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LA RESISTENZA IN BEPPE FENOGLIO

0. POSIZIONAMENTO NELLA PROGRAMMAZIONE


Seconda Guerra Mondiale → la narrativa del secondo dopoguerra → l’impegno civile e
politico e la rappresentazione della condizione umana
1. CLASSE
CLASSE: V (da adattare a seconda che sia Liceo, Istituto tecnico o professionale) 24 alunni
(11 ragazzi e 13 ragazze).
Buone competenze ed abilità espressivo-comunicative, ritmi costanti di apprendimento e di
assimilazione dei contenuti. Un cospicuo gruppo di studenti si impegna con serietà,
manifestando una forte motivazione al profitto. Nella classe è presente un alunno BES, alunno
con funzionamento cognitivo limite, il CDC ha redatto un apposito PDP (LEGGE 170/2010)
MISURE DISPENSATIVE E COMPENSATIVE:
● Uso di mappe per orientarsi tra i concetti;
● Riduzione quantitativa della consegna/tempi più lunghi per lo svolgimento della prova;
● Uso di prove strutturate con risposte a scelta multipla;
● Registrazione della lezione;
● Verifiche orali con domande che orientino il candidato nelle risposte;
Strategie di peer tutoring

2. CONTENUTI

La vita dell’autore
Giuseppe Fenoglio nasce ad Alba nel 1922 in una famiglia di condizioni modeste, in un
contesto abbastanza ostile alla pomposità delle parate fasciste e, frequentando il liceo classico,
ha modo di entrare a contatto con insegnanti ostili al regime che influenzeranno la sua
formazione e il suo orientamento politico. Negli anni liceali ha anche modo di scoprire la sua
passione per le lingue e di affinare la sua competenza linguistico-comunicativa in inglese,
attraverso le traduzioni in cui si cimenta.
Si iscrive alla facoltà di Lettere e filosofia, ma nel 1943 è costretto ad interrompere gli studi
perché, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si arruola come partigiano nelle formazioni
delle langhe piemontesi.
Finita la guerra, a causa delle ristrettezze economiche, è costretto ad abbandonare gli studi e
trova impiego presso un’azienda vinicola piemontese, pur non sopprimendo mai la vocazione
letteraria. Il primo romanzo viene rifiutato da Elio Vittorini che lavorava con Einaudi, che
sceglie però di accettare alcuni racconti che formeranno poi il testo I ventritre giorni della città
di Alba. La critica non accoglie in modo uniforme il testo, che viene contestato dalla critica
militante e comunista per la poca mitizzazione dei militanti partigiani.
Dopo che anche il romanzo La malora non viene ben accolto da Elio Vittorini, passa a lavorare
per Garzanti e quando esce Primavera di bellezza nasce una contesa legale tra le due case
editrici, conclusa con la vittoria di Einaudi dopo la morte dello scrittore.
Durante gli anni ‘50 lavora poi ad un grande romanzo, che non vedrà la luce, e si ammala prima
di una malattia ai polmoni e poi di cancro e questo ne causerà la morte nel 1963.
La poetica
Post mortem
Dopo la morte dello scrittore, di lui erano stati pubblicati solamente tre romanzi: I ventitre
giorni della città di Alba, La malora e Primavera di Bellezza. Garzanti, dopo la morte, pubblica
Una questione privata e, dopo la battaglia legale tra Garzanti ed Einaudi, quest’ultima riesce a
mettere le mani sugli altri testi inediti.

Il partigiano Johnny
Tra i brani che emergono, il volume più vistoso è quello che racconta della vicenda
autobiografica di un giovane, Johnny, Beppe o Milton, dagli anni liceali fino all’adesione alla
resistenza.
Nel 1968 esce il primo volume dedicato a questo personaggio, ma ne nasce una polemica
perchè la versione sembrava non rispettare la volontà dell’autore. Ne escono altre tre versioni,
di cui l’ultima nel 2015, con il titolo Il libro di Johnny.

