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fino ad arrivare ade formazione pericolosa in prossimit di una velocit denominata critica.In casi parti colarmente gravi, la freccia di inflessione particolarmenteaccentuata e pu portar e alla rottura dellalbero. Il fenomeno dovuto alfatto che il baricentro del sistema rotante , in cui comprendiamo lalbero etutti gli organi calettati su di esso, non mai pre cisamente sullassedellalbero (che finch lalbero non si deforma anche asse di rotazio ne),ma a distanza r g da esso, e questo per difetti anche minimi di montaggio odisomogeneit della mater ia. Allora il sistema risente di una forzainerziale, la forza centrifuga , ortogonale allasse di rotazione, applicata albaricentro, diretta radialmente ri spetto allasse e con verso che siallontana da esso. Questa forza centrifuga F c la responsabile dellaflessione dellalbero e durante la rotazione a velocit il baricentro siallontaner dallasse di rotazione di una quantit h data dalla somma dellaeccentricit iniziale r g pi la freccia di inflessione f. Risulta cioh = r g + f. La forza centrifuga avr quindi lespressione F c = m hin cui m la massa del sistema rotante. Rimanendo nellambito dellalegge di Hooke, vi proporzionalit tra il carico e la freccia che essoprovoca, ovvero F c = f K La costante di proporzionalit K prende ilnome di coefficiente di rigidit e dipende dal materiale e dal tipo divincoli che ha il sistema. Eguagliando le d ue espressioni di F c esostituendo il parametro h otteniamo lequazionef K = m (r g + f) che possiamo scrivere, esplicitando la freccia f = (m r g )/(K m ) questa lespressione che cercavamo. Essaci dice come varia la freccia al variare d ella velocit angolare. Possiamodisegnare il grafico della funzione f( ):f c - r g Notiamo due asintoti: uno verticale per =
c che la velocit critica ,uno orizzontale per f = - r g Lasintoto verticale significa che alla velocit critica c la freccia assumevalore teoricamente infinito. Matematicamente si ha questo risu ltatoquando il denominatore della funzione f( ) si annulla:K m = 0 e la radice di questa equazione proprio il valore dellavelocit critica: c = (K/m)
Lasintoto orizzontale significa che a velocit molto elevata (teoricamenteinfinita) la freccia assume il valore r g , ovvero lalbero si inflette dallaparte opposta del verso della forza centrifuga in modo che il baricentro,eccentrico di r g rispetto allasse dellalbero, tende a disporsi propriosullasse di rotazione, tendend o quindi ad annullare la forza centrifuga. Inquesto caso si parla di autocentramento a velocit supercritica .Casi particolariCome detto, il coefficiente di rigidit K dipende dalla disposizi one deivincoli e delle masse. In base al suo valore si trova per i vari casi il valoredella velocit critica essendo sempre c = (K/m) [rad/s]Nelle formule seguenti i simboli indicano:E: modulo di elasticit lo ngitudinale [N/m]I: momento dinerzia assiale della sezione dellalbero rispetto allas seneutro [m 4 ]l: lunghezza dellalbero rotante [m]m: massa complessiva del sistema rotante [Kg] E importante rispettare le unit di misura indicate tra parentesi quadre. Albero incernierato agli estremi con massa in mezzeria:K = 48 E I / l c = (48 E I)/(m l) Albero incastrato ad un estremo con massa allaltro estremo:K = 3 E I / l c = (3 E I)/(m l) -
Albero incastrato agli estremi con massa in mezzeria:K = 192 E I / l c = (192 E I)/(m l) Albero incernierato agli estremi con massa a distanze rispettivamentea, b dalle cerniere:K = (3 E I l)/(a b) c = (3 E I l)/(a b m) Albero incernierato agli estremi con massa distribuita su tutta lalunghezza:K = (384 E I)/(5 l) c = 8,76 (E I)/(m l)Se nel sistema individuiamo pi masse m 1 , m 2 , , m n per trovarne lavelocit critica ci avvaliamo del principio di sovrapposizione degl i effetti,cio consideriamo che ciascuna massa abbia la sua influenza che sisomma a quella delle altre. Pi facilmente possiamo applicare la formulasperimentale di Dunkerley per cui, dopo aver calcolato le velocit criticheparziali 1 , 2 , , n che avremmo se considerassimo le masse agentiad una ad una, la velocit critica ef fettiva risulta dallespressione:1 / c = 1 / 1 + 1 / 2 + . + 1 / n ovvero il quadrato dellinverso della velocit critica effettiva la sommadei quadrati degli inversi delle velocit critiche parziali.