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Test di Autovalutazione sui prerequisiti per il Corso di Analisi Matematica 2 Perché questo test? I "prerequisiti per Analisi 2" non dovrebbero coincidere semplicemente con il corso di Analisi 1? Difatti& cosi. Ma purtroppo succede non di rado che uno studente affronti il corso di Analisi 2 avendo superato T'esame di Analisi 1 molto tempo addietro, 0 avendalo superato in modo non proprio Brillante, o non avendolo ancora superato. Pud essere utile allora puntualizzare esplicitamente, a questo punto, quali sono i contenuti di Analisi 1 0 di matematica elementare che saranno maggiormente coinvolti? nedlo studio di Analisi 2. Lo studente che incontrasse diffcolta nello svolgimento degli esercizi proposti in questo test 2 invitato a rivedere a fondo gli argomenti corrispondemti, in modo da afjroniare il corso munito degli strumenti matematici di base adeguati A. Caleolo di derivate (servird ne! calcolo ai derivate parziali) 1. Calcolare la derivata delle seguenti funzioni: a F(x) = et 4 £6 = prep (a costamte) B. Calcolo di integrali indefiniti (serviranmo nella risoluzione di equazioni differenziali ordinarie del prim'ordine, oltre che nel calcolo di integrali definit) dy » Sats 3. [Pere 2.Con cid naturalmente non si vuole affermare che tutto quanto non compare in questo test sia inutiet 2 Prerequistt per Analisi 2 C. Caleolo di integrali definiti Serviranno nel calcoto di: integral di lineo, lavoro di un campo veuoriale, integrali doppi e tripli, imegrali di superficie). 4 [ “(iebsin®y + REcostpsin’y) dip 1 s, [Vcr lo D. Grafici di funzioni (servono, ad esempio, a rappresentare le soluziont di equazioni differenziali). 6. Tracciare un grafico qualitativamente corretto delle seguenti funzioni: a E, Calcolo coi numeri complessi (servird nella risoluzione di equazioni differenziali del second ordine). 7 @_Riscrivere in forma algebrica (a + ib, con a,b € IR) il numero complesso: 1 a *QQi-1'-(@i-1)-1 b. Riserivere in forma algebrica il numero comples: pee (dove = @ il numero calcolato al punto a). Prerequisitiper Analisi2. 3 F. Matematica elementare 8. Risoluzione di sistemi di equazioni algebriche (non linearly (servird nella ricerca dei punt critici di una funzione di due variabili). Determinare ture le soluzioni del seguente sistema. Quanti punti det piano rappresentano tali soluzioni? ula? + 22-3) S+a?- 3242 (ossia: non basta "vedere a occhio" qualche soluzione: oecorre procedere sistematicamente in modo da essere certi di averle trovate :utte). 9. Caleolo con esponenziali ¢ logaritmi (servird, ad esempio, nel risolvere equazioni differenziali a variabili separabili). a. Ricavare y in funzione di x nella seguente equazione: log( . je(545) - 248 1b. Risolvere rispetto ad x Mequazione e** — 2ae" — 1 = 0 (con a parametro reale fissato). 4 Prerequisiti per Analis| 2 Soluzioni esercizi sui prerequisiti 1 a I'(z) = -2cosrsinze™"* _ ole? +a!) —2x(az) _ aa? ~ 22) . Pen erat Gat wy f(t i * Taty SG raed a [eericn - Per fase rte= = were [tee t [reves = = etre = Det f (Risin yp + Rcospsin'y) dp = +e = ff [Rtsino(t exe) + BPsino( cose cede = = [cores ome 6 = pet (2-4) +2¢(4- d= Sats Ant 8 [Vir8e- [= = sins de = costa ¢ [0,3] = [' Vi=sicona= [east =7 Prerequisiti per Analisi2 Sa) =e sine e-2 J@)= 54 a -—— tt °"3@i-1)-@i-)-1 ABA) — Hi -a(7h - lise) = 6 ——Prerequisiti per Analisi 2 b arent (cose + isin2) = Lyd atm’) 1 +1) (cos2 + isin2) = 1 , i = gpg (—eosd sind) + 57 (con? — sin?) a va? +22 -3)=0 2429-8242 =0 La equazioneimpliay = 002 = 102 = -3. ya02(S 41-8) <092= dows 24%4=9-0,20 Soluzioni (5 punti): 0,0), (= 4 oa i-ee 0 (con a parametro reale fissato) at VP +1 solo Ia soluzione col segno + & accettabile, perché positiva; dunque: = log(a+ V+) Cap. 1. Equazioni differenziali 1.1, Equazioni del prim'ordine Riferimento: libro di testo [BPS2], cap. 1, §1, 1.1.A. Equazioni lineari o a variabili separabili Esempi svolti Esempio 1.1. ‘a. Determinare tutte le soluzioni deltequazione differenziale v 1-y)(2- ye '. Risolvere il problema di Cauchy: ts precisando il piti ampio intervallo su cui & definita la soluzione del problema. @ Si tratta di untequazione a variabili separabili, ossia un'equazione differenziale del primfordine scritta nella forma: (c)o(y). v(@) ‘Nel nostro caso a(e) = 236(y) = (1 —y)(2—y). Per prima cosa isoliamo le soluzioni costanti, che si ottengono risolvendo Vequazione b(y) = 0. Pereid: shy Cerchiamo ora le altre soluzioni (non costanti) dividendo per b(y) (che si pud ora supporre non identicamente nullo) ¢ passando agli integrali indefiniti!: "1 passagaio @ giustificato dal sequente procedimento generale (¥. [BPS2), cap. 1, 522): 8 Cap, 1, Equazioni differenziali Sapam f= 1 primo integrate & quello di una funzione razionale con denominatore di 2° grado riducibile; scomponendo in fratti semplici abbiamo: (attenzione a non dimenticare il valore assoluto nell'argomento del logaritmo) ¢ uindi con passaggi di routine si ottiene: FAY ce? conc R, I=y V2) = a(2)4(u(2)) Vie) _ ae) iweD YO) ge ite te [eee ced eseguendo nel primo integrale la sostituzione y(x) = f= foto Infine, la variable u ne primo integral pub essere chiamatay, per ricordarei che, una volta calcolato Fintegrae indefinito, tale variabile andra appunto interpretata come la funzione (2), da espicitarsi in funzione di x A solito, qui supponiamo che lo studente abbia git studiato © compreso la teoria riportata sul libro di testo, pereid abbiamo applicato direttamente a conclusione di questo ragionamento, che ha valore generale: ve) = acon J ih = fotos Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 9 dove questa costante c non & la stessa del passaggio precedente”. Questguaglianza definisee implicitamente la funzione (zr) _soluzione dell'equazione differenziale, Risolvendo rispetto a y si ha: 1-yce a) che assegna, al variare di c € R, Nintegrale generale deltequazione differenzale. Di nuovo, abbiamo qui eseguito i passaggi nel modo un po! condensato in cul solitamente i presentano, Esplicitiamo i passi intermedi: peal ze 10| fz Bi con c, = €, percide; > 0. Oratogliendo il modulo abbiame 2-¥ I-y ‘con cz = cy, percid cy reale di segno qualsasi, ma diversa daze. Infine, notiamo che se sostiussimo o = O (che per quanto osservato¢ un valre proibito) otterremmo y = 2, che comungue & sna solusione dellequazione(soluzione costante,trovata al primo passagsio) Pereid non & sbagliato permettere a cp di assumere anche il valore zero, e concludiamo semplicemente scrivendo Per = sae? = ce? 2-9 cel conceR. ‘Nello svolgimento dellesercizio abbiamo saltato i passaggi intermedi perché passaggi di routine che si presentano fin dai pid semplici esempi di equazione a variabili separabili (¥. ad es. |BPS2], cap.1, Es. 1.1). E* bene comungue che lo stuxente rifleta su questi passagg intermedi per essere ben consapevole. 40 Cap. 1. Equazioni differenziali Ricordiamo che oltre alle soluzioni contenute in questa formula esistono le due soluzioni costanti trovate allinizio del procedimento’, y = 1e y = 2. b. Si chiede ora di risolvere un problema di Cauchy relativo a questa stessa ‘equazione differenziale, ossia selezionare, tra le soluzioni delfequazione, quella ‘che soddisfa Ia condizione iniziale y(0) = 3. Poiché il valore 3 & diverso dai due valori (1 € 2) che costituiscono le soluzioni costanti, cereheremo questa soluzione tra quelle assegnate dalla formula dell'integrale generale, Caleolando dalla (1) il valore y(Q) € imponendo che sia uguale a 3 ricaveremo il valore di a? speraid c= 2 (0) = Quindi la soluzione del problema di Cauchy &: era u(x) Q 2 La soluzione ¢ definita sul piti ampio intervallo contenente 0 in cui il *, f(x) = 0), ed anche a variabili separabili: ¥ = a(2)b(y) cona(z) = 2e-*-*,b(y) =v. Esempio 14, Per ciascuno dei seguenti problemi di Cauchy, dire se si pud affermare che la soluzione esiste ed ¢ unica, se si pud affermare solo che esiste, 0 se non si pud affermare nulla; nei primi due casi, cosa si pud dire sull'intervallo su. cui la soluzione & definita? Giustifieare le risposte in base ai teoremi studiati, e non cereando di risolvere il problema, @ {25 %7T ee (1) 7, [BPS2), cap.1, §2.3, Teorema 13. 14 Cap. 1. Equazioni ditferenziali O) © (a) Equazione a variabili separabili y’ = a(-r)b(y). La funzione a(-r) continua in un intorno di x = I (ad es., (0, +20)), la funzione 6(y) Cin un intorno diy = 0 (ad ¢s., in (—1,c0)), la soluzione del problema esiste ed € unica, in un intorno di x = 1 (che potrebbe essere ptt ristretto di (0, +00)). (8) Equazione a variabili separabili y/ = a(z)b(y). La funzione a(z) = loge & continua in un intorno di = 1, la funzione b(y) = /y — 1 continua ma non & CC! in um intorno di y= 1, la soluzione del problema esiste (ma non si pud sgarantire Tunicita), in un intorno di « = 1 (contenuto in (0, +00) ed eventualmente it piccolo), Pn) Bawezions a varisblll epesbili y= a(s)S(y). La fimsions a(z) = arctan! non & continua in x =0, non si pud garantire lesistenza di soluzione. (Si asservi che anche se definissimo in qualche modo a(z) in x = 0, la funzione resterebbe discontinua). (d) Equazione lineare y’ + a(x)y = f(x). Le funzioni a(x) =-Yz—1 ¢ J(z) = e~* sono continue in R, la soluzione del problema esiste ed & unica, definita in tutto BR. (©) Equazione lineare y/ +.a(z)y= f(z). Le funzioni a(z)=—phy © S(e) = log|x—5] sono continue in (1,5) (questo & il pid’ ampio intervallo contenente x =2 dove entrambe le funzioni sono continue), la soluzione del problema esiste ed & unica, definita in tutto (1,5) Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 18 4a. Determinare tute e soluzioni delfequazione differenziale y= ysinde b. Risolvere il problema di Cauchy: y'sinde =v, precisando il pit) ampio intervallo su cui & definita la soluzione. 12k 4. Serivere 'integrale generale dellequazione uf + yanz = 3sindx (Gi pud supporre cosz > 0). 4. Risolvere il problema di Cauchy: { vy’ +ylane = 3sindz y(0)=1 ¢ precisae il pit ampio intervallo in cu la soluzione & definita 13. a. Determinare tutte le soluzioni dell'equazione yyuel ay + =0. 