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E' il momento per investire sul carbone?


di Marin Katus, Casey Energy Opportunities | 22 giugno 2011

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I prezzi del carbone stanno aumentando nonostante la maggior parte delle altre materie prime abbia fatto un passo indietro, sono spinti dalle aspettative che la produzione di carbone metallurgico e termico non riesca ancora a soddisfare la crescente domanda globale di quest'anno. Il risultato? Profitti record per importanti produttori di carbone come Xstrata, un aumento delle acquisizioni per la fame di carbone in India, la carenza di energia elettrica cinese e un acceso dibattito sulla carbon tax in Australia nel bel mezzo di investimenti record nel paese nell'importante settore minerario del carbone.

I prezzi si sono impennati nella seconda met del 2008, in quanto erano del tutto insostenibili e infatti sparirono molto rapidamente durante la recessione, e questo rende l'immagine un po' distorta. Se invece, immaginiamo il grafico sopra evidenziato senza quei picchi. Quello che si ottiene una stabile salita dei prezzi spot del carbone termico e metallurgico negli ultimi quattro anni. Il Carbone metallurgico, che viene utilizzato per produrre l'acciaio ed anche conosciuto come il carbone coke, quasi raddoppiato di prezzo, salendo da poco sopra gli $80 dollari per tonnellata a met del 2007 agli oltre US $160 per tonnellata di oggi. Il Carbone termico, che invece viene bruciato per produrre energia elettrica, risuscitato dal range dei US $45 per tonnellata ai quasi $80 dollari per tonnellata. Ci sono un paio di paesi che realmente fanno notizia quando i prezzi del carbone iniziano a crescere. L'Australia che rappresenta il pi grande esportatore mondiale di carbone e basa sul carbone termico l'80% di produzione della sua elettricit. Le miniere di carbone in Cina pi di qualsiasi altro paese del mondo, nonostante le loro importazioni ancora di pi necessarie per sostenere la produzione di energia e di acciaio di cui hanno bisogno - il paese delle miniere brucia pi di tre miliardi di tonnellate di roba nera all'anno. E l'India - dove l'economia cresce dell'8% all'anno - si trova ad

affrontare carenze di multimilioni di tonnellate di carbone, anche se mira a diminuire il deficit di energia di un 14% entro due anni. Incominciamo con l'Australia, un paese fortemente coinvolto in un dibattito sulla nuova introduzione della carbon tax. Queste imposte sono state predisposte per essere attuate a met del 2012, in vista di un cap-and-trade che potrebbe iniziare gi nel 2015. I sostenitori dicono che la tassazione fiscale necessaria per forzare l'attuale completo affidamento del paese sul carbone anche verso le energie pulite. Tuttavia, l'imposta ha attirato critiche diffuse da parte della grande industria del carbone della nazione. L'Australia fornisce il 19% di carbone termico del mondo e il 59% del suo carbone coke; queste industrie valgono A $18 milioni e A $40 milioni, rispettivamente (dati del 2009). Con i prezzi del carbone che dovrebbe continuare a crescere almeno per i prossimi anni, le societ minerarie Australiane del carbone avevano grandi piani di espansione. Invece, se la carbon tax prende piede, l'industria ha detto che sar necessario chiudere le miniere, il che significa per il paese maggiori tasse e perdita di posti di lavoro. Coloro che si oppongono alla tassa dicono anche che tutto questo renderebbe pi costosa e meno stabile l'energia in Australia. Un altro argomento contro la nuova tassa sostiene che la riduzione della produzione di carbone australiano potrebbe infatti aumentare le emissioni di carbonio globali, perch le centrali di Cina e India semplicemente utilizzerebbero un carbone pi inquinante per riempire il vuoto. Il Carbone termico Australiano forse il migliore del mondo, con un alto contenuto energetico e poche impurit. Il Carbone termico dall'Indonesia ha solo un 70% di valore energetico rispetto al carbone termico Australiano, il che significa che dovrebber essere estratto, lavorato e spedito molto pi carbone. Nel contesto di questa grande attuale dibattito - la coalizione del governo australiano si riunir questo fine settimana per esaminare i dettagli della tassa - un nuovo rapporto dell'Ufficio australiano di Economia Agraria e delle Risorse e Scienze mostra che gli investimenti previsti dal paese nel settore minerario sono saliti ad un record di A $173,5 miliardi dollari. I dati rappresentano i piani di sviluppo di 94 progetti, di cui 35 progetti minerali, 35 progetti di energia, 20 progetti di infrastrutture e quattro progetti di processo. L'Ufficio stima una spesa di A $55,5 miliardi dollari nel settore minerario-industriale nel corso del solo anno. Un bel po' di questi investimenti arriverranno da societ del settore del carbone, che hanno soldi da spendere perch gli attuali prezzi del carbone gli stanno fornendo degli utili record. Xstrata, il pi grande esportatore mondiale di carbone termico, dovrebbe segnare quest'anno un aumento dell'83% dell'utile netto, secondo i report sulle aspettative stilate dagli analisti di Bloomberg. Un altro buon esempio viene da Arch Coal (N. ACI), che ha recentemente fatto un offerta di $3,4 miliardi dollari per Coal Group International (N. ICO) per creare in Australia, il secondo pi grande produttore di carbone metallurgico. La Cina un altro grande produttore di carbone, ma c' il problema della carenza di carbone. L'economia del paese si sta surriscaldando di fronte ad un tasso di crescita del 10%, e questo tipo di sviluppo richiede un sacco di acciaio. Solo quest'anno, la Cina si trova di fronte ad un deficit di 56 milioni di tonnellate di carbone metallurgico - il paese prevede di produrne 513 milioni di tonnellate, ma il consumo raggiunger i 569 milioni di tonnellate. Il gigante asiatico ha importato 47 milioni di tonnellate nel 2010, aiutato da un aumento del 278% delle importazioni dalla Mongolia. E anche se previsto un aumento della produzione del carbone coke di 80 milioni di tonnellate all'anno entro il 2015, le ultime stime prevedono che la Cina avr 100 milioni di tonnellate deficit annuale di carbone coke entro il 2015. E non solo del carbone coke che la Cina ha bisogno. Le carenze nelle forniture di carbone termico sono il responsabile principale del disavanzo estivo previsto di 30 milioni di kW di energia. E il problema inoltre aggravato dal fatto che il sistema dei prezzi di energia elettrica del paese non ha tenuto il passo con gli aumenti dei prezzi del carbone. Gli impianti vendeno l'energia elettrica alla State Grid Corp. of China (SGCC) ad un prezzo stabilito, e SGCC poi la rivende ai consumatori. Ma il prezzo che stato stabilito non ha tenuto il passo con i prezzi del carbone. In questo modo, le centrali a carbone perdono denaro per ogni tonnellata di carbone bruciano, questo non esattamente un incentivo nel produrre maggiore energia. Negli ultimi tre anni in Cina, i primi cinque impianti di propriet statale che producono energia hanno perso circa 60 miliardi di yuan, mentre SGCC ha generato 40 miliardi di yuan di profitto solo lo scorso anno.

