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Fondamenti di Illuminotecnica

Scienza e tecnologia della luce

C LUCE. E C OSRAM.

Scienza e tecnologia della luce

Indice
Introduzione Capire che cosa la luce
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Capitolo uno La scienza della luce . . . . . . . . . . . . .4 Il rapporto tra colore e luce


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5 6 8 9

Le caratteristiche cromatiche della luce

Capitolo due La tecnologia della luce

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Principi fondamentali di illuminazione elettrica Tecnologia delle lampade ad incandescenza e ad alogeni

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Tecnologia delle lampade fluorescenti . . . . . . . . . . . .12 Tecnologia delle lampade a scarica ad alta intensit
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Valutazione delle emissioni spettrali

Conclusione Applicazione della tecnologia .18

Capire cosa la luce e come la usiamo


La luce tutto
Nessuna delle innovazioni tecnologiche dell'ultimo secolo ha cambiato completamente le nostre vite come l'illuminazione elettrica. Giorno e notte, all'interno e all'esterno, a casa, sul posto di lavoro, negli stadi, nei parchi, negli ospedali e nelle scuole, sulle autostrade e negli aeroporti, l'illuminazione artificiale un elemento fondamentale del nostro modo di vivere.

Quantit contro qualit


Fino a non molto tempo fa la tecnologia dell'illuminazione era semplice: la luce elettrica veniva prodotta da lampade ad incandescenza senza porsi troppi problemi per la qualit visiva di quella luce. In effetti la precedenza l'aveva la quantit e l'obiettivo era semplicemente quello di fornire un'adeguata quantit di luce propriamente direzionata in modo da consentire lo svolgimento dei compiti associati a un determinato ambiente. La disponibilit di una quantit di luce sufficiente continua ad essere il primo requisito di qualunque impianto. Oggi per, anche chiaro che la qualit di quella luce pu sia migliorare la capacit di eseguire dei lavori, sia influenzare lo stato emotivo di chi li esegue.

Innovazione tecnologica continua

Informare per rispondere alle esigenze dei La tecnologia moderna ha incrementato enormemente professionisti della il numero di opzioni disponi- luce
bili per l'illuminazione. La capacit di controllare con precisione sia la qualit, sia la quantit di luce, ha portato alla disponibilit di sorgenti luminose capaci di produrre effetti sottili ma pervasivi sul modo in cui noi percepiamo l'ambiente. I progressi nella comprensione dell'impatto psicologico che la luce e il colore hanno su una vasta gamma di emozioni ed attivit umane, hanno fatto dell'uso intelligente di queste opzioni un elemento sempre pi importante per il successo di un impianto di illuminazione. Spesso chi coinvolto nella scelta di apparecchi di illuminazione e sorgenti luminose non dispone di tutte le conoscenze tecniche necessarie per prendere decisioni giuste ed efficaci. Consulenti e aziende di impiantistica elettrica comprendono la meccanica della progettazione dei sistemi elettrici, ma possono non conoscere l'importanza del colore nell'impatto esercitato dall'illuminazione. Architetti e arredatori, di solito, conoscono invece solo parzialmente le modalit con cui le tecnologie di illuminazione pi moderne possono raggiungere gli effetti desiderati.

OSRAM ha concepito questa brochure per aiutare a colmare queste lacune. Il primo capitolo si occupa degli aspetti fondamentali della luce, che cos', come si rapporta con il colore e con la visione, come vengono identificati e misurati i fattori che influiscono sulla qualit della luce. Il secondo capitolo si occupa invece delle tre principali tecnologie di produzione della luce elettrica: incandescenza (convenzionale e ad alogeni), fluorescente e a scarica ad alta intensit.

La scienza della luce


Che cos' la luce?
La definizione pi semplice di luce "energia radiante percepita sul piano visivo". La luce che possiamo vedere solo una piccola porzione dello spettro elettromagnetico, un vasto sistema di energia ondulare che comprende anche raggi X e ultravioletti, energia infrarossa, microonde e onde radio. Tutte le forme di energia elettromagnetica, compresa la luce, si propagano, secondo linee rette, alla "velocit della luce" (300.000 km/s) e sono soggette a diminuzione man mano che ci si allontana dalla sorgente. Come energia radiante percepita sul piano visivo, la luce attiva il meccanismo della vista. E' infatti la luce, riflessa dagli oggetti e raccolta dai nostri occhi che ci permette di vedere. Di tutti i nostri sensi, la vista quello dominante: controlla e definisce il modo in cui gli esseri umani percepiscono il mondo. Ma anche impossibile provare che due persone percepiscano un determinato oggetto esattamente nello stesso modo. In effetti sembra che la percezione visiva, la risposta individuale alle luce, sia spesso estremamente soggettiva. Ci rende difficile definire e misurare gli attributi specifici della luce. Oltre tutto, i cambiamenti di luce possono modificare la percezione degli individui.

Lo spettro elettromagnetico
Raggi-X Ultravioletti Infrarossi Micro onde Onde radio

SPETTRO VISIBILE

Risposta dell'occhio umano

400

450

500 550 600 LUNGHEZZA D'ONDA (Nanometri)

650

700

Rapporto tra luce e colore

Lo spettro visibile composto da onde di energia radiante, misurate in termini di lunghezza d'onda espressa in nanometri, che passano dal violetto attraverso tutti gli altri colori fino al rosso man mano che la lunghezza d'onda aumenta. L'occhio risponde di pi alla luce gialla/verde della zona centrale piuttosto che a quella rossa o blu alle due estremit dello spettro.

Due sono gli elementi strettamente interconnessi della risposta dell'occhio umano alla luce: una reazione a come la luce stessa appare (A) e una reazione all'effetto che la luce ha su come appaiono i colori di oggetti e superfici (B)

Un vicolo scuro ad esempio, provoca una reazione completamente diversa da quella generata dallo stesso vicolo quando perfettamente illuminato. L'illuminazione, quindi, pu avere un profondo effetto sugli individui, sulle loro emozioni e sulla loro risposta all'ambiente.

Luce e colore
I concetti di luce e colore sono strettamente intrecciati: in un certo senso la luce colore. Lo spettro visibile dell'energia elettromagnetica un campo. La luce a una delle sue estremit, in corrispondenza della lunghezza d'onda pi corta, viene percepita come violetta. All'altra estremit, la luce ha una lunghezza d'onda maggiore e si presenta rossa. Tutti gli altri colori, blu, verde-blu, verde, giallo e arancio, appaiono nel mezzo. La luce nella quale sono

presenti circa le stesse quantit di tutte le lunghezze d'onda visibili ci appare bianca. Queste uguali quantit, comunque non devono essere precise. Le varie lunghezze d'onda prodotte da una determinata sorgente luminosa, possono variare moltissimo anche se la luce continuer ad apparire bianca; tali componenti determinano il "colore cosmetico" o tonalit di luce caratteristici di una determinata sorgente luminosa.

