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Introduzione
Per “partita a tema” o anche gioco a tema s’intende un confronto tra due
o più squadre che, all’interno di una sessione di allenamento, devono
rispettare un vincolo, una restrizione o raggiungere un obiettivo. La
componente del “gioco”, inoltre, coinvolge maggiormente sul piano
mentale rispetto ad una esercitazione puramente tattica. Le dimensioni e
i tempi degli esercizi sono variabili in base al fine condizionale da
perseguire. Per questo, oltre ad obiettivi tecnici e tattici, lavorando poi sui
tempi e sugli spazi, questi tipi di esercizi consentono un valido
allenamento anche delle qualità organiche di resistenza (spazi e tempi
ampi) e di reattività (spazi e tempi ridotti). Inoltre, l’introduzione delle
partite a tema nella seduta giornaliera, dato il numero infinito di varianti,
ci consente di gestire al meglio il numero di giocatori disponibili nelle
singole sessioni d’allenamento, cercando di massimizzare l’impiego degli
atleti. L’allenatore deve evidenziare i principi significativi del risultato che
vuole ottenere (di seguito “obiettivi”), andando poi a strutturare partite
ad “hoc” che abbiano l’intento di addestrare questi principi.
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Esercizio: Inferiorità numerica improvvisa + tiro libero
Obiettivi: attacco in superiorità/difesa in inferiorità, capacità di
adattamento improvviso del collettivo, gestione del possesso palla in
superiorità in un tempo ristretto, finalizzazione, transizioni, recupero
difensivo e esecuzione dei tiri liberi.
Spazio: Campo intero
Numero giocatori: 10 (8+2)
Materiale: Pettorine e palloni
Esercizio: I 10 passaggi
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che inizia attaccando nella sessione successiva riposa. La squadra che ha
difeso diventa quella che attacca e quella che ha riposato nella prima
sessione difende, per poi attaccare. E così via. Così facendo si sviluppa il
ritmo di gioco con continue azioni di attacco e di difesa, si stimola la
ricerca delle transizioni e le collaborazioni a 3 giocatori, sia in attacco che
in difesa. La componente della sfida continua, inoltre, invoglia le tre
squadre a fare sempre meglio in attacco e a difendere forte in difesa.
Esempio sessioni:
Squadra gialla: riposo-difesa-attacco
Squadra viola: attacco-riposo-difesa
Squadra celeste: difesa-attacco-riposo
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Come sopra, ma con un gruppo in più e, di conseguenza, una maggiore
concentrazione dei 4 terzetti che dovranno alternarsi in campo con il
giusto ordine.
Esempio sessioni:
Squadra viola: 1
Squadra celeste: 2
Squadra gialla: 3
Squadra rossa: 4
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7
Esercizio: 4vs3 di movimento
Obiettivi: simulazione di un’espulsione a favore o contro, lavoro in
superiorità/inferiorità numerica, finalizzazione, collaborazioni difensive,
ricerca della finalizzazione dalla distanza contro una squadra con il
portiere di movimento.
Spazio: Campo intero
Numero giocatori: 8 (7+1)
Materiale: Pettorine e palloni
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quello di avere due porte sguarnite di portiere: una quella regolare ed
una molto più piccola all’interno di quest’ultima. Saranno assegnati 1 gol
nella porta regolare e 2 in quella piccola. Così facendo, si andrà a
stimolare anche il pressing e la pressione della squadra in superiorità ad
ogni pallone perso, esattamente come accade nel momento in cui si
perde il possesso nel caso di utilizzo del portiere di movimento.
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Esercizio: 3vs3 + 1vs1
Obiettivi: collaborazioni a 3 giocatori, transizioni, ricerca della superiorità
numerica, finalizzazione, rilancio del portiere e ricerca dell’1vs1.
Spazio: Campo intero
Numero giocatori: 10 (8+2)
Materiale: Pettorine e palloni
Immagine 1
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Immagine 2
Immagine 3
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Nella partita a tema proposta si gioca in una situazione di 4vs4 (3vs3 di
movimento) nel rettangolo di gioco, con un jolly esterno per ogni
squadra. La sponda non può mai entrare nel campo quando attacca
assieme ai propri compagni di squadra ma può, improvvisamente,
“tradire” la propria squadra e dopo aver ricevuto il pallone invertire rotta
di attacco ed andare in solitaria verso la propria porta. Così facendo si
stimola squadra in possesso ad avere continue coperture, capacità di
ripiegamento, adattamento ad un pericolo imprevisto e in ultimo, se non
ci fosse niente di tutto questo, un 1vs1 con il portiere.
