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Dieci Lezioni
Fondamentali
di Economia
Ubiratan Jorge Iorio
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Istituto Liberale
Giovanni Frulio
Sito www.istitutoliberale.it
E-mail info@istitutoliberale.it
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Indice
Presentazione................................................................. 5
Prefazione .................................................................... 14
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PRESENTAZIONE
La Scuola Austriaca di Economia, fondata dalla
genialità di Carl Menger e dai suoi insights sulla
teoria del valore, sta purtroppo attraversando un
lungo periodo di marginalizzazione. Né il costante
e prolifico lavoro di Ludwig von Mises negli Stati
Uniti nel Dopoguerra, né il Nobel in Economia
attribuito a Friedrich August von Hayek nel 1974
furono capaci di portare la Scuola Austriaca al
centro del dibattito economico.
5
l’esplosione della bolla immobiliare;
8
qualsiasi attività umana. E che, pertanto, nulla
sarebbe più giusto di continui tentativi di
modellare il mondo nella maniera più adeguata.
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sorpresa iniziale, sono stato estremamente felice di
avere la possibilità di lavorare alla pubblicazione
di un libro sulla Scuola Austriaca in Italia, paese in
cui tanto mancano opere del genere.
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Inoltre, il libro ha cura di menzionare una decina
di concetti che sicuramente hanno un’utilità
pratica innegabile per chiunque voglia
avventurarsi nello studio dell’economia.
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tratti della situazione brasiliana piuttosto che
italiana, tale è l’analogia tra le politiche attuate dai
due Paesi nelle ultime decadi.
Buona lettura!
Marzo, 2020
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Edson Netto Freitas Amaral
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PREFAZIONE
Senza dubbio avrai già percepito l’importanza
dell’economia. Essa è quotidianamente presente
nelle nostre vite: quando andiamo al panificio o al
cinema, quando compriamo una maglietta al
centro commerciale, quando vendiamo qualcosa a
qualcuno, quando preleviamo soldi in banca,
quando facciamo un bonifico, etc. Tutte queste
operazioni e, per estensione, tutte le azioni che
realizziamo nel campo dell’economia, vengono
decise, nella grande maggioranza dei casi, in base
a intuizione, esperienza, desideri o preferenze
personali. L’importanza dello studio
dell’economia è enorme, perché, quando
l’economia “va bene”, le persone stanno
migliorando la propria vita ed allo stesso tempo il
Paese, nel linguaggio degli economisti, sta
crescendo. Invece, quando l’economia va male, si
avrà un impoverimento (della persona e/o del
Paese). Ma è importante capire che esiste
un’economia del mondo reale o pratica, che si
svolge a partire dalle azioni di milioni di persone
ogni giorno, e un’economia più teorica, quella
studiata dagli economisti e che si trova nei libri.
Per la Scuola Austriaca di Economia, tuttavia, la
seconda ha senso soltanto nella misura in cui
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riesce a spiegare la prima. Ciò vuol dire che il
ruolo principale dell’economia teorica dev’essere
quello di spiegare l’economia del mondo reale.
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nuovi posti di lavoro e soddisfacendo le esigenze
dei consumatori.
1. Economia e Istituzioni
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4. Cosa sono i Mercati e come vengono
determinati i Prezzi
9. Moneta e Prezzi
Maggio, 2013
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PRIMA LEZIONE
ECONOMIA E ISTITUZIONI
Perché dobbiamo iniziare questo corso
dimostrando l’importanza delle istituzioni
nell’economia?
1 https://www.money.it/tax-freedom-day-2-giugno-2018-italiani-
liberi- dalle-tasse
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E, principalmente: questi 5 aspetti devono
necessariamente essere appannaggio dello
Stato? Dobbiamo per forza lavorare 5 mesi gratis,
senza poter ricevere i frutti del nostro lavoro,
affidandoci alle “oculate” scelte del governo?
2
CGIA di Mestre, I dipendenti costano all’impresa quasi
il doppio dello stipendio erogato, 2017.
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prodotto importato, la ragione risiede sempre in
una determinata scelta politica, che ha stabilito un
processo burocratico e/o oneroso; quando ti rifiuti
di comprare un prodotto che sai che è stato
oggetto di furto, è un’imposizione etica, della tua
coscienza, che ti impedisce di farlo; quando firmi
un atto di acquisto di proprietà, lo fai in virtù
dell’esistenza di una legislazione riguardante tale
tema; quando compri una maglietta e decidi di
comprarne un’altra identica, perché credi che la
prima ti abbia portato fortuna, si tratta di una
decisione influenzata da fattori psicologici, e così
via.
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contrastanti. È da questo contrasto che scaturisce
l'energia per il progresso e per la correzione delle
distorsioni che alla fine sorgono. Quando uno o
due di questi sistemi non funzionano bene, il resto
può sostenere la vita sociale per qualche tempo,
ma quando tutti e tre presentano gravi problemi,
la società diventa instabile.