5. Risolvere il problema di (08! y(-1) =2 precisando T'intervallo piit ampio su cui é definita tale soluzione. auchy: 1. a. Scrivere lintegrale generale dell'equazione vy +3y= 20, 16 Cap. 1. Equazioni ditferenziali }. Risolvere il problema di Cauchy: {¥ +3y=2e (0) =F 15a a. Serivere Fimegrale generale delfequazione y aay. b. Risolvere il problema di Cauchy: oe (0) =1 « precisare il pid ampio intervallo in cui la soluzione & definita, 1.6 a. Scrivere lintegrale generale dell'equazione y+ 2cy = zsin(2*), b. Risolvere il problema di Cauehy: {¥ + 2zy = asin(z?) 1.7.4 Si consideri Nequazione differenziale: ey ee ‘a. Determinare tutte le soluzioni deltequazione 4, Risolvere il problema di Cauchy per Tequazione precedente con la condizione iniziale y(—1) ¢. Precisare qual & il pi Cauchy & definita, ampio intervallo su cui la soluzione del problema di 18. a Scrivere lintegrale generale dell'equazione + (1~2e)y = 2c" Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 17 6. Risolvere il problema di Cauchy: {¥ + (1 22)y u(0) = 1.9. Si consideri fequazione differenziale: va yey. a. Determinare tutte le soluzioni dell'equazione. 4. Risolvere il problema di Cauchy per l'equazione precedente con la condizione iniziale y(0) = 2. ¢. Precisare qual il pi ampio intervallo su cui la soluzione del problema di Cauchy & definita. 1.10. Risolvere il problema di Cauehy: ("3 (0) precisando I'ntervallo pid. ampio su cui la soluzione & definita Loe a Determinare tutte le soluzioni dellequazione differenziale: yi =2e*(y-1). b. Risolvere quindi il problema di Cauchy: { y =2e*(y—1)" y0)=3 ¢ precisare il pit! ampio intervallo in cui la soluzione & definita, 112, a Serivere lintegrale generale delt'equazione + (1—2)y= ze. 4. Risolvere il problema di Cauchy: v+(1-2)y= 20" y() 18 Cap. 1, Equazioni differenziali 1.13.% Risolvere il problema di Cauchy v= v(v2) =2 precisando il pitt ampio intervallo su cui tale soluzione é definita, LM, a Serivere Fintegrale generale dellequazione precisando il pid ampio intervallo su cui & definita la soluzione del problema, 1.15. Si consideri lequazione differenziale: a Determinare tutte Ie soluzioni delequazione. b. Risolvere il problema di Cauchy per Vequazione precedente con Ia ‘condizione iniziale y(0) = 1. ¢. Precisare qual é il pitt ampio intervallo su cui la soluzione del problema di Cauchy & defi 1.16, a Scrivere V'integrale generale del'equazione 1, 2Y ot Pte , Risolvere il problema di Cauchy: precisando il pit ampio intervallo su cui definita la soluzione del problema. Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 19 1.17 Risolvere il problema di Cauchy: (ha: ¢ precisare qual é i pit) ampio intervallo su cui Ia soluzione del problema di ‘Cauehy & definita, 1.18, Si consideri lequazione differenziale: ¥ 4202y = 3x? ‘a Determinare tutte le soluzioni deltequazione, }. Risolvere il prbina di Cauchy per Tequazione precedente con la condizione iniziale (0) = }. ‘.Determinare il pit ampio infervallo su cui la soluzione del problema di Cauehy & pasitiva, 1.19. Si consideriTequazione differenziale: v= (L+a)2? a Deferminare tutte le soluzioni delfequazione ‘. Risolvere il problema di Cauchy per Tequazione precedente con ta condizione iniziale ¥(0 €. Precisare qual &il pt: ampio intervallo su cui la soluzione del problema di Cauchy & definita 1.20.9 Per ciaseuna delle seguenti equazioni differencziali del primfordine, dire se 8 lineare, se & a variabili separabili, se & entrambe le cose, o nessuna delle due (non si chiede @ xy 1.21.4 Per ciascuno dei seguenti problemi di Cauchy, dire se si pud affermare che la soluzione esiste ed & unica, se si pud affermare solo che esiste, 0 se non si ud affermare nulla; nei primi due casi, cosa si pud dire sullintervallo su cui la 20 Cap. 1, Equazioni ditferenziali soluzione sara definita? Giustificare le risposte in base ai teoremi studiati, e non cercando di risolvere il problema. wy’ Yoosr a { (0) =1 ay’ = ylog|y| «loge " { y(2) =0 vloge = yarctane + * © { 1) y= ih ° { (0) =2 1.22.4 Si consider il problema di Cauchy: { rfy=t ‘y(3) = 1. Dopo aver verifieato che sono soddisfatte le ipotesi del teorema di esistenza ma non sono soddisfatte le ipotesi del teorema di esistenza e unicita, costruire almeno 4 diverse soluzioni del problema di Cauchy. 123.4 4. Determinare l'integrale generale dell'equazione differenziale: o() +2ty(t) = 8. 5, Risolvere il problema di Cauchy per Tequazione precedente con la condizione iniziale y(0) = 124, @ Determinare rintegrale generale dell'equazione differenziale: of mae. 4, Risolvere il problema di Cauchy per Tequazione precedente con la ‘condizione iniziale (0) = 1, ¢ preeisare i! pid ampio intervallo in eui la soluzione e definita, Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 21 1.25. a Scrivere Vintegrale generale dell'equazione differenziale: '}. Risolvere il problema di Cauchy per equazione precedente con la condizione y(1) = 0, € precisare il pit ampio intervallo in cui la soluzione & definita, 1.26. Si consideri Fequazione differenziale: v =elsinz. @ Determinare tutte le soluzioni delfequazione, 4, Risolvere il problema di Cauchy per Tequazione precedente con la ccondizione iniziale y(0) = 0, e precisare il pitt ampio intervallo in cui la soluzione defi 1,27, Si consideri 'equazione differenziale: ¥ ~ yoos: 4. Determinare Fintegrale generale delfequazione >. Risolvere il problema di Cauchy per Fequazione precedente con Ia condizione iniziale (3) =e. cose, 1.28, Si consideri 'equazione differenziale: y-¥ a. Determinare tutte le soluzioni delfequazione. 4. Risolvere il problema di Cauchy per fequazione precedente con la condizione iniziale y(1) = 2, e precisare il pitt ampio intervallo in cui la soluzione & definita 1.29. a, Determinare tutte le soluzioni dell equazione differenziale: v= (y-1y- 3), 4. Serivere In soluzione y(t) del problema di Cauchy per lequazione precedente con la condizione iniziale (0) = 2. 22 Gap. 1. Equazioni difterenziali ¢. Rispondere alle domande: Qual @ il pits ampio intervallo su cui la funzione trovata al punto precedente € soluzione del problema di Cauchy? La soluzione @ limitata sul suo intervallo di definizione? 1,30, Si consider Pequazione differenziale: l+y 2 4. Determinare tutte Ie soluzioni delequazione 4, Risolvere il problema di Cauchy per Tequazione precedente con la ccondizione iniziale y(1) = 0 e precisare il pid! ampio intervallo in eui Ia soluzione e definita 131. a. Risolvere il problema di Cauchy: Qe +1 <1 { vy (0) 6. Preeisare qual é il pitt ampio intervallo su cui la soluzione trovata é definita ed & di classe C? (giustificando la rispost 132. 4. Determinare l'integrale generale dell equazione differenziale: vty = sine 6. Risolvere il problema di Cauchy per lequazione precedente, con la condizione iniziale: 1 wo) = 5 1.33. 4 Risolvere il problema di Cauchy: {% ar - y(0) ». Precisare qual 2 il pitt ampio intervallo su cui la soluzione trovata é definita ed 8 di classe C! (giustificando la risposta) Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 23, Dire per quali valori di zo, uo si pud affermare che il seguente problema di Cauchy ha certamente una e una sola soluzione: 134.9 {y = ¥(@o) = vo 135. {y = ala) = 136. { y= el v0) = w= er (rote (e-av a {an 139, {y a vl20) = y/logr = arcsiny “ {iebon (z+Dy' ME { ‘U(2o) = Yo ylogy = aresinz cae {yen =0 24 Cap. 1. Equazioni differenziali 1.1.B. Applicazioni Discutiamo qui, sotto forma di esercizi, un certo numero di applicazioni significative, a vari settori scientifici, di modelli differenziali che portano ad ‘equazioni del prim‘ordine. Molti di questi sono gia stati presentati ne! libro di testo [BPS2], sotto forma di esempi svolti (e allora qui non se ne riporta lo svolgimento intero) 0 sotto forma di esercizi (¢ allora qui se me & riportato lo svolgimento intero, che sul testo non & presente). Dal punto di vista strettamente matematico, non incontreremo qui nuove difficoltarispetto a quelle gia emerse nei precedent esercizi di tipo "scolastico", fatto salva leventuale difficolta che lo studente pu percepire nel lavorare su un‘equazione che contiene dei parametri (¢ non solo costanti numeriche), E? significativo, perd, che lo studente rifletta sul s fisico dell'equazione, sulla dipendenza del tipo di soluzione dal valore dei vari parametri, e che provi a rispondere alle domande di volta in volta suggerite dallinterpretazione fisica del? equazione. In tutti i prossimi esercizi la variabile indipendente si chiama t (tempo). ‘Modelli di crescita ed estinzione 1.43. Dinamica delle popolazioni, modello di Malthus. Sia N(t) i ‘numero di individui, al tempo t, di una certa popolazione isolata, ad esempio di batteri, Supponendo che il numero di nuovi nati in un breve intervallo di tempo sia, proporzionale alf'tervallo di tempo e al numero di individui della popolazione, secondo un coefficiente A detto tasso istantaneo di natalita, ¢ il numero di morti in un breve intervallo di tempo sia proporzionale allintervallo di tempo e al numero di individui della popolazione, secondo un coeiMiciente j detto tasso istantaneo di mortalita, la popolazione si evolvera secondo la legge = (A=WN. Detto Np > 0 il numero di individui al tempo t della popolazione nei due casi d > 1,0

