Cadere da vecchi
RINO SCUCCATO1
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Neurologo libero professionista, Vicenza.
Pervenuto il 4 luglio 2018.
Parole chiave. Cadute, deambulatore, casa di riposo, fi- Key words. Balance physiotherapy, defensive medicine,
sioterapia dell’equilibrio, medicina difensiva, riflessi postu- falls, fall trauma, nursing home, postural reflexes, walker.
rali, traumi da caduta.
Cominciai a cadere. Rialzarmi diventava difficile le fronde di un albero segato al tronco. Questa rifles-
come mai avrei creduto; era tutt’altro che spontaneo sione fa venire in mente un’aspra polemica di Jackson
trovare un assetto di equilibrio da cui ripartire. Lo contro chi “spiegava” che la paralisi post-epilettica era
dovevo fare per tentativi, e sempre più gli amici mi dovuta alla perdita di coscienza. In altre parole – si di-
soccorrevano. Notai che più avanti il mio procedere ceva con apparente buon senso –, il paziente colpito
aveva delle note atassiche (cioè tendevo a cammi- dalla crisi non reagisce perché in coma. “Spiegazione
nare su base allargata e calcando un po’ i talloni) ed che non spiegava nulla”, ribatteva il grande medico: la
era rigido: mi muovevo “monoblocco” senza fluidi- ragione vera andava trovata nella tempesta elettrica
tà. Le cadute non sorprendentemente si ripetevano, che si abbatteva sui centri che regolano sia la coscien-
e adesso un nonnulla le scatenava: due-tre sassoli- za che il movimento. Entrambe le funzioni erano az-
ni su cui scivolava la suola della scarpa, una radice zerate e non la seconda in conseguenza della prima.
di traverso su cui battevo con la punta, un piccolo Nel mio caso, l’improvvisa invalidità era solo in
avvallamento – dieci-quindici centimetri – che non parte debolezza, in proporzione anche maggiore era
avevo provveduto a saltare in lungo. Dopo alcuni mi- messa fuori combattimento – per fortuna di breve du-
nuti non ero più padrone di me. Mancavano ormai rata – di centri alti. Questo incidente del tutto benigno
poche centinaia di metri allo sbocco del sentiero, ma è stato in seguito istruttivo per la mia attività ambu-
mettevo in conto che li avrei percorsi a singhiozzo, latoriale. Mi ha infatti permesso di capire – rivisitan-
tra una caduta e l’altra. Fu così. Per fortuna il foglia- dolo dall’interno, con un mio vissuto – cosa vive un
me al suolo attutiva tutto, ci furono solo modeste paziente, di solito anziano, quando alcune malattie, o
ammaccature. Ma l’esperienza di aver perso una la semplice condizione di vecchiaia, gli danneggiano
funzione fondamentale del movimento, l’equilibrio severamente i riflessi di raddrizzamento e comincia
posturale, cioè la regolazione del baricentro per gio- ad aprirsi nella sua vita l’oscuro capitolo delle “cadute”.
co muscolare inconscio, mi diede un senso di fru- Si può cadere per molte ragioni e i manuali di
strazione, impotenza e panico. infermieristica ne danno liste generose. Non a caso.
Quando mi fu concesso il tempo di riposare, mi Almeno per le cadute che si verificano in contesti di
resi conto che l’equilibrio interno si stava ricostituen- assistenza (ospedali, cliniche, case di riposo) gli infer-
do. Dopo un’ora non c’era più nulla di quella brutta mieri – e gli operatori – sono in prima linea: i primi a
esperienza, e dopo altri 3 anni (scrivo avendone quasi essere chiamati e a prestare soccorsi (il principale dei
67) l’integrità dei miei riflessi posturali si è erosa assai quali è rimettere in piedi la vittima). I primi a dover
poco: tuttavia devo stare attento quando scavalco la giustificare se hanno messo in opera tutte le misure
sella per salire o scendere di bicicletta; sfilarmi i cal- per ridurre il rischio, e quindi prevenire l’incidente.