21
sostegno economico a questi (il cosiddetto crony
capitalism, il corporativismo).
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La seconda maniera di vedere le questioni sociali
può essere chiamata razionalismo critico:
razionalismo perché riconosce l’uomo come essere
razionale, critico perché riconosce anche che la
nostra mente e la nostra intelligenza sono fallaci,
ovvero che gli uomini sbagliano anche quando
hanno le migliori intenzioni.
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prodotto sia al suo costo, perché non vuoi fare una
brutta figura né vuoi svenarti.
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a leggi matematiche e non è una scienza naturale,
meccanica e impersonale.
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dunque, tratta gli esseri umani come se fossero
api, termiti o formiche, senza l’individualità che li
caratterizza e che li nobilita: è, perciò, un sistema
profondamente disumano. Ed è anche per questo,
oltre agli svariati fattori economici (come
l’impossibilità del calcolo economico nel
socialismo), che tale sistema ha fallito in tutti i
Paesi in cui è stato imposto e fallirà sempre, se
verrà imposto nuovamente!
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comunismo e una delle mucche (che erano di
proprietà del governo) stesse per morire di freddo,
difficilmente lasceresti il tuo letto alle due del
mattino per salvarla, perché la mucca non è tua, è
dello Stato. Ma se fosse tua, per prima cosa ti
assicureresti che non soffra il freddo, spendendo
per il riscaldamento, e in secondo luogo lasceresti
certamente il tuo letto per salvarla, in ogni caso.
Sai perché? Semplicemente perché ti appartiene!
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funziona l'economia del mondo reale.
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SUGGERIMENTI DI LETTURA
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SUGGERIMENTI PER LA RIFLESSIONE E
IL DIBATTITO
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SECONDA LEZIONE
L’ECONOMIA, LA SCARSITÀ,
LE SCELTE E IL VALORE
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del pianoforte da parte del pianista dipenderà dai
mezzi di cui dispone (soldi, spazio in casa in cui
sistemarlo, etc.) e dalle alternative o scelte che
dovrà fare (ad esempio, considerando la scarsità
dei mezzi, il nostro pianista potrebbe dover
scegliere tra comprare il piano o ristrutturare la
cucina).
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potrebbe addirittura ritenere di non aver proprio
bisogno di un cellulare e, in tale caso, non sarà
disposto a pagare nemmeno un centesimo per
averne uno. Il prezzo è lo stesso, ma il valore che
le persone attribuiscono a un oggetto cambia (a
volte, infatti, il valore è zero per alcuni e
incommensurabile per altri).
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disposizione. Pertanto, le possibilità aumentano ed
anche i fini si moltiplicano, in questo modo il
problema della scarsità non cesserà mai di esistere.
Al giorno d’oggi possediamo molti più mezzi
rispetto ai nostri nonni, ma abbiamo anche più fini
(più necessità e desideri) rispetto a quelli che si
avevano un secolo fa. Dunque, anche se
guadagniamo più dei nostri nonni, abbiamo delle
necessità più costose che non esistevano all’epoca,
come, ad esempio, la TV via cavo, il computer, la
fibra internet, lo smartphone, il microonde, la
automobile, i viaggi in aereo, etc.
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l’opposto. È stato proprio grazie al capitalismo –
con la sua costante promozione della capacità
imprenditoriale delle persone, con il suo
persistente stimolo alle invenzioni, all’efficienza,
alla scoperta di mezzi più economici, più veloci,
più sicuri – che milioni di persone si sono
riscattate dalla povertà estrema a partire della
Rivoluzione Industriale. La miseria è sempre stata
lo status disperato in cui versava la maggior parte
dell’umanità e oggi possiamo dire, per la prima
volta nella storia, che meno del 10% del pianeta si
trova sotto la soglia della povertà estrema.3
3 https://data.worldbank.org/topic/poverty
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quali saranno i beni prodotti, in quale quantità,
come e per chi verranno prodotti.
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La nota impossibilità del calcolo economico nel
socialismo ha portato Ludwig von Mises, un grande
economista austriaco, ad affermare
categoricamente, intorno al 1920, che l’URSS
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(denaro), ma sappiamo bene che non tutti i mezzi
o le risorse lo sono. Supponiamo che il tuo scopo
sia quello di partecipare a un concorso che
richieda una quota di iscrizione di 70 euro e un
diploma di scuola secondaria. In questo caso,
supponendo di avere i 70 euro e il diploma
richiesto, questi saranno i due mezzi necessari per
raggiungere il tuo obiettivo, che è quello di
iscriverti al concorso.
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preoccupano di come i mezzi o le risorse debbano
essere utilizzati per raggiungere tale fine.