Il rapporto tra colore e luce


I colori primari della luce
presto o all'ombra. Anche le sorgenti luminose elettriche possono presentare varianti in fatto di tonalit di luce. Le lampade ad incandescenza tendono a produrre una maggiore quantit di rosso e giallo ed una minore quantit di verde e blu: la loro luce, in termini di colore, appare "calda". Ma a causa del modo in cui prodotta la luce non si pu fare molto per manipolare le caratteristiche cromatiche. I pi recenti sviluppi della tecnologia fluorescente e della scarica ad alta intensit consentono invece ampie possibilit di manipolazione della tonalit di luce di una determinata sorgente luminosa.

Luce bianca e colori brillanti


La combinazione dei tre i colori primari della luce (rosso, verde e blu) appare bianca. In parti uguali la combinazione di due colori primari produce i colori "secondari", magenta, ciano e giallo. I tre colori primari in quantit differenti e mescolati possono creare praticamente ogni altro colore di luce.

gente luminosa, la mela riflette pochissima luce e Noi abbiamo la tendenza a sembra nera. Il fatto che la pensare che gli oggetti tonalit di luce possa camabbiano colori fissi, ad biare significa quindi che esempio che una mela sia pu cambiare l'apparenza rossa. In realt, il modo in cromatica degli oggetti posti cui ci appare un oggetto sotto quella luce. Entro certi dipende dal modo in cui limiti, il cervello provvede a riflette la particolare luce compensare questi cambiache lo sta illuminando. Sotto la luce bianca, la mela menti e noi vediamo le cose sembra rossa perch tende come ci aspettiamo che esse appaiano. Ma i cama riflettere la luce nella porbiamenti ci sono e possono zione rossa dello spettro e influenzare la nostra rispoad assorbire la luce delle sta a oggetti e ambienti. altre lunghezze d'onda. Se viene utilizzato un filtro per rimuovere il rosso dalla sor-

Colore e luce

La luce non tutta uguale


All'interno del concetto di tonalit di luce esiste tutta una gamma di varianti della luce che sembra bianca. Il sole a mezzogiorno si presenta come una sorgente luminosa ideale: la sua luce diretta quasi perfettamente bilanciata e contiene tutti i colori in quantit praticamente uguale. Ma anche la luce diurna conosce scostamenti di colore: l'apparenza cromatica degli oggetti muta sensibilmente se li guardiamo al mattino

In generale, la luce pi bianca, composta da uguali quantit di tutti i colori, fa apparire i colori pi naturali e vibranti. Comunque, alcune porzioni dello spettro sono pi importanti di altre dal punto di vista della tonalit di luce. Il rosso, il blu e il verde, i colori primari, possono essere combinati per creare praticamente qualunque altro colore. Ci suggerisce che una sorgente luminosa contenente quantit bilanciate di rosso, blu e verde in grado di assicurare un'eccellente apparenza cromatica anche se dallo spettro di tale sorgente luminosa sono assenti altri colori.

Le caratteristiche cromatiche della luce


Due modi di vedere
Per descrivere le propriet cromatiche di una sorgente luminosa sono di solito utilizzati due sistemi di misura: la "temperatura di colore", che indica l'apparenza cromatica della luce stessa e l'"indice di resa cromatica" (Ra) che suggerisce come un oggetto illuminato da quella luce apparir in relazione al modo in cui appare alla luce della sorgente luminosa di riferimento. Entrambe le caratteristiche possono essere estremamente utili nella valutazione e prescrizione di sorgenti luminose, ma importante capirne anche i limiti.

La scala delle temperature di colore correlate


L'apparenza cromatica delle varie sorgenti luminose pu essere definita in termini di temperatura di colore misurata in gradi kelvin (K)
9000 8500 8000 7500 7000 6500 6000 5500 5000 4500 4000 3500 LAMPADA AD ALOGENI LAMPADA AD INCANDESCENZA DA 40W I CANDELA 3000 2500 2000 LAMPADA FLUORESCENTE TONO CALDO LAMPADA A VAPORI DI SODIO AD ALTA PRESSIONE
LAMPADA AD ALOGENURI METALLICI CHIARA

PI FREDDO

LUCE NORDICA/CIELO BLU

LAMPADA FLUORESCENTE LUCE DIURNA LAMPADA A VAPORI DI MERCURIO CHIARA

LAMPADA FLUORESCENTE LUCE BIANCHISSIMA

PI CALDO
1500

I sottili effetti della temperatura di colore


Temperatura di colore: l'apparenza della luce
La temperatura di colore di una sorgente luminosa una misura numerica della sua apparenza cromatica. Si basa sul principio che qualunque oggetto, se riscaldato ad una temperatura sufficientemente elevata, emette luce e il colore di quella luce varier in modo prevedibile man mano che la temperatura aumenta. Il sistema si basa sui mutamenti di colore di un "corpo nero radiante" teorico, riscaldato e portato da una condizione di nero freddo a quella di bianco incandescente. Man mano che aumenta la temperatura, il corpo nero passa gradualmente dal rosso all'arancio, al giallo, al bianco e finalmente al bianco azzurrognolo. La temperatura di colore di una sorgente luminosa appunto la temperatura, espressa in gradi kelvin (K), alla quale il colore del corpo nero corrisponder esattaCaldo Medio Freddo

Queste fotografie simulano variazioni della temperatura di colore di sorgenti luminose fluorescenti e mostrano come questi cambiamenti influenzino il modo in cui gli oggetti ci appaiono.

mente a quello della sorgente luminosa. Per molte sorgenti luminose non possibile ottenere una corrispondenza perfetta. In tali casi, si fa riferimento alla corrispondenza pi vicina possibile e il colore viene descritto come temperatura di colore correlata. Ad esempio, un tubo fluorescente LUMILUX T8 con una temperatura di colore di 4000 K ha un'apparenza cromatica simile a quella di un corpo nero scaldato a 4000 K (3727 C).

Caldo e freddo: psicologia della luce


Alcuni restano confusi dal fatto che le sorgenti luminose con temperature di colore basse sono chiamate "calde", mentre quelle con temperature pi elevate sono chiamate "fredde". In effetti queste descrizioni non hanno niente a che fare con la temperatura del corpo nero radiante, ma si riferiscono al modo in cui vengono percepiti i gruppi di colore, ovvero l'impatto

psicologico dell'illuminazione. I colori e le sorgenti luminose nella zona blu dello spettro sono indicati come freddi e quelli verso la zona rossa/arancio/gialla sono invece descritti come caldi.

Metodi di comparazione delle sorgenti luminose


Effetto della luce sul colore degli oggetti
L'indice di resa cromatica (Ra) un sistema derivato da esperimenti sulla visione per valutare l'impatto esercitato da differenti sorgenti luminose sul colore percepito di oggetti e superfici. Il primo passo quello di individuare la temperatura di colore della sorgente luminosa in esame. La fase successiva prevede l'illuminazione di otto colori campione standard, prima alla luce della sorgente luminosa in esame, poi a quella di un corpo nero portato alla stessa temperatura di colore. Se nessuno dei campioni muta l'apparenza cromatica, alla sorgente luminosa viene assegnato un indice Ra di 100. Ogni altro cambiamento cromatico d luogo ad un punteggio inferiore. Qualunque indice Ra pari o superiore a 80, viene normalmente considerato alto ed indica che la sorgente ha buone propriet di resa cromatica.