0 @ detta capacita dell'ambiente, e possiamo pensarla come il ‘massimo numero di individu che possono "vivere bene" nellambiente, prima di entrare in competizione e portare a un‘inversione di tendenza nella erescita della, popolazione; il coefficiente ¢ & Tanalogo di A— 1 nelffesempio precedente, & supporremo ora € > 0. Studiare la dinamica della popolazione in funzione del ‘numero iniziale No di individui. 1.47. Decadimento radioattivo. Il tempo ai dimezzamento + di un materiale radioattivo & il tempo richiesto affinché meta di una data quantita di quel materiale docada. Detta Q(t) la quantita di materiale ancora non decaduto, vale la legge’ @= -0@ per una certa costante a > 0. a. Ricavare la relazione tra il tempo di dimezzamento 7 e il tasso istantaneo di decadimento a. 5. Il radio 226 ha tempo di decadimento di 1620 anni, Dopo quanti anni una data quantita di questo materiale & ridotta a tre quarti della quantita iniziale? Dopo ‘quanti anni é ridotta a un quarto? ‘Meccanica, moto di un grave con attrito del mezzo 1.48. Caduta dei gravi con attrito dell'aria proporzionale alla yelociti. Un corpo di massa m cade verticalmente (a partire dalla quiete) sotto Tazione della 26 Cap. 1. Equazioni differenziali forza di graviti. Varia offre una resistenza alla caduta, secondo una forza proporzionale alla velocita. Indicando eon y(t) lo spazio percorso al tempo ¢ in verticale, verso il basso, si avra my" = mg — hy dove h > 0¢ un coefficiente di attrito, Si calcoli la funzione velocita v(t) = v(t), ¢ la si studi per tempi lunghi e per tempi brevi. 1.49% Caduta di uma goccia di pioggia. Applichiamo il modello deltesercizio precedente per deserivere la caduta di una goceia di pioggia. E’ noto sperimentalmente che la velocita di una goceia di pioggia vicino al suolo varia dai 2 agli 8 m/s; in questo esereizio assumiamo per la velocita limite il valore zp = Sm/s. Supponiamo che una goccia di pioggia abbia massa m = 0.033g (che corrisponde a supporre che sia una sferetta d'aequa di diametro 4am circa). In base a questi dati, calcolare il valore della costante h ¢ scrivere la legge dicaduta, ‘In base alla legge di ceduta, calcolare il tempo Tin cui la velocita della raggiunge il 99% della velocita limite. Caleolare, integrando v(t), Ia funzione y(t), e calcolare quindi di quanti metri deve cadere una goccia di pioggia prima di raggiungere il 99% della sua ‘velocita limite, 80 1.50.% Caduta di un grave nell'acqua, II modello per la caduta di un grave jin un mezzo denso deve tener conto non solo dell'attrito del mezzo ma anche della spinta di Archimede. Supponiamo che un corpo pesante cada verticalmente nelfacqua. L'attrito si pud supporre proporzional alla velocita, ma il corpo riceve ‘anche una spinta verso Tato pari al peso delfacqua spostata. Il peso dell'acqua spostata pari a donsiti acqua 1 mg-* ‘Mecgea “9 = volume corpo densi aequa +g =m TT 9 ; dove p @ il rapporto (adimensionale) tra la densita del corpo ¢ quella dell'acqua, rapporto che supponiamo maggiore di 1 (corpo pitt denso dell'acqua, quindi che va a fondo). a Serivere lequazione differenziale del moto in questo easo, calcolare la funzione velocith v(t) (supponendo Ia velociti iniziale nulla) e determinare la velocita limite . Determinare la costante h ¢ calcolare v(t) per una sferetta dacciaio del peso di 10g e densita 7g/em? che raggiunge una velocita limite di 42emvs. Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 27 1.51% Caduta di un grave con attrito dell'aria proporzionale alla yelocita al quadrato, Un altro modello per Fattrto dell'aria, valido per velocita pit elevate, prevede un attrito proporzionale al quadrato della velocita. Liequazione del moto diventa: my" dove h > 02 un coefficiente di attrito, 4 Si calcoli la fiunzione velociti v(t) ¢ si stablisca se esiste anche in questo aso una velocita limite, supponendo una velocita iniziale up > O (toggetto viene inizialmente fanciato verso il basso). 4. Sistudi fandamento di v(t) al variare della condizione iniziale mg - hy’)? 1.52% Moto di un proiettile con attrito dell'aria proporzionale alla Yelociti al quadrato. Un proiettile che si muove ad alta velocita nell'aria si pud supporte subire un attrito proporzionale al quadrato della velocita. Supponiamo che un proiettile venga sparato in orizzontale ad alta velociti, Ci interessa la ‘componente orizzontale del moto, percid in prima approssimazione prescindiamo dalla gravita. (Fintanto che la velocita orizzontale ® molto maggiore della velociti di caduta che avrebbe il corpo se tenessimo conto della gravita, Ferrore che si ‘commette non tenendone conto non sara troppo grande). a. Sctivere Hequazione del moto e risolverla calcolando v(t); si suppone una ‘elocita iniziale vp > 0. , Integrando v(t) si calcoli lo spazio percorso in un tempo t. ¢. Consideriamo un'arma da fuoco che spara una pallottola del peso di 20g con velocita iniziale di 200m/s € coefficiente dattrito h = 0.1g/m. Scrivere csplicitamente la legge della velocita, Calcolare lo spazio percorso in un secondo & la velocita dopo un secondo, 1.53.% Moto di un razzo a massa yariabile. Un razzo di massa M contiene carburante di massa iniziale mg, che viene consumato a ritmo costante, in modo) ‘che la massa effettiva del razzo & funzione del tempo: m(t) = M+ (mo ~ kt)* dove += {mo—kt semy—kt>0 (ra 0° = {99 St I1razzo si muove con velocita v(t) secondo Fequazione: 28 Cap. 1. Equazioni ditferenziali m(t)g- Alt m(t z dove g & Maccelerazione di gravita e A la velocita con cui il carburante & spinto fuori. Leequazione vale nell'ntervallo di tempo 1 [0,2], ossia finché il carburante non & esaurito. II termine ~A4 rappresenta la forza propulsiva (ed & positive perché <0); la forza & proporzionale alla velocita con cui il carburante @ bruciato. Risolvere Tequazione in v(t) ¢ calcolare la veloci nel'istante in cui il carburante é esaurito’, Termodinamica, legge di Newton del raffreddamento 1.54% Se un corpo caldo & immerso in un ambiente tenuto a temperatura costante Te, questo si raffredda, nel tempo, con temperatura T(t) che obbedisce alla legge di Newton secondo cui la velocita di raffreddamento & proporzionale alla differenza di temperatura trail corpo e ambiente: ar dt Un oggetto metallico alla temperatura di 100°C viene immerso pet raffreddarlo in un liguido tenuto a temperatura di 10°C. Se dopo 1 minuto la sua temperatura & scesa a 80°C, in quanto tempo raggiungera la temperatura di 20°C? (Suggerimento: dopo aver risolto il problema di Cauchy lasciando la eostante 4: indicata, si usi Vinformazione sulla temperatura dopo un minuto per calcolare k, ¢ poi mediante questo valore si risolva il problema). -K(T -T.). Elettrodinamica, circuiti elettrici del prim'ordine 1.35.4 Circuiti elettriei LR, Un circuito elettrico contiene un induttore di induttanza L e un resistore di resistenza F collegati in serie; al circuito applicata tuna forza elettromotrice V(t). Sotto queste ipotesi l'intensita di corrente i(t) nel # Naruralmente questo modello non & realistco perché non considera Vatrito delaras se modifichiamo Pequazione inserendo un atrito proporzionale av otteniamo un'equazione né lineare né a varibiliseparabili; 'equazione con atito proporzionale av invece ¢ linear, ‘ma porta al calcolo di un integrate non elementare: questo & I motivo per eui nelfesereizio abbiamo considrato questa situazione semplificata Si potrebbe anche obietare che per un razzo che sale molto di quota laccelerazione di gravith non & eostante, ma decresee con la quoia... Come si vede, impostare un modello realistico porta facilmente ad equaziont complicate, di cu & impossible calcolare la soluzione esata. Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 28 circuito soddisfa lequazione differenziale: di Lat hiev. Si risolva Tequazione, con condizione iniziale i(0)=0, e si studi il ‘comportamento di i per tempi lunghi, nei easi: a. V(t) = E costante (corrente continua); }. V(t) = Asinut (Corrente altemata). Chimica, processi del second'ordine 1.56.4 Reazioni chimiche a due reagenti. In certi tipi di reazioni chimiche ‘una nuova sostanza C’ si forma a partire da due sostanze date, Ae B. La yelocita di crescita della nuova sostanza & proporzionale congiuntamente alla quantita rimanente di ciascuno dei due reagenti A, B. Indichiamo con x(t) a quantita di sostanza C’ presente altstante t (per 2(0) = 0), € con 4,98 le quantita inizialmente presenti delle sostanze A,B, rispettivamente. Se per formare un'unita di sostanza C occorrono n unita della sostanza Ae m unita della sostanza 2, alfistante t la quantita di sostanza A rimasta & (ea —n2) la quanti di sostanza B rimasta 8 (sp — mz). Per quanto deto, quindi, la veloiti com cu si forma la sostanza C str dz & — b(o4—ns)(on - m2) (U termine proceso del secondordine si usa in questo caso per indicare la proporzionalita congiunta da due quantita variabili). Naturalmente, lequazione ha senso fin quando entrambi i fattori (3 —nz), (35 —mz) sono positivi. (Oltre quelfstante uno dei reagenti & esaurito ¢ la reazione non ha pit luogo).. ‘a. Risolvere il problema di Cauchy con la condizione (0) = 0. Supporre nsp ~ ms, # 0; come si vedr’, questo ha importanza nel calcolo. b. Siconsideri ora il caso di una reazione in cui: + unfunita di sostanza Csi forma combinando un'unita di A e due unita di jalmente abbiamo 30g di sostanza A ¢ 40g di sostanza Bs + in 20 minuti si formano 12g di sostanza Gp 30 Cap. 1, Equazioni differenziali Scrivere esplicitamente la funzione (2) in questo caso, studiare l'andamento ¢ stabilire qual & il massimo valore raggiungibile da x, © quale quantita della sostanza Csi é formata dopo un'ora, 1.57. Concentrazione di una sostanza in una soluzione, Una sostanza (iniziaimente solida) si scioglie in una soluzione. La soluzione si dice sarura quando la concentrazione® della sostanza dissolta ha raggiunto un valore limite ¢ che non non pud essere superato. Indicando con x(t) la quantita di sostanza che all'stante t € non & ancora sciolia e con zo la quantita iniziale di sostanza, si ha che all'istante ¢ la quantita di sostanza gia sciolta & (29 — z) ¢ la concentrazione & 2, dove v indica il volume (Costante) del liquid. E' noto ehe Ia velocita con eui la sostanza si seioglie & proporzionale congiuntamente @ + Ia quantita di sostanza ancora non disciolta; + la differenza tra la concentrazione della soluzione satura ¢ la concentrazione effettiva all'istante t. Percid si ha: per una certa costante J: > 0. (Mano @ mano che Ia sostanza si scioglie, la quantita ancora non sciolta diminuisce, quindi 47 <0), Il tutto ha senso purché sia (c— 252) >, il che in particolare significa che se la condizione iniziale non rispetta il vineolo ty 0 = ooxe( e+ fosinae) & (0) =e-6= 136 cosz(c~ Gcosz) = ecoss ~ 6cos"x fa) = Teosa — 60082. ‘Anche se la soluzione & definita per ogni € R, poiché nelfequazione compare Ia funzione tanz, definita solo per 2% 5 +h, il pid ampio imtervallo contenente z= 0 in cui Fequazione ¢ la soluzione hanno senso & 13. a y= 1 soluzione costante, Integrale generale: u(z) =1+ce'!* conce R. a ula) = 14 el", defiita in (—00,0). ace 4 22-2, 1A a ule) = oe + Fe, ‘ yoynr abe? a9 1.5. a. Equazione a variabili separabili, Soluzione costante y = 0. Altrimenti, Par, 1.1. Equazioni del primo ordine 33 1.6. a Equazione lineare, (a) = 25, AG) = fale\de = 2 v {e+ [ e*asin(ac}. I esa e)de = | Pa td = $]- if esintat = (on itegrazioni per parti standard) = Letint — cost) = Le (sin(=) ~ cs(24)). #{ox fe (inl?) ~cn())} = ce? +H (sin(xt) ~ cos). 