La riflessione esistenziale e i temi


I romanzi di Fenoglio rappresentano il tema della resistenza al fascismo e la lotta partigiana.
La scelta contenutistica non deriva dalla volontà di mitizzare personaggi e fenomeni, o di farne
scaturire una riflessione politico-ideologica. L’intento dell’autore è quello di rappresentare fatti
e fenomeni per riflettere sulla condizione dell’uomo posto di fronte a certe sfide. Egli vuole
rappresentare l’uomo e le scelte che ne derivano in rapporto ad un determinato contesto. La
letteratura, per Fenoglio, non è un impegno civile e politico, non viene utilizzata per indagare
i meccanismi storici e sociali e per agire in qualche modo sul presente e modificarne i tratti più
bassi. La letteratura è strumento di indagine dell’uomo, della sua esistenza sul pianeta e delle
condizioni (guerra, difficoltà economiche ecc..) che deve vivere.
I temi sono: la guerra partigiana, l’asprezza della vita contadina e il ruolo della memoria.

I modelli di riferimento
Proprio per l’assenza di una riflessione storico, sociale e politica, i modelli di riferimento non
sono la letteratura della resistenza contemporanea all’autore, bensì le tragedie di Shakespeare
e l’epica classica, letteratura che mette in scena l’uomo e il suo rapporto con il suo destino.

La lingua, lo stile e l’ambientazione


La narrazione è concitata, perché deve riflettere l’animosità e la frenesia degli avvenimenti.
La lingua è l’italiano mischiato al dialetto piemontese e al fenglese, l’inglese di Fenoglio che
aveva imparato dalle traduzioni nelle quali si era cimentato da giovane e che aveva utilizzato
quando era parte delle formazioni partigiane.
I luoghi rappresentati sono sempre le langhe piemontesi e la città di Alba, a testimonianza della
pervasività della biografia dell’autore nei suoi scritti.
Dal dialetto prende costrutti sintattici (polisindeto, anacoluti, paratassi), lessico ed espressioni
proverbiali.
Dall’inglese si ottiene un effetto di straniamento, perché vengono inseriti inglesismi e costrutti
sintattici, es. aggettivo prima del nome.

I ventitre giorni della città di Alba


Il testo è composto da 12 racconti che narrano della vicenda della città di Alba, rimasta libera
per 23 giorni grazie all’azione dei partigiani e poi ri-occupata brutalmente dai fascisti.
La vicenda è ambientata nel biennio 1943-45, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. L’autore
narra con assoluto distacco la vicenda storica, senza mitizzazioni e idealismi, e questo gli
suscitò pesanti critiche da parte della critica militante comunista che avrebbe voluto una
maggiore celebrazione delle giornate di resistenza.

La malora
Il romanzo è ambientato nelle langhe piemontesi e ha come protagonista Agostino, un giovane
contadino che, a causa delle ristrettezze economiche della famiglia, viene mandato a lavorare
come servitore da un mezzadro il quale, per arricchirsi, sfrutta lui e la sua famiglia. Muore il
padre, così il protagonista è costretto ad allontanarsi dal podere per cercare condizioni di vita
migliori; quando ritorna, chiede un aumento di salario che gli viene negato e si innamora di
una donna che però è destinata sposa in un matrimonio combinato. Alla fine del romanzo, dopo
la morte del padre, riesce a tornare come uomo libero e a prendersi cura della madre e del
fratello.
I temi del romanzo sono: la malora, cioè la povertà e l’asprezza della vita dei contadini delle
langhe piemontesi; le langhe piemontesi; il linguaggio povero, la mancanza di parole che non
permette di esprimersi e di cogliere sfumature e possibilità; il lavoro, visto come una prigione
dalla quale è difficile liberarsi; la violenza degli uomini sugli altri uomini.
Il linguaggio utilizzato è il dialetto piemontese, nell’intento di narrare il più realisticamente
possibile la vicenda. La vicenda è narrata in prima persona.

