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Istituzione del Diritto Privato Funzione del diritto Il diritto e un mezzo di regolazione sociale che ha la funzione di sistemare gli

interessi e individuali e collettivi presenti nella societ evitando o risolvendo i conflitti fra i portatori dei diversi interessi. Bene che serve a soddisfare un bisogno umano) l interesse pu essere individuale (singoli individui) o collettivi (intera collettivit.) l esperienza insegna che molto spesso l'interesse di uno pu essere incompatibile con l'interesse di un altro individuo, in questo caso nasce il conflitto fra i portatori degli interessi in contrasto, la funzione del diritto e prevenire o se sono gi nati risolvere tali conflitti. Pensiamo a una locazione e a un proprietario che non vuol pi darlo in locazione.) I conflitti possono anche nascere di fronte ad interessi collettivi (Es. gli abitanti di una citt ha interesse che una fabbrica inquinante chiuda e gli operai interessano a tenerla aperta.) le norme del diritto: regole, sanzioni, apparati Lo strumento di cui il diritto si serve a questo fine e la ''norma giuridica'' che sta alla base dell'intero fenomeno giuridico. La nozione di norma giuridica implica, la combinazione di tre concetti: quello di regolare, quello di sanzionare, quello di apparato. -in una regola, che generalmente indirizzata agli uomini per orientare i comportamenti umani nel senso desiderato (Es., non uccidere, pagare debiti ecc.) nei casi in cui la regola non sia osservata, viene fata una sanzione - La sanzione, la conseguenza che la norma giuridica fa derivare alla violazione della norma (Es. violatala norma non uccidere scatta la sanzione reclusione in carcere). In alcuni casi la sanzione serve a ripristinare l'interesse leso, cancellando l'effetto indesiderato prodotto dalla violazione della regola (Es. debitore che non paga il suo debito e chiedere al creditore attraverso la sanzione quanto gli aspetta), qui la sanzione ha un ruolo riparatorio. Ma in alcuni casi la sanzione non serve a ripristinare l'interesse ma a punire la violazione (Es. qualcuno che uccide e viene rinchiuso in carcere) qui la sanzione ha un ruolo punitivo. La sanzione ha anche un ruolo preventivo evita un certo numero di violazioni delle norme. - Gli apparati, sono chi applica le sanzioni secondo procedure con l'uso di mezzi stabiliti del diritto stesso. Diritto oggettivo e soggettivo; l'ordinamento giuridico -Diritto soggettivo, significa potere di azione (diritto di propriet) o pretesa che uno ha verso qualcun altro (contratto di lavoro), tutelato dall'ordinamento giuridico come per es. diritto di propriet, nel quale il proprietario ha il potere di usare liberamente le sue cose. -Diritto oggettivo, insieme di norme che formano un ordinamento giuridico ossia norme che regolano dati comportamenti. -L'ordinamento giuridico, l'insieme di norme giuridiche che organizzano la vita di una determinata societ, significa risolvere o prevenire i conflitti d interessi esistenti al suo interno, a differenza dell istituto giuridico essa indica l'insieme delle norme giuridiche che regolano un importante fenomeno della vita sociale. Generalit e astrattezza delle norme giuridiche: la fatti specie - Con la generalit, significa che le norme giuridiche di solito, s'indirizzano a una moltitudine indeterminata di destinatari - Con astrattezza intende che sono applicabili a un numero indeterminato di situazioni concrete (la situazione concreta viene in evidenza nel momento in cui la norma deve essere interpretata e applicata). per indicare questo meccanismo si usa la parola ''fattispecie'' - Fattispecie astratta: (immagine del fatto)la noma descrive una fattispecie astratta - Fattispecie concreta: inquadrata nella fatti specie astratta danno ingiusto. Norme speciali, accezionali, singolari ci sono delle norme che non si indiziano a tutti indistintamente, ma solo a determinate categorie di persone , pi o meno ampie definite come norme speciali (Es. norme delle lavoratrici madri). le nome eccezionali sono quelle riservata a una certa sottocategoria di situazioni di trattamento un trattamento opposto a quello previsto da un'altra norma pi generale se la noema generale accessionale non esistesse anche quella