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SUGGERIMENTI DI LETTURA
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SUGGERIMENTI PER LA RIFLESSIONE E
IL DIBATTITO
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TERZA LEZIONE
AZIONE, TEMPO E
CONOSCENZA
Nella lezione precedente abbiamo discusso il
concetto di azione e ora possiamo definirlo con
più precisione: l’azione, per la Scuola Austriaca di
Economia, è qualsiasi atto esercitato
volontariamente e con l’obiettivo di aumentare la
soddisfazione di chi lo esercita. Inoltre, nella
lezione precedente, abbiamo anche visto che gli
agenti – ovvero quelli che agiscono, siano essi
consumatori, produttori, investitori, risparmiatori,
esportatori, importatori, etc. – prendono le
decisioni nell’ottica secondo la quale i fini devono
superare i mezzi, ossia, devono tener presente che
le scelte vengono fatte in un ambito dove la legge
costante è quella della scarsità.
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Immaginiamo che l’agente abbia considerato i
propri mezzi e i fini che vuole raggiungere e abbia
deciso di mettere in pratica una determinata
azione (ad esempio, acquistare delle scarpe della
marca X). Può succedere che, dopo aver eseguito
tale azione, l’agente percepisca che la qualità del
prodotto non è veramente buona o che avrebbe
potuto pagare un prezzo molto minore per lo
stesso modello in un negozio online. In altre
parole, siccome la nostra conoscenza di tutti i
fattori che devono essere considerati durante
l’esecuzione di una data azione è incompleta, oltre
ad essere ripartita in modo disuguale tra gli
agenti economici, accade che le azioni si
verifichino perlopiù in ambienti di incertezza e,
quindi, sbagliando spesso.
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Senigallia e dirimpettaio, nonché amico, della
famiglia di Fabri Fibra (e del fratello Nesli) ormai
star della città. Il tuo apprezzamento per la musica
"underground" cambia con il tuo approcciarti a
questo genere musicale ed alla percezione dello
stesso da parte del contesto culturale di cui è parte
anche la ragazza che ti ha fatto innamorare. Tu,
influenzato da fattori antieconomici come la
passione, inizi ad acquistare CD e DVD di tutti i
duetti rap e hip hop che trovi nei negozi. Sei mesi
dopo, vi lasciate. Molto probabilmente, butterai
via tutti i CD e i DVD che avevi comprato mentre
eravate innamorati. Quindi la tua scala di valori è
cambiata due volte in pochi mesi. Ciò accade con
la maggior parte dei beni e dei servizi che
dobbiamo valutare nel corso della nostra vita (per
fortuna, perché altrimenti la vita sarebbe più
noiosa).
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denaro in modi differenti ed è influenzato da
diversi fattori esterni, etc. Siamo, insomma, unici.
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transazioni economiche unite alle scelte che
vengono fatte nel corso del tempo, realizzate in un
ambito di incertezza genuina. L’errore, l’incertezza
genuina, l’ignoranza, il fatto che i nostri giudizi di
valore cambino con il passare del tempo e altri
fattori ancora più complessi – e che non si limitano
all’economia stricto sensu – fanno sì che lo studio
dell’economia non sia per niente analogo allo
studio di una qualsiasi scienza naturale. Detto ciò,
bisogna essere cauti quando si usa la matematica
per descrivere un comportamento economico,
giacché l’economia è permeata da un livello di
incertezza a volte incommensurabile: nessun
modello matematico sarà capace di spiegare per
quale ragione hai deciso di comprare una
maglietta della Juve, anziché una dell’Inter.
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SUGGERIMENTI DI LETTURA
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SUGGERIMENTI PER LA RIFLESSIONE E
IL DIBATTITO
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QUARTA LEZIONE
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soddisfare al meglio le esigenze dei loro simili.
Non c'è né costrizione né coercizione nel
funzionamento del mercato. Lo Stato, l'apparato
sociale di coercizione e costrizione, non interferisce
nelle attività dei cittadini, che sono dirette dal
mercato. Lo Stato usa il suo potere esclusivamente allo
scopo di impedire alle persone di intraprendere azioni
che danneggino la conservazione e il funzionamento
dell'economia di mercato. Protegge la vita, la salute e
la proprietà dell'individuo da aggressioni violente o
fraudolente da parte di malfattori interni e nemici
esterni. Pertanto, lo Stato si limita a creare e
preservare l'ambiente in cui l'economia di mercato
può funzionare in modo sicuro.
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esclusivamente da azioni umane. Ogni fenomeno di
mercato è riconducibile alle scelte specifiche fatte dai
membri della società di mercato.
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dipendere da una quantità di lavoro colossale, ma
se nessuno vuole comprare quel bene, esso, di
conseguenza, non avrà alcun valore.
