IT
FOCUS
ENERGIA
RECUPERO DAL GELATO
pagine Scopri quello giusto
30 per rigenerarti
in tempi record
PRINCIPIANTI
Le migliori dritte
La
L tabella
per cominciare
L A R I V I S TA D E L L A C O R S A P I Ù L E T TA A L M O N D O
MENSILE - ANNO 14 - AGOSTO 2019
ISSN 1827-2045 p.i. 01/08/2019
€ 5,50
in Italia
RIVOLUZIONE
CORRENDO
Tutti i consigli per allenarti
Nike Joyride Run Flyknit
La scarpa che non c’era alla grande anche con il caldo
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©SALOMON SA. All Rights Reserved. Photo: © Nico Joly 2018.
SENSE RIDE 2
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B U I L T
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SYDNEY MCLAUGHLIN
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sommario
sommar
r AGOSTO 2019 N. 8
IN QUESTO NUMERO
CO N S I G LI UTILI,
D R IT TE D EG LI
E S PE R TI ,
I N FO R MA Z I O N I
VE LO CI E
57
SPEC IALE
APPRO FO N D I M E NTI
A MISURA DI RUNNER RE CU PE RO
P.8 Share Shalane
Flanagan // P.14 Lettere
Gli scritti dei nostri lettori
SPECIALE RECUPERO: trenta pagine
// P.16 Active Chi si ferma
dedicate alla scienza del Recovery
è perduto // P.18 Training perché se è importante allenarsi nel
Cambia la tua corsa con il modo giusto lo è altrettanto dar modo
caldo // P.22 Allenamento al nostro corpo di recuperare per poi
FOTO DI DINO BONELLI
RUNNERSWORLD.IT
57
riuscire ad esprimersi al massimo.
Run? // P.24 The Bicycle 25/07/2019 14:13:59
I consigli dei nostri esperti.
Rise Pedalare per correre
// P.26 Principianti
Un’estate correndo //
5 8 RECOVERY QUESTO SCONOSCIUTO 7 0 ALIMENTAZIONE 7 8 VETRINA
• Quali metodologie sfruttare • Mangia bene e recupera • Lontani dallo stress.
P.28 Nutrition Gelato: per recuperare al meglio dopo meglio. I prodotti per rilassarsi e
ogni gara e allenamento. alleggerire la mente.
energia fresca per la tua 7 2 ANTEPRIMA
corsa // P.32 Intervista 6 6 ALLENATI DORMENDO • Nike Joyride Run Flyknit, la 8 0 CRIOTERAPIA
• È durante il sonno che il scarpa che mancava. Le nuove • Come nuovi sotto zero.
UYN: quando un brand corpo è in grado di tradurre in microsfere per le corse “easy”. Il freddo estremo al servizio
è destinato ad innovare beneficio l’allenamento svolto. del runner.
// P.34 Storyteller Peter
7 4 I SEGRETI PER STARE BENE
6 8 SMALTIRE LA FATICA • Diverse soluzioni e utili 8 2 PAROLA DI TOP
Snell, 100 miglia per • Come affrontare i vari dolori strumenti per accelerare il • I migliori consigli degli
muscolari nel modo giusto. recupero. esperti e degli atleti d’élite.
due giri di gloria // P.36
Lifestyle Clamorosa
MAGAZINE
rivelazione: ecco le
scarpe del futuro! // P.87
RW Consiglia Un’estate
di corsa // P.92 Le gare
top del 2019 Dai 10K alla
maratona 44 RUN THIS CITY
Venezia a passo di corsa
38 LA SORPRENDENTE
STORIA DELLO STREAKING
Cosa non fanno le persone
per guadagnare qualche secondo
di gloria
5 2 S C A R P E N OV I TÀ
L’evoluzione del mountain running
54 BOA RUNNING
IN COPERTINA: Silvia Bonelli
Le due facce dell’endurance
fotografata da Dino Bonelli.
6 RUNNERSWORLD.IT
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Sommario
I PROTAGONISTI DI QUESTO NUMERO DI RUNNER’S WORLD CONDIVIDONO CON NOI I LORO CONSIGLI E LE LORO EMOZIONI.
SHALANE FLANAGAN
MARATONETA
p. 82 «Recuperare è importante
quanto allenarsi. Appena finita una
gara o un allenamento impegnativo,
indosso subito qualcosa di caldo e
asciutto, in modo che i muscoli non
si raffreddino immediatamente
e possano sfruttare l’attività
metabolica curativa del corpo».
8 RUNNERSWORLD.IT
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lare, al benessere dell'intestino e fornendo anche aminoacidi per
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come recupero dopo l'allenamento permette di aiutare il muscolo a riparare
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runnersworld@edisport.it
E
Tel. 02-66030400 Ming Chen
Francia
Coordinamento tecnico Fax 02-66030269
Benoit Maurer
ALBERTO ORIGGI, LORENZO PUCCI e-mail: sies@siesnet.it Germania
Comedi S.r.l.
Martin Gruening
Direttore dei sistemi informativi via Don Luigi Sturzo 7
Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. Norvegia
FRANCESCO FORTE 20016 Pero (MI)
- DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 Eivind Bye
tel. 02-38085297
n.46) art. 1 comma 1, LO/MI Olanda
fax 02-38010393
Registrazione del Tribunale di Milano n. Oliver Heimel
E-mail: info@comedi.it Polonia
840 del 31/10/2005 Registrazione al
Internet: www.comedi.it Marek Dudzinski
R.O.C. n.22796
Regno Unito
I nostri Esperti Andy Dixon
Sud Corea
Seongjung Yoon
Prof. Rodolfo Tavana
Sudafrica
Coordinatore scientiico Mike Finch
Prof. Fulvio Massini Spagna
Coordinatore tecnico Svezia
Dott. Sergio Migliorini Anders Szalkai
Medico dello sport
e traumatologo
Non dire che non sai correre. Turchia
Fatih Buyukbayrak
Prof. Andrea Molina
Preparatore atletico
Dì che non sai “come” correre. Ungheria
Brigitta Birta
Dott. Luca Gatteschi Allora non avrai più alibi. Usa
Medico dello sport,
nutrizionista Respira profondo. E lasciati ispirare. Jeff Dengate
Contributors
10 RUNNERSWORLD.IT
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LE LETTERE Se non trovi la tua
Tante le ragioni per correre. Ma bisogna anche saperle raccontare.
Come negli scritti dei nostri lettori e in particolare nella RW Letter. lettera in queste
pagine cerca su
Runnersworld.it.
