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Xxiphu, la città eterna degli aboleth, fluttua nelle acque sopra i resti dell’antica

isola atlantidea nota con il nome di Ulthuan (o Albion), un tempo abitata dalla
razza originaria che diede vita, in seguito alla schiavitù subita dai mind flayer,
ai githyanki e ai githzerai. Costoro vivevano in una società tribale e guerriera
ed erano sempre stati isolati dalle razze che popolavano il continente.
Nessuno sa chi li creò. Le varie tribù che popolavano l’isola, erano
costantemente in guerra tra loro e questo ne fece dei combattenti veramente
temibili.

L’anziano e i sovrani aboleth di Xxiphu hanno come scopo la riapertura del


portale vivente, chiuso millenni prima dagli dei Erathis e Primus, che al tempo
era il dio del tempo e lord dei cronomanti, una casta di temuti incantatori in
grado di muoversi nel tempo.

Primus e Erathis

Shub Niggurath o Dagoth/Dagon, Oberyn, un antico dio del reame remoto.


Viene liberato da? Principi dei demoni che ha schiavizzato, culto del male
elementale? Altro? Vorador o Voradon, necromante guerriero al servizio di
Orcus, schiavizzato da Tharizdun. Questi si reincarnerà in Archaon, umano
con poteri straordinari e, durante il processo, questi riesce a liberare

Vecna, mentre vagava sul piano dei sogni, era conscio dell’influenza che
Tharizdun stava avendo su uomini e demoni. I suoi agenti avevano visto cosa il
dio incatenato stesse facendo e Vecna stava cercando la presenza dei cristalli
di Khydarin, necessari per respingere le orde di aberrazioni che stanno
tentando di risvegliarlo.

Star Spawn (mordenkainen’s)

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