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L'ANTIFASCISMO NON SI DENUNCIA!

APPELLO per un PRESIDIO ANTIFASCISTA a URBINO (Domenica 29 maggio ore 15)


Appello per un presidio regionale contro fascismo e repressione. Domenica 29 maggio dalle ore 15 - piazza della Repubblica (Urbino). per adesioni e solidariet: apurbino@gmail.com

VIA IL FASCISMO DALLE NOSTRE CITTA' ! Lo scorso 9 aprile a Urbino era presente un presidio di Forza Nuova, 'partito politico' di chiara ispirazione fascista. Impossibile non notarlo: in un angolo di piazza della Repubblica, non lontano dalle lapidi che ricordano i morti ammazzati dal regime fascista, i forzanuovisti esponevano le loro bandiere nere e distribuivano improbabili volantini contro il governo e la lega , rei di essere troppo morbido con i migranti inscenando un'assurda gara a chi pi xenofobo e razzista. Anche i manifesti erano molto espliciti: solo Forza Nuova contro limmigrazione, dalla parte degli italiani e assurdit del genere... La voce della presenza di Forza Nuova in citt comincia a diffondersi gi dalla mattina e in piazza cominciano ad arrivare spontaneamente vari gruppetti di compagne e compagni antifascisti fino a ritrovarci riuniti sul posto nel primo pomeriggio, in circa cinquanta persone, studenti e non. Alla vista del gruppuscolo di neofascisti e notando i manifesti che questi esponevano, come militanti antifascisti e antirazzisti abbiamo sentito il bisogno di opporci a questa vergognosa campagna xenofoba e contestare l'odio razziale che la loro presenza e i loro materiali promuovevano. Abbiamo quindi deciso di protestare per questa presenza coprendo con i nostri corpi i manifesti xenofobi esposti ed invitando le persone a non accettare i volantini che venivano distribuiti. Ci siamo inoltre rivolti alla cittadinanza per denunciare la decisione del Comune di Urbino di autorizzare questa iniziativa e ribadire la natura neofascista e razzista di Forza Nuova, per giunta in un territorio estremamente legato alla Resistenza e alla memoria antifascista. Lunica preoccupazione che hanno espresso le forze dellordine in quelloccasione stata quella di tutelare i militanti neofascisti ed il loro spazio d'espressione democratico. Qualche giorno fa apprendiamo dalla stampa locale che, prima ancora di notificare alcunch ai diretti interessati, un comunicato delle forze dellordine annuncia azioni legali contro 6 compagn* dellAssemblea Permanente presenti in piazza. Ebbene oggi affermiamo che se laccusa che ci verr rivolta sar quella di aver espresso pubblicamente il nostro antifascismo ci dichiareremo colpevoli. Non siamo finiti nei guai, non ci sono stati disordini n tafferugli, come qualche pseudo-giornalista ha scritto, ma abbiamo espresso una chiara presa di posizione politica, che non si esprime solo oggi ma trova le proprie radici nella Resistenza antifascista. In piazza quel giorno abbiamo detto che Forza Nuova un partito di ispirazione neofascista. E Forza Nuova indubbiamente un partito neofascista, impegnato da anni in una campagna

