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Il profilo del Dirigente scolastico e le competenze di e.

leadership
nel Piano Nazionale Scuola Digitale

Il profilo del dirigente della scuola ha subito un’evoluzione di contenuto e posizionamento che
rende indispensabili elevate capacità di risposta a continue istanze e sollecitazioni di natura sempre
diversa
Il job profile del dirigente della scuola deve comprendere un ampio ventaglio di competenze, che
tenga conto di apporti e dimensioni anche molto diverse tra loro e le valorizzi tutte, nell’ottica della
collaborazione fattiva e della crescita professionale.
La Legge 107/2015 e il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ritengono fondamentale la
presenza di competenze di e.leadership nel settore pubblico, per implementare i percorsi di crescita
digitale del Paese.
Il possesso di competenze di e.leadership nel management si configura come una delle condizioni
necessarie per l’evoluzione e la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione Scolastica.
Il PNSD insiste su un concetto di competenze di e.leadership come competenze manageriali di
visione, di cambiamento, organizzative, di gestione dei gruppi, di comprensione delle opportunità
digitali, in stretta correlazione con la visione di una scuola in grado di interpretare pienamente “la
trasformazione digitale”.
La consapevolezza digitale si declina ormai, soprattutto, nella comprensione di come le tecnologie
cambiano, per cui il dirigente scolastico, che ha la responsabilità della vision e della mission della
scuola, non deve soltanto possedere competenze informatiche, riguardanti l’uso dei computer, ma
deve essere in grado di utilizzare pienamente le opportunità del digitale nella trasformazione dei
processi e dei servizi che anche la scuola è chiamata ad attivare. Il Dirigente scolastico deve fondare
la propria capacità di visione su una base tecnica, tale da garantire la possibilità di migliorare la
gestione della scuola, cambiando paradigma e modelli culturali in un’ottica sistemica.
Attraverso la gestione manageriale del Dirigente scolastico, il PNSD promuove un cambiamento
profondo della cultura della scuola, in cui le competenze digitali vengano ritenute, a tutti i livelli,
indispensabili per la qualificazione dei profili professionali, insieme ad irrinunciabili “competenze
collettive”, quali la capacità di condivisione di esperienze e soluzioni di “middle management”.
Il Dirigente scolastico è chiamato a svolgere un incessante lavoro di coaching e di empowerment,
per promuovere e sostenere la digitalizzazione e la sburocratizzazione amministrativa, come
prevede il nuovo CAD, il Codice dell’Amministrazione Digitale.
Applicare la dematerializzazione alla realtà scolastica significa, soprattutto, promuovere un
cambiamento culturale, a livello sistemico, perché dematerializzare non vuol dire soltanto:
 dotarsi e utilizzare strumenti informatici nella:
gestione degli archivi
gestione dei procedimenti amministrativi
gestione della trasparenza
ma
 rivedere i processi, i flussi di lavoro e le diverse attività degli uffici di segreteria, nella loro
interazione con il PTOF.
Applicare la dematerializzazione alla realtà scolastica significa occuparsi di una molteplicità di
temi:
 il registro elettronico,
 il protocollo informatico,
 la conservazione digitale dei documenti,
 il portfolio elettronico dello studente,
 la firma digitale,
solo per citarne alcuni.

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