Colori di test Ra

La comunit internazionale dei professionisti dell'illuminazione ha scelto otto colori standard per la misura dell'indice di resa cromatica (Ra) di una determinata sorgente luminosa (dato che i colori mostrati in questa illustrazione sono riproduzioni stampate, sono da considerare approssimazioni e non possono essere utilizzati al posto dei campioni reali).

Indice Ra: al di l dei numeri

Temperatura di colore e indice Ra


La temperatura di colore e l'indice Ra offrono valide informazioni sulla qualit cromatica della sorgente luminosa, ma non sono perfetti. La temperatura di colore, ad esempio, non fornisce indicazioni su come una determinata sorgente luminosa render i colori. Proviamo ad immaginare due sorgenti luminose di tipo "freddo" con temperature di colore e apparenze cromatiche simi-

La lampada ad incandescenza che illumina il soggetto ritratto nella fotografia a sinistra ha un indice Ra di 100. La lampada fluorescente LUMILUX PLUS a 4000 K utilizzata per illuminare il soggetto della foto a destra, ha un indice Ra di 85. Dato che la lampada LUMILUX PLUS a 4000 K produce una maggior quantit di luce nella porzione blu dello spettro, essa esalta i colori nei campi del verde, del blu, del viola e del magenta (le foto sono state adattate in modo da compensare le variazioni che intervengono in sede di produzione dei film e della stampa).

li. Immaginiamo che la sorgente A produca energia abbastanza uniforme attraverso tutto lo spettro. Immaginiamo che la sorgente B produca uno spettro similare privo per di luce nel campo del rosso. Gli oggetti rossi, che appaiono naturali sotto la sorgente A avranno invece un aspetto neutro, incolore sotto la sorgente B anche se entrambe le luci hanno la stessa temperatura di 7

colore. In generale, un indice Ra elevato significa che una sorgente luminosa render i colori bene. Dato comunque che gli indici Ra sono calcolati per le sorgenti luminose a una specifica temperatura di colore, non ha senso paragonare una sorgente luminosa da 2700 K con indice Ra 85 con una a 4000 K con indice Ra 85. Inoltre, occorre ricordare che l'indice Ra la media effettuata su otto

differenti colori. Ci significa che una sorgente luminosa con un indice Ra elevato avr la tendenza a rendere bene un ampio spettro di colori, ma non garantisce l'apparenza naturale di un colore specifico. Usati insieme, comunque, questi indici costituiscono un eccellente riferimento per confrontare sorgenti luminose.

La tecnologia della luce


Concetti fondamentali
Quasi tutta la moderna illuminazione elettrica generata da uno dei tre tipi di sorgenti luminose: ad incandescenza, fluorescente e a scarica ad alta intensit. Allo scopo di comprendere la tecnologia che permette a ciascun tipo di lampada di generare luce, importante esaminare alcuni principi di base. gere la velocit di decadimento del flusso luminoso e la durata utile sono fattori estremamente importanti da considerare. Molte delle pi sofisticate lampade moderne offrono una vita utile estremamente lunga unita ad un rapporto lm/W eccezionalmente elevato. Queste lampade possono costare di pi al momento dell'acquisto ma la spesa aggiuntiva rapidamente compensata dal risparmio sui costi dell'energia e dai lunghi intervalli di sostituzione.

Watt e lumen
Molti pensano che una lampada di potenza pi elevata produrr sempre una quantit di luce maggiore di quella prodotta da una di potenza inferiore. In questo modo si confonde il flusso luminoso, che si misura in lumen, con la quantit di elettricit utilizzata da una lampada, che si misura in watt. In effetti, una lampada fluorescente compatta da 20 W pu produrre la stessa quantit di luce utile di una lampada ad incandescenza da 100 W (e risparmiare cos una grande quantit di energia elettrica). L'unico modo preciso di esprimere l'efficienza energetica di una sorgente luminosa il rapporto tra il numero di lumen prodotti per ciascun watt consumato. Nel mondo moderno, sempre pi attento ai consumi energetici, la caratteristica lm/W (lumen per watt) una di quelle pi critiche.

Potenza assorbita e efficienza di sistema


Le lampade fluorescenti e a scarica ad alta intensit sono comandate da alimentatori separati e la loro prestazione risulta pi difficile da valutare. In questo caso, per calcolare l'efficienza di sistema in termini di lumen per watt occorre mettere in relazione la potenza assorbita dall'alimentatore e il flusso luminoso prodotto dalla lampada. Il problema che le combinazioni lampada/alimentatore con la stessa potenza non danno necessariamente luogo alla stessa efficienza di sistema. Ci dovuto al fatto che, in genere, lampade ed alimentatori sono prodotti da aziende diverse ed hanno quindi prestazioni che possono variare. Le soluzioni rappresentate degli specifici accoppiamenti lampada/alimentatore prodotti da OSRAM, sono studiati per fornire prestazioni ottimali e assicurare la massima efficienza.

Durata media decadimento del flusso luminoso e vita utile


La vita media di una lampada indica il tempo che il 50% di una campionatura

significativa impiega per "bruciare". Occorre per considerare che il flusso luminoso di tutte le lampade tende a decadere gradualmente nel tempo. Il mantenimento del flusso luminoso definisce la quantit di emissione luminosa delle lampade durante il loro funzionamento (in numero di ore). Anche questo dato varia da lampada a lampada. Ad esempio,

nelle lampade fluorescenti trifosfori tale valore pari al 90%. Per vita economica si intende il numero di ore di funzionamento dopo il quale, per effetto combinato del decadimento del flusso luminoso e della mortalit, il flusso residuo scende all80% del valore iniziale. In particolare nella scelta delle lampade per apparecchi di illuminazione collocati in posti difficili da raggiun-

Principi fondamentali di illuminazione elettrica


Lux e candele
Spesso vengono confuse due importanti misure della luce: l'illuminamento e lintensit luminosa. L'illuminamento misura la quantit di luce per unit di superficie e, come tale, pu essere utilizzato nelle specifiche norme UNI 10380: 1994 e successivo aggiornamento UNI 10380: 1994/A1 per raccomandare i livelli di illuminamento di una determinata stanza o necessari allo svolgimento di un determinato lavoro. L'intensit luminosa, espressa in candele, misura invece la quantit di flusso di una sorgente luminosa in una specifica direzione ed indipendente dall'oggetto o dalla superficie illuminati.

