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Cultura in Europa

Analizzando il testo ho trovato molti punti trattati da Umberto Eco che si trovano allineati al mio pensiero.

Quanto scritto da Eco lo posso suddividere in due parti fondamentali. Nella prima parte Eco spiga le due
grosse differenze di ideologie presenti all’interno dell’Europa mentre si cercava di completare il progetto di
una costituzione europea che avrebbe dovuto unificare e riformare i tratti fondamentali dell’unione. Nella
seconda parte l’autore riporta un riassunto storico delle principali culture che hanno influenzato l’Europa,
andando a rinforzare la tesi di un Europa multietnica.

Dal tempo di questo scritto in Europa ci sono stati tantissimi cambiamenti rivolti all’integrazione,
ricordiamo come nel 2007 siano entrati a far parte dell’Unione europea stati dell’est che fino a poco tempo
prima erano sotto l’influenza e il controllo russo. Questo ha aperto la strada ad un avvicinamento culturale
politico dell’Europa occidentale e orientale.

Anche se nel 2007 il progetto di una costituzione europea è naufragato gli sforzi non sono stati vani. A
cominciare dell’entrata in vigore nel 2009 del Trattato di Lisbona.

Il Trattato di Lisbona, noto anche come Trattato di riforma è ufficialmente il trattato che modifica e unisce
quegli esistenti sull’Unione Europea e sulla Comunità Europea.

Un altro evento importante del 2009 è la richiesta importante da parte della Serbia (ex Iugoslavia) di
entrare a far parte dell’unione europea.

Un evento importantissimi che ha visto in primo piano per i diritti umani gli stati membri dell’UE in
particolare quelli dell’area mediterraneo-meridionale allo scoppio della primavera araba nel dicembre
2010.

Nel 2012 l’Europa è stata premiata con il Nobel per la pace, in seguito al suo grande impego
nell’unificazione multietnica del continente.

Nel 2013 anche la Croazia come la Serbia aderisce all’UE. Questo dimostra come anche gli stati che dopo la
fine della Seconda guerra mondiale che erano considerati nemici perché comunisti diventino amici
nell’Unione abbattendo le barriere culturali e politiche che li dividevano.

Negli anni a seguire purtroppo però l’Europa è scossa da pesanti attentati terroristici, ricordiamo i più
eclatanti Francia, Spagna, Germania, Belgio, ecc. che hanno portato a minare i principi di libertà acquisiti
tanto che in alcuni momenti sono entrati in vigore leggi marziali, blocchi dei confini (blocco del trattato di
Schengen) e altre leggi. Questi attentati e il continuo flusso migratorio che in questi hanno sta aumentando
sempre più ha fatto in modo di creare un clima spesso d’odio verso popoli di altre etnie.

Per i fatti accaduti e per i contini flussi migratori che colpisco in stragrande maggioranza i paesi
mediterranei si sono create forti divisioni di pensiero e di cultura tra i paesi membri dell’Unione. Malgrado i
continui sforzi da parte del parlamento europeo ancora oggi ce una profonda divisione di vedute tra i paesi
soggetti a forte immigrazione e ai paesi del nord e dell’est dell’Europa che innalzano delle vere e proprie
barriere per impedire l’ingresso ai migranti arrivando anche a compiere atti di violenza (almeno da quanto
di comprende dalla stampa e delle televisioni).

Oltre a tutto questo all’inizio degli anni 2020 l’Europa e il mondo sono stati colpiti da una pandemia globale
che ha portato gli stati membri a reagire in comune accordo per affrontare nel migliore dei modi gli aspetti
sanitari, economici e sociali prevaricando ogni divisione culturale.
Per il futuro ripongo molta fiducia nell’Europa in quanto di stanno mettendo in campo tantissime iniziative
volte a uno sviluppo sempre più integrato con l’ambiente (sostenibilità ambientale) e di continua
integrazione etnico culturale.

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