zoni su una gamba sola non è più possibile se l’indu- Esistono numerose scale che classificano i pazienti
mento è attillato. anziani in funzione del loro rischio di caduta, e quin-
Mi sono spiegato l’episodio di “crollo dei riflessi di del livello di sorveglianza che deve essere applica-
posturali” come un fatto para-fisiologico. Speculo to. Le implicazioni di rivalsa legale per certi casi, e di
che una discesa così strenua abbia dato fondo a tutte medicina difensiva come risposta a questa minaccia,
le risorse dei centri cerebellari, ganglio-basali e cor- sono bene intuibili.
ticali che regolano attraverso la ridistribuzione della Il neurologo che non lavora in ospedale ha di soli-
contrazione muscolare la manutenzione della stazio- to a che fare con familiari allarmati che portano in vi-
ne eretta. In assenza di questa coordinazione moto- sita un loro vecchio congiunto, ai cui acciacchi senili
ria gli umani cadrebbero continuamente a terra ogni si è aggiunto un evento drammatico: il padre, il coniu-
volta che viene applicata loro una forza, sorga essa ge, la nonna, il vecchissimo zio… hanno “cominciato
da un movimento volontario del soggetto o venga da a cadere”. L’affermazione è sempre documentata da
fuori (una spinta, un inciampo). Ho capito in quella verbali di pronto soccorso, che testimoniano i danni
riflessione quanto fosse sciocca la mia domanda ai secondari all’impatto. Esso avviene a volte in condi-
pazienti che venivano in ambulatorio per cadute: “ca- zioni rovinose, come una caduta di schiena giù per
de da solo o deve inciampare?”. Cadere per inciampo le scale, un inciampo all’uscita dalla vasca da bagno,
non è affatto normale (oltre un certo limite di volume con impatto frontale, ecc. Gli esiti del trauma possono
dell’ostacolo, di repentinità della sua comparsa, e di essere severi come fratture maggiori (collo del femore,
incapacità sensoriale di individuarlo): i riflessi postu- bacino, vertebre, spalla; massiccio facciale) o lesioni
rali sono montati esattamente per compensare i mille intracraniche (molto comuni gli ematomi subdurali):
piccoli momenti di instabilità imprevista del nostro sono nuove condizioni morbose, da trattare in ogni
quotidiano. caso con interventi, ricoveri in ospedale o protratte
Speculo che come per altre sovra-stimolazioni di immobilizzazioni, che si aggiungono al carico di ma-
funzioni cerebrali, dopo un’intensa exertion si instau- lattie in persone già fragili. Spesso – se non vengono
ri un transitorio deficit, se non un blocco della funzio- superate – danno il colpo di grazia al mantenimento
ne. Spiegare il tutto con la stanchezza non porta mol- dell’autonomia personale. In certe malattie degene-
to lontano. I miei muscoli statici a volte cedevano, ma rative (in primo luogo la malattia di Parkinson), una
era sconcertante come l’intero apparato motorio non grave caduta con chirurgia e immobilizzazione può
avesse alcuna reazione e lasciasse il corpo abbattersi essere seguita da uno scompenso neurologico, per cui
al suolo: andava dietro – tra il mio sgomento – come la terapia che fino a quel momento funzionava deve
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essere ri-dosata all’insù: come se la “riserva” cellu- drenaggio mediante valvola. In tutto il resto (in par-
lare del paziente si fosse all’improvviso assottigliata. ticolare, per il neurologo, una malattia di Parkinson
È opportuno ricordare – è un esempio celebre – che avanzata, oppure un parkinsonismo atipico, con in
l’ex-cancelliere tedesco Helmut Kohl, ritiratosi a vita testa la non rara paralisi sopra-nucleare progressiva,
privata dopo il suo siluramento, ma ancora mental- o una severa encefalopatia vascolare), non c’è nulla
mente ben attivo (in particolare deciso a prendersi che si possa prescrivere con razionalità al fine di li-
le sue vendette su Angela Merkel che lo aveva fatto mitare le cadute.