Illuminamenti prescritti
Tipo di attivit/ambiente Spazio pubblico in contesto buio (allaperto) Orientamento per brevi visite temporanee Spazio di lavoro allinterno del quale i compiti che richiedono limpegno della vista sono svolti solo occasionalmente Esecuzione di lavori visivi su materiali: s Ad elevato contrasto o grandi dimensioni s A medio contrasto o piccole dimensioni s A basso contrasto o dimensioni molto piccole s A basso contrasto o dimensioni molto piccole per periodi di tempo prolungati Svolgimento di lavori visivi impegnativi e prolungati (illuminazione localizzata) Svolgimento di lavori visivi molto speciali eseguiti su materiale a basso contrasto e di piccole dimensioni (illuminazione localizzata) Illuminamenti medi di esercizio 20-30-50 lux 50-100-150 lux

100-150-200 lux 200-300-500 lux 500-750-1000 lux 1000-1500-2000 lux 1500-2000-3000 lux 5000-10000-15000 lux

10000-30000 lux e oltre

Queste prescrizioni (per maggiori dettagli vedi UNI 10380: 1994/A1) dimostrano che il primo requisito di qualunque installazione provvedere a livelli di illuminamento adeguati al lavoro che deve essere svolto nellambiente.

Sorgenti puntiformi e sorgenti diffuse


Nella scelta di una lampada in funzione di una determinata applicazione importante determinare se quella pi appropriata deve essere puntiforme o diffusa. Una sorgente luminosa puntiforme una lampada o un apparecchio di dimensioni relativamente piccole potenzialmente in grado di dirigere un fascio luminoso concentrato su uno specifico oggetto o superficie. Le lampade ad incandescenza, ad alogeni e ad alogenuri metallici sono tipicamente utilizzate nelle applicazioni puntiformi. Una sorgente luminosa diffusa, invece, relativamente grande e distribuisce la luce su un'area ampia. La lampade fluorescenti lineari sono la sorgente luminosa diffusa pi comune, ma in questo tipo di applicazione sono utilizzate anche le lampade

Terminologia delle lampade con riflettore


Il flusso luminoso di una lampada riflettore (PAR, con dicroica, ecc.) descritto in termini di apertura del fascio luminoso e apertura del campo luminoso. Quando si confrontano lampade con aperture del fascio luminoso simili, quella con il valore pi piccolo offre spesso le prestazioni migliori, specialmente quando si desidera ottenere un fascio luminoso chiaramente definito.

200 Candele 1000 Candele

2000 Candele 1000 Candele

200 Candele

Apertura del fascio luminoso 50% Apertura del fascio luminoso 10%

ad incandescenza e ad alogenuri metallici.

Angolo di apertura del fascio luminoso e angolo del campo luminoso


L'andamento della luce emessa dalle lampade con

riflettore, una sorgente luminosa molto diffusa, spesso descritto in termini di angolo di apertura del fascio luminoso e angolo di apertura del campo luminoso. L'angolo di apertura del fascio luminoso pi piccolo e si riferisce alla porzione

del fascio della lampada nel quale l'intensit in candele il 50% di quella misurata al centro del fascio. L'angolo del fascio luminoso descrive invece l'area pi ampia nella quale l'intensit luminosa in candele supera del 10% quella misurata al centro del fascio.

La tecnologia delle lampade ad incandescenza e ad alogeni


Che cos lincandescenza?
lizzano un filamento composto da polveri di tungsteno che migliora lefficienza. Allo Le lampade ad incandescenza, la luce elettrica ori- scopo di impedire che possano bruciare, sono riempiginale, utilizzano, con una te di miscele di gas inerti serie di miglioramenti, la tecnologia di base nata pi (una volta veniva praticato il di cento anni fa. Un filamen- vuoto allinterno del bulbo). to di tungsteno, collocato allinterno di un bulbo di Caratteristiche vetro, viene portato allincandescenza dal passaggio Le lampade ad incandedi corrente elettrica. Le lam- scenza sono le sorgenti pade moderne, invece, uti- luminose pi diffuse nelle case e sono di conseguenza quelle che la gente considera normali. La bassa temperatura di colore e lelevato indice Ra assicurano una luce calda con resa cromatica eccellente delle tonalit della pelle umana. Inoltre, le lampade ad incandescenza costano poco, possono essere facilmente regolate e sono disponibili in unampia gamma di dimensioni, configurazioni e potenze. Sfortunatamente, sono poco efficienti: dato che la luce viene prodotta riscaldando un materiale solido, la maggior parte dell energia consumata viene trasformata in calore con un conseguente basso coefficiente lm/W (lumen per watt).

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La luce elettrica delle origini vista da pi vicino


Una tecnologia ad incandescenza pi efficiente: quella ad alogeni
La lampada ad alogeni al tungsteno un miglioramento della tecnologia ad incandescenza ed offre fino al 20% di maggiore efficienza energetica, maggiore durata e miglior qualit della luce. In una lampada ad incandescenza standard, il tungsteno del filamento sottoposto ad alta temperatura tende ad evaporare e a depositarsi sulle pareti del bulbo riducendo la quantit di luce emessa. Inoltre, il filamento diventa sempre pi sottile e alla fine si spezza. Gli elementi contenuti nel gas allinterno di una lampada ad alogeni fanno ridepositare gli atomi di tungsteno evaporati sul filamento. Questo fenomeno rallenta il deterioramento del filamento, migliora la costanza dei lumen prodotti e allunga la durata della lampada.

Tecnologia a bassissima tensione: arriva la sorgente puntiforme praticamente perfetta


I sistemi di lampade ad alogeni a bassissima tensione possono funzionare in modo efficiente con potenze pi basse di quelle dei sistemi a tensione di rete e permettono di ottenere unelevata quantit di luce da lampade estremamente compatte. E per questo che le lampade ad alogeni a bassissima tensione come le DECOSTAR, piccole, potenti e con un preciso controllo del fascio luminoso, sono di gran lunga le preferite per lilluminazione daccento, di vetrine e decorativa.

Tecnologia delle Lampade ad Alogeni


Le lampade ad alogeni hanno un filamento di tungsteno piuttosto corto e spesso, contenuto in una ampolla riempita di gas alogeno. Il ciclo di rigenerazione descritto pi avanti la chiave della lunga durata e della costanza nel tempo della luce prodotta da queste lampade.

Ampia gamma di possibilit


Le lampade ad alogeni sono disponibili moltissime varianti. I tipi con riflettore comprendono i modelli HALOPAR, HALOSTAR, HALOSPOT, DECOSTAR in unampia gamma di potenze e angoli di apertura del fascio luminoso. Le lampade nella versione con attacco a vite sono una valida alternativa alle lampade ad incandescenza rispetto alle quali assicurano massima durata ed efficienza. Altri tipi di lampade consentono poi ai designer di sviluppare una vasta gamma di apparecchi di illuminazione estendendo il campo di applicazione nel quale le particolari caratteristiche della tecnologia ad alogeni possono essere sfruttate vantaggiosamente.

