Il ministro Giovannini fa infuriare i parenti delle vittime del Ponte con una gaffe

sulle concessioni. E oggi è il 4° anniversario della grigliata dei Benetton a Cortina y(7HC0D7*KSTKKQ( +$!z!{!#!,

Lunedì 15 agosto 2022 – Anno 14 – n° 224 a 1,80

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Arretrati: aa3,00
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Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

PARLAMENTARIE Domani voto online su autocandidati e big MEDIAPART Sono un milione le rumene sottomesse dai clan Ma mi faccia
5Stelle: Conte schiera Non solo le badanti: il piacere

Cafiero de Raho, Bucarest ora esporta » Marco Travaglio

Vassallo e altri esterni le “schiave” del sesso
S
morzacalenda/1. “Forse
non sono stato chiaro.
q A PAG. 3 q CASSONET, RICO E ROUSSEY A PAG. 14 - 15 L’accordo è tra Pd e Azio-
ne. Poi il Pd ha dei suoi alleati
alla sua sinistra: legittimissi-
mo. Io ho la mia opinione per-
sonale, ma come abbiamo det-
to, zero polemiche. Sono fatti
CI RISIAMO “GLI EX ALLEATI DI TOTI SCRIVONO AGLI ELETTORI PER FARSI DARE LE SCHEDE” loro. Certo che ci trovano tutti
insieme. L’unica cosa che ho
chiesto: Enrico, fai sì che non

Voto estero truccato: “Ecco

vengano eletti con i voti di Azio-
ne, per il resto, fatti tuoi” (Carlo
Calenda, leader Azione, sull’al-
leanza col Pd, In Onda, La7,
2.8). Poi rompe col Pd
perché ha dei suoi
alleati alla sua

le email dei brogli centristi”

sinistra.
S mo r z ac a-
lenda/2. “Bra-
vo! Regala un voto
a Salvini e Meloni su u-
ninominali. Però potrai
rivendicare la tua pu-
rezza. Insieme a chi ha fatto il
Conte2 e fa il promoter dei sau-
IL FATTO ECONOMICO. diti. Una vera alternativa libe-
rale”(Calenda a un commenta-
GIGGINO SFOLLAGENTE tore che gli scrive “Io voto Ren-

Di Maio: fuggono
Il disastro Ita in svendita zi”, Facebook, 3.8). Poi i voti a
Salvini e Meloni li regala anche

gli animalisti e lui (intanto si pagano premi) lui, alleandosi con quello che ha
fatto il Conte2 e fa il promoter
dei sauditi. Una vera alternati-
si allea con il Psdi va liberale.
Verità blindata. “Per Casa-
q PALOMBI A PAG. 2 - 3 lino un posto blindato in Parla-
mento: ‘Sarà capolista in Pu-
glia’” (Open, 24.7). “Casalino
L’ANTROPOLOGA MORO candidato in Puglia” (Corriere
della Sera, 24.7). “Ecco il pre-
“Il Ferragosto mio per Casalino licenziato:
Conte regala il seggio al fedelis-
diventi una festa simo. L’ex portavoce scaricato
dai deputati sarà capolista in
per gli sfruttati” Puglia” (Giornale, 25.7). Infatti
Casalino non è candidato, né
blindato né sciolto.
Ma piantala. “Questo non è
l’Ulivo, ma una nuova pianta
diversa. La Bad Godesberg del-
la sinistra italiana” (Francesco
Merlo, Repubblica, 3.8). Prati-
Lo spoglio L’arrivo delle schede nell’hub di Castelnuovo di Porto camente un salice piangente. O
p Draghi vuol dare via la compagnia: finora va peggio un crisantemo.
p Denuncia al “Fatto” di Fabio Porta, senatore Pd, già vittima delle previsioni (e dell’Alitalia). Nel frattempo i manager Contoterzisti. “La sfida del
q CAPORALE A PAG. 6 di una frode nel 2018: l’Usei contatta gli italiani in Sudamerica versano a tutti, compresi sé stessi, i bonus di risultato Terzo polo Calenda-Renzi”
per convincerli a farsi aiutare a “preparare” e spedire il voto (Stampa, 1.8). “L’avventura del
q PAGANO E DA SILVA A PAG. 10 - 11 terzo polo” (Stefano Folli, Re-
LE AUTO-SANZIONI q GAZZOLI E GIARELLI A PAG. 2 - 3 pubblica, 1.8). “Calenda, prove
di Terzo polo” (Me ssagge ro,
Così i tassi Usa 9.8). “Se il terzo polo smuove le
acque” (Folli, Repubblica, 9.8).
e la guerra fanno » GUAI ITALIANI La politica che nasconde le nostre piaghe criminali La cattiveria “Terzo polo, prove d’intesa”,
“Calenda-Renzi, trattativa sul
fallire il mondo Si parla più di Calenda che di mafia Berlusconi: “Non ho
Colle in testa”.
Terzo polo” (Corriere della Se-
ra, 10.8). “Terzo polo in campo”
q BORZI A PAG. 12 Ah ma sono (Repubblica, 10.8). “Calenda:
capelli quelli? ‘Terzo polo con Renzi’” (Stam-
» Nando Dalla Chiesa noscere scienziati Resta però una sen- WWW.FORUM.SPINOZA.IT pa, 10.8). “Terzo polo, guida
PIETRE & POPOLO insigni, scrittori sazione di smarri- Calenda”, “L’intesa sul Terzo

M
a che cosa ha fatto
Perché il Palio Carlo Calenda in vita
sua? Senz’altro cose
e Siena restano pregevoli, che io non so per
mia sola colpa, mia massima
una bella favola colpa. Come nulla o poco so
di altri politici che campeg-
q MONTANARI A PAG. 17 giano sui titoli dei giornali da
settimane intere. D’altronde
ogni tanto scopro di non co-
che vincono premi,
gente di spettacolo
con milioni di follo-
wer. Dunque ci sta. E
faccio ammenda, anche
perché – a essere sincero – il
video di Calenda dopo la ca-
duta del governo Draghi mi
era piaciuto per l’i n s ol i t a
chiarezza del linguaggio.
mento nel vedere
un Paese, o meglio
la sua opinione pub-
b l i c a , m a g n e t i c a-
mente e ossessivamente
attratto da istrioniche baruf-
fe tra personaggi di cui fai fa-
tica a trovare tracce nella
storia (anche minore)..
A PAG. 9
polo” (Corriere della Sera,
BUON FERRAGOSTO
12.8). Che poi è il quarto, ma so-
lo perché sono solo in quattro.
Domani, 16 agosto, il Levatele il fiasco. “Capito
Fatto quotidiano non Travaglio? Ma quale trattativa,
sarà in edicola: torne- fu un atto di generosità” (Tizia-
rà mercoledì matti- na Maiolo, Riformista, 9.8).
na, 17 agosto. Auguri Soprattutto verso Riina e Pro-
a tutti i nostri lettori. venzano.
SEGUE A PAGINA 20
2 l POLITICA IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022

VERSO LE URNE • CAMPAGNA ELETTORALE

Voto all’estero, riecco i trucchi

“Brogli centristi in Argentina”
» Guido Gazzoli
e Lorenzo Giarelli
C’È PURE

“ITALIANI
CON DRAGHI”
MARIO DRAGHI si
presenta alle elezioni con
un suo partito? La
risposta è no. Eppure
qualcuno ha voluto
sfruttare il nome dell’ex
capo della Bce per creare
la sua lista civetta. Ieri,
infatti, è stato depositato
anche il simbolo “Italiani
con Draghi -
Rinascimento” unico logo
con il nome del
presidente del consiglio
uscente: oltre alla scritta,
il simbolo è corredato da
una striscia tricolore. Il
simbolo sarebbe stato
presentato da tale
Cristiano Aresu, ma dovrà
sottoporsi come tutti
all’esame della raccolta
firme. "Si tratta di
un'iniziativa che non ha
alcun avallo da parte di
Draghi e che non soddisfa
perciò i requisiti di
trasparenza", si è
affrettato a dichiarare ieri
Palazzo Chigi, fornendo
l’assist al Viminale per il
possibile annullamento.
“Il premier non ne era al
corrente”, ha ribadito
anche l’entourage
di Draghi.
I
l senatore dem Fabio Porta
la considera “una truffa an-
nunciata” ed è pronto a pre-
sentare un esposto in Pro-
cura. Cinquantotto anni, tre le-
gislature col Pd, sempre eletto
nella circoscrizione del Sud A-
merica, già alle Politiche del
2018 Porta fu vittima di uno
spoglio controverso che asse-
gnò il seggio al suo rivale Adria-
no Cario, prima che tre anni di
ricorsi e di denunce alla magi-
stratura gli restituissero il po-
sto in Senato. Adesso Porta, alle
prese con la nuova campagna
elettorale, accusa ancora i cen-
tristi dell’Usei (Unione Suda-
mericana Emigrati Italiani, in
Parlamento in Gruppo con gli
uomini di Maurizio Lupi e, pri-
ma, di Giovanni Toti) di falsare
il voto degli italiani all’estero.
Dando esempio di un modus o-
perandi che preoccupa al di là
del caso specifico. Colpa di un
testo che in Argentina sta circo-
lando per mail e Whatsapp e in
cui una donna - che si definisce
una sostenitrice dell’Usei - pro-
va a convincere i destinatari a
votare il partito e sostenere Eu-
genio Sangregorio, calabrese e-
LA DENUNCIA Porta, senatore Pd, subì già una frode nel 2018: “Ecco
migrato a Buenos Aires negli
anni Cinquanta e già eletto la mail degli ex alleati di Toti per farsi dare le schede dagli elettori”
quattro anni fa alla Camera.
Dopo aver fornito generiche
informazioni sulle modalità di ormai in occasione di ogni ele- nelle competenti sedi”. seggio in favore di Cario, poi in Senato. La giunta per le Ele-
voto, l’autrice della lettera pro- zione mette in moto la macchi- Porta però non cambia idea: passato al Maie. Fin da subito zioni di Palazzo Madama e la
mette di poter “agevolare” le na del fango per delegittimare “Già nel 2018 denunciai irrego- però contestò lo spoglio in di- Procura di Roma si sono occu-
procedure: “Si les da fiaca lle- l’Usei. Con queste infondate e larità. Oggi ci riprovano in ma- verse sezioni in cui l’Usei aveva pati della cosa, acquisendo an-
var sobres al correo, los pasa- farneticanti affermazioni ha niera ancor più spudorata”. Il totalizzato risultati vicini al che alcune perizie sulle schede
mos a buscar”. Traduzione: se travalicato ogni limite, si pro- caso di quattro anni fa si è tra- 100 per cento delle preferenze, – perizie contestate dall’Usei –
siete troppo pigri per portare le cederà a denunciare il suddetto scinato a lungo. Porta perse il chiedendo di essere ammesso secondo cui centinaia di voti
buste all’ufficio postale, passia-
mo noi a prenderle. Qualche ri-
ga più avanti, il messaggio si ri-
pete: “Contattami e ti aiutiamo EX PLURIBUS UNUM
t
E Giggino s’allea col Psdi
a preparare il voto e a portarlo
alle poste per te”. Un’evidente
anomalia rispetto al corretto i-
ter: come può essere assicurata
la regolarità di una consulta-
zione in cui è un partito a farsi
carico di spedire il voto o, addi-
rittura, di “prepararlo”?

E INFATTI IL MESSAGGIO circola-

o il destino cinico e baro
to in Argentina ha fatto sbian-
care Porta: “La facilità con la » Marco Palombi non necessita di raccolta firme mocratici, che giusto sabato ha monio ideale, progettuale ed u-
quale abbiamo scoperto questa –ha annunciato “l’accordo pro- depositato il suo simbolo al Vi- mano di assoluto ed evidente

