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ARCHIVIO DI STATO DI TORINO - SCUOLA DI ARCHIVISTICA, PALEOGRAFIA E

DIPLOMATICA

LEZIONI DI ARALDICA - 2013

docente: dott.ssa Luisa Gentile (Archivio di Stato di Torino)


luisa.gentile@beniculturali.it

Programma

Il concetto di araldica e terminologia di base. La comparsa delle prime insegne


araldiche e il rapporto con altri sistemi emblematici; la diffusione degli stemmi nella
società medievale; l’araldica immaginaria. Aspetti giuridici: libera adozione degli
stemmi e primi tentativi di regolamentazione. I caratteri intrinseci ed estrinseci dello
stemma: smalti, figure, pezze e partizioni, loro uso e significato; le brisure; gli
ornamenti esterni dello scudo e le insegne di dignità. Esempi di insegne di antichi
Stati (Savoia, Monferrato) e loro evoluzione; Esemplificazioni di documenti di
interesse araldico.

Si fornisce, a titolo di dispensa contenente le nozioni basilari, il testo di L.C.


GENTILE, Araldica e storia, in Araldica astigiana, a cura di R. Bordone, Asti 2001,
pp. 23-32.

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PER CHI DESIDERA UN PRIMO APPROFONDIMENTO…

E’ disponibile una scheda per apprendere la terminologia tecnica per le blasonature: scrivere a
luisa.gentile@beniculturali.it

G. C. BASCAPÉ, M. DEL PIAZZO, Insegne e simboli. Araldica pubblica e privata, medievale e moderna, Roma
1983: pur con i suoi limiti, il miglior manuale sinora disponibile in italiano, pubblicato dall’Ufficio
Centrale per i Beni Archivistici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, riedito nel 1999.

Per chi conosca il francese (non è ancora stato tradotto in italiano):


M. PASTOUREAU, Traité d’héraldique, Paris 1979 (ed edizioni successive). Manuale fondamentale
del padre della nouvelle héraldique; ripubblicato recentemente in versione ampliata
soprattutto per quanto concerne l’ampia bibliografia.

Si vedano anche:
• H. ZUG TUCCI, Un linguaggio feudale: l’araldica, in Storia d’Italia Einaudi, Annali, I, Torino
1978, pp. 809-873. Fondamentale saggio sulle implicazioni sociali e politiche dell’araldica
italiana.
• D. L. GALBREATH, L. JÉQUIER, Manuel du blason, Lausanne 1977. Uno dei migliori manuali,
con un serio taglio storico, belle illustrazioni, buona sistematica.
• O. NEUBECKER, Heraldik. Wappen, ihr Ursprung, Sinn und Wert, Frankfurt am Main 1977.
Altro buon manuale, ne esiste una traduzione italiana.
• M. PASTOUREAU, Figures de l'héraldique, Paris 1996 (Découvertes Gallimard). Agile
volumetto di introduzione all’araldica, purtroppo non ne esiste la traduzione italiana.
• ID., L’art héraldique au Moyen Age, Paris 2009. Ottima introduzione alla storia sociale e
artistica degli stemmi nel Medioevo.

Manuali e dizionari tascabili:


• A. MANNO, Vocabolario araldico ufficiale seguito dal dizionarietto di voci araldiche francesi
tradotte in italiano, Roma 1907: una versione in pdf è sul sito della Biblioteca Estense
(http://bibliotecaestense.beniculturali.it/info/img/insegne-diz.html)
• L. CARATTI DI VALFREI, Araldica, Milano 1996 (Guide pratiche Mondadori): ben illustrato;
l’impostazione riflette però la sistemazione tardiva e ufficiale della materia, operata in
Italia a cavallo tra Otto e Novecento, e l’esposizione storica è superata.

Una scelta di siti e risorse online tra tanti:


• http://www.aih-1949.com : Académie Internationale d’Héraldique, con una bibliografia
araldica internazionale curata da M. Popoff
• http://sfhs.rfhs.fr: Société Française d’Héraldique et de Sigillographie
• www.heraldica.org, di François Velde: con numerosi link ad altri siti di araldica,
stemmari online e un traduttore plurilingue di termini araldici (alla pagina
topics/glossary).
• www.araldicacivica.it: sito dedicato all’araldica civica italiana.
• www.araldicavaticana.com, di Giovanni Sicari: sito sul quale si trovano una discreta
grammatica araldica, gli stemmi e succinte notizie biografiche dei pontefici e dei
cardinali, gli stemmi ed emblemi degli ordini religiosi maschili
• http://badigit.comune.bologna.it/stemmi/index.html: descrizione e immagini dei 6000
stemmi di professori e studenti dell'Università di Bologna, provenienti da tutta Europa,
dipinti sulle pareti dell'Archiginnasio
• http://www.governo.it/Presidenza/onorificenze_araldica/araldica/servizio_araldica.h
tml : pagina dell’ex Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ora
Servizio Araldica pubblica dell’Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze;
privo di interesse storico; reca però le indicazioni per avviare la pratica di
riconoscimento dello stemma di comuni, fondazioni e altri enti morali (di qualche
utilità per archivisti che si dedichino al riordino di archivi comunali).

Un campione di opere dedicate al rapporto tra araldica, storia e storia dell’arte:


• L'araldica. Fonti e metodi, atti del convegno internazionale, Campiglia Marittima 6-8
marzo 1987, Firenze 1989
• Blu, rosso e oro. Segni e colori dell’araldica in carte, codici e oggetti d’arte, catalogo della
mostra, a c. di I. Massabò Ricci, M. Carassi, L.C. Gentile, Torino, 29 settembre-30 novembre
1998
• B. B. HEIM, L’araldica nella Chiesa Cattolica, Città del Vaticano 2000
• A. SAVORELLI, Piero della Francesca e l'ultima crociata. Araldica, storia e arte tra gotico e
Rinascimento, Firenze 1999
• V. FAVINI, A. SAVORELLI, Segni di Toscana. Identità e territorio attraverso l’araldica dei
comuni: storia e invenzione grafica (secoli XIII-XVII), Firenze 2006

Repertori internazionali di stemmi:


• J. B. RIETSTAP, Armorial général, Gouda 1884-1887. Stemmario generale, di portata
europea; il più consultato, riporta le descrizioni di oltre 110.000 stemmi di famiglie elencate in
ordine alfabetico; inevitabili le lacune. Ne esiste una versione online (cfr. infra, “risorse
online”).
• T. DE RENESSE, Dictionnaire des figures héraldiques, Bruxelles 1894-1903. Fondamentale
per identificare gli stemmi anonimi: classifica per figure gli stemmi censiti dal Rietstap.
Repertori di stemmi italiani:
• http://www.digitale-sammlungen.de/index.html?suchbegriff=insignia&c=suchen :
pagina del sito della Bayerische Staatsbibliothek di Monaco, con i link alla versione digitale dei
volumi manoscritti di Insignia dei nobili di varie città italiane, commissionati dai Fuegger
intorno al 1550 (vol. I e II: pontefici e cardinali; III: famiglie di Roma e Viterbo; V: Milano; VI,
VII, VIII: Veneto; IX: Venezia, Mantova, Bologna, Ancona, Urbino, Perugia; X: Padova, Ferrara,
Pesaro; XI: Verona, Vicenza; XII: Firenze; XIII: Lucca, Siena, Pisa, Pistoia, Volterra, Arezzo,
Cortona, Borgo San Sepolcro; XIV: Napoli, Genova)
• G.B. DI CROLLALANZA, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane,
estinte e fiorenti, Pisa 1886-1890. Opera più volte riedita, sebbene invecchiata, con sommari
cenni storici sulle famiglie censite e descrizione non sempre attendibile dei rispettivi stemmi.
Utile per un primo “carotaggio” sulle insegne di una famiglia. E’ disponibile in pdf sul sito della
Biblioteca Estense Universitaria: http://bibliotecaestense.beniculturali.it/info/img/insegne-
diz.html
• L. DALLARI, Motti araldici editi di famiglie italiane, 1922.
• S. MANNUCCI, Nobiliario e blasonario del Regno d'Italia, Roma 1925-1931. Elenco di
stemmi di famiglie prevalentemente esistenti all'epoca dell'edizione; utile per l’identificazione
di scudi anonimi il repertorio di figure nell’ultimo volume.
• V. SPRETI e collaboratori, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano 1928-1936.
Opera invecchiata, con cenni storici sulle famiglie, la descrizione e l’illustrazione in bianco e
nero dei rispettivi stemmi. Ha il limite di censire le sole famiglie esistenti all'epoca
dell'edizione. E’ la base – integrata con dati provenienti da altre opere, in specie il Dizionario
del Crollalanza - di un sito che permette la ricerca per parola chiave,
http://www.leonemarinato.it/ e che risparmia allo sventurato studioso che cerchi di
identificare uno stemma l'esame delle illustrazioni dell’Enciclopedia una per una.

Repertori piemontesi, o relativi agli Stati sabaudi:


• Stemmario Trivulziano, a c. di C. Maspoli, Milano 2000. Magnifico stemmario della
seconda metà del XV secolo, che riporta le armi di famiglie e comunità del ducato di
Milano e delle aree confinanti, compreso l’attuale Piemonte orientale.
• F.A. DELLA CHIESA, Fiori di blasoneria per ornar la Corona di Savoia con i freggi della
nobiltà, Torino 1655. Il primo trattato d’araldica a stampa in Piemonte, seguito dalla
descrizione delle insegne delle famiglie degli Stati Sabaudi e di alcune famiglie estere,
elencate nell’opera Corona Reale di Savoia (Torino 1657).
• FRANCHI-VERNEY, Armerista delle famiglie nobili e titolate della monarchia di Savoia,
Roma, Torino, Firenze 1873. Ha un repertorio di figure e motti in appendice; copre
Piemonte, Valle d'Aosta, Savoia, Genova e Sardegna.
• MANNO, Il patriziato subalpino. Schede mss. e volumi dattiloscritti presso la Biblioteca
Reale di Torino e le principali biblioteche torinesi. Concerne le famiglie piemontesi e
valdostane, di cui dà, in testa alla genealogia, la descrizione dello stemma. Ne esiste
un'edizione digitale sul sito dell'associazione Vivant (www.vivant.it); le sole descrizioni
degli stemmi sono state pubblicate sotto il titolo Le armi gentilizie piemontesi, a c. di A.
Scordo, Torino 2000, disponibile in pdf sullo stesso sito (utilmente interrogabile per
parole chiave da chi dovesse identificare uno stemma anonimo).
• A.MANNO, Il patriziato subalpino. Notizie di fatto, storiche, genealogiche, feudali ed
araldiche, desunte da documenti, Firenze 1895-1906 (edizione delle lettere A e B e del
repertorio feudale dell'opera).
• I consegnamenti d'arme piemontesi, Torino 2000: edizione dei “consegnamenti d’arma”
piemontesi disposti dai duchi di Savoia nel 1580, 1614 e 1687, a cura dell'associazione
Vivant, che sul sito www.vivant.it ha messo a disposizione un motore di ricerca per
figure e la versione pdf del volume.
• F. BONA, Onore, colore, identità. Il blasonario delle famiglie piemontesi e subalpine, a cura
di G. Mola di Nomaglio e R. Sandri Giachino, Torino 2010. Ampio repertorio, derivato
dal sito Blasonario subalpino curato da Federico Bona
(http://www.blasonariosubalpino.it/index1.html ): contiene la blasonatura e
l’illustrazione – particolare molto utile per chi debba identificare uno stemma partendo
dalle immagini – degli stemmi di più di 6989 famiglie piemontesi, valdostane e
nizzarde, più 1333 famiglie savoiarde, prevalentemente nobili e basate per lo più su A.
MANNO, Il patriziato subalpino, sui Consegnamenti d’arma (vedi sopra) e, per la parte
savoiarda, su A.DE FORAS, Armorial et nobiliaire de l'ancien duché de Savoie, Grenoble
1863-1938; il repertorio è stato integrato con altre fonti e giunge sino al XX secolo.

Per ulteriori informazioni bibliografiche contattare la docente.

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