3 Loe [7 M0) =e- rem y 1.7. a Equazione a variabili separabili. Soluzioni costanti: y = O;y = ~2. Soluzioni non costanti: -/£ m ss » wt E-l =) lets Sretynal -rlo- 2a ro a =ela| cone>0; pt mex? concer ~* + Hsin(x) ~ cos()) logia| +e. | + | 2+ wa)= 7. 6, Imponiamo la condizione iniziale bole) = PE, 34 Cap. 1. Equazioni dtferenziali ¢ La soluzione de problema di Cauchy & defnita per x € (—/2,0). Questo € i pid ampio intervallo contenente —1 in cu i coefficient deltequazione di partenza e Ia soluzione sono definiti, Notiamo che & accettabile anche la risposta (meno restritiva): definta per ¢ (~¥%, 1), Queso & il pit ampoineraloconenente 1 ine In solzione & definia; in z= 0 formalmente Tequazione perde significato ma nel senso dei limiti & ccomunque verifieata: were wiv st 1 be ® Q-0 2 = ced entrambi i membri tendono a zero per xr 0, In questo senso diciamo che Fequazione y= +e @ sodklisfata anche in x = 0, nel senso dei limit. 18. a Equazione lineare. az) 25; Ata) = fate fer fetrnetes} efor [eaic} = eet e(2-1)} = ce" + eM (2-1). y=3e"* + (2-1). Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 38 19. a, Soluzioni costant: y = 0. Integrale generale: 1 v" "Tere 1 Tae soluzione definita in (- (:)". @") 1.10. Equazione lineare. ahs) = 2:40) = f 3% b uz) = 1 dz = Hoge? —1] = jloe(t -2°) = gvi-@ (in un intormo di z=0, in cui dobbiamo assegnare Ia condizione iniziale, i? 1] =1—2%), momlerfes {eel anas} = roa les [vie oee} = = stle- 0-2} - Jice Lmponiamo la condizione ineiale: 0) ua) =e Lasohaions 2: we) = eed -(-2) ¢ il pit ampio intervallo contenente il punto x =0 su cui la soluzione e i coefficienti -delfequazione sono definiti ¢ (—1, 1). ibili separabili. y = 1 soluzione costante, Per y # 1, Lote lo «a. Equazione a 36 Cap. 1. Equazioni differenziali wae oF te 1 4+ em(e++e }. Imponiamo la condizione di Cauchy: 1 San) =14 py eat L La soluzione &: valet Sey: Devessere eI) 5 # Oyclod #2 +1), che risolta con un contfronto grafico al a fayx # Boone € (-1,0),f € (1,2) i ampio intervallo contenente x = 0 che rispetta queste condizioni & (a), imervallo di definizione della soluzione del problema LI a ua) =ce"*t =e 1 oes 4 Wa) = Te e 1.13. Fquazione a variabili separabili. La soluzione costante y = 0 non soddisfa Ia condizione di Cauchy; per y # 0 riscriviamo: Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 37 LLG Vealte ile (3) = 2 woviano 1 dacuicy Imponendo Ia condizione ini L R=aVe=1 (dove il segno ++ davant alla radice dipende del fultochel soluione vale 2in 9). Intervallo massimale di definizione: ‘JET definite per > 1 0 2<=1, Poiché la condizione iniziale &assegnata in viz) = quindi Fintervallo cercato &: 1.14, Equazione lineare, Integrale generale vz) {e+wee+ 5} in, 400 1 a "The ¥ @ {f+ter+ =} perv (0,00 1.18. a Soluzioni costanti: y = 0. Integrale generale: a We) = ~Togits Fi] +e 38 Cap. 1. Equazioni differenziali 1 4 v2) = 7Toge +1" sokaione deta mtinenalte; (1,54) i we)=( 1-2) f2, (+z) 6 y G(s ‘ Jerse un perch (—1,1) 2 il pit ampio intervallo contenente 2% =0, in cui la soluzione © i coefficient dellequazione sono definti E' accettabile anche la risposta "per x € (—1,00)" in quanto la soluzione & definita in questo interval; in x = 1 1a solurione si annul, i denominatore del cocfficiente a(2) si annulla ma, nel senso dei limiti (si veda Tesercizio 1.7) tequazione & ancora soddisfatta. 1.17. Risolviamo lequazione a variabili separabili: Jossvir f sired Imponiamo ts condizioneiniziale: Dobbiamo risolvere l'equazione in y, quando z varia in un intomno di z = §. La condizione 1 -1" a Vv = pereio v(8) Questo 0 dire che sono soluzioni del problema di Cauchy non solo n=0 ancien,» -{ ‘6 quelle che si ottengono raecordando in tutti i modi possibili una delle 3 soluzioni per ¢ < 3.con unalra delle 3 soluzioni per x > 3. 42° Cap. 1. Equazioni differenziall 1.23. a Equazione lineare del primvordine. «=m, a0) = fore vonetfer fotea}, cana [oreac= [ (en) Gar = perrati= eS — ucter= alee le =}ee-} Quindi uym=et{ex sete ih = eytet 1 & W)=e-fabecet lg) womet sie} La 124 a 42) =e(32"-+e) b We) = loa(32? +), soluzione su ruto R. 1.28. a. Equazione lineare del printordine. ste) = 4,40) floc = am voymeseifes femeeras} = Ales feeran} Jeeta 24 faxetten 20+ (00064 focus) = = —ate* ane* — 20, Par. 1.1, Equazioni del primo ordine 43 Quindi integrate generale & we) = 3{c b yl) = (Quindi ta soluzione del problema é: 8 wa)= y-e7(1+2+3), ino,40) 126.4 bz) = “log(c + cosz) b uz) = —log(cosr), ‘soluzione in (~5, 5). 127. @ ula) =e + cetinn b we) = em + (1 — eet, 128. 0 y= Oiy = 1a) == a 6 we)= 2, soluione in (4, +00). 129. a = 1,y = 3,n(2) = SE conceR ‘ we) = Ltd Ite & Definita in ; si, limitaa, 130. @. ute) = tan(e + Logie) & vu(c) = tan(log]z), soluzione in (e~!, 8, 44 Cap. 1, Equazioni differenziali 13l. a we) = Vax? 32-1 b 34 Va ¢ 6 (Perehé la soluzione non & derivabile nei punti in cui il radicando si annulla). 132, 0 na) = oe pe esine de, [ersnede = eine [ecosede = eine — {ercose +f esinzts} dnc | etsins de = bes ~ cose) e lz) =e" +e je" Gine ~ cose) = ce“ + (sine = cosz) b (0) = wa) = eF + Hsin ~ cos), 1.33, a: Equaione a variabil separabili Jver= fex-nae 3 =2-2+0 ue) = 4 VHP zt) =-vE (0) =-1> (Geegliendo il segno — davanti alla radice); La solurione & Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 45 La soluzione & definita per 22° — 22 +1 > 0, ossia su tuto R, ed & regolare su tutto R perché il radicando non si annulla mai 1.34, Occorte che sia o)=35 continua in un intorno di xo, € bw) = vo 0,2 #1;-1< wc 141. ty #1; Yo. 12, “1S tS lime > Oy #1 143. sina N() = Moe, percid la popolazione eresce esponenzialmente nel tempo se A> j4, mentre si estingue ‘esponenzialmente se A

k. In questo caso N() & monotona decrescente ¢ tende al limite #. La popolazione cio’ diminuisee fino a raggiungere il valore costante k, che & quello sostenibile dalfambient. 1.47. a. Risolvendo il problema di Cauchy con condizione iniziale Q(0) = Qo si trovai lenge Q(t) = Que“. ‘Oraperdefinizione di tempo di dimezzamento si ha ® ar. Qr) “ye Que = i che implica or= bg. b. Poiché r = 1620 anni, log? 1620 emi pereid Qt) = Quer it, Questa espressione uguaglia 1Qq per =e i 48 Cap. 1, Equazioni atferenziall — Weel 1020 a0 ~ ‘Analogamente, il materiale si sara ridottoa 1Qy per 0.415 - 1620 anni ~ 672 anni. og 2- 1620 anni = 3240 anni. 1.48, Ponendo w= y/ siba ‘equazione che risolta da +e, conk ER. Imponendo Ia condizione iniziale u(0) = 0 (il corpo cade a partire dalla quicte) si trova mg (,_ ete x)= F8(1-et) Per (+ +00, v(t) + 2. Cid significa che il compo si stabilizza su una velocita limite proporzionale al peso del corpo stesso, ¢ tanto minore quanto maggiore¢ 'atrito. Tee, per 0 sit mg(h\_ Co ‘che @ lo stesso andamento che avremmo in assenza di attrito: poiché il corpo cade @ partire dalla quiete, nei primi istanti la velocita € bassa e quindi Tattrito, proporzionale alla ‘elocitd, & trascurabile; di conseguenza la legge di caduta per tempi piccoli & indistinguibile dda quella in assenza di atrivo. 149, a Inbase allesercizio precedente, 29. uindi b = 2 va = 5 quind b = = 0.0889 -9.8m/s? Sas (oelflkima rigag sta per gram, non accelerazione di gravit!) 6. Imponendo 0.064680/s v(t) = 0.990%. Par. 1.1, Equazioni del primo ordine 49 shes 9 (y_ gM) — o.99 sha: ee er 2ogio; T= 2ogio™ ¢-wsando i valri precedent perm, 00889 = ogo, = Bae o(a)dr = [ : « x= Caleoiame ora W(T) = 5[2.35 ~0.51(1 ~ e-***)}m = 0.25m, Dopo circa 9.23 metri di caduta (in 2,35 secondi) la velocita della goceia di pioggia raggiunge il 99% della sua velocia limite. 1.50. a Lrequazione del moto &: Siotine v=o ‘Come si vede, Lesito netto della spinta di Archimede @ solo quello di ridurre di una certa, frazione Taccelerazione di gravitd. La soluzione quindi, ragionande come nel caso della ‘caduta nelfaria (es, 1.48) & la velocita limite & 60 Cap. 1. Equazioni differenzialt b. Per gg = A2em/s, m = 10g, p = 7, sia mg(1-1) 10g. 980cm/?(1 - 3) s ‘Vee. 42em/s La legge di cada &(¢in second: U(t) = ve(1— er) = ase 1.51. a. Ponendo v = y/ si ha Soluzioni costanti: (aon ci interessa fa sluzione costante v= —/%), Abbi cestonteperché questa ¢ la “canddataYad ester la veloc non costanti dell’equazione: 10 indicato com vx la soluzione limite. Cerehiame le soluzioni ‘¢imponendo la condizione iniziale si trova Si osserva che per t co effetivamente (0) ~ ine = YE (cioé quella che abbiamo indicao alfinizio col simbolo di ta. per comodit di calelo ¢ effetvamente la veocita limite). Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 1 4, Distinguiamo ora i casi: 1) < Bor Im questo caso 2 oft) = ty9 1 2 A) eee i che mosta che il denomintore & sempre > 1 ¢tende monotonarente a co, Pred la ‘veloct eresce monotonamentetendendo al valere limite. 2) t0 > ter Inquesi eno u(t) Jon si osservache (2%) > 1 ¢ eA > 1 per ¢ > 0, pered di nuovo il denominatore non si ‘annulla mai, eresce monotonamente a -+oc, percid v(t) va deerescendo monotonamente verso il valoe limite. 1.52. a Llequazione del moto orizzontale & ma" = h(a)? dove h > 0 ¢ un coefficiente di attrito, Ponendo v = 2’ siha Risolviamo fequazione: tr Si osservi che la veloc tende monotonamente a zero per t ~> +00. 