sottocategoria non esisterebbe (se a Genova si verifica un disastro lo stato farebbe pagare normalmente le tasse a tutte ad eccezione di Genova). le norme singolari queste non sono generali e astratte, hanno di mira una situazione particolare e concreta, e solo quella vogliono regolare. Diritto e giustizia; diritto positivo e diritto naturale a volte il diritto non coincide con la giustizia finno a che si possa esserci un diritto ingiusto, l'idea di ci che e giusto e di ci che ingiusto che pu variare tantissimo (ci che giusto per uno, pu essere ingiusto per l'altro) ma si avvicina a un diritto giusto le procedure che permettono al maggior numero di persone partecipanti alla decisione, il rapporto fra diritto e giustizia i manda a un'altra coppia di concetti: diritto positivo e diritto naturale. - Diritto positivo, quello posto o imposto dall'autorit competente a produrre diritto, secondo le procedure che regolano la produzione del diritto - Diritto naturale, o giusnaturalismo. Questa teoria postula l esistenza di un insieme di princpi della natura umana, eterni e immutabili, da cui deriva di diritto naturale. Diritto e fatto. la legge pu considerarsi sinonimo di diritto oggettivo, di noma giuridica essa indica un dover accadere (la noma giuridica annuncia ci che deve accadere , non ci che accade nella realt). Il diritto opera attraverso lo strumento del norma giuridica serve a sistemarne a, orientare i comportamento umani a fare s che la societ si organizzi e funzioni in un ceto modo piuttosto che in un altro, lo scopo ultimo del diritto incider sulla realt, provocare conseguenze nel mondo dei fatti se lo scarto con la realt e troppo grande vuoldire che il diritto funziona male per questo deve esistere una circolarit fra diritto e fatto il fatto influenza il diritto perch risponde alle esigenze della realt e si crea un certo diritto che a sua volta il diritto influenza il fatto. Le norme non giuridiche. hanno in comune a le norme giuridiche il meccanismo regola\sanzione, La differenza riguarda il tipo di sanzione qui non tocca la sfera materiale (beni economici, liberta). Sono le norme religiose, morali, ecc.. che possono essere violate ma, riducono le proprie sanzioni come il rimorso della coscienza. Pu accadere che una norma risulti violate da una norma giudica e da una norma non giuridica (Es, norma che vieta di uccidere) in questo caso la sanzione sar giuridica e non giuridica. Il concetto di fonte del diritto. Fonte del diritto qualunque atto o fatto che in un dato ordinamento giuridico, capace di creare norme giuridiche, nell ordinamento italiano qualunque leggere regolarmente approvata dal parlamento, una fonte del diritto. La funzione della fonte del diritto di fondamentale importanza. Creando nuove norme giuridiche esse permettono al diritto di rinnovarsi, questo rinnovamento deve avvenire in modo ordinario e controllabile. Ci sono due tipi di fonti: - Fonti di produzione: sono atti o fatti capaci di creare, o appunto produrre le norme giuridiche - Fonti di cognizione: sono invece i testi che rendono pubbliche le nome giuridiche (gazzetta ufficiale)
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Il sistema delle fonti: principio di gerarchia, principio cronologico, principio di competenza Nel nostro ordinamento vale il principio della pluralit delle fontici significa che non esiste un solo tipo di fonte del diritto, ma ne esistono tanti tipi diversi ( regolamento edilizio, leggi approvate dal parlamento, norme sulla forma repubblicana). - Principio di gerarchia delle fonti : significa che non tutte le fonti hanno lo stesso valore e la stessa forza. Le prime stanno, idealmente, su una gradino pi alto delle seconde, perci sono superiori, mentre le secondo sono fonti inferiori rispetto alle prime una fonte inferiore non pu creare norme in contrasto con la norma da una fonte superiore . Se una norma viene creata violando il principio di gerarchia delle fonti, tale illegittima, e va cancellata dall ordinamento giuridico. - Il principio cronologico: serve a risolvere le norme di pari grado gerarchico prevale quella creata successivamente nel tempo, cancellando la norma anteriore. - Principio di competenza: regola i rapporti fra fonti di pari grado, e stabilisce che determinante fonti possono creare norme solo in certe materie, non in altre materie riservate ad altre fonti se questo criterio viene violato c una illegittimazione e va cancellata.

