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La bioplastica

La bioplastica è un particolare tipo di plastica realizzata non a partire da derivati del


petrolio, bensì con materie prime rinnovabili quali mais, grano, patate dolci, canna da
zucchero, alghe, oli vegetali e altre.

Per la precisione, essa può avere diverse origini e caratteristiche:

• Può derivare (parzialmente o interamente) da biomassa e non essere


biodegradabile;

• Può derivare interamente da materie prime non rinnovabili ed essere


biodegradabile;

• Può derivare (parzialmente o interamente) da biomassa ed essere biodegradabile.

Com’è fatta?

Le bioplastiche sono polimeri di sintesi, generalmente lunghi, costituiti da tanti piccoli


“mattoncini”, i cosiddetti monomeri. In particolare sono polimeri di condensazione in
quanto derivanti dall’unione di due monomeri, come un acido carbossilico e un alcol (o
un’ammina), con l’eliminazione di acqua. Proprio per questo motivo sono più facilmente
idrolizzabili alle componenti originali da parte di agenti biologici come gli enzimi (e di
conseguenza le cellule).

Perchè ciò sia possibile, tuttavia, i monomeri devono essere delle molecole
metabolizzabili, o quantomeno assorbibili, dalle cellule: il PET (polietilene teraftalato), pur
essendo un polimero di condensazione riciclabile al 100% non è biodegradabile, in
quanto il monomero non può essere metabolizzato dalle cellule. Di conseguenza esso
non potrà essere smaltito dall’ambiente se non riciclato per produrre nuova plastica.

A seconda della composizione chimica possiamo identificare diversi tipi di bioplastiche (a


base di amido, a base di cellulosa, a base di proteine, derivata da lipidi, geneticamente
modificata) le cui caratteristiche differenti li portano ad essere usati in diverso modo.

Come viene impiegata?

Viene impiegata per produrre imballaggi, come i sacchetti della spesa e quelli per la
raccolta differenziata della frazione organica, i sacchi e guanti per l’ortofrutta a libero
servizio, le reti per confezionare la frutta e la verdura, gli involucri per la carta igienica, la
carta casa e i fazzoletti, le vaschette per gli alimenti e le coppette per il gelato. La
bioplastica è poi utilizzata per realizzare manufatti come i teli per la pacciamatura
agricola, i piatti, i bicchieri e così via. Un materiale in grado di soddisfare numerose
esigenze pratiche per bisogni di uso quotidiano. 

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