La Cina prevede di affrontare la peggiore carenza di energia da pi anni questa estate. La diffusa siccit, che ha decimato le capacit idroelettrica del paese inoltre non sta contribuendo. Quasi 20 province e territori sono gi sotto un razionamento di energia, compreso il cuore industriale del Paese. Alle 44 maggiori industrie nel Zhejiang (un centro di produzione vicino a Shanghai) gli stato detto di limitare i consumi o subiranno delle tariffe proibitive. La storia molto simile al Guangdong, centro di produzione al sud della Cina. E produrre pi carbone non un'opzione - il governo ha riconosciuto che la Cina molto vicina alla sua capacit massima di produzione di carbone. Per continuare su questo tema familiare, anche l'India sta affrontando una grave carenza di carbone. Per esempio, nel mese di aprile, la nazione ha importato 32 milioni di tonnellate di carbone termico contro un fabbisogno totale di 36,9 milioni di tonnellate. Alla fine di marzo, 26 delle stazioni termoelettriche dell'India hanno riferito di aver avuto criticit sulle scorte di carbone, tra cui dieci stazioni con una disponibilit di scorte inferiore ai quattro giorni. Lunedi, il premier ha convocato una riunione d'emergenza per discutere della carenza di carbone, in quanto previsto un fabbisogno complessivo di 112 milioni di tonnellate nei prossimi 12 mesi. L'India da molto tempo che lavora per affrontare la carenza di carbone. Le aziende indiane stanno perlustrando il globo per cercare carbone, e lo sforzo ha generato diversi importanti contratti: Adani un conglomerato indiano pronto per acquistare 25 milioni di tonnellate all'anno di carbone terminale avendo come punto di esportazione Abate nel Queensland, appena solo dopo un anno dall'acquisto del progetto sul carbone in Galilea - Australia per 2,7 miliardi dollari; le infrastrutture per il commercio indiano hanno firmato un accordo di joint venture con un esploratore indonesiano PT OSO International per sviluppare miniere di carbone termico a Kalimantan, e tre societ indiane sono tra quelle selezionate per acquistare la societ di esplorazione australiana Bandanna Energy, e ci si aspetta che la transazione sia di $1 miliardo. Coal India, che produce l'80% del carbone del Paese, non rester fuori dal processo di shopping. Pochi mesi fa, l'azienda ha accantonato $1,2 miliardi dollari per futuri acquisti all'estero, in particolare in Australia, Indonesia e Stati Uniti. E questa societ ha un sacco di soldi - il risultato netto del primo trimestre ammonta a $931 milioni dollari e nell'intero anno i profitti sono aumentati del 13%. Le azioni di Coal India hanno iniziato ad essere trattate lo scorso 4 novembre dopo che il governo ha raccolto $3,2 miliardi dollari con la sola vendita di una quota del 10%, nella pi grande offerta pubblica del paese mai fatta fino ad oggi. E la storia potrebbe continuare ad andare avanti, discutendo di altri paesi bisognosi di carbone come il Giappone, la Corea del Sud, Germania, e cos via, ma forse abbiamo fatto il punto sulla situazione. La produzione globale ha raggiunto il massimo rispetto alle attuali esistenti infrastrutture, cos in questo momento nuove disponibilit possono solo venire da nuove miniere, linee ferroviarie e porti che devono essere costruiti. I prezzi del carbone sono stati in continua crescita, a causa di vincoli dell'offerta reale, e gli osservatori del settore concordano che manterranno le loro posizioni o i prezzi continueranno a salire nei prossimi anni. I paesi che dispongone del carbone dovrebbe continuare a ringraziare. [Qualsiasi sia il soggetto, il carbone, il petrolio e il gas, il nucleare, o le fonti di energia alternativa, Marin Katusa e il resto del team sull'energia di Casey Research cercano di scovare i migliori player nel settore dell'energia sui quali investire. Acquista oggi l'abbonamento di prova di Casey Energy Opportunities per appena 39 dollari / anno e scoprirete i migliori investimenti nel settore dell'energia riservati ai prudenti investitori. Per saperne di pi clicca qui.] 2011 Casey Research All Rights Reserved 2011 Horo Capital (Traduzione Italiana) Tutti i Diritti Riservati

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