Luce pi bianca e brillante


Le lampade ad alogeni hanno una temperatura di colore pi elevata di quelle delle lampade ad incandescenza standard. La loro luce contiene una quantit maggiore di blu e minore di giallo ed appare pi bianca e brillante. Anche se entrambi i tipi di sorgenti luminose hanno un indice Ra di 100, la maggior temperatura di colore delle lampade ad alogeni ha una resa cromatica pi piacevole e pi brillante per unampia gamma di colori.

Atomi di alogeni Atomi di tungsteno

1 Gli atomi di tungsteno evaporano dal filamento 2 Gli atomi di tungsteno si combinano con quelli degli alogeni 3 Il composto gassoso ricade sul filamento incandescente e si scompone ridepositando gli atomi di tungsteno 4 Gli atomi degli alogeni tornano liberi, pronti a combinarsi con altri atomi di tungsteno

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Tecnologia della lampada fluorescente


larco. Una volta accesa la lampada, il gas offre una resistenza sempre minore Una lampada fluorescente ed necessario regolare una sorgente luminosa a lintensit di corrente per scarica in gas. La luce viecontrastare il fenomeno, ed ne prodotta dallo scoccare impedire che la lampada la di un arco tra elettrodi di bruci in pochissimo tempo. tungsteno collocati allinterPer queste ragioni le lampano di un tubo contenente de fluorescenti, come altre mercurio e gas a bassa sorgenti luminose a scarica, pressione. Larco eccita gli devono funzionare con un atomi di mercurio che genealimentatore appositamente rano di conseguenza enerstudiato. gia radiante principalmente nel campo dellultravioletto. A sua volta stimolato da Limportanza dei questa energia, il fosforo del rivestimenti al fosforo rivestimento interno del In termini di qualit della tubo emette luce converluce, le lampade fluorescenti tendo la radiazione ultravio- offrono pi opzioni di qualetta in luce visibile. lunque altro tipo di sorgente Le lampade fluorescenti luminosa. La ragione va indihanno due requisiti elettrici. viduata nella tecnica sofistiPer accendere la lampada cata con cui realizzato il occorre creare il picco di rivestimento di fosforo. I pritensione che fa scoccare mi tubi fluorescenti utilizza-

Come funziona la lampada fluorescente

vano un rivestimento basato su un singolo alofosforo e potevano offrire qualit cromatiche migliori solo a scapito dellefficienza. Recentemente diventato possibile aggiungere rivestimenti in tecnologia trifosforo che consentono di controllare in modo preciso la generazione dei colori primari della luce, il verde, il rosso e il blu. Grazie a questa tecnica sono state sviluppate lampade ad alta efficienza in una vasta gamma di temperature di colore, caratterizzate da eccellente resa cromatica. Oggi le lampade fluorescenti OSRAM utilizzano un ampio spettro di formulazioni dei fosfori proprio per offrire a progettisti e prescrittori il controllo completo sulla qualit della luce in qualunque installazione.

Principi di alimentazione
Esistono due tipi di alimentatori utilizzati per controllare le lampade fluorescenti: quelli di tipo magnetico o convenzionale e quelli elettronici. Entrambi svolgono le stesse funzioni ma quelli elettronici offrono specifici vantaggi. Innanzitutto sono molto pi efficienti con un risparmio dellenergia assorbita dal sistema che arriva fino al 27%; inoltre, dissipano meno calore e producono una luce stabile priva di sfarfallio. Nel caso degli alimentatori elettronici QUICKTRONIC, a questi vantaggi si aggiunge quello di una maggiore durata utile della lampada che, nelle LUMILUX PLUS ECO arriva a raggiungere le 18.000 ore: il 50% in pi.

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La sorgente luminosa pi diffusa del mondo


La migliore efficienza delle lampade trifosforo
Un altro importante miglioramento introdotto nella tecnologia fluorescente con tubo da 26 mm di diametro rappresentato dallo sviluppo della lampada T8 in tecnologia trifosforo che migliorano drasticamente lefficienza di sistema. Ad esempio una LUMILUX PLUS 58W fornisce un flusso luminoso superiore del 30% a quello di una lampada standard di pari potenza. Le lampade T8 LUMILUX PLUS utilizzano uno speciale rivestimento trifosforo per controllare con precisione la temperatura di colore e lindice di resa cromatica. Le lampade trifosfori assicurano la massima efficienza di sistema quando vengono impiegate con alimentatori elettronici. Questa combinazione talmente vantaggiosa sul piano del risparmio di energia che ogni anno vengono spesi miliardi per sostituire le lampade fluorescenti standard con quelle in tecnologia trifosforo nelle installazioni esistenti.

Tecnologia della lampada fluorescente


Alofosforo Luce visibile

Emissione ultravioletta

Catodo

Elettroni

Atomo di mercurio

Allinterno delle lampade fluorescenti viene generato un arco tra i due elettrodi posti allestremit del tubo di vetro; gli elettroni prodotti dallarco eccitano gli atomi di mercurio che, in risposta, emettono una radiazione ultravioletta; stimolato da questa radiazione il fosforo del rivestimento produce luce nello spettro visibile.

Tecnologia del fosforo


Doppio rivestimento
Trifosforo

Rivestimento singolo

Vetro Alofosforo Vetro Alofosforo

Le lampade fluorescenti trifosforo dispongono di un secondo rivestimento di fosfori sopra una base di alofosforo. In questo modo aumenta sensibilmente il controllo delle propriet cromatiche.

fluorescenti compatte sono sufficientemente piccole da Tante opzioni con le consentire la sostituzione lampade fluorescenti delle lampade ad incandecompatte scenza nelle applicazioni Il segmento applicativo della basate su luce diffusa e tecnologia fluorescente portano quindi i vantaggi caratterizzato dalla velocit della maggiore efficienza di crescita pi alta oggi della tecnologia fluorescente rappresentato dalle lampaa una pi vasta gamma di de fluorescenti compatte. apparecchi di illuminazione. Esse sono costituite da un Le lampade fluorescenti tubo pi sottile che viene compatte DULUX EL, ad ripiegato e da uno zoccolo esempio, dispongono di alidi plastica che contiene, in mentatore elettronico intealcune versioni, un alimengrato e di attacco a vite tatore convenzionale o elet- standard. Queste lampade tronico. Le lampade innovative possono perci

sostituire direttamente le lampade ad incandescenza delle principali potenze. Altre lampade DULUX, concepite per lutilizzo con alimentatore elettronico o convenzionale esterno, sono poi disponibili in unampia gamma di dimensioni, potenze e temperature di colore.

Approccio sistemico
E necessario tenere presente che lilluminazione fluorescente prodotta da un sistema composto da lampada e alimentatore.

Un sistema lampada fluorescente/alimentatore ben bilanciato migliora lefficienza luminosa e le caratteristiche cromatiche, estende la durata utile della lampada e migliora lefficienza sul piano energetico. Le soluzioni rappresentate degli accoppiamenti lampada /alimentatore prodotti da OSRAM sono specificatamente studiate per fornire prestazioni ottimali e assicurare la massima efficienza.

