Michelangelo Buonarroti*
Il padre di Michelangelo non voleva che il figlio perdesse
tempo con scalpello e pennelli, desiderava per lui una carriera
più redditizia; ma Michelangelo voleva a tutti i costi diventare
un artista. Una volta, avendolo sorpreso mentre disegnava, papà
Buonarroti andò su tutte le furie. Il ragazzo invece di badare ai
rimproveri, lo guardava con interesse, e quando la sfuriata fu
passata, esclamò: « Che bel padre in collera sarebbe questo a
dipingerlo ! »
La passione di Michelangelo per Parte era così forte che alla
fine il padre lo mandò come apprendista da Ghirlandaio, dalla
cui bottega passò presto alla scuola dei Medici. Lorenzo dei
Medici, detto il Magnifico, protettore delle arti e degli artisti,
era allora signore di Firenze. Un giorno, mentre Michelangelo
scolpiva la testa di un vecchio fauno nel giardino dei Medici, il
Magnifico passò tra i giovani apprendisti e si fermò ad osservare
la scultura esclamando: « Il tuo fauno è vecchio. Non sai che a
un vecchio dovrebbero mancare almeno alcuni denti ? » Michelangelo,
emozionatissimo, ebbe la presenza di spirito di rispondere
« A un vecchio sì, ma a un fauno ? Un fauno dovrebbe essere
metà uomo e metà capra. Le capre perdono forse i denti ? »
Lorenzo sorrise a questa risposta pronta e spiritosa. Il giorno
dopo, quando ritornò, notò che Michelangelo aveva tenuto conto
delle sue osservazioni e aveva tolto alcuni denti al suo fauno. Da
allora il giovane artista fu preso sotto la protezione del grande
patrono delle arti.
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Quando i Medici furono cacciati da Firenze Michelangelo
andò a Roma, dove trovò una grande confusione. La chiesa
stessa era corrotta e sede di corruzione: dovunque gelosie, vendette,
rancori.
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