- Romolo
- Numa Pompilio
- Anco Marzio
- Servio Tullio
- Tarquino Prisco
- Tarquinio il Superbo
Per quanto riguarda il passaggio dalla monarchia alla Repubblica ci sono due avvenimenti storici
- Un avvenimento è quando il popolo romano si ribellò a Tarquinio il Superbo nel 509 a.C. che era
diventato spietato. Quando venne cacciato cambiarono sistema governativo e cominciarono a
proporne qualcuno.
- Infatti, qualche anno dopo tra il 501-502 a.C. con la proclamazione delle XII tavole che dicevano che
i plebei e i patrizi erano sullo stesso piano. Questa data infatti è stata attribuita come la data del
passaggio dalla monarchia alla repubblica
ORGANIZZAZIONE POLITICA
eletti da Senato
Il governo è affidato ai magistrati
I comizi centuriati,
tributi e curiati.
IL CURSUS HONORUM
Fino a quel momento solo i patrizi potevano diventare magistrati, ma successivamente con le innumerevoli ribellioni
da parte della plebe, riuscirono ad ottenere vantaggi sia nella vita politica sia in quella sociale.
Per esempio, grazie alle leggi Licinie Sestie essi potevano: accedere al consolato e potevano anche usufruire del
terreno coloniale poiché le persone dell’ager publicus potevano possedere massimo 500 iugeri di terreno.
Roma fu, una comunità fondata sull’autogoverno, ma non fu mai una democrazia,
anche se alcuni suoi aspetti possono essere considerati democratici. Il Senato, che può
essere paragonato al “Consiglio” delle polis greche, era un organismo autorevole e
potente e i magistrati orientavano in modo decisivo le delibere delle assemblee
popolari. Quest’ultime, inoltre, assomigliavano più all’assemblea spartana che a quella
ateniese: non erano occasioni di dibattito e di discussioni. Considerate inoltre,
l’enorme estensione del territorio romano, e il fatto che durante la repubblica romana
i cittadini fossero diverse centinaia di migliaia, sparse ovunque, la partecipazione
diretta dei cittadini alla vita pitica, che si svolgeva nella capitale, era impossibile