Conferimento di beni o servizi – ovvero i conferimenti sono il complesso di elementi patrimoniali che vengono messi a
disposizione da parte dei soci fondatori per la realizzazione dell’iniziativa. Nella forma tipica rappresentata dal denaro
ma anche da apporto di beni e servizi. Rappresentano gli elementi che sono destinati alla realizzazione dell’obiettivo
indipendentemente dalla loro natura, vengono allocati per il raggiungimento dell’obiettivo sociale.
Il conferimento è elemento caratterizzante di TUTTE le società ma al tempo stesso le modalità di esecuzione del
conferimento sono varie, non sono univoche per tutti i tipi di società.
Minimo di conferimento – lo troviamo nelle Società di capitali. E’ evidente che l’interesse del legislatore per la
formazione del capitale delle società di persone è mitigato dal fatto che i singoli comunque sono solidalmente
responsabili. Mentre per quanto riguarda le società di capitali abbiamo un minimo di capitale sociale ciò perché
solamente sul quel capitale sociale il terzo potrà far fede pertanto è oggetto di specificazione di soglia minima da parte
del Legislatore. Per le SRL il minimo è di 10 mila euro. Per le SPA è 50 mila euro.
In alcuni casi per esempio per l’attività bancaria il minimo dei conferimenti è stabilito con una soglia più alta.
I beni che vengono conferiti nella società vengono definitivamente persi dal singolo apportatore ciò perché gli viene
impressa una destinazione per lo svolgimento dell’attività sociale tale per cui una volta destinati non si potranno più
avere indietro siano essi denari sia se se il conferimento riguarda beni o servizi. Il vincolo di destinazione è rilevante e
vale per entrambi i tipi di società (capitali e di persone). Esso è il fondo di entità patrimoniale destinato al
soddisfacimento dei terzi e non può essere toccato né per l’entità né per la sua natura. Tale vincolo di destinazione
perdura per tutto il corso della società, se il socio recede o viene escluso avrà diretto alla restituzione della quota ma
in quel caso non potrà ricevere ciò che ha conferito (eccetto per il denaro ovviamente) ma se io avrò conferito ad
esempio un bene immobile o mobile nel momento in cui recedo o vengo escludo non potrò richiedere indietro tale
bene perché ha tale vincolo di destinazione avrò solo diritto alla liquidazione della quota e non alla restituzione del
bene conferito. Per altro una volta destinato, lo potrò ritirare solamente in determinate occasioni. Diversamente
dovrò attendere la fine della società.
I beni destinati alle finalità sociali non possono essere utilizzati per finalità personali dei soci.
La destinazione dei conferimenti ha un effetto anche nei confronti dei terzi in quanto i creditori particolare del socio
non potranno aggredire il conferimento effettuato nella società. Il quale socio particolare potrà effettuare tutti gli atti
conservativi della quota del socio e dovrà attendere la liquidazione della società quando essa interverrà.
È rimessa la massima scelta sulla tipologia di società da scegliere. Ci sono alcuni limiti. Es. se voglio svolgere attività
commerciale posso scegliere tutte le tipologie tranne la SS. In altri casi il limite è rappresentato dal tipo di attività che
vorrei svolgere per il quale si prevederanno le modalità.
Autonomia patrimoniale - Sia le società di persone che di capitali sono dotate di autonomia patrimoniale ovvero
dotate di patrimonio autonomo destinato alla soddisfazione dei creditori sociali. Tale autonomia patrimoniale si
estrinseca in vari modi.
Tra le scelte che posso compiere relativamente alla società che voglio intraprendere essa comporterà poi
un’autonomia patrimoniale diversa a seconda della tipologia scelta.
Autonomia patrimoniale imperfetta per le società di persone che si distingue a sua volta in SS e in SAS e in SNC in
queste ultime due compare il beneficio di escussione
Autonomia patrimoniale perfetta per le società di capitali.
Società semplice – modello primordiale. Non può svolgere attività commerciale. La sua autonomia è che risponde
dell’obbligazioni sociali la società e i soci sono solidalmente e illimitatamente di tali obbligazioni. Il creditore potrà
richiedere al singolo socio di effettuare il pagamento a meno che quest’ultimo non dimostri che il patrimonio della
società può evadere la sua richiesta. Nel caso della SS il creditore quindi potrà rivolgersi direttamente al singolo socio e
non potrà eccepirmi nulla. L’autonomia quindi non solo è imperfetta ma è anche labile. Non c’è bisogno di una
preventiva richiesta. Solidalmente e illimitatamente, il primo vuol dire che il socio risponde congiuntamente alla
società e illimitatamente non solo in termini di importo ma in termini di percentuale (anche se questa non può
superiore al 100%) ciò vuol dire che il creditore potrà chiedere il pagamento per l’intero al singolo socio dopodiché il
socio può pagare l’intero salvo poi il fatto che questo potrà rivalersi sugli altri soci di quanto pagato. Quindi è molto
facilitata la posizione del creditore. Il creditore particolare del socio non può aggredire la quota di partecipazione,
dovrà attendere la liquidazione per soddisfare il proprio credito.
Nella SNC accade che l’autonomia patrimoniale pur restando imperfetta subisce un rafforzamento dovuto dal
beneficio di escussione. Ovvero il terzo creditore potrà rivolgersi al singolo socio solo dopo aver preventivo escusso il
patrimonio della società. Pertanto, qualora questo si rivolgerà direttamente al socio dovrà esporre la documentazione
relativo alla richiesta fatta alla società che ovviamente è risultato vano e solo a quel punto potrà richiedere il
pagamento. Gli effetti di tale procedura sono rilevanti perché i termini temporali possono essere elevati.
Medesima situazione per la liquidazione della quota.
Nella SAS invece abbiamo un duplice meccanismo di autonomia patrimoniale imperfetta con beneficio di escussione si
occupa ai soci accomandatari mentre ai soci accomandanti si applica l’autonomia patrimoniale perfetta perché questi
non rispondono alle obbligazioni sociali ma ai conferimenti eseguiti.
L’autonomia diviene perfetta invece per le società di capitali e le società cooperative. Qua non vi è alcun tipo di
interferenza tra patrimonio personale e sociale. Delle obbligazioni sociali risponde solo la società con il proprio
patrimonio e i creditori particolari non potranno aggredire il patrimonio della società, potranno però procedere alla
vendita forzata della quota sociale.
Nelle SAPA però hanno come contrappeso i soci accomandatari che dovrebbero essere obbligati solidalmente ed
illimitatamente hanno un beneficio di escussione e non avranno meccanismo di liquidazione della quota.
Personalità giuridica – Le società divengono delle strutture organizzativi autonomi e quindi centri di assunzione di
diritti e obblighi in modo autonomo e questo si estrinseca nell’assunzione della personalità giuridica. È elemento
qualificante soggettivo che slega la persona fisica da quella giuridica.