fuori), fu distrutto da una caduta che originò un trau- Si può solo “incanalare” l’ammalato verso centri
ma cranio-encefalico catastrofico. A quella lesione fisioterapici con esperienza in questo campo, dove
sopravvisse dodici anni, portatore di una cannula vengono attuati protocolli di ri-apprendimento dell’e-
tracheale, severamente diminuito nelle condizioni quilibrio, esercizi di rafforzamento muscolare, adde-
motorie e psichiche. stramento a rialzarsi in piedi (la metà di chi cade resta
al suolo e deve essere risollevata da altri), apprendi-
mento di movimenti di emergenza in caso di “crisi”
Un piccolo campione di casi di equilibrio; infine, istruzioni e pratica per il corretto
uso del deambulatore. Si tratta di un’area immensa
Dolores, 89 anni di domanda, cui le nostre strutture pubbliche non
sono in grado di rispondere. E così tocca al medico
Operata di endoarteriectomia alla carotide destra, è fare involontariamente il macellaio sociale: separare
in terapia antiaggregante. È una vecchietta fragile, ma chi (forse) si salverà – grazie al censo che gli permette
mentalmente molto viva. Cade di continuo da sei me- di usufruire di servizi privati – da chi sarà sommerso,
si, senza vertigine. Ha anche parestesie distali, con di- perché il settore pubblico lo abbandona a se stesso.
mostrazione elettromiografica di una polineuropatia La caduta (specie quella grave, con lesioni ossee
mista assonale e demielinizzante, sensitiva e motoria. e delle parti molli ben documentate) è un evento ca-
Cammina su base allargata, frammentando il giro nel tastrofico, produttore di effetti a distanza: il malato
cambio di posizione. Il pull-test è disastroso. Spiego dopo tale incidente non è più quello di prima. Terro-
che non ci sono farmaci per questo problema, biso- rizzato dal ripetersi di tale evento, riduce il suo range
gna “gestire l’instabilità” con un insieme di misure di azione, si chiude in sé, si confina in spazi ristretti,
che passo a elencare. si indebolisce da un punto di vista muscolare e del-
le stesse capacità di regolare il suo equilibrio. Non
di rado questo cambiamento delle abitudini di vita
Benito, 85 anni genera alterazioni comportamentali di depressione
o aggressività non più tollerabili a chi gli sta vicino.
Viene da me perché ha avuto parecchie cadute all’in- La via della casa di riposo è aperta. Varie statistiche
dietro, senza vertigine né sintomi lipotimici: si ritrova mostrano come una grave caduta è il singolo più im-
per terra, ecco tutto. Ex-industriale, col culto del la- portante fattore che determina l’istituzionalizzazione
voro e del potere dittatoriale, si capisce, esercitato da degli anziani.
lui. Gran fumatore coi polmoni in rovina, ha bisogno Altri anziani – colpiti cognitivamente e sprovvisti
spesso dell’ossigeno. Anche così, guida l’auto. Neuro- della consapevolezza di malattia – si riespongono al
logicamente dirlo scattante è poco: “non sopporto le rischio con temerarietà. I parenti sono spesso scon-
persone lente”, mi dice. Però… i riflessi posturali sono volti, vivono “in fibrillazione”. In questi casi il neu-
andati. Non gli piace, ma l’unica medicina che ho da rologo si trova nella posizione di operare una sorta
prescrivergli si chiama deambulatore. di macelleria farmacologica: sarà preferibile tenere
un malato di Parkinson sotto-dosato con la levodo-
Il neurologo che affronta in ambulatorio questi pro- pa, al fine di ridurgli l’iniziativa motoria, e se questo
blemi si trova davanti all’implicita richiesta di trovar non basta si finirà per “domarlo” con psicofarmaci.
