"piacciono alla gente che piace" vaticinavano che la Russia sarebbe crollata
economicamente "da un momento all'altro", io - nel mese di marzo - scrivevo questo
(dal mio Ucraina. Il mondo al bivio):
Le attuali economie avanzate, strutturatesi nella forma odierna sulla base degli
indirizzi strategici seguiti a partire dagli anni ’80, poggiano soprattutto su
attività ad alto valore aggiunto riconducibili al settore terziario, che apportano
un contributo alla formazione del Pil di gran lunga superiore a quello fornito dai
comparti ricompresi nei settori primario e secondario. Nelle economie moderne,
servizi finanziari e assicurativi, consulenze, informatica, nuovi sistemi di
comunicazione e design risultano predominanti rispetto ad agricoltura, manifattura,
estrazione di energia e minerali.
Del resto, il Pil russo rimane di molto inferiore a quello giapponese, tedesco,
francese ed anche italiano, ma si incardina su produzioni assolutamente
indispensabili, perché inaggirabili per la soddisfazione dei bisogni primari.
Idrocarburi, metalli, cereali, fertilizzanti, mangimi sono risorse imprescindibili
per garantire riscaldamento e sicurezza sia alimentare che energetica. Condizioni
assicurate in periodi di bonaccia, ma che divengono improvvisamente vacillanti in
presenza di congiunture geopolitiche altamente conflittuali, in cui si riscopre il
primato di petrolio, gas, alluminio, nichel, grano, fertilizzanti, ecc. rispetto a
tutto il resto.
E aggiungevo questo:
"Le implicazioni geopolitiche della peculiare geografia del commercio tedesco, che
tende a saldare il legame energetico tra Berlino e Mosca e a proiettare la Germania
verso il promettentissimo mercato cinese, avevano in altri termini reso la
Bundesrepublik invisa agli Usa, trasformandola in “sorvegliato speciale” degli
Stati Uniti. I quali hanno prontamente sfruttato la crisi ucraina proprio per
scavare una voragine possibilmente incolmabile tra Russia e Germania e minare la
competitività industriale della Bundesrepublik, che alla luce del processo di
fratturazione e stravolgimento del mercato mondiale molto difficilmente riuscirà a
continuare imperterrita ad inanellare i suoi tradizionali, giganteschi avanzi
commerciali da cui dipende il mantenimento degli equilibri sociali interni."