82 Cap. 1, Equazioni differenziali © a9- [oar [gar Blea 4) vee] gla g(1+ Ant) ¢. Sin ora uy = 200ms, m = 20g, t= 1s, O.1g/m. Si ottiene: u(t Ye = 01) = = 100m, 1 = 200m 0g (1+ 55200) = 2001920 = 130m, 1.53, Llequzione av den me =—m(t)g— A dt con mt) = M-+-my ~ kt (espresione valida per t < ma/) dd st 4 _ S94 mgt uoy= m0 ff (-0-+ gp ir = w= at = Allg at + me = = M ~n nes deste) Levels einen cai cbr or ‘mo\ mo M+m (Fe) =~ + Alege) Lk Lalo dltequson TW =T +e Imponendo la condizione iniziale si ha: 00 = 10+ ese = 90; Par. 1.1, Equazioni del primo ordine T(t) = Te + 90". (Ora sfruttamo la prime informazione: 80 = 10+ 90 2 k= log? = 0.25. Imponiamo ora che sia 20= 10 +9060 ecalcoliamo 0.25t = log9; = 8.79min, cio’ 8 min. € 43 see 1.58. a Riscriviamo Fequazione come 1 Asin = dst a} 53 Per calcolare la primitiva (oltre che col procedimento standard che consiste nellntegrare 12 Questa tecnica @ illustata in dettaglio nel prossinib §1.2.A! 54 Cap. 1. Equazioni differenziall pest [oetan inf (felt an ms ta cyt) on ates t= gay Eee duet [ordeal (f-n)one viet) = a ( Fainse— scout) = “(gy ee) ad PLL nat pat — coat | = WEA pe (Ere = — A ttsin(ut — 9) ayer con: cong = ALE ging = ——* guint p = act. Vay Vay i itt) = eft A etsin(ut — 9) } = Quindi (t) (rains (wt a} “ny 4 =cet ‘oon Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 65 Imponiamo la condizione iniziale: F ineressante notre che qualungue si I condone iniziale, it termine ce (che centiene la costante lexi vale dipende dalla condiziooe inilal)tende a tro (egime transitorio), mentre il regime permanente, cioé |'andamento del sistema dopo i primi istanti (ineuitesponenzale svaniss) & = = ssin(ut — O- Taree ‘che risulta essere un'oscillazione di ugual frequenza, ma ritardo di fase, risperto alla forza clettromotrice impressa, © ampiezza A Wp 1.56, a Equazione a variabili separabili: de Giana) en may = MH Jee= Kn =mult re | ates tetas Supponiamo per semplicita che sia (nsy—ms4) #0, altrimenti il procedimento di integrazione cambia = Knsg—msa)tre. = ecM(nsemslt 4a cui possiamo imporre la condizione iniziale 2(0) = Oe avere se oa 56 Cap. 1. Equazioni differenziali \ ma = $3) _ $8 amt om (Hea) <2 ta — 04 < eloe-mat erage Maem) sa(l-e n= aaa x(t)= mon tea = Moe é ‘6. Applichiamo la formula precedente con: 30; sp = 40;n = 1ym = 2. nsp—msq, 3) = ae a= Si vede che In fnzione & definta per ogi t > 0 tnde al valor iite 20 (ce & rmassimo raggiungibile, data la quantita di A disponibile), Usilizziamo la prima informazione, x(20min) = 12, per caleolare la costante k: 12 =2(00) = Pere 187. a. Par. 1.1. Equazioni del primo ordine 87 _ (c= Ble = eee Imponiame la condizione iniziale: aq = 2(0) (c-a)Bee OM _(1- B)a iia = atin ese oa! nzia il fatto che z(t) decresce monotonamente dal valore iniziale zy al valore finale 0. (Supponendo ze < vc). } Inbase ai dati, la concentrazione di saturazione & ¢ = 0.12kg/|. Liequazione &: $ = bo(o1n- B52 @ 400 ha soluzione, per 2(0) = 0, (2 = 0.52), (oss ae a) = Frome — og ~ SHO Per caleolare il valore della costante k utlizziamo ora la prima informazione: 12 aati O58 25) = 25-9= a +052= 127 a 1 k= Fpgglobl.27 = 0.83. rs = pa®2 58 Cap. 1. Equazioni differenziall 12 «dopo untora (0) = sama il che significa che la quantita scilta dopo untora & 25 — 0.7 = 24.3kg, ‘Si saranno sciolt 20kg quanto x(t) = 5, eiot ty ear 052 5 che dd 4 = 22.4min ~ 22min 2dsec. 1.2. Equazioni lineari del second'ordine 1.2.A. Richiami sull’esponenziale complesso Liutilizzo dellesponenziale complesso, che lo studente dovrebbe aver appreso nel corso di Analisi Matematica 1 (v. [BPS], cap.S, §2.2) si rivela utile in varie questioni legate alla risoluzione di equazioni differenziali ordinare (ma non solo) per semplificare i calcoli che coinvolgono le derivate di funzioni (reali) esponenziali ¢ trigonometriche. Vogliamo qui giustficare queste procedure, che useremo spesso nel seguito, ¢ che altrimenti potrebbero sembrare puramente formal. Se fi, fa: (a,b) +R sono due funzioni reali di variabile reale, possiamo definire la fnzione complessa ai variabile reale: f (a,b) +C che si ottiene ponendo S(t) = Alt) + ifalt), (a,b), porremo per definizione FO=hO+ RO. Esempio 1.5, Perr =a +ib € C, sia Se fue fr sono derivabiti S(O) = exp(rt) = el = e*tcosbt + ie"sinbt. Se calcoliamo f'(t) in base alla definizione precedente, si verifica che si ottiene (come ci si aspetterebbe!) £ (8) = (exp(rt)) = rexp(rt). « Infatti in base alla definizione appena data: (exp(rt))’ = (e**cosbt + ée*'sinbt)’ = inbt)’ e*cosbt)' + i( calcolando le derivate delle funzioni reali con le solite regole = (actcosbt — be sinbt) + i(ae*'sinbt + be"cosbt) = 60 Cap. 1. Equazioni differenziali =e cosbi(a + ib) + ie" sinbt(a + ib) = = (a + ib) (ceosbé + ieMsinbt) = rexp(rt) La (4) pud essere applicata pid volte, otenendo ad esempio: A teins) = Pexp(rt) YreC ‘Questi fati si utilizzano nella risoluzione delle equazioni differenziali lineari del secondlordine omogenee a coefficienti costanti. Il motivo dell'utilita del calcolo coi numeri complessi in relazione alle lineari sta nella prossima Osservazione 1.2. Un operatore differenziale lineare a coefficienti reali separa parte reale ¢ immaginaria della funzione. Sia La Sax! +b: +02 cona,bceR. Alllora, se a(t) = a(t) + iar(t) con 2, 22 funzioni a valori reali, per la lincarit dellequazione differenziale e della definizione di deriveta di una funzione complessa, risulta Lz = by +ibe © (come si verifica immediatamente) dove Lz; ¢ Lz, sono funzioni a valori reali. In alte parole, 'operatore differenziale L agendo su une funzione a valori complessi agisce separatamente sulla sua parte reale ¢ immaginaria. Questo significa che una soluzione complessa delfequazione differenziale Lz —0, ad esempio di tipo esponenziale exp(rt), di luogo a due soluzioni reali della medesima equazione, del tipo e'cosbi, e%sinbt. Questo & cid che si sfrutta, implicitamente, quando si determinano due soluzioni indipendenti deltequazione omogenea a coefficienti costanti La stessa idea si sfrutta quando si determina col metodo di somiglianza una soluzione particolare di equazioni con termine noto del tipo e@cosbt 0 %sinbt passando attraverso la variabile complessa. Si tratta in questo caso di sfruttare il fatto che, sey = ys + itn © f = fi + ifs (comy,¥, fi, fo a valori reali), allora © Par. 1.2. Equazioni linear del secondordine 61 Esercizi 1.58.4 Dimostrare la (5) (con le notazioni e ipotesi spiegate nell'osservazione 12. 1.59. Dimostrare la (6) (con le notazioni e ipotesi spiegate nellosservazione 12). 1.60.4 Si consider la funzione complessa di variable reale J) = Keonraativer a Siriseriva f nella forma f, + ify con fi fr reali (t) in base alla definizione data e la i riscriva in forma pid semplice (cioé come funzione di ted r anziché come funzione dit, , ). ‘Queste tecniche di variabile complessa possono avere anche altre applicazioni, ‘ad esempio al calcolo delle primitive. Anche se questo fatto non & direttamente legato al tema delle equazioni differenziali, cogliamo qui l'occasione per segnalare ‘questa tecnica, Notiamo che la definizione FO=hO+ihO) si pud leggere anche dicendo che Refs") = Ref Imff'(2)] = [Img (o)). Poiché la primitiva é operazione inversa della derivata, queste relazioni a loro volta implicano che ne( / see) = Jisestenee im( f soae) = Jeopceyae 62 Cap. 1. Equazioni ditterenziali Esempio 1.6, Si voglia calcolare Fintegrale indefinite: I ecos(br)de tegrazione per part, si pub procedere cosi: Anaiché usare la tecnica familiare ecos(br)dz = | Re(e!***™)dx = Re | (e***)dz. (ee) ( Diao canto, poiché sappiamo che (e")/ = ret perr € C, sari anche pereid f (eor)as = = — “i oo ie (a ~ ib)(cosbe + isinba’) e I ecos(bx)dz = Re ib)(cosbar + isinbz) eo epi acosbe + bsinbz) ‘alcolare Hintegrale indefinito f xetsinadz, Trattandosi del prodotto. di tre funzioni (non due!) Vapplicazione diretta dell integrazione per parti (che si farebbe per integrare ze, 0 zsinz, 0 ¢*sinz) riesce male, La variabile complessa consente di accorpare due di queste funzioni, osservando che ze®sing = im (xe***) Calcoliamo allora Par. 1.2. Equazioni lineari del second’ordine 63. [eee = (pr pat zee pened, geri) gt tei J Tee" 197 et? poi ricordiamo che frerinade =| [se%ae] =Im [ret(oone + isine)L= 4 Liet(cose + sins] +20 y +3 = }ae*(sinz - cosz) + Le"eose +e. =3 2 1.2.B. Equazioni omogenee a coefficienti costanti Riferimento: libro di testo [BPS2], cap. 1, §3.1-3.4 Esempi svolti Esempio 1.8. 4. Scrivere Vintegrale generale del'equazione of +2y +4y = 0. 6. Risolvere il problema di Cauchy: yl +2y +4y=0 y(0)=2 ¥@) 4, Trattandosi di un'equazione differenziale lineare del 2° ordine, omogenea a coefficienti costanti, —risolviamo —anzitutfo.)) leguazione.,caratteristica 64 Cap. 1. Equazioni differenziali corrispondente!: P4240 che ha soluzioni complesse coniugate: 14iv3 Ricordando che a soluzioni complesse coniugate (ati) dell'equazione ccarateristica corrispondono le due soluzioni dellequazione differenziale aa(2) = ecos(z); z2(z) = e™sin( 32) troviamo, nel nostro caso, le due soluzioni indipendenti ai(a) = e*eos( 32); (2) = e~*sin( 32), per cui I'integrale generale dell’equazione omogenea!4 &: 2(2) = €* (qe0s( Vax) +cqsin( Vz) ) a al variare delle costanti reali ¢) , ¢». 4. Imponiamo Je condizioni iniziali alla soluzione (x) trovata in (7), Dobbiamo prima calcolare *(~crc0s(V3x) guindi imponiamo: 2 (a) exsin( 32) ~Vsin( VEx) 4, 30 (Y5e)) { (0) 2(0) =-a + V3q =1 Risolvendo il sistema di due equazioni in due ineognite c,,¢» troviamo a == V3 che sostituite nella (7) danno la soluzione del problema u(2) = €* (2008(V3z) + VSsin( V3z)). ‘auchy: 5. libro di testo [BPS2], cap. $3.4 4+. libro di testo [BPS2], cap. 1, §3.3, Teorema L.6. Par. 1.2. Equazionilineari del second‘ordine 65 Esempio 1.9, a. Scrivere Vintegrale generale dell'equazione v' +6 +9y=0. }. Risolvere il problema di Cauchy: y' +6y +9y=0 yO) =2 y(0)=1 a. Equazione caratteristica: P+6r+9=0 ~3 (radice doppia) ne differenziale sono se percid due soluzioni indipendenti deltequ: ale) =e 3; m(x) = ae ¢ Ttegrale generale & (2) = e (cx +0), per ogni c,c, € R. 4. Per risolvere il problema di Cauchy imponiamo le condizioni iniziali alla 2(z) appena seritta. Caleotiamo anzitutto a(x) =e (—3eyx — Be +1) quindi imponiamo a=haa7 « quindi la soluzione del problema di Cauchy & uz) =e (7 +2), 66 Cap, 1, Equazioni diferenziai Esercizi Risolvere i seguenti problemi di Cauchy. (Uheriori esercici sulle equazioni omogenee a coefficienti costanti si trovano anche tra gli esercizi del prossimo §1.2.C). 1.62, 1.63. 