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There was a Young Lady whose chin Una giovin signora col mento
Resembled the point of a pin; Appuntito da fare spavento,
So she had it made sharp, Se lo fece affilare
and purchased a harp, Per poter arpeggiare
And played several tunes with her chin. Melodie con la punta del mento.
IN ONORE DELLA POESIA
§2 HAIKU
Lo haiku (俳句 [häikɯ]) è un componimento poetico nato in Giappone nel XVII secolo.
Gli haiku giapponesi consistono tradizionalmente di 17 "on" o suoni, divisi in tre frasi: 5 suoni, 7
suoni, e 5 suoni.
Sono generalmente utilizzati per descrivere la natura e gli accadimenti umani direttamente collegati
ad essa.
* Un’accesa discussione
poi scendo in strada
e in moto mi muto Kanedo Tota
* E’ la mia
questa figura di spalle
che se ne va nella pioggia? Santoka
*
Nell'ombra del verde fogliame,
pagliuzze d'oro sinistro:
gli occhi di un gatto tutto inchiostro. Kabawata Bōsha
*
Cadono le castagne -
una dopo l’altra
lungo la notte. Kobayashi Issa
1. Ricorda l'idea giapponese che l'haiku dovrebbe poter essere espresso in un solo respiro. In
italiano ciò significa che la poesia dovrebbe essere lunga 10-14 sillabe.
2.Usa gli haiku per accostare due idee. La parola giapponese "kiru", che significa "tagliare", esprime
la nozione che gli haiku dovrebbero sempre contenere due idee sovrapposte. Le due parti sono
grammaticalmente indipendenti, e sono solitamente anche immagini separate.
"Che freschezza
la sensazione dei piedi contro la parete
siesta” Basho
*Fresco profumo
Il muso di un labrador sprofonda
nella neve poeta americano Lee Gurga:
In entrambi i casi, l'idea è creare un distacco tra le due parti e di evidenziare il significato della
poesia attraverso un "paragone interno". Creare questa struttura a due parti in modo efficace può
essere la parte più difficile della scrittura di un haiku, perché può essere molto difficile evitare un
collegamento troppo ovvio tra le due parti, ed al tempo stesso evitare di accostare due idee prive di
legame.
4.Crea un cambio di soggetto. Seguendo l'idea che un haiku dovrebbe contenere due idee
affiancate, cambia la prospettiva del tuo soggetto in modo che la tua poesia abbia due parti.
Potresti ad esempio, concentrarti sui dettagli di una formica che risale un tronco, poi
affiancare quell'immagine con una visione più ampia di tutta la foresta, o della stagione.
L’affiancamento delle due immagini dà alla poesia un significato metaforico più profondo di
quello che avrebbe una pura e semplice descrizione. Prendi questa poesia di Richard Wright:
5.Usa il linguaggio sensoriale. Descrivi i dettagli percepibili da tutti cinque i sensi. Cosa hai notato
riguardo al soggetto? Che colori, forme e contrasti hai osservato? Quali erano i suoni del soggetto?
Qual era il tono e il volume dell'evento che è appena accaduto? Aveva un sapore o un odore? Come
puoi descrivere in modo preciso la sensazione che hai provato?
6.Mostra, non dire. Gli haiku riguardano momenti di esperienza oggettiva, non interpretazioni o
analisi soggettive di quegli eventi.
E' importante mostrare ai lettori qualcosa di vero riguardo all'esistenza del momento, piuttosto
che raccontare le emozioni che ha suscitato in te. Lascia che il lettore provi le sue emozioni in
reazione a quell'immagine.
Usa immagini nuove, dettagli insoliti. Ad esempio, invece di dire che è Estate, concentrati sulla
forza del sole o sulla pesantezza dell'aria.
Fai una passeggiata ed entra in sintonia con ciò che ti circonda. Quali dettagli dell'ambiente
ti comunicano qualcosa? Cosa li rende unici?
Porta con te un quaderno per scrivere i versi che ti sovvengono. Non puoi mai sapere
quando la vista di una pietra in un ruscello, di un topo che salta sui binari della
metropolitana, o di nuvole in lontananza sopra le colline possa ispirarti a scrivere un haiku.
Leggi li componimenti di altri scrittori. Leggere altri haiku può aiutare a mettere in moto la
tua immaginazione.