truffa è sorprendente, è bastato
intercettare una mail che da
qualche giorno circolava in Ar-
gentina a firma di una militan-
te dell’Usei che garantiva agli e-
lettori di potersi occupare del
loro voto. Un reato elettorale”.
La vicenda potrebbe finire in
Tribunale: “Sto parlando con i
miei legali mi sto confrontando
con i vertici Pd in Sud America
per capire come muoverci”.
Il Fatto ha chiesto all’Usei di
replicare al merito delle accuse,
ma il partito non ha mai rispo-
sto. L’onorevole Sangregorio si
è limitato a una nota: “Il sena-
tore Porta, evidentemente con-
sapevole che per lui il ruolo di
parlamentare finisce con que-
sta legislatura, come avviene
F
orse i suoi nuovi alleati so-
cialdemocratici potranno
ricordargli “il destino ci-
nico e baro”di cui si lamentò già
Giuseppe Saragat, padre nobi-
le del Psdi, dopo l’assai sfortu-
nata tornata elettorale del
1953. Ci riferiamo a Luigi Di
Maio, fondatore e si presume
leader di Impegno Civico, in
questi giorni impegnato a
stringere accordi elettorali con
partiti, associazioni, condomi-
ni, bocciofile e ogni soggetto si
muova, anche poco, nella com-
posita realtà italiana.
SABATO SERA, infatti, il mini-
stro degli Esteri – già alleato
con Bruno Tabacci, che gli ha
portato in dote un simbolo che
grammatico” con gli eredi del
Sole Nascente: sviluppo soste-
nibile, diritti civili, giustizia so-
ciale e contrasto al cambia-
mento climatico nel quadro
della transizione ecologica,
questi i sorprendenti punti su
cui si è trovata la convergenza
tra Di Maio, Tabacci e Mario
Calì, che è il presidente del Psdi.
Cioè, in realtà Calì è il presiden-
te di uno dei tre Psdi che al mo-
mento si dichiarano in vita.
Oltre al Psdi di Impegno Ci-
vico infatti ce n’è un altro che ha
per segretario l’ex ministro
Carlo Vizzini, che nel nuovo
millennio portò la speranza di
un mondo migliore in Parla-
mento tra le file di Forza Italia.
E poi c’è il Partito dei Sociade-
minale. Poi c’è il Psdi di Calì che
sta con Di Maio: in mancanza
di voti, promette il presidente,
“il Psdi porta in dote allo schie-
ramento progressista un patri-
SFOLLAGENTE
DOPO L’INTESA,
GLI ANIMALISTI
SI SPACCANO IN 2
valore”. L’ex leader 5 Stelle ne è
compiaciuto: “L’imperativo a-
desso è unire le forze per fornire
precise soluzioni sui temi, le e-
sigenze e le istanze che hanno a
cuore i cittadini in questo mo-
mento storico”. Sacrosanto.
Il problema è che a questo
incessante lavoro diurno di cu-
citura del povero Di Maio ne
corrisponde uno altrettanto in-
cessante di scucitura di quello
che ora il nostro può ben defi-
nire, come i suoi nuovi alleati,
destino cinico e baro. Impegno
Civico mica è solo socialdemo-
cratica, ma pure animalista, è
fatto noto. Di qui –e sempre per
fornire “precise soluzioni” ai
cittadini – l’alleanza col Partito
animalista italiano, forte dei
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022
sarebbero stati scritti dalla
stessa mano.
Soltanto a dicembre 2021
l’aula del Senato ha votato la
decadenza di Cario, consen-
tendo poi la convalida dell’ele-
zione di Porta. “Dal primo gior-
no della mia denuncia e in tutti
questi anni – racconta il sena-
tore Pd –ho chiesto al governo e
ai partiti di modificare il voto
all’estero per impedire il ripe-
tersi di gravissimi episodi”. Per
150mila voti abbondanti rac-
cattati alle Europee del 2019. Il
ministro degli Esteri, a questo
fine, s’è accordato col presiden-
te Cristiano Ceriello, solo che
ieri s’è scoperto che quello non
s’era accordato precedente-
mente col resto del partito,
che ora registra dimissioni in
massa.
CON UNA LETTERA agli iscrit-
ti e un comunicato stampa
alla vigilia di Ferragosto s’è
dimesso mezzo gruppo di-
rigente, in particolare quel-
lo che fa capo all’associazio-
ne Italia animalista, braccio
dell’omonimo partito nato
per fare da raccordo con le real-
tà territoriali: pare che abbiano
saputo solo via WhatsApp che
Ceriello, “per puri interessi per-
sonali”, li ha esclusi “alleandosi
con gruppi a noi sconosciuti e
non facendoci neanche essere
presenti ad alcun incontro”.
Piccolezze che non possono di-
sturbare il cammino del civica-
mente impegnato, democrati-
co di centro, animalista, social-
democratico e chissà cos’altro
Di Maio: è il momento dell’uni-
tà, in una sola poltrona.
PARLAMENTARIE • Le candidature
M5S: in lista Vassallo
e Cafiero de Raho,
Conte va alla Camera
“È
un momento cruciale, biso-
gna scegliere da che parte sta-
re”. Giuseppe Conte consegna
ai social due minuti di video
messaggio a poche ore dal voto con cui,
domani, gli iscritti del Movimento vote-
ranno per le parlamentarie. Non solo gli
auto-candidati, ma anche un listino di 18
nomi che l’avvocato presenterà alla base:
big e personalità anche esterne ai 5 Stelle
da blindare come capilista e che potreb-
bero correre in più collegi proporzionali e
pure all’uninominale.
La lista completa sarà diffusa a ridosso
Per posta del voto, ma Conte ha quasi chiuso l’elen-
Dal 2001, co da consegnare agli iscritti per la loro ap-
chi risiede provazione: due nomi che dovrebbero
all’estero trovare spazio sono
può votare per quelli del magistrato
corrispondenza Federico Cafiero De
LAPRESSE/ANSA Raho e di Dario Vas-
sallo. Il primo, napo- ALTRO RAMO
letano, è stato Pro-
curatore nazionale PATUANELLI
sua natura, il voto all’estero è e- antimafia dal 2017 SEGUIRÀ
sposto a maggiori rischi di irre- fino allo scorso feb-
golarità, svolgendosi per corri- braio e non ha mai a- IL LEADER: VIA
spondenza e avendo creato ne- vuto incarichi politi-
gli anni un micro-cosmo di ci. Dario Vassallo è DAL SENATO
campioni delle preferenze che invece fratello di An-
controllano pacchetti di voti in gelo, il sindaco an-
giro per il mondo, forti anche di ti-mafia di Pollica
partiti magari poco noti in Ita- (Salerno) ucciso nel 2010 in circostanze
lia ma ben radicati negli altri tuttora da accertare, ma la cui matrice è
continenti. I tanti progetti di stata fin da subito ricondotta alla camor-
revisione, però, sono caduti nel ra. Da anni Dario è impegnatissimo nella
vuoto. sensibilizzazione contro la criminalità or-
ganizzata e nella ricerca della verità sulla
morte del fratello.
QUEL CHE È CERTO, intanto, è l’elenco degli
auto-candidati per i plurinominali. Ieri
sera il M5S ha pubblicato tutti i profili sul
proprio sito. Il nome di Conte potrà essere
votato dagli iscritti per il collegio romano
della Camera, al netto dell’ipotesi che lo
stesso Conte possa poi correre anche in al-
tre circoscrizioni. Nessuna grossa sorpre-
sa per gli altri big, del resto vincolati dal
principio di territorialità: per la Camera,
il massese Riccardo Ricciardi corre in To-
scana, il ministro Stefano Patuanelli (at-
tuale senatore) nel suo Friuli, Alessandra
Todde in Sardegna, Michele Gubitosa in
Campania, l’ex sindaca Chiara Appendi-
no a Torino; mentre sceglie il Senato l’al-
tro vicepresidente Mario Turco, candida-
to in Puglia; così come la capogruppo u-
scente campana Mariolina Castellone.
Problema: il listino contiano – voluto
per portare in Parlamento alcuni volti no-
ti, vista la mannaia del vincolo dei due
mandati – scontenta molti. A partire da
un veterano come Danilo Toninelli, sena-
tore in uscita dopo due legislature:
“Ma che è la roba del listino bloc-
cato? Vi do un consiglio – ha detto
Sulle orme rinvolgendosi ai suoi follower–Vo-
di Saragat tate quelli che ritenete essere i mi-
Il ministro gliori. I listini bloccati lasciamoli al
degli Esteri Pd”. Pure Azzurra Cancelleri, due
Luigi Di Maio, mandati completati al pari del fra-
ex leader 5S tello Giancarlo, protesta: “È una
FOTO ANSA decisione indigesta che rischia di
provocare altre spaccature”.
A Conte però queste regole sono costa-
te settimane di trattative con Beppe Gril-
lo. I posti in Parlamento saranno pochi e,
oltre alle personalità esterne, pure molti
fedelissimi in regola col limite dei manda-
ti rischiano il posto se non potranno cor-
rere da capilista o in più circoscrizioni.
Oltre ai nomi, però, c’è il programma.
Ieri il Movimento ha diffuso le proposte
depositate al Viminale. In buona parte ri-
calcano i 9 punti presentati a Mario Dra-
ghi il mese scorso: “salario minimo di 9
euro l’ora”, “rafforzamento del reddito di
cittadinanza”, “stop a nuove trivellazioni e
inceneritori”, fino alla “stabilizzazione”
del Superbonus e al “taglio del cuneo fi-
scale”. Spazio pure per la cosiddetta “sfi-
ducia costruttiva”: non si può sfiduciare
un esecutivo se contestualmente non si dà
il via libera a un altro governo.
E mentre gli iscritti 5S voteranno alle
parlamentarie, anche gli ex alleati del Pd
proveranno a chiudere le liste in un inso-
lita direzione ferragostana. Il principale
nodo irrisolto resta quello di Bologna, do-
ve Enrico Letta vorrebbe imporre Pier
Ferdinando Casini per l’uninominale del
Senato, scalzando l’ex sindaco Valerio
Merola (a quel punto buono per la Came-
ra). Ieri altri circoli bolognesi del Pd han-
no scritto al segretario ribadendo il No al
decano centrista. Ma la composizione
delle liste è pratica spietata e già inizia a
mietere vittime. Di ieri l’addio al partito
del pugliese Dario Stefano, a cui il gruppo
dirigente legato a Michele Emiliano ha
tolto la terra da sotto i piedi; mentre la de-
putata Giuditta Pini ha intuito l’aria che
tira: “Per quello che so, il Pd sta decidendo
che non sia più utile che io faccia la par-
lamentare. Aspetto l’ufficialità”.
L. GIAR.
POLITICA l 3
IL PROGRAMMA DI UP
t
De Magistris: via
subito Jobs Act,
“buona scuola”
e legge Fornero
» Giampiero Calapà
“N
on è una lista di sogni, ma u-
na base programmatica con-
creta che nasce anche dalla
mia esperienza al governo di una gran-
de città: cose che altri giudicano im-
possibili, a Napoli, metropoli difficile,
abbiamo dimostrato che si possono
invece realizzare”. Con queste parole
Luigi de Magistris spiega il program-
ma della sua Unione popolare per le
politiche del 25 settembre, che il Fatto
ha potuto visionare: salario minimo di
1.600 euro al mese; abolizione del
Jobs act; riduzione dei contratti a tem-
po determinato a due soli casi specifici
sul modello della riforma di Yolanda
Diaz in Spagna; piano di assunzione di
un milione di persone nel pubblico
impiego per avvicinarsi alla media eu-
ropea, con un impegno particolare in
scuola e sanità; abolizione della legge
Fornero per giungere all’età pensiona-
bile di 60 anni o 35 anni di contributi,
con tetto massimo alle pensioni alte;
lotta all’inflazione con eliminazione
dell’Iva sui prodotti di prima necessità
alimentari; programma di costruzio-
ne di 500 mila nuovi alloggi pubblici a
consumo di suolo zero anche con la ri-
conversione di alloggi del patrimonio
pubblico per garantire una dimora a
chi non riesce ad averla; aumento del-
le pensioni minime a 1.000 euro al
mese; riequilibrio delle disparità tra
Nord e Sud a partire dalla spesa pub-
blica al contrario di quanto successo
col Pnrr; stop immediato dell’invio di
armi a paesi in guerra; impegno diplo-
matico per la pace in Ucraina e per la
distensione tra Cina e Usa; supera-
mento della Nato e stop alle armi nu-
cleari (l’Italia dovrà essere senza bom-
be atomiche e promotrice di una con-
ferenza internazionale per il disarmo e
la denuclearizzazione dell’Europa);
riforma in senso democratico delle i-
stituzioni di Bruxelles; superamento
delle politiche di bilancio di Maastri-
cht; abolizione del Mes. Corposi i ca-
pitoli relativi alla “ricostruzione del
Servizio sanitario nazionale”, degli in-
vestimenti in scuola e ricerca, dell’am-
biente e della lotta alle mafie.
4 l ITALIA
IL CROLLO DEL MORANDI Quattro anni dopo Le famiglie: “Dov’è la legge promessa?”
“Concessione da stracciare,
invece li avete pure pagati...”
» Marco Grasso
GENOVA
U
na commemorazione
con polemica. A Ge-
nova, dove ieri è stato
celebrato l’anniversa-
rio del crollo del Ponte Moran-
di, il ministro delle Infrastrut-
ture Enrico Giovannini ha ri-
vendicato la prima “revoca di u-
na concessione autostradale”
nella storia italiana. Peccato
che non si riferisse ai Benetton,
a cui lo Stato ha ricomprato Au-
tostrade per l’Italia a 8,3 mi-
liardi, ma alle autostrade a-
bruzzesi, riprese a Strada dei
Parchi (Gruppo Toto) per ina-
dempimento contrattuale.
IL PASSAGGIO non è piaciuto per
niente ai parenti delle vittime
del Ponte Morandi, che invece
avrebbero gradito altrettanta
risolutezza da parte del gover-
no anche nella trattativa fra go-
verno e Aspi: “Con la definitiva
cessione della società a Cdp si è
compiuto un atto che non po-
tremo mai accettare - ha repli-
cato la portavoce Egle Possetti -
È inaccettabile che questa con-
cessione non sia stata straccia-
ta – dice Possetti – ma addirit-
tura remunerata agli azionisti.
Nessun restyling della società
potrà mai cancellare quello che
è avvenuto: i media avrebbero
dovuto essere inclementi con
Autostrade”.
Il caso è scoppiato ieri in oc-
casione della cerimonia per i
quattro anni della strage di Ge-
nova. A fare gli onori di casa c’e-
rano il sindaco Marco Bucci e il
governatore ligure Giovanni
Toti, che hanno auspicato giu-
stizia per i morti del ponte. Ma
l’intervento che finisce al cen-
Queste parole precedono
l’inciso sulla revoca, che finisce
per avere un effetto urticante
per la platea. Lo Stato ha tanto
da farsi perdonare in questa
storia. Ed Egle Possetti lo ricor-
da partendo da una citazione
LA GAFFE A GENOVA riferita alla strage di Bologna:
“A forza di celebrare minuti di
GIOVANNINI SI VANTA: silenzio abbiamo messo insie-
me anni di vergogna. Basta,
facciamo luce e apriamo le fine-
“REVOCA AI TOTO” stre su questo paese: la politica
diventi veramente attività per
ESPLODE LA RABBIA la polis e per la nostra terra”. E
ancora: “Questi sono stati
DELLE VITTIME
quattro anni di dolore, di spe-
ranza e di illusione, non abbia-
mo mai provato invece l’orgo-
glio e la percezione del cambia-
mento. Abbiamo sperato che
dopo questa vergogna immen-
sa potesse emergere un senso di
tro delle polemiche è rivalsa, ma guardandoci intor-
quello di Giovannini, no non abbiamo percepito nes-
che calca la mano sul sun tremore, nessuno stravol-
cambiamento di rotta gimento. Siamo disillusi ma
che sarebbe stato im- speriamo che qualcuno possa
presso dal governo Dra- stupirci”.
ghi: “La memoria in- In piena campagna lettora-
cancellabile di questa le, Possetti è tornata a sferzare
disgrazia ha portato il la politica sul disegno di legge
ministero a intrapren- in favore delle vittime di disa-
dere un cambiamento stri provocati dall’inc uria
importante e spero du- dell’uomo. Un provvedimento
raturo nella sua azione. che dovrebbe concedere loro u-
Abbiamo fatto della si- no status simile alle vittime del
curezza delle infrastrut- terrorismo, fondi per l’as s i-
ture una scelta concreta stenza ai figli che perdono i ge-
potenziando la vigilan- nitori, supporto psicologico e
za sue manutenzioni, forme di credito per anticipare
definendo altre linee le spese legali ed evitare così al-
guide rendendo i con- le famiglie la scelta spesso lace-
trolli sempre più severi rante tra accettare i risarci-
sui concessionari e i ge- menti stragiudiziali o costituir-
stori perché gli interventi ne- si come parte civile.
cessari vengano effettuati tem- Draghi, in occasione di una
pestivamente anche al prezzo visita a Genova, si era impegna-
talvolta di disagi temporanei to in prima persona a far passa-
per gli utenti”. re quella norma prima della fi-
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022
Ore 11.36: cade
il Polcevera
È il 14 agosto 2018,
quando prima di
mezzogiorno
cede la Pila 9: 43
vittime FOTO ANSA
ne della legislatura. L’esecuti-
vo, come è noto, è caduto prima
e la proposta è rimasta nella pa-
lude: “Fa sempre piacere vede-
re dei politici, è chiaro che que-
st’anno percepiamo che con le
elezioni alle porte abbiano più
voglia di essere visibili – ha det-
to ancora Possetti, che senza ci-
tarlo ha commentato una di-
chiarazione di Matteo Salvini -
Vorremmo però che durante
l’anno portassero avanti le no-
stre istanze, come ad esempio il
disegno di legge sulle vittime
dell’incuria. Quello che è suc-
cesso pensavamo portasse a un
cambiamento più radicale. Al
momento non vediamo ancora
cambiamenti che ci diano sod-
disfazione”.
QUATTRO ANNI in cui, va rileva-
to, sono state messe da parte (o
promosse, a seconda dei punti
di vista) alcune figure chiave
del ministero delle Infrastrut-
ture che, dopo i fatti di Genova,
sembravano destinate a con-
durre la rivoluzione annuncia-
ta nei controlli. Dopo appena
un anno di incarico il coordina-
tore della commissione d’in-
chiesta sul disastro, Alfredo
Principio Mortellaro, si è di-
messo dal ruolo di direttore di
Ansfisa, la nuova agenzia di si-
curezza su viadotti e ferrovie, in
polemica con l’ex ministra Pao-
la De Micheli, perché le dota-
zioni promesse non erano arri-
vate. Il super-ispettore Placido
Migliorino è stato nominato
provveditore della Campania.
Gli ufficiali che avevano inda-
gato sul crollo sono stati trasfe-
riti, ma la Guardia di Finanza
assicura che si è trattato di spo-
stamenti fisiologici, avvenuti
alla chiusura dell’inchiesta.
l
IL CORSIVO
E oggi ricorre un altro
quarto anniversario:
il pranzo ferragostano
dei Benetton a Cortina
» Marco Palombi
C
om’è noto ieri è stato il quarto
anniversario della tragedia del
Ponte Morandi di Genova, il cui
crollo uccise 43 persone e ne costrinse
centinaia a sfollare da casa. Come so-
no andate le celebrazioni nell’anno in
cui Atlantia, la holding controllata
dalla famiglia Benetton, ha lasciato
(con lauta plusvalenza) Autostrade
per l’Italia a una cordata guidata dal-
la pubblica Cassa depositi e prestiti ve
lo raccontiamo qui accanto. Qui vor-
remmo ricordare che ieri è stato anche
un altro quarto anniversario: quello
della festa di compleanno di Erman-
no Boffa, marito di Sabina Benetton
( figlia di Gilberto). La sera stessa del
crollo la coppia – accantonato per
qualche ora il lancinante dolore per la
tragedia di Genova – raccolse gli ami-
ci in una baita sul lago Ghedina, nella
ridente Cortina, per festeggiare il ge-
netliaco del commercialista trevigia-
no e testimoniare plasticamente fino a
notte fonda, con canti e balli, ancorché
venati di tristezza, il vecchio adagio
NON È FINITA!
DOMANI C’È
QUELLO DEL LORO
1° COMUNICATO
DOPO IL CROLLO
“la vita va avanti”.
Oggi poi, Ferragosto, è il quarto an-
niversario anche del pranzo che – giu-
sto all’indomani del crollo del Moran-
di – l’intero e vasto clan Benetton or-
ganizzò in una delle sue ville cortinesi
per una novantina di dolenti invitati,
giusta una tradizione di famiglia che
si scelse di non interrompere – dissero
– per ricordare Carlo Benetton, morto
in luglio (e d’altronde la vita va avan-
ti, s’è capito): risotto di pesce, branzi-
no al forno, dolce e qualche brindisi
grazie al catering del ristorante “Da
Celeste” garantirono conforto e qual-
che moderato piacere ai presenti.
Tanto cordoglio in quei giorni tolse
le parole non solo ai Benetton, ma an-
che al loro ufficio stampa. Solo doma-
ni – 16 agosto – sarà infatti il quarto
anniversario del primo comunicato
della holding Atlantia sul crollo del
Morandi (Aspi ne aveva emessi alcu-
ni, gelidi, subito dopo il crollo): era ri-
volto agli azionisti perché domani è
anche il quarto anniversario dell’av-
vio della “procedura di caducazione”
della concessione autostradale an-
nunciato per lettera dall’allora pre-
mier Giuseppe Conte. Poi all’avvio
della procedura non seguì la procedu-
ra e alla fine gli affranti Benetton se ne
sono andati dal luogo del disastro pre-
tendendo lauto pagamento, ma solo
per salvaguardare le regole del merca-
to, che com’è noto valgono più dei sen-
timenti di disperazione personale. E
così oggi Atlantia vale all’ingrosso
quel che valeva il 13 agosto 2018 e fa
shopping in giro coi soldi nostri.
Come ognuno vede effettivamente
non valeva la pena che la triste fami-
glia di Ponzano Veneto, oltre allo
spontaneo cordoglio, dovesse subire
pure la perdita dell’appetito o della
voglia di ballare.
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022 ESTERI l 5

TENSIONI CON LA CINA

t Rieccoli: una delegazione
» Giampiero Gramaglia
D
ella serie errare hu-
manum est, perseve-
rare diabolicum, me-
no di due settimane
dopo che l’arrivo a Taipei della
speaker della Camera Usa
Nancy Pelosi aveva precipitato
le relazioni tra Washington e
Pechino al punto più basso e di
maggiore attrito del XXI Seco-
lo, una delegazione del Con-
gresso, guidata dal senatore
democratico Ed Markey, è da
ieri a Tawain. Lo riferisce l’a-
genzia di stampa locale Cna e lo
conferma l’American Institute
in Taiwan, una sorta d’amba-
sciata degli Usa nell’isola Stato
con cui gli Stati Uniti non han-
no relazioni diplomatiche, per-
ché la politica ufficiale è di rico-
noscere un’unica Cina, la Re-
pubblica popolare cinese.
La visita di Pelosi suscitò du-
re (e prevedibili) reazioni cine-
si: Pechino, che considera l’iso-
la parte “inalienabile” del suo
territorio, prese misure econo-
miche e commerciali e organiz-
zò esercitazioni su larga scala
navali ed aeree, che molti con-
siderarono le prove generali di
un’eventuale invasione (anche
se, a conti fatti, fu tutto un flet-
tere i muscoli a scopo dimo-
strativo).
È PROBABILE che l’eco della vi-
sita del senatore Markey e dei
suoi colleghi sia meno ampia e
forte. Nella delegazione ci sono
i deputati democratici John
Garamendi, Alan Lowenthal e
Don Beyer e una repubblicana,
Aumua Amata Coleman Rade-
wagen: nessuna figura di pri-
mo piano. Markey, senatore del
Massachusetts, presiede il
gruppo Asia-Pacifico della
commissione Esteri ed è molto
impegnato nella promozione
delle relazioni tra l’Unione e l’i-
sola. La sosta a Taipei, una tap-
pa di una missione nella Regio-
ne Indo-Pacifica, si concluderà
già oggi, dopo incontri con la
presidente di Taiwan Tsai
Ing-wen, il ministro degli Este-
ri Joseph Wu ed esponenti par-
lamentari: al centro delle di-
del Senato Usa a Taiwan
12 GIORNI DOPO PELOSI Un gruppo di parlamentari, guidati dal senatore Markey,
è nell’isola-Stato mai riconosciuta da Pechino. Kissinger: “Si rischia la guerra”
v i ga z i o ne ”. Nel frattempo le
forze di Pechino proseguono il
NAVI DA GUERRA pattugliamento dell’aerea nel-
E 29 AEREI CINESI la scia delle manovre condotte
VICINO L’ISOLA nei giorni scorsi. In questo con-
IL MINISTERO della testo di relazioni Usa-Cina, l’ex
Difesa di Taiwan ha segretario di Stato di Nixon,
confermato la presenza Henry Kissinger, guru indi-
di sei navi da guerra e scusso della politica estera de-
almeno 29 aerei militari gli Stati Uniti, avverte in un’in-
cinesi alla linea mediana tervista al Wall Street Journal:
dello stretto che separa “Siamo sull’orlo di una guerra
l’isola dal territorio con Russia e Cina su questioni
cinese. Almeno 13 aerei che abbiamo in parte creato
hanno superato la zona di senza avere alcuna idea di come
sicurezza aerea. Eppure il andrà a finire o a cosa potrebbe
10 agosto scorso, Pechino portare”. Per Kissinger, già cri-
aveva dichiarato concluse tico dell’atteggiamento di Wa-
le manovre militari shington verso la Russia prima
attorno a Taiwan. dell’invasione dell’Ucraina, gli
Pechino continua a Usa “non dovrebbero accelera-
considerare Taiwan parte re le tensioni ma creare opzio-
integrante del territorio ni”. Cosa che l’attuale diplo-
cinese e ripropone il mazia Usa, “molto sensibile
progetto di riunificazione all’emozione del momen-
di Taiwan alla Cina sulla In missione to”, non pare in grado di fa-
base del modello un La delegazione re. La leadership statuni-
Paese due sistemi, di parlamentari tense, dice l’anziano diplo-
mentre Taipei si oppone. degli Stati Uniti matico, 99 anni, è concen-
ricevuta a Taiwan trata sulla condanna di idee
da Yu-Tien Hsu con cui non è d’accordo, in-
FOTO ANSA vece di cercare di capire il
pensiero degli avversari e
provare a negoziare.
scussioni, le relazioni bilaterali ESCALATION annunciato sanzioni non si esauriscono nella teoria CON TUTTI I GUAI che ha il mon-
e la sicurezza regionale. In una nei confronti della di visite. Kurt Campbell, coor- do, non c’è proprio bisogno di
dichiarazione, Taipei enfatizza SI ASPETTA Lituania e di una vi- dinatore della Casa Bianca per andare a Taiwan ad attizzare la
il fatto che il Congresso abbia LA NUOVA ce-ministra dei Tra- l’Asia-Pacifico, ha annunciato brace dei contrasti mai sopiti
“organizzato ancora una volta sporti lituana, Agn venerdì scorso che gli Stati U- sull ’indipendenza (non rico-
una delegazione di alto livello REAZIONE Vaiciukeviciute, che niti effettueranno nuove “eser- nosciuta dalla Cina) dell’isola
per visitare Taiwan e dimostra- aveva guidato nei citazioni aeree e marine” nello Stato. Le manovre cinesi, pro-
re amicizia e forte sostegno, CINESE giorni scorsi una de- stretto di Taiwan e che intendo- trattesi per dieci giorni, hanno
senza temere minacce e intimi- legazione lituana a no approfondire i legami eco- simulato un blocco aereo e na-
dazioni cinesi”. La Casa Bianca, Taiwan per discute- nomici con l’isola Stato: “Con- vale e hanno turbato il traffico
invece, tace, come aveva so- re di comuni proget- tinueremo a volare, navigare e aereo e marittimo. La tensione
stanzialmente fatto in occasio- ti su trasporti e tecnologia. operare dove il diritto interna- s’è impennata in tutta la Regio-
ne della visita di Pelosi. È pro- zionale lo consente, coerente- ne e alcuni analisti ritengono
babile che la Cina reagisca in LE PUNTURE di spillo di Wa- mente con il nostro impegno di che un’invasione cinese sia uno
queste ore. L’altro ieri, aveva shington a Pechino su Taiwan lunga data per la libertà di na- scenario ora più plausibile.

