Dopo la seconda guerra mondiale molti furono i problemi politici e sociali, a causa dei danni che
la guerra aveva provocato. Il paese più colpito fu l'Unione Sovietica che perse moltissimi
cittadini ed ebbe gravi danni all'apparato industriale. Anche la Germania ebbe moltissime vittime
e le sue industrie erano state rase al suolo. Invece, il paese che ne uscì avvantaggiato furono
gli Stati Uniti d'America, infatti la loro economia ne uscì rafforzata.
Oltre alle difficoltà materiali si svilupparono anche quelle ideologiche a causa dei contrasti tra
Stati Uniti e Unione Sovietica. C'era bisogno di stabilire i nuovi confini e ordine a livello
mondiale; infatti, i capi delle grandi potenze più volte si incontrarono per discutere del futuro
dell'Europa e del Mondo sui principi di libertà, democrazia e giustizia sociale. Una delle
conferenze più importanti fu quella Di San Francisco, tenuta dal 25 Aprile al 26 giugno 1945,
durante la quale fu promossa l'organizzazione delle Nazioni unite (ONU), un organismo
Internazionale destinato a discutere e risolvere pacificamente le controversie tra gli Stati. Le due
nuove superpotenze, USA e Urss, avevano prospettive diverse in campo economico, sociale,
culturale e questo provocò nuove fratture. Tra il 17 luglio e
il 2 agosto 1945, si tenne una conferenza nella città tedesca Potsdam, durante la quale vennero
prese delle decisioni:
· I confini tra Polonia e Germania furono stabiliti sulla linea Oder- Neisse. Tutta la
popolazione tedesca presente nel territorio cecoslovacco, polacco e ungherese fu
rimpatriata in Germania;
· la Germania fu divisa in quattro zone di occupazione, amministrata dalle potenze
vincitrici (USA, Urss, Francia e Gran Bretagna);
· per quanto riguarda i risarcimenti non era stato deciso niente, ma Stalin insistette per
avere dei risarcimenti molto elevati; per questo motivo fu deciso che ogni Stato avrebbe
gestito il risarcimento in modo autonomo.
Da luglio a ottobre del 1946 a Parigi si tenne una conferenza, detta dei 21 durante la quale
furono firmati i trattati con gli ex alleati della Germania (Italia, Finlandia, Ungheria, Romania E
Bulgaria). Per quanto riguarda l'Italia vennero prese le seguenti decisioni:
· l'Italia dovette cedere le isole del Dodecaneso alla Grecia, parte del Friuli Venezia Giulia
alla Jugoslavia e due territori alla Francia;
· l'Italia fu costretta a riconoscere l'indipendenza dell'Albania e rinunciare alle colonie;
· la città di Trieste venne divisa in due zone una amministrata dagli anglo americani e
l'altra dagli jugoslavi.
Intanto la Germania nel 1947 era stata occupata ad ovest dalle forze alleate e a est da quelle
sovietiche; Berlino era stata divisa in due parti. A est della Germania si venne a creare un
regime di tipo comunista con l'appoggio dell'armata rossa. Nel frattempo venne elaborato un
piano di aiuto ai Paesi europei, il piano Marshall che aveva come scopo favorire la ripresa
economica e rafforzare ed estendere legami politici tra Europa e Stati Uniti. Mosca, in
contrapposizione, creò il Cominform, un ufficio di informazione dei partiti comunisti e laburisti.
All'interno della Germania si vennero a creare due Stati tedeschi, la Repubblica federale
(occidente) con capitale Bonn e la Repubblica democratica (sovietica), con capitale Berlino. Fu
così che iniziò la guerra fredda che provocò il riarmo basato sulla creazione di armi atomiche.
Su iniziativa degli Stati Uniti fu creato il patto Atlantico 1949 (alleanza militare) e la NATO
(organizzazione militare). In molti paesi, inoltre, si affermarono tensioni ideologiche; il caso più
eclatante avvenne negli Stati Uniti dove furono emanate, su iniziativa del senatore McCarthy,
delle leggi restrittive dell'azione sindacale e dell'attività politica. Nell'unione sovietica, invece,
Stalin aumento le persecuzioni e cercava di soffocare qualsiasi forma di libertà.
Nel frattempo in Italia bisognava decidere la nuova forma di governo, il 2 giugno 1946 si svolse
un referendum durante il quale bisognava scegliere tra Repubblica e monarchia ed eleggere
un'assemblea costituente che aveva il compito di dare vita alla nuova costituzione. Vinse la
Repubblica. nella seconda metà degli anni 40 L'Italia era in una situazione difficile: c'era
disoccupazione, analfabetismo, miseria. Come durante le elezioni del 48 si verificò uno degli
episodi più gravi che porto a tensioni interne: l'attentato contro il segretario del partito comunista
italiano Palmiro Togliatti. Dopo le lezioni L'Italia, attraverso una serie di accordi politici ed
economici riuscì ad avviare una ripresa economica.
In contrapposizione alle alleanze degli Stati Uniti e del resto d'Europa, l'unione sovietica creo il
patto di Varsavia nel 1955, al quale aderirono i paesi sovietici, ovvero Germania est, Polonia,
Romania, Ungheria, Cecoslovacchia, Albania E Bulgaria. Dopo morte di Stalin (1953) ci fu un
breve periodo nel quale il paese fu governato da vecchi suoi collaboratori Successivamente si
affermò Chruščëv (nato da una famiglia di contadini in Russia, prese parte alla guerra civile in
Ucraina, fece il minatore e prese parte al partito comunista), il quale riuscì a instaurare con i
cittadini un rapporto più diretto e denunciò i crimini politici e le pazzie economiche. Intraprese
una vasta politica di riforme in ogni settore del paese unico inoltre, sviluppò una politica pacifica
verso gli Stati occidentali. Chruščëv denuncio Ciao che aveva fatto Stalin e questo porto allo
sviluppo di numerose proteste operai e scioperi in molti paesi dell'unione sovietica. L'episodio
principale avvenne in Ungheria il 23 ottobre del 1956, giorno di inizio della rivoluzione ungherese. La
rivolta iniziò con una manifestazione pacifica di studenti, alla quale si aggiunsero altre persone e si
trasformò in una rivolta contro la dittatura di Mátyás Rákosi (segretario partito comunista ungherese) di
stampo staliniano. La rivolta presi il controllo di istituzioni e territorio. Dopo varie vicende il partito
ungherese dei lavoratori nominò primo ministro Imre Nagy e ad János Kádár (torturato dai sovietici)
venne affidata la guida del partito. Nagy Annuncio l'uscita dell'Ungheria dal patto di Varsavia e Kádár
(tradì Nagy) richiese l'intervento delle truppe sovietiche virgolo fu così che la rivoluzione venne soffocata.
i carri armati dell'armata rossa entrarono a Budapest e ripresero il controllo della città. Nagy, però, bene
catturato dai sovietici che lo fucilarono (dopo il processo) il 26 giugno del 1958.