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Eppure, tale disegno potrebbe non avere alcun
valore, perché nessuno potrebbe voler comprarlo.
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all’acquisto degli altri beni alternativi. Ma poiché
le nostre scelte sono individuali e soggettive, sia
perché le nostre conoscenze non sono perfette sia
perché le nostre azioni si svolgono nel tempo e
tendono a incorporare nuove conoscenze,
corriamo sempre il rischio di incorrere in errori.
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dell’acqua e lei risponde affermativamente, allora
il valore di quella settima tazza (che ora sarà la
prima) sarà già positivo e maggiore rispetto al
valore dell'ottava (che ora sarà la seconda), il
valore dell'ottava sarà maggiore rispetto al valore
della nona (che ora sarà la terza) e così via.
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agendo intuitivamente nel proprio interesse,
compiono le loro scelte economiche, come
abbiamo già osservato, partendo dal presupposto
che esse sono, a priori, le migliori possibili, tenendo
in considerazione lo stato di conoscenza e le
motivazioni di tali individui (o gruppi di
individui) in ogni specifico momento nel tempo.
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vero valore del rispettivo bene o servizio. Ciò
avviene con la Fed (la Banca Centrale americana),
che controlla il tasso di interesse americano; con il
Partito Comunista, che ha imposto per più di
settant'anni lo stesso “prezzo” per il biglietto della
metropolitana di Mosca; con i congelamenti di
prezzi degli anni '80 e dei primi anni '90 in Brasile,
o con la Petrobras, che fissa artificialmente il
prezzo della benzina e di altri derivati del petrolio.
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SUGGERIMENTI DI LETTURA
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SUGGERIMENTI PER LA RIFLESSIONE E
IL DIBATTITO
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QUINTA LEZIONE
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esempio quello brasiliano col il Real quale valuta),
considerando un bene essenziale: il mercato dei
fagioli. Supponiamo che questo mercato sia "in
equilibrio" e che il prezzo sia di X reais per
chilogrammo di fagioli. Supponiamo ora che il
popolo si lamenti giacché il prezzo X è molto alto.
Poiché il fagiolo è un elemento importante nella
culinaria brasiliana, il governo decide di stabilire
un prezzo massimo pari a X - Y, cioè, il governo
decreta che il prezzo massimo al quale il fagiolo
può essere venduto è ora inferiore al prezzo X
originale.
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economici di questi. Dunque, ad esempio, se
prima si potevano acquistare con dieci reais sette
chili di piselli e quattro di fagioli, ora si possono
acquistare con questi dieci reais gli stessi sette chili
di piselli, ma non altri quattro chili di fagioli, bensì
sei. Ciò significa che la domanda di fagioli
aumenterà e la domanda di sostituti dei fagioli
diminuirà. Avremo quindi un eccesso di domanda
di fagioli e un eccesso di offerta in ciascuno dei
mercati di sostituti dei fagioli.
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pagare un aggio, se ne deduce che rimarranno
comunque senza il prodotto.
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La storia del tetto massimo ai prezzi si è ripetuta,
senza alcun cambiamento, per venticinque secoli
da Nabucodonosor di Babilonia passando per
Diocleziano a Roma fino ai leader della
Rivoluzione francese ed ai controlli e
congelamenti dei prezzi che il Brasile ha adottato
tra il 1986 e il 1991.
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pressione al ribasso del tasso di cambio
(valorizzazione dell’euro rispetto al dollaro),
surplus dei conti con l'estero.
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SUGGERIMENTI DI LETTURA
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SUGGERIMENTO PER LA RIFLESSIONE E
IL DIBATTITO
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molto frequenti nell’ambito
dell’agricoltura)?
SESTA LEZIONE
PROFITTO, PERDITE E
IMPRENDITORIALITÀ
Due delle parole più maledette dai socialisti e dai
comunisti sono profitto e imprenditore. Gli
esponenti di tali ideologie, tra cui molti professori
di Storia che di solito hanno una conoscenza
dell'economia piuttosto limitata, ripetono
incessantemente che coloro che riescono a trarre
profitti sono ladri, sfruttatori del popolo e altre
simili sciocchezze; ed allo stesso modo vedono gli
uomini d'affari perché, in fin dei conti, sono questi
che di solito ottengono profitti.
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più interessante e ricca rispetto a diversi decenni
fa! Dunque, ogni volta che qualcuno impreca
gratuitamente contro gli uomini d'affari o parla
male dei loro profitti, pensaci e fagli questo
esempio. Ti garantisco che questa persona rimarrà
sconcertata e non avrà argomenti per confutare
tale verità.
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e fini, creatività e coordinamento, e tanto più
dinamica ed efficiente sarà l'economia.