loro una soluzione farmacologica. Ora, non solo non In ogni caso questa guerriglia non durerà a lungo, e
esiste alcun medicinale con azione diretta sui riflessi le porte dell’Istituzione non tarderanno a chiudersi
posturali, ma le condizioni in cui un intervento far- alle spalle di chi alla perdita dell’equilibrio aggiunge
macologico indiretto ha qualche efficacia si contano la anosognosia.
sulle dita di una mano: cadute in occasione di vertigi- Davanti al rischio di caduta, sia il paziente lucido
ne (ammesso che a sua volta la vertigine degli anziani o inconsapevole, la Casa di Riposo agisce con ferocia,
sia trattabile), in occasione di ipotensione grave, e – mascherata dietro a norme e protocolli: la paura in
nella malattia di Parkinson – in caso di “congelamen- questa istituzione è principalmente del personale –
to delle gambe” (freezing) in stato di off: cioè quando dall’amministrazione agli operatori –, tutti terrorizzati
l’ammalato si trova in un periodo non coperto dalla dalle conseguenze legali, se i familiari di un ricoverato
terapia, e si blocca con i piedi inchiodati al suolo, imputano all’Istituzione un abbandono di assistenza
rischiando di schiantarsi in avanti. Anche le cadute o se una caduta ha conseguenze tali che il magistrato
in un paziente con idrocefalo normoteso potrebbero viene ad avere un’informazione di reato. La “Sanità
avere una soluzione, se non farmacologica, “tecni- difensiva” qui si scatena in parossismi e crudeltà. Il
ca”: una puntura lombare evacuativa o un più stabile minimo dubbio sulle capacità di equilibrio del pa-
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ziente determina il confinamento in carrozzella, con sidratato. È condotto in ospedale dove un po’ di li-
tavoletta e/o cinghie di fissazione. Si può immaginare quidi endovenosi e una colazione lo riportano a una
lo stato d’animo e la reazione psicologica di chi – in- condizione perfettamente normale. In attesa che si
comprensibilmente –, vede la sua vita ridotta a meno facciano vivi eventuali familiari, lo si dirotta in una
che una gabbia. Un luogo di soccorso e cura dei de- casa di riposo. Lì rimarrà 40 giorni, legato alla car-
boli diventa così in certi casi uno spazio di tortura e rozzella perché sarebbe arrivato con l’informazione
disperazione. di essere gravemente instabile nell’equilibrio. Uomo
che aveva pieno controllo sulle sue funzioni corpora-
li, viene vestito con pannoloni e invitato a scaricarvi
Il caso di Piergiorgio le sue eliminazioni – liquide e solide – dato che l’ac-
compagnamento in bagno a ogni chiamata sarebbe
Il caso di Piergiorgio esemplifica questa catena di stato troppo oneroso, oltre che fonte di pericoli. Più
eventi. Il paziente è una persona di cultura univer- rapido e sicuro il cambio di assorbenti. Da questo in-
sitaria, che per molti anni è vissuto di consulenze a ferno viene sottratto da un parente di secondo grado
grandi imprese. Verso i 68 anni Piergiorgio si scopre che lo va a visitare e organizza il trasferimento presso
una malattia di Parkinson, che viene seguita in am- la clinica dove lavoravo. Qui, semplicemente riporta-
bulatorio da un conosciuto professionista. Per circa to a un normale livello di dignità umana, Piergiorgio
4 anni, accompagnato con competenza, le cose gli recupera tutta la sua autonomia, mostrandosi quel-
vanno discretamente da un punto di vista motorio. lo che è: una persona sola, mite, colta e sfortunata.
A 72 anni, tuttavia, accade un incidente ancora in- Il trattamento della sua malattia, che fino ad allora
spiegato: Piergiorgio si trova solo nella sua grande non ha mai intaccato l’equilibrio, viene aggiornato.
abitazione, e per alcuni giorni non dà segni di sé. Pier Giorgio è dimesso e torna alla sua vita solitaria.
Vengono chiamati i pompieri che lo trovano riverso Lo trovo pochi mesi prima di scrivere queste righe –
al suolo in stato di confusione e profondamente di- 75enne – a fare lunghe passeggiate in città.