1.68, LOT. y'-2y/ +5y=0 wh 0)=4 wv +27 +y=0 v(0)=1 v()=4 a v-y=0 (0) =3 Wn ve 0 re v ~6y +9y=0 et {rot 7° {ye2, °° 0 ¥() = 2 {roe 0 (0) = y(0)=0 Par. 1.2. Equazionilineati del second'ordine 67 vf 1.69. (ase ° 0) =1 v( 4.2.C. Equazioni non omogenee. Metodo di somiglianza. Riferimento: libro di testo [BPS2}, cap. 1, §3.5. Il metodo di somiglianza serve per trovare una soluzione particolare di unfequazione lineare del 2° ordine non omogenea, quando Vomogenea ha coefficienti costanti, cio lequazione ha la forma ay" + by + cy = f(z) con a,b, ¢ costanti, il termine noto f(x) ha una forma particolare (polinomio, esponenziale..), che permeite di cercare una soluzione y simile a f, in un senso opportuno (da cui nome di "metodo di somiglianza"), Questa non @ soltanto un‘idea generale, che si chiede allo studente di_provare ad usare con un po' di inventiva; al contrario, sul testo si illustra un certo numero di situazioni ben precise, in cui seguendo una certa procedura ben codificata é possibile determinare la soluzione. Metodo da usare, avvertenze, eventuali eccezioni da tener presenti: occorre aver studiaro con cura tutto questo, prima di affrontare i prossimi esercizi. Presentiamo per comoditi del lettore (v. tavole a pp. 76-77) uno schema riassuntivo della casistica presentata sul testo ({BPS2}, cap.1, §3.5), oltre, come al solito, ad alcuni esempi svolti, che naturalmente non coprono tutte le situazioni possibili. I successivi esercizi dovrebbero comunque mostrare un ventaglio ampio di applicazioni. Esempi svolti Esempio 1.10. Scrivere Fintegrale generale dellequazione: y+ Oy + 12y = dsin2e, Per prima cosa cerchiamo Fintegrale generale dellequazione omogenea 2 +62 +122 =0. Equazione caratteristc 68 Cap. 1. Equazioni differenziali 467-412 =0;r = -3i1V3 Liintegrale generale delequazione omogenea percid &: + (ccos( Van) + osin( Vir). ra abbiamo bisogno di una soluzione particolare dell'equazione completa. Poiché lomogenea ha coefficienti costantie il termine noto & del tipo (a) J(x) = Asinue, possiamo applicare il metodo di somiglianza e cercare una soluzione del tipo: (2) = Avos2x + Bsin2e. @) Sinoti che A, B sono da determinarsi, mentre Targomento 2z delle funzioni seno ¢ ‘coseno & Io stesso che compare nella funzione seno che & termine noto, Si osservi cche, pur essendo presente nel termine noto solo la funzione sin2, Ia soluzione articolare va cercata a priori come combinazione lineare di funzioni seno € coseno!’, Procediamo col metodo. Per la funzione y(z) in (8) calcoliamo la derivate prima © seconda, sostituiamo nelPequazione, € imponiamo che sia unfidentit, cottenendo cosi delle condizioni che determineranno i coefficienti incogniti A, B. Siha: —2Asindz + 2Beos2z. ¥@) —4Acos2zx — 4Bsin2z. ve iamo nell'equazione completa le espressioni di v,u/, us (-4Acos2x — 4Bsin2x) + 6(—2Asin2x + 2Beos2x) + + 12(Acos2e + Bsin2z) = dsin2x, Roggruppiamo i termini simili in sin2,cos22: 15 Questo solo un esempio dele tante piccole avvertenze che @ facile dimenticars, se si pensa di poterapplicare il metodo di somiglianza in base al puro buon senso, ¢ non in base allo studio preciso e ail'applicacione attenia delia casstica del metodo stesso. E istrutivo che lo studente provi, per rendersi conto di dove il problema, a impostare Ia ricerca di una soluzione del tipo Asin2x (come verrebbe voglia di fare): si troverd in un vicolo cieco, Par. 1.2. Equazionilineari del secondordine 69 cosdz (4A +128 + 12A) + sin2x « (—4B — 124 + 12B) = dsin2e coste (8A + 12B) + sine. (-124 + 8B) = dsin2e Imponiamo ora che questa uguaglianza risulti un'identita!®, 8A+12B=0 -124+8B=4 Abbiamo cosi trovato un sistema lineare di due equazioni in due incognite, che pud essere facilmente risolto: (ie 0 {3 1 -3A42B Bad Questi valori di A,B sostituiti nella (8) danno Ia soluzione particolare delequazione completa, che stavamo cercando: 3 a. (2) = ~jpeosee + Fysinde. Infine, Vintegrale generale dell'equazione completa si otterri. sommando Vintegrale generale delfequazione omogenea, ottenuto in partenza, © questa soluzione particolare dell'equazione completa: e* (ecos(V32) + evsin( Vix))—Scosde + singe, 3 Osservazione 1.3. Notiamo che per determinare la soluzione particolare delfequazione completa col metodo di somiglianza non abbiamo utilizzato la ‘conoscenza dell'intearale generale dell'equazione omogenea, Le due procedure sono tra loro indipendenti, anche se entrambe sono necessarie per determinare Tintegrale generale deltequazione completa. Esempio 1.11. Determinare l'integrale generale dellequazione y! —3y + 2y = dre. 6 Questo & un punto chiave da capire. Non vogliamo risolvere lequazione in x, ma ire per quali valori dei coefficienti A, B, i due membri dell uguaglianza rappresentano 1a stessa funsione, cio’ per quali valori di A,B Muguaglianza 2 verificara por ogni 2. Affinché questo acceda dovranno coineidere,rspettivamente, i coefficient di cos2x e sin2z nei due membi. 70 Cap. 1. Equazioni differenziali Risolviamo anzitutto lequazione omogenea. Equazione carateristica: P—3r¢2=0 (F-1)(r— 2) =O; = 1,7 = 2. ‘Liintegrale generale dell'omogenea percid é: 2(2) = ce" + cpe™ Ora cerchiamo una soluzione particolare dellequazione completa. Poiché termine noto & ‘J (2) = 32e~, cio’ (polinomio di grado 1) - ‘cercheremo una soluzione particolare di questa stessa forma: (a) = (ar+ be, con a, b da determinarsi, Calcoliamo le derivate e sostituiamo nelequazion vy =e*(-az—b+a) y! =e *(ar+b—2a) e-*[(ax +b ~ 2a) ~3(—ar — b +0) + ar +6)) e™*[6ax + (6 — 5a)] = 3ze™* che risulta un‘identita se solo se!7: Ga=9 = 12 6b-5a=0 percid si ottiene la soluzione particolare dell'equazione completa ' Semplificando per Ia quanti e*, mai nulla, Tuguaglianza precedente diventa ‘un'uguaglianza tra polinomi di primo grado. Peril principio di identita dei polinomi, questi coincidono se e solo se i coefMieienti dei termini simili coincidono, rispettivamente Par, 1.2. Equazionilineari del second'ordine 74 ¢ infine Fintegrale generale dellequazione completa: 18 actvadrs (lew Be Esempio 1.12. Determinare una soluzione particolare dell’equazione yf — y+ 4y Primo metodo (con funzioni trigonometriche reali). In base al metodo di somiglianza, possiamo cereare una soluzione particolare della forma!®: u(x) =e (Acosr + Bsinz) Caleoliamo x ¢ y's (2) = e°*(—Acosx — Bsinz) + e-*(~Asinz + Boos) (B- Asin — (A+ B)eosr] = = €*[(B— A)eose — (A+ B)sit y"(z) = e*[-(B - A)cosx + (A + B)sinz] + e~*| = e™*|(-2B)eosx + (24)sinz]. Sostituiamo ora nell'equazione: {e-*[(-2B)cosz + (2A)sinz]} - 2{e"*[(B — A}eosx — (A+ B)sinz]} + + A{e"*(Acosz + Bsinz)} = e°*coss. Semplificando per e~* e raggruppando i termini simili in cosz, sins abbiamo: (-2B - 2(B— A) + 4A)oosn + (2A +2(A + B) +4B)sinz = cose che porta al sistema: 6A-4B=1 4A46B =0 che da: "5 Di quovo, si noti che anche se il secondo membro non contiene Ja funzione sinz, ‘occorre cereare una soluzione particolare di questa fort’ completa, 72 Cap. 4, Equazioni differenziali « quindi la soluzione particolare delPequazione completa risulta: (3 1 u(z) =e (Foose i sinr) Il metodo appena presentato & concettualmente molto simile a quello delfEsempio 1.10, soltanto reso piii laborioso nei calcoli dal fatto che ora la funzione che cerchiamo, e di cui dobbiamo calcolare derivata prima e seconda, ¢ la somma di due termini ognuno a sua volta prodotto di due funzioni. {1 prossimo metodo che presentiamo utilizza il calcolo con i numeri complessi, in particolare le proprieta deltesponenziale complesso (v. §1.2.A). Come vedremo il calcolo delle derivate risulta ora molto pitt semplice; per contro, bisognera eseguire qualche caleolo algebrico coi numeri complessi. ‘Secondo metodo (con l'esponenziale complesso). Per risolvere Vequazione of! —2y + dy = e°Fcose © osserviamo che il termine noto si pud vedere come parte reale di un esponenziale complesso: e-*cose = Re(e"-!*9) Consideriamo percio 'equazione differenziale con termine noto complesso: re, (10) wi!" = uf +4w ¢, applicando il metodo di somiglianza che si usa per termini noti esponenziali, ccerchiamo una soluzione del tipo: w(e) = Aeti49 con A a priori complesso. Caleoliamo le derivate!9: uf = A(-1 + der"49; wl = A(-14 per, sostituiamo nelffequazione (10) raccogliamo Tesponenziale: Ac ((-1 + i)? — 2-14) +4) = "9 Si osservi com semplice il calcolo delle derivate, in confronto a quello fatto col primo metodo. Par. 1.2, Equazioni lineari del secondordine 73. (6-4i)A=1 aah WS Hdi 9428 o-a 2 26 La soluzione particolare delequazione (10) quindi 342i eis w(z) = Se «la soluzione particolare dellequazione di partenza (9) &: uz) = ne [2 a2 ort(cose + isin] 7 -*( Scose— + sine 26°" ~ 15 che naturalmente coincide con la soluzione trovata col primo metodo. Osservazione 1.4. Utilizzo dell’ esponenziale complesso. Notiamo che il secondo metodo ci ha portato in realta a risolvere simultaneamente due equazioni differenziali. Infutti, non solo Rew(x) ¢ soluzione dellequazione con termine noto Re(e*"~"**)) ‘ma, per la stessa ragione, Imw(z) & soluzione dell’equazione con termine noto Im(e"**)) «© questo significa che lequazione uf = 2 +4y = eine wt) = mf’ (goe-- dm) Questo fatto, oltre allimmediatezza del calcolo delle derivate dellesponenziale, porta a suggerire allo studente di privilegiare sistematicamente questo secondo “(cose + axes] 74 Cap. 1. Equazioni differenziali ‘metodo, superando iniziale ritrosia che potrebbe vere _nell'utilizzo delesponenziale complesso”?. Esempio 1.13. Risolvere il problema di Cauchy: {fs + 8y(2) = 22 \( Per risolvere il problema di Cauchy dobbiamo anzitutto determinare Vintegrale ‘generale dellequazione completa, poi imporremo le condizioni iniziali. Per scrivere l'integrale generale dell'equazione completa, a sua volta, occorre anzitutto determinare 'integrale generale dellequazione omogenea, quindi calcolare una soluzione particolare dellequazione completa. Il procedimento & quindi in 3 passi 1. Integrale generale deltomogenea. Equazione caratteristica: P43r=0 Integrale generale dell'omogenea: a(z)=a tee. 2. Soluzione particolare della non omogenea: poiché il termine noto & un polinomio di 1° grado, in generale si potrebbe cercare una soluzione particolare polinomio di 1° grado; osserviamo perd che lequazione omogenea non contiene il termine in y, ma solo quelli in y's if merodo i somiglianza prescrive in questo caso di cercare una soluzione particolare polinomio di 2° grado (cio un grado in pit del termine noto), quindi eercheremo U(x) = Ax® + Bz. inutile serivere un polinomio di 2° grado prowisto anche di termine noto, ossia Az! + Bz +C, perché dal momento che la j compare nellequazione solo mediante le sue derivate, il coefficiente C scomparirebbe comunque, restando indeterminato), Caleoliamo le derivate ¢ sostituiamo nellequazione compl V (2) = 2Aa + Byy"(z) = 2A. 2 Peraio, si trata di uno strumento matematico comunemente uso in. molte pplicazioni fisiche € ingegnerstche (ad esempio nelio studio dei circuit eet), che lo studentequindi potrebbe incontrare anche in alti contest. Par. 