Com’è fatta?
Perchè ciò sia possibile, tuttavia, i monomeri devono essere delle molecole
metabolizzabili, o quantomeno assorbibili, dalle cellule: il PET (polietilene teraftalato), pur
essendo un polimero di condensazione riciclabile al 100% non è biodegradabile, in
quanto il monomero non può essere metabolizzato dalle cellule. Di conseguenza esso
non potrà essere smaltito dall’ambiente se non riciclato per produrre nuova plastica.
Viene impiegata per produrre imballaggi, come i sacchetti della spesa e quelli per la
raccolta differenziata della frazione organica, i sacchi e guanti per l’ortofrutta a libero
servizio, le reti per confezionare la frutta e la verdura, gli involucri per la carta igienica, la
carta casa e i fazzoletti, le vaschette per gli alimenti e le coppette per il gelato. La
bioplastica è poi utilizzata per realizzare manufatti come i teli per la pacciamatura
agricola, i piatti, i bicchieri e così via. Un materiale in grado di soddisfare numerose
esigenze pratiche per bisogni di uso quotidiano.