Tema : Assioma,Dogma e Consuetudine, termini di derivazione Eterna
Aspettando l'evoluzione degli eventi,e utile riprendere un po di filosofia politica, distratti
purtroppo questi ultimi tempi dai vari e tanti Tsiprorenzi, cercando di dare un piccolo contributo in sostegno in particolare dei più giovani castrati dalle scuole “volutamente” piatte del Regime,giovani ma anche adulti che non hanno tante possibilità di Pensiero, e indurli nel possibile a una nuova riflessione,ossigeno per la salute mentale e non solo. Ho scelto questi tre termini da approfondire un po, in quando rappresentano nozioni Cardinali per la Demiurgia, del Eterno,della matematica e geometria di Pitagora e Talete,del eterno Presente del vecchio e grande Permenide e in fine le ripercussioni e applicazioni di questi termini nelle varie teorie Politiche. Cosa hanno in comune queste nozioni ? e in particolare con l'eternità non trasmutabile e trasla bile caratteristiche del “luogo” del Divino e del Iperuranio ? Nozioni di base,già esposte nel passato e meglio ripeterle per chi non è molto pratico. Talete, uguaglianza dei vari angoli delle linee parallele intersecate da una terza ( verità assiomatica,costante e valida perennemente ) Pitagora,padre della aritmetica,geometria,astronomia, musica,le quattro dottrine principali e basilari per tutto il Pensiero Deduttivo, e la sua distinzione (descritta da Giamblico e neopitagorici) fra Aritmetica studio dei Numeri (arithmi) in sé,e Matematica come operazioni generali che indicano rapporti e quantità fra cose. I primi, cioè i Numeri, rappresentano i mattoni della Creazione,con validità sia per questo mondo sia per quello Iperuranio,verità confermata sia da Ermete il Trismegisto gnostica mente sia da Cristo nel detto “....cosi in terra come in cielo...”. Parmenide, il suo “niente si muove, e Tutto è un illusione” rappresentano l'immobilità del Eterno invisibile,il continuo suo Presente rispetto il Cronos che trascorre nella realtà fisica, l'immagine ultima e reale del Esistenza. Il pensiero di Parmenide sta nella base di tutte le Religioni nella loro versione Razionale,in particolare al Cristianesimo, nonché sul fondamento del Idealismo ed il suo principio della Ripetizione della storia, in netta opposizione al Eraclito detto “oscuro” e gli altri Atomisti padri della fisica, come Democrito, del Indivisibile. Eraclito, i suo “ ta panda rei”, in contraddizione come si è detto sopra con Parmenide,diventò in seguito il fondamento del Materialismo sia dialettico e volgare, che sfociò poi fino ai nostri giorni in teorie politiche il primo nel socia-comunismo ma anche nel nazi-fascismo,mentre il secondo nel liberalismo edonista,consumista e volgare,tutti insieme su un fondo Ateo. Il Mondo è questo e qui, in continua trasformazione e divenire e il suo motore evolutivo è la Casualità,non esiste NESSUNA predestinazione,ripetizione e al di là. Detto questo, torniamo ai nostri termini tenendo conto di quello sopra esposto. Assioma, “axioma “, è il termine per indicare che una nozione è 'vera' in sé stessa,ammessa come tale senza necessità di decomporla o dimostrarla in altre più semplici, che successivamente diventa verità “relativamente” assoluta. Esempio “..la retta è la via più corta che unisce due punti..”,questa certo è una verità assoluta, ma ,dico ma, in una realtà umana del mesocosmo che noi viviamo sul piano di misura Euclidea, senza andare nel Megacosmo del Universo dove la retta è solo un pezzo corto del sistema totale curvilineo del Kosmo. L'Assioma dunque fugge dalla Non trasmutabilità del piano fisico, in contraddizione di Eraclito ed atomisti, e quindi assume caratteristiche assolutiste della logica Parmenidiana ed eterna, fuori dalle misure tempo-spazio. Politicamente questo si inserisce direttamente nelle visuali Idealiste che si basano proprio sul concetto detto “Assiocratico”cioè meritocratico, mentre per quelle di stampo Materialista il concetto non viene preso in considerazione, e in particolare nel comunismo, dove tutto si eguaglia applicando la convinzione detta delle “stesse Condizioni”. Cioè se per i primi il 10 vale 10 e il 5 vale 5 per i secondi per motivi detti “Equi” e non uguali , il problema non esiste con i pro e i contro per tutti due. Tenere presente che la nozione assioma proviene dal verbo “axiono” che si trasmuta in axia (valore),quindi socialmente in una disposizione gerarchica a seconda del “valore” di ogni persona. L'assiocrazia in realtà è un concetto teorico perché presuppone una valutazione anche da terzi che per vari motivi e implicazioni a varie lobbies possono fare valutazioni secondo convenienza quindi soggettivare valori e meriti,ma in fondo delle apparenze esiste sempre una gerarchia assoluta dato che nella vita non esiste il concetto “uguale” matematicamente parlando,è solo una ammissione gentile. Per concludere, il termine Assioma si inserisce dunque come pietra miliare e cardine del mondo materiale ma gli avverte contemporaneamente i suoi limiti “oltre” i quali esiste l'immobile del Eterno. Dogma (dogmadizo) è anche questo un corollario del precedente,e presuppone “Immobilità” ,assolutezza, accettare ammettere senza discutere, valore inspirato ed eterno quindi Parmenidiano. La nozione Dogma è più propensa ad essere usata, rispetto la precedente che parte dalla matematica, nel campo della filosofia e religione, ma una volta che ogni cosa diventa nella coscienza collettiva un valore indiscutibile diventa per estensione “dogma” e quasi si identifica con l'Assioma. In politica e nelle Ideologie i dogmi diventano i Principi invalicabili della loro esistenza e visuale e in maggior misura in quelle Totalitarie o totalizzanti . Consuetudine, un termine apparentemente differente dai due precedenti, ma in realtà legato anche lui alla eterna “immobilità”. Il popolo saggio non a caso dice “.....che la Consuetudine porta Legge..diventa sua fonte...” indicando con questo che nel tempo “variabile”, atteggiamenti ripetitivi che malgrado il cambiamento delle epoche vengono percepiti dal uomo come beni o mali non solo rimangono impressi nella loro coscienza, ma diventano anche motivi della sua evoluzione stessa. Per esempio la violenza,malgrado le sue possibili sfumature nel corso dei tempi viene percepita come male dal uomo che la subisce, e quindi prima o poi reagirà contro il suo oppressore con la maniera più opportuna che egli avrà a sua disposizione. Anche qui dunque la consuetudine,anche se nascosti, presuppone valori eterni “preesistenti” al di la della variabilità e relativizzazione di questo mondo, cioè Eterna la dove è stato prestabilito il Bene e il Male e le relative condotte degli uomini. Qui finisce questa piccola esposizione su questi tre termini e la loro affinità, ma che volendo si potrebbe ampliare in grandi dibattiti in altre sedi. La prossima sarà su altri due termini usati spesso in modo ingannevole politicamente e non solo, in continuità a questi con il tema, “Neutralità e oggettività due termini privi di consistenza.”