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La tecnologia delle lampade a scarica ad alta intensit


Principi di funzionamento
La tecnologia delle lampade a scarica ad alta intensit simile a quella fluorescente; allinterno di un tubo riempito di gas, viene generato tra due elettrodi un arco che stimola la produzione di energia radiante. In questo caso comunque, una combinazione di fattori diversi contribuisce a produrre luce nello spettro visibile senza utilizzo di fosfori. Innanzitutto gli elettrodi (collocati alle estremit di un tubo di scarica sigillato) distano solo pochi centimetri e il gas contenuto nel tubo ad alta pressione. Ci consente allarco di generare temperature estremamente elevate di far vaporizzare gli elementi metallici contenuti nel gas e di liberare grandi quantit di energia radiante nello spettro del visibile. Esistono tre tipi principali di lampade a scarica ad alta intensit: a vapori di mercurio, ad alogenuri metallici e al sodio. I nomi si riferiscono appunto agli elementi metallici presenti nel gas in cui scocca larco: da essi dipendono le differenti caratteristiche cromatiche e lefficienza di lampada. Inoltre, le lampade a scarica ad alta intensit richiedono un periodo di riscaldamento per produrre il flusso luminoso nominale: anche una momentanea perdita di potenza pu rendere necessario il riavviamento del sistema e il riscaldamento, un processo che pu richiedere anche alcuni minuti. Nelle applicazioni nelle quali lilluminazione importante ai fini della sicurezza, spesso richiesto un sistema di emergenza. un bulbo esterno in grado di filtrare la radiazione UV. Di per se stessa una lampada a scarica a vapori di mercurio genera una luce bluastra ad elevata temperatura di colore con bassa resa cromatica. Per abbassare la temperatura di colore e riportare entro limiti accettabili la resa cromatica viene spesso utilizzato un rivestimento di fosforo. La diffusione di queste sorgenti luminose si comunque ridotta sensibilmente grazie allo sviluppo tecnologico che ha reso disponibili altri tipi di lampade a scarica ad alta intensit caratterizzate da un miglior coefficiente lm/W e migliori propriet cromatiche.

Alimentatori e tempo di riscaldamento


Anche le lampade a scarica ad alta intensit hanno speciali requisiti elettrici che devono essere soddisfatti da un alimentatore progettato in funzione del tipo di lampada e della potenza.

Lampade a vapori di mercurio


La pi vecchia tecnologia di scarica ad alta intensit quella delle lampade a vapori di mercurio che producono energia sia visibile sia ultravioletta e richiedono

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Tre approcci allilluminazione ad alta efficienza


Lampade ad alogenuri metallici
Le lampade ad alogenuri metallici come POWERSTAR sono le sorgenti di luce bianca pi efficienti oggi disponibili. Esse si caratterizzano per lelevata efficienza, leccellente resa cromatica, la lunga durata utile e il basso decadimento del flusso luminoso. Queste lampade utilizzano speciali composti chimici noti come alogenuri, contenuti nel gas in cui ha luogo larco, capaci di produrre luce in aree dello spettro che il solo vapore di mercurio non sarebbe in grado di generare. Alcune lampade ad alogenuri metallici utilizzano rivestimenti di fosforo per migliorare ulteriormente le loro gi eccellenti propriet cromatiche. Proprio per i loro numerosi vantaggi, queste lampade sono molto usate per lilluminazione dinterni di ambienti commerciali, in particolare quando soffitti molto alti richiedono grande potenza luminosa. Oggi la loro gamma estesa anche alle piccole potenze e permette di avere a disposizione alte prestazioni in dimensioni particolarmente compatte, la risposta ideale per applicazioni di illuminazione architettonica e daccento. Un altro percorso evolutivo di questi prodotti rappresentato dalle POWERSTAR HCI, le lampade ad alogenuri metallici con tubo di scarica in tecnologia ceramica caratterizate dalla eccezionale stabilit della resa cromatica e della temperatura di colore.

La tecnologia delle lampade a scarica ad alta intensit

Bulbo di vetro Radiazione UV

Tubo di scarica in quarzo Elettrodo in tungsteno Arco Elettrodo in tungsteno

Luce Visibile

Nelle lampade a scarica ad alta intensit larco scocca in un ambiente ad alta pressione contenente una miscela di atomi di alogenuri metallici e di mercurio. Questi atomi generano sia radiazione ultravioletta, sia luce visibile. Il vetro speciale del bulbo blocca la radiazione ultravioletta e lascia passare la luce visibile.

Mercurio e atomi di alogenuri metallici

luce che concentrata nella porzione giallo/arancio dello Il terzo tipo di sorgente spettro ed ha una scarsa luminosa in tecnologia a resa cromatica. Ci limita il scarica ad alta intensit, al suo impiego allilluminazione sodio ad alta pressione, stato sviluppato in funzione di esterni e ad applicazioni industriali nelle quali i vandi unefficienza ancora pi taggi dellalta efficienza e elevata. Con laggiunta del della lunga durata utile consodio ai gas contenuti nel tubo di scarica, realizzato in trobilanciano lo svantaggio uno speciale materiale cera- del basso indice di resa cromico, queste lampade assi- matica. Nelle lampade al sodio ad alta pressione, il curano elevatissime tubo di scarica contiene prestazioni in termini di lumen per watt e una dura- vapori sia di mercurio, sia di sodio. Alcune versioni, ta utile straordinariamente lunga. La lampada al sodio, come quelle della famiglia NAV-E (110W, 210W, comunque produce una

Lampade al sodio

350W), possono sostituire direttamente le meno efficienti lampade a vapori di mercurio in molte applicazioni. Le lampade al sodio a bassa pressione sono una variante caratterizzata dallemissione di luce di ununica lunghezza donda nella porzione gialla dello spettro. Queste lampade hanno lefficienza pi elevata di tutte le sorgenti luminose e sono utilizzate ovunque si richiedano esclusivamente alta efficienza e lunga durata.

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Valutazione delle emissioni spettrali


Curva della distribuzione spettrale: identikit della lampada
Potenza relativa

Luce solare a mezzogiorno

Incandescenza

Un grafico della distribuzione spettrale mostra con precisione la composizione cromatica di una determinata sorgente luminosa indicando il livello di energia presente in ciascuna lunghezza donda sullintero spettro visibile. Il diagramma 500 540 580 620 660 della distribuzione spettrale 380 420 460 Lunghezza donda (nanometri) 700 740 780 della luce solare a mezzoLa distribuzione spettrale della luce solare a mezzogiorno, ad esempio, si pre- giorno mostra come si tratti di una sorgente luminosa ben bilanciata con tutte le lunghezze donda dello senta eccezionalmente spettro visibile presenti in quantit praticamente bilanciato, con tutte le lunuguali. ghezze donda della luce Alogenuri metallici POWERSTAR visibile presenti in quantit praticamente uguali. Logicamente un diagramma di questo tipo indica una eccezionale resa cromatica. Paragonata alle sorgenti luminose artificiali, la luce solare presenta grandi quantit di energia nelle aree blu e verdi dello spettro, una caratteristica che ne fa una sorgente luminosa di tipo freddo con eleva- 380 420 460 500 540 580 620 660 700 740 780 LUNGHEZZA D'ONDA (N i) Lunghezza donda (nanometri) ta temperatura di colore Lenergia spettrale delle lampade ad alogenuri metallici (5500K).
Potenza RELATIVA INTENSIT relativa

Potenza relativa
380

420

460

500

540

580

620

660

700

740

780

Lunghezza donda (nanometri)

La distribuzione spettrale di una lampada ad incandescenza standard mostra una ridotta quantit di radiazione nella fascia bassa dello spettro. Ci spiega perch questo tipo di lampada tenda a non rendere bene i colori di tonalit blu.

