entrando in conflitto per materiali, forme e colori col monumento stesso.

In senso ecologico l’inquinamento architettonico è dato da quegli edifici che per una collocazione sbagliata
alterano il clima, disturbano gli habitat naturali ed il regime idrogeologico. In questo senso un
celebre esempio di inquinamento architettonico è costituito dal Corviale, un edificio lungo 1 Km e disposto
perpendicolarmente alla direzione dei venti spiranti dal mare che ha pesantemente influito sul microclima
delle zone retrostanti.

Sono da ritenersi “inquinanti” i grandi edifici (fabbriche, centri commerciali, etc ) che per dimensioni,
materiali e collocazione, modificano irreparabilemente e negativamente un paesaggio in modo difficilmente
risarcibile con i blandi interventi di mitigazione che, peraltro raramente, vengono apportati (alberi, siepi o
colori mimetici delle facciate).

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