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Possiamo definire l'imprenditorialità (o la
funzione aziendale) come l'attributo individuale
di percezione delle possibilità di profitto o di
guadagno potenzialmente esistenti. Tuttavia,
poiché si tratta di una categoria di azione, essa
può essere vista come un fenomeno aziendale che
mette in evidenza le capacità di percezione,
creazione e coordinamento di ogni agente.
L'imprenditore è l'individuo che si rende conto
che una certa idea potrebbe procurargli dei
guadagni e si sforza per svilupparla nella pratica.
Il fatto che questo individuo sia o meno un
imprenditore (nel senso di essere un direttore o
proprietario di un'azienda), al momento in cui
nasce la sua buona idea, non è quindi rilevante per
noi affinché possa essere definito come
imprenditore.
Uno degli aspetti più importanti del concetto di
imprenditorialità o di funzione aziendale è che
l'imprenditore non è solo il motore di
un'economia di mercato, ma un prodotto
esclusivo dell'economia di mercato. In altre
parole, l'imprenditorialità può esistere solo dove
esiste un'economia di mercato, poiché il processo
di scoperta - che caratterizza i liberi mercati e che
richiede uno stato di sagacia permanente - per
scoprire le esigenze specifiche dei consumatori
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non può essere sostituito dalla semplice
pianificazione, ovvero tramite computer, incontri
della "società civile", "movimenti sindacali",
"camere di settore" o "soluzioni" politiche varie.
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Maria voglia raggiungere un fine FM, diverso da FJ e
che abbia a sua disposizione una quantità ragionevole
del mezzo MJ che è così utile per João, ma che non è
importante per lei. Tuttavia, Maria non sa che questo
mezzo è importante per João e lui non sa né che Maria
lo possiede né che lei non intende usarlo. Ciò che
accade in questo esempio avviene anche nella maggior
parte delle situazioni reali: il fatto che i fini FJ e FM
siano contraddittori, ovvero che ogni agente cerchi fini
diversi, con intensità diverse e con un relativo insieme
di informazioni (collegate agli agenti stessi e ai mezzi
che possono essere utilizzati da loro). Vi sono
chiaramente un disallineamento e un'assenza di
coordinamento, motivati dalla dispersione delle
conoscenze e che scompariranno solo attraverso
l'esercizio della funzione aziendale (o
dell'imprenditorialità).
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dimentica del fatto che loro, nel loro esercizio
professionale, corrono molti rischi.
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SUGGERIMENTI DI LETTURA
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SUGGERIMENTI PER LA RIFLESSIONE E
IL DIBATTITO
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SETTIMA LEZIONE
CAPITALE, INTERESSE E
STRUTTURA DI PRODUZIONE
Se chiedi a una persona umile e non istruita che
cos'è il capitale, lei può risponderti puntando una
delle tasche dei pantaloni, per indicare che si tratta
di denaro; se chiedi ad alcuni politici
pessimamente istruiti, loro possono risponderti
"[la] capitale è Brasília"5; se chiedi lo stesso a un
economista che si è laureato negli anni ‘50 (e che
non ha mai più studiato la materia), ti dirà
sicuramente che il capitale è l'insieme di macchine,
attrezzature, costruzioni e impianti; se chiedi a un
monetarista, ti darà la definizione di Irving
Fischer: "il capitale è qualsiasi bene che abbia la
capacità di generare un flusso di reddito nel
tempo". E se chiedessi a un economista austriaco
che cos'è il capitale, cosa ti risponderebbe?
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per essere raggiunto; e che, perciò, se vuoi
possedere più cose domani devi sacrificare
qualcosa oggi. Questo semplice esempio ti aiuterà
a capire dove vogliamo arrivare.
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riserva di pesce che gli permettesse di passare
un'intera giornata a investire, cioè a costruire il
bene capitale: la rete.
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prim’ordine o di consumo finale, mentre la
farina è un bene di secondo ordine e il grano (che
viene utilizzato per produrre la farina) un bene
di terz’ordine. La farina e il grano sono, dunque,
beni capitali.
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rinviare il raggiungimento dei loro scopi solo se -
soggettivamente - penseranno che il rinvio permetterà loro di
raggiungere obiettivi di maggior valore. Questo si chiama
preferenza intertemporale. In altre parole: i beni presenti
sono preferibili ai beni futuri, e, inoltre: il rinvio di una
ricompensa nel presente richiede una ricompensa maggiore
nel futuro.
92
prodotti, sia senza strumenti sia col solo uso di
beni capitali nei loro processi produttivi.
93
originario, è definita come la differenza tra i valori
attribuiti allo stesso bene nel presente e nel futuro.
94
discrepanza tra le valutazioni dello stesso bene
nel presente e nel futuro, il creditore addebita un
premio (nell'esempio, il 3% a semestre) per il
bene corrente, che il debitore si impegna a
pagare.