Una questione privata


Il romanzo esce postumo per Garzanti, ed è un testo sul quale probabilmente l’autore lavora
dal 1960-61. Narra le vicende del partigiano Milton, innamorato di Fulvia, che, in una villa
nella quale l’aveva incontrata, nell’interrogare il custode a proposito della fedeltà della donna,
scopre che il compagno Giorgio era stato rapito dai fascisti. Milton decide allora di liberarlo,
fa prigioniero un gendarme fascista, gli spara e, alla fine del romanzo, torna nel punto di
partenza, dal custode, ossessionato dall’amore per Fulvia.
Il romanzo non ha finale; la critica si è lungo interrogata se fosse stato volutamente interrotto
dall’autore o se invece si trattasse di un romanzo non concluso. Ad oggi si ritiene che il finale
sia volutamente tronco, proprio per far sì che il lettore colga, nell’interruzione, la ricerca di una
verità spesso difficile da trovare.
La vicenda si svolge nell’arco di alcuni giorni durante il periodo della resistenza al fascismo, è
ambientata nelle Langhe piemontesi e il titolo allude alla centralità della storia individuale
narrata nel testo, inserita all’interno di una cornice di collettività. L’amore e la guerra sono i
temi portanti del romanzo, anche se la guerra fa solo da sfondo ad una vicenda nella quale è
l’amore ossessivo del protagonista per Fulvia ad essere centrale e fondante.
Ancora una volta, lo sfondo della Resistenza non diventa un motivo per il quale riflettere sulle
vicende storico, sociali e politiche dell’Italia del Fascismo, non è un modo per prendere
posizione o per esprimere ideologia. Lo sfondo è solo necessario all’esplicarsi degli
avvenimenti narrati, che vogliono indurre una riflessione sulla condizione dell’uomo nel
mondo e sul suo rapportarsi a determinate condizioni esterne. Il ritorno del protagonista al
punto di partenza richiama l’amore ossessivo di quest’ultimo e rimanda al cercare risposte
senza trovarle.
La vicenda è narrata in 3 persona, la narrazione è concitata perché segue lo svolgersi degli
avvenimenti, l’autore nella ricerca di realismo, utilizza un linguaggio dialettale, inglesismi e
un italiano dal forte accento piemontese.
Il libro di Johnny
Il testo esce nel 1958 con il titolo Primavera di bellezza, per Garzanti. La casa editrice, per
autorizzare la pubblicazione del libro, aveva chiesto all’autore pesanti modificazioni della
trama e tagli della storia. Il titolo originario e voluto dall’autore è Il partigiano Jhonny.
Alla morte dell’autore, vengono pubblicate diverse versioni e la più recente, quella del 2015, è
quella filologicamente più vicina alla volontà di Fenoglio.
Vi si narrano le vicende di Johnny, un partigiano appena ventenne che aderisce alla Resistenza
nelle langhe piemontesi. L’esperienza della guerra è per lui lacerante e traumatizzante, ma non
gli fa mai perdere la volontà di rendersi antifascista.
Nella versione più recente, il protagonista sopravvive alle vicende che gli accadono.
La lingua è vivace, la narrazione concitata, e l’autore, per realismo, utilizza un linguaggio nel
quale compaiono termini dialettali, inglesi e neologismi di parole composte sia da termini
inglesi che italiani.
I modelli sono l’epica classica e autori come Melville.

3. OBIETTIVI

● Riconoscere e identificare periodi e linee di sviluppo della cultura letteraria ed artistica


italiana; (conoscenze)
● Identificare gli autori e le opere fondamentali del patrimonio culturale italiano;
(conoscenze)
● Individuare i tratti specifici di un testo letterario; (abilità)
● Contestualizzare testi e opere letterarie; (abilità)
● Formulare un motivato giudizio critico su un testo letterario, ponendolo anche in
relazione alle esperienze personali; (abilità)
● Imparare ad imparare; (competenze chiave, quadro di riferimento europeo)
● Collaborare e partecipare;
● Comunicazione in madrelingua;
● Consapevolezza ed espressioni culturali;
● Comunicare;
● Individuare collegamenti e relazioni;
● Acquisire ed interpretare l’informazione. (D.M. n. 139 DEL 22/08/2007)

4. FASI

FASE 0 – introduzione frontale all’argomento + finalità da raggiungere in riferimento alle


competenze europee
- Imparare ad imparare
- Competenza alfabetica
- Competenza digitale
- Di iniziativa

