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La poesia di Marinetti, Folgore e Soffici, Le “tavole parolibere”

Il futurismo:

- il futurismo nasce agli inizi del Novecento


- il periodo di maggior successo del Futurismo – tra il 1909 e l’inizio degli anni ’20
- periodo di grande evoluzione
- trasformazioni sociali, cambiamenti politici e nuove scoperte - la lampadina, le prime
cineprese, il telegrafo senza fili, la radio, le automobili, gli aeroplani
- Filippo Tommaso Marinetti - fondatore del movimento
- 5 febbraio 1909 Marinetti pubblica per la prima volta il Manifesto del Futurismo sulla
Gazzetta dell’Emilia - dopo pubblicato in altri giornali italiani, viene pubblicato anche
sul parigino Le Figaro
- nel Manifesto: principi programmatici e concetti innovativi
i futuristi celebrano la forza, gli istinti, l’aggressività, l’azione violenta, glorificano la
guerra
- distruzione della tradizione del passato, delle accademie, dei musei, delle cose antiche
- nuovo criterio di bellezza, ritrovano nella macchina, nella velocità, nella tecnologia,
nell’industria
- lo scopo del Manifesto: stupire e scandalizzare e provare uno shock nel lettore
- nel movimento futurista- 3 fasi
o Primo: dal 1909 al 1912, Corrado Govoni, Aldo Palazzeschi, Enrico
Cavacchioli, Luciano Folgore
o Seconda: dal 1912 al 1915, caratterizzata da una serie di manifesti, Manifesto
tecnico della letteratura futurista, Distruzione della sintassi, Immaginazione
senza fili, Parole in libertà, Lo splendore geometrico e meccanico e la
sensibilità numerica (il corpo umano è una macchina naturale che deve
diventare sempre un congegno (szerkezet) tecnico-meccanico), la rivista
Lacerba si avvicina al futurismo
o Terza fase: dal 1915 al 1920, la fase più politizzata, i futuristi vedono nella
guerra un modo positivo per esprimere le energie, per sviluppare la produzione
delle macchine, per selezionare le nazioni e i popoli più forti, i futuristi entrano
in rapporto con Mussolini, collaborazione propagandistica, molti di loro
aderiscono (csatlakozik) al Fascismo (Marinetti= segretario della fascista
Accademia d’Italia)
- con 1920 si chiude la fase creativa del futurismo

La poetica futurista:

- nella prima fase sono molto forti l’influenza del Simbolismo e il riferimento
fondamentale al verso libero
- nel 1909: Palazzeschi, Govoni, Corra, Buzzi e altri sottoscrivono il manifesto
Uccidiamo il chiaro di luna, contro la poesia tradizionale, romantica e decadente
- nella seconda fase si giunge a un mutamento delle forme espressive, dal verso libero si
passa alle parole in libertà
- parole in libertà: si basano sull’abolizione (eltörlés) della sintassi, degli aggettivi e
della punteggiatura, sostituita da segni matematici o musicali, il linguaggio è molto
asciutto (száraz, nyers), incrementato (növekedés) dalle onomatopee (hangutánzó),
dall’ortografia libera e dall’uso dei verbi all’infinito
- esempi: Zang Tumb Tumb e Battaglia + peso + odore di Marinetti
- I temi: il futuro con le macchine, la frenesia della vita cittadina, la velocità, le battaglie
con aggiunta di colpi di cannone (ágyú) e grande varietà di suoni, rumori, odori

La pittura futurista:

- migliori risultati nelle espressioni artistiche legate alla pittura, al mosaico e alla
scultura
- 1910: Mostra d’Arte Libera a Milano, pubblicano le prime opere futuriste di Boccioni,
Carrà e Russolo
- 1912: Marinetti a Parigi organizza una mostra alla Galerie Bernheim-Jeune, gli artisti
italiani sottolineano la loro divergenza (nézeteltérés) dal Cubismo e affermano di
ricercare uno stile del movimento
- per il Cubismo la scomposizione (szétbontás) rende possibile una visione del soggetto
fermo (maradandó) in una dimensione esclusivamente spaziale, il Futurismo utilizza la
scomposizione per rendere la dimensione temporale, il movimento
- nelle opere futuriste - l’elemento dinamico
- due importanti esponenti del movimento pittorico: Umberto Boccioni, Giacomo Balla
- la pittura di Boccioni – simbolica, la città che sale
- la pittura di Balla – fotografica, analitica, Ragazza che corre al balcone

Ardegno Soffici:

- Nacque nel 1879, nel cuore della Toscana


- 1893: la famiglia si trasferisce a Firenze, Ardegno comincia ad assaporare la poesia
- 1904: “salto decisivo”- va a Parigi, esperienze (incontra Pablo Picasso - cubismo,
amicizia con Papini)
- ha lavorato molto come giornalista
- 1913 - Lacerba- rivista di Giovanni Papini e Soffici, grande successo
- Giunse la guerra, come volontario partecipa a diversi combattimenti, ferito 2 volte,
nasce il Kobilek, Giornale di battaglia (1918) e Caporetto (Kobilek: dal nome del
monte dove si svolse una importante azione di guerra a cui Soffici partecipò,
diaristico, equivalente di un dipinto, colori, realismo classico, tutto spontaneo e non
teorico)
- nella pittura lo spirito di avanguardia è più decisivo che in letteratura
- per Soffici scrittore il problema consiste nella penetrazione (áthatolás) della realtà,
solo l’intuizione può risolvere
- tra le prime grande interesse era il cubismo di cui non accetta il rigido geometrismo e
l’impoverimento coloristico
- Cubismo: i suoi elementi plastici con la visione tradizionale della realtà proiettando
sulla tela
- 1914: Soffici cerca una soluzione personale tra il Cubismo e Futurismo, inclina al
futurismo
- 1918: la prima mostra personale a Firenze, 117 opere
- in politica aderisce al Fascismo, nel 1925 firma il Manifesto degli intellettuali fascisti
- 1932: l’Accademia Italia gli assegna il premio “Mussolini” per l’opera artista e critica
- 1937- allontana da Mussolini
- 1944: viene arrestato
- 1946: viene assolto
- 1951: la pubblicazione del primo volume dell’autobiografia, “L’uva e la croce”,
seguito da due altri volumi, nel 1955 l’ultimo volume “Fine di un mondo”
- 1964: muore, colto da trombosi
- 1972- mostra a Parigi, limitata al primo gruppo futurista, di Balla, Boccioni, Russolo,
Carrà, Severini, Soffici

Filippo Tommaso Marinetti:

- 1876-1944
- studia del collegio dei Gesuiti francesi Saint-Francois Xavier, a 17 anni fonda la sua
rivista scolastica, Papyrus
- studia anche a Parigi
- partecipa alla guerra di Etiopia, scrive sulle esperienze
- organizzatore e teorico del movimento futurista
- Manifesti
- Prose: Mafarka il Futurista, Zang Tumb Tumb
- distrugge la sintassi, disporre le parole a caso, si deve eliminare l’aggettivo, decade la
necessità della punteggiatura, usano i segni della matematica, e musicali
- nella letteratura 3 elementi trascurati: il rumore, il peso, l’odore
- esempio: nel testo della raccolta Zang Tumb Tumb
- alcuni studiosi dicono che i futuristi rimpiangono le armonie e considerano brutta la
poesia futurista
- la macchina- come mezzo per liberare l’uomo dai lavori faticosi e avvilenti e come
simbolo di una nuova sensibilità

Luciano Folgore:

- nasce nel 1888


- conosce Marinetti, aderisce al Futurismo
- a Firenze collabora alle riviste Lacerba, La Voce, L’Italia futurista, Avanscoperta

Giovanni Papini:

- nel 1913 fonda con Ardegno Soffici la rivista Lacerba


- per lui il futurismo rappresenta la guerra contro l’accademia, contro l’università,
contro lo scolarismo, contro la cultura ufficiale
- celebre articolo nella Lacerba per la memoria della Prima guerra mondiale - Amiamo
la guerra
- aderisce al Fascismo

Paolo Buzzi:

- l’attività di scrittore
- 1886: raccolta di poesie dialettali con liriche - Rapsodie leopardiane
- 1905: conosce Marinetti, contribuiscono a fondare la rivista Poesia, per la quale scrive
un lungo poema in prosa- L’esilio

Zang Tumb Tumb - 1920

- pubblicata in Poesia (rivista di Marinetti) nel 1914


- ispirato all'assedio di Adrianopoli (1912)
- utilizza metodi di stampa particolari inserendo caratteri tipografici di varie dimensioni
(grassetto, corsivo)
- crea un effetto visivo in grado di riportare il lettore al centro della battaglia
- parole in libertà/paroliberismo: uno stile letterario del futurismo
o le parole non hanno alcun legame sintattico-grammaticale fra loro, non sono
organizzate in frasi e periodi
o viene abolita la punteggiatura, gli accenti, gli apostrofi
o usa termini onomatopeici per riprodurre i suoni della guerra
- nella letteratura 3 elementi trascurati: il rumore, il peso, l’odore

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