GUAI REPUBBLICANI
t VIOLENZE FAN DI TRUMP ATTACCANO LE SEDI FBI. IERI UN “KAMIKAZE” CONTRO LE BARRIERE A CAPITOL HILL

Fucili, assalti, sparatorie: gli Stati Uniti oggi

C’
è forte tensione in questi
giorni negli Stati Uniti.
PRESIDENTE Fermento per buona parte
ANCHE SE derivante dal blitz del 9 agosto
IN CARCERE scorso da parte dell’Fbi nella villa
di Donald Trump a Palm Beach, in
ESPERTI di diritto Florida. A Mar-a-Lago, secondo i
americano in queste media americani, i federali erano a
ore rispondono ai caccia di documenti segreti anche
cronisti di tutto il sulle armi nucleari, faldoni che l’ex
mondo: Donald presidente avrebbe portato via al
Trump potrebbe momento di lasciare la Casa Bian-
essere eletto ca. Gli agenti hanno perquisito an-
Presidente anche se che la cassaforte personale di
finisse in carcere? La Trump. Alla notizia dell’indagine,
risposta è: Sì, non c’è che potrebbe compromettere o co-
alcuna norma che lo munque complicare la ricandida-
vieta e già in passato tura del tycoon in vista delle presi-
– nel 1920 e nel 1992 denziali del 2024, sono seguiti di-
– due detenuti hanno versi episodi direttamente o indi-
partecipato alla corsa rettamente collegati all’insoffe-
alla Casa Bianca renza per le inchieste sul leader.
LA SCORSA NOTTE, ad esempio, una
decina di sostenitori di Trump, ar-
mati di fucili e pistole, si sono ritro-
vati fuori dal quartier generale
dell’Fbi a Phoenix, in Arizona, ac-
cusando la polizia federale di aver
condotto un’operazione illegale. I
manifestanti avevano il volto co-
perto, armati fino ai denti, e sven-
tolavano bandiere americane.
Due giorni prima, un uomo ar-
mato aveva tentato un’irruzione
nella sede dell’Fbi a Cincinnati, in
Ohio, Per poi darsi alla fuga. L’in-
seguimento da parte della polizia
è terminato con l’uccisione
dell ’aggressore, Ricky Shiffer.
L’uomo, avrebbe legami con l’as-
salto a Capitol Hill del 6 gennaio
2021. Sarebbe infatti apparso in
un video postato su Facebook che
lo ritraeva partecipare a un comi-
zio pro-Trump la sera prima
dell’attacco al Congresso. Si inda-
ga anche su possibili legami con
con gruppi dell’estrema destra,
compresi i suprematisti bianchi
Proud Boys.
Campidoglio Barriere sul lato est Non è ancora chiaro, invece, il
movente che ha spinto un uomo,
all’alba di ieri a Washington, a lan-
ciarsi con la sua auto contro delle
barriere erette poco lontano
dall’ingresso est ancora una volta
di Capitol Hill, sede del congresso
americano. Dopo lo schianto, l’ag-
gressore è sceso armato dall’auto –
che ha subito preso fuoco – ed ha
iniziato a sparare in aria: all’ince-
dere dei poliziotti verso di lui, ha
poi deciso di uccidersi sparandosi
un colpo alla testa. Sull’episodio
sono al lavoro la Capitol police e
l’Fbi. La vicenda ha ricordato da vi-
cino quanto avvenuto nell’aprile
2021, quando un altro veicolo si e-
ra schiantato contro la barricata
del Campidoglio americano, ucci-
dendo un agente di polizia, Billy E-
vans, e ferendone un altro.
Gli eventi, come detto, si molti-
plicano. Già dopo i fatti di Cincin-
nati, il direttore dell’Fbi, Cristo-
pher Wray, si era detto “m ol to
preoccupato” per la pioggia di mi-
nacce rivolte sui siti dell’estrema
destra contro i federali dopo la per-
quisizione nella residenza di
Trump in Florida. L’ex presidente
da parte sua non ha inteso abbas-
sare i toni all’indomani del blitz.
“Questi sono tempi bui per la no-
stra nazione”, ha detto nei giorni
scorsi, dal suo quartier generale di
Trump Tower a Manhattan, defi-
nendo la perquisizione una “stru-
mentalizzazione della giustizia e
un attacco dei democratici di sini-
stra radicali: vogliono disperata-
mente evitare che mi candidi alle
elezioni del 2024”. Secondo i me-
dia americani, l’indagine dell’Fbi
su Trump sarebbe collegata a quel-
la relativa proprio all’assalto a Ca-
pitol Hill del 6 gennaio 2021, cui
seguirono scontri durante i quali
persero la vita 5 persone, quattro
delle quali agenti di polizia. Assal-
to da cui Trump non ha mai preso
le distanze in maniera netta.
VIN. BIS.
6 l ITALIA IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022

• Elisabetta Moro Analisi del diritto al riposo

“Ferragosto, una festa sacra

LA BIOGRAFIA
ELISABETTA MORO
nasce nel 1971 a Vicenza.
Laureata col massimo
ma negata a tutti gli sfruttati”
dei voti in Lettere
moderne, oggi
è Professoressa Ordinario » Antonello Caporale
di Antropologia Culturale

presso l’Università
degli Studi Suor Orsola
Benincasa di Napoli.
Tra i suoi insegnamenti
ci sono Antropologia
culturale, Tradizioni
alimentari del
Mediterraneo, Turismo
Eno-gastronomico
e Mitologie
contemporanee.
Scrive su diverse testate
giornalistiche ed è autrice
di molti saggi,
l’ultimo dei quali
è “Baciarsi”, (Il Mulino),
scritto con Marino Niola
F
erragosto è la festa più
proletaria che possa
dirsi. È il vero Capo-
danno dei lavoratori.
Con Ferragosto viene celebra-
to il diritto al riposo, solenniz-
zato, infiocchettato. Insom-
ma diviene regola, norma,
imposizione di legge.
Professoressa Elisabetta
Moro, Ferragosto è dun-
que una specie di Sol
dell ’avvenire ante litte-
ram. Altro che primo
maggio.
È una festa che viene dall’im-
pero romano, le feriae augu- Serrande giù

‘‘
sti sanciscono la fine dell’an- Il Ferragosto,
no agrario. La data cristianiz- dice Elisabetta
zata poi con le celebrazioni Moro, è sentito
dell’Assunta, tra il VII e l’VIII quasi come
secolo, scala le vette delle fe- il Natale
stività: Natale, Pasqua e natu- FOTO ANSA
ralmente Ferragosto.

Un giorno in cui tutto
chiude, tutto si ferma. Ma
quando effettivamente
nasce il diritto al riposo?
Dobbiamo dire ancora una
volta grazie a Pericle, V secolo
te di lavoratori precari, sotto-
pagati o sfruttati o soltanto al-
lineati alla sudditanza del po-
tere del ricatto vedono ampu-
‘‘
ratori salariati. proprio così: inviolabile, i-
Un Ferragosto al cubo. nattaccabile. Nasce come la
La prima prova della feli- conclusione del ciclo annua-
cità. le del lavoro, lo spartiacque

Per gli italiani

avanti Cristo. In uno dei suoi tato questo diritto fondamen- Una vera rivoluzione. tra ciò che si completa e ciò
celebri discorsi spiega la ne- tale, il codice genetico della In Lombardia il padrone che inizia.
cessità di realizzare momenti democrazia del lavoro. dà il Ferragosto (dà el fa- Abbiamo detto che nella
di riposo “per ricreare lo Senza riferire di tutti co- ravòst). Un fuori busta da hit parade Ferragosto è

Il 15 di Agosto
spirito dei cittadini”. L’ob-
bligo di staccare la spina
sarà poi codificato nella
loro che rimangono senza
salario nei periodi di va-
canza.
spendere nel giorno della
vacanza. In Piemonte gli
edili issavano a luglio nel
è inviolabile, dietro solo al Natale.
Quale festa perde invece
posizioni?

è un tributo nostra Costituzione all’ar-

ticolo 36 (“Il lavoratore ha
diritto al riposo settima-
corale, popolare,
nale e a ferie retribuite e
non può rinunziarvi”) e
è la vera poi dalla dichiarazione u-
Un’enormità, un fatto ancora
gravissimo.
Chi sono i primi in Euro-
pa a codificare il diritto al-
le ferie?
I bancari inglesi. Col Bank
cantiere un ramo, chia-
mato pianta del faravòst,
per ricordare all’impren-
ma troppi La ricorrenza dei morti. L’i-
dea della vitalità perpetua,
del vivere sempre più a lungo
ne sono
ditore che da lì a poco a- e sempre meglio, allontana la
vrebbe dovuto sganciare consapevolezza della fine del-
il soprassoldo. la nostra esperienza terrena.

niversale dei diritti
giornata dell’uomo (articolo 24).
Naturalmente ai tem-
pi di Pericle erano e-
dei lavoratori sclusi coloro che non a-
vevano la cittadinan-
za, gli schiavi, gli stra-
nieri.
Naturalmente anche oggi
un numero impressionan-
Holiday Act del 1871 si vedo-
no riconosciuti alcuni giorni
di riposo al di fuori delle feste
comandate.
Oltre agli inglesi?
I francesi che nel 1936 otten-
gono una legge votata
dall ’Assemblea nazionale
che prevede quindici giorni
di ferie pagate per tutti i lavo-
ancora esclusi
Il Ferragosto è la vera giorna- Siamo impauriti dalla pro-
ta dei lavoratori, e libera le
strade, le piazze, i cunicoli, le
spettiva e in qualche modo re-
spingiamo il prezzo della no-
campagne. È anche la festa stra condizione umana. E
dell’high society. È tributo co- dunque rifiutiamo di celebra-
rale, popolare, assolutamente re quel giorno.
rispettato. Vorremmo che fosse sem-
Una festa sostanzialmen- pre un Ferragosto.
te inviolabile. Vorremmo sì.
Ecco, mi verrebbe da dire © RIPRODUZIONE RISERVATA

ILCHIERICOVAGANTE
FABRIZIO D’ESPOSITO
E
ra il 1974 e Giorgio Almirante concluse
così l’ultimo appello tv per il sì all’abro-
grazione della legge sul divorzio, nel re-
ferendum di quell’anno: “Non votate co-
me vorrebbero votaste quelli delle Bri-
gate Rosse, perché si tratterebbe an-
che di una loro vittoria”.
Lustri dopo, donn’Assunta Al-
mirante rivelò che “io e Giorgio e-
ravamo favorevoli al divorzio” ma
lui “fu messo in minoranza nel par-
tito”. E quando poi la combattiva con-
sorte comunicò a “Giorgio” che avrebbe
votato come “le Brigate Rosse”, questi rispose
netto: “Tientelo per te”. Almirante è stato lo sto-
rico leader del Movimento sociale italiano ere-
de del fascismo (“non restaurare, non rinnega-
re”) e per questo motivo escluso dall’arco costi-
tuzionale nei Parlamenti della Prima Repub-
Fede e politica Diritti civili: la doppia morale
della Fiamma missina di Giorgia&Giorgio
blica. E fu proprio Almirante, nel dicembre del
1946, a disegnare la prima Fiamma del simbolo
missino. Per tornare al divorzio: Almirante
tentò di trasformare il referendum del
1974 in una crociata anticomunista e
alla fine perse come il dc Amintore
Fanfani, non senza soccombere alla
ragion di partito: lui e donn’Assun-
ta erano entrambi separati con figli
e a lungo non avevano potuto rego-
larizzare la loro posizione.
IN MATERIA di diritti civili è la stessa
traiettoria, con conseguente doppia morale,
dell’aspirante premier Giorgia Meloni, a capo
di Fratelli d’Italia. Un partito, per inciso, che si
richiama esplicitamente alla tradizione della
Fiamma almirantiana saltando a piè pari le
svolte dell’innominabile Gianfranco Fini, lad-
dove il fascismo male assoluto denunciato a
Gerusalemme si schiantò sulla casa di Monte-
carlo. Anche “Giorgia”, infatti, è una fiera guer-
riera della famiglia naturale fondata sul matri-
monio cattolico epperò convive con un compa-
gno e la figlioletta che hanno avuto. Non solo.
A differenza di Almirante, la leader di FdI o-
stenta la sua fede “cristiana”, cui ha dato una di-
mensione pubblica nel noto mantra da comi-
zio: “Sono Giorgia, sono una donna, sono una
madre, sono cristiana”. Una professione tra il
clericalismo tipico della destra e l’opportuni-
smo politico. Ancora: un cristianesimo identi-
tario e culturale pieno di citazioni storiche (la
battaglia di Lepanto nel 1571) e un’apologia di
San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, e non
ovviamente di Francesco, che “confonde” i fe-
deli. Ma anche Meloni rischia di confondere i
fedeli-elettori. In base al suo cristianesimo che
assomiglia a un supermercato dove comprare
solo quello che occorre, lei liquida come una
“stupidaggine” il fatto che le si rinfacci la sua
condizione more uxorio a fronte della difesa
della famiglia, aggiungendo comunque di es-
sere “consapevole di perdere qualcosa”.
Dal punto di vista cristiano è una giustifica-
zione senza appigli. Sulle libere unioni il Cate-
chismo della Chiesa è impietoso: “Tutte queste
situazioni (a partire dal concubinato, ndr) co-
stituiscono un’offesa alla dignità del matrimo-
nio; distruggono l’idea stessa della famiglia;
indeboliscono il senso della fedeltà. Sono con-
trarie alla legge morale: l’atto sessuale deve a-
vere posto esclusivamente nel matrimonio; al
di fuori di esso costituisce sempre un peccato
grave ed esclude dalla comunione sacramenta-
le”. Oltre alla Costituzione, la Giorgia “cristia-
na” potrebbe riformare pure il Catechismo.
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022 CRONACA l 7

LA SAI L’ULTIMA?
t

Notizie rivedibili
Pensionate vivissime,
decatleti senza slip,
galli in tribunale,
matrimoni col botto,
sbronze presidenziali,
“natiche strepitose”
e partiti fantastici

» Tommaso Rodano

Torino “Lei è morta, niente pensione”, l’Inps

toglie l’assegno a una 70enne ancora in vita
“Signora, lei è morta”. Una sfortunata 70enne,
ancora in ottima salute, ha appreso dall’Inps l’in-
fausta notizia di non essere più tra noi e dunque
di non aver più diritto alla pensione. Una truffa al
contrario. Lo racconta, tra gli altri, Il Sole 24 ore:
“Una donna di 70 anni, Mariacristina Fornelli
Bardina, ex insegnante di Balangero (Torino), si
è vista bloccare la pensione dallo scorso 30 giu-
gno. All’Inps risulta infatti morta dal 15 del mese
e ora deve dimostrare di essere viva per tornare a
riaverla”. Mariacristina ha scoperto la circostan-
za del suo decesso chiamando la banca, visto che
il mese scorso non le era stata accreditata la pen-
sione. Le hanno risposto così: “Ma signora, è sta-
ta stornata perché l'Inps ci ha comunicato che lei
è morta”. Si trattava di un caso di omonimia, ma
la pensionata ha dovuto comunque far produrre
al comune di Balangero un certificato – esiste
davvero – di “dichiarazione di esistenza in vita”.
La burocrazia non ha ancora sistemato la faccen-
da e la signora è senza pensione da due mesi.

Colombia Imbarazzante problema per il decatleta italiano
ai mondiali: corre i 400 metri con la mano nei pantaloncini
È una gara che non dimenticherà mai. Un giovane e sfor-
tunato decatleta italiano, Alberto Nonino, ha corso la sua
batteria dei 400 metri ai mondiali juniores in Colombia con
le mani all’altezza dell’inguine. Alla prima curva, infatti, un
indiscreto lembo di pelle ha fatto capolino a sorpresa dai
pantaloncini, che evidentemente indossava senza le mutan-
de sotto. Il povero Nonino ha tentato a più riprese di far rien-
trare il problema, ma con l’attenzione dedicata più a quello
che accadeva in mezzo alle sue gambe che non alla pista, alla
fine è arrivato ultimo. “Le immagini della prova sono im-
pietose: già all'uscita della prima curva Nonino ha dovuto
infilarsi la mano nei pantaloncini, cominciando a perdere
ovviamente il corretto assetto nella corsa”, conclude Fanpa-
ge. “Un peccato d'esperienza per il giovane atleta italiano,
che la prossima volta sarà ben attento anche al suo equipag-
giamento di gara”.
Germania Il gallo canta 200 volte al giorno, i vicini
lo portano in tribunale: “Vivere così è una tortura”
Il gallo del vicino può diventare un problema serissimo, se
canta in media 200 volte al giorno per farsi bello con le gal-
line. Succede in Germania, nella tranquilla città termale di
Bad Salzuflen. I vicini di casa, esasperati, hanno portato in
tribunale il proprietario di un pennuto logorroico. La storia
è raccontata da Europa Today: “‘Non possiamo usare il giar-
dino e non possiamo aprire le finestre’, ha detto Friedri-
ch-Wilhelm, 76 anni, che vive nel villino a fianco dell’uccel-
lo. “Non inizia prima delle 8 del mattino perché è chiuso a
chiave di notte, ma poi canta dalle 100 alle 200 volte durante
il giorno. È insopportabile”, ha detto l’uomo mentre sua mo-
glie, Jutta, ha aggiunto: ‘È un po’ come una tortura’”. La cop-
pia, a quanto pare, tiene aggiornato un registro giornaliero
con gli orari a cui canta il gallo e ha chiesto al giudice la ri-
mozione del pennuto. Il proprietario si rifiuta di interveni-
re: “Le galline hanno bisogno di lui”.
Parma Il centauro voleva fare un matrimonio a tema
ma si schianta con la moto per arrivare dalla sposa
Il video è già cult: lo sposo motociclista arriva baldanzo-
sissimo in sella al bolide, prende la curva in piega, si appresta
a frenare in grande stile ai piedi della sua bella, vestita di
bianco. Ma qualcosa va storto, la ruota si deforma, il manu-
brio s’imbizzarrisce, la moto cade atterra e il marito vola in
aria, fa una capriola sull’asfalto e atterra tra gli ospiti mezzo
sfasciato. Nulla di grave: qualche punto in testa, il vestito
delle nozze strappato. Di sicuro un matrimonio diverso, a
suo modo indimenticabile. Lo racconta Mow magazine, era
tutto organizzato nei dettagli: sposa in bianco con bandiera
a scacchi in mano, scritta sull’asfalto ‘alla canna del gas’ ed
entrata spettacolare dello sposo in sella alla moto. L’idea di
parcheggiare con un traverso era buona, l’esecuzione però
non lo è stata altrettanto e ai piedi della signora in bianco è
arrivata solo la moto, mentre il pilota si è prodigato in una
scivolata di qualche metro con le natiche a sfidare l’asfalto”.