Sodio ad alta pressione VIALOX

Potenza relativa

Lunghezza donda (nanometri)

Tecnologia ad incandescenza
Tutta la luce ad incandescenza prodotta riscaldando un oggetto solido, il filamento, fino a che comincia ad emettere luce. In un certo senso, questo il modo in cui la luce prodotta dal sole. Dato che anche il corpo nero utilizzato per misurare la resa cromatica genera la luce in questo modo, le lampade ad incandescenza hanno indici Ra molto elevati. Ci non significa, comunque che esse rendano tutti i colori nella stessa maniera. Le lampade ad incandescenza standard

relativamente bilanciata ma esistono dei veri e propri buchi. Per la maggior parte delle applicazioni comunque questi vuoti non sono significativi e non impediscono alle lampade di rendere i colori sorprendentemente bene.

La curva dellemissione spettrale di una lampada al sodio ad alta pressione mostra unintensa concentrazione di energia spettrale nellarea gialla dello spettro. ovvio che questa lampada non in grado di rendere i colori con precisione.

producono pochissima energia radiante nella lunghezza donda pi corta e quindi non rendono molto bene i colori nellarea del blu, come invece fanno le lampade ad alogeni che hanno maggiori quantit di energia nelle lunghezze donda pi brevi.

Tecnologia a scarica ad alta intensit


Larco elettrico che scocca nella miscela gassosa del tubo di scarica tende a produrre bande di energia mol-

to strette a frequenze specifiche. La distribuzione spettrale delle lampade a scarica ad alta intensit mostra di conseguenza dei picchi energetici relativi a queste linee di risonanza. Laggiunta di alogenuri nel gas di scarica della lampada POWERSTAR consente di ottenere unemissione spettrale meglio bilanciata, anche se continuano ad esistere discontinuit. Il diagramma dellemissione spettrale spiega perch queste lampade abbiano un indice Ra buono, ma

non eccezionale. Nel loro impiego pratico le lampade ad alogenuri metallici danno spesso una risposta cromatica migliore di quella indicata dal loro indice Ra. Il grafico dellemissione spettrale di una lampada VIALOX mostra come lenergia spettrale sia concentrata nel campo del giallo/arancio. Chiaramente, questa lampada non in grado di rendere unampia gamma di colori.

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Differenze nelle caratteristiche cromatiche delle lampade


Lampade fluorescenti standard
Fluorescente bianchissima /20 Fluorescente tono caldo/30 La luce fluorescente generata da due meccanismi separati: gli atomi di mercurio eccitati dagli elettroni prodotti dallarco generano energia in una banda ristretta, esattamente come le lampade a scarica ad alta intensit, mentre la fluorescenza del rivestimento al Lunghezza donda (nanometri) Lunghezza donda (nanometri) fosforo produce uno spettro Il rivestimento alofosforo di una lampada fluorescenLa curva, tipica di una lampada fluorescente standi luce visibile pi continuo te di tono caldo stato specificatamente formulato dard, mostra come laggiunta di un rivestimento di e bilanciato. per produrre uno spettro che assomiglia a quello di alofosforo attenui i picchi di energia spettrale di una lampada ad incandescenza. Il diagramma dellemissione una sorgente luminosa a scarica in gas. spettrale della lampada MINUSWATT Bianchissima mostra una tipica risposta Fluorescente LUMILUX PLUSS/21 Fluorescente LUMILUX PLUS/41 fluorescente, caratterizzata da vari picchi distinti che si innalzano sopra la curva complessiva. La composizione del rivestimento di alofosforo della lampada fluorescente di tipo a luce calda stata formulata in modo da abbassare la temperatura di colore e generare una luce simile a quella di una lampada ad incandeLunghezza donda (nanometri) Lunghezza donda (nanometri) scenza standard. Come La curva mostra come il rivestimento trifosforo Anche in questo caso, il rivestimento trifosforo ha mostra il diagramma di produca bande di energia ancora pi pronunciate migliorato notevolmente la distribuzione spettrale distribuzione spettrale, c nelle aree dei colori primari, migliorando ulteriorinsieme alla resa cromatica ed efficienza. una pi elevata concentramente sia la resa cromatica, sia lefficienza. zione di energia nella fascia rossa/arancia/gialla che Lampade fluorescenti Questa tecnologia la chia- mari in modo da assicurare conferisce alla luce la sua trifosforo ve delleccellente risposta un elevato indice di resa apparenza pi calda. cromatica delle lampade cromatica unito alla capaLaggiunta di uno strato di fluorescenti moderne. cit di rendere i colori in trifosfori al rivestimento di modo eccellente. alofosforo, introduce bande Attraverso la formulazione dei rivestimenti di alofosforo di energia spettrale nelle e trifosforo, loutput spettraspecifiche regioni delle lunghezze donda del blu, ver- le della lampada pu essere regolato in modo da prode e rosso. Questo durre temperature di colore miglioramento si nota nella calde, medie o fredde. Il curva della distribuzione rivestimento al trifosforo spettrale di LUMILUX PLUS 4000K che utilizza un crea potenti bande di energia spettrale nei colori pririvestimento trifosforo.
Potenza relativa Potenza relativa Potenza relativa Potenza relativa

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Applicazione della tecnologia


Alcune specifiche di lampada
Incandescente/ad alogeni NITRA 100W HALOLINE 100W DECOSTAR TITAN 50 W Fluorescente compatta DULUX EL Long Life 23W/41 DULUX L 55W/31 Temperatura di colore 2700K 3000K 3100K Temperatura di colore 2700K 3000K Temperatura di colore 4000K 4000K 4000K Temperatura di colore 4000K 3000K 5200K 2000K Ra 100 100 100 Efficienza (lm/W) 13.8 19 20 Efficienza (lm/W) 65 87 Efficienza (lm/W) 79 93 104 Efficienza (lm/W) 50 95 80 108 173 Durata (in ore) 1000 2000 4000 Durata (in ore) 15000 12000(*)
(*)

Ra 85 85

durata utile

Fluorescente lineare L 36W/20 MINUSWATT (standard) L 36W/21 LUMILUX PLUS ECO FH 35W/21 (T5 16 mm) A scarica ad alta intensit HQL 125W POWERSTAR HCI-T 150W/WDL POWERSTAR HQI 400W/D VIALOX NAV-T 250 W NA 180W

Ra 65 85 85

Durata utile (in ore) 5000 12000 20000 Durata utile (in ore) 16000 9000 8000 16000 16000

Ra <50 85 >90 <25 -

Il modo migliore di comprendere le differenze tra vari tipi di lampada consiste nel confrontare le prestazioni in alcune aree critiche.

