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Il Serapeo

Unrest vulcanico nell'area di Pozzuoli negli ultimi 50 anni

Zanaboni Giovanni
Il Macellum di Pozzuoli, detto Tempio di
Serapide o Serapeo

• È un sito archeologico risalente al II secolo a.C. che si


trova a Pozzuoli, nella zona più centrale dei Campi
Flegrei,

• Insieme al Rione Terra e al lungomare di Pozzuoli,


costituiscono la zona con la maggior deformazione
dell’intera area della caldera,

• Fornisce una testimonianza millenaria sul fenomeno


del BRADISISMO flegreo, grazie ai segni di erosione
lasciati da una specie di mollusco marino (Lithodomus
lithophagus).

ov.ingv.it – Carta geostrutturale dei Campi Flegrei


BRADISISMO FLEGREO

È letteralmente il LENTO MOVIMENTO del terreno a cui è soggetta l’area


dei Campi Flegrei, anche al giorno d’oggi. Queste variazioni di quota sono
generalmente dell’ordine dei centimetri all’anno [cm/y]

Fino a metà del XVIII secolo, si pensava che fosse il livello del mare a
subire forti variazioni. Con questa teoria, l’architetto Niccolini fu uno dei
primi studiosi ad effettuare un’analisi precisa per questo fenomeno,
osservando i segni delle colonne del tempio e la variazione del battente
marino. Nel corso dei decenni ci furono molte teorie discordanti
sull’origine della manifestazione flegrea.

Un contributo fondamentale fu dato da


Giuseppe Mercalli, il quale si interessò
all’area e pubblicò le sue teorie e le sue
proposte. A lui si deve l’approccio
quantitativo metodico, basato sui
capisaldi delle linee di livellazione.
pafleg.it - Colonne del Macellum di Pozzuoli
A. Parascandola, ne “I fenomeni bradisismici del Serapeo di Pozzuoli Tempio di Serapide” del 1947,
ricostruisce l’andamento per un intervallo di oltre 2000 anni, grazie all’analisi approfondita sia di materiale
e pubblicazioni scientifiche sia grazie all’enorme mole di informazioni e testimonianze storiche.

Amato et al. 2014 - Andamento del bradisismo flegreo dal II secolo a.C.
Grazie alla raccolta dati sistematica e grazie all’avvento delle tecniche satellitari, per l’ultimo secolo
è possibile avere un andamento molto dettagliato dello spostamento verticale.

Del Gaudio et al. (2010) - Unrest episodes at Campi Flegrei: A reconstruction of vertical ground movements during 1905–2009
Elevation changes of the floor of Serapeum and benchmark BM 25A (masl) from 1905 to 2009 referred to the sea level in 1905.
CRISI BRADISISMICHE

Con questo nome si fa riferimento all’intensificarsi


del fenomeno bradisismico, normalmente lento e
continuativo, in concomitanza con un aumento
dell’attività sismica nell’area.

Queste manifestazioni sono caratterizzate da un


aumento della VELOCITÀ DI DEFORMAZIONE e
hanno portato ad un sollevamento del suolo di
METRI in alcuni mesi.

I terremoti costituiscono un ruolo primario in Inversione


questo fenomeno poiché risultano essere sia dell’andamento Crisi
oggetto di monitoraggio vulcanico a scopo di subsidenza bradisismica
preventivo, sia la prima causa di pericolo per la 1950-1952 1982-1984
popolazione.

Crisi bradisismica 1969-1972


In entrambe le crisi bradisismiche (1969-1972 e 1982-1984) ci
fu un sollevamento del suolo di circa, rispettivamente 170 cm
e 180 cm.

Oltre al sollevamento continuo del suolo ci furono altri


fenomeni associati:

• Aumento esponenziale del numero di eventi sismici e


l’aumento del grado di magnitudo,

• Abbassamento del litorale di Ischia,

• Cambiamento della temperatura e della composizione


chimica delle fumarole della Solfatara.

Ordinanza di sgombero del Rione Terra – 3 Marzo 1970


Alcune evidenze di queste crisi furono percepite da tutta la popolazione come il ritiro della linea di
costa e la comparsa di terre che prima erano sommerse, rendendo difficoltoso o impossibile
l’attracco delle navi e qualche evento sismico che arrivò anche al grado V e VI della scala Mercalli.

Il Mattino – 6 Settembre 1983

Il Mattino – 5 Ottobre 1983


VALUTAZIONE DELLA
PERICOLOSITÀ

Risulta particolarmente complicata la


valutazione della pericolosità vulcanica
della caldera dei Campi Flegrei a causa della
mancanza di una vera e propria bocca
eruttiva. Per questo motivo, ai fini della
protezione civile, è fondamentale il
monitoraggio di tutti i fenomeni precursori.

In tempi storici, l’umanità è stata testimone


di solamente poche eruzioni felsiche da
caldera ed è la rarità di questi fenomeni a
rendere così preziosi gli studi su di essi.

ov.ingv.it - Bollettino Settimanale di monitoraggio dei Campi Flegrei del 29 giugno 2021
La ricostruzione della storia del bradisismo flegreo ha consentito di trovare un andamento tipico. Particolare
attenzione è stata posta all’evento del 1538 che portò alla formazione del Monte Nuovo. Già Parascandola si
soffermò sull’analisi di questo evento ma grazie ad un lavoro congiunto tra INGV, USGS e varie università
italiane, Di Vito et al. (2016), è stato evidenziato il comportamento di sollevamento dell’area, confrontato tra
i DUE SECOLI precedenti e i DUE ANNI immediatamente prima del fenomeno eruttivo.

Di Vito et al. (2016) – Confronto tra deformazione verticale 2 secoli e 2 anni prima dell’eruzione del Monte Nuovo 1538
Questo lavoro risulta fondamentale anche per la comprensione della fisica del vulcanismo della caldera come
i meccanismi di risalita e la zona d’origine del magma, consentendo di poter migliorare l’analisi del rischio per
i futuri fenomeni eruttivi.

Di Vito et al. (2016) - Magma transfer at Campi Flegrei caldera (Italy) before the 1538 AD eruption
PIANO NAZIONALE CAMPI FLEGREI
I campi Flegrei sono riconosciuti come una delle aree vulcaniche a più alto
rischio al mondo, soprattutto perché sopra alla caldera e nelle immediate
vicinanze vivono più di un milione di persone.
Il Dipartimento della
Protezione Civile ha
disposto, insieme alla
Regione Campania, un
piano di emergenza per
l’evacuazione:

ZONA ROSSA esposta al


pericolo di invasione di
FLUSSI PIROCLASTICI.

ZONA GIALLA esposta al


pericolo di CADUTA DI
CENERI VULCANICHE.
mappe.protezionecivile.gov.it – Zone rosse e gialle dei Campi Flegrei
rischi.protezionecivile.it – Stato di attività e livelli di allerta dei Campi Flegrei – Sintesi del 25/06/2021 FINE

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