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In questa partita a tema bisogna suddividere il campo di gioco in 3 diverse
zone, che saranno vincolanti per l’attacco e la difesa. S’inizia dalla squadra
in possesso palla schierata inizialmente con un 2-1-1. Se i due giocatori
della prima zona (non il portiere) riescono a trasmettere il pallone nella
zona centrale, uno dei due (preferibilmente il giocatore dei due che non
ha trasmesso palla) può oltrepassare la sua zona e andare in quella
successiva. Una volta superata la prima linea di difesa, sarà possibile
giocare in superiorità numerica nelle altre due zone. Lo stesso
svolgimento ci sarà nel passaggio dalla zona 2 alla zona 3. La difesa invece
lavora con un pressing molto alto, con il classico schieramento 1-1-2,
senza però avere, se superati, la possibilità di aiuti in ripiegamento. Detto
questo, se la difesa riesce a rubare palla può andare in transizione
direttamente con l’uomo che ha rubato palla più i giocatori delle linee
seguenti. In tal caso, sarà la squadra precedentemente in possesso a non
poter ripiegare. In caso di trasformazione la squadra in possesso ne
riconquista un altro, oppure si comincia da zero dalla parte opposta.
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La partita a tema proposta è un regolare 5vs5, che prevede un lavoro
specifico sul pivot e quindi sul sistema di gioco 3:1. I due pivot si
muoveranno nei 10-12 metri avversari. Questo spazio sarà diviso in senso
immaginario in 3 zone, 2 esterne ed una centrale. Quando la palla arriva
al pivot in zona centrale si può attaccare liberamente. Se, invece, la palla
arriva al pivot nelle due restanti zone esterne è previsto l’obbligo, per il
giocatore che ha trasmesso la palla (in tal caso il n. 8) di non poter andare
a calciare direttamente, ma correre verso il pivot e tagliare verso il centro,
affinché questo taglio possa aprire spazio al secondo (4) o al terzo
giocatore (6) senza palla che segue l’azione. Così facendo, si allenano sia i
tagli che la corsa sul secondo palo per un’eventuale deviazione dopo la © www.mistermasiello.com
conclusione del secondo giocatore. In alternativa il pivot, può anche
girare il pallone su un giocatore in copertura e ricominciare l’azione.
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Anche in questa partita a tema suddividiamo il campo in tre zone uguali
tra loro. Si affrontano due squadre 4vs4 (3vs3 di movimento) più un jolly
per la squadra in possesso palla a determinare una continua superiorità
numerica della squadra in possesso palla. Dividendo il campo in 3 parti
uguali diamo degli input alla squadra in possesso: la palla deve essere
toccata da tutti i giocatori (jolly compreso) prima di poter finalizzare
l’azione e, inoltre, per essere valido il gol, il pallone deve essere giocato in
tutte e tre le zone di campo. Questo lavoro ci consente di stimolare il
gioco collettivo, senza avere troppa fretta di verticalizzare l’azione e, in © www.mistermasiello.com
più, ci consente di non cercare palle lunghe immediatamente come
potrebbe essere un rilancio del portiere per il pivot. La squadra non in
possesso di palla, già penalizzata dalla certezza dell’inferiorità numerica,
se riesce a rubare palla nella prima linea offensiva può concludere
l’azione direttamente.
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Esercizio: 3vs3 (3 squadre)
Obiettivi: stimolo al pressing, possesso palla, uscite pressing, difesa alta
con i cambi, collaborazioni tra le linee di pressione e finalizzazione.
Spazio: Metà campo
Numero giocatori: 11 (9+2)
Materiale: Pettorine e palloni
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Esercizio: 5vs5 + 2 jolly
Obiettivi: stimolo al pressing, possesso palla, uscite pressing, difesa alta
con i cambi, collaborazioni tra le linee di pressione, allenamento al
portiere di movimento e finalizzazione.
Spazio: Campo intero
Numero giocatori: 14 (12+2)
Materiale: Pettorine e palloni
Nicola Masiello
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