Ancona Lo credono morto sotto la siepe, quando lo svegliano
si arrabbia: “Non toccatemi, sono il futuro presidente del Perù”
Da grandi bevute derivano grandi responsabilità. Così un
simpatico signore peruviano, completamente ribaltato dal-
la nottata alcolica che aveva concluso addormentandosi sot-
to una siepe, ha attirato l’attenzione dei passanti che pen-
savano fosse morto o svenuto. Invece, dopo essere stato sve-
gliato, non senza un certo fastidio, il signore ha fatto sapere
di essere pronto a prendere le redini del suo paese. Scrive
Ancona Today: “Steso sotto una pianta lungo corso Carlo
Alberto, i passanti lo credono privo di sensi. I soccorritori
della Croce Gialla, intervenuti, scoprono che invece è solo
addormentato. Lui, infastidito dall’essere stato svegliato, ha
chiesto di non essere toccato presentandosi come il futuro
presidente del Perù. L’uomo, peruviano, era in preda ai fumi
dell’alcol e si è allontanato seguito a distanza dai soccorri-
tori. All’altezza degli Archi è stato raggiunto da una pattu-
glia dei carabinieri e dai medici del 118. È stato portato a
Torrette”.
La Stampa Curiosa ode a Serena Williams: “Seno esagerato
e natiche strepitose, un fisico esibito non conforme al tennis”
C’è grossa confusione. Tra body positivity e body shaming,
mee too e cancel culture, maschilismo e affermazione femmi-
nile, patriarcato, razzismo, giornalismo monnezza. Non è chia-
rissimo quello che è bene scrivere e quello che è meglio di no.
Nel dubbio, segnaliamo questo curioso articolo sulla Stampa
del 10 agosto, impreziosito – magari è un dettaglio utile – dalla
firma di Elena Stancanelli. La protagonista è la leggendaria
tennista di colore Serena Williams. Titolo: “La gloriosa mae-
stosità di quel corpo che ci ha steso e poi incantato”. Catenaccio:
“Seno esagerato e natiche strepitose, un fisico non conforme al
tennis l’ha esibito come ha voluto: ha preso le nostre idee e le ha
sbriciolate”. Citiamo: “Quel corpo così non conforme rispetto
alle tenniste che l’hanno preceduta, Serena l’ha fasciato fuori
dal campo in abiti eleganti, lo ha spogliato e presentato in tutta
la sua gloriosa maestosità. Ci ha stesi, rimbambiti, incantati (...)
e lo ha fatto con la libertà di chi può permettersi tutto quello che
vuole. Persino di sposarsi un uomo bianco”.
Roma Il dottor Cirillo si presenta alle elezioni vestito da sposo
e con le sue strisce pedonali tascabili: è il Partito della Follia
Nel Circo Barnum dei simboli di partito presentati al Vimi-
nale per le elezioni del 25 settembre, un uomo più di tutti ci ha
rubato il cuore: il dottor Giuseppe Cirillo, leader del Partito del-
la Follia. Il sito locale Caserta News gli ha dedicato un intero
articolo: “Giuseppe Cirillo, alias Dr Seduction, non smette di
sorprendere. L’imprenditore di Caserta, appassionato di po-
litica, si è presentato a Roma, accompagnato da una modella
vestita da sposa, per presentare il simbolo del suo movimento
in vista delle elezioni politiche”. Cirillo ha portato con sé anche
il suo cavallo di battaglia: le strisce pedonali tascabili, un tap-
petino bianco e nero da stendere per attraversare la strada. “Il
Partito della Follia rappresenta l’ultima idea politica di Cirillo
già dalle ultime elezioni amministrative, quando si è candidato
sindaco a Vallle di Maddaloni (ha raccolto 4 voti). In preceden-
za lo aveva ‘prestato’ al sindaco di Caserta Carlo Marino, ap-
poggiato da Dr Seduction al ballottaggio”. Il nostro eroe ci ha
provato pure a Roma. Avrebbe fatto peggio di Gualtieri?
8 l PIAZZA GRANDE
Comitati per Conte
FACCEDICASTA oltre i 5S: chi ci sta?
Ho seguito Conte lungo il suo
VERONICA GENTILI percorso e gli riconosco una ca-
pacità di apprendere straordi-
naria. L’ex premier ha affinato
ALLEATI PRONTI A “FREGARE”
competenze, strategie, visione.
Conte è uno che per agire poli-
ticamente studia, lui stesso l’ha
dichiarato, e aggiungo: è uno che
GIORGIA? FRATELLI D’ITALIA sa studiare. Vedo un’imperdo-
nabile assenza di gratitudine nei
suoi confronti e credo che la gra-
E LA TATTICA ANTI-INCIUCIO titudine, in una situazione di
pubblica evidenza, sia una virtù
politica, come pure lo è la coe-
renza. Mi piacerebbe però che il
sostegno a lui, profilo, metodo,
BOCCIATI battaglie, risultati, linguaggi, di-
ventasse plurale e si allargasse
REPETITA IUVANT ”Non farò campagna elettorale par- oltre i 5 Stelle e il “grillismo”, at-
lando di nomi, di premier, di ministri, ma nel centrodestra traverso il costituirsi spontaneo
le regole si conoscono. La regola è che il partito che pren- di comitati civici di sostegno, in
de più voti nella coalizione propone il nome del premier, grado di accreditare la figura u-
poi spetta al Presidente della Repubbli- mana e politica dell’ex premier
ca decidere. E se FdI prende più voti il in modo più diretto e meno mo-
nome sono io, certo. Perché non do- no-partitico. Se c’è qualcuno di-
vrebbe esserlo? Non capisco per- sposto a raccogliere questo ap-
ché la Meloni no? Perché si do- pello, batta un colpo.
vrebbe indicare un altro, la gente di GLORIA BARDI
Fdi vota in quest’ottica, non penso GLORIABARDI2020@GMAIL.COM
voti per trovarsi un Giuseppe Conte”:
il fatto che Giorgia Meloni sia costretta a Di quale “se r iet à ” pa rla
ribadire ad ogni piè sospinto un concetto che dovrebbe
essere ovvio, sia in termini di logica sia per le regole che l’onorevole Carfagna?
sono sempre valse nel centrodestra, rivela una diffidenza Direttore, credo sia utile segna-
di fondo nei confronti di alleati che, nel corso dell’ultima lare (ove sia sfuggita) l’ospitata
legislatura, si sono dimostrati troppo volubili. Non a ca- televisiva su La 7 dell’On. Mara
so, mentre la leader di Fratelli d’Italia opta per la ripeti- Carfagna, recentemente appro-
zione del concetto, onde evitare eventuali orecchie da data nel grande raggruppamen-
mercante, i suoi uomini di fiducia spingono per far firma- to di Azione, dopo aver subito il
re agli alleati un patto anti-inciucio, che li vincoli a non la- potente influsso d’attrazione del
sciarsi tentare da strane sirene post voto. D’altronde, di “magnete” politico del momen-
questi tempi, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. to. Costei, al netto dell’epica nar-
Voto: N.C. razione (ai limiti dell’idolatria)
dell’esecutivo guidato da Mario
NON È UN PAESE PER DONNE Draghi (a dire della stessa, indi-
Strano Paese quello in cui una don- scutibilmente il migliore gover-
na che milita in politica da quasi no dall’unità d’Italia, perfino mi-
vent’anni, già portavoce nel 2006 gliore del governo Berlusconi),
dei giovani comunisti, successiva- ha, ripetutamente e più volte, in-
mente membro del Comitato politico vocato quella serietà politica che
nazionale di Rifondazione, tra i fondatori i cittadini reclamano verso i loro
nel 2009 di Sinistra, Ecologia e libertà, attualmente se- rappresentanti, qualità indefet-
gretaria regionale di Sinistra Italiana in Umbria, vede tibile che andrebbe perciò pre-
scomparire tutto il suo curriculum in funzione dell’epite- miata nella imminente consul-
to ‘moglie di’. È successo a Elisabetta Piccolotti nel mo- tazione politica (alludendo, ov-
mento in cui si è profilata l’ipotesi di una sua candidatura viamente, a quella personale e di
alle prossime elezioni nelle file del centrosinistra, a se- quegli altri personaggi che
guito dell’accordo tra Pd e Sinistra Italiana: in men che l’hanno seguita nella fuoriuscita
non si dica della carriera politica dell’esponente di Si non dal partito berlusconiano). A
è rimasto altro che la qualifica coniugale: moglie di Nico- questo punto è stato spontaneo
la Fratoianni. Da qui si sono scatenate le polemiche: gli chiedermi: ma la serietà cui Car-
hater hanno preso a parlare di familismo, alcuni hanno fagna ha ripetutamente fatto ri-
cominciato a fare i conti del loro bilancio familiare con ferimento è forse quella della
due stipendi da parlamentare, in molti le hanno consi- stessa donna dell’allora Pdl che
gliato di rimanere a casa per non sporcare la reputazione in parlamento, senza vergogna,
del marito. Come a dire, neanche troppo implicitamente, ha votato la mozione che ha de-
che sarebbe opportuno che qualunque donna conosca il cretato che Ruby fosse la nipote
marito sul lavoro, si ritiri repentinamente a vita privata e di Mubarak? Oppure è la stessa
rinunci alle proprie ambizioni per non danneggiarlo. E serietà che ha visto manifestare
questo sarebbe il terzo millennio? Dio ce ne scampi. minacciosamente (con altro co-
Voto: 0 spicuo manipolo di parlamenta-
ri Pdl) davanti al Tribunale di
PROMOSSI Milano a difesa del “perseguitato
politico” Silvio Berlusconi? È in-
NONSENSE L’irrazionalità di buona credibile, ma un bel tacer non fu
parte delle discussioni per partito mai scritto...
preso (in tutti i sensi…) che costel- GIUSEPPE TORTORICI
lano questa campagna elettorale la
spiega bene in un tweet Gianrico
Carofiglio: “Se fosse approvata qual-
siasi forma di flat tax (lasciamo perdere
l’incostituzionalità per un momento) ci guadagnerei un Direttore responsabile Marco Travaglio
sacco di soldi. Io, contrario, mi trovo a discuterne con
Vicedirettore responsabile libri Paper First Marco Lillo
persone favorevoli che non ci guadagnerebbero nemme- Vicedirettori Salvatore Cannavò, Maddalena Oliva
Caporedattore centrale Edoardo Novella
no un euro. I misteri della demagogia…”. Non importa Caporedattore vicario Eduardo Di Blasi
cosa dice, importa solo chi lo dice. Caporedattore Stefano Citati
Art director Fabio Corsi
Voto: 7 Consulente per il numero del Lunedì Ettore Boffano
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sede legale: 00184 Roma, Via di Sant'Erasmo n° 2
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022
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LODICOALFATTO
La flat tax? Un regalo ai ricchi
(e un progetto politico anti-Stato)
L’IDEA DI INTRODURRE la Flat Tax, lanciata a suo
tempo da Salvini e riproposta ora da Berlusconi (Ir-
pef al 23% per tutti), sarebbe solo un gigantesco e
indecente sgravio fiscale per i ceti più abbienti. Chi
ha un reddito fino a 15 mila euro non avrebbe alcun
vantaggio, mentre una minima riduzione tocche-
rebbe per l’aliquota successiva fino a 28 mila. Il
grosso del beneficio, invece, andrebbe ai redditi più
alti e in primo luogo ai super-ricchi. Il tutto alla faccia
dell'art. 53 della nostra Costituzione: “Il sistema tri-
butario è informato a criteri di progressività”. Per e-
liminare tale principio dall’Irpef, unica imposta che - Tasse a favore dei ricchi Le idee della destra
con non poca cautela - lo adotta, occorrerebbe mo-
dificare la Legge suprema. Auguri, Italia! mente non specifica il quantum di progressivi-
NEVIO PELINO tà necessario. Sugli effetti redistributivi - anche
se molto cambia a seconda di quale aliquota si
GENTILE PELINO, intanto cominciamo col dire sceglie - lei ha di fatto ragione: nulla ovviamen-
che la flat tax del centrodestra al momento pare te per la no tax area e due terzi dei vantaggi al
più un mortaretto elettorale che una proposta 20% più ricco dei contribuenti (vedi il libro di
vera: nel programma del centrodestra compare Baldini e Rizzo): e questo rispetto a un’Irpef che,
l’innalzamento fino a 100mila euro annui di disegnata con una trentina di aliquote nel 1973
quella già in vigore per le partite Iva e un’as- (dal 10 al 72%), oggi ne ha quattro e di fatto è già
surda tassa piatta pure su “l’incremento di red- “flat” sopra i 35mila euro di reddito annuo (lo
dito rispetto alle annualità precedenti”. Se però ha dimostrato pure uno studio del Tesoro). Va
vogliamo parlare della proposta in sé, ad esem- ancora chiarita una cosa: la flat tax non è solo
pio quella della Lega, lei ha di fatto ragione, an- un regalo ai ricchi, ma un progetto politico - ca-
corché è assai improbabile che quel tipo di ri- ro ai pezzi più retrivi del mondo “liberale” - di
forma fiscale violi formalmente (sulla sostan- riduzione permanente del perimetro dello Sta-
za è un altro paio di maniche) l’articolo 53 della to e della sua funzione redistributiva sia diret-
Costituzione: un minimo di progressività sa- ta che indiretta e, in questo senso, una sorta di
rebbe comunque garantito dal sistema delle de- attentato all’intera Costituzione del 1948.
duzioni e detrazioni e la nostra Carta ovvia- MARCO PALOMBI
Lo squallido teatrino erge un noto albergo super-stel- prepotenza di chi ha potere eco-
della politica italiana lato. Un tempo il paesaggio di nomico e che non guarda in fac-
questa località era davvero verde cia nessuno vinca su tutto. Le no-
A destra nessuno parla dei pro- ed ubertoso. Mi sentivo orgo- stre amministrazioni si piegano.
blemi che tra poco travolgeran- glioso e privilegiato per il fatto di Alla comunità viene sottratto un
no il nostro Paese. Enrico Letta, poter trascorrere del tempo in valore che è di tutti noi per ceder-
nel frattempo, si sta occupando mezzo ad un luogo dove sembra- lo ad un singolo, che ne fa quello
solo della spartizione di poltro- va, davvero, che le cose fossero che vuole. In cambio di cosa? Le
ne e poltroncine. Vogliamo am- davvero protette e che tutto do- amministrazioni vanno e vengo-
mettere allora che gli “scappati vesse rimanere intatto. Poi con il no, ma la nostra Terra rimane lì a
di casa”, gli “incompetenti”, che tempo, anno dopo anno, pezzetti ricordarci quello che siamo e che
vengono derisi e dati per morti di verde che se ne vanno. Fino a ci meritiamo.
migliaia di volte, con a capo un quando una notte non scopri che ROBERTO DELLACASA
uomo che ha ridato alla politica quell’albergo sta colonizzando
un alto significato, in fin dei di luci e nuove piccole costruzio-
conti sono gli unici che prima ni attorno a sé. Fino a quando
delle poltrone hanno presenta- non cogli un nuovo cantiere sulla
to un progetto serio per il nostro collina (che prima era tutta ver-
Paese? de) a ridosso della spiaggia cen-
CRISTINA BEVILACQUA trale, scoprendo che il proprieta-
rio di quell’albergo sta facendo
Perché non difendiamo costruire una villetta al figlio su
un terreno che per vent’anni, fi-
il nostro territorio? no a quando era stato di proprie-
Da 40 anni sono solito andare tà di un povero elbano comune,
nel mese di luglio all’Isola d’El- era davvero intoccabile, ma che,
ba. Sempre lo stesso posticino da quando venne acquistato dal
raccolto in fondo ad una baia. Ci nuovo proprietario, è diventato LEGGI, GUARDA, ASCOLTA,
sono tre spiagge: una piccolina, l’oggetto attuale di importanti ESPLORA. Inquadra il Codice QR e
schiacciata più a nord una un po’ lavori di deforestazione e ce- accedi a FQEXTRA, la versione digi-
più grande al centro e quella lun- mentificazione. Questa piccola tale del nostro quotidiano
ga più a sud, in fondo alla quale si storia è l’emblema di come la
Cinzia Monteverdi Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n°130;
(Presidente e amministratore delegato) Litosud, 20060 Milano, Pessano con Bornago, via Aldo Moro n° 4;
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IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022 PIAZZA GRANDE l 9

STORIEITALIANE LASETTIMANAINCOM
NANDO DALLA CHIESA SILVIA TRUZZI

Ve lo immaginate? Pensate se in Italia IL MUSEO DELLE IDEE

si parlasse di mafia quanto di Calenda E QUEL PONTE SULLO
STRETTO DI ZIO PAPERONE
M
a che cosa ha fatto regione per regione come si
Carlo Calenda in vita stanno muovendo i partiti con i
sua? Senz’altro cose candidati notoriamente com-
pregevoli, che io non so per piacenti o “a loro insaputa” vici-
mia sola colpa, mia massima ni agli ambienti di mafia? È pos- PROMOSSI
colpa. Come nulla o poco so di sibile produrre dei monitoraggi
altri politici che campeggiano precisi, disegnare quei network RIDERE DI SÉ. I comici inglesi, si legge sulla Stampa, han-
sui titoli dei giornali da setti- di interessi che talvolta ai gior- no stilato una Carta dei Diritti del Comico “per evitare di
mane intere. D’altronde ogni nali riescono tanto bene? Che venire messi alla gogna e per proteggersi da eventuali ri-
tanto scopro di non conoscere cosa si sta muovendo sotto la percussioni delle loro battute - vedi
scienziati insigni, scrittori campagna elettorale per la Re- schiaffi o aggressioni o molestie - da
che vincono premi, gente di gione Sicilia? Chi si candiderà parte di un pubblico sempre più in-
spettacolo con milioni di fol- tra un mese in Calabria? E quali transigente e violento”. Non è una
lower. Dunque ci sta. E faccio sono le implicazioni, in termini burletta, come dimostrano molti
ammenda, anche perché – a A reti unificate Carlo Calenda FOTO LAPRESSE di doveri istituzionali, dei recen- casi di cronaca (a partire dall’ag-
essere sincero – il video di Ca- ti pronunciamenti giudiziari gressione a Dave Chappelle). Il do-
lenda dopo la caduta del go- sulla “trattativa”? cumento è stato presentato dal sinda-
verno Draghi mi era piaciuto per l’insolita politica, tra mafia e Stato. Eppure, cato britannico delle arti dello spettacolo
chiarezza del linguaggio. Resta però una ci siamo detti quella sera, su que- COSA NOSTRA LA COORDINATRICE della Dire- all'Edinburgh Fringe Festival. C’è proprio un vademecum
sensazione di smarrimento nel vedere un sto versante c’è il silenzio assoluto. zione distrettuale antimafia di per le sale che ospitano gli stand up comedian: 1) Esplici-
paese, o meglio la sua opinione pubblica, Grande spazio ai trentennali delle CELEBRIAMO Milano Alessandra Dolci, uno tare chiaramente che in caso di offese o intemperanze, il
magneticamente e ossessivamente attratto stragi del ’92, nulla su quel che mi- TRENTENNALI E dei più attenti e capaci magi- molestatore verrà fatto uscire senza rimborso del bigliet-
da istrioniche baruffe tra personaggi di cui naccia di accadere da qui in avan-
fai fatica a trovare tracce nella storia (anche ti. Forse è da fissati parlare di que-
DIMENTICHIAMO strati di cui disponiamo su que-
sto fronte, ha lanciato l’allarme
to 2) Fornire agli attori informazioni su trasporti pubblici
sicuri e scortarli a casa 3). Fornire luoghi sicuri nella sede
minore) dell’impegno pubblico. Come se ste cose in agosto? Qualcuno può IL FUTURO sulla necessità di arginare l’of- degli spettacoli. Aspettando una freddura di Dave Chap-
ancora una volta saltassero le proporzioni. anche pensarlo. Ma, come celiò fensiva dei clan sulle prossime pelle, ci consoliamo con la notizia che SuperNature, lo
E scoprissimo di abitare un paese senza senza troppo barare Pif, “la mafia Olimpiadi invernali Mila- show dello scorrettissimo e geniale Ricky Gervais, è stato
geometrie mentali. uccide solo d’estate”. Già. D’estate stragi e no-Cortina. Non l’ha fatto un anno fa, ma premiato dall’Hollywood Critics Association ed è stato
delitti che hanno fatto la storia, da Boris esattamente in questi giorni, in estate, vi- anche il più visto su Netflix.
IN QUESTI GIORNI di Ferragosto (ohibò, ca- Giuliano a Rocco Chinnici, dal prefetto cino a Ferragosto, pensa te. E ha sollecitato
pita…) mi sono trovato a ragionarne con a- dalla Chiesa ai commissari Beppe Monta- con garbo ma fermezza proprio il soggetto BOCCIATI
mici di collaudata militanza civile. Uno dei na e Ninni Cassarà, senza tralasciare nulla, pubblico, cioè la politica. Si parla d’altron-
quali una sera ha lanciato l’ironica provo- anche l’ultimo giorno va bene, come con de ogni giorno del Pnrr, e degli investimen- NONNO BERLUSCONE E ZIO PAPE-
cazione: “Ma vi immaginate se in Italia si Rosario Livatino. D’estate si disegnano tra- ti che verranno. Ma a chi e come andranno, RONE. Questa campagna elettorale
parlasse di mafia quanto si parla di Calen- me che fanno esplodere i kalashnikov alla che è poi la prova suprema da superare da- sembra il giorno della marmotta. In
da?”. La battuta (inattesa) ha lasciato il se- ripresa. O che fanno cadere i governi sgra- vanti all’Europa? Non è questo un tema un paio di giorni Berlusconi si è gio-
gno. Nessuna risata crassa. Ma un guardar- diti. Loro, i boss e i complici, mica si riten- centrale? E la maxitruffa dei crediti di im- cato Mattarella e poi il carico da 11
si tra il sornione e l’immalinconito. Già, gli gono dei fissati. posta legati al celebre bonus? Insomma: ve per convincere gli elettori disaffezio-
assetti di potere sono importanti, dunque E noi perché dovremmo dedicarci ani- l’immaginate se in Italia si parlasse di ma- nati a votare (transennate i seggi): il
anche i risultati elettorali. Ma proprio per ma e corpo a parlare di sondaggi che, salve fia quanto di Calenda (che ovviamente non ponte sullo stretto di Messina! Una cazza-
questo è purtroppo importante, maledet- le frattaglie, non annunciano sorprese? porta colpe)? Sarebbe un’altra Italia. Sem- ta che va avanti da lustri e ciclicamente torna in auge.
tamente importante, il rapporto tra mafia e Qualcuno, invece, può andarsi a studiare plicemente questo. Tanto che, in una storia apparsa su Topolino, ci ha provato
anche zio Paperone: dopo aver visionato un servizio sul
turismo in Sicilia si fa venire gli occhi a dollaro pensando

SOLOPOSTIINPIEDI
ai futuri pedaggi dell’ipotetico ponte. I tecnici del Pape-
ron’s Engineering Centre elaborano molti progetti, tutti i-
nadeguati. Finché un vecchio pescatore siciliano illumina
Paperone: il ponte sarà di corallo. Alla fine, come da mi-
PAOLO ZILIANI gliore tradizione, sarà Rockerduck a realizzare il progetto.
Ma il giorno dell’inaugurazione i primi turisti ad attraver-
sare il Ponte cominciano a staccarne qualche pezzetto,

Sponsor col buco Il caso DigitalBits: la crisi per ricordo (e a forza di souvenir d’Italie il ponte scompa-
re e Rockerduck si mangia la bombetta per la rabbia). Ba-
sta aggiungere una Banda Bassotti con la lupara per le

della Serie A è marchiata anche sulle maglie tangenti e ci siamo.

PROMOSSINON CLASSI
UN’IDEA, UN CONCETTO, UN’IDEA. A causa di un mas-

E
alla fine, una settimana
dopo Inghilterra, Germa-
nia e Francia e con un gior-
no di ritardo rispetto alla Spagna
siamo partiti anche noi; con la
nostra Serie A che col nuovo mil-
lennio è passata in poco più di
vent’anni da Eldorado del calcio
a cimitero degli elefanti. Ricor-
date Brutti, sporchi e cattivi, il
film di Ettore Scola targato
1976? Ebbene, Brutti, vecchi e
incapacipotrebbe essere il titolo
del campionato di Serie A
2022-23 appena iniziato. C’era
una volta la Serie A che attirava
in Italia Maradona e Zico, Falcao
e Platini, Matthaeus e Rumme-
nigge, Gullit e Van Basten, Ro-
naldo e Zidane, Nedved e Shev-
chenko; oggi c’è una Serie A che
raccatta gli avanzi altrui, cam-
pioni sul viale del tramonto o e-
suberi d’organico, riserve delle
riserve in Inghilterra (o altrove)
che da noi diventano d’incanto
leader e trascinatori: immagina-
te il livello cui siamo precipitati.
E mentre ripartiamo per l’enne-
sima stagione mostrando al
mondo gli stadi più obsoleti e
impresentabili del continente,
molto spesso semi-deserti, un
colpo d’occhio talmente triste da
Criptovaluta Lukaku (Inter)
schifare l’intero globo (vedi ven-
dita dei diritti tv all’estero: 200
milioni l’anno per la Serie A, 2,1
miliardi per la Premier League),
non passa giorno che non com-
biniamo un pastrocchio più in-
credibile del precedente.
L’ultimo è di oggi e accade
proprio nei giorni in cui la Pre-
mier comunica che i suoi 20 club
hanno raccolto dalla sponsoriz-
zazione delle maglie – il nome di
un marchio sul petto dei gioca-
tori – la bellezza di 462,5 milioni
di sterline, in euro 550 milioni,
con il Manchester City che grazie
a Etihad Airways supera al pri-
mo posto, con 60 milioni di euro,
il Manchester United sponsoriz-
zato Team Viewer (56,4). Men-
tre tutto ciò accade, nel campio-
nato inglese che a fine millennio
era la Serie A di oggi, cioè imbar-
cava i nostri calciatori al tramon-
to, in sovrappiù o incompresi co-
me Vialli e Ravanelli, Zola e Di
Canio, Mancini e Lombardo,
Casiraghi e Maccarone, Taibi e
Silenzi, esplode il caso della
sponsorizzazione dell’Inter: che
dopo essere stata legata per 26
anni a Pirelli e aver abbracciato
la stagione scorsa socios.com, si
accorda con la criptovaluta Digi-
talBits, già sponsor di manica
nel 21-22 a 5 milioni, per tre anni
di partnership a 23, 27 e 30 mi-
lioni (totale 80). Tutto bene: se
non fosse che la criptovaluta Di-
gitalBits, sponsor anche della
Roma sia pure a cifre inferiori,
nel giro di nemmeno un anno ha
perso il 98% (dicesi novantotto)
del suo valore passando da una
quotazione di 0,81 dollari del
novembre 2021 agli 0,0100 dol-
lari di questi giorni. Tradotto in
soldoni (ma è solo un modo di di-
re): di cash del nuovo sponsor
all’Inter non s’è vista ombra e i
loghi della piattaforma e il nome
DigitalBits sono via via scom-
parsi, fin dall’inizio della prima
stagione di partnership, dal sito
del club nerazzurro, dalle maglie
della Primavera e della squadra
femminile, dai cartelloni pub-
blicitari e inevitabilmente - si
presume presto - anche dal petto
di Lukaku e Lautaro. Parliamo
di un club, l’Inter, che già vive di
suo una pesante situazione fi-
nanziaria dovuta alla forte espo-
sizione debitoria della proprietà
cinese di Jindong Zhang e della
Suning. E la domanda è: si può
sapere di grazia chi è stato all’In-
ter a scegliere il bizzarro cryp-
to-sponsor DigitalBits? Perchè
un conto è prendere una canto-
nata e comprare Gabigol pen-
sando che sia Pelè, un conto è le-
garsi a un marchio che negli ul-
timi dieci mesi ha quasi azzerato
il suo valore. Insomma: chi ha
portato avanti la trattativa,
Wanna Marchi?
siccio dolomitico che impedisce la ricezione di tutti i ca-
nali fuorché quelli Rai, in questi giorni ci tocca informarci
con i telegiornali delle reti di Stato. E al Tg2 della sera ab-
biamo scoperto (in ritardo, è il terzo anno consecutivo) la
fortunata rubrica “Alla scoperta dei Musei d’Italia”. Che,
come si può indovinare dal titolo non troppo criptico, è u-
na rubrica sui musei italiani. E che ogni
volta viene presentata in grafica con
la dicitura “Da un’idea di Gennaro
Sangiuliano e Tommaso Ricci”, ca-
somai qualcuno si domandasse chi
avesse partorito un’idea tanto ori-
ginale. Come diceva Gaber “Finché
resta un'idea è soltanto un’astrazio-
ne”. Per fortuna le idee, certe volte, si
possono mangiare..
TRAVIATI. Apprendiamo dal blog “Fatto ad arte” sul sito
del Corriere della Sera, a firma di Pierluigi Panza, di un’ul-
tima scemenza che si nota più di altre perché partorita nel
mondo della musica colta. Di fronte a proposte giusta-
mente definite “grottesche”, come quella avanzata da un
compositore di accorciare le opere tagliuzzandole qua e là
per renderle più accessibili ai giovani, perché - si doman-
da Panza - al contrario “non le allunghiamo di qualche mi-
nuto, spiegandole”?” Infatti, come si sa, melius abunda-
re... Ma soprattutto: tagliare l’Aida? O il Nabucco? È come
proporre di accorciare “I promessi sposi” per renderlo più
appetibile: che facciamo togliamo la conversione dell’In-
nominato, la peste o la monaca di Monza? Addio ai tonti.
10 l ECONOMIA IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022

IN VOLO (2019-2022)

- 20 MLN
PASSEGGERI ITALIA
- 23 -100 %
TRAFFICO ITALIA
.000
LAVORATORI UE

CIELI NERI
Una storia sbagliata
Il governo vuol darla via
prima delle elezioni:
la nuova compagnia
ha numeri da disastro

» Ugo Arrigo

Q
uante sono le aziende aeree
pubbliche che si chiamano Ita?
Leggendo le notizie si direbbe
due, agli antipodi tra loro come
il Dottor Jekyll e Mister Hyde.
La prima, quella eccellente,
starebbe per essere venduta a
caro prezzo dal ministero
dell ’Economia, indeciso tra
due aspiranti compratori: la
cordata MSC-Lufthansa e il
fondo Usa Certares. Il Mef non

300
pare soddisfatto del prezzo of-
ferto, 800-850
milioni da MSC e

Draghi dice che la venderà,

MILIONI DI EURO:
la perdita dei primi sei
mesi dell’anno secondo
stime preliminari
600 da Certares,
aspirando a un
introito più ele-
vato. Sembre-
rebbe inoltre vo-
ler conservare u-

50% ma Ita è assai peggio di Alitalia

NEL 2021 I RICAVI
sono poco più della metà
dei costi: Alitalia perdeva
1 e ogni 6 di costi, il 16%
na partecipazio-
ne di minoranza,
tra il 20 e il 40%,
oltre al manteni-
mento di una sfe-
ra d’influenza su
scelte strategi-
che e management. Il vendito- cende affaccendati e conosce- Nell ’autunno 2018 Calenda,
re è descritto in posizione di vano Alitalia solo perché pote- dopo aver scritto su Twitter che

58%
VOLI PRE-COVID
recuperati da Ita rispetto
ad Alitalia (gli altri vettori
in Italia sono al 99%):
la quota di mercato
è dell’8% contro il 13%
DAL 2017
COSTI PUBBLICI
A 2,5 MILIARDI
L’ALITALIA/ITA tornata
in mano pubblica dopo il
tonfo di Etihad è costata
parecchi soldi: da Calenda
a oggi i prestiti che non
saranno probabilmente
mai ripagati ammontano
a 1,4 miliardi. Con Cassa
integrazione e oneri
sociali per un altro
miliardo abbondante si
arriva a due mld e mezzo
forza, in grado di dettare condi-
zioni, ma ha il vincolo della sca-
denza elettorale dato che il
nuovo governo potrebbe non
essere d’accordo sulla cessione
(Giorgia Meloni s’è detta con-
traria). Per questo è stato chie-
sto alle due cordate di presen-
tare un’offerta differente con
l’obiettivo di scegliere entro fi-
ne mese e far trovare il caso ar-
chiviato al nuovo premier.
ANDRÀ COSÌ? Già in due prece-
denti occasioni il voto impedì la
vendita della vecchia Alitalia.
Nel 2008 Silvio Berlusconi
bloccò in nome dell’italianità la
cessione a Air France-Klmde-
cisa dal governo Prodi: per lui il
vettore francese avrebbe dirot-
tato su Parigi i turisti interna-
zionali desiderosi di visitare il
Colosseo e il Vaticano… Così
mise in piedi la cordata dei ca-
pitani, scaricando 4 miliardi di
oneri sul contribuente italiano.
I nuovi azionisti dimezzarono
Alitalia ma persero 2 miliardi.
Dopo le elezioni del 2013 fu
il nuovo governo di Enrico Let-
ta, con Maurizio Lupi mini-
stro dei Trasporti, a correre al
capezzale di Alitalia con una
trasfusione di 150 milioni da
Poste Italiane. Come scrisse ai
tempi Roberto Perotti su lavo-
ce.info: “Letta e Lupi non si so-
no mai occupati di compagnie
aeree: fino all’aprile scorso era-
no dei deputati in tutt’altre fac-
vano viaggiarci gratis come
parlamentari. Ora hanno sco-
perto le ‘sinergie tra trasporto
passeggeri e trasporto postale’.
Strano che nessuno ci abbia
pensato prima”.
In effetti le sinergie e i soldi
di Poste si dissolsero altrettan-
to velocemente della serenità
di Letta a Palazzo Chigi e meno
di un anno dopo, a metà del
2014, Alitalia era messa ancora
peggio. Il nuovo premier Mat-
teo Renzi ebbe allora la bril-
lante idea di un rinascimento
arabo del vettore. Chiamò dun-
que l’emiratina Etihad che ge-
stì Alitalia per soli due anni e
quattro mesi, perdendoci però
oltre 1,3 miliardi. Il 2 maggio
2017 gli azionisti portarono le
chiavi aziendali al ministro del-
lo Sviluppo economico e, chie-
dendo l ’amminis trazione
straordinaria, nazionalizzaro-
no di fatto l’azienda, un caso de-
cisamente atipico di naziona-
Come siamo arrivati fin qui?
Dal 2008 di B. e dei ‘capitani’
al tentativo Di Maio-Benetton
passando per Letta, Renzi
e Calenda: 15 anni di fallimenti
lizzazione fatta da privati.
Entrò qui in scena un nuovo
soccorritore, il ministro dello
sviluppo del governo Gentilo-
ni, Carlo Calenda, che nominò
tre commissari straordinari e
concesse un generoso prestito
ponte di 600 milioni. Due com-
missari su tre erano tuttavia già
coinvolti nella precedente ge-
stione e dunque non i più ido-
nei a realizzare discontinuità e
a far luce sul dissesto. Inoltre il
prestito era in aperto contrasto
con le norme Ue, che ammetto-
no un prestito di salvataggio
per massimo sei mesi e un im-
porto non superiore alla metà
del fabbisogno finanziario an-
nuo (nel caso specifico 200 mi-
lioni, un terzo di quelli effetti-
vamente concessi). In sei mesi
occorre poi produrre un piano
di ristrutturazione e sottoporlo
a Bruxelles, piano che nel caso
italiano non fu mai redatto.
non bisognava dare più un euro
ad Alitalia, le concesse in effetti
altri 3oo milioni, portando il
totale a 900. Sono gli stessi che
la commissario alla Concor-
renza Margrethe Vestager ha
giudicato illeciti nel luglio
2021, imponendo al governo di
riprenderli dai commissari di
Alitalia, ovviamente qualora li
avessero… In realtà in seguito i
prestiti totali sono saliti a 1,4
miliardi, senza contare gli inte-
ressi che avrebbero dovuto, ma
non potuto per assenza di liqui-
dità, essere corrisposti. A essi
va aggiunto il costo della Cassa
integrazione che, inclusi gli o-
neri sociali figurativi che diver-
ranno pensioni effettive, porta i
costi pubblici a 2,5 miliardi.
PURTROPPO I COMMISSARI, in-
caricati da Calenda di vendere
a tambur battente senza nep-
pure valutare percorsi di risa-
namento, non vendettero. Si
persero infatti inseguendo
Lufthansa, che non pervenne
mai a un’offerta vincolante, e
mandarono a perdere la van-
taggiosa offerta del fondo ame-
ricano Cerberus, disponibile a
investire sino a 1 miliardo per il
rilancio di un’Alitalia di cui a-
vrebbe acquisito il 49%, la-
sciando a un partner pubblico il
restante 51%. Così arrivarono
le elezioni del 2018 e per la se-
conda volta il voto mandò in fu-
mo la vendita. Nell’estate, inse-
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022 ECONOMIA l 11

+314
PER CENTO L’aumento
del traffico aereo in Italia
nel primo semestre
del 2022 rispetto allo stesso
periodo del 2021 secondo
i dati dell’Enac

SORPRESA Pagato a luglio I soldi vanno a tutti, manager compresi

Obiettivi falliti, ma il premio

di risultato arriva lo stesso
» Giulio Da Silva

N
ella busta paga di luglio i
tremila dipendenti di Ita
Airways hanno trovato il
premio di risultato. Il pa-
gamento di un bonus semestrale e-
ra previsto da un accordo del 2 di-
cembre 2021 tra il presidente ese-
cutivo Alfredo Altavilla e i sindaca-
ti. Un’intesa finalizzata ad atte-
nuare l’effetto del taglio degli sti-
pendi (fino a -50% per i piloti) nel
passaggio da Alitalia alla nuova
compagnia controllata dallo Stato.
Ma per i dipendenti di Ita c’è stata
una sgradita sorpresa: le somme e-
rogate sono state tassate con l’ali-
quota Irpef ordinaria più alta (fino
al 43%) anziché con l’imposta so-
stitutiva del 10% prevista dalla leg-
diato il governo Trattative giamo sui giornali, ge per i premi di produzione che, a
Conte 1, la grana A- A sinistra, indubbiamente, ma certe condizioni, consente di in-
litalia passò al mini- il ministro poi c’è l’Ita-Hyde di cassare il premio esentasse. Per i
stro dei Trasporti dell’Economia, cui si conoscono solo comandanti, che hanno ricevuto
Danilo Toninelli Daniele pochi numeri scon- un premio sui 5mila euro lordi in
che mise al lavoro u- Franco fortanti del conto e- media (con punte fino a 9.000 per
na commissione di FOTO ANSA conomico e dell’of- i più anziani), le tasse si sono man-
esperti (tra cui chi ferta industriale. Nei giate circa 2.200 euro anziché i
scrive) ma fu presto due mesi e mezzo del 500 dell’aliquota al 10%. Agli assi-
alleggerito del dossier dal mi- 2021 in cui ha volato ha tra- stenti di volo, con un premio medio
nistro dello Sviluppo economi- sportato un milione e 319 mila di 2.500 euro, le imposte hanno
co. Nell’autunno emerse così la passeggeri e conseguito 90 mi- portato via mille euro a testa anzi-
variante Luigi Di Maio delle lioni di ricavi, 68 euro a passeg- ché 250. Per i lavoratori di terra, Presidente e Ad
sinergie di Letta, con Poste so- gero. Tuttavia ha anche soste- che hanno stipendi più bassi (ec- Alfredo Altavilla
stituite da Ferrovie, alle quali nuto 268 milioni di costi opera- cetto i dirigenti), l’onere aggiunti- e Fabio Lazzerini
fu affidato il compito di capofila tivi, dei quali non sappiamo vo è stimato sui 500 euro. Aggiun- guidano la nuova
di una cordata e la ricerca di un quanti dovuti all’operatività e gendo i contributi, per molti il net- compagnia aerea
partner, che si palesò in prima- quanti alla fase di start up. So- to in busta è quasi dimezzato sul in mano pubblica
vera nella figura di Atlantia, la no il triplo dei ricavi: ogni 3 eu- lordo versato dall’azienda. FOTO LAPRESSE
società dei Benetton del ponte ro di costi ne ha persi 2. Certo i
Morandi, crollato neppure un primi mesi non fanno testo, ma LA STANGATA FISCALE per i dipen-
anno prima: mentre Toninelli il 2022 non pare andare molto denti è la conseguenza degli scarsi
cercava di buttar fuori dalla fi- meglio. Il CorSera ha parlato di risultati di Ita, che vola con un premio semestrale per tutti i di- tiva e di tutte le agevolazioni fiscali,
nestra la concessione autostra- una perdita operativa ante am- margine operativo peggiore delle pendenti. Ma allora perché il Pdr non è sufficiente che l’obiettivo pre-
dale del cattivo manutentore, il mortamenti nei primi sei mesi previsioni, che già stimavano forti DI COSA non è stato sottoposto alla tassa- fissato dalla contrattazione di se-
medesimo poteva presentarsi di 260 milioni, dunque almeno perdite. I dati preliminari di Ita di- STIAMO zione leggera del 10% prevista dal- condo livello sia raggiunto, ma è in-
al Mise nelle nobili vesti del sal- 300 totali, i quali divisi per i 3,5 cono che nei primi sei mesi dell’an- PARLANDO la legge (numero 208 del 2015) che dispensabile che il risultato conse-

3.000
vatore di Alitalia, poi associato milioni di passeggeri traspor- no l’Ebitda o margine operativo consente addirittura di azzerare le guito dall’azienda risulti incremen-
alla tedesca Lufthansa. Anche tati fanno 85-90 euro di perdita lordo - il risultato prima di calco- tasse se il premio viene versato a tale rispetto al risultato anteceden-
la cordata tra Ferrovie, Atlantia pro capite, con un provento u- lare ammortamenti - oneri finan- forme di welfare? Una fonte sinda- te l’inizio del periodo di maturazio-
e Lufthansa però fallì, siamo nitario salito a 103 euro: i ricavi ziari e tasse, è in perdita di circa cale fa notare che non c’erano le ne del premio. Tuttavia non essen-
nel tardo autunno del 2019, e il sarebbero poco più di metà dei 260 milioni. Questo contrasta col condizioni per detassare gli im- do stati rispettati i risultati incre-
nuovo ministro dello Sviluppo costi, ma la vecchia Alitalia dei quadro rappresentato da Altavilla, I DIPENDENTI porti pagati.
Stefano Patuanelli non poté commissari, che è stata chiusa, quando ha detto che Ita ha rag- della nuova Ita (dagli La Uiltrasporti è in-
che liberarsi dell’inconcluden- aveva 5 euro di ricavi e 1 di per- giunto in giugno il primo mese in 11mila di Alitalia): tervenuta con una nota, La fregatura
te terna commissariale e sosti- dita ogni 6 di costi. utile, dimenticandosi di precisare tutti hanno ricevuto intitolata “Info tecnica
tuirla in dicembre con un nuo- che si tratta di un mese ecceziona- il premio di risultato sulla struttura del Pdr”, Il bonus è stato tassato