Le fonti del diritto

Oggi le principali fonti del diritto si possono elencare cos, in ordine gerarchico decrescente: 1.) La costituzione 2.) Le leggi costituzionali e le leggi di revisione costituzionale 3.) Le leggi ordinarie e gli altri atti con forza di legge, che sono i decreti legislativi e il decreto legge 4.) Le altre fonti principali, come le leggi regionali e i regolamenti dell unione europea 5.) I regolamenti 6.) La consuetudine.
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La costituzione: le leggi costituzionali e di revisione costituzionale

La costituzione la fonte superiore a tutte le altre fonti, essa contiene i principi fondamentali relativi all organizzazione dello stato e i rapporti fa lo stato e i cittadini, ai pi importanti aspetti della vita sociale. N particolare le regi ordinarie, i regolamenti ecc.. non possono creare norme in contrasto con quelle della costituzione i poce parole la nostra costituzione una costituzione rigida perch non pu essere modificata, ma pu essere modificata da apposite e particolari leggi tali leggi sono: - Le leggi di revisione costituzionale: cancellano o modificano norme della costituzione - Le leggi costituzionali: integrano la costituzione disciplinando in modo pi completo materiale costituzionale, cio materiale contemplate dalla costituzione e avente u rilievo essenziale in questo ambito la quale non le disciplinata in detaglio
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Le fonti primarie: legge e atti con forza di legge

La principale fonte primaria la legge ordinaria. La legge ordinaria fatta dal parlamento serve a creare norme che regolano i pi importante e delicati interessi presenti nella societ opportuno che le norme siamo decise dall organo eletto perch essa rappresenta la volont del popolo. Accanto a essa, ci sono altre leggi dello stesso grado gerarchico. Si chiamano atti con forza di legge e sono il decreto legge e il decreto legislativo - Il decreto legge: pu essere emanato dal governo in casi di necessit ed urgenza in cui non si possono aspettare molto tempo perci tali norme sono introdotte dal governo per in parlamento interviene subito dopo per convertirlo in legge entro 60 gg. - Il decreto legislativo:anch esso viene emanata del governo, per questa volta su una legge precedentemente fatta dal governo che si chiama legge di delegazione esso contiene i principi e i criteri direttivi ai quali le norme del decreto legislativo dovr essere emanato, se le norme del decreto legislativo non rispetta i principi esse sono illegittime (il decreto legislativo viene utilizzata per testi molto lunghi e complessi).
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le altre fonti primarie: fonti interne

le leggi si qualificano come leggi primarie a indicare che sono soggette solo a costituzione e alle leggi costituzionali queste caratteristiche posseduta anche da altre fonti diverse dalle leggi. Esse non sono subordinate alla legge, si deve dire che le leggi ha tre fonti primarie di cui stiamo parlando , operano in ambiti separati e tendenzialmente non comunicano fra loro. Sono distinti in base al principio della competenza per materia. Alcune fonti sono fonti interne nel senso che vengono prodotte da organi dello stato italiano che sono: - le leggi regionali: fatte dalle singole regioni competente a creare norme nelle materie ( urbanistica, agricola ecc ) - le leggi provinciali: cio fatte dalle provincie he hanno competenze analoghe a quelle delle regioni. Le altre fonti primarie non sono prodotte da autorit nazionale , ma da organi dell unione europea e comunit economica europea.
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Altre fonti primarie prodotte da l autorit nazionale dell UE: fonti delle

Le principali fonti del diritto europeo sono due:

I regolamenti: essi creano norme direttamente vincolanti per tutti i soggetti pubblici e privati, degli stati membri vincolando non solo gli stati ma anche i cittadini, l imprese e le organizzazioni all interno degli stati membri. Le direttive: a differenza dei regolamenti non hanno di per s efficacia generale, cio non vincolano cittadini, imprese e le organizzazioni egli stati membri, ma si dirigono solo a gli stati Le fonti secondarie: i regolamenti, e la riserva di legge