Ogni mese
TEMPI CHE CAMBIANO
pubblichiamo una
E quella salita quando l’hanno fatta? Maledizione, ho
percorso questa strada centinaia di volte e non me ne
selezione di quelle
sono mai accorto guidando l’auto, beh certo ora sto
correndo una maratona e lo sto facendo da quasi due inviate alla Redazione
ore. La via lentamente ma inesorabilmente cambia
profilo, si alza di quel tanto da farmi cambiar passo, il
ritmo si abbassa, l’aria che entra nei polmoni non basta
che più ci hanno
mai ed è in momenti come questi che cerco risorse
nel carattere, nella determinazione. Al culmine della
colpito. Potrebbe
salita pregusto l’inerzia che mi aiuterà a raggiungere
quota zero ed il punto di ristoro con spugne intrise esserci anche la tua...
d’acqua e qualcosa da bere. Anche nel cortile polveroso
giocavo e correvo senza risparmiarmi, alla finestra del noiosa, stancante e non si
piano terra c’era la signora Livia sempre pronta con tocca mai la palla. Un incubo
un bicchiere d’acqua. Una bella donna, la ricordo già per ogni calciatore. Tutto
anziana con quei capelli grigi ordinatamente raccolti questo finché non ho iniziato a
dietro la nuca. Quando uscivo di casa o vi rientravo la correre per davvero. “Correre
vedevo affacciata al davanzale :- buongiorno sciura
per davvero” per me significa
(signora) Livia!.....Ciao Robertino! Rispondeva. Per Hoka One One Clifton
tutti i bambini del cortile era una figura importante, È indubbiamente una delle calzature più correre per il gusto di farlo.
una presenza discreta pronta ad aiutarti. Ormai molti popolari della collezione di Hoka One One. Che non è proprio come
La Clifton è una maxi, ma estremamente mangiare un gelato, perché la
anni fa, passando a salutare i miei genitori, che abitano leggera. Ammortizzata, ma comunque
ancora lì, vedo la finestra della signora dai capelli grigi dinamica e molto confortevole. Hoka ha soddisfazione non arriva
con le tapparelle abbassate, i pochi bambini presenti in alleggerito la sesta edizione della Clifton di subito, ma ci mette un
cortile non corrono come facevamo noi, sono seduti sul quasi 15 grammi, arrivando a 255 grammi po’. All’inizio bisogna
bordo dell’aiuola indaffarati con i loro telefonini, anche nella versione maschile. Tuttavia si tratta di
un modello molto ammortizzato. Grazie a
convincersi che “va fatto” per
se fosse ancora tra di noi la signora Livia non avrebbe da una mescola in Eva leggermente modificata dimagrire, per essere in forma,
offrire a nessuno un bicchiere d’acqua. rispetto alle precedenti versioni, questo ecc. Finché non arriva il giorno
ROBERTO ALBERTI modello è addirittura più morbido. La in cui ti svegli la mattina presto
tomaia in Enginered mesh è leggera e ariosa
e rispetto al passato è stata privata dei o esci con 0° C in inverno.
Al nostro lettore Roberto Alberti per questa rinforzi termosaldati che ne impedivano la Anche se solo per mezz’ora.
nostalgica RW Letter va un paio di Hoka One traspirabilità. Una scarpa a tutto tondo per Anche se fai ancora un po’
One Clifton, assegnato dalla nostra Redazione chi si allena su ogni distanza e predilige
innanzitutto il comfort. in vendita al prezzo
fatica ad arrivare a 10 km.
alla migliore lettera del mese. di 150 euro. Anche se ogni volta ti chiedi
“ma chi me l’ha fatto fare?”.
Finchè non torni a casa, ti fai
LA MIA NUOVA PELLE e siamo già a casa ma... Nicolò facile finire con il cancellare chi una doccia e ti accorgi che non
Scarpe allacciate, cappellino e che fai, ti addormenti proprio eravamo in funzione del nostro riesci a smettere di ridere. E
acqua presi. Mettiamo anche ora? Nicolò, un anno il nuovo ruolo. Ma correre mi capisci che non hai bisogno di
un po’ di crema che ormai è prossimo 4 luglio, è il mio ricorda che posso essere nessuna risposta.
giugno e il sole non perdona. compagno di corsa e dorme ancora chi ero, con le mie FILIPPO GIORGETTI
Andiamo? Il mio compagno di sereno nel passeggino. Eh sì, passioni e il resto, anche nella
corsa sorride pronto. L’aria perché noi siamo dei stroller mia nuova veste materna. MI SENTO UN ALTRO
fresca ci fa sempre sentire runner! Così, il corto veloce si FEDERICA LIBRALESSO In vita mia non ho mai corso,
bene. Prendiamo la ciclabile, è trasforma in lungo lento che il neppure quando giocavo a
più sicura e ombreggiata. Per pupo dorme beato e non vorrai ODIAVO LA CORSA basket, arrivavo tardi per
strada si incontrano sempre mica già svegliarlo! Io, Nella mia vita ho sempre saltare i giri di campo perché la
tante persone: chi ci guarda neo-mamma, corro per giocato a calcio. Come tutti i fatica era immane e
come alieni e chi ci incita ritrovare la me di prima, la calciatori dilettanti, odiavo la ingiustificata. Poi sono arrivate
neanche fossimo eroi; sorrisi non-mamma con un pettorale corsa. Negli allenamenti le sigarette (15 anni di fumo) e
che ci fanno sempre andare attaccato la domenica. Sì calcistici la “corsa” è quella quasi in contemporanea un
qualche secondo più veloci! perché quando si diventa cosa che si fa solitamente a intervento di spondilolistesi alla
Oggi corto veloce, un altro km mamme, il tempo è poco ed è inizio settimana. È faticosa, quinta vertebra lombare e
14 RUNNERSWORLD.IT
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prima sacrale (che mi crea può. Be’, non potrebbe
problemi ancora oggi); dopo comunque, visto che è nato tre UNA RICETTA... MERAVIGLIOSA
un po’ di anni è toccato al mesi fa. Ma soprattutto il mio
ginocchio destro bimbo ha la SMA, una malattia Ricetta per completare la XIII Supermaratona dell’Etna.
abbandonarmi (menisco, neuromuscolare degenerativa Ingredienti: 4 mesi di preparazione, 1 fidanzato in mountain bike
cartilagine ecc...). Trent’anni che provoca una graduale che ti accompagna nei lunghi in salita, tanta voglia di faticare.