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possibilità di scambio, di cui entrambe le parti
possono beneficiare. Le persone con una bassa
preferenza intertemporale sono disposte a
rinunciare ai beni presenti in cambio di beni futuri
con valori non molto più elevati, consegnando così
i loro beni presenti ad altri che hanno una
preferenza intertemporale più elevata e quindi
valorizzano maggiormente il presente in relazione
al futuro. Questo determina, in ultima analisi, il
prezzo di mercato dei beni presenti rispetto a
quelli futuri. Per la Scuola Austriaca, quindi, il
tasso d’interesse non è altro che il prezzo di
mercato dei bene presenti rispetto ai beni futuri.
96
Pertanto, il mercato dei beni presenti e futuri, nel
quale si determina il tasso di interesse, è formato
dall'intera struttura produttiva dell'economia. In
questa struttura, i risparmiatori (o i capitalisti)
rinunciano al consumo immediato e offrono i beni
presenti ai proprietari dei fattori originari di
produzione (lavoro e risorse naturali) e ai
proprietari dei beni capitali. Questo in cambio del
possesso di un valore, presumibilmente più
elevato, di beni di consumo in futuro. Se si
eliminano gli effetti positivi (o negativi) degli utili
(o delle perdite) dell'attività commerciale, la
differenza di valore tende a coincidere con il tasso
d’interesse.
97
dovrebbero estendere le fasi di produzione sotto il
rischio di progressivi scoordinamenti economici.
Dunque, il tasso d’interesse indica alle imprese
quali nuove fasi produttive e/o progetti di
investimento devono intraprendere e quali
devono evitare, per mantenere coordinato il
comportamento di risparmiatori, consumatori e
investitori, evitando che le varie fasi produttive
siano più brevi o più lunghe di quanto
dovrebbero essere.
98
investimento. L’investimento, a sua volta, non può
aumentare6 per la semplice volontà di governo,
nonostante le sue fantasie di poterlo manipolare
attraverso lo stabilimento di tassi d’interesse
artificialmente bassi e/o l’emissione di banconote
senza copertura.
6 Al contrario, si riduce.
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SUGGERIMENTI DI LETTURA
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SUGGERIMENTI PER LA RIFLESSIONE E
IL DIBATTITO
101
OTTAVA LEZIONE
IL RUOLO DELLA
COMPETIZIONE
Immagina di voler comprare delle scarpe in un
negozio di scarpe in un centro commerciale.
Sicuramente impiegheresti del tempo scegliendo il
modello da acquistare, tale è la varietà e la
diversità che incontreresti. Immagina ora che
qualcun altro, con la tua età ed esattamente gli
stessi gusti voglia comprare delle scarpe, ma viva
in Corea del Nord, un Paese comunista.
Sicuramente si troverà davanti un solo modello -
quasi certamente molto brutto - che, se avesse
bisogno di nuove scarpe, dovrà comprare che gli
piaccia o meno ma non solo, sarà fortunato perché
non sempre il negozio avrà il suo numero in
magazzino.
102
abbiamo scritto per le scarpe è valido per qualsiasi
altro prodotto.
103
alla fine di questa lezione, ci pone la sopracitata
questione nel seguente modo:
Come sarebbe se avessimo il seguente sistema
economico?
104
caratteristiche principali del capitalismo. Il problema è
che la gente raramente ci pensa e ne parla.
105
troveranno ancora meglio di prima, perché il loro
potenziale di scelta è aumentato.
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– riescono a sfruttare una situazione del genere.
Questi beneficiari non sarebbero certamente in
grado di rimanere in attività se il mercato fosse
totalmente libero.
108
avviciniamo alle economie di mercato, maggiore è
il nostro progresso e maggiore è il nostro
benessere!
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SUGGERIMENTI DI LETTURA
110
SUGGERIMENTI PER LA RIFLESSIONE E
IL DIBATTITO
111
NONA LEZIONE
MONETA E PREZZI
Uno dei più grandi progressi di tutti i tempi è
stato senza dubbio l'invenzione della moneta. Sì,
oggi è difficile pensare che le transazioni venissero
effettuate senza denaro, ma nell'antichità più
remota esistevano gli scambi diretti, il baratto: se,
ad esempio, allevavi polli e volevi comprare del
riso, dovevi portare dei polli al mercato e cercare
qualcuno che, allo stesso tempo, fosse interessato
ai tuoi polli e avesse del riso da scambiare con essi.
È facile capire che questo metodo rendeva gli
scambi tremendamente difficili, perché i costi di
transazione erano enormi.
112
necessario portare i polli al mercato per scambiarli
con il riso, bastava prendere con sé una certa
quantità di sale.
113
carte magnetiche ampiamente utilizzate dalla fine
del XX secolo. Quale sarà il prossimo passo? Per
noi è impossibile dirlo perché, vale la pena
sottolinearlo, il denaro è il prodotto di un
complesso e continuo ordine spontaneo, un
prodotto dell'azione umana, che non si sottomette
ad alcuna pianificazione.