Le fonti secondarie sono i regolamenti che servono a disciplinare determinate materie con norme pi analitiche e di dettaglio rispetto a quelle pi generali. I regolamenti pi importanti sono quelle emanate dal governo (regolamenti governativi) i regolamenti possono essere emanati da autorit diverse (regolamenti non governativi). I regolamenti non sono abilitati a disciplinare qualsiasi materia, certe materie sono coperte sa una riserva di legge ci vuol dire che i regolamenti non possono essere disciplinati da regolamenti ma solo da fonti gerarchicamente superiori. - Riserva di legge assoluta: quando la materia deve essere completamente regolata dalla norma di legge. - Riserva di legge relativa: quando la legge fissa i principi fondamentali della sua disciplina, gli aspetti pi particolari o di dettaglio possono essere disciplinati da un regolamento: il quale per per il principio di gerarchia dovr rispettare i principi fondamentali fissati dalla legge.
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la consuetudine

le fonti esaminate fin qui sono fonti scritte, le caratteristiche del diritto moderno che lo si distingue da diritti dell antichit. Esistono anche fonti non scritte fra cui la consuetudine che una fonti di norme che vengono prodotte dallo stesso corpo sociale mediante l osservanza costanti di comportamenti che non sono tenuti con l intenzione di creare norme giuridiche, la consuetudine si fonda u due elementi: - Elemento oggettivo: ripetizione costante e uniforme di un dato comportamento ad opera della gran parte dei consociati. - Elemento soggettivo: dato dalla convinzione dei consociate di essere giuridicamente obbligato a tenere quel comportamento.
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l efficacia delle norme giuridiche

l efficacia non illimitata. Le norme sono efficaci solo a determinate condizioni, ed entro determinati limiti, l efficacia si pone un due punti di vista: - il tempo: quando una norma comincia ad essere efficace, e quando cessa di esserlo - lo spazio: dove una norma manifesta la sua efficacia e dove invece essa non efficace
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l entrata in vigore della norma

l inizio della efficacia di una norma quando essa entra i vigore. Ai fini dell entrata in vigore della norma, occorre di regolare oltre all esistenza della fonte che la produce, qualche altro elemento in mancanza della quale la norma non efficace. Quando il parlamento approva una legge e necessario che la legge sia pubblicata nella gazzetta ufficiale della repubblica che il mezzo per consentire la conoscenza delle norme (le leggi che devono essere pubblicate sono: le leggi costituzionali, leggi orinarie atti con forza di legge, regolamenti governativi e non governativi ). In alcuni casi ne pure la pubblicazione basta da sola per entrare in vigore ma occorre che dopo la pubblicazione sia trascorso un certo periodo di tempo normalmente entra in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione con il principio l ignoranza della legge non scusa. y La perdita di efficacia delle norme Il diritto un continuo movimento e mutamento di nuove norme che poi si aggiungono a l efficacia delle norme gi esistenti facendo cadere quelle vecchie, pu accadere per tre cause: - Il decorso de termine: si stabilisce che essa si applicher solo per un determinato periodo di tempo. - L annullamento: opera nei confronti delle norme illegittime (violazione del principio gerarchico) per eliminare dall ordinamento tali norme esistono speciali maccanismi: ci sono l autorit pubblica che hanno il compito i accertare l illegittimazione delle norme e per conseguenza di annullarle. La corte

costituzionale pu annullare le fonti primarie, i giudici amministrativi possono annullare le altre fonti inferiori. - L abrogazione: opera in base al principio cronologico (quando una norma nuova toglie l efficacia di una norma precedente) v Abrogazione espressa: la norma nuova dichiara che la norma anteriore abrogata. v Abrogazione tacita: la norma nuova incompatibile con la norma anteriore. v Abrogazione implicita: la nuova norma regola organicamente l interamente materia gi regolata dalla legge anteriore. C un altro modo per abrogare una norma senza l intervento di un'altra nuova norma referendum abrogativo i cittadini sono chiamati a votare su una proposta di abrogare una o pi norme di legge
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L interpretazione delle norme: funzione e importanza

L interpretare le norme vuol dire identificare il giusto significato delle parole che le compongono e dei collegamenti grammaticali e sintattici esistenziali fra esse. L interpretazione molto importante perch se solo se si individua l esatto significato possibile capire quali sono i comportamenti vietati (quali sono le sanzioni o comunque le conseguenze), gli apparati in particolare i giudici possono farle rispettate. L interpretazione pu essere: restrittiva o stensiva - Interpretazione restrittiva: ha un significato pi limitato - Interpretazione estensiva: ha un significato pi ampio
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I criteri dell interpretazione