anni di quasi totale inattività mi atrofia muscolare. Per fortuna Prendi un aereo, dormi 4 ore, arriva alla partenza col dubbio di
hanno portato a pesare 120 Kg oggi grazie alla scienza il mio farcela per la stanchezza dei giorni precedenti. Aggiungi un
(per 1 metro e 89), con due figli bellissimo bimbo ha delle compagno di corsa francese che ti accompagnerà fino al
piccoli a cui star dietro e una chance che in passato erano fatidico cancello di Piano Provenzana, un pizzico di panico
fatica immane nel compiere impensabili, ma lo choc della perché forse non riuscirai a stare nelle 4:30 di limite e mescola
qualsiasi attività, così mi sono diagnosi rimane. Non bene con 5/6 litri di acqua bevuta. Ora massaggia il polpaccio di
posto il piccolo obiettivo di sappiamo quanto e quando uno sconosciuto con i crampi steso
camminare 5 km 2 volte a potrà rotolare, gattonare, a lato della strada. Arriva al
settimana e cercare di ridurre il camminare, e correre. Quindi cancello per il cambio di abiti dopo
peso. Da quel momento ho perché corro? Corro perché 33 km di salita infuocata con una
lentamente spostato il mio devo essere pronta a correre sensazione di trionfo perché pensi
obiettivo sempre un po’ più in anche per lui. E sarà meglio che il peggio sia passato; peccato
là e arrivare alla corsa è stato il che mi faccia trovare pronta. E però che a quasi 2000 metri faccia
passo successivo. Oggi dopo 2 corro per un altro motivo: corro ancora molto caldo… Riparti vestita
anni dall’inizio dell’attività peso perché si fa fatica. E la fatica è uguale per gli ultimi 10 km di salita
72 Kg e mi sento un altro un valore di per sé. Quello che oltre il 10% sulla lava solidificata
uomo; non sono e non sarò mai voglio (di)mostrare al mio sentendoti proprio bene, perché
un runner, ma corro e bimbo è che, qui va tutto al rovescio: la neve non
l’emozione di tagliare il indipendentemente dal si scioglie protetta da una sottile
traguardo di un trail da 13 km risultato, la fatica è dignità. E coltre di cenere, più sali più senti
(16° di categoria) con tutto il che se la sua fatica porterà a l’energia crescere… sarà il vulcano
pubblico che applaude, è muovere un primo, traballante che ogni tanto tuona e ti chiama
un’emozione che porterò con passo, quel passo sarà la nostra sulla vetta. Alla fine arrivo e mi
me per tutta la vita. Ora amo medaglia olimpica. E l’esempio aspetta un cielo azzurro incredibile,
correre e non riuscirei a farne a conta più delle parole, quindi... raro trovare la cima sgombra dalla
meno. meglio che vada a correre, nebbia... il mare sotto di me e il
ALESSANDRO SALGONI perché tra una poppata e l’altra vulcano tutto intorno. Incredibile
non c’è poi tanto tempo. avercela fatta... meraviglioso
LA FATICA È DIGNITÀ CHIARA GANDOLFI esserci riuscita.
Corro perché il mio bimbo non BAZZANELLA VIOLA TINÈ
SEMPRE DI CORSA
Fai sentire la tua voce di runner. Puoi SI PARLA
aggiudicarti un regalo davvero speciale. Appena sveglia e
Ogni mese, infatti, Runner’s World stiracchiandomi ancora nel
pubblica e premia la lettera che più riesce letto penso “devo correre”.
a trasmettere la passione per il running, i Sorrido e mi domando quale
suoi valori positivi, le sensazioni provate fosse l’origine della parola
correndo. Gli scritti non dovrebbero correre, in quale modo fosse
superare le 1.000 battute, spazi inclusi.
sorta e a dispetto di chi.
All’autore della Rw Letter che sarà Neanche a dirlo e il mio
pubblicata sul numero di settembre pensiero corre divertito dietro
2019, scelta a insindacabile giudizio della ad un desiderio quasi
redazione, RW assegnerà uno Zaino/Gilet imprendibile schivando la voce
Raid Light Responsiv 18l “made in France” che corre sempre più veloce
+ 2 Eazyflasks da 600 ml del pettegolo invidioso, ma che
beffandosi dell’accaduto il buon
Con un volume né troppo grande né troppo
piccolo, ecco il fratello maggiore del classico senso mi dice di... lasciar
Responsiv 10L. Lo zaino/gilet Responsiv 18L è correre. Alla fine però, tra un
progettato e realizzato interamente in Francia. giro di parola e un’altra, o
Grazie a procedure di ultima generazione,
al taglio laser, alla termosaldatura e allo
meglio tra una falcata e l’altra,
schienale in schiuma, assicura grande comfort l’emozione nel cuore
durante le corse off-road. Pensato per elevate accompagna ed esalta quella
performance, fa parte della gamma Lazerdry, passione che tramite un brivido
ed è stato concepito per gli ultra-trail puntando
su polivalenza e leggerezza. Inoltre, l’inserto che corre giù per la schiena
della tasca principale permette di infilare una ordine di infilarsi le scarpe.
sacca di idratazione di capacità fino a 2,5 Prima lento ma deciso,
litri. Per adattarsi a qualsiasi morfologia, la controllato, poi veloce e sciolto.
regolazione dello zaino si effettua grazie a un
sistema micrometrico. Il valore dello zaino/gilet Che la mia maratona abbia
Responsiv 18L con le due comode Eazyflasks da inizio!
600 ml è di 170 euro. SIMONA REVERBERI
RUNNERSWORLD.IT 15
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DI DINO BONELLI
16 RUNNERSWORLD.IT
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Chi si
ferma è
perduto
WADI RUM, UNA VALLE DESERTICA inca-
stonata tra strapiombanti montagne gra-
nitiche, un sito di alto interesse turistico,
nel sud della Giordania, che nel 2011 è stato
inserito tra i beni naturalistici protetti
dall'Unesco come patrimonio dell'uma-
nità. Rocce millenarie levigate dal vento
e abbracciate dalla sabbia che lo stesso
vento gli ha spinto contro, sembrano la
cornice di un quadretto dalle tinte opache.
L’assenza di rumori sembra aver para-
lizzato anche il tempo, nulla si muove e
un sole caldo già dalle prime ore della
mattina, brucia ogni speranza di vita.
Una runner in vacanza, nel più classico
degli allenamenti mattutini che anti-
cipano una giornata turistica zeppa di
ore di macchina, allunga la sua falcata
sul terreno sabbioso, dando un colpo
di colore e di vita all’intero quadretto.
La sua sagoma minuta si perde nelle
immensità del deserto o si staglia sulle
pareti lisce delle rocce che l’accompagnano
nella sua silente cavalcata. Qui non importa
il ritmo che tieni, qui non c’è un traguardo
che ti aspetta, qui l’importante è esserci,
correre e godere la natura che ti circonda.
Cercare il crinale giusto per salire su uno
sperone roccioso e guardare più lontano,
interpretare la discesa di una duna sabbiosa
con la gioia simile a quella di un bambino in
un negozio di giocattoli (vedi la copertina).
Qui non ci sono scuse, se scegli di uscire
ad allenarti o corri o corri, chi si ferma
è perduto. Ma il peggio sarebbe sce-
gliere di non allenarsi, di non uscire a
correre, di non perdersi in questa magni-
fica natura sonnolente, magari con l’in-
giustificabile scusa che si è in vacanza.
Chi ama il nostro sport corre sempre, e in
vacanza, semmai, lo fa abbandonando il
cronometro e adottando uno spirito ancora
più esplorativo e avventuriero.
