ro appartiene alla beneficienza. Voglio dedicare il mio tempo ad aiutare scuole, organizzazio- ni non profit, e tutte le charity che hanno bisogno di me. Con un messaggio di ben due pagine sul suo blog www.biz- stone.com, Christopher Isaac Biz Stone annuncia al mon- do che lascer il suo lavoro full time a Twitter (Mi tolgo di mezzo dallo staff), cinque an- ni dopo averlo cofondato insie- me a Jack Dorsey, Noah Glass e Evan Williams. Continuer a collaborare con il social network spiega il 37enne enfant prodige dei nuovi media, che adesso si de- dicher a rilanciare la Obvious Corporation da cui nel 2006 nato Twitter per sviluppare nuovi sistemi che aiutino le persone a lavorare insieme, mi- gliorando il mondo. Il mio sogno esulta sul blog fi- nalmente si sta per avverare. Stone solo l ultimo di uninterminabile serie di mi- liardari Usa trasformatisi in be- nefattori. Da Andrew Carnegie a John Rockfeller e da George Soros a Warren Buffett e Bill Ga- tes, la filantropia una delle co- stanti del capitalismo america- no sin dalle origini. Forse per- ch, come teorizz il politico abolizionista Henry Ward Bee- cher alla met dell800, ogni atto di beneficienza un passo in avanti verso il Paradiso. Per farsi perdonare le ric- chezze accumulate, la morale Wasp della nazione timorosa di Dio impone di non ostentare mai e soprattutto di give back, restituire. Non il caso di Stone: Io e mia moglie Livia abbiamo sempre trovato il mo- do di aiutare gli altri, anche quando eravamo poveri e pieni di debiti afferma . Oggi, grazie alla nostra condizione agiata, possiamo dare un con- tributo ben maggiore. Lui sa bene cosa vuol dire es- sere povero. Nato a Boston, da un meccanico e unimpiegata statale figlia di emigranti irlan- desi, sin dallet di due anni, Stone e le sorelle hanno vissu- to a Wellesley, la cittadina del Massachusetts che ospita lomonimo e prestigioso college da lui definito una enclave snob. Quel suo curioso nomignolo, Biz, trae origine dal modo in cui suo padre Christofer pronun- ciava Isaac con il forte accento del proletariato di Boston: Biz-ah-bah. Iscrittosi nel 1992 alla Northeastern Univer- sity, Biz non mai arrivato alla laurea. E a differenza dei suoi compagni di corso ricchi e atle- tici, lui non ha mai praticato sport. Quasi a conferma della sua reputazione di secchione riconosciuta anche dal magazi- ne GQche di recente lo ha inco- ronato Nerd dellanno. Un nerd con un cuore di zuc- chero. Mentre Twitter diventa sempre pi pro-profit (que- stanno intascher circa 150 mi- lioni di dollari in introiti pub- blicitari), lui si da alla charity attraverso la Biz and Livia Sto- ne Foundation, che elargisce fondi a innumerevoli cause, non solo umane. Uno dei suoi chiodi fissi sono, infatti, gli animali: Livia e io ci battia- mo da sempre per ladozione, contro lacquisto in negozio. Casa Stone somiglia a un picco- lo zoo, con cani, gatti, tartaru- ghe, gufi e persino pipistrelli: Un giorno, quando rincasan- do dal lavoro sentii un odore fortissimo in casa, Livia mi spieg che nella stanza degli ospiti aveva sistemato una puz- zola. Chi ha visitato la loro abi- tazione di Marin County, vici- no a Berkeley, riferisce che lar- redamento a dir poco sparta- no, privo di gadget costosi e giochi high tech: Sono tutti nascosti negli armadi rivela Stone dopo una giornata da- vanti al pc, quando torno a ca- sa mi rilasso leggendo un libro di carta, mentre mia moglie prepara una delle sue favolose cene. Alessandra Farkas RIPRODUZIONE RISERVATA Il re dei cinguettii Stati Uniti l| co|onda|orc dc| s||o d| m|crob|o|n. H| |o|o d| mc//o. lon abbandona || a||ar| ma ora a|u|cra scuo|c c rupp| non pro||| Con la moglie Il nuovo sistema: pi privacy e lavoro condiviso Le stime di Forbes Il personaggio 8|/ S|onc c |ra |c mcn|| chc hanno por|a|o a||a nasc||a d| Tw|||cr. || pro|o||po |u rca||//a|o da |u| c da !ac| 0orscy |n 2 sc|||manc. S|onc c vcano cd c co|nvo||o |n var|c causc amb|cn|a||s|c. nc||a |o||a a||a povcr|a c comc a|||v|s|a nc| sc||or| sa|u|c c cduca/|onc La creatura Tw|||cr. |anc|a|o nc| 2OOG. con|a 2OO m|||on| d| u|cn||. l| s||o conscn|c d| pubb||carc tweet. c|nuc||||. mcssa| d| un mass|mo d| l/O cara||cr|. chc compa|ono su||a pa|na pcrsona|c dc||u|cn|c. lc vcnono pubb||ca|| l9O m|||on| a| |orno Lannuncio Su| suo b|o www.b|/s|onc.com. || papa d| Tw|||cr (nella foto) ha annunc|a|o chc |asccra || suo |avoro |u|| ||mc nc||a/|cnda. Vo||o dcd|carc || m|o |cmpo ad a|u|arc scuo|c c assoc|a/|on| non pro|||. la co||abora/|onc con Tw|||cr. pcr. non s| |n|cr- rompcra dc| |u||o Primo tweet del Pontefice inviato con il tablet Le origini Le novit Insieme alla moglie Livia gestisce una fondazione che finanzia anche cause animaliste Nella classifica della ricchezza, con 18 miliardi di dollari Zuckerberg ha superato Brin e Page Nato a Boston da un meccanico e unimpiegata figlia di emigranti irlandesi, Biz sa cosa vuol dire essere povero I gruppi S| ch|ama C|rc|cs |a |un/|onc d| Coo|c+. || nuovo soc|a| nc|wor| d| Coo|c (sopra). chc pcrmc||c d| rarupparc pcrsonc v|c|nc a|| u|cn|| |n rupp|. cond|v|dcndo |n|orma/|on| d|vcrsc Mappe virtuali Tra |c |un/|on| cc lanou|s. || u|cn|| possono scopr|rc su oua|| s||| nav|ano | propr| am|c| c. sc |rcoucn|ano ab||ua|mcn|c un |uoo. cn|rarc |n cha| con a||r| mcmbr| MILANO Larry Page da tempo non aveva dubbi: la Big G doveva assolutamente entra- re da protagonista nel campo dei social network. E quando il cofondatore di Google ad aprile subentrato a Eric Schmidt co- me ceo della multinazionale c stata unaccelerazione. Cos do- po mesi di sussurri, arrivata lora per Mountain View di lan- ciare la sfida definitiva a Face- book, mostro ormai da 700 milioni di utenti e il cui fon- datore, Mark Zuckerberg, sta- to proclamato ieri da Forbes ter- zo magnate tecnologico pi ricco del mondo, superando proprio i cofondatori di Goo- gle, Sergey Brin e Larry Page. Ecco quindi Google+, da leg- gere plus, un progetto che vuole integrare tutti gli stru- menti web del motore di ricer- ca e declinarli verso quella che ormai la parola dordine tassa- tiva di ogni attivit online: con- dividere. Il nuovo servizio, al momento ancora riservato a po- chi utenti che potranno accede- re alla fase di testing tramite invito (cos come era stato nel 2004 per Gmail), non in real- t il primo tentativo di Google di sviluppare un progetto so- cial. Ma i progetti precedenti, da Orkut a Buzz e Wave, non so- no certo passati alla storia. Se non come tra i pochi fallimenti della onnipotente Big G. In Re- te gi si sollevano dubbi sulla tempestivit di Google+, in arri- vo proprio nella settimana che dovrebbe essere decisiva per la (s)vendita da parte di Rupert Murdoch e della sua Newscorp di MySpace, social network che in pochi anni stato letteral- mente masticato e ridotto ai mi- nimi termini dalla creatura di Zuckerberg, quel Facebook che non solo ha superato Google co- me numero di utenti unici, ma che sta surclassando il motore di ricerca anche come pagine vi- ste. Secondo alcuni esperti, en- tro tre anni Fb potrebbe rappre- sentare da solo pi della met dellintero traffico web. Ecco perch il colosso di Mountain View deve correre ai ripari per provare a difendere una leadership in Internet sem- pre pi evanescente, con la pio- vra Facebook da un lato e la cor- sa ad handicap sul cloud com- puting dallaltro. Perch dopo iCloud di Apple, presentato a