Secondo gli scienziati sembrerebbe che la piaga mondiale del coronavirus abbia avuto inizio nella città di Wuhan in Cina, località sovrappopolata e conosciuta per i propri mercati famosi: sia per gli animali esotici che vengono esposti che per le scarse condizioni igieniche in cui versa il mercato e soprattutto la merce. In questi mercati vengono infatti esposti infatti animali vivi, morti, malati o in qualsiasi condizione provenienti da tutta la Cina e da altri stati confinanti. Si pensa che Covid-19 possa aver fatto un salto di specie da un pipistrello ad un organismo umano perché il patrimonio genetico delle due specie è molto simile. Questo fatto era già avvenuto in precedenza: infatti nel 2002 il batterio SARS-CoV aveva fatto un salto di specie da un pipistrello ad un essere umano generando la SARS (sever acute respiratory sindrome) che era stata indivduata nella regione del Guandong, in Cina. Tuttavia, dei dati riportati da una collaborazione internazionale di scienziati sottolineano che in un pipistrello della razza Rhinolophus sia stato trovato un batterio per il 96,2% simile al SARS-COV2. Sebbene la percentuale sia molto alta e i due batteri si assomiglino moltissimo, gli stessi scienziati hanno ritenuto che ci vorrebbero decine di anni affinchè il batterio si trasferisse direttamente dal pipistrello all’uomo. Si pensa quindi che ci sia un’altra specie intermedia che ha fatto in modo che il batterio del SARS-COV2 abbia potuto effettuare il salto di specie. Nonostante l’evidenza riguardante il Coronavirus ci sono ancora vasti gruppi di persone che sostengono, in maniera abbastanza confusa, che il coronavirus sia un’arma letale lasciata uscire da un laboratorio cinese o che addirittura non esista. Alcune dei pensieri principali dei negazionisti sono: - Che le mascherine siano dannose per la salute degli individui - Che il tampone sia dannoso e che basterebbe un campione della saliva - Che il virus sia un’invenzione - Che il virus sia stato creato in laboratorio - Che il distanziamento sociale sia inutile - Che il virus non sia presente in natura - Che sia colpa del 5G