Ad ogni applicazione la sua lampada


La scelta della lampada adatta ad una specifica applicazione pu sembrare complicata ma la comprensione dei principi fondamentali della scienza e della tecnologia della luce artificiale elettrica aiuta a semplificare il processo decisionale.

Caratteristiche cromatiche
Quanto importante la resa cromatica nellapplicazione? Nei negozi e nelle showroom la resa cromatica interessa il modo in cui si presentano i prodotti e pu aiutare ad attrarre i clienti. In molte applicazioni industriali invece completamente irrilevante. E per quel che

riguarda la temperatura di colore? Deve corrispondere al tipo di attivit. Negli uffici, nelle scuole, in altri ambienti di lavoro, sono adatte le temperature di colore pi alte, tipiche, ad esempio, delle sorgenti luminose fredde. Negozi, supermercati, e spazi espositivi in genere richiedono spesso temperature di colore intermedie. Ristoranti, negozi di prodotti gastronomici, club e uffici privati, spesso si presentano al meglio con unilluminazione calda e una temperatura di colore relativamente bassa.

Efficienza energetica
Lutilizzo di lampade pi efficienti si traduce in una riduzione dei consumi di energia elettrica per ogni lumen ottenuto. Naturalmente occorre

anche considerare il sistema di illuminazione nel suo complesso, ad esempio gli effetti prodotti dagli alimentatori o dagli apparecchi di illuminazione sulla capacit della sorgente luminosa di produrre luce. In alcune situazioni, vale la pena di utilizzare tante lampade pi piccole che possono essere per controllate in modo indipendente. Questo approccio pu risultare complessivamente pi efficiente sul piano energetico rispetto a quello costituito da un minor numero di sorgenti luminose pi potenti, anche se gli apparecchi di illuminazione pi grandi offrono singolarmente una miglior prestazione in termini di rendimento.

Limpatto economico e ambientale dellefficienza


Lefficienza della sorgente luminosa ha un duplice impatto: da una parte genera un vantaggio economico attraverso la riduzione di costi di esercizio, dallaltro riduce le immissioni di C02 nellatmosfera da parte delle centrali termoelettriche che bruciano idrocarburi. Lo sviluppo tecnologico che punta a questo doppio risultato mette a disposizione degli utilizzatori sistemi particolarmente evoluti come quelli basati su lampade fluorescenti OSRAM LUMILUX PLUS ECO e alimentatori elettronici QUICKTRONIC.

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Criteri per la selezione delle lampade


Durata
Quanto durer una particolare lampada? Se lapplicazione comprende apparecchi di illuminazione collocati in soffitti molto alti o in altri posti difficili da raggiungere, il costo del lavoro di manutenzione richiesto dalla sostituzione delle lampade pu essere di gran lunga superiore al costo di una nuova lampada. In questa situazione, i costi di manodopera e ricambio possono rendere pi economica la sostituzione di molte lampade contemporaneamente, prima che raggiungano il limite della loro durata utile, piuttosto che singolarmente man mano che vanno fuori servizio.

Confronto dei principali tipi di lampada


Incandescente Vantaggi Basso costo di acquisto Piccole dimensioni Eccellente Ra Variet di forme Regolabile Svantaggi Bassa efficienza Elevato sviluppo di calore Alti costi di esercizio Breve durata

Alogene

Piccole dimensioni Maggiore efficienza Maggiore durata Eccellente indice Ra Luce bianca brillante Regolabile Elevata efficienza Lunga durata Scelta di temperatura di colore Bassi costi di esercizio Basso sviluppo di calore Sorgenti luminose diffuse Elevata efficienza Lunga durata Buon controllo ottico Bassi costi di esercizio Buona resa cromatica Lunga durata Efficienza eccezionale Buon controllo ottico Costi di esercizio molto bassi Basso decadimento del flusso luminoso

Elevato sviluppo di calore

Fluorescenti

Elevato costo iniziale Sensibile alla temperatura Controllo ottico limitato Richiede alimentatore

Alogenuri metallici

Forma e dimensioni
Come deve essere distribuita la luce? Lapplicazione richiede una sorgente luminosa puntiforme o una diffusa, o una combinazione di entrambe? Il flusso luminoso di una lampada particolare deve permettere di raggiungere livelli di illuminamento desiderati laddove sono necessari. Per vetrine e illuminazione daccento, la dimensione e la forma delle lampade stesse pu essere un elemento da considerare con attenzione.

Elevato costo iniziale Necessit di alimentatore Lungo periodo di accensione/riaccensione

Sodio ad alta pressione

Costo iniziale elevato Necessit alimentatore Tempi lunghi di accensione/ riaccensione Scarsa resa cromatica

Costi Iniziali e risparmi a lungo termine


Quanto dovrebbe costare lilluminazione? I prodotti di illuminazione che offrono propriet cromatiche superiori, maggiore efficienza e maggiore durata tendono ad essere pi costosi. Nella maggior parte dei casi, comunque, il costo aggiun-

tivo delle lampade ad alte prestazioni una porzione molto piccola dei costi di installazione complessivi. Inoltre, i risparmi di energia generati dai sistemi di illuminazione moderni ad alta efficienza ripagano molto in fretta linvestimento assicurando un significativo guadagno.

Applicazione dei principi fondamentali


La prestazione complessiva di un sistema di illuminazione una combinazione della quantit di luce prodotta,

della qualit di quella luce e dellenergia che consuma. Sfortunatamente, molti continuano a pensare allilluminazione solo in termini di quantit. Una buona comprensione dei principi scientifici che governano luce e colore permette di spiegare le variazioni nella qualit della luce. Una conoscenza operativa della moderna tecnologia dellilluminazione mostra come si sono ottenute queste variazioni e spiega perch alcuni tipi di lampada siano pi efficienti sul piano energetico di altri.

I professionisti dellindustria dellilluminazione che scelgono sorgenti luminose ed apparecchi hanno bisogno di queste informazioni per prendere le loro decisioni per soddisfare tale esigenza. Attraverso i seminari e gli incontri tecnici organizzati in Italia dai promotori tecnicocommerciali e attraverso la pubblicazione di documentazione specifica su tecnologie, prodotti, e applicazioni OSRAM impegnata a soddisfare tale esigenza nel modo pi ampio possibile.

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Dati soggetti a cambiamento senza preavviso

OSRAM SpA Via Savona, 105 20144 Milano Tel. 0242491 Fax 024249380 http://www.osram.it

ISO 14001

ISO 9001

C LUCE. E C OSRAM.

199WX01I 03/00 IC 949151X444

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