1.2, Equazionilineari del secondordine 75 2A + 3(2Ax+ B) = 2r. Imponendo che questa sia un'identiti si trova 24+3B=0 6A=2 B= e quindi integral generale dell'equazione completa é percid: lia_2, (2) =e, toe + 3a? — Ee, v(2) =e tee + 52° — 5 3. Possiamo ora imporre le condizioni iniziali per risolvere il problema di Cauchy: I(x) = —30e-* + 22-2 V(@) = ~Sexe"* + 32 — 5 In conclusione, la soluzione del problema di Cauchy &: se) 4 1a +3 5 w(z)= F(t 11 "metodo di somiglianza” per la ricerca di una soluzione particolare delle equazioni differenziali Hineari del second’ ordine non omogence: a +b +ev= H(z) ° (cona, b, ceostant, a #0) Porm di (2) Forma in culstcerea y(s) Eventual eecezionicosservazioni ear polinomio di grado n — poliaomio di grado ‘Se nella(*)¢ = 0, cerca un poisomin di grado m + 1; 0, cercare un polinomio di grado n+ 2 ESEMPICASO1 tment +2 v3 =2241 ‘Se non ¢'soluzione di questo tipo (ci accade perché aX? + BA-+ © = 0, cssia perch e* ¢soluzione delfeg dif, omogenes) cerca (2) = exes se mcrmneno questo tipo di solurione ese, ceeare (2) = exe soluzine delfeq caraterisica A? + 2A — 3 = O; equvalenlemente: 2 soluzione del iff. omogenea +24 ~ By =O; pecidoccate mokiplcae pr 2) casos Accace + Bsinws —— qeosur + eine \Notare che anche se ha uno slo eid addendi (sen 0 03600), (otess0w€ e409 da deterninas) in generale soluzione Ii ha entra Seb = O pub accadee che o\c0ss2 + gsi. sia soluione def omogenc: intal caso, cercresoluzone x(¢yoousa + sire), [ESEMPIO CASO 3 Vit2Y y= Ssinde Ya) = coeds + esate oa erzuaroyip orzenb3 °| deo, Forma di fe) Forma incuisicerca (2) _‘Eventualfecerionteortervazon! qsor O*(Aconue + Bsinux) &(c;cosus + sinus) See = A+ iv soluzione die: +b + = 0, sostiite & con ze Glsead ore [Notare che ance se J ha uno solo dei de edendi (Seno o cosen0), 1y¢s da determinarsi) in generale la souzione Ii ha eatrambi. [oyonte + ysinds) 22 (qc0ar + esinz) 2442 soluzione deg. carateritca 2° — 4. 4-5 = 0, oss dy + 5y = 0, perc intoduce i faore 2). (Wel caso 4 pud essere pit comodo effeae scala ullzzando | nmr complessi. Per shui qui noms riprtaltsrasione dt quel metodo. cose, esis sono soluzionideleg, omogenes Gasor ep{z),dove kz) e°4(2),comloseso \,e See soluzione deg, crateristica aX + BA + ¢ = 0, crea wna tm polinomia di grado n q(z} polinomioci grado n, da solurioe y(2) = e = (polincmio di grado + 1) ESEMPI CASO S ¥4%Y-y=e%(242) He) = eM(ort4) Y-y=c(t2) He) =e(ex+ba +0) (Gpiegacone 2° esempio: A = 1¢ soluzione deteg. caratterisca X?~ A = 0, essa e*&solurione delfecuazione omogenca y” — ‘ered il polinomio che compare ys aiza di grad). ‘OSSERVAZIONE, QUANDO IL TERMINE NOTO E' SOMMA DI DUE FUNZIONIDELTIPI PRECEDENT! Seite mo dl ipo J(2) = (2) + lec, oe ip ae in recen, &ealsonte ecare epentat) tua ounce parole Geifoien Ly = fun sclaioue pra Sleaze Ly quo puri nt eqns Aor, acon ot wns parole Ly = f+ Pscapi: Femmes 241 Sica un sine = 6" dellegacion y":29 =e tetixee + seal cere ua sohabe py = a? + he edeltagmsione 29 = #815 lsne tn diane para, i & i ae 78 Cap, 1, Equazioni differenziali Esercizi 1,71, Si consideri equazione: vy! tay + ysine In base alla teoria, possiamo affermare che (di ciascuna delle seguenti, dire se & vera o falsa) 2. Ha due soluzioni linearmente indipendenti 5. Hia due soluzioni del tipo e** per opportuni numeri a € C, c, Comunque si assegnino le condizioni iniziali y(zo) = yo. ¥ (to) = wi, il problema di Cauchy ha una e una sola soluzione, definita su tuito R. d. Comunque si assegnino le condizioni iniziali y(x0) = yo, y'(xo) = vs il problema di Cauchy ha una e una sola soluzione, che potrebbe essere definita solo inun intorno di zo. 1.72. A quali delle seguenti equazioni, in base alla teoriastudiata, applichereste il metodo di somiglianza per determinare una soluzione particolare? (Rispondere osservando Vequazione, senza provare effettivamente a risolverla; in caso affermativo, scrivere la forma della soluzione cercata, senza risolvere). a yf tay ty = 2 b y' + 2y' + y= 3e*sing « of +2y +o? = 3cosr a y+ by = 267 +27 e vb +2y= +23 1.73. Scrivere lintegrale generale del!'equazione: wy! +2y/ — 3y = 4e*, 1th 4 Serivere Fintegrale generale deltequazione vty + 4y= Par. 1.2, Equazioni lineari del secondordine b. Determinare una soluzione particolare dellequazione vf -4y +4y =e, 15 a. Scrivere Fintegrale generale delequazione vi! ty +4y=0. b. Determinare una soluzione particolare delfequazione a" ay! +4y © 1.760 Scrivere lintegrale generale delifequazione Seosz, vy! + 3y — 4y = 2sine, e177. @ —_Serivere Fintegrale generale delfequazione yf! + Oy +9y= >, —_Determinare una soluzione particolare deltequazione v' + 6y + 9y=2xe*, 1.78.4 Risolvere il problema di Cauchy: ¥'(2) + 9y(2) = 3sin2x (0) ¥(0) =6. 1.79. 4, Scrivere l'integrale generale dell’equazione v(x) —v'(@) - 6u(x) 1b. Determinare una soluzione particolare delequazione Ye) ~¥(@) ~ 6y(2) = 22™ 1.80% a. Scrivere Vintegrale generale dell'equazione v(t) — w(t) — 2u(t) = 6, 79 80 Cap. 1. Equazioni differenziali b. Risolvere il problema di Cauchy per l'equazione precedente con condizioni iziali { y(0) =0 ¥(0) 1.81% Serivere lintegrale generale deltequazione v(t) + 2y/(t) — 3y(t) = e “cost. 1.82, a. Scrivere lintegrale generale dell'equazione "+ 8y'— dy =0. 5. Determinare una soluzione particolare dell'equazione of +3y dy = 56". 183 a. Scrivere Fintegrale generale dellequazione yl +2y =0. b Determinare una soluzione particolare dell'equazione yi +2y 1.84. 4 Serivere Vintegrale generale dellequazione y! ~4y/ - by =0. b Determinare una soluzione particolare del'equazione y" — Ay — 5y = Se0s2z. 185, @ Scrivere l'integrale generale dell'equazione y! +4y = 2sindz, >. Risolvere il problema di Cauchy: ¥"(@) + 4y = dsindz { u(0) Par. 1.2. Equazionilineari del secon'ordine 84 1.86 a —_Serivere lintegrale generale dell'equazione ov! + 2y —3y =0. 6. —_Determinare una soluzione particolare deltequazione y! + 2y — By = Se*cos2z, 1.87-+ Risolvere il problema di Cauchy: {% +4y/ +4y=0 100) = 3; YO 1.88, a Scrivere Vintegrale generale dell'equazione: y' +2y -3y=0. b. Risolvere il problema di Cauchy per l'equazione precedente con le condizioni: (0) = 1; YO) =0. ¢, Determinare una soluzione particolare dell'eq yo +2y —3y= 1.89.9 a Scrivere Fintegrale generale dell'equazione: ay! +4y +y= 4. Risolvere ill problema di Cauchy per Pequazione precedente con le condizioni: y0) =1; YQ) =2 € Determinare una soluzione particolare deltequ dy! +4y +y=e™. 1.90.4 Si consideri loperatore differenziale lineare del second'ordine: Ly=v' + +3y. 4 Scrivere l'integrale generale dellequazione Ly = 0, 82 Cap. 1, Equazioni ditferenziali 4. Risolvere il problema di Cauchy c. Determinare una soluzione particolare dell'equazione (La)(2) = 0s(22), Utiliszando il "metodo di somiglianza", determinare una solusione della seguente equazione: 191, 2y" — yf — y = esin2x. 1.92. y' +4y tay =o? +3241 1.93. of —2y + 4y = de® 194, vl! +y —2y = 2eose, 1.95. yf ty 1.96, uf! +2y/ + 3y = Se singe. 197. y' +2 +3y 1.98, Si consideri lequazione differenziale V+ 2ay’ + 3y = 0. 4. Stabilire per quali valori di a € BR tutte le soluzioni y(t) dellequazione tendono a zero per t + +00. 4. Stabilire per quali valori dia ¢R tutte le soluzioni y(2) dellequazione sono limitate per ogni t € R. Par. 1.2. Equazionilineari del second'ordine 83, 1,99. Risolvere il problema di Cauchy: 1,100. Risolvere i! problema di Cauchy: (arene 4) VO=s 1.101, Risolvere il problema di Cauehy: { of! — 2y! + By = 2eos(3x) yO) = 5 y(0) 1.102, Risolvere il problema di Cauchy: { yf — 2y +4y = 3e yO) =2 v(0)=0 1.103, Risolvere il problema di Cauchy: omy ~ aos yO) =2 ¥) 1.2.D. Equazioni di Eulero Si consideri tequazione ary" + bry’ +1 detta equazione di Eulero. Si osservi che & un'equazione li 1 coefficienti non costanti. Riscrivendola in forma normale c ob, ay’ + ov + 0, z si osserva che ha coefficienti continui tranne che-in 0. Pereid si pud risolvere un. problema di Cauchy assegnando la condizione’inizialé lin zy % 0(e0allora la 84 Cap. 1. Equazioni ditferenziat soluzione sari definita in tutto (0,-+00), oppure in zp <0, ¢ allora la soluzione sara definita in tutto (=o, 0). Discutiamo in qualche dettaglio questa classe di equazioni perché & uno dei pochi esempi di equazioni del secondfordine a coefficienti variabili che si sanno risolvere esplicitamente, e in modo piuttosto semplice. Le tecniche studiate per le equazioni a coefficienti costanti (ricerca di soluzioni esponenziali per Vequazione ‘omogenea, metodo di somigtianza per Tequazione non omogenea) non sono qui applicabili, ma rimane valida la proprieta fondamentale delle equazioni lineari omogenee: Tintegrale generale € combinazione lineare di due soluzioni indipendenti Supponiamo ora per semplicita di studiare 'equazione per x > 0. Osservando i gradi delle potenze di x che moltiplicano i vari termini, si eapisce che si possono ‘cercare due soluzioni indipendenti del tipo potenza: ‘con esponenti (non necessariamente interi) da determinarsi. Infatti, calcolando a r(r =a"? ¢ sostituendo nell’equazione si trova: a2°(r(r— 1)a#) + be(ra”) + o(2" a (ar(r-1) +br+c)=0 cche, semplificando per 2", di lequazione algebrica di 2° grado ar(r—1) +br+e=0. ay Se il diseriminante é positivo toviamo due soluzioni reali (@ ela a che forniscono due soluzioni indipendenti dell'equazione differenziale, 2",2" (almeno per z > 0), e quindi integrale generale a2 +27 in (0, +00). Se il discriminante & negativo troviamo due soluzioni complesse coniugate ati, in corrispondenza delle quali troviamo le soluzioni complesse aus # at nt = prehel™) = po gtiore — Par. 1.2. Equazionilineari del secondordine 85 = 2"(cos(logz)-tisin(Alogz)). ‘Questo da le due soluzioni reali ¢ indipendenti z%cos(Alogz), 2"sin(Blogz) ce quindi lintegrale generale 2" |cycos(Slogr) + cysin(Blogr)) per x > 0. Infine, se il discriminante é nullo troviamo una sola soluzione 2*. Per trovame una seconda, osserviamo che in questo caso, essendo (b— a)? —4ac =0, equazione ha la forma: oy ton/ + L6-a)'v= pertanto si pus riserivere cosi: shi tst]b (come si verifica calcolando effettivamente questultima espressione © semplificandola). Notiamo anche che r in questo caso la soluzione (unica) delfequazione di 2° grado (11), percié possiamo riscrivere ancora Tultima equazione nella forma Leequazione si pud allora risolvere in due tempi: prima (leggendo Nequazione precedente "dallesterno") si cerca y; tale che e questa ¢ un’equazione del prim/ordine a variabili separabili che risolta da n(z) =a". Ora si risolve 86 Cap. 4. Equazioni differenziali ‘equazione lineare del prim'ordine che risolta (lo studente ¢ invitato a fare i caleoli in dettaglio) da y= 2"(c + cilogr) che é 'integrale generale dell'equazione di Eulero nel caso in cui il diseriminante @ nullo. Riassumiamo: Per risolvere l'equazione ax?y" + bay +ey=0 sirisolve prima Fequazione di 2° grado ar(r—a) +br+e=0. Si hanno 3 casi: 1) Se Tequazione di 2° grado ha 2 radii reali distinte r;,r2, Yequazione di Eulero ha imegrale generale (a) = ea" +.e32” per x > 0. 