FASE 1 – ATTIVAZIONE DELLE CONOSCENZE PREGRESSE


Recupero delle conoscenze sulla letteratura : peer to peer con test di verifica mini quizzes da
condurre a coppie;
Conoscenze pregresse: la narrativa del dopoguerra, Calvino e I sentieri dei nidi di ragno.
Brainstorming sul significato di Resistenza e su come questa sia stata descritta nella narrativa
del secondo dopoguerra.
FASE 2 – LEZIONE FRONTALE INTERATTIVA + RETRIEVAL AND TAKING
Viene presentato l’autore, brevi accenni alla vita di Fenoglio, la nascita nel 1922 ad Alba, gli
studi liceali, l’inglese, l’iscrizione a lettere e filosofia, la scelta di arruolarsi tra le fila partigiane,
l’esperienza della guerra, il ritorno a casa, le ristrettezze economiche, l’impiego in un’azienda
vinicola, la scelta della letteratura, i rifiuti di Vittorini, i primi romanzi: I ventitrè giorni della
città di Alba, La Malora; Garzanti e Primavera di bellezza, la morte e il post mortem. (Una
questione privata e il partigiano Johnny)
Si passano poi in rassegna i testi più famosi, e se ne dà la trama in un’attività di retrieval and
taking.
Si divide la classe in gruppi e ad ogni gruppo è assegnato uno dei romanzi di Fenoglio. Si
chiede agli alunni di tenere chiusi i quaderni, di ascoltare l’insegnante e di prendere appunti sul
romanzo assegnato solo dopo che la spiegazione è conclusa. In questo modo si sollecita la
memorizzazione dei contenuti proposti.
Al termine della stesura, ogni gruppo è invitato ad esporre alla classe la trama del romanzo
assegnato. (circle time, condivisione e socializzazione dei contenuti)
L’insegnante ascolta i lavori dei vari gruppi, li riprende in un'esposizione organica e chiede
precisazioni favorendo i loro interventi.
Al termine della fase, si chiede agli alunni di studiare l’autore e i testi affrontati e di costruirne
una mappa di sintesi che verrà opportunamente corretta dal docente la lezione successiva.
FASE 3 - LEZIONE FRONTALE INTERATTIVA E ATTIVITÀ
Visione di uno spezzone del film Il partigiano Johnny per motivare gli alunni al tema.
In un’attività di debate, si lavora sul concetto di Resistenza oggi e su che cosa gli alunni
reputano si debba applicare oggi.
Breve lezione frontale sulla storia filologica del testo.
Assegnazione di brevi brani tratti dal libro Il partigiano Johnny, lavoro sullo stile di Fenoglio.
Ogni gruppo deve leggere il brano in skimming, rispondendo ad alcune domande riguardanti il
significato globale del testo e legate al concetto di Resistenza, e poi, in scanning, cercare tutte
le variazioni dallo standard linguistico.
Al termine della stesura, ogni gruppo è invitato ad esporre alla classe la trama del romanzo
assegnato. (circle time, condivisione e socializzazione dei contenuti)
L’insegnante ascolta i lavori dei vari gruppi, li riprende in un'esposizione organica e chiede
precisazioni favorendo i loro interventi.
Testo argomentativo finale

5. VERIFICA E VALUTAZIONE
Verifica iniziale delle preconoscenze, diagnostica. Test con domande a risposta chiusa
Valutazione:
1. Formativa di processo: in itinere con griglia di osservazione sistematica
incentrata sugli obiettivi delle competenze chiave;
2. Prova strutturata al termine dell’UDA: basata su domande a risposta aperta per
verificare come l’alunno abbia appreso i contenuti della lezione;
3. Questionario per raccogliere il punto di vista degli alunni.
6. SETTING E AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Aula si presenta come “aula aumentata” dalla presenza delle tecnologie digitali. Sono a
disposizione la LIM, un PC e la connessione internet, sebbene la versione del Sistema
Operativo del PC e la velocità di connessione non garantiscano un collegamento stabile ad
internet. Il docente incoraggia il gruppo classe ad utilizzare anche i propri dispositivi
tecnologici per la didattica (BYOD)

7. METODOLOGIE E TECNOLOGIE

peer to peer; mini quizzes; retrieval; reciprocal teaching + Chavruta; cooperative learning;
debate; internet; nearpod per controllo delle schermate; LIM.

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