revisionista che offende chi ha visto con i propri occhi l'infame periodo fascista e mette in pericolo chi continua a combatterlo quotidianamente in tutte le sue nuove forme e al contrario promuove accoglienza e fratellanza. Abbiamo detto che Forza Nuova un partito razzista. E Forza Nuova effettivamente un partito razzista che propone politiche fondate sullintolleranza e la discriminazione. Anche la corte di cassazione si espressa in merito con la sentenza del 28 ottobre 2010, stabilendo la natura xenofoba razzista e intollerante di questo pseudo-partito. Abbiamo detto che noi non possiamo accettare che nello spazio pubblico venga garantita totale agibilit a questo come ad altri gruppi di estrema destra che si rifanno direttamente o indirettamente all' ideologia fascista. Non lo possiamo accettare perch un insulto alla memoria e una condanna per il futuro. Non possiamo accettare che venga riconosciuto come partito politico e legittimato a esprimere e promuovere pubblicamente le proprie becere idee intolleranti e violente una formazione che ha tra i propri simpatizzanti, tra i propri militanti, tra i propri tesserati persone che si sono rese protagoniste di pestaggi e intimidazioni sia nella nostra Provincia che in tutto il territorio Nazionale. Siamo antifascisti e militanti radicali e per questo veniamo denunciati. E non si tratta solo del presidio del 9 aprile. Nell'ultimo mese, gi tre compagni sono stati denunciati per fatti relativi alloccupazione del Nuovo Magistero, e altre denunce, sempre legate a questautunno, sono gi state annunciate. Anche queste, vorremmo fosse chiaro, sono denunce per antifascismo. Antifascista la lotta per il diritto allo studio e per scuola e universit pubbliche e libere. Antifascista la difesa dei diritti dei lavoratori. Antifascista la tutela e la riappropriazione dei beni comuni. Antifascista il nostro sostegno e l'accoglienza verso i migranti. Antifascista la difesa dei deboli e degli esclusi. Questo ci hanno insegnato con le loro storie e i loro scritti ei loro canti tutti i ribelli della montagna e tutti le personalit che hanno cercato di rendere questo paese pi libero e vivibile. Molti di loro sono, purtroppo, oramai scomparsi. E rischia di scomparire con loro anche la memoria della repressione di quegli anni. Come possibile che nel nostro paese possa essere solo ipotizzato di criminalizzare l'antifascismo? Cosa ha fatto s che sia diventato oggi qualcosa da perseguire per via giudiziaria? Questo ci deve far riflettere sulla natura dellodierno regime e sui rischi antilibertari che corriamo. Ci sembra evidente che le denunce altro non sono che un tentativo di intimidazione ed isolamento di chi in questa citt fa da anni militanza senza compromessi, resistendo alla deriva planetaria prodotta dalla globalizzazione neoliberista. Non ci spaventano, n tantomeno ci inducono a desistere dallimpegno politico che abbiamo sempre portato avanti, ma destano in noi una preoccupazione che non legata all'evoluzione dei procedimenti giudiziari. Le denunce ci preoccupano perch rappresentano dei segnali inquietanti. Ci che ci preoccupa il clima culturale e politico che sta dilagando nel paese e la cui rilevanza va colta in tutta la sua profondit. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una rapida ripresa del fenomeno neofascista e a un programmatico tentativo di repressione dei militanti che a quel modello si sono sempre opposti.

Dalle aggressioni neofasciste a Napoli e Roma agli arresti dei compagni dei collettivi autoorganizzati di Bologna e Firenze vediamo oggi come da una parte si cerchi di criminalizzare lattivismo politico che si oppone alla deriva autoritaria di questo paese, dallaltra si legittimano i gruppi neofascisti (tanto che lamministrazione Alemanno a Roma paga le case e i palazzi che questi gruppi fanno finta di occupare. E questo solo uno dei tanti esempi di appoggio istituzionale di cui usufruiscono ). Siamo chiaramente di fronte all'ascesa di una nuova fase autoritaria nel paese a cui non si pu rispondere esclusivamente appellandosi a qualche articolo della costituzione ma ribadendo quotidianamente la propria opposizione. Pensiamo alla foto scattata da un passante ad un locale della questura di Milano in cui, da una finestra aperta, si vede chiaramente una bandiera con tanto di croce celtica in bella mostra. Pensiamo al tentativo fortunatamente fallito di alcuni parlamentari di abrogare la disposizione della Costituzione che vieta la ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma. Pensiamo all'ambiguit e alla superficialit con cui la giunta comunale PD ha autorizzato un banchetto di propaganda neofascista nella piazza centrale della citt senza considerare i problemi di ordine pubblico che la presenza di Forza Nuova avrebbe sicuramente causato visto i gi noti precedenti. Pensiamo alla stragrande maggioranza degli organi di stampa, che liquidano il tutto in maniera 'asettica' come la schermaglia di pochi facinorosi. A tutti i compagni che si confrontano con la repressione e con la minaccia neofascista esprimiamo la nostra solidariet e ribadiamo la nostra indignazione, uniti nel ribadire che oggi come ieri il fascismo non passer. Ringraziamo di cuore tutti i movimenti, i collettivi, le associazioni, i partiti politici e le soggettivit che da tutta Italia ci stanno inviando attestati di solidariet e invitiamo tutte le compagne e i compagni antifascisti a partecipare al presidio antifascista che si terr ad Urbino in data 29 maggio 2011.

gli studenti e le studentesse dell'Assemblea Permanente Urbino.

IL 29 MAGGIO TUTTe/i a Urbino per ribadire che l' ANTIFASCISMO NON SI DENUNCIA ! Per adesioni e solidariet ufficiali scrivere a: apurbino@gmail.com

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