114
L'inflazione, che non va intesa semplicemente
come un continuo e generalizzato aumento dei
prezzi (questo è il suo effetto, non la sua causa) ma
come una progressiva diminuzione del potere
d'acquisto dell'unità monetaria e il corrispondente
aumento dei prezzi, è un metodo attraverso il
quale il governo, il sistema bancario che esso
controlla e i gruppi che esso favorisce
politicamente, acquisiscono la capacità di
espropriare parte della ricchezza di altri gruppi
della società. Pertanto, è più che consigliabile – è,
anzi, fondamentale - che la società, attraverso la
creazione di istituzioni appropriate, impedisca ai
governi e ai politici di definire la quantità di
moneta in un dato Paese, emettendola a loro
piacimento. L'economista Friedrich von Hayek,
uno dei giganti della Scuola Austriaca, ha
pronunciato una frase molto appropriata per
descrivere questo pericolo: “Dare il controllo
della massa monetaria ai politici è come chiedere
a un gatto di occuparsi di un piattino di latte”.
115
valutario e inventarono la cosiddetta moneta a
corso legale che, per decreto, è la moneta
"ufficiale" di un Paese o di un gruppo di Paesi.
116
prevedibile, dato che nel mondo reale le
tartarughe non possono tenere il passo delle lepri -
, allora i loro prezzi cresceranno e continueranno a
salire finché ne persisterà la causa.
117
è alcun caso, anche nelle economie di guerra, di
aumenti di prezzo diffusi generati dalla scarsità
universale di merci. Nel 1923, nella Germania del
dopoguerra, i prezzi stavano aumentando
astronomicamente e tutti si lamentavano della
scarsità diffusa, ma ondate di stranieri arrivarono
nel Paese per acquistare merci tedesche, perché
molti prezzi erano più bassi in Germania che nei
loro Paesi.
118
non compensato dall’aumento di produzione o
coperto dalla riserva di un metallo prezioso, e
diventa visibile qualche mese dopo, quando tutti i
prezzi iniziano a salire senza sosta.
119
credito – si mantiene, la sua irradiazione ai prezzi
dell’economia persiste.
120
incoraggiarti ad approfondire l'affascinante
mondo economico, diciamo che la risposta di
alcuni austriaci (tra i quali includo me stesso) ad
entrambe le domande è: no!
121
SUGGERIMENTI DI LETTURA
122
SUGGERIMENTI PER LA RIFLESSIONE IL
DIBATTITO
1. Cosa si intende per "ordine spontaneo" e
perché la moneta si adatta a questa
definizione?
123
DECIMA LEZIONE
124
nuovo conto corrente (composto esclusivamente da
cifre elettroniche), il cui valore viene poi concesso in
prestito. In questo modo, il bilancio di una banca
mostrerà un totale di 200 dollari sotto forma di
depositi in conto corrente, dei quali 100 dollari
saranno sotto forma di contanti in specie e 100 dollari
in prestiti (con contanti esclusivamente elettronici).
Pertanto, la banca ha il 50% di liquidità (riserve) per
onorare il suo passivo di 200 dollari. Essa dispone
solo di una "frazione" come riserva. Siccome le
banche si rendono conto del fatto che i titolari di un
conto raramente ritirano i loro fondi, esse si sentono
sicure di poter espandere il credito, prestando
quantità di denaro svariate volte superiori a quella
originariamente depositata. Le banche, in questo
modo, creano denaro "ex nihilo". Oppure, come
descritto negli attuali libri di testo di economia,
esse moltiplicano il denaro. Questo è il
"moltiplicatore monetario".
Ulrich prosegue, sempre con linguaggio didattico,
nel suo illuminante articolo:
Pertanto, attraverso la pratica delle riserve
frazionarie, le banche possono emettere passivi a corto
termine, mentre mantengono solo una piccola frazione
di attivi netti a corto termine, anche se la stragrande
maggioranza degli attivi si trova sotto forma di
investimenti a lungo termine. Nel corso della storia,
la maggior parte delle banche non è stata in grado di
sopravvivere a lungo seguendo questa pratica, poiché
125
semplicemente non sono state in grado di ripagare
tutti i loro debiti in natura (in passato, l’oro; nel
presente, le banconote create dalla banca centrale). La
creazione di una banca centrale è stata la logica
conseguenza di questo sistema, una creazione volta a
porre rimedio a questo vulnus.