L interpretazione deve attribuire alle norme il senso indicato del significato proprio delle parole secondo la connessione di esse e dall interpretazione de legislatore ne emergono due fondamentali criteri. - Criterio letterario: tale significato deve essere univoco, che nella realt non si ponga come un problema interpretativo esso esprime un limite di interpretazione. Ci dice che la interprete non pu dare alla norma un significato contrastante con il testo di essa. - Criterio logico: quello che meglio corrisponde alla interpretazione del legislatore tale concetto pu essere soggettivo o oggettivo. In senso soggettivo si riferisce alle opinioni. - Criterio psicologico: per cui applicazione molto importante dei lavori preparatori (Es le discussioni svolte in parlamento) l intenzione del legislatore in senso oggettivo cio lo scopo che obiettivamente la norma mira a realizzare - Criterio teologico: il giudice ce deve interpretare la norma, ma mette in evidenza che il legislatore non pio superare i limiti (in senso oggettivo= chi a emanato la legge)
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Limiti e libert dell interpretazione

L interpretazione serve a chiarire e rendere applicabile le norme esistenti, non a cambiarle o crearne di nuove questo e compito dei giudici non degli interpreti. L interprete ha sempre dei margini, pi o meno ampi, di libert, discrezionalit, autonomia; entro questi margini pu scegliere fra interpretazioni diverse, ecco perch la stessa norma pu essere interpretata in modi diversi da interpreti diversi.
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Lacune e analogia

Cosa succede se un giudice chiamato a pronunciarsi su un caso concreto che non espressamente regolato da alcuna norma?Si dice che in questo caso esiste una lacuna del diritto e che il giudice non pu mai rinunciare ad esprimere il proprio giudizio: egli deve comunque andare sino in fondo ed emanare la sentenza che decida quel caso concreto. Lo strumento di cui dispone in caso di lacune del diritto la analogia. Esistono 2 tipi di analogia: - ANALOGIA LEGIS Si colme la lacuna applicando la norma che regola casi simili o materie analoghe. vietata la interpretazione analogica per le leggi eccezionali e per le leggi penali - ANALOGIA IURISQuando non si riesce a trovare una norma che regoli un caso simile a quello preso in esame, per colmare la lacuna si deve ricorrere ai principi generali del diritto. Il giudice crea lui la norma per il caso concreto, che ovviamente vale solo per quel caso concreto .
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Gli interpreti della norma

Tutti possono interpretare le norme, pero c una categoria di presone che hanno rispetto alle norme, una posizione particolarmente qualificata cosi che l interpretazione fatti da essi abbia una certo valore. Su questa base si si distinguono vari tipi di interpreti: - L interpretazione autentica: fatta da un altra norma che nella gerarchia delle fonti ha un grado pari o superiore a quello della norma interpretata (cio la norma interpretativa si considera avere avuto, fin dalla sua origine, il significato indicato della norma interpretativa) l interpretazione e da chi ha fatto la norma cio i legislatori. Il parlamento interpreta le norme ed e lui che le pu farle (vincolare) - L interpretazione giudiziale: quella fatta dai giudici forse la pi importante perch aspetta ai giudici stabilire chi ha la torto e chi ha ragione. (non vincolare) - L interpretazione dell autorit amministrativa: quella fatta dagli organi della pubblica amministrazione contenuta in circolari si occupa delle materie a cui si riferiscono. - l interpretazione dottrinale: quella fatta dagli studiosi del diritto nell ambito della loro at tivit scientifica (non vincolante).
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Le fonti de diritto privato: struttura e contenuti del codice civile 1942

