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Sommario
Il presente lavoro descrive lo sviluppo di un canzoniere ad uso parrocchiale. Il lavoro discute il
progetto del contenuto, lo sviluppo del repertorio, la sua classificazione e la costruzione vera e
propria del risultato finale. La discussione viene applicata infine ad un caso pratico, nella
produzione di un piccolo canzoniere per la Parrocchia della Sacra Famiglia di Piacenza.
• I gruppi parrocchiali
Il repertorio dei gruppi parrocchiali può essere complicato da gestire per due motivi principalmente.
Innanzitutto si deve essere in grado di raccogliere il materiale. Il contatto con il gruppo non è
sempre facile, inoltre non sempre si trova la disponibilità temporale per ottenere quanto richiesto.
Il secondo aspetto riguarda la vastità del repertorio che si può incontrare, specialmente se si sta
dialogando con soggetti come movimenti o gruppi scout. In questo caso il repertorio deve essere
selezionato, anche con l'aiuto di un responsabile del gruppo stesso. E' impensabile riportare l'intero
canzoniere scout in un canzoniere della parrocchia. I canti da riportare sono quelli strettamente
inerenti alla vita parrocchiale del movimento (o gruppo), tralasciando quelli che sono cantati in
occasioni diverse da una celebrazione, qualunque essi siano.
La presenza di celebrazioni non eucaristiche durante l'anno può complicare l'addizione di canti al
repertorio. La previsione di questo aspetto può non essere facile o possibile. Per questo motivo si
consiglia di mettere in opera il canzoniere in modo che il libro sia vivo e capace quindi di crescere e
modificarsi nel tempo, a seconda delle necessità della comunità.
Programmi da usare
Il calcolatore è un valido aiuto per la catalogazione di dati. Sono necessari alcuni programmi
dedicati per fare questo. In genere sono inclusi in pacchetti detti di Office Automation. Si cita per
esempio Microsoft Office (attenzione che non tutte le versioni contengono anche Access) ma se ne
sconsiglia l'utilizzo perché non tutte le persone possiedono una licenza del programma, che risulta
costosa da acquistare. Si consiglia caldamente di scaricare da Internet (sito: www.openoffice.org) la
versione corrente di OpenOffice (attualmente 2.4), un ottimo sostituto di MSOffice gratuito e di
libero utilizzo sia in ambito personale che professionale. Tale programma comprende un programma
di videoscrittura (con cui è stato creato questo scritto), un foglio di calcolo tipo Excel, un database
relazionale, un programma per fare presentazioni (tipo Power Point), con filtri di importazione ed
esportazione che permettono la lettura e scrittura di documenti Microsoft, nonché la creazione di
PDF direttamente dal programma, senza la necessità di avere altri software. Infine, cosa non
trascurabile, funziona su diversi tipi di piattaforma tra cui Windows, Linux, MacOS, altri sistemi
UNIX.
I fogli di calcolo
L'esempio di catalogazione riportato in Tabella 1 porta a pensare che il modo più naturale per
compiere una catalogazione di questo tipo in formato elettronico passi per l'uso di fogli tipo Excel o
OpenOffice Calc. Questo metodo semplifica sicuramente la creazione dell'ambiente in cui poi
collocare i vari campi. E' sufficiente infatti aprire un foglio di calcolo e assegnare ad ogni colonna
un campo. La compilazione avviene riga per riga (si veda Figura 1).
Database relazionale
La catalogazione di record può essere meglio supportata da sistemi di basi di dati (o database).
Questi programmi per calcolatore sono specializzati nella gestione di tabelle di dati anche
complesse e permettono, una volta completata la raccolta dati, di creare dei documenti basati sui
dati stessi (detti report) organizzati a discrezione dell'utente.
Seppure l'utilizzo completo di un sistema di database relazionale non sia semplice perché richiede
qualche nozione teorica del settore informatico, l'utilizzo semplice del sistema è alla portata di tutti
gli utilizzatori di computer.
La presente descrizione vale per OpenOffice Base ma è analoga per qualunque sistema di database.
Innanzitutto si deve creare un nuovo database scegliendo la voce corrispondente nel menu File. La
procedura guidata ci guida nel salvataggio di una struttura iniziale vuota le cui impostazioni iniziali
sono adatte ai nostri scopi. Il database a questo punto viene aperto per la creazione e modifica.
La prima operazione da compiere è la generazione di una tabella (nella sezione relativa) con i
relativi campi. I tutorial ci propongono già uno schema di campi ma non ci sono di aiuto in questo
caso data la natura un po' strana del nostro database quindi si preferisce la creazione tabella in
vista struttura.
Ogni riga di questa tabella rappresenta un campo. La prima colonna sarà il nome del campo, la
seconda colonna ci permette di scegliere il tipo di dato da memorizzare. Nel progetto presente sono
stati utilizzati i seguenti dati:
● Interi (memorizzazione indice e pagina dei canti)
● Testo (per memorizzare nomi, titoli, testi, catalogazioni ecc...)
● Logici SI/NO
La terza colonna è una descrizione libera del dato. Si riporta in Figura 2 lo schema per il database
utilizzato nel presente lavoro.
Una volta salvato e chiuso lo schema, si può aprire la tabella corrispondente per la compilazione
oppure si può creare in modo automatico un formulario per agevolare il riempimento dei campi
attraverso una maschera come mostrato in figura .
