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Es n 12

O graziosa luna, mi ricordo che, un anno fa, venivo pieno di angoscia su questo colle a contemplarti e che
anche allora, come adesso, tu stavi sospesa su quella selva che rischiari interamente. Ma a causa del pianto
che sgorgava dalle ciglia ai miei occhi il tuo volto appariva annebbiato e tremulo, perché la mia vita era
dolorosa, e lo è ancora, né dà segno di volere cambiare, o mia cara luna. Eppure mi dà sollievo il ricordare,
e il contare gli anni della mia sofferenza. Oh come giunge gradito nell'età giovanile, quando la speranza ha
ancora dinanzi a sé un lungo cammino e la memoria si lascia dietro un tratto breve, il ricordo del passato,
benché esso sia stato triste e il dolore perduri ancora!

Es n 11

O graziosa luna, io mi ricordo che un anno fa venni su questo colle pieno d’angoscia a contemplarti. Tu stavi
sopra quel bosco che schiarisci completamente.

Es n 13

Il dipinto “la luna sorge dal mare” di Caspar David Friedrich mi trasmette un enorme senso di vuoto, come
se mi immedesimassi in uno di quei tre ragazzi e contemplassi quanto fossi piccolo rispetto al resto del
Mondo. Inoltre, vedendo quei ragazzi mi trasmette una profonda sensazione di amicizia, come se non
potessi mai separarmi da un amico o amica, qualsiasi fosse la ragione.

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