FOTO: DINO BONELLI - RUNNER: SILVIA BONELLI / LUOGO: WADI RUM (GIORDANIA) RUNNERSWORLD.IT 17
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DI RICH A R D A . LOV ETT
18 RUNNERSWORLD.IT
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Correre con 10-15°C
Se si vive o si trascorrono le vacanze in
montagna, può succedere anche in questo
A NC HE S E IL C O R PO UM A NO È IN GR A DO D I A DDAT TA R S I
periodo dell’anno di correre con tempera-
ture tra i 10 e i 15°C. Normalmente queste
P E R F E T TA ME N T E A L L E A LT E T E MP E R AT UR E E S E I B E N A C C L IM ATAT O
temperature non sono considerate afose,
tuttavia più l’allenamento (o la gara) sono
IL C A L D O P UÒ R A L L E N TA R T I E DI V E N TA R E E S T R E M A ME N T E D A NNO S O
lunghi e più le soffrirai.
In uno studio pubblicato in Medicine &
Science in Sports & Exercise, un team gui- finisher, ha scoperto che la temperatura calore e lo fa sudando oppure, in maniera
dato dal fisiologo dello sport Matthew Ely ideale per i runner professionisti è infe- meno ovvia, aumentando il flusso di
ha analizzato decenni di performance di riore ai 4,5°C. sangue che arriva alla pelle, in modo che
atleti professionisti e semi-professionisti Ci sono diverse ragioni che lo spiegano. il calore in eccesso possa essere disperso
in maratone corse con temperature tra i Ad esempio, gli studi tendono a pren- nell’ambiente.
14 e i 25 gradi. Quello che ha trovato è dere in considerazione la temperatura Nel nostro corpo, tuttavia, circola solo
sorprendente: anche con temperature registrata a inizio gara, il che significa una certa quantità di sangue. «Si crea
tra i 10 e 15 gradi la prestazione calava che una maratoneta partito con 15 gradi così un conflitto tra il sangue da inviare
leggermente. In pratica, i maratoneti da può arrivare al traguardo quando la alla pelle per farci sudare e raffreddare,
2:10’ registravano un peggioramento da temperatura è salita a 21. e il sangue che va indirizzato ai muscoli
1 a 2 minuti secondo che le condizioni di Fisiologicamente, inoltre, correre al per consentirci di muoverci – afferma
gara sia avvicinassero a uno o all’altro caldo produce una serie di reazioni a Molgat-Seon –. E i muscoli non vince-
estremo del range di temperatura. Per i cascata nell’organismo che influiscono ranno mai la battaglia». Anche se sudi
maratoneti da 3 ore circa, la differenza sull’efficienza dei nostri muscoli. Secondo poco, ai muscoli arriverà sempre meno
riscontrata era dai 4 agli 8 minuti (non Yannick Molgat-Seon, che ha lavorato per ossigeno, perciò saranno meno efficienti.
furono presi in considerazione runner più di due anni al Thermal Ergonomics
più lenti). Laboratory dell’Università dell’Ottawa, Correre con 16-20°C
Un recente studio del French National l’80% dell’energia generata dai muscoli Con queste temperature la condizione
Institute of Sport and Physical Education, finisce in calore. Durante lo sforzo fisico è lontana dall’essere ottimale. Secondo
svolto su quasi 2 milioni di maratoneti il corpo ha necessità di liberarsi di questo il calcolatore Run Smart Project di Jack
RUNNERSWORLD.IT 19
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Daniels, con 20 gradi un runner da 40 tiamo da mezzo chilo a un chilo, in modo
C I S ONO DE L L E C ONDI Z IONI minuti sui 10 km può aspettarsi un ral-
lentamento del 1,7% della sua prestazione
da avere più liquidi che ci permettono di
sudare senza disidratarci. Inoltre, questo
IN C UI N O N IMP O R TA Q U A N T O (circa 4 secondi al chilometro).
Nei maratoneti, lo studio di Ely ha riscon-
fa sì che sia più semplice far affluire il
sangue alla cute senza dover ridurre in
S I S UD A , P E R C HÉ QUE L trato un altro rallentamento da 1 a 4
minuti del tempo finale, rispettivamente
maniera eccessiva il flusso ai muscoli.
A lt r i adat ta ment i consistono nel
S UD O R E N O N E VA P O R E R À M A I per i top runner e per i maratoneti da 3
ore. Tuttavia alcune persone sono geneti-
cominciare a sudare prima durante l’al-
lenamento (o la gara), nel sudare copio-
A BB A S TA N Z A V E L OC E ME N T E camente più adattabili al caldo, e dunque
questa variabile va considerata.
samente e nel produrre un sudore meno
salato in modo da conservare sodio.
D A R IU S C IR E A S M A LT IR E IL Quando arriva il caldo, invece di evitarlo
corri normalmente, così da dare modo al
Il battito cardiaco rallenta leggermente
a ogni dato livello di sforzo affinché il
C A L OR E GE NE R AT O D A L C OR P O tuo corpo di adattarsi. «Entro una setti-
mana – dice Armstrong – il volume del
cuore si possa riempire maggiormente
tra un battito e l’altro, così da avere più
plasma sanguigno comincia ad aumen- sangue da pompare. «Si tratta del volume
tare». Tradotto a livello di peso, aumen- sistolico. A ogni battito il cuore pompa più
sangue per attivare i muscoli e per raf-
freddare il corpo», continua Armstrong.
Cambia persino la percezione della
fatica. «Sorprendentemente – prosegue
Armstrong – bastano 8-14 giorni di alle-
namento al caldo per adattarsi». Anche,
Brett Ely, moglie di Matthew Ely, che per
anni ha studiato i migliori protocolli per
allenare i soldati alle alte temperature,
afferma che ci vogliono meno di 10 giorni:
«Basta cominciare gradualmente. Se
ti recassi per un periodo in quota, non
faresti un allenamento pesante il primo
giorno, ma ti acclimateresti con calma».
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cie/massa più elevato e questo le permette tanti, con quel caldo la Conley decise di
di disperdere il calore nell’ambiente in non allenarsi proprio nei due giorni prima
modo più efficace. della gara, fidandosi degli adattamenti
Ma non sono solo le donne a beneficiare che aveva sviluppato fino a quel momento,
della “taglia piccola”. Nella maratona per non stressare ulteriormente il suo
maschile dei Giochi di Atlanta (corsa fisico. E funzionò. Chiuse i 5.000 in
con una temperatura alla partenza di 15’37”80, non il suo tempo migliore, ma
23°C e con il 90% di umidità), il vinci- sufficiente per conquistare un posto nella
tore, il sudafricano Josia Thugwane, Nazionale americana.
pesava solo 45 chili. L’argento lo vinse
Lee Bong-Ju, anch’egli piccolino e di 55 Correre con 32°C e oltre
chili di peso. La correlazione tra caldo Più fa caldo, più è dura primeggiare. Nel SE IL TERMOMETRO SALE
e massa non riguarda solo i maratoneti. 2007, Kara Goucher divenne la prima
Negli esperimenti in laboratorio eseguiti americana a conquistare una medaglia
Da ricordare se corri al caldo
poco prima delle Olimpiadi di Atene ai Mondiali nei 10.000 metri. Le estati
del 2004, il fisiologo Tim Noakes fece
correre a due gruppi di atleti prove di 8
giapponesi sono famose per il caldo e
l’umidità, e il giorno della sua gara non
1
km sul tapis roulant. I runner del primo fecero eccezione. «A Osaka c’era un caldo Se non sei abituato, il caldo può rallentare
gruppo pesavano 50 chili o meno, quelli umido e soffocante», racconta ricordando la tua corsa
del secondo sui 60 kg. Con temperature
fresche, i due gruppi si comportarono
in modo più o meno uguale, ma quando
i 40 gradi e l’alta umidità.