Comunica con altri poeti. Se sei uno studioso serio dell'haiku, vale la pena iscriversi a
organizzazioni nazionali dei poeti di Haiku. Puoi iscriverti anche alle migliori riviste di haiku
come "Modern haiku" e "Frogpond" per imparare di più su questa forma d'arte.
8. L’Haiku è definita poesia “ non finita” perché richiede che il lettore la termini con la sua
intelligenza emotiva.
ai minareti sillabe
ghirlande di lumini Giuseppe Ungaretti
ED È SUBITO SERA
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole
ed è subito sera.
L'Haikai Largo
In tre versetti Bastan tre grilli
tutto un poema, e, forse, per far grande una notte
tutta una vita Mario Chini di mezza estate
Coraggio
Confessione Non pianger; canta.
Ho corso il mondo Se canti, ti si schiara
per afferrar tre note il cielo e il cuore
di poesia
Cede
L’inverno
-foglia immanente-
Non sarà che un fiocco
a dargli sepoltura, la neve. Patrizia Meloni “Eco disarmonica” pag43
*
Stephen King, da ragazzino, scrive su una
cartolina un haiku per conquistare la
ragazzina di cui è innamorato, il cui testo è:
Brace d'Inverno
I capelli tuoi
Dove il mio cuore brucia
Bibliografia -Haiku. Il fiore della poesia giapponese da
Bashō all’Ottocento (a cura di Elena Dal Pra),
Mondadori 1998
* Vecchio stagno
balza dentro una rana
rumore d’acqua -Matsuo Bashou (Bashō) (1644-94)
Questo è uno degli haiku più noti e in genere il primo
che si incontra.
*Sorriso d’oro
uno spicchio d’arancia
nelle tue mani
L'haiku è una poesia dai toni semplici, senza alcun titolo, che elimina fronzoli lessicali e retorica.
L'estrema concisione dei versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni, come una traccia che
sta al lettore completare.
*Alberi spogli
SPIEGAZIONE:E’ un buon Haiku: produce un rimbalzo nella nostra mente. Riusciamo infatti a
decodificare l’immagine solo dopo che nella nostra mente è apparsa l’immagine opposta a quella
descritta; infatti dobbiamo prima vedere gli alberi carichi di foglie, per poter cogliere il senso del
loro “avvicinamento”. Solo in un secondo momento riusciamo a decodificare il contenuto
semantico dell’ “ignorarsi” legato all’ “allontanamento”= dovuto allo spazio lasciato vuoto dalle
foglie cadute
* Notte infame:
nel frigo solo l’eco
d’un uovo sodo. Gabriele Saccavino
SPIEGAZIONE :è un perfetto Haiku. Contiene il “qui” (frigo = luogo concreto) e contiene l’“ora”
(il Piccolo Kigo, riferimento ad un’ora, ad una parte del giorno = la notte).
In una poesia molto breve l’abilità sta nel FAR VEDERE RELAZIONI là dove il lettore credeva
non esistessero.
* Per certe strade della bianca Bari…
Io non sapevo che a partir per nave
tutta la terra se n’andasse via. Giorgio Caproni. “Res Amissa” pag 117
CONCLUSIONI: Scrivere poesie brevi significa essere in grado di fare sintesi, muoversi in uno
spazio limitato; saper condividere una emozione nel modo più conciso possibile; riuscire ad
attrarre il lettore in cinque righe.
La parola scritta offra numerose possibilità espressive, già solo da un punto di vista grafico.
I calligrammi sono nello stesso tempo poesie e disegni.
Puoi giocare con la forma tipografica della poesia non in modo casuale, ma tenendo sempre
presente il messaggio che la poesia vuole comunicare.
Esisono calligrammi d’autore: Guillaume Apollinaire, Corrado Govoni, Lewis Carrol, Colleen
Thibaudeau,
Roger McGough.
Roger McGough.
Esercitazione 1: componi un calligramma a partire da una poesie d’autore: dapprima disegna con la
matita sul foglio il soggetto della poesia, poi trascrivi i versi del testo seguendo il disegno.
Piccola
sembra la croce;
ma c’è
posto
per
ogni
affanno
La fisicità del linguaggio è fonte di ricerca ed ispirazione mondiale e si è introdotta nel mondo dei
tatuaggi, come qualcosa di estremamente particolare, bello, perfetto, perché dà vita a ciò che durerà
per sempre: non sono rare le richieste di frasi o parole tatuate a formare dei disegni, forme, dal
risultato senz’altro ‘poeticamente’ distintivo e personalissimo.[ Flavia Tarta
ESERCITAZIONE 2: realizza un calligramma originale
§ 4 LE RIME
Pensa alle formule magiche, agli scongiuri, ai proverbi recitati dai nonni; fin dall’antichità c’è un
intero patrimonio di poesia scritta in rima.E’ abbastanza facile da ricordare e scrivere versi in rima
può essere molto divertente per un giovane autore.