inizio giugno, marted stata la volta di Microsoft a lanciarsi nelle nuvole con Office 365: il pacchetto con Word, Excel, Outlook e Powerpoint che po- tr essere utilizzato direttamen- te online, senza installazione sul proprio computer. Con la possibilit, appunto, di condivi- dere in diretta il proprio lavoro. La Big G, che con Docs aveva an- ticipato tutti, si trova ora a do- ver inseguire anche qui. Google+ nelle intenzioni del- lazienda dovrebbe essere la ri- sposta a tutti i problemi. Il nuo- v o s i s t e m a d i s o c i a l networking si basa su cinque pilastri, strumenti integrati co- me detto per rilanciare su ogni tavolo. Circles la base, uno strumento per creare gruppi di amici differenziati con cui con- dividere riflessioni, notizie, im- magini e quantaltro. Un siste- ma che mette laccento sul con- cetto di privacy, forse il terreno pi scivoloso per Facebook: in- vece di condividere con tutti, selezionare a monte i contenuti e i friends con cui farli appun- to circolare. Un altro aspetto che differenzia Google+ da Face- book da questo punto di vista il fatto che Circles un sistema aperto, come da filosofia azien- dale, dove si possono invitare utenti anche se non sono iscrit- ti a Google+. Se Instant Upload vuole es- sere la risposta alla nuvola di Apple, permettendo di inviare dal proprio cellulare foto e vi- deo allalbum personale online e di condividerlo in tempo rea- le con un gruppo di amici, Hangouts invece il cloud de- dicato alla produttivit: un eco- sistema digitale che permette tramite chat a un numero fino a dieci persone di lavorare insieme, contemporaneamen- te. La funzione consente inoltre di sapere su quali siti stanno na- vigando i propri amici. Infine, Sparks un aggregatore che aggiorna gli utenti su tutti i con- tenuti video, immagini, news, blog che rispondono a una determinata chiave di ri- cerca, mentre Huddle dovreb- be aiutare chi ha una vita socia- le intensa a coordinarsi in tem- po reale con gruppi selezionati di amici tramite sms. Magari per provare a incontrarsi anche nella vita reale. Federico Cella Vitadigitale.corriere.it RIPRODUZIONE RISERVATA La corsa ai social network Sfida di Google a Facebook CITTA DEL VATICANO La prima volta di Obama era stata nei quartieri della Croce rossa Usa, durante lemergenza per Haiti. Quella di Benedetto XVI, dalla sua scrivania nel palazzo apostolico. I grandi del mondo sono sempre pi sedotti dai social network, e in particolare da Twitter. Data a due giorni fa il primo tweet del Pontefice: Cari amici, ho appena dato lavvio a www.news.va. Sia lodato Ges Cristo! Con le mie preghiere e la mia benedizione, Benedictus XVI. Loccasione: il lancio del nuovo portale vaticano, che raccoglie sia le notizie relative al Papa e alla Chiesa, sia le diverse strutture di informazioni della Santa sede, dallOsservatore Romano alla sala stampa, con un calendario che riporta tutti i principali appuntamenti delle prossime giornate. toccato a monsignor Claudio Celli, presidente del pontificio consiglio per le comunicazioni sociali, spiegare a papa Ratzinger le novit del nuovo sito; ma stato il Pontefice 84enne a voler accompagnarne il lancio con il suo personale esordio su Twitter, componendo il messaggio di annuncio e cliccando sul tablet per inviare il testo ai followers di tutto il mondo. Un gesto che dimostra lapertura del Papa verso i nuovi mezzi di comunicazione e le loro potenzialit di evangelizzazione. RIPRODUZIONE RISERVATA Il Vaticano online Stone tradisce Twitter per dedicarsi al volontariato Internet Houn|a|n V|cw ha |n|/|a|o |cspcr|mcn|o con un numcro ||m||a|o d| u|cn|| 27 Cronache Corriere della Sera Gioved 30 Giugno 2011 italia: 515050585854