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13466
CATASTO
TRIBUTI LOCALI
Fatto - Diritto P.Q.M.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA CIVILE
SOTTOSEZIONE T
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. GRECO Antonio - Presidente -
Dott. ESPOSITO Antonio Francesco - Consigliere -
Dott. LUCIOTTI Lucio - Consigliere -
Dott. CASTORINA Rosaria Maria - rel. Consigliere -
Dott. DELL'ORFANO Antonella - Consigliere -
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul ricorso 26820-2017 proposto da:
RH RETE FERROVIARIA ITALIANA SPA, in persona del Procuratore pro tempore, elettivamente domiciliata
in ROMA, VIA FULCIERI PAULUCCI DE' CALBOLI 9, presso lo studio dell'avvocato PIERO SANDULLI,
rappresentata e difesa dall'avvocato MASSIMO BASILAVECCHIA;
- ricorrente -
contro
COMUNE DI VILLADOSSOLA, in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA
COSSERIA 5, presso lo studio dell'avvocato GUIDO FRANCESCO ROMANELLI, che lo rappresenta e difende
unitamente all'avvocato MAURIZIO FOGAGNOLO;
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 579/2/2017 della COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE di TORINO, depositata il
10/04/2017; udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non partecipata del 27/03/2019
dal Consigliere Relatore Dott. ROSARIA MARIA CASTORINA.
La Corte, costituito il contraddittorio camerale ai sensi dell'art. 380 bis c.p.c., come integralmente sostituito
dal D.L. n. 168 del 2016, art. 1 - bis, comma 1, lett. e), convertito, con modificazioni, dalla L. n. 197 del
2016, osserva quanto segue;
Con sentenza n. 579/2/2017, depositata il 10.4.2017 la CTR del Piemonte giudicando in sede di rinvio
riformava la sentenza di primo grado accogliendo l'appello proposto dal Comune di Villadossola e dichiarava
legittimi gli avvisi di accertamento dell'Ici evasa rideterminando le sanzioni al minimo edittale del 100%
del contributo evaso applicando una sanzione unica per tutti gli anni pari al triplo di quella da applicarsi
per il 1998.
Avverso la sentenza della CTR RFI Rete Ferroviaria Italiana la contribuente ha proposto ricorso per
cassazione, affidato a due motivi, illustrati con memoria.
Il Comune di Villadossola resiste con controricorso.
1.Con il primo motivo la ricorrente deduce la violazione del D.Lgs. n. 504 del 1992, art. 7 comma 1 dett. D),
nella parte in cui la CTR ha escluso la congruità della classificazione e la spettanza del beneficio dell'esenzione
per la sola esistenza di contratti di locazione, in relazione all'art. 360 c.p.c., n. 3.
La censura non è fondata.
Il D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, art. 7, comma 1, lett. b), che ha istituito l'ICI, stabilisce che sono esenti
dall'imposta tutti "i fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9". In particolare
in Cat. E/1 sono collocate le Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei, che sono state
considerate esenti in ragione del fatto che in tali locali sono svolte attività strettamente connesse all'esercizio
del servizio ferroviario. 6.2. Questa deve essere ritenuta la ratio legis della norma agevolatrice e il costante
orientamento di questa Corte in merito ai regimi di esenzione previsti alle varie lettere del D.Lgs. n. 504 del
1992, art. 7, comma 1, è sempre stato nel senso del condizionamento dell'agevolazione all'effettivo e diretto
esercizio nell'immobile delle attività esenti (v. Cass. n. 15025 del 2015 e n. 14094 del 2010, con riferimento
alla agevolazione prevista dalla lettera a) della richiamata norma; nonchè Cass. n. 14226 del 2015 e n. 4502
del 2012, con riferimento alla agevolazione prevista dalla lettera i) della stessa norma).
Il legislatore - constatato un utilizzo distorsivo dell'agevolazione, in quanto molti immobili accatastati
unitariamente in Cat. E risultavano costituiti anche da unità immobiliari destinate ad uso diverso e dotate di
autonomia funzionale e reddituale - ha disposto, con il D.L. 3 ottobre 2006 n. 262, art. 2, commi da 40 a
44, convertito con modificazioni dalla L. 24 novembre 2006 n. 286, l'aggiornamento della classificazione di
tutte le unità immobiliari di Cat. E, prevedendo che, per quello che qui interessa: "40. Nelle unità immobiliari
censite nelle categorie catastali E/1, E12, E/3, E/4, E/5, E/6 ed E/9 non possono essere compresi immobili
o porzioni di immobili destinati ad uso commerciale, industriale, ad ufficio privato ovvero ad usi diversi,
qualora gli stessi presentino autonomia funzionale e reddituale. - 41. Le unità immobiliari che per effetto del
P.Q.M.