Procarioti o batteri
Cellule vere ma prive di membrana nucleare e di organuli citoplasmatici
Virus e batteriofagi
Forme di vita non cellulari Composti unicamente da un acido nucleico e un capside proteico
PROTEINE Caratteristiche: sono catene (polimeri) di amminoacidi sono il pi abbondante materiale biologico negli organismi animali sono essenziali per la struttura e le funzioni degli esseri viventi Le informazioni per la costruzione delle proteine sono contenute nei geni, cio nelle sequenze di DNA Funzioni: Strutturale Es. tubulina e actina sono proteine del citscheletro cheratina forma i capelli collagene componente di pelle, tendini, legamenti proteine della seta ragnatela Contrazione Es. actina e miosina contrazione muscolare Riserva ovalbumina, nelluovo, ha funzione di riserva per lembrione Recettoriale recepiscono i segnali inviati dalle cellule Enzimatica Es. enzimi digestivi facilitano la digestione degli alimenti Trasporto Es. emoglobina trasporta ossigeno ed anidride carbonica nei globuli rossi del sangue Segnale di comunicazione tra le cellule ormoni, fattori di crescita Difesa immunitaria Es. anticorpi combattono le infezioni
Gli amminoacidi sono tenuti insieme mediante un legame peptidico: esso si forma tra il gruppo carbossilico di un amminoacido ed il gruppo amminico dellamminoacido successivo accompagnato dalla perdita di una molecola di acqua (H2O).
Struttura secondaria: catena polipetidica si ripiega a formare struttura ad -elica o struttura a foglietti . Struttura terziaria: catena polipetidica pu essere lineare (proteina fibrosa) o avvolgersi su se stessa assumendo una forma quasi sferica (proteina globulare) Struttura quaternaria: associazione di pi catene polipetidiche. Es. emoglobina (proteina presente nei globuli rossi, con funzione di trasporto dellossigeno nel sangue)
VITAMINE
Le vitamine sono un insieme molto eterogeneo di sostanze chimiche. Sono assunte attraverso lalimentazione. Sono divise in 2 gruppi: Vitamine che devono essere assunte quotidianamente (Complesso vit B; Vit C) Vitamine che possono accumularsi (nel fegato) (vit A, vit K, vit D, vit H)
1) Vitamine A: es retinolo -> svolge importante ruolo nella vista 2) Vitamine B 3) Vitamine C: es. acido ascorbico -> partecipa a numerose reazioni metaboliche ( biosintesi di collagene, di alcuni aminoacidi e ormoni), anti ossidante, interviene in reazioni allergiche, neutralizza i radicali liberi 4) Vitamina D: regola metabolismo del calcio ed il processo di mineralizzazione ossea 5) Vitamine H: es. biotina importante nella sintesi di glucosio e acidi grassi 6) Vitamina K: importante nella coagulazione del sangue La carenza di vitamine ha sintomi specifici a seconda del tipo di vitamina e pu causare diversi disturbi o malattie.
Metabolismo cellulare
Enzimi
1850: Pasteur fermentazione dello zucchero in alcol catalizzata da fermenti li chiama enzimi e postula che siano inseparabili dalla struttura della cellula vivente gli enzimi coinvolti nella fermentazione possono funzionare anche una volta rimossi dalla struttura della cellula vivente isola e cristallizza lenzima ureasi postula che gli enzimi siano proteine verifica che gli enzimi sono proteine scrive un trattato intitolato Enzimi
1897: Buchner
1926: Sumner
sono stati purificati migliaia di enzimi e di centinaia di essi stata determinata la struttura e il meccanismo chimico
sequenza amminoacidica
la struttura tridimensionale (3D)di una singola catena ripiegata.E' composta da elementi di struttura secondaria regolare ed irregolare
la conformazione lungo la catena, in particolare per quanto riguarda segmenti con conformazione regolare (alfa-elica, beta-struttura ecc.)
Struttura
gruppo prostetico
(legato covalentemente)
APOENZIMA
(Parte proteica)
Energia di attivazione
La conversione X --> Y termodinamicamente favorevole (Y si trova ad uno stato energetico inferiore rispetto a X), ma la reazione non pu avvenire se X non acquisisce sufficiente energia per superare la barriera dellenergia di attivazione
X
G
G*
Gli enzimi si combinano col substrato e ne abbassano lenergia di attivazione Non spostano lequilibrio della reazione, ma aumentano la velocit con cui lequilibrio viene raggiunto Non subiscono modificazioni permanenti durante la reazione e sono subito disponibili per catalizzare una nuovo ciclo di reazione
il cambiamento del pH altera il grado di ionizzazione dei diversi gruppi ionizzabili presenti in una molecola enzimatica; se anche il substrato un composto ionico, la sua ionizzazione varier con il pH
sia la natura ionica del substrato che quella dellenzima modificano il modo di combinarsi delluno con laltro
si pu individuare un pH ottimale e un range di valori di pH entro cui lenzima mostra la massima efficienza
un eccessivo aumento della temperatura provoca la denaturazione degli enzimi con una modificazione irreversibile del sito attivo e una drastica riduzione dellattivit catalitica
accelerare le reazioni
funzioni dellenzima
INIBIZIONE ENZIMATICA
REVERSIBILI
agiscono con modalit che consentono allenzima di recuperare la propria funzionalit biologica
IRREVERSIBILI
si legano con un legame covalente ad un residuo di un amminoacido presente nel sito attivo si modifica in modo irreversibile la forma del sito attivo e la conformazione della molecola enzimatica attivit dellenzima si annulla
1. 2. 3.
inibizione competitiva
linibitore ha una forma simile a quella del substrato linibitore si lega reversibilmente al sito attivo dellenzima competizione per conquistare il sito attivo dipende dalla concentrazione dei due contendenti
si ha inibizione non competitiva quando linibitore si lega reversibilmente ad un radicale amminoacido dellenzima in un sito diverso dal sito attivo
deformazione del sito attivo: esso pu ancora ricevere il substrato, ma non pi in grado di trasformarlo in prodotto
inibizione incompetitiva
si ha inibizione incompetitiva quando linibitore si lega reversibilmente al complesso enzima substrato durante il processo catalitico
linibitore non competitivo si lega alenzima in un sito diverso da quello per il substrato
linibitore incompetitivo si lega al complesso enzima substrato gi formato e ci riduce significativamente le possibilit, per lenzima, di disfarsi del prodotto
ENZIMI ALLOSTERICI
struttura quaternaria (due o pi subunit proteiche) in essi esistono pi siti chimicamente attivi effettore: molecola che interagendo in siti lontani dal sito attivo di un enzima, esercita un qualche effetto sulla sua attivit (positivo o negativo)
lenzima allosterico, costituito da due subunit proteiche, esiste in due forme oscillanti fra uno stato attivo ed uno inattivo
effettore positivo induce modificazioni che trasformano lo stato inattivo dellenzima nella sua forma attiva: essa pu legarsi al substrato
effettore negativo induce una modificazione del sito attivo tale da impedire allenzima di funzionare
sigmoide
cooperativit
essa si presenta, a livello enzimatico, quando il legame di un effettore su una subunit migliora la possibilit, per altri effettori, di formare legami successivi su subunit adiacenti alla prima
Enzimi: produzione