Ma si era preparata. Si era allenata cor-
rendo i suoi lavori in pista in calzamaglia
2
la temperatura ambientale fu portata a e maniche lunghe, e affrontando gli alle- Se abiti in un posto caldo e umido,
43 gradi, i runner più minuti corsero 28 namenti più leggeri «con abbigliamento il tuo corpo saprà adattarsi piuttosto
secondi al km più velocemente. “da sauna”: giacca e pantaloni lunghi». velocemente
Il concetto si applica anche a temperature
meno estreme: più sei grosso e più il caldo
impatterà sul tuo fisico, quindi modifica
Arrivò in Giappone due settimane prima
della gara. «Il giorno della gara ero con-
scia di potercela fare», ricorda.
3
Anche quando ti sembra fresco e stai
adeguatamente il tuo ritmo. Greg Pressler, un veterano della Badwa- sudando appena, i muscoli stanno
ter, sostiene che la chiave per gareggiare ricevendo meno ossigeno, quindi sono
Correre con 26-31°C in condizioni del genere è prepararsi a meno efficienti.
Qui si arriva a un punto in cui il sudore
copioso non è più positivo. «Quando
grondi di sudore, si tratta di acqua persa
tutto ciò che può ostacolare la presta-
zione, si tratti di monitorare il ritmo o
di cambiare l’abbigliamento. E anche
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Anziché evitare il caldo, aiuta il corpo ad
e non di calore disperso», spiega Molgat- passare del tempo in sauna può aiutare. adattarsi. Ci vorrà poco per permettere
Seon. Inizi a correre non solo oltre i È utile studiare bene come idratarsi pure all’intero sistema di abituarsi, perché il
limiti del corpo, ma anche della fisica: vi nelle gare più corte. «Sono una grande corpo impara subito ad anticipare i suoi
sono delle condizioni in cui non importa sostenitrice delle bevande con gli elettro- meccanismi di difesa prima dell’aumento
quanto bene tu riesca a sudare perché liti», afferma l’allenatrice Layne Ander- della temperatura interna.
quel sudore non evaporerà mai abba- son dell’Università dell’Iowa. Acqua ed
stanza velocemente da riuscire a smaltire
il calore generato. In questo caso, l’unica
elettroliti assicurano un maggior volume
di sangue e tengono lontana la disidra-
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Quando caldo e umidità iniziano a salire,
alternativa è rallentare. «Quando la tazione. Ci sono prodotti commerciali meglio rallentare. La prestazione in gara
temperatura supera i 26 gradi e l’umidità e con ingredienti naturali: provali e usa sarà spesso migliore, anche se più lenta,
supera il 70%, scoprirai che la presta- quello più adatto a te. È anche possibile se mantieni un atteggiamento prudente.
zione ne risente notevolmente», avverte allenarsi a bere di più (assumi però i giusti
Armstrong.
Acclimatarsi per riuscire a correre
integratori di elettroliti per non dar luogo
a squilibri pericolosi). «Non riuscirai a
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Se stai allenando il corpo alle elevate
il meglio possibile in tali condizioni bere più di un litro all’ora, ma la gran temperature previste in gara, ricorda
richiede metodo. Nel 2013, quando orga- parte delle persone non assumono questo di arrivare sul luogo della competizione
nizzarono i Campionati su pista statuni- quantitativo nemmeno nell’arco di un qualche giorno prima per evitare di
stressarlo oltremodo.
tensi a Des Moines, Kim Conley trascorse giorno – dice Pressler –, e per esse è molto
le ultime due settimane di allenamento
nel Midwest per abituarsi al caldo e all’u-
midità (il giorno della gara erano previsti
rischioso correre se fa troppo caldo». Per
fare bene in una gara afosa, oltre che per
sopravvivere, bisogna «bere, allenarsi a
7
Idratati con cura. Non creare squilibri
36 gradi e 60% di umidità). tali condizioni climatiche e arrivare sul pericolosi non assumendo elettroliti
Se di norma i runner riducono il volume luogo della competizione qualche giorno tramite integratori. Allenati a consumare
di allenamento prima delle gare impor- prima», consiglia la Goucher. più liquidi per non disidratarti.
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DI KEVIN BECK
Sei pronto
per le Tempo Run?
Come diventi più veloce
Secondo il fisiologo dello sport e allenatore
Pete Pfitzinger, non tutti i runner otten-
gono dalle Tempo Run gli stessi benefici
per le loro gare.
«Gli atleti che gareggiano su distanze
comprese tra i 15 km e la maratona ne
traggono vantaggi maggiori, perché gli
adattamenti fisiologi sono più funzionali
alle esigenze specifiche di tali gare – spiega
–. Un miglioramento della soglia del lattato
ha meno rilevanza per una 5 km, perché in
tale gara si corre a ritmi ben più veloci di
quelli corrispondenti alla soglia del lattato».
Nelle distanze più lunghe, invece, la presta-
zione è determinata in modo importante
dalla velocità di soglia anaerobica e quindi
le Tempo Run forniscono benefici diretti
nelle gare più lunghe sia a principianti sia
ai runner evoluti.
Ad ogni modo, sebbene le Tempo Run
aiutino la performance più nelle mezze
FOTO DI GETTY IMAGES
22 RUNNERSWORLD.IT
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Come inserirle nel piano
Le Tempo Run dovrebbero far parte del
Tre Magiche Formule
1 Tempo Run
tuo piano settimanale di allenamento sia
se corri per restare in forma, sia se stai cer- L E T E MP O R UN per il runner principiante
cando di stabilire il tuo nuovo record per-
sonale. Servono per aumentare il numero
di fibre muscolari a contrazione veloce e
D O V R E BBE RO 3 minuti camminata di riscaldamento
5 minuti corsa a ritmo facile
di quelle a contrazione lenta, a beneficio
di velocità e resistenza.
FA R PA R T E 8 minuti corsa a ritmo di Tempo Run
2 minuti corsetta lenta
Come aggiungerle al tuo programma?