2) Se Tequazione di 2° grado ha 2 radici complesse coniugate aif, equazione di Eulero ha integrale generale u(x) = 2%(ceos(Slogr) + cysin(Alogr)) per x > 0. 3) Se Fequazione di 2° grado ha 2 radici coincidenti r, Nequazione di Eulero ha integrale generale (a) = 2"(cy + exloge) per 2 > 0. Tnfine, se volessimo risolvere Tequazione per + <0 potremmo cercare soluzioni del tipo y = (—2)", definite per ar < 0. Si lascia al letore la verifica del fatto che, fatti i caleoli e le opportune semplificazioni di segno, si viene a trovare Ta stessa equazione ar(r—1) +br-+e che di quindi soluzioni analoghe (con x sostituita da 2). Vediamo ora qualche esempio numerico di tutto Par. 1.2. Equazioni lineari de! second’ordine 87 1.104. Scrivere I'integrale generale delle seguenti equazioni (di Eulero) in (0, +00): a xy" +4ay +y=0 fp Boy 4 vittytd © yf! +30y +y=0 1.105, Risolvere i seguenti problemi di Cauchy per equazioni di Eulero: iy" — dry — dy =0 a y(l) v= 6. e a 88 Cap. 1. Equazioni differenziali 1.2.6. Applicazioni fisiche Moto armonico semplice Esempio 1.14, Vibrazioni libere di una molla. Una massa @ attaccata ad una molla, libera di allungarsi ¢ accorciarsi lungo una retta orizzontale. La forza di richiamo esercitata dalla mola @, entro certi limiti, proporzionale alf'allungamento della molla rispetto alla posizione di riposo. Se indichiamo con x(t) la posizione della massa al tempo t © scegliamo lorigine nel punto di riposo, la forza di richiamo avri la forma F = —kez (il segno — indica che la forza si oppone allo spostamento) ¢ l'equazione del moto sari ma" = ~ kz, che si pud riserivere a! = -w"a, «zy con® = A > 0. La(12) & detta equazione dell'oscillatore armonico. Le soluzioni sono del tipo 2(t) = c\cosut + oysinut = Acos(ut + ), ioe oscillazioni periodiche di pulsazione w, quindi periodo T= 2, ampiezza A, fase ¢, II moto pud essere percid determinato, note le condizioni iniziali, Se anche la costante non € nota, occorreri avere unlulteriore informazione per determinarla, Supponiamo ora che Ia molla sia posta in un piano verticale, Allora il peso della massa appesa tendera ad allungare la molla, e Tequazione del moto sara mz" = mg — kz. Dialtro canto, se poniamo la massa nel punto di equilibrio (in cui il peso bilancia la forza di ichiamo) si avra O=mg-akl dove 1= " & Tallungamento della molla dovuto al peso, Possiamo quindi riserivere Fequazione del moto nella forma ma! = —k(2—1), cche & la stessa equazione di prima pur di scegliere Forigine nel punto « = U (cioé nel punto che & di equilibrio quando il peso & attaccato alla molla). In altre parole, il fatto di studiare le oseillazioni di un peso attaceato a una molla in un piano Par. 1.2. Equazionilineari del second'ordine 89 verticale 0 orizzontale ha come unico effetto quello di spostare il punto di equilibrio. [1 moto sara descritto da a(t) = 14 e\cosut + essinut = 1+ Acos(ut +9), 1.106.% Una massa si nuove di moto armonico semplice con periodo 2sec. Allistante iniziale si trova in posizione -dem con velociti 4em/s. Deteminare equazione del moto, Tampiezza, ta frequenza e Fistante in cui per la prima volta attraversa la posizione « = 0. 1.107. Una massa si nuove di moto armonico semplice. Quando & a 2em dal punto di equilibrio, la sua velociti & di éem/s, € quando & a 3em dal punto di equilibrio, Ia sua velociti é di dem/s. Calcolare il periodo © lampiezza delle oscillazioni. [Suggerimento: usare la formula z(t) = Acos(ut + ¢), calcolare x(t), © trovare un'identith che lega 2(t) © 2(1) utilizzando il fatto che cos?d + sin? = 1]. 1.108. Si consideri equazione del moto di una massa attaccata a una motla, whe. ‘Si mokiplichino ambo i membri per «’, si integrino ambo i membri rispetto al tempo, ¢ si interpreti il risultato ottenuto come principio di conservazione dellfenergia meceanica del sistema. me! Esempio 1.15. Piccole oscillazioni di un pendolo. Un pendolo di lunghezza Ie ‘massa trascurabile si muove in un piano verticale; alla sua estremita appesa una massa m. Detto langolo formato dal pendolo con la verticale (orientato positivamente quando il pendolo si solleva), la forza peso mg che agisee sulla ‘massa dall'lto verso il basso ha una componente tangenziale al moto pari a =magsind (v. fig.1.1). Lo spostamento tangenziale della massa & pari a s = li, quindi la sua accelerazione & 19”, ¢ Yequazione del moto, in assenza di atrii, sa mls" Questa € unequazione del 2° ordine non lineare ma, se supponiamo che le oscillazioni siano piccole (cioe si discostino di poco dalla posizione di equilibrio del pendolo), si potrd approssimare sind con ve si otterra Pequazione linearizzata, mid" = —mgd —mgsind. 90 Gap. 1. Equazioni difterenziali ossia v= — wd con? =F, che & Fequazione di un oscllatore armonico semplice, e descrive in prima approssimazione le oscillazioni di un pendolo in prossimita dellequilibro. Osserviamo che il periodo di oscillazione &: € il moto sari descritto ancora da o0= axcos( 3) +axin( 41) = asos( |e). Fig. 1.1, Pendolo 1.109. A un pendolo semplice di Iunghezza 5m @ impressa una velociti angolare iniziale di trad/s verso il basso dalla posizione 9 = jhrad. Scrivere Tequazione del moto e dire quanto valgono Vampiezza, il periodo ¢ la frequenza 1.110. Piccole oseillazioni di un galleggiante vicino all'equilibrio, Un corpo di forma cilindrica galleggia nelffacqua, con l'asse del cilindro in verticale, parzialmente immerso. Questo significa che il suo peso mg bilancia la spinta di Archimede, ossia il peso delacqua spostata, mag, dove ma ¢ il prodotto della densit’ delacqua (p = 1g/cm®) per il volume immerso Par. 1.2. Equazioni lineari del second’ordine 91 A.sua volta, il volume immerso é pari al prodotto delt'area di base del cilindro, A, per la quota di cilindro che in condizioni di equlibrio & immersa, chiamiamola 1 Si ava mg = pAl ‘Supponiamo ora di spingere leggermente verso il basso il cilindro. La spinta di Archimede aumentera, respingendo verso lalto il galleggiante, ed inizieranno delle Piccole oseillazioni. Indichiamo con y la profondita a cui si trova la base inferiore del cilindro (y orientata verso il basso). 4 Serivere e risolvere lequazione differenziale che descrive il moto. 6. Particolarizzare poi Tequazione trovata al caso di un cilindro di massa mm = 2kg, raggio r = 10cm, che alfequilibrio & immerso per I = Sem. Caleolare in questo caso il periodo delle oscillazioni. Esempio 1.16. Periodo di un pendolo reale. Abbiamo ricavato nell'Esempio 1.15 equazione del pendolo —wPsind, con? = 4 ¢ i In quelfesempio abbiamo linearizzato Tequazione supponendo sind ~ ¥. ‘Vogliamo capire ora come cambia il periodo del pendolo se non facciamo questa ssemplificazione, ossia (dal punto di vista fisico) se ammettiamo che le oscillazioni possano essere ampie (ad es. anche di z/2 rispetto alla verticale). E' possibile ottenere una formula che assegna il period esatto, mediante un integrale che non pud essere calcolato elementarmente, ma pud comunque essere caleolato ‘numericamente con buona approssimazione. Moltiplichiamo ambo i membri dell equazione differenziale per We integriamo nel tempo, supponendo le condizioni iniziali 9(0) = vo, (0) = [roome - =o ff snoop (tr "1d ryan 7 [sacl oar =o? frac joe? = weosd — cosv] 92 Cap. 1. Equazioni difterenziali 20 = ty 2 veosd costo Ora passiamo dalla funzione (¢) alla funzione inversa t(),e per il teorema sulla derivata della funzione inversa scriviamo dt L 0-45 Jaco ‘che poi integriamo in 3: Tf? _du ome a oom Ragioniamo ora sul fatto che se il pendolo parte da fermo nella posizione do, in ‘mezzo periodo T/2 andri da Jp a ~9o, percid rift [ du rr [ du 2° V 20/4, sfeosu— cost 29Jy feosu = cost (temuto conto della pariti della funzione cosu), percid T ue du afi? A atom Si confronti con il valore di T’ calcolato per piccole oscillazioni, ossia sullequazione linearizzata (indichiamo con To questo periodo approssimato): L Ty = 2m, I rapporto tra i due & 1 Par. 1.2. Equazionilineari del second'ordine 83. Con un software di caleolo scientifico si pud valutare questo integrale per vari valoti di dp, per quantificare lerrore di approssimazione. Si trova ad esempio: Bo [r/50_[r/25 [n/i0 [n/6_ [n/3__ | a/2 [E [0005 [00000 1.0062 | ora | .o7ars | 1.18088 Liapprossimazione lineare dellequazione differenziale, quindi, porta a un errore nel calcolo del periodo del pendolo di solo lo 0.025% per una piccola oscillazione di x/50, ma un errore di ben il 18% nel caso di una grande oscillazione di x/2. Poiché il periodo di oscillazione di un oscillatore armonico @ indipendente dall'ampiezza del moto, il eresvere del rapporto T/T» al crescere dell'angolo iniziale (¢ quindi dellampiezza) significa anche che il periodo del pendolo in realta eresce al crescere dell'ampiezza, rimanendo approssimativamente costante solo per piccole oseillazioni. Vibrazioni smorzate LALL, Oseillazioni di una massa soggetta ad attrito, Una massa m, mobile su una retta orizzontale con posizione y(t), & sottoposta ad una forza di richiamo elastica —ky (es. molla); al moto si oppone lattrito del mezzo, che si suppone proporzionale alla velocita. Liequazione differenziale & dunque my! = —ky hy (con k,h > 0) che riscriviamo nella forma vy" + 26y' +u?y=0 aveno posto 5 = hu? = A. Scrivere Tntegrale generale delllequazione?!. Sara nevessario distinguere i 3 casi 1) 6 > w (resistenza clevata, caso detto di sovrasmorzamento, o smorzamento sopracritico); ii) 6 = w (resistenca critica 0 smorzamento critica); iti) 6

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