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La sorgente del Danubio si trova nella Foresta Nera in

Germania dove due torrenti di medie dimensioni si uniscono


dando vita a un unico grande fiume. Nella confluenza dei due
si trova un monumento chiamato Junge Donau, “giovane
Danubio”. Il suo bacino idrografico ha una portata di ben 817
000 km2, il primo in Europa.

Paesi come la Croazia, la Slovacchia, l’Ungheria e l’Austria


non hanno uno sbocco sul mare, e quindi utilizzano Danubio
per trasportare le
loro merci verso il
mar Nero che possiede molte rotte commerciali anche con
l’Oriente.

Le capitali che attraversa sono Budapest, Vienna, Bratislava e


Belgrado. Altre città che attraversa, ma di minor importanza
sono: Tuttlingen,  Sigmaringen,  Ulma,  Neu-Ulm, Ingolstadt, 
Ratisbona,  Straubing e Passavia. Grazie al Danubio la Romania
riesce a trasportare la legna tagliata sui Carpazi nel resto
d’Europa. Infatti è navigabile anche con navi molto grandi.

La sua foce a delta nel mar Nero occupa un’area gigante dove ci vivono molte specie di uccelli rari a rischio
di estinzione. In questa zona ci sono stati ritrovamenti di vasi realizzati in Germania nel Neolitico e che
venivano usati per trasportare l’acqua. Nel Medioevo il Danubio era un’importante risorsa per quanto
riguarda la pesca.

Nel 2000, in seguito alla rottura di una diga, uno


stabilimento di smaltimento di metalli pesanti rilasciò
tonnellate di cianuro nell’acqua. Decine di migliaia di
pesci morirono e da allora i pesci non possono più
essere mangiati.

Per
prevenire inondazioni, lungo il suo corso sono state costruite
alcune chiuse. La più importante si trova a Vienna, e oltre a
impedire inondazioni produce anche energia rinnovabile.
Siccome il Danubio è molto trafficato è stato pensato un
sistema di vasche per far passare le navi.

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