126
E le cose erano diverse in Brasile? In realtà, le cose
sono andate molto peggio! La situazione è del
tutto incredibile: la Banca Centrale brasiliana fu
creata con il decreto 4595 del 31 Dicembre 1964. La
moneta che circolava all'epoca era il Cruzeiro,
creato nel 1942. Il Cruzeiro Novo fu introdotto il 13
Febbraio 1967. Il Cruzeiro, lo standard monetario
dal 1942, aveva perso tre zeri ed era diventato il
Cruzeiro Novo. Pertanto, 7 Cruzeiro = 0,001 Cruzeiros
Novos.
127
10000, 50000 e 100000 Cruzeiros, apponendo su di
loro un timbro con il nuovo nome e il nuovo
valore, sicché 10000 Cruzeiros divennero 10
Cruzados, e così via. Dunque, 1 Cruzeiro del 1986
aveva il valore di 0,001 Cruzado, quindi 1 Cruzeiro
del 1964 – la moneta del periodo in cui era nata la
Banca Centrale brasiliana – era equivalente a
0,000001 Cruzados.
Ma non è tutto: il Cruzado Novo entrò in
circolazione il 15 Gennaio 1989, con la seconda
riforma monetaria del presidente Sarney. La
nuova moneta sostituì il Cruzado, e 1 Cruzado Novo
era equivalente a mille Cruzados, il che significa
che 1 Cruzeiro del 1964 era ora equivalente a
0,00000000001 Cruzados Novos.
128
Ma pensi che il caos sia finito qui? Niente affatto!
Il 1º Luglio 1994 fu introdotto il Real nell’ambito
del “Plano Real” del governo Itamar Franco. In
primo luogo, fu stabilito un indice parallelo per
l'effetto di transizione, l'Unidade Referencial de Valor
(Unità di Valore di Riferimento, URV). La
conversione dei Cruzados Reais in Reais venne
effettuata mediante la divisione del valore in
Cruzeiros Reais per il valore dell'URV in quella
data, che era di CR$2750,00.
129
Parliamo ora della Lira italiana: col Regio Decreto
del 17 Luglio 1861 fu stabilito il corso legale della
Lira italiana, pochi mesi dopo l’Unità d’Italia. Un
euro del 2020 equivale a 0,20 lire del 1861.
130
alquanto sospetta, bisogna perciò specificare che
non è auspicabile in alcun modo un ritorno alla
lira, tanto meno è auspicabile lasciare nelle mani
dei politici italiani il potere di emettere moneta.
131
imprese che producono per il consumo corrente e
l'aumento dei profitti derivanti dalla produzione
di beni per il consumo futuro. I tassi di
rendimento delle varie combinazioni di capitale
vengono quindi modificati. I guadagni nelle fasi di
produzione più vicine al consumo diminuiscono,
mentre crescono i guadagni nelle fasi di
produzione più lontane dal consumo; le risorse
non specifiche si spostano dalle prime alle
seconde; la produzione di beni di consumo
diminuisce, mentre cambiano i modelli di
produzione dei beni capitali, col cambiamento del
focus per favorire i beni che si adattano a strutture
produttive più complesse, con più fasi di
produzione rispetto alle precedenti. Affinché
questi investimenti siano completati fino alla fase
dei beni di consumo finale, è necessario che
vengano sottratte maggiori risorse ai consumi, il
che significa che la produzione di beni di ordini
inferiori dovrebbe rimanere in declino fino al
completamento della nuova struttura produttiva.
132
distanti dal consumo, aumentino. Questa
situazione inverte il processo iniziato prima: i
guadagni diminuiscono nelle fasi più lontane del
consumo finale, mentre i guadagni aumentano
nelle fasi più vicine del consumo finale; le risorse
non specifiche tornano indietro; i beni capitali, che
erano stati dimensionati per la precedente
struttura produttiva, ora devono essere
ridimensionati per servire a una struttura basata
su una minore intensità di capitale; si
verificheranno perdite e disoccupazione, che
saranno più forti nei settori che prima erano più
espansi e che ora devono affrontare la
sovrapproduzione.
133
artificiale, e spese irresponsabili da parte dei
governi, che hanno finito per generare dei debiti
pubblici sorprendentemente alti. Purtroppo, i
governi hanno "combattuto" questa crisi nel
peggiore dei modi: con le banche centrali che
hanno mantenuto i tassi di interesse vicini allo
zero e i governi che hanno aumentato
considerevolmente le loro spese. Per gli
economisti austriaci - e tutta l'esperienza di oltre
un secolo dimostra che hanno ragione - queste
misure serviranno solo ad alimentare
ulteriormente la crisi.
134
SUGGERIMENTI DI LETTURA
• Hayek, F., La Denazionalizzazione della
Moneta
• Hayek, F., Nazionalismo monetario e stabilità
internazionale
• Rothbard, M.N., Il Mistero dell’Attività
Bancaria
• Rothbard, M.N., Cosa ha fatto lo Stato con i
nostri soldi?
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SUGGERIMENTI PER LA RIFLESSIONE E
IL DIBATTITO
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