Ti propongo molto materiale di Bruno Tognolini, in modo che tu familiarizzi con il genere e
prenda spunto per la tua produzione. Prova a pensare delle frasi che intendano rimediare a qualche
inconveniente della (tua) vita di teenager.
1. PER COMINCIARE
6. CONTRO LA FEBBRE
BRUNO TOGNOLINI
*
CADE LA NEVE
Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieve
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell’ampio ciel scherzosa,
poi sul terren si posa,
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini
sui cippi e sui giardini,
dorme.
Tutto d’intorno è pace,
chiuso in un oblìo profondo,
indifferente il mondo
tace. Ada Negri Poesie (Mondadori, 1948)
Esistono poesie onomatopeiche di autori come Palazzeschi, Piumini, Strindberg, Merriam e altri.
L’Onomatopea è una parola priva di un significato proprio, che consiste semplicemente
nell’imitazione del suono.
"...Nei campi
c’è un breve gre gre di ranelle...."
(G.Pascoli, La mia sera, vv. 3-4)
“Le vele le vele le vele
che schioccano e frustano al vento…”
(D. Campana, Barche amarrate, vv. 1-2)
§ 5 LA METRICA
La metrica è l’insieme delle leggi che governano la composizione e la struttura dei versi poetici.
I versi possono essere, a seconda del numero di sillabe che li compongono:
quinari (5), senari (6), settenari (7), ottonari (8), novenari (9), decasillabi (10),
endecasillabi (11) o dodecasillabi (12).
Il ritmo è dettato essenzialmente dalla metrica; esistono in commercio molti manuali e volumi
interessanti dei quali consigliamo l’acquisto :
SANDRO ORLANDO, Manuale di metrica italiana, Milano, Bompiani,1993
F.BAUSI -M.MARTELLI, La Metrica italiana, Firenze, Le Lettere 1993.
DI CUCINA COMMEDIA
Dopo aver rinterzato, stamattina,
di manzo una fettina
con del prosciutto, asparagi e un ovetto 11
di settenari ho farcito un sonetto 7
come un cuoco provetto
di moda guittoniana ed aretinama
con una variante fiorentina
(pappata la chianina)
che prevede, per rendere l'effetto
del doppiaggio di rime nel versetto,
o schema a incrocio stretto.
E' proprio una ricetta sopraffina!
Di me sarà felice il Padre Dante
che mi porrà dei Master Chef nel Cielo
per questo ardito zelo
e per la fedeltà di vera amante.
Da casalinga stilnovista aitante,
or che di fame m'è tornato un pelo,
il sonetto surgelo;
leggo l'Artusi e cuocio capesante!
“LA VERA STORIA DEL SONETTO RINTERZATO E DOPPIO”
Se ne stava Guittone nel convento 11
con un preciso intento: 7
mostrarsi artista colto e raffinato 11
e fare scuola per il suo talento
con un componimento 7
a cui nessuno avesse mai pensato. 11
Il Frà Gaudente giunse al compimento
di sé molto contento 7
- ché al gaudio s'era pure consacrato
dalla Madonna preso in rapimento -
"Io sono un gran portento!"
pensò alla fine del suo "rinterzato".
Dalla Canzone aveva il settenario
qual grano di rosario
estratto e seminato in un sonetto.
E gli sembrò perfetto
a basamento del suo seminario.
Puoi scrivere dapprima in modo libero, senza metrica e senza rima, focalizzando l’attenzione solo sul
contenuto e sulle figure retoriche più conosciute.
Successivamente potresti cercare di applicare alla poesia già scritta anche la rima e la metrica:
Quello che mi interessa sottolineare è che la necessità di trovare una parola in rima con l’altra, o con
il giusto numero di sillabe, ti farà alla fine, trovare soluzioni inaspettate e originali anche di
significato!
Ritengo che la conoscenza di uno strumento fondamentale come la metrica anche solo per potersene
poi distaccare, un po’come i pittori astratti -Picasso in primis- avevano una solida formazione
figurativa.