Il codice civile preceduto dalle disposizioni sulla legge in generale. Il codice su divide in sei numeri . 1.) Il primo libro s ntitola delle persone e della famiglia contiene le regole sulla capacit e sulla posizione giuridica generale delle persone fisiche . 2.) Il secondo libro s intitola delle successioni contiene le regole che disciplinano le sorte del patrimonio. 3.) Il terzo libro s intitola della propriet riguarda la definizione e la classificazione dei beni. 4.) Il quarto libro s intitola delle obbligazioni contiene i rapporti di debito e credito derivanti di atti e fatti. 5.) Il quinto libro s intitola del lavor riguarda la disciplina delle attivit economiche organizzate, lavoro. 6.) Il sesto libro si intitola della tutela dei diritti comprende la disciplina di istituire che riguardano la concrete realizzazione dei diritti.
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Le situazioni giuridiche: situazione attiva e passiva Attive pretese passive obbligazioni Si pu dire che le situazioni giuridiche soggettive riassumono i modo in cui le norme regolano le possibilit dei diversi soggetti relativamente ai diversi beni, in conformit con la graduatoria che le norme stesse intendono stabilire fra gli interessi dei soggetti. Le situazioni giuridiche possono essere classificate in due grandi categorie: - Situazioni giuridiche attive: sono quelle che determinano la prevalenza dell interesse di chi ne titolare, sull interesse di altri soggetti ( come la situazione di propriet all utilizzo di una cosa fa prevalere l interesse del suo titolare sull interesse di chi non ha la propriet) nell usufrutto prevale l interesse del usufruttuario anche su quello del nudo proprietario. Ma le situazioni giuridiche non sono tutte uguali le principali sono il diritto oggettivo, il diritto potestativo, la facolt e la aspettativa. - Le situazioni giuridiche passive: sono quelle che determinano la subordinazione dell interesse del loro titolare rispetto all interesse di altri soggetti. (comportamenti in modo da rispettare la propriet altrui: ad esempio evitando di danneggiare la propriet altrui) ci sono tre situazioni soggettive attive e passive che sono la podest, L onere e lo stato. y Il diritto soggettivo (ATT) teamE la pi importante situazione giuridica attiva che possiamo definirlo come potere d agire nel proprio interesse o pretendere che qualcun altro tenga un determinato comportamento nell interesse del titolare del diritto (Es. potere del proprietario e il potere del creditore). Tutti i diritti soggettivi hanno per altro un elemento in comune che qualsiasi diritto soggettivo riserva al suo titolare uno spazio di autonomia di giudizio o di decisione
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Potestativo (ATT)

Consiste nel potere di incidere sulle situazioni soggettive altrui creandole, modificandole o cancellandole senza che il titolare della situazioni incisa possa giuridicamente impedirlo ( il potere di dare le dimissioni)
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La facolt (ATT)

La possibilit, riconosciuta al titolare di un diritto, di tenere un comportamento che compreso nel contenuto del diritto, ma non esaurisce tale contenuto (il concetto di facolt esprime l idea di una liberta d azione e di scelta)
y L aspettativa (ATT) la posizione di chi non ha attualmente una determinata situazione attiva ma la prospettivista di acquistarla se si determina un determinato evento - Aspettativa di fatto: il diritto non la protegge cio non da alcun rimedio per garantire che l aspettativa si trasformi nella situazione soggettiva attesa. (anziano ricco che muore senza lasciare un testamento di fatto l ereda sar il uso unico nipote) - Aspettativa di diritto: la posizione del titolare protetta dalla legge che offra rimedi contro determinati eventi capace di deluderla e di impedire la sua trasformazione in un diritto pieno (ti regalo questa machina se ti lauri con 110 e lode) y

L interesse legittimo (ATT)

E la situazione che aspetta hai privati i quali siano stati toccati direttamente in un loro interesse dall esercizio di un potere pubblico
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L interessi collettivi (ATT)

Si definisce collettiva la situazione di un soggetto danneggiato da comportamenti altrui , i quali per nello stesso tempodanneggiano gli analoghi interessi di una moltitudine di altri soggetti.
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Dovere (PASS)

Ad esempio il dovere che impedisce di tenere comportamenti capaci di ledere l atri diritto soggettivo in particolare il diritto soggettivo assoluto.
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L obbligo (PASS)

E un vincolo imposto all azione del titolare, nell interesse di chi ha un diritto soggettivo relativo rivolto direttamente ed esclusivamente verso di lui ( Es. diritto di credito)
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La soggezione (PASS)

Si trova esposto al diritto altrui perci subisce come conseguenza l esercizio di tale diritto la creazione la modificazione o la cancellazione di una propria situazione giuridica senza poterlo impedire (dimissione)
y La podest (ATT-PASS) Consiste nel complesso dei poteri attribuiti a un soggetto, che per deve esercitarli non nell interesse proprio ma nell interesse altrui (Es, la podest che i genitori hanno sui figli minori) y

Onere (ATT-PASS)

