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Compito 22/06/2022 Da: Vneshta Aurelio

Materia: Bioetica Odontoiatria 1°Anno

Eutanasia e pazienti
Abbiamo visto come l’eutanasia sta diventando un termine sempre
più famigerato in molti paesi, ed è piu’ applicato nelle scienze veterinarie.
Comunque qual’e’ questa procedura? La specie umana ha delle benefici
su di essa? Come era implementata questa idea? E’ morale da applicarla
agli esseri umani oppure quelli animali?
In primo luogo dobbiamo capire cos’è l’eutanasia: l’eutanasia derive
dal greco eu (bene) + thanatos (morte), che parlando in modo semplice
essa è equivalente con una morte pianificata priva di ogni possibile
sofferenza corporea. Si divide in due forme: attiva e passiva. La forma
attiva di eutanasia è quando un paziente viene messo a morte per causa di
condizioni non favorevoli per la vita e malattie incurabile. In questo caso
il paziente programma la propria morte attraverso l'uso di medicinali
tossici ma non dolorosi. La forma passiva è quando il paziente rifiuta
attenzione medicinale per una certa malattia, e per conseguenza muore.
L’eutanasia può anche essere volontaria o involontaria.
Riguardo la moralità, persone differente esprimono delle opinioni
diverse sull’eutanasia. Quindi anche io, come futuro medico, vorrei
esprimere il mio opinione CONTRO l’eutanasia, supportato da
argomentazioni che spero tocchino l’approccio del lettore su questo
argomento.
In una visione etica, l’eutanasia indebolisce il rispetto della società
per la santità di vita: fa sembrare a generazioni di umanità che la vita non
avesse un grande valore, rifletta la dottrina che la vita di un handicappato
o di un povero vale meno di quella degli altri, e da questo principe nascono
tante altre immoralità. Non parlare del fatto che l'eutanasia colpisce i
diritti delle altre persone, non solo quelli del paziente. Importante capire
che consentire l’eutanasia sembra più allettante, mina l’impegno dei
medici e infermieri di salvare vite umane.
Compito 22/06/2022 Da: Vneshta Aurelio
Materia: Bioetica Odontoiatria 1°Anno

Da una visione pratico, abbiamo già visto che le cure palliative,


come servizio sanitario, fa l’eutanasia non necessaria. È universalmente
capito che l’eutanasia diventa un inibitore per la scoperta delle cure per i
malati terminali, e questa fa una degradazione e diminuzione del
benessere. Tanti casi in Oregon, Washington, Svizzera California ecc.
hanno riportato che sono delle pressioni morali sui parenti anziani da parte
di famiglie egoiste, e che i pazienti abbandonati dalle loro famiglie
possono pensare che l’eutanasia sia l’unica soluzione.
Per dirla in un altro modo, il mio pensiero è che l’eutanasia non è
necessario, non è un atto di misericordia, non può essere etichettato come
un servizio medico, e soprattutto è una procedura che degrada la moralità
di una società. L’eutanasia sfrutta sempre gravemente i sofferenti e i
disperati, spegnendo la vita in nome della ‘qualità’ di vita’. È ironico, non
è vero?

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