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speciatizzati in metodi magnetici 105,~ in metodi sismici 73, in. metodi eiei-
trici 65,~in metodi gravimetrici 63, in metodi radioattivi 21 e ~6 in quelli
geotermici (*).
Senza occuparci delle ahre questioni esaminate dalla citata Commis-
stone americana, perch~ inerenti particolarmente alle condizioni dell'A-
merica del Nord, come quella sulle possibilith di sistemazione dei laureati
in geofisica, non sar~ inopportuno aggiungere qualche parola sul prob-lema
della formazione degli elementi specializzati in geofisica e deIl'insegna-
mento di questa disciplina in genere, con riferimento alia nostra situazione,
problema che esige un serio esame sopratutt0 per la geofisica applicata,
in quanto da esso dipcnde la pih razionale e sollecita valorizzazione delle
nostre risorse naturali.
La questione richiede innanzitutto che si comprenda giustamente cib
che ~ e ci8 che dev'essere la geofisica. A1 riguardo appare degna di nota
una suggestiva illustrazione del carattere di questa disciplina data d~
C. A. Heiland e Dart Wantland nella pubblicazione citata. Gli Au-
tort, dopo aver paragonato la geofisica ad un ragazzo che ha per padre la
geologia e per madre la fisica, scrivono r162Father Geology had come to the
conclusion t h a t the boy could be very helpful to him and now wanted
him to live in his house. His mother, who had brought him through the
teething and measles stages, f e l t q u i t e capable of bringing up the boy
without the help of his father; and, as the fairer sex will do, would confide
to a neighbor every now and then that his father was no of muh account.
In his dilemma, a n d having acquired some experience in life, the boy
decided it would be best for him not to take sides, and t o retain his re-
spectful attitude toward both parents. He had learned that both of them
had their good points, although they could not get along together ~. ~nol-
tre, anche per te condizioni gia riscontrabili oggidi in Italia, si deve con-
venire che <cIt seems that the geologists and physicist have decided to
move into opposite camps and that neither is willing to give much ground.
There have been strong expression by the physicist that he is quite capable
of interpreting his findings without the help of the geologist. The geologist
has countered with the statement that Geophysics is nothing but a r tool ~"
of Geology ~.
Per contro, la natura e la complessith dei problerni geofisici richie-
derebbero una stretta collaborazione fra geologie fisici; t h e perb ~ diffi-
cilmente realizzabile sia per le ragioni addotte come per I'impossibilit'~ di
ricavare da collaborazioni temporauee ed occasionali risultati /tdeguati a
quanto la geofisica pub oggidl realmente fornire. Si verifica ci0~ quanto
avvenuto per altre discipline moderne, come l'elettrotecnica, che ha
dovuto staccarsi dalla fisica e dalla meccanica delle macchine per c0stituire
una scienza a s~ con indirizzi e caratteri p r o p r i i ; senza per questo pre-
scindere dai contributi che le possono ancor oggi dare la fisica e le altre
branche dell'ingegneria, per i legami mutui che vincolano le varie disci-
pline fra d l loro e sono un eiilcace elemento del loro progresso.
La logica conseguenza ~ che bisogna tendere e pervenire presto ad
nna organica formazione di elementi specializzati, attraverso istituti, scuole
e laboratori veramente appropriati alle esigenze gih grandi, ma sempre
maggiori della geofisica; e cib i n d i p e n d e n t e m e n t e dagli istituti o laboratori
esistenti di fisica o di geologia, che non possono, anche con le pih lodevoli
intenzioni, fornire quei contributi sia didattici che scientifico-tecnici neces-
sari alla geofisica, ai fini delle sue m u l t i f o r m i applicazioni. E sopratutto
in questo campo dove la formazione degli elementi specializzati deve stare
in primo piano, sarebbe assurdo pensare ad una separazione fra Universit~
ed istituto di ricerca, perch~ essa riuscirebbe di grave danno ad ambedue (*).
Da quanto esposto deriva come non sia accettabile che in parte l'opi-
nione recentemente manifestata da due nostri esimi geo-mineralologi, se-
condo la quale c~ parrebbe desiderabile che, a prescindere dalla eventuale
e discutibile fondazione di un Ufficio centrale di Geofisica applicata, a
singoli istituti di fisica, di geodesia e di geofisica venisse affidato, con i
mezzi all'uopo necessari, lo studio ed il perfezionamento dell'una e del-
l ' a h r a branca di questa scienza composita, giovane e in rapido continuo
sviluppo )~ (**). L'espressione di tale parere ~ preceduta dalla constatazione
che in Italia r non vi ~ uno solo dei nostri Istituti universitari che sia
specificatamente attrezzato per queste ricerche (mctodi geofisici per l'esplo-
razione del sottosuolo))), constatazione inesatta in quanto a Messina ( R .
Universith), a Torino (R. Politecnico) e altrove gih esistono Istituti che
svolgono la loro attivit~ scientifica e didattica in tal senso ed anche quasi
esclusivamente, con l'mlica difficohh della scarsith di mezzi, sia strumentali
quanto di personale. E p u t apprezzando l'intenzione di p r o m u o v e r e u n
maggior progresso degli studi geofisici in Italia, noi siamo d e l l ' o p i n l o n e
che una disseminazione di energie ed una suddivisione di forze nei vari
campi della geofisica, come quella auspicata dai due illustri geologi, non
riuscirebbe certamente vantaggiosa a questa giovane scienza che esige u n o
studio quanto mai totalitario ed integrale.
Effettivamente i geologi italiani hanno nelta loro generalith ormai ehia-
ramente compreso come risulti necessario potenziare i nostri Istituti uni-
vcrsitari di geofisica e creare presso gli stessi una sezione di geofisica appli-
LA SOCIETA' G E O L O G I C A I T A L I A N A
PER IL POTENZIAMENTO
D E G L I I S T I T U T I U N I V E R S I T A R I DI G E O F I S I C A