L onere la situazione di chi deve tenere un certo comportamento , se vuole avere la possibilit di utilizzare qualche sua situazione attiva (Es, quando si compra una cosa difettosa ci sono dei diritti da far valere contro i venditori ma per esercitare l onere deve prima denunciare il difetto entro 8 gg)
Diritto Soggettivo assoluto relativo Dovere Obbligo

Il rapporto giuridico

y Il rapporto giuridico Quasi sempre esiste una relazione fra una situazione attiva e passiva tale relazione si chiama raporto giuridico. Un diritto soggettivo relativo e dall altra parte il corrispondente obbligo, dire che il creditore soggetto attivo ha il diritto di ricevere la somma dovuta dal debitore. Un diritto soggettivo assoluto in corrispondenza al dovere il proprietario pu ricavare utilit dal suo diritto sulla cosa, il soggetto attivo e il soggetto passivo si dicono parti del rapporto. Il terzo chiunque non sia parte di quel rapporto. &&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&6 y Situazione giuridiche, effetti giuridici e fattispecie giuridica Quando si parla di effetti giuridici ci si riferisce proprio ai mutamenti che di continuo intervengono nelle situazioni giuridiche delle persone, pi precisamente gli effetti giuridici possono consistere nella creazione, modificazione o estinzione di qualche situazione giuridica. Essi si producono solo quando c la causa che determina gli effetti giuridici. Si definisce fattispecie giuridica(Es, la nascita di una vitello da parte de la mucca di un allevatore e la fattispecie che trasferisce il diritto di propriet ad una altro soggetto) la fattispecie pu presentarsi con caratteristiche molto diverse: - Fattispecie semplice: basta la nascita di un vitello che causa la nascita di un diritto di propriet - Fattispecie complessa: consiste nell insieme di vari elementi combinati fra loro in sequenza temporale pi meno lunga (morte, erede) - Fattispecie a formazione progressiva: quando la fattispecie si considera completa - Fatto naturale: Causato da un evento naturale (Es terremoto)

I fatti giuridici Sono gli eventi naturali che accadono e producono i loro effetti giuridici indipendentemente da qualsiasi attivit consapevole e volontaria dell uomo
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Atti giuridici Sono comportamenti umani e gli eventi riconducibili a un attivit umana la cui rilevanza giuridica dipende proprio da la presenza di questo fattore (comportamento dell uomo nell uccisione di un vitello) - Atti non negoziabili: sono comportamenti umani non volontari ovvero comportamenti non tenuti volontaria mente ma senza la volont di produrre gli effetti giuridici che le norme fanno discendere da essi. Ma nel caso che sia stato volontario assume l obbligo di risarcimento verso il proprietario. L atto fa nascere l obbligo di risarcimento In base a la norma l atto produce il suo effetto a prescindere da ci che l autore dell atto voleva o non voleva. - Atti negoziabili: sono atti volontari in cui la volont dell autore non solo volont di compiere l atto ma anche volont di determinare proprio gli effetti giuridici che le orme fanno derivare dall atto (compravendita: A vende un bene perch vuole del denaro B acquista il bene, tali effetti erano voluti dalle parti)
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Altri atti Atti patrimoniali: situazioni economiche (propriet ,debiti, crediti ) possono essere i contratti le premesse Atti non patrimoniali: situazioni prevalentemente non economiche (il matrimonio, obbligo fra i coniugi,) Atti onerosi: sono quelle che tutte le persone coinvolte nell atto sostengono un sacrificio economico e correlativamente ricevono un vantaggio economico ( nella compravendita il debitore tiene il vantaggi di diventare proprietario della cosa) Atti gratuiti: solo qualcuna delle persone coinvolte sostiene un sacrificio economico, mentre l altro ottiene un vantaggio senza alcun sacrificio economico. Atti unilaterali: sono comportamenti da una sola parte (Es, testamento, l accettazione dell eredit, rinuncia)

Atti bilaterali: formalit di comportamento di due parti ciascuno compie l atto per il proprio interesse Atti unilaterali: sono quelli formati da comportamenti da tre o pi parti possono avere un interesse comune o contrastanti. Atti leciti: sono quelli che rispettano le norme giuridiche cio che non violano nessun comandi ne divieto Atti illeciti: sono quelli ce violano qualche norma giuridica . I diritti soggettivi

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