Hai diverse possibilità. I runner che si D E L T UO P I A N O 5 minuti
3 minuti
corsa a ritmo facile
camminata di defaticamento
dedicano alle lunghe distanze possono
correre Tempo Run da 7 a 10 km al ritmo S E T T IM A N A L E Tempo Totale 46 minuti
della mezza maratona o della maratona.
I maratoneti possono arrivare fino a 15
km a un ritmo compreso tra quello della
mezza e quello della maratona, o a una
DI A L L E N A ME N T O
SIA SE CORRI
2 Tempo Run
classica
corsa di 21 km seguita da 8 km a un ritmo 3 minuti camminata di riscaldamento
compreso tra quello della mezza e quello 10 minuti corsa a ritmo facile
della maratona. Durante la preparazione P E R R E S TA R E 20-30 minuti corsa a ritmo di Tempo Run
di una maratona, in fase di costruzione si 10 minuti corsa a ritmo facile
possono inserire due di questi allenamenti IN F OR M A , 3 minuti camminata di defaticamento
ogni 3 settimane. Man mano che la gara
obiettivo si avvicina (ma prima dello sca-
rico), si può anche arrivare a correre una
S I A S E S TA I Tempo Totale da 46 a 56 minuti
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DI DA RIO M A RCHINI
«CIAO... MI CHIAMO DARIO, ho 44 anni, ultimi quattro mesi, ho prevalentemente Un’avventura differente da qualsiasi altra
faccio il giornalista. E sono un runner». Mi pedalato. Pedalato per correre. Per ritor- corsa a cui avessi mai partecipato. Non una
sono immaginato così, seduto in cerchio, nare sulla stessa strada, ma a velocità e con gara. Non un allenamento. Un viaggio.
presentandomi per la prima volta davanti prospettive differenti. Nessun cronometro da battere, nessun
a tanti altri runner ai Podisti Anonimi. avversario da superare. Solo una giornata
Come per molti altri, anche per me, la Per farlo mi sono posto un doppio obiettivo, da assaporare.
corsa in questi anni si è trasformata in riassunto dal progetto (in collaborazione
una necessità. Per stare bene. Per met- con Cyclist) The Bicycle Rise e sfociato Quando sono risalito in sella per la prima
tersi in gioco. Per divertimento. Anche nella partecipazione alla mia prima mani- volta non l’ho fatto in strada. L’ho fatto con
per lavoro. Ma dopo gli ultimi acciacchi festazione ciclistica: la Chase The Sun. MyCycling, training system di Technogym.
che mi hanno tenuto lontano dalla strada Duecentosettantacinque chilometri non- Per curiosità. O forse per sfida. MyCycling
per troppo tempo, ho dovuto trovare un stop, dal mare alla montagna, dal mattino è un modo diverso di avvicinarsi al cicli-
modo alternativo per riavvicinarla. Con alla sera, da est a ovest, dall'Adriatico al smo, sia per chi come me arriva da un altro
calma, senza fretta, cercando di ritrovare Tirreno, dall'alba al tramonto. Inseguendo sport, sia per chi già lo pratica. Si basa
una forma fisica ormai persa. Così, negli il sole. sull'allenamento neuromuscolare studiato
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e brevettato da Technogym (Technogym tentare le forze residue delle gambe. Un
Neuromuscular Training), incentrato sul
continuo cambiamento biomeccanico del
P E D A L A ND O, treno in corsa inarrestabile, seguendo con
la coda dell’occhio il sole scendere sempre
gesto sportivo dettato dal cervello, con
l’obiettivo di migliorare le caratteristiche C OME C OR R E ND O, più veloce per tuffarsi a sua volta in mare.
Fermare il cronometro, arrestare il GPS,
metaboliche e neuromuscolari ed innal- è stato un po’ come sospendere il tempo.
zare il proprio livello di performance. Lo HO C A PI TO CHE Come scattare una foto. Mille frammenti
stesso che avevo già provato correndo su che hanno raccontato una giornata su
Skillrun. Performante e allo stesso tempo T U T T O È P O S SIBIL E , due ruote.
divertente. E dopo duemila chilometri
corsi (tra strada e indoor) in sella alla mia
Cinelli Veltrix Caliper, lo scorso 22 giugno,
A NC HE C IÒ C HE S E MBR A Non nego che, a posteriori, la tentazione
di azzardare l’attraversata in solitaria l’ho
mi sono presentato al via della Chase The
Sun, insieme a Pier e Viola. Una staffetta IR R A GGIUNGIBIL E avuta. L’anima del runner. Un’idea che solo
quattro mesi fa non mi sarebbe mai passata
di centottanta chilometri a testa con la sola per la testa. Ma pedalando (come correndo)
voglia di viverla. ho capito che tutto è possibile, anche ciò
sole, ma prima il Sieve e poi l’Arno, fin sotto che sembra irraggiungibile.
Partenza da Cesenatico, attraversando la Torre pendente di Pisa. In mezzo un Il risultato di quanto fatto in questi mesi lo
il Porto Canale progettato da Leonardo, susseguirsi continuo di strappi, tanto dolci sto scoprendo in queste ultime settimane,
lungo un’immaginaria continua via che ci quanto cattivi, per riportare nuovamente ora che gli allenamenti di corsa sono tornati
ha condotto proprio verso Vinci, alla sua il testimone di Viola a Pier, dopo aver ad occupare la maggior parte della mia
casa natale. Le prime pedalate di gruppo le salutato Firenze da una prospettiva del preparazione e il peso sulle gambe dei
hanno fatte i miei due compagni, trascinati tutto nuova e aver attraversato il Chianti chilometri pedalati sta scemando. Ma oggi
a 40 chilometri orari alle 5 del mattino, e le sue distese infinite di vitigni verdi. oltre che runner, mi sento anche un po’
dopo che il sole aveva già dato il via alle Colline che si sono susseguite a cadenza ciclista. Magari non di quelli che si sparano
danze. Una lunga e lenta salita appen- costante fino all'ultima infinita salita di trecento chilometri alla volta o di quelli
ninica fino al Valico dei Tre Faggi, resa Buti. Lenta, incessante, invitante. Ultimo che scalano vette e passi come fossero
quasi proibitiva dal fortissimo temporale sforzo prima del grande finale. strade di campagna. In queste settimane
estivo in scena in quel di Predappio. Tanto Con il pomeriggio che si trasforma in sera, ho imparato ad apprezzare un mondo che
affascinante da spettatore, quanto terribile la discesa verso Tirrenia è stata come rin- si muove ad una velocità diversa, a volte
da protagonisti. correre l’ultima corsa, con il profumo della anche su strade diverse. Con l’aria fissa
La mia partenza è stata in vetta, lanciato salsedine a invadere sempre più insistente ad accarezzare il viso e l’occhio attento
verso il Mar Tirreno inseguendo non solo il le narici e la voglia di un bagno fresco a alla ricerca sempre di una nuova salita.