5.000
vo commissario unico, appena A LIVELLO EUROPEO ITA è ad og- le, in cui il boom del traffico estivo e in cui si fa questa do-
due mesi prima del Covid che gi solo la 21sima compagnia le vendite dei biglietti per i voli dei manda: “Che succede se con le aliquote normali,
mise a terra il trasporto aereo per numero di voli, nonostante mesi successivi riempiono le casse l’azienda non raggiunge
mondiale. A ottobre 2021, se- il nostro sia il quarto mercato delle compagnie, come sa chiun- gli obiettivi?” Risposta: non al 10%. Uil: “Se fallisci
guendo i diktat della Vestager, Ue. In esso i vettori diversi da I- que abbia esperienza nel trasporto “L’azienda può comun-
la vecchia Alitalia è stata sosti- ta sono al 99% dell’offer ta aereo. Si chiama stagionalità. EURO: Il premio que erogare il premio di
i target lo sconto è vietato”
tuita, lasciando a casa 7 dipen- pre-Covid, caso unico a parte la Secondo l’accordo coi sindacati medio per 6 mesi dei risultato collettivo an-
denti su 10, dalla nuova Ita, su- Grecia, mentre Ita fa solo il il premio di risultato (Pdr) può rag- piloti: al fisco ne che se gli obiettivi non
bito messa in vendita. 58% dei voli dell’Alitalia com- giungere il 15% della retribuzione sono andati 2.200 sono raggiunti ma in
Qui finisce la lunga carrella- missariata e ha una quota di complessiva e viene pagato se sono (sarebbero stati 500 questo caso il premio non può go- mentali e migliorativi del risultato
ta dei decisori pubblici che non mercato dell’8% contro il 13% raggiunti obiettivi sia di qualità del con l’aliquota al 10%) dere dell’imposta sostitutiva del complessivo assoluto gli importi e-
hanno deciso nulla di giusto, di Alitalia pre-pandemia. Con servizio, rilevati col Net promoter Il personale di volo 10%. In tale circostanza anche l’e- rogati recentemente, con le compe-
neppure per sbaglio, e che tut- questi numeri può egualmente score (Nps), sia di redditività, mi- su 2.500 euro medi ventuale opzione di destinazione a tenze di luglio, non hanno potuto
tavia si presentano imperterriti interessare? Se il governo rie- surati con l’Ebitdar (simile a Ebit- ne ha pagati mille forme di welfare (…) ha come con- beneficiare delle agevolazioni fisca-
come leader politici al prossi- sce a venderla come Ita-Jekyll da, esclusi anche i costi per i leasing seguenza che i beni e i servizi pre- li previste”. Insomma, i risultati di I-
mo voto. Il venditore sarà più si affretti allora a farlo e non stia degli aerei). Il 13 luglio Altavilla in- scelti non sono esenti dal punto di ta sono peggiorati ma il premio è
fortunato? E, soprattutto, Ita è a porre troppe condizioni, pri- sieme all’ad Fabio Lazzerini ha co- vista contributivo e fiscale”. stato pagato ugualmente, a tassa-
più appetibile della vecchia A- ma che l’acquirente si accorga municato ai sindacati che, in base La Uiltrasporti fa notare che “per zione piena. Il premio spetta anche
litalia? L’Ita-Jekyll, di cui leg- che sta comprando Ita-Hyde. ai risultati, Ita avrebbe pagato il l’applicazione dell’imposta sostitu- ai dirigenti, compreso Altavilla.
12 l ECONOMIA
FLUSSI FINANZIARI L’aumento dei tassi Usa e il rafforzamento del dollaro hanno causato
in sei mesi la fuga di 50 miliardi dagli Stati più poveri: l’Ucraina da sola ne ha persi 11,8
305.000
MILIARDI DI DOLLARI
Il livello del debito
globale che si è
raggiunto a fine marzo di
quest’anno.
Si tratta di una cifra pari
al 348 per cento
del Prodotto interno
lordo globale e che
è cresciuta di cinque
volte rispetto ai livelli
raggiunti del 1997
100.000
MILIARDI DI DOLLARI
di debiti che, secondo
i dati dell’Iif, l’Istituto
di finanza internazionale,
fanno capo ai Paesi
emergenti. Di questi
100mila, 5.500 miliardi di
dollari scadono entro
fine anno e quasi 1.000
sono in valuta straniera
2,5 MLD
DI DOLLARI L’afflusso
del mese di luglio verso
portafogli azionari
dei mercati emergenti
al di fuori della Cina,
il primo mese positivo da
febbraio. La Cina da sola
ha registrato un deflusso
netto di 6,4 miliardi di
dollari, con 2,9 miliardi in
uscita dalle obbligazioni
e 3,5 miliardi dalle azioni
» Nicola Borzi
P
estilenza, guerra e fa-
me: la cronaca degli ul-
timi anni ha dato ma-
teriale in abbondanza
ai millenaristi. Ora in agguato
non c’è l’escatologico quarto
cavaliere dell’Apocalisse, ma
una più concreta prospettiva
di miseria per miliardi di citta-
dini dei Paesi più poveri del
globo. A prevederlo non sono
dei cultori di esoterismo, ma i
ben più prosaici economisti
del Fondo monetario interna-
zionale. La guerra in Ucraina e
l’aumento dei prezzi delle ma-
terie prime agricole stanno
fermando l’economia globale,
indeboliscono gli Stati meno
ricchi, rallentano il commer-
cio e scatenano il “riflusso fi-
nanziario”, modificando i disa-
vanzi esteri.
Secondo Giovanni Ganelli,
Pau Rabanal e Niamh Sheri-
dan, economisti e ricercatori
dell’Fmi, “la dimensione com-
plessiva” delle partite correnti
“tra Paesi si sta ampliando per
il secondo anno consecutivo.
Dopo anni di restringimento, i
saldi si erano allargati al 3%
del Prodotto interno lordo glo-
bale nel 2020, sono cresciuti
ulteriormente fino al 3,5%
l’anno scorso e si prevede che si
espanderanno ulteriormente
quest’anno”.
Nel 2022 però i flussi di ca-
pitali hanno invertito la rotta:
ora i fondi escono a ritmo acce-
lerato dai mercati emergenti
per l’aumento dell’avversione
al rischio scatenato dalla guer-
ra, per le attese di tassi di inte-
resse più elevati nei Paesi ricchi
e di ulteriori rialzi del dollaro
(valuta nella quale sono e-
spressi gran parte dei loro de-
biti), che hanno causato de-
flussi molto ingenti dai Paesi
poveri, circa 50 miliardi di dol-
lari. Un sintomo delle tempe-
sta finanziaria che si sta abbat-
tendo sugli Stati più deboli, con
le difficoltà crescenti a rimbor-
sare i propri titoli pubblici che
porta dritto ai default.
UNO DEI MAGGIORI fattori di in-
certezza secondo Ganelli, Ra-
banal e Sheridan è rappresen-
tato dai prezzi delle materie
prime, come il rialzo dei prezzi
del petrolio, che dopo la pan-
demia ha colpito gli esportato-
ri e gli importatori in modo a-
simmetrico. L’invasione russa
dell’Ucraina a febbraio ha esa-
cerbato l’impennata dei prezzi
di energia, cibo e altre materie
prime, ampliando i saldi delle
partite correnti globali e au-
mentando le eccedenze per gli
esportatori di materie prime a
scapito diretto dei Paesi im-
portatori.
C’è poi l’inasprimento della
politica monetaria dovuto al
tentativo di frenare la corsa
dell’inflazione a guidare i mo-
vimenti valutari perché molte
Banche centrali hanno accele-
rato il ritiro dalle strategie di
stimolo monetario. Questo, ad
esempio, ha causato un enor-
me rafforzamento del dollaro
Usa che in pochi mesi è cresciu-
to del 12% sulle principali divi-
se mondiali, contribuendo
all’allargamento dei saldi este-
ri di molti Paesi che pagano con
il biglietto verde le proprie im-
portazioni vitali, a prezzi dun-
que doppiamente aumentati.
La guerra in Ucraina diven-
ta così un fattore dirimente: se
Guerra e carovita
spingono al default
i Paesi emergenti
il conflitto si prolungasse i
prezzi globali delle materie pri-
me resterebbero alti più a lun-
go, accelerando l’inflazione e
dunque rafforzando l’aumento
dei tassi di interesse delle Ban-
che centrali. La maggiore ten-
sione geopolitica causerebbe
ulteriori frammentazioni delle
catene di approvvigionamen-
to, riducendo i trasferimenti di
tecnologia e diminuendo le e-
sportazioni, dunque la cresci-
ta, nei Paesi a basso reddito, e-
rodendo così i progressi realiz-
zati negli scorsi decenni grazie
alla globalizzazione.
Un quadro dirompente per
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022
Ufficialmente
insolvente
Le proteste dei
cittadini dello Sri
Lanka scesi in
piazza a luglio
FOTO LAPRESSE
economie messe già in ginoc-
chio dalla pandemia, che si in-
nesta come una spoletta sulla
bomba del debito globale, au-
mentato a dismisura da 15 anni
di politiche economiche a tassi
reali pari a zero o sottozero.
A fine marzo, il debito glo-
bale era pari a 305mila miliar-
di di dollari, il 348% del Pil glo-
bale, il quintuplo del 1997. Se-
condo i dati dell’Iif, l’Istituto di
finanza internazionale, ai Pae-
si emergenti fanno capo debiti
record per 100mila miliardi di
dollari, dei quali 5.500 miliar-
di di dollari scadono entro fine
anno e quasi 1.000 sono in va-
luta straniera. Un allarme che
al Fondo monetario interna-
zionale è già suonato: dopo il
default ad aprile dello Sri Lan-
ka, un’altra ventina di Paesi è a
rischio. La lista dei fallimenti
potrebbe presto essere allun-
gata dall’Ucraina devastata
dalla guerra, dalla quale negli
ultimi sei mesi - secondo le ul-
time statistiche dell’Iif - sono
fuggiti 11,82 miliardi di dollari,
oltre un quinto dei deflussi net-
ti totali dei Paesi emergenti a li-
vello mondiale.
Il fatto è che i movimenti
della finanza internazionale
sono ondivaghi. Gli esportato-
ri di materie prime, molti dei
quali nei Paesi emergenti, han-
no guadagnato entrate e attrat-
to investimenti grazie ai rialzi
di alcune materie prime, riu-
scendo per qualche tempo così
a tenere testa al rafforzamento
del dollaro, poi però la guerra
tra Mosca e Kiev ha cambiato il
quadro perché l’inflazione do-
vuta ai rincari monstre dell’e-
nergia ha spinto la Federal Re-
serve statunitense ad alzare
bruscamente i tassi di interesse
dello 0,75% durante il mese di
giugno dopo che a maggio l’in-
flazione negli Stati Uniti è sa-
lita al massimo degli ultimi 40
anni (8,6% su base annua).
“La maggior parte delle re-
centi dinamiche dei flussi pos-
sono essere attribuite al dolla-
ro”, ha affermato l’economista
dell’Iif Jonathan Fortun, os-
servando che solo il raggiungi-
mento di un tasso “neutrale”da
parte della Fed potrebbe aiuta-
re a arginare i deflussi. “Per i
prossimi mesi, diversi fattori
influenzeranno la dinamica
dei flussi”, ha affermato For-
tun. Tra questi ci sono “i tempi
di raggiungimento del picco
dell’inflazione e le prospettive
per l’economia cinese”.
PROPRIO LE PROSPETTIVE
dell’economia di Pechino stan-
no tenendo banco nelle analisi
internazionali. Lo scorso mese
di luglio ha registrato afflussi di
2,5 miliardi di dollari verso
portafogli azionari dei mercati
emergenti al di fuori della Ci-
na, il primo mese positivo da
febbraio. La Cina da sola ha re-
gistrato un deflusso netto di 6,4
miliardi di dollari, con 2,9 mi-
liardi in uscita dalle obbliga-
zioni e 3,5 miliardi dalle azioni.
Al contempo, però, la Repub-
blica Popolare Cinese tende a
proiettarsi sui mercati interna-
zionali dei capitali quale pre-
statore di ultima istanza a pa-
recchi Paesi in difficoltà, come
lo Sri Lanka, per ottenere un
ruolo egemonico nelle loro
scelte geopolitiche e tentare di
recuperare spazi internazio-
nali ai danni di Washington.
Secondo gli analisti della ca-
sa d’investimento Abrdn, così,
a giugno il rendimento dei tito-
li di Stato dei Paesi emergenti
in valuta forte ha registrato un
crollo del 6,21%, mentre quello
espresso in valuta nazionale ha
segnato “solo” -4,45%. Per gli
esperti, nel breve termine il de-
bito dei mercati emergenti
continuerà a confrontarsi con i
timori di elevata inflazione e il
rallentamento della crescita,
causando rischi di escalation
dei disordini sociali in alcuni
Paesi a causa delle pressioni sul
costo della vita.
Non a caso l’Fmi si sta impe-
gnando a cercare di sostenere i
Paesi più in difficoltà, come il
Ghana le cui obbligazioni han-
no visto i prezzi salire alle stelle
alla notizia di un possibile ac-
cordo di finanziamento. Una
manna per gli speculatori, che
cercano opportunità ai danni
delle finanze più esposte.
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022 ECONOMIA l 13

GUERRE DI POTERE La governance dei controlli sugli istituti di credito non funziona da decenni
Lo dimostrano i casi Popolare Vicenza, diamanti e la mancata collaborazione con la Consob
» Carlo Dominici
Alfonso Scarano
IL PARADOSSO

L’
attività di vigilanza di DEL REATO
Banca d’Italia controlla, DI OSTACOLO
accerta e verifica il ri-
spetto delle condizioni COME SCRISSE Giorgio
per l’esercizio dell’attività banca- Meletti sul Fatto del 10
ria. L’attività è svolta secondo una dicembre 2017, “se i
logica prudenziale: dovrebbe banchieri vengono assolti
cioè mirare a prevenire e risolvere dall’ostacolo alla
anticipatamente il manifestarsi vigilanza, o Banca d’Italia
di crisi bancarie. La frequenza e la è stata complice
rilevanza delle crisi bancarie por- (“Toccami Cecco che
ta a considerare che la funzione di mamma non vede”), salvo
vigilanza, asse portante dell’ordi- poi denunciarli a cose
namento creditizio, pur attuando fatte per salvarsi
un comportamento fortemente (“Mamma, Cecco mi
gerarchico e invasivo, ha assicu- tocca”), o Banca d’Italia
rato un rapporto di supremazia e non serve a niente”.
di discrezionalità nel determina- Qualcuno dovrebbe
re fini e modi dei comportamenti ricordarlo a Banca
aziendali ma non ha conseguito, d’Italia, anche per conto
come i fatti dimostrano, apprez- delle centinaia di migliaia
zabili risultati. di risparmiatori coinvolti
Quanto detto ripropone l’esi- (anche per essersi fidati
genza di porre in essere strumen- dei controlli di Vigilanza)
ti di prevenzione della crisi e, in nei troppi crack delle
primis, una ventata riformatrice banche italiane
della governance della vigilanza.
Gli obiettivi di vigilanza non sem-
brano essere così ben definiti: si
pensi ai rapporti tra Banca d’Ita-
lia e Consob per quanto concerne

Vigilanza, tanti fallimenti e falle

la trasparenza e la stabilità del si-
stema. Al riguardo, già negli anni
70 fu clamoroso il caso di conflit-
to emerso con la crisi dell’Ambro-
siano, nel caso Bnl Atlanta e nel
caso di Banca Privata Italiana.

hanno danneggiato Bankitalia

Più recente è il caso Banca Popo-
lare di Vicenza, quando furono
negate alla Consob le informazio-
ni sulle risultanze delle ispezioni
effettuate. La relazione ispettiva
del 2001 aveva individuato preci-
samente le cause che avrebbero
poi “ucciso” la banca oltre 15 anni
dopo. Pur nel linguaggio formale
e preciso delle risultanze, emer-
sero, tra gli altri: un “modello ge-
stionale di tipo verticistico”, una
“modalità di determinazione an-
nuale da parte del Consiglio del
prezzo di emissione (...) non (...)
ispirate a criteri di oggettività”
nonché la “tendenza a sostenere
taluni iniziative soltanto per la ri-
conducibilità a soci e depositanti
favorevolmente conosciuti”.
L’OPACITÀ è poi anche emersa
platealmente durante i lavori
della Commissione di inchiesta
sulle banche – Commissione Ca-
sini – dal confronto tra Carmelo
Barbagallo, responsabile della
Vigilanza di Banca d’Italia, e An-
gelo Apponi, Direttore generale
della Consob, opacità perseguita
con la tecnica di fornire a Consob
la documentazione solo a richie-
sta specifica e non per oggettiva
rilevanza.
D’altro canto non sono solo le
regole, di per sé, a garantire il
mercato ma le persone inserite
nelle organizzazioni di controllo
e lo spirito di servizio alla comu-
nità. Vale accennare al recente
caso dello scandalo dei diamanti
da investimento distribuiti dal
canale bancario, sollevato alla at-
tenzione del pubblico dall’i n-
chiesta di Emanuele Bellano del-
la trasmissione Report di Rai3.
La testimonianza di Carlo Berti-
ni offre uno squarcio interno
all’attività ispettiva: “C’è stato un
crescendo, a un certo punto le
pressioni subite erano, a mio av-
viso, fortissime, dopo qualche
mese ho dovuto lasciare imme-
diatamente team Mps divisione
e poi alla fine mi sono arreso per-
ché ero distrutto”. Aiuta l’ascolto
della registrazione, messa in on-
da da Report, di Alessandra Per-
razzelli, membro del Direttivo e
vice Direttrice generale di Banca
d’Italia, la quale dice a Bertini:
“Però vede lei ha capito dei gangli
no di questa vicenda, gestire que-
sto tipo di cose richiede una
grande libertà. Non mi sembra
che sia la modalità ma non solo
qui dentro, sa? Tutte le grandi
strutture, tutte le grandi
organizzazioni si muovono
in maniera militare. Allora
io le racconto delle cose di
me che forse non dovrei
condividere ma io nella
mia vita professionale mi
sono trovata di fronte a del-
le cose spaventose nei con-
fronti delle quali mi veniva
detto che io dovevo essere
come una statua di marmo,
quindi farmele scivolare
addosso, no? Come l’a c-
qua… E questa cosa qui mi
ha aperto gli occhi sostan-
zialmente su come, in Italia e nel
mondo, si fa carriera”.
Occorre ora una riflessione
sulla governance della funzione
di Vigilanza. Un primo passo sa-
rebbe quello di istituire la regola
REGOLE della pubblicazione delle risul-
PER EVITARE tanze delle relazioni ispettive do-
po un adeguato lasso di tempo
L’OPACITÀ (ad esempio 12 mesi) perché l’in-
formazione non incida negativa-
VANNO RESI mente nell’opera di risanamento.
PUBBLICI Avere consapevolezza della ob-
bligatorietà della pubblicazione,
GLI ESITI indurrebbe tutti i soggetti, con-
trollati e controllori, a un’opera di
ISPETTIVI concreto risanamento, senza ri-
tardi e omissioni. Auspichiamo
che la pubblica attenzione alla
questione possa indurre un pro-
cesso riformatore certamente u-
tile alla reputazione della istitu-
zione Banca d’Italia, per molti
versi nel tempo avvilita.

L’UGUAGLIANZADIFFICILE
VIRGINIA DELLA SALA
N
on esiste solo il greenwashing o almeno
è ciò che viene da pensare a leggere i ri-
sultati di un recente studio dell’Impe-
rial College Business School di Londra,
che ha monitorato i dati di oltre 700
aziende statunitensi dal 1996 al
2013. Così come l’impegno ecologi-
co, anche l’inclusività rischia di es-
sere solo un’operazione di facciata.
Non importa quanti posti siano ri-
servati alla cosiddetta “diversity”: il
pesce, come si suol dire, puzza sempre
dalla testa. Tanto più se nuota in cattive
acque.
Secondo l’analisi, le aziende che hanno pre-
stazioni inferiori rispetto ai loro concorrenti o
rispetto agli obiettivi che si sono prestabilite
hanno maggiori probabilità di subire una di-
minuzione dei tassi di diversità razziale e di ge-
Minoranze L’inclusività in azienda è di facciata
La diversità è un valore solo finché c’è profitto
nere nei loro consigli di amministrazione e nel-
le posizioni dirigenziali. È un effetto involon-
tario, incontrollato, che se da un lato pare suf-
fragare la necessità di riservare quote rosa
e quote diversità per statuto, dall’altro
certifica che pure nelle migliori fa-
miglie, se si scava, potrebbe venire
fuori il marcio. L’inclusività è anco-
ra una gran fatica o una formalità
dei tempi buoni.
In buona sostanza, ha spiegato al
Time il professore dell’Imperial Colle-
ge, HeeJung Jung, quando le aziende
vanno sotto pressione, vuoi perché devono cre-
scere, vuoi perché sull’orlo del collasso, né don-
ne né esponenti delle minoranze (di etnia o di
orientamento) vengono prese in considerazio-
ne. Garantire la diversità passa in secondo pia-
no. Si cercano soluzioni rapide, i dirigenti vo-
gliono - inconsciamente - direttori o persone da
mettere al comando che abbiano un b a c-
kground simile al loro. Si cercano nuove com-
petenze e nuove prospettive per il rilancio, ma
si finisce a trovarle sempre in persone affini in
termini di razza e genere. Un bel problema, so-
prattutto negli Stati Uniti dove la dialettica del-
la lotta alla disuguaglianza etnica ha coinvolto
sempre un maggior numero di aziende, ancor
più dopo l’omicidio di George Floyd nel 2020. I
risultati finora raggiunti non sono un successo:
nel 2021 le donne occupavano il 27% dei posti
nei Cda delle 3mila maggiori società quotate in
borsa negli Usa, il 6% era detenuto da donne di
colore, mentre il 9% da uomini di colore. In più,
quando i profitti diminuiscono, la situazione
peggiora.
Jung sostiene comunque che ciò potrebbe
essere dovuto al fatto che, nonostante i pro-
gressi nella leadership femminile, la cultura a-
ziendale americana non l’abbia ancora davvero
normalizzata. Le donne Ceo devono affrontare
non solo la repulsione da parte del loro team,
ma anche il costante controllo incrociato sulle
loro decisioni: c’è sempre chi ha bisogno di ve-
rificare che stiano agendo “correttamente”.
Questo, in un momento di crisi, pregiudi-
cherebbe l’efficienza, ritarderebbe le decisioni
e contribuirebbe ancor più a trasmettere una
sensazione di sfiducia. Lo studio arriva poi alla
sua conclusione, tanto ovvia quanto oggi im-
pensabile. Se i membri del Cda e i vertici pro-
vengono da gruppi sottorappresentati, è meno
probabile che sacrifichino il genere e la diver-
sità razziale sull’altare dello stop alla recessio-
ne. Ma quello è solo l’ultimo step, arriverà dopo
lunghi percorsi di norme, nazionali e aziendali.
La crisi corre più veloce.
14 l ESTERI
IL REPORTAGE
La tratta delle schiave
EUROPA DELL’EST:
LE DONNE SONO
ANCORA VITTIME
DEL PATRIARCATO
Racket e non solo Oltre un milione
di rumene sono sfruttate: le bande criminali
le vendono per profitti quasi pari a quelli
del traffico di droga. Dalla Croazia alla Slovenia,
aumentano sempre più le violenze sulle ragazze
» Florentin Cassonet,
I
Simon Rico e Marion Roussey
l 16 dicembre 2016 il corpo di una gio-
vane donna con il volto sfigurato è sta-
to ritrovato in un bosco del Giura, cen-
tro-est della Francia. Gli inquirenti
hanno messo un anno per identificare
la vittima, Mihaela Miloiu, una rume-
na 18enne, che lavorava come prosti-
tuta legale in Svizzera. Mihaela Miloiu
è stata uccisa da un cliente francese, A-
lexandre Verdure. L'uomo, sposato
con due figli, condannato in appello
nel 2021, ha fatto ricorso in cassazio-
ne. Due anni dopo, un'altra prostituta
rumena, Nicoleta, è stata uccisa a col-
tellate da un cliente nel Gard, sud della
LA TATTICA Francia. Un terzo delle lavoratrici del
CRIMINALE sesso in Europa, tra 700.000 e 1,2 mi-
“LOVERBOY” lioni, sono di origine rumena, secondo
QUESTA sottile l'inchiesta della giornalista Maria
tecnica Moi, che ha analizzato fonti di gover-
di manipolazione no e associazioni. Il rapporto 2021 del
psicologica viene dipartimento di Stato Usa indica che
esercitata dal la Romania è la prima fonte di espor-
carnefice contro tazione di vittime della tratta a scopo
la sua vittima. Non di sfruttamento sessuale per il terzo
solo i trafficanti anno consecutivo. Mihaela aveva ap-
rendono le giovani pena compiuto 18 anni quando è stata
schiave sessuali portata a lavorare in Svizzera.
per i loro profitti:
in parallelo, avviano COME SPESSO ACCADE, il protettore co-
una relazione stringe le giovani a prostituirsi in Ro-
di coppia con loro. mania fino alla loro maggiore età, do-
Diventando loro po di che le manda a lavorare all'este-
partner, riescono ro, dove i profitti sono maggiori. Nel
ad evitare in molti 1999, la psicologa Iana Matei ha fon-
casi l’accusa dato il Reaching Out Romania, un
di sfruttamento centro di accoglienza per minorenni
della prostituzione vittime della tratta, a Bucarest. In 23
anni, ne ha accolte quasi 500, la più
giovane aveva solo 10 anni: “Presenta-
no tutte lo stesso profilo: hanno subito
ogni tipo di abuso, emotivo e fisico. Le
giovani vengono picchiate e umiliate,
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022
ma non hanno mai sentito dire 'ti a-
mo'”. Questa tecnica di manipolazio-
ne psicologica, detta del “loverboy”,
che trasforma le giovani in schiave fe-
deli, è privilegiata dai trafficanti che,
avanzando una relazione di coppia
con la vittima, riescono spesso a evita-
re procedure legali, assicurandosi lau-
ti guadagni: in termini di profitti, il
traffico di esseri umani è secondo solo
al traffico di droga. I trafficanti rumeni
sfruttano il disagio sociale delle don-
ne: povertà, scarsa istruzione, violen-
za domestica e sessuale. Sui 26.809
casi di violenza domestica registrati in
Romania nel 2020, l'80% delle vitti-
me sono donne. Secondo un rapporto NESSUNO
del Consiglio superiore della magi- INDAGA
stratura, tra il 2014 e il 2020 sono state
depositate 18.549 denunce di violenze Dal 2014
sessuali su minori, l'80% delle quali al 2020
non ha dato luogo a procedure. Non
solo in Romania, in tutti i Paesi della 18 mila
regione dei Balcani e della ex Yugosla- denunce
via, la minaccia, in forme diverse, re-
sta forte sulla donne. In Croazia inter-
depositate:
rompere una gravidanza è diventato la Corte non
un tabù. Il caso recente di Mirela ava- ha emesso
jda ha scosso l'opinione pubblica. A fi-
ne aprile, durante un controllo medi- verdetti
co di routine, la donna, al sesto mese di nell’80%
gravidanza, ha scoperto che il suo
bambino, un maschietto, era affetto dei casi
da un tumore al cervello e che, se fosse
sopravvissuto, avrebbe sofferto di
malformazioni gravi. Tutti i medici di
Zagabria hanno rifiutato di interrom-
pere la sua gravidanza, anche se la leg-
ge croata garantisce il diritto di abor-
tire oltre il periodo legale di dieci set-
timane “se la salute della madre o del
feto è in grave pericolo”.“Aspettare che
mio figlio muoia nel mio grembo o
darlo alla luce per vederlo morire sa-
rebbe puro sadismo”, ha scritto un
giorno Mirela sui social e il suo mes-
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022
saggio, condiviso migliaia di volte, ha
sollevato un caso nazionale. Anche il
presidente Zoran Milanovi, sebbene
sempre meno progressista, ha ricono-
sciuto la “regressione conservatrice”
del Paese. Dopo giorni, la donna ha ot-
tenuto l'autorizzazione a abortire e
migliaia di persone si sono radunate a
Zagabria in solidarietà. In risposta,
due giorni dopo, si è tenuta la “marcia
per la vita” degli antiabortisti.
I PRIMI ATTACCHI al diritto all'aborto in
Croazia sono stati portati avanti già
nel 1991, anno dell'indipendenza, dai
movimenti antiabortisti vicini alla
Chiesa cattolica, che chiedevano l'a-
brogazione della legge del 1978, adot-
tata in epoca jugoslava e trascritta in-
variata nella nuova Costituzione.
Malgrado la pressione, il governo na-
zionalista-conservatore decise di non
modificare la legge. Ma da circa dieci
anni, nel periodo della Quaresima, ra-
duni e preghiere degli antiabortisti si
tengono davanti agli ospedali. La ma-
nifestazione, “40 dana za život” (“40
giorni per la vita”), è sostenuta da due
associazioni, U Ime Obitelji (“Nel no-
me della famiglia”)eVigilare. In Croa-
Mediapart è un giornale online,
indipendente e partecipativo
fondato da François Bonnet,
Gérard Desportes, Laurent Mauduit,
Edwy Plenel, Marie-Hélène Smiejan
zia, l'86% della
popolazione si
Stop abusi dice cattolica e la
Donne protestano Chiesa svolge un
a Bucarest. ruolo sociale e
In basso, simbolo politico di primo
di un minore piano, “promuo-
abusato
FOTO LAPRESSE
vendo una visio-
ne patriarcale
della socie tà”,
spiega Dorotea
Šušak, direttrice del Centro di studi
femminili. Uno studio del 2019, rivela
che il 59% dei ginecologi croati rifiuta
di praticare l'aborto. Nel 2014 erano il
4% in meno. Nella vicina Slovenia, i
ginecologi che invocano l'obiezione di
coscienza sono il 3%. Anche trovare la
pillola del giorno dopo è complicato.
La stigmatizzazione delle donne che
vanno ad abortire in Slovenia o Serbia,
è forte. Più scioccante ancora, il costo
dell'intervento: 296 euro in media (il
40% dello stipendio medio). La Croa-
zia ha il secondo tasso di aborto più
Diritto all’aborto basso dell'Ue, dopo la Polonia: nel
2018 sono stati praticati 67 aborti ogni
sotto attacco mille nascite, tre volte meno che in
Slovenia. Il modello patriarcale resta
A Zagabria i cattolici dominante nei Balcani. Anche de-
nunciare le violenze è tabù. Quando, il
reazionari vogliono 17 gennaio 2021, Asja Krsmanovi, A-
na Tikvi, Nadine Mii e Matea Mavrak,
abrogare la legge tre studentesse in arti dello spettacolo
a Sarajevo, hanno lanciato la pagina
adottata nel 1978 Facebook “Nisam tražila”(“Non me la
sono cercata”), non immaginavano
dal maresciallo Tito che avrebbero scatenato un'ondata di
denunce da parte di vittime di violen-
ze in Bosnia-Erzegovina, ma anche
Croazia, Serbia, Montenegro. Oggi la
pagina è seguita da più di 40.000 per-
sone. Qualche giorno prima, l'attrice
serba Milena Radulovi aveva denun-
ciato pubblicamente gli stupri e le ag-
gressioni sessuali commesse dal suo
ex insegnante di teatro, Miroslav Ale-
ksi. Da allora sono nati altri hashtag,
#NiSama (“Non sei sola”) e #Nisam-
prijavila (“Non l'ho denunciato”),
nella speranza di una riforma legisla-
tiva, per una maggiore sanzione delle
violenze, una semplificazione delle
procedure di denuncia e l'introduzio-
ne di corsi di educazione sessuale a
Chi è Mediapart
scuola. Se il governo bosniaco ha av-
viato una serie di iniziative, in concre-
to nulla è cambiato. Nel gennaio 2021,
l'Agenzia per la parità tra i sessi, che fa
capo al ministero dei diritti dell'uomo
e dei rifugiati della Bosnia-Erzegovi-
na, aveva “condannato tutte le discri-
minazioni, molestie e violenze sessua-
li”, promettendo riforme strutturali.
È STATO ANNUNCIATA la creazione di
tre centri di crisi per la protezione del-
le vittime di stupro e violenza sessuale
negli ospedali di Sarajevo, Tuzla e Mo-
star, per un investimento di 110.000
euro finanziati dall'Agenzia degli Stati
Uniti per lo sviluppo internazionale
(Usaid). Nelle università sono nate
cellule di crisi per raccogliere le testi-
monianze delle vittime. Eppure il pae-
se è stato pioniere nella difesa dei di-
ritti delle donne nel periodo della Ju-
goslavia socialista. Una lotta iniziata
durante la seconda guerra mondiale,
nella resistenza partigiana del mare-
sciallo Tito, che contava 100.000 don-
ne combattenti. Il Fronte femminile
antifascista (AFŽ) ha poi posto le basi
per i futuri diritti delle donne, tra cui il
diritto all'aborto. Tre quarti di secolo
dopo, le donne dei Balcani devono in-
vece tornare a battersi contro un forte
movimento reazionario. In Serbia
l'insegnante accusato di stupro da Mi-
lena Radulovi è stato rilasciato in at-
tesa di processo. La Bosnia-Erzegovi-
na conta otto centri di accoglienza per
donne vittime di violenze, gestite da
Ong. Solo il centro di Sarajevo, che dal
2002 ha ospitato 2.204 donne, ha ri-
cevuto finanziamenti pubblici, e per
un solo anno. Nel 2021 il numero delle
residenti in questi centri è aumentato
del 30%. Nel novembre 2021, la Fon-
dazione Cure ha organizzato un hap-
pening al Sarajevo City Center, espo-
nendo quaranta scarpe rosse per de-
nunciare i femminicidi commessi nel
Paese in sei anni. “Abbiamo dovuto
contarli noi partendo dalle segnala-
zioni dei media perché - ha spiegato
Medina Muji, coordinatrice del pro-
getto - la legge bosniaca non riconosce
il termine femminicidio”.
(Traduzione di Luana De Micco)
ESTERI l 15
ALTRILUOGHI
FABIO SCUTO
Libia Haftar
è “criminale
di guerra”: deve
pagare le vittime
K
halifa Haftar è in guai fi-
nanziari seri. L’ex uomo
forte della Cirenaica, un
tempo fedele di Gheddafi, poi
“risorsa” della Cia, sostenuto poi
da Russia e Egitto nella sua
guerra contro il governo legitti-
mo di Tripoli, sta vendendo le
sue proprietà negli Stati Uniti
per cercare di evitarne il seque-
stro.
Alla fine di luglio un giudice
federale Usa ha emesso una
sentenza di contumacia contro
Haftar, dichiarandolo respon-
sabile di crimini di guerra. Il
tribunale sta ora valutando un
pacchetto di risarcimento per i
ricorrenti. Le vittime e i loro av-
vocati hanno nel mirino i nu-
merosi immobili posseduti ne-
gli Usa dalla famiglia Haftar.
Poco prima della sentenza è
riuscito comunque a vendere u-
na casa multimilionaria in Vir-
ginia insieme ad altre proprietà
a sei cifre.
Okba Haftar, figlio del leader
militare libico residente negli
Stati Uniti, ha curato le vendite.
Gli Haftar mantengono un va-
sto portafoglio di proprietà in-
ternazionali, con almeno un pa-
lazzo in un sobborgo esclusivo
di Amman, in Giordania, insie-
me a immobili negli Emirati A-
rabi Uniti.
Khalifa Haftar è stato citato
in giudizio ai sensi del “Torture
Victim Protection Act” del 1991.
La legge consente ai familiari
delle vittime di esecuzioni e-
xtragiudiziali e torture di citare
in giudizio i responsabili. La cit-
tadinanza americana e le pro-
prietà immobiliari di Haftar
rendono il suo caso unico, cer-
tamente imbarazzante per il Di-
partimento di Stato. Secondo
gli atti del tribunale, la famiglia
Haftar ha posseduto almeno 17
proprietà nella sola zona della
Virginia, nove di queste sono
state vendute.
Gli affari di Khalifa Haftar
sono un affare di famiglia. Al-
meno due dei suoi figli, Saddam
e Khalid, sono ufficiali nel sedi-
cente esercito nazionale libico
del padre. Un altro figlio, Belqa-
sim, funge da consigliere politi-
co. Oggi, il comandante 78enne
ha pochi alleati rimasti a Wa-
shington. La guerra in Ucraina
ha posto poi un nuovo controllo
sui suoi rapporti con Mosca, che
al momento ha altri gravi pro-
blemi da affrontare.
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022 ITALIA l 17

PIETRE&POPOLO Domani in piazza del Campo

Siena e il Palio, un alfabeto

di favole che resiste a tutto
» Tomaso Montanari na destra sguaiata, ignorante e li furono, per così dire, portate
senza progetto è stato come un all’oltranza.… Siena, per molti

S
366 ANNI arebbe piaciuto a Char- modo di punirsi, di farsi del lati, considera se stessa l’anti-
DI STORIA les Dickens, questo male per tornare con i piedi tesi di Firenze, e l’antitesi ha
E NON SENTIRLI drappellone venezia- per terra. In tutto questo, il Pa- qualche cosa di vero. Non sol-
QUELLO di Siena no: a lui che disse, fol- lio per fortuna resiste: e dopo tanto perché in Siena si ritrova
è il Palio gorantemente, che Siena è una l’eclissi pandemica torna a da- una tendenza libertaria più a-
per antonomasia, una Venezia senz’acqua. Il fiam- re senso e profondità a luoghi, cuta, attenuata a Firenze dal
corsa di cavalli disputata meggiante Palio di questo ago- simboli, tradizioni. Nella fe- principato, dai commerci in-
ogni anno nei giorni sto 2022 – quello che domani sta, “la festa” per antonomasia, ternazionali, dall’ufficio me-
2 luglio e 16 agosto, cui sera sarà calato, dal Palco dei la città si rappresenta: come tropolitano; ma per altri fatti
partecipano 10 contrade, Giudici, nelle mani dei contra- un macrocosmo diviso in di- su cui vorrei fissare l’attenzio-
ciascuna rappresentata daioli il cui cavallo avrà supe- ciassette microcosmi, le con- ne del lettore. Firenze fu divisa
da un cavallo montato rato per primo il bandierino trade, contrapposti eppure vi- per corporazioni e per arti,
a pelo da un fantino; nel terzo giro di Piazza del sceralmente uniti, in una dop- cioè per categorie di persone
si svolge su tre giri Campo –, infatti, è coronato da pia fedeltà che accanto ad ogni associate senza nessun riguar-
della piazza del Campo una grande riproduzione del diverso canto di contrada fa in- do alla loro nascita in questo o
appositamente preparata volto estatico dell’Assunta dei tonare ad ogni senese quello in quel quartiere. La divisione
L’attuale organizzazione Frari di Tiziano, mentre sotto comune, che ricorda che Sie- fondamentale di Siena fu inve-
del Palio risale si affrontano le teste di due dei ce topografi-
al 1656, anno in cui quattro cavalli di bronzo che, ca, per con-
si diede al palio, corso
occasionalmente già
dall ’ippodromo di Costanti-
nopoli, furono issati sulla log-
L’appuntamento Dopo trade. L’a t-
ta cc am en to
da secoli, un carattere gia della Basilica di San Marco. il collasso Mps e l’eclissi alla contrada
permanente. Il primo Trionfale l’ascesa di Maria al non ha nulla
palio fu quindi quello Cielo –è in suo onore che si cor- pandemica si torna a che fare con
del 2 luglio 1656, re il Palio di ferragosto –, trion- le idee, col
che fu vinto fale la quadriga cui appartene- finalmente a dare senso partito poli-
dalla contrada della Torre vano quegli antichi destrieri. tico, con gli
e profondità a luoghi, interessi. Di-

17
ANDREA ANASTASIO, l’autore
del drappellone, ha fatto spic-
care questi classici e celeberri-
mi segni di vittoria su una ca-
scata senza fine di rose e di gi-
LE CONTRADE gli. E viene in mente il titolo di
DELLA CITTÀ un saggio famoso del filologo
All’interno delle mura cappuccino, padre Giovanni
medievali la città Pozzi: “Rose e gigli per Maria”.
di Siena è divisa in Con il virtuosismo del desi-
diciassette suddivisioni gner capace di immaginare e
storiche: Aquila, Bruco, creare oggetti che occupano lo
Chiocciola, Civetta, spazio della vita reale e non la
Drago, Giraffa, Istrice, teca di un museo, Anastasio ha
Leocorno, Lupa, Nicchio, fatto stampare il recto del suo
Oca, Onda, Pantera, Palio su migliaia di paillettes,
Selva, Tartuca, così che, sotto il sole rovente di
Torre, Valdimontone questa estate da fine del mon-
Ognuna di esse do, esso guizza per le strade
mantiene da secoli medioevali di Siena come un
i propri organismi gigantesco pesce preistorico.
rappresentativi eletti Sul retro, poi, la stessa imma-
democraticamente gine torna, stampata sulla se-
ta: e così anche chi non li aves-
se notati al primo sguardo ve-
drà galleggiare in quel mare
floreale i totem animali delle
dieci contrade che corrono, e i
pende in mo-
simboli, tradizioni do esclusivo
dal luogo di
nascita,
dall ’atav ici-
na, nella cui piazza del Campo tà, da tutto quello insomma
nasce la verbena, è la più bella che è prenatale; non è pensie-
delle città. Non una generica ro, ma passione contratta con
lode estetica: ma il riconosci- il semplice venire al mondo.
mento del suo valore di città i- L’uomo di Siena sente, più
deale, esemplare. profondo di tutto, di fronte alla
propria contrada, quello che fu
E PROPRIO LÌ, domani, in Piaz- chiamato “il demone dell’ap-
za del Campo, si dispiegherà partenenza”.
un alfabeto di favole, forme, fi- È proprio così, è ancora co-
loro colori affidati a die- Il drappo 2022 prendere, perché non è gure che disegna l’antropolo- sì: ed è per questo che Siena ha
ci barberi – cioè le biglie La riproduzione punto un segreto, ma gia di una città-mondo: un’an- tutte le carte in mano per mo-
con cui si estrae a sorte del volto estatico coincide letteralmente tropologia che in Alessandro strare a se stessa e a tutti (in un
la fatale posizione dei dell’Assunta con la città squadernata Falassi aveva trovato un lettore mondo che proprio sull’a p-
cavalli tra i canapi della dei Frari di Tiziano, sotto i loro occhi. Questi straordinariamente pene- partenenza fa guerre e disfa
mossa, che sono anche, opera di Andrea ultimi anni a Siena non trante. Per capire il Palio, scri- democrazie) che con quel de-
nelle mani dei ragazzini Attanasio sono stati facili. Il crollo veva Guido Piovene nel 1955, mone si può convivere in pa-
di tutta Siena, uno dei dell’onnipotenza della “bisogna capire Siena, e la per- ce, ritrovando l’arte di gover-
giochi più amati. Banca ha costretto a fa- sistente realtà della contrada nare se stessi. «Orsù figliuoli
Giocare con la sorte: è forse re i conti con errori politici, as- senese, che credo unica nel dolcissimi, correte questo pa-
proprio qua il segreto del Palio, senza di strategie culturali, de- mondo. Le contrade senesi fu- lio – scrisse santa Caterina –, e
quello che turisti e giornalisti clino delle classi dirigenti: l’ar- rono istituzioni dell’età comu- fate che solo sia uno quello che
difficilmente riescono a com- rivo al governo della città di u- nale. In esse le libertà comuna- l'abbia».