L'ultima operazione da completare è la stampa del database secondo l'organizzazione che si vuole
dare. Per fare questo bisogna collegare il database con un documento di testo che diventerà il futuro
canzoniere. Ogni sistema Office ha il suo metodo proprietario ma analogo agli altri. Nel caso di
OpenOffice, si deve aprire in contemporanea un documento vuoto di OpenOffice Writer e il
database in questione. Nella finestra del documento di testo si può richiedere di visualizzare le
sorgenti di dati a disposizione, facendo comparire una finestra di dialogo con l'elenco dei database
attivi e, cliccando sui database, alle tabelle in esse contenute. Trascinando la tabella “Canti” sulla
pagina vuota, si apre una procedura automatica per la formattazione dei campi e la loro
esportazione, da compiere in formato “CAMPO”. In questo modo i dati publicati nel testo verranno
aggiornati parallelamente al database (si veda nell'esempio di Figura 4, in cui si richiede la stampa
del titolo e del testo). La formattazione (scelta del carattere) deve essere fatta manualmente.
Il canzoniere a questo punto è pronto per essere stampato, con l'aggiunta di un elenco dei canti
iniziale, facilmente generabile nello stesso modo, usando un criterio di ordinamento dei dati.
Figura 3: Maschera di inserimento utilizzata
• Classificazione
Si sceglie quindi di classificare i canti secondo un elenco tematico che divida i canti per i diversi
momenti della celebrazione eucaristica, periodo liturgico, argomento. Come detto in precedenza,
non si includono i Salmi e i canti non prettamente ad uso liturgico.
La classificazione riportata è un'unione parziale di alcune suddivisioni ritrovate in diversi
canzonieri, unita ad una scelta di natura personale, dettata dalla peculiarità della parrocchia in
questione.
Si è presa in considerazione inizialmente una catalogazione tipica nei canzonieri parrocchiali
statunitensi, e del mondo anglosassone in genere (di natura sia cattolica che protestante). In questo
tipo di raccolte i canti sono inquadrati con estrema precisione in categorie tematiche (per esempio:
Luce, Fede, Pane, Giorno dei Santi, Giorno dei morti, Unione in assemblea, ecc.) pertanto la scelta
del repertorio è estremamente agevolata ma a volte troppo rigida. Inoltre, per le parti comuni delle
celebrazioni eucaristiche, sono pubblicate delle raccolte (Kirie, Gloria, Alleluia, Santo, Amen,
Agnello di Dio) chiamate “Setting” (o “Messe” nell'intendimento italiano) la cui esecuzione viene
consigliata in blocco per mantenere uno stile uniforme.
Il canzoniere che si intende produrre, pur mantenendo una catalogazione precisa, lascia comunque
alcuni spazi alla scelta personale sia per quanto riguarda le parti comuni della celebrazione
eucaristica, sia nella scelta dei canti per i diversi periodi liturgici.
La lista seguente rappresenta la lista iniziale secondo cui si è iniziata la classificazione.
● Comunione ● Scout
Inizio-Inni
Si è deciso di raccogliere in questa sezione i canti in forma di inno oppure che ben si prestano ad un
utilizzo come canto di inizio per contenuto e ritmo di esecuzione. L'unione delle due categorie non
comporta necessariamente che ogni inno debba essere usato come canto di inizio.
Canti scout
Completamente assenti dal canzoniere sono i canti scout in quanto in attesa ancora di conoscere
quali sono le reali necessità del gruppo nell'animazione parrocchiale quindi non comprensiva dei
canti di branco/gruppo.
Gloria, Santo, Acclamazione al Vangelo, Agnello di Dio, Padre Nostro
I testi di questi canti devono in genere aderire fedelmente al testo del messale. La loro
classificazione serve sia per tenere conto di qualche piccola differenza tra canto e testo della messa
e in previsione di una versione di canzoniere con soli spartiti ad uso di coro e accompagnamento. Si
sta valutando di compattare tutte queste sezioni in una categoria unica riguardante la Celebrazione.
Le categorie di Agnello di Dio e Padre Nostro risultano sguarnite. Questo indica un buco nel
repertorio parrocchiale prodotto dall'abitudine di non cantare queste parti ma recitarle.
Battesimo e matrimonio
Rimangono piuttosto sguarnite le sezioni relative a questi sacramenti per diversi motivi. Il coro
viene raramente richiesto nelle celebrazioni battesimali mentre per quanto riguarda i matrimoni, il
repertorio consolidato comprende canti già inclusi in altre sezioni, insieme a canti eseguiti dalla sola
corale.
• Conclusioni
Il presente stato del canzoniere è da ritenersi una prima bozza di lavoro. Il discreto numero di circa
130 canti classificati non è ancora comprensivo di tutte le necessità parrocchiali. L'analisi del
repertorio classificato può essere anche un importante indice per indicare quali siano le strade da
intraprendere per migliorare la qualità dell'animazione parrocchiale sia nell'ambito della liturgia
eucaristica sia per quanto riguarda i riti non eucaristici.
Nel caso pratico analizzato risulta necessario un ampliamento dei repertori relativi a Battesimo e
Matrimonio. Questi riti richiedono alcuni canti con temi specifici (es. simbolo dell'acqua). Anche i
canti specifici per il tema della resurrezione e della riconciliazione sono da considerarsi pochi.
Un prossimo completamento del canzoniere potrebbe prevedere la presenza di canti che si ritiene
giusto preparare, anticipando quindi qualche mossa. E' quindi necessario preparare l'assemblea e,
ancor prima, il coro all'esecuzione di canti che non sono della tradizione territoriale, per poterli
inserire rapidamente in repertorio.