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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI

PARTHENOPE

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE

Corso di Energetica degli edifici

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI UN EDIFICIO

DOCENTE: ALLIEVI
PROF. ING. ALESSANDRO MAURO GIOVANNI SCALA 0323/008
PROF. ING. NICOLA MASSAROTTI FRANCESCO SACCONE 0323/014
Introduzione
Il presente caso studio è relativo agli interventi di riqualificazione energetica del sistema edificio-impianto
relativo ad un fabbricato di civile abitazione sito in Napoli, zona climatica C.
La proposta progettuale di riqualificazione prevede:
- Il contenimento dei carichi termo-frigoriferi della struttura, tramite l’applicazione di un cappotto
termico sia sulle superfici verticali che orizzontali;
- La sostituzione degli infissi;
- La sostituzione delle caldaie in uso con quelle a condensazione.
L’obiettivo consiste nel perseguire il massimo valore ottenibile di efficienza ed affidabilità delle soluzioni; in
particolare, si è scelto di dotare la struttura di soluzioni particolarmente attente al contenimento dei consumi
energetici.
L’attenzione posta a questo tema è evidenziata in questa breve introduzione, con la descrizione delle
principali scelte adottate.
L’edificio, che si trova in un complesso di palazzi, è formato da un piano al di sotto della quota di terreno
adibito a box auto e cinque piani fuori terra, di cui l’ultimo sottotetto; di quanto descritto di nostro interesse
saranno solo i cinque piani fuori terra, che passeremo nel seguito a descriverli.
L’edificio è composto da cemento armato e tavelle forate per la tompagnatura; tutti i piani sono ad uso
residenziale.
Attualmente, non tutte le unità immobiliari, sono servite da split per il raffrescamento; ma sono dotate di
radiatori verticali per il riscaldamento, anche se all’interno delle unità immobiliari troveremo zone che
risultano essere non climatizzate, come vedremo in seguito.

Nel seguito, si riportano le principali caratteristiche dimensionali dell’edificio oggetto di diagnosi.


Involucro
Di seguito si analizzano gli elementi edilizi disperdenti costituenti l’involucro dell’edificio analizzato.
Attraverso la documentazione resa disponibile, integrata dai dati reperiti direttamente del personale
tecnico nel corso dei sopralluoghi in sito, è stato definito, con la maggiore accuratezza possibile in
relazione all’accessibilità dei luoghi e dei singoli componenti (mediante indagini endoscopiche), lo
stato di fatto delle strutture opache e trasparenti disperdenti, con la stima della trasmittanza termica
degli elementi.
Di seguito si riporta brevemente la descrizione dei diversi elementi tecnici.

Pareti verticali esterne


Le pareti esterne presentano uno spessore di 30 cm per ogni piano fatta eccezione per quello che
delimita il vano scala con l’esterno. Di seguito vengono riportate le trasmittanze termiche stimate per
le pareti esterne, ipotizzate tenendo conto di dati di lettura inerenti l’epoca e le tradizioni costruttive
locali.

Tabella 1 – Caratterizzazione pareti esterne

Ue
Descrizione Trasmittanza Termica stimata [W/m2K]
Muro esterno perimetrale (30 cm) 1,100
Muro esterno vano scala (60 cm) 0,544

Copertura
La copertura dell’edificio è costituita da un tetto a doppia falda. Grazie ai dati forniti dal progettista
sappiamo la reale stratigrafia del solaio che ha permesso di valutare la trasmittanza termica per la
definizione della dispersione termica attraverso la copertura stessa.

Tabella 2 – Caratterizzazione solaio di copertura

Ue
Descrizione Trasmittanza Termica stimata [W/m2K]
Solaio di copertura 2,118
Solaio piano rialzato
Tabella 3 – Caratterizzazione del solaio contro terra

Ue
Descrizione Trasmittanza Termica stimata [W/m2K]
Solaio verso locale garage 1,619
Solaio interpiano 1,619

Componenti finestrati
Le tipologie di infissi presente in sito sono di tipo alluminio, con doppio vetro tutti senza taglio
termico.

Figura 1 – Componenti finestrati doppio vetro senza taglio termico


Tabella 4 – Abaco degli infissi

UW Ug
trasmittanza trasmittanza
L H termica termica
Descrizione [cm] [cm] serramento vetro N°
stimata stimata
[W/m2K] [W/m2K]
Prospetto C-B/D-A, Finestra piano Terra 40 50 5,298 2,523 2
Finestra 1°, 2°, 3° piano 40 253 4,599 2,523 6
Finestra 4° piano 40 201 4,643 2,523 2
Prospetto A-B, Finestra T, 1°, 2°, 3°, 4° p. 130 130 3,774 2,523 20
Prospetto A-B, Finestra T, 1°, 2°, 3° ,4° p. 66 77 4,413 2,523 20
Prospetto C-D, Finestra T, 1°, 2°, 3° piano 130 224 3,572 2,523 16
Finestra 4° piano 130 224 3,952 2,523 4
Prospetto C-D, Finestra piano Terra 101 224 3,770 2,523 2
Finestra 1°, 2°, 3°, 4° piano 101 130 3,961 2,523 8

Rappresentazione Cad delle piante di riferimento


I locali dell’edificio sono mostrati nelle seguenti figure. Per tutte le unità immobiliari il servizio di
raffrescamento è coperto da split, il servizio di riscaldamento, invece, dai radiatori.
Il calcolo degli indici di prestazione energetica per lo stato di fatto è stato effettuato con gli impianti
esistenti.

Figura 2 – Pianta locali piano terra


Figura 3 – Pianta locali primo piano

Figura 4 – Pianta locali secondo piano


Figura 5 – Pianta locali terzo piano

Figura 6 – Pianta locali quarto piano


Interventi sull’involucro
Il primo intervento previsto nella progettazione di riqualificazione energetica è la sostituzione dei
serramenti con infissi a vetro doppio e taglio tecnico.
Ulteriore intervento previsto dal progetto di riqualificazione energetica sulle componenti
dell’involucro è l’apposizione del cappotto termico per le strutture opache perimetrali, la sostituzione
degli split e delle caldaie.
Gli interventi proposti garantiscono valori di trasmittanza termica utile inferiori ai valori limite della
trasmittanza termica utile U delle strutture che compongono l’involucro edilizio espressa in (W/m2K),
per le zone climatiche C, secondo la tabella 2 all’allegato B del DM 11/03/2008 come modificato dal
DM 26/01/2010 e secondo l’allegato B del DM 26/06/2020.

Tabella 5 – Tabella 2 all’allegato B del DM 11/03/2008 come modificato dal DM 26/06/2010


Tabella 6 – Requisiti specifici per gli edifici esistenti soggetti a riqualificazione energetica – Decreto
Ministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) del 26 giugno 2015.
Risultati della modellazione con il software “Edil clima”
Possiamo riassumere i vari interventi eseguiti sull’involucro, guardandoli ante e post.
Ricordiamo che sono stati eseguiti interventi sull’involucro esterno, con la messa in opera di un
cappotto termico:
Dai diagrammi sopra definiti, facendo riferimento a due generici mesi, risulta evidente come la
verifica termo-igrometrica è soddisfatta, e quindi non si ha pericolo di condensa per tale componente
esterna. E’ ridondante quindi visualizzare tutti i diagrammi ottenuti per l’involucro edilizio in esame
in quanto mostrano tutti il medesimo risultato.
Figura 7 - Schema Impianto ante intervento

Figura 8 - Schema Impianto post intervento

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