FUORIORDINANZA
MASSIMO NOVELLI
A
futura memoria (per il 25 settembre
2022?), si rievoca l’agosto di cento anni
fa. Cadeva l’estate del 1922. Sul giorna-
le Umanità Nova, l’11 agosto, gli anar-
chici scrissero: “Non fu il fascismo a
vincere, fu lo Stato. Se carabinieri e
guardie regie non si fossero uniti in
fronte unico coi briganti in cami-
cia nera, il fascismo sarebbe stato
travolto”. Più che un articolo, si
trattò di un epitaffio. Il fallimento
dello sciopero generale del primo a-
gosto aveva infranto le estreme speran-
ze di resistenza.
Armando Borghi (1882-1968), bella figura
di libertario, ricorda in Mezzo secolo d’anar-
chia, libro voluto da Gaetano Salvemini, che
“la decisione di sciopero generale venne presa
una settimana circa prima della data stabilita
Promemoria elettorale Rileggere le cronache
dell’agosto 1922 dell’anarchico Armando Borghi
che conosciamo: il 1° agosto. Impegno di man-
tenere il segreto. Solo la mattina del 1° agosto
la stampa doveva esserne informata. Il primo
agosto era di lunedì. Alla domenica 31 lu-
glio il Lavorodi Genova spiattellò tut-
to. Annunziare la domenica, giorno
di riposo, uno sciopero che doveva
scoppiare inaspettatamente il lu-
nedì, era sfasciare ogni cosa. Con la
rapidità tattica di cui disponevano
i fascisti, quelle ventiquattro ore di
preavviso erano tanto preziose per gli
altri quanto funeste per noi”. Nonostan-
te tutto, narra Borghi, “vi furono centri che si
batterono eroicamente. Parma si difese al di
sopra di ogni previsione. Vi furono lotte acca-
nitissime a Torino, Sestri Ponente, Pavia, Pa-
dova, Milano. Ancona fu assalita dalla terra e
dal mare: per portare al colmo la confusione e
lo spavento i fascisti erano stati muniti dalle
autorità militari non solo con bombe vere, ma
anche con bombe a salve, e ne gettarono tante
centinaia quante avrebbero raso al suolo tutta
la città, dando veramente la impressione della
fine del mondo”. A Roma “il quartiere di Porta
Trionfale, uno dei più rossi, fu sossopra per la
voce corsa che una invasione delle bande fa-
sciste era imminente. Vi fu una vera e propria
mobilitazione della popolazione, che vegliò
per due notti, armata con quanto si trovava a
portata di mano”. La poetessa libertaria Vir-
gilia D’Andrea, prosegue Borghi, “era in quei
giorni, appunto in quel quartiere, dove Mala-
testa abitava. Seppi poi da lei che Errico era ri-
masto coi popolani tutti quei giorni, prenden-
dosi poche ore di sonno. Virgilia stette a fianco
del vecchio. Era donna capace di attingere dal-
la sua fragile natura un’enorme forza di resi-
stenza, tanta era la suggestione che esercitava
su lei l’idea di lottare e di sacrificarsi. I fascisti
non si fecero vedere”.
Per quanto “il terreno fosse minato da quasi
due anni di terrore, energie morali ne resta-
vano ancora. E se fossero state utilizzate al mo-
mento opportuno, e con la determinazione
necessaria, forse la scienza del poi racconte-
rebbe una storia ben diversa. Comunque, gli
episodi locali non cambiarono e non potevano
cambiare la situazione generale. Fummo bat-
tuti su tutta la linea. Ogni ultima riserva di e-
nergia nei partiti di sinistra si esaurì”.
I fascisti, conclude Armando Borghi, “non
dovevano solamente agire; dovevano soprat-
tutto raggiungere due fini: attribuirsi il merito
di aver domato lo sciopero, ed esautorare il go-
verno che non aveva saputo domarlo. Rag-
giunsero l’uno e l’altro risultato”.
18 l SECONDO TEMPO IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022

Måneskin superospiti a NY Chalamet fa il cannibale Torna il Festival dei Sensi

La band romana parteciperà accanto L’attore sarà ancora protagonista Inizierà giovedì a Locorotondo, in
a Metallica, Mariah Carey e altri al di un film di Guadagnino: “Bones Valle d’Itria, la rassegna dedicata alla
Global Citizen a Central Park il 24.09, and All”, un horror adolescenziale natura e al vivere. Fra gli ospiti ci sarà
concertone benefico contro la povertà in concorso a Venezia dal 31.08 l’antropologo David Le Breton

» Stefano Mannucci

I
l negozio di dischi era il Paese
dei Balocchi. Ti maledicevi se
non avevi con te una borsa ca-
piente. Sapevi che avresti fatto
incetta. Tutti quei capolavori!
Rock, pop, jazz, black, i cantau-
tori. L’idolatria del vinile: la co-
pertina del 33 giri (o del 45) era
un’opera d’arte e si apriva per
rivelare i testi. Il cerchio magi-
co del vinile ti catturava solco
dopo solco cercando adepti per
la setta, guai a chi lo sfregiava
con la puntina, pene corporali
per chi lo insozzava con le im-
pronte.
CHESTELLE Cinquant’anni fa, il perfetto
1972. Fuori il mondo girava a
DA LENNON casaccio, tra accelerazioni im-
A NICK CAVE provvise e brusche frenate. Il
E AI POOH telegiornale e i quotidiani ti fa-
cevano venire l’emicrania: i Palchi
garbugli processuali su Piazza ruggenti
Fontana, la prima assoluta del- I Rolling
le elezioni anticipate. Berlin- Stones e altre
guer in sella al Pci e Feltrinelli rock band
dilaniato sotto un traliccio. negli anni 70
Merckx pedalava speedy come FOTO ANSA
un motorino, Mennea era una
bici. Thoeni veniva giù evitan-
do i paletti, un sub scendeva

Notti magiche, inseguendo

più dritto a Riace e scopriva i
Bronzi. Nixon dialogava con
Cina e Urss ma lo inchiodava-
no sul Watergate. Spitz nuota-
va come un siluro alle Olimpia-

il Rock (ma anche Battisti)

di, fuori dalla piscina di Mona-
co scorreva il sangue degli atle-
ti israeliani ostaggi del com-
mando palestinese. Il pianeta
era una trottola, schizzava do-
lore e misteri.
Ma che musica maestro!
Mettevi il disco sul piatto e gu-
stavi il precipitato della matu-
razione del Rock: dopo la pri-
ma Età Mitica si entrava nel
tempo degli Eroi umanizzabili.
I Rolling Stones strafatti nel
doppio, maestosamente alluci-
nato, di Exile on Main Street.
La rabbia di John Lennonver-
sus Usa in Some Time in New
York City. Stelle en travesti? Il
’72 si apriva con la maschera
glam di David Bowie alle pre-
se con The Rise and Fall of Zig-
gy Stardust e si chiudeva con u-
na passeggiata sul lato selvag-
gio insieme al Lou Reed Tran-
sformer. Nel mezzo, la folgo-
MAGICO FU, rante apparizione dei dandy
per la musica, Roxy Music.
il 1972, non solo L’hard rock? Mani a coppa,
all’estero, dove piove oro: i Deep Purplefanno
fiorivano artisti rock urlare il motore con Machine
e metal, come Lou Head e il live Made in Japan (il
Reed, Neil Young riff apicale di Smoke on the wa-
o i Black Sabbath di ter), i Black Sabbath di Ozzy
Ozzy. Anche in Italia sparano piombo nel Vol. 4.
la scena era molto Nel mentre, il prog ha scala-
vivace, con Gaber, to la montagna, l’empireo della
Battiato, Guccini, contaminazione rock-classi-
Dalla, i Nomadi, Mia co-fiabesca è davanti agli occhi
Martini, Venditti di geni che hanno intorno a
e De Gregori, vent’anni: i Genesis dispensa-
ma anche Sorrenti, no i racconti oscuri di Foxtrot,
Cocciante e i Pooh gli Yes sono da vertigini con
Close to the Edge; Emerson,
Lake & Palmer virtuosi in Tri-
logy. A febbraio il giullare illu-
minato Ian Anderson affabu-
la il concept di Thick as a Brick.
ANNO DI GRAZIA ’72 Macché tormentoni: la musica mezzo secolo fa parlava la lingua
di Bowie, Stones, Deep Purple & C. Mentre in Italia si facevano sentire Gaber e la Pfm
I Gentle Giant sorprendono
con Octopus.
Ma che dire del progressive
italiano? La Premiata Forne-
ria Marconi scoperchia mera-
viglie nel debutto di Storia di
un minuto (dentro c’è Impres-
sioni di Settembre), il Banco
del Mutuo Soccorso risponde
con il Salvadanaio, Le Orme
intrigano con le visioni di Uo-
mo di Pezza. E gli Osanna, il
Balletto di Bronzo.
Ritmi afro-neri-world? I
Santana intraprendono il
viaggio inimmaginabile di Ca-
ravanserai, i Weather Report
reinventano il jazz-rock su I
Sing the Body Electric, Stevie
Wonder coltiva i semi soul di
Talking Book.
Cantautori? Il climax ame-
ricano è la serenità agreste del
fattore-fatt one Neil Young
(Harvest); in Gran Bretagna
commuovono le elegie di Nick
Drake (Pink Moon), il nord-ir-
landese Van Morrison inse-
gue il misticismo folk-blues di
St. Dominic’s Preview. Elton
John è alle prese con l’astro-o-
dissea di Rocket Mannell’Hon-
ky Chateau caro a Chopin.
E i nostri? Battiato speri-
menta su Fetus (la copertina
con l’embrione umano scanda-
lizza); Guccini punta sull’epos
familiare delle Radici. Alan
Sorrenti si incammina verso
l’Oriente per il trip psichedeli-
co di Aria, Baglioni consegna
la cartolina del pomicio (Que-
sto Piccolo Grande Amore), Ri-
chard Cocciante sorprende
con Mu, Gaber fa teatro nel
Dialogo fra un Impegnato e un
Non So, Venditti e De Gregori
aprono la ditta Theorius Cam-
pus. Battisti impera grazie a
Umanamente uomo, il sogno,
dove visiti I Giardini di Marzo.
Già, la hit parade: nell’agosto
’72 vi si accampano 45 giri leg-
geri e solide realtà: i Pooh di
Noi due nel mondo e nell’ani-
ma, il tema del Padrino di San-
to & Johnny, la quisquilia elet-
tronica di Pop Cornda La Stra-
na Società e il richiamo del
Gabbiano Infelice simulato dal
Moog del Guardiano del Fa-
ro. Più in alto, la struggente
Piccolo Uomo di Mia Martini,
il proto-ecologismo di Celen-
tano (Un albero di trenta pia-
ni). E l’inno dei raduni giovani-
li clean, Io Vagabondo dei No-
madi. O Lucio Dalla che si
chiede che anno è.
Ma in vetta c’è una cosuccia
tradizional-melodica, la vinci-
trice del Disco per l’Es tate,
Quanto è bella lei di Gianni
Nazzaro: descrizione di una
fidanzata alla mamma ostile.
Intanto l’Italia va al mare, mu-
nita di mangiadischi. A Ostia
c’è un serpentone ferragosta-
no da 350 mila auto: Comen-
cini vi si ispirerà per l’Ingorgo.
Come quello della buona mu-
sica del 1972. Mezzo secolo do-
po, la strada dell’ispirazione
pare deserta.
IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022 SECONDO TEMPO l 19

PORTFOLIO Foto di UMBERTO PIZZI

Testi di FABRIZIO D’ESPOSITO

Non solo fasci: FdI ricicla

il vecchio “Sistema” di Silvio
1. Modello 3. Massì candi-
Gianni Letta diamo pure Masi
Solo il tempo e i ri- A correre per FdI
sultati elettorali alle Politiche ci sa-
diranno se Guido rà Mauro Masi, bu-
Crosetto sarà rocrate di B. pre-
il Gianni Letta mier e poi dg della
di Giorgia Meloni Rai anti-Santoro:
a palazzo Chigi: sarà candidato
quello che è certo nell’Abruzzo di Ve-
è che Crosetto è il spa: la sua ambi-
teorico della conti- zione è il ministero
nuità di Sistema, della Cultura, per
che non si governa garantire quel Na-
senza il deep State stasi (genero di Mi-
noli) in auge sia
con B. e sia con il
dem Franceschini

2. Così diversi, 4. Doroteismo

così uguali di colore nero
Anche per questo Daniela Santan-
il gigante melo- chè e Ignazio La
niano e iperbelli- Russa sono due
cista (a capo della tasselli importanti
federazione di a- nella continuità
ziende che produ- del Sistema berlu-
cono armi) sta re- sconiano con
clutando vecchi quello di Giorgia
arnesi della “Dit- Meloni: Santan-
ta” lettiana di rito chè è stata amica
andreottian-ber- del faccendiere
lusconiano, che Bisignani, La Rus-
nominava buro- sa è una sorta
crati e manovrava di fasciodoroteo
vari ministri

5. Dopo Andreot-
ti e B., Giorgia
Masi e il suo sodale
faccendiere Luigi
Bisignani, pluri-
condannato, che
fu “cuoco” nelle
cucine di Andreotti
e poi di Gianni Let-
ta. Come ha rivela-
to Gianni Barba-
cetto sul “Fatto”
oggi coltiva rap-
porti con Crosetto

COSARESTERÀ
BENEDICTA BOCCOLI
F
inalmente queste elezioni del ‘94
appena passate hanno segnato l’ini-
zio di una nuova epoca. I partiti si
sono battuti lealmente nel rispetto
dei rispettivi programmi. Chi ha vinto ha
ringraziato gli elettori senza vantarsi dei ri-
sultati ottenuti, gli sconfitti hanno accetta-
to con eleganza e discrezione la propria de-
bacle, ammettendo gli errori commessi, e
ringraziando comunque quei pochi o po-
chissimi che li hanno votati. Questo spera-
Elezioni del ‘94 Non è cambiato niente,
manco le supercazzole dei “nuovi” politici
vo che capitasse l’altro giorno alla chiusura
dei seggi.
Purtroppo la realtà si è rivelata diversa:
dopo aver subìto mesi di campagna eletto-
rale, promesse di miracoli futuri, di benes-
sere, di assistenza sanitaria, di meno tasse, di
accuse reciproche per screditare gli avversa-
ri, all’ordine del giorno, anzi dell’ora, niente
è cambiato! Tutto è come sempre. Quello
che mi colpisce è che qualunque siano stati i
risultati elettorali, alla fine hanno vinto tutti.
Anche quelli più sconfitti trovano il modo di
cantare vittoria e di gioire come se avessero
vinto: “...perché tenendo presente i risultati
delle regionali di otto anni fa, le amministra-
tive di 20 anni fa e le varie scissioni subite
nell’arco degli ultimi 40 anni, alla fine c’è da
essere contenti, anzi più che ottimisti. La
strada per noi è in salita!”.
E se qualcuno fa notare che gli elettori di
quel partito sono diminuiti del 90%, tutt’al
più risponderanno: “Scusate signori della
stampa, i nostri elettori hanno ritenuto ne-
cessaria una pausa di riflessione per un con-
fronto più maturo al fine di…” –“Ooh, ma i
vostri elettori non ci sono più! Guardi qua
onorevole, anzi ex onorevole, il vostro par-
tito ha preso otto voti a Milano, tre a Roma e
uno a Palermo. La vostra strada non è in sa-
lita, è un vicolo cieco! La vostra purtroppo
non è politica, è una grande supercazzola
con scappellamento a destra, spiringuda, un
po’ tapioca, come fosse antani! ”
20 l ULTIMA PAGINA IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 15 Agosto 2022

Dalla Prima

» Marco Travaglio

L
evategli il fiasco/1. “Le
motivazioni della sen-
tenza. Tremila pagine
mettono la parola fine alla pa-
ranoia della trattativa Sta-
to-mafia”, “L’inchiesta della
Procura faceva acqua da tutte
le parti”, “Confesso di non aver
letto tutte le tremila pagine,
ma credo di essermi fatto un’i-
dea, con l’aiuto di Google Sear-
ch” (Enrico Deaglio, Domani,
13.8). Ah beh allora. Prossima
volta, prova con Tiramolla.
Levategli il fiasco/2. “Sta-
to-mafia, i teoremi politici era-
no una bufala”, “Sconfessata la
procura. La trattativa Sta-
to-mafia è soltanto una bufala”
(Giornale, 7.8). “Così sul 41 bis
Scalfaro si piegò alle richieste
dei carcerati. E cacciò Amato.
La sentenza Stato-mafia ri-
scrive anche questo pezzo di
storia” (Giornale, 8.8). Ma la
trattativa non era una bufala?
Autopompa. “Si parla di te-
nere fuori gli estremisti e poi si
punisce il ministro degli Esteri
che ha tenuto la barra sulla
guerra in Ucraina e denuncia-
to le ambiguità di Conte, Ber-
lusconi e Salvini su Putin?”
(Luigi Di Maio, Repubblica,
4.8). Oh no, non sia mai che
venga punito. Ma chi sarà que-
sto prodigio di ministro degli
Esteri? Ah saperlo.
Autoindagine. “Serve una
commissione di indagine par-
lamentare per chiarire i legami
dei politici italiani con la Rus-
sia” (Di Maio, Stampa, 1.8). Mi
sa che vuole far fuori pure il suo
vice Manlio Di Stefano.
Il vice-Papa. “La nostra
nuova formazione ‘Impegno
civico’ si rifà a quel principio di
responsabilità civica che an-
che papa Francesco ha evoca-
to” (Di Maio, Mezz’ora in più,
Rai3, 31.7). Dev’essere quando
il Papa ha detto che i politici
che vogliono portare la spesa
per le armi al 2% del Pil sono
dei pazzi.
Il titolo della settimana/1.
“Rifiuti, il piano di Gualtieri:
obiettivo 2030” (Repubblica,
5.8). Ma tu guarda: scatta pro-
prio quando Gualtieri non po-
trà più essere sindaco.
Il titolo della settima-
na/2. “Un generale Figliuolo
anche per le rinnovabili” (Gio-
vanna Melandri, Repubblica
Affari e Finanza, 8.8). Ci ino-
cula pure quelle intramusco-
lo.
Il titolo della settimana/3.
“Marta Cartabia: ‘Sul ponte
Morandi non ci fermeremo’”
(Stampa, 14.8). Cos’è, una mi-
naccia?
Il titolo della settima-
na/4. “Draghi non tornerà, ci
aspetta un nubifragio” (Nata-
lia Aspesi, Venerdì di Repub-
blica, 14.8). Oh no, e adesso co-
me facciamo?
Il titolo della settimana/5.
“Letta: accordo o andiamo da
so li ” (Re pu bb li ca , 6.8). Ma
non mi dire.

PROGRAMMITV

08:00 Tg1 08:30 Tg2 08:00 Agorà Estate 06:45 Controcorrente 07:59 Tg5 07:40 Cartoni animati 07:30 Tg La7 19:25 Blacklight
09:05 UnoMattina Estate 08:45 Radio2 Happy Family 10:10 Elisir - A gentile richiesta 07:37 Rimini Rimini 08:45 Un Paradiso Per Due 09:35 Dr. House 07:55 Omnibus - Meteo 21:15 Il talento di Mr. C
10:30 A Sua immagine - Spe- 10:10 Tg2 Dossier 11:10 Doc Martin 09:50 Totò D'arabia - 10:47 Luoghi di Magnifica Ita- 11:25 C.s.i. New York 08:00 Ti lascio perché ti amo 23:05 In guerra per amore
ciale Assunta 11:00 Rai Tg Sport Giorno 11:55 Meteo 3 11:55 Tg4 lia 12:25 Studio Aperto troppo 00:50 La regola del silenzio -
10:55 Santa Messa 11:10 La nave dei sogni 12:00 Tg3 12:24 Le Vacanze Intelligenti 11:00 Forum 13:00 Sport Mediaset 09:50 La seconda volta non si The Company You Keep
12:00 Recita Angelus da Piazza 13:00 12:15 Quante storie 14:00 13:00 Tg5 scorda mai
S. Pietro Tg2
12:50
Lo Sportello di Forum
13:42 Beautiful 13:49 I Simpson 02:55 Salt
14:00 Aspettando Bella - Ma' Tgr Concerto di Ferrago- 15:30 Tg4 Diario Del Giorno 11:45 I tartassati 04:35 Jonah Hex
13:30 Tg1 sto 14:10 Grand Hotel 15:04 I Griffin
14:05 European Champion- 16:44 Rimini Rimini 13:30 Tg La7
14:00 Don Matteo 14:15 Tg3 16:46 Rosamunde Pilcher 15:52 Ncis: Los Angeles 14:00 Il buio oltre la siepe
16:00 Sei sorelle ships Monaco 14:50 In cammino 18:58 Tg4 18:45 Avanti Un Altro 17:27 The Mentalist
17:00 Tg1 15:00 Nuoto, Europei Roma 15:40 19:52 Tempesta d'amore 20:00 Tg5 16:30 Profumo di donna
Viaggio nella bellezza 18:22 Studio Aperto 20:00 Tg La7 15:20 Delitto (im)perfetto
17:20 Estate in diretta 2022 16:35 Overland 21:22 Lo Squalo 20:40 Paperissima Sprint 17:15 Professione assassino
20:30 Tg2 23:48 19:30 Ncis - Unità Anticrimine 20:35 Uozzap COMIC
18:45 Reazione a catena 17:30 Geo Magazine Lo Squalo 2 - 21:20 D'iva 20:24 Ncis: New Orleans 19:15 Cash or Trash
20:00 Tg1 21:00 Sport, European Cham- 19:00 Tg3 02:03 Tg 4 - Ultima Ora 00:35 Tg5 21:15 Operazione sottoveste 20:20 Deal With It
20:30 Techetechetè pionships Monaco 20:00 Blob 02:25 Casotto 01:10 Paperissima Sprint 21:20 Chicago P.d. 23:30 L'aereo più pazzo del 21:25 Il contadino cerca moglie
21:25 Immenhof - L'avventura 23:00 Calcio Totale Estate 20:25 Viaggio in Italia 04:06 Vota La Voce Story 01:37 I Cesaroni 22:56 The Cleaning Lady mondo 23:35 Faster
di un'estate 23:50 Il molo rosso 21:20 Report Estate 1987 02:38 Legacies 23:40 Pressing Lunedì 01:15 Tg La7 Notte 01:35 Questo strano mondo*