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DI M AGDA M A IOCCHI
SE VUOI DAVVERO PROVARE A CORRERE o mattino presto, magari prima di andare a uscite settimanali lungo le strade intorno
hai fatto conoscenza con il mondo del run- sdraiarti in spiaggia…, o la sera quando le a casa, su percorsi che magari non ti sono
ning da poco e vuoi continuare in questa temperature iniziano a rinfrescarsi. particolarmente graditi perché noiosi o
tua avventura, per prima cosa programma Se lavori, anche la pausa pranzo è ok, a disagevoli. In questo caso, però, per i tuoi
in anticipo le tue uscite. Ritaglia uno spazio patto però che tu possa muoverti in con- allenamenti del weekend scegli un contesto
fisso per la corsa nella tua giornata: evi- dizioni ambientali fresche (va bene anche gradevole e stimolante.
terai che i mille impegni, i programmi sul tapis roulant di una palestra con l’aria
della famiglia e gli altri stress finiscano condizionata) e abbia tempo sufficiente Poniti dei traguardi facili
per farti saltare l’allenamento. I momenti per correre, fare la doccia e mangiare un All’inizio, non porti traguardi troppo
migliori per uscire, adesso che fa caldo boccone con un minimo di tranquillità. ambiziosi, punta semplicemente ad arri-
ma le giornate sono ancora lunghe, sono il Se hai i minuti contati puoi fare un paio di vare a correre una certa distanza: 3, 5 o 10
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chilometri, senza badare al ritmo. Quando tipologia di scarpa da scegliere, adatta fondo (sentiero, asfalto, pista) e il ritmo
ci sarai riuscito, fissati come obiettivo di alle tue caratteristiche fisiche, al tuo tipo di corsa, puoi facilmente organizzare una
migliorare i tuoi tempi sulla distanza che di appoggio e anche al tuo ritmo di corsa. dozzina di allenamenti differenti, così da
più ti si addice. evitare di essere troppo ripetitivo nei tuoi
Trova un compagno allenamenti.
Fai attenzione alle scarpe Chiacchierando, i chilometri passano molto
Le calzature sono l’accessorio più impor- più velocemente e la fatica si sente meno. Valuta l’idea di una garetta
tante per un runner. Se per le tue primis- Trova un amico o convinci il tuo partner La competizione, contro gli altri o anche
sime uscite va bene anche un modello a correre con te, facendo però attenzione solo contro se stessi, è il sale della corsa.
similrunning, quando ti accorgerai che che proceda più o meno al tuo ritmo, così Scopri se vicino a casa tua o dove sei in
la corsa è lo sport che fa per te ne avrai da non rischiare che ti tiri il collo o di rime- vacanza organizzano qualche corsa su
bisogno di uno veramente da running, ben diare qualche infortunio forzando l’azione. strada su distanze brevi e iscriviti. Una
ammortizzato e confortevole. Scoprirai volta sulla linea di partenza, fai solo atten-
che farai meno fatica e che i tuoi muscoli Non essere ripetitivo zione a non partire a razzo trascinato
recupereranno più in fretta. Se corri sempre per lo stesso numero di dall’entusiasmo e a vivere bene, senza
Se non hai amici esperti in grado di con- minuti e alla medesima velocità, finirai particolari ansie, questa tua prima espe-
sigliarti, entra in un negozio specializzato con l’annoiarti e diventerai un corridore rienza. Si tratta di un assaggio: il mondo
nel running, dove sapranno indicarti la con una marcia sola. Variando il tipo di delle competizioni resta lì ad attenderti.
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DI BI A NCA BA LZA RINI
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IL GELATO ETICO DEL MARATONETA
Fabio Solighetto è un maratoneta 38enne, gelatiere di professione. Ma non
sono solo i 42 km a legarlo al mondo dello sport e in particolare del running, è anche il
contatto con la natura, perché con la sua famiglia ha scelto di produrre gelato nel modo più
naturale, «e in questo – spiega – la filosofia semplice della corsa mi è stata di ispirazione».
Solighetto è titolare di due gelaterie “L'Albero dei Gelati” a Monza e a Seregno, in Brianza,
oltre che di una gelateria e di un ristorante italiano a New York, nel quartiere di Brooklyn, a
pochi passi dal percorso della maratona e nella zona più “green”, tra le sobrie case di Park
Slope. Figlio d'arte (i genitori erano gelatieri in Brianza), laureato in Economia e con una car-
riera già avviata come manager d'impresa, Fabio aveva comunque aperto una gelateria per
far piacere alla madre che non voleva rinunciare al contatto con il pubblico.
Oggi la sua intera famiglia è impegnata in questo settore con un'attenzione per molti versi
inedita all'origine dei prodotti e all'etica della produzione agricola.
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La rivincita dei gusti alla crema tenute nel latte e nelle uova, minerali e
Tornando al gelato, i gusti alla frutta vitamine quali calcio, fosforo, vitamine
hanno un indice glicemico più elevato A e vitamina D.
rispetto a quelli alla crema, questo La presenza di zuccheri, e in particolare
perché contengono essenzialmente di una buona quota di proteine ad alto
zuccheri, ovvero carboidrati semplici valore biologico, rende il gelato un ottimo
che vengono rapidamente assorbiti dal recovery meal, ovvero un pasto adatto a
nostro intestino passando nel sangue. favorire i processi di recupero muscolare
Quelli alla crema, invece, oltre agli dopo l’attività fisica. Inoltre, soprattutto
zuccheri hanno un contenuto di grassi dopo uno sforzo intenso, può capitare
maggiore grazie alla presenza di com- di avere lo stomaco chiuso e mancanza
ponenti quali latte, uova, frutta secca, di appetito. Ecco che allora nel periodo
cioccolato, che rallenta l’assorbimento estivo può tornare utile il gelato che,
degli zuccheri. grazie alla sua freschezza e consistenza
Quindi è vero che il gelato alla frutta è morbida, è più gradevole da mangiare in
più “dietetico” rispetto quello alla crema, questa fase delicata.
ma è anche vero che presenta un indice
glicemico più elevato. L’ideale sarebbe Come si riconosce quello buono
quindi abbinare un gusto alla frutta con Sicuramente meglio preferire un gelato
uno alla crema. Inoltre, meglio preferire artigianale con ingredienti semplici e di
le coppette, poiché i coni e le cialde buona qualità a quello industriale. Come
hanno un indice glicemico che super assicurarsi un buon gelato artigianale?
addirittura quello del gelato. Primo, diffidando delle gelaterie che
presentano gusti che sfidano la forza di
Ideale dopo l’allenamento gravità, indice di un elevato contenuto
Una volta stabilito come scegliere il di additivi. Secondo, controllando che il
gelato, analizziamo ora quando. Sicu- colore del gelato assomigli il più possibile
ramente il momento più opportuno per all’ingrediente che conferisce il gusto.
concedersi un buon gelato è dopo una Poi, facendo attenzione a rispettare la
seduta di allenamento o dopo una com- stagionalità, soprattutto per quanto
petizione. Momento in cui ci ritroveremo riguarda i gusti alla frutta. Infine, ricor-
con le riserve energetiche svuotate grazie dando che più velocemente un gelato si
allo sforzo appena compiuto, e quindi gli scioglie, meno probabile è il contenuto
zuccheri che assumiamo con il gelato aggiuntivo di additivi.
verranno per la maggior parte utilizzati Tieni a mente questi semplici accorgi-
per ripristinare le nostre scorte. menti e gustati in tutta serenità, quando
Oltre agli zuccheri (che come abbiamo hai voglia, un buon gelato a fine allena-
detto in precedenza sono contenuti mento.
soprattutto dai gusti alla frutta) e ai
grassi, nei gusti alle creme troviamo Bianca Balzarini, biologa nutrizionista,
proteine ad alto valore biologico con- runner e sci alpinista.
PE R IL RUNNE R A DIETA
Anche per chi segue una dieta partico-
larmente restrittiva c’è la possibilità di
gustare un gelato fatto in casa, anche
senza aver bisogno dell’utilizzo della
gelatiera. Un’idea? Congelare per qual-
che ora una banana a pezzetti nel freezer
e successivamente frullarla assieme ad
un goccio di latte vaccino, o bevanda di
soia, e del cacao amaro o frutta secca
a piacere. In questo modo avremo
ottenuto un surrogato del gelato molto
gustoso e soprattutto senza zuccheri
addizionati.
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Correre
per star bene.
FIRENZE MARATHON TRAINING
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đŏ !(!ŏ,!.ŏ+#*%ŏ(%2!((+ŏ %ŏ.1**!.ċ
VACANZA SPORTIVA
đ CORVARA đ ISOLA D’ELBA
20-27 luglio 15-22 giugno
đ DOBBIACO 4-11 agosto
27 lug.-3 ago. 11-18 agosto
18-25 agosto
đ ALPE DI SIUSI 25 ago.-1 sette.
3-7 luglio
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DI M A X GR ASSI
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Quali vantaggi offre fare ricerca e svi-
luppo in Italia?
«Stiamo investendo tantissimo nella ricerca
e sviluppo. Sia a livello di termoregola-
zione, di aerodinamicità che di leggerezza,
di sudorazione, di comfort. Sono tutti
parametri fondamentali nella vendita di
un prodotto di fascia alta come il nostro.
Qui a fianco nascerà entro il prossimo anno
una palazzina che si chiamerà ‘Areas’ e
sarà dedicata esclusivamente alla ricerca
e sviluppo dei materiali. Questo si traduce
in innovazione: ci sarà il marketing, i desi-
gner, i laboratori per fare tutti i test e anche
un centro di diagnostica. Vogliamo dimo-
strare che i prodotti che noi produciamo
portano effettivamente dei vantaggi».
noi è anche il fatto di avere creato una MANAGER DI TRERÈ INNOVATION. PIÙ
rete commerciale solida. Nei paesi più IN ALTO, UNO SCATTO TRATTO DALLA
NOSTRA VISITA ALL’AZIENDA MODELLO
importanti abbiamo le nostre filiali, con AD ASOLA IN PROVINCIA DI MANTOVA.
i nostri dipendenti; non abbiamo il distri-
butore che acquista il nostro prodotto ed ‘Alpha’. Riguarda la costruzione delle la forma e non solo per il colore perché
ha anche tanti altri brand da seguire». maniche senza cuciture. Il senso è che il piede della donna è più affusolato».
si deve esercitare molta meno forza per
Nel 2019 avete ricevuto il premio ai piegare le braccia in avanti. Quindi ci si E per quanto riguarda l’abbigliamento?
Plus X Award 2019 come “Best brand muove molto meglio e si ha anche una «Anche qua, le collezioni sono diverse. Il
of the year” per l’alta qualità dei vostri maggiore capacità polmonare perché la vantaggio dei nostri pantaloni e maglie –
prodotti. Come ci si guadagna un rico- respirazione è facilitata». soprattutto della linea Alpha – è la massima
noscimento così prestigioso? libertà di movimento e poi la termoregola-
«È frutto del nostro entusiasmo e della Quali sono le caratteristiche dei pro- zione. Basta pensare a quando si è in griglia
passione ma anche della nostra disponi- dotti destinati al runner e in che modo e si aspetta di partire… fondamentale non
bilità di investimento. Si sono resi conti di lo aiutano?
congelarsi».
quanta innovazione è presente nei nostri «Partiamo dalle calze. Per il runner
prodotti. Prodotti prima inesistenti». sono un accessorio importantissimo.
Noi abbiamo creato una gamma di calze Perché un runner dovrebbe usare una
Nelle maglie avete sviluppato una adatte a tutti i podisti. Chi pesa 90 chili vostra maglia e non una tradizionale?
tecnologia innovativa che migliora la e va a 6’ al km deve usare una calza «Perché con la nostra maglia si suda meno
postura e contribuisce ad aumentare diversa da quello che finisce la maratona e soprattutto si ha una percezione di fresco,
la capacità polmonare e a facilitare la in 2:30’. Un po’ come la scarpa. Poi è anche d’estate. In natura, noi sudiamo per
respirazione. Può parlarcene? fondamentale la stagionalità. In inverno abbassare la temperatura. Se eliminassimo
«È la tecnologia Hypermotion di cui posso anche usare una calza in merino il sudore ecco che avremmo molto più
parlavamo prima. E ne abbiamo anche perché fa freddo. Noi abbiamo calze per caldo. Quindi questa idea di mantenere una
una più evoluta (al quadrato) che viene tutte le esigenze e differenziamo quelle pellicola di sudore sulla pelle ci permette
applicata sulla linea più performante da uomo da quelle da donna anche per di avere una temperatura più bassa».
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DI M A RCO TA ROZZI
È STATO L’UOMO DELLE “100 MIGLIA A che per lui era alla base di qualunque Fu proprio Lydiard a riconoscerne il talento
SETTIMANA”. Negli anni Sessanta, quando preparazione specifica, anche quella di nella corsa, quando il ragazzo aveva già 19
nessun mezzofondista veloce si sottopo- ottocentisti e millecinquecentisti. Un anni. Era il 1957, Peter correva forte ma era
neva ad allenamenti di resistenza così rivoluzionario, che nel 1960 predicava, goffo, dispersivo, stilisticamente imper-
“estremi”, Peter Snell aveva sposato con per dire, la necessità di praticare attività fetto. Ma aveva una dote che si adattava
convinzione il metodo di Arthur Lydiard, motoria per i malati di cuore, e qualche perfettamente ai metodi di allenamento
maestro che come spesso succede non fu anno più tardi fu pioniere del jogging del guru di Auckland: la determinazione
da subito profeta nella sua patria, la Nuova applicato alle masse. che gli faceva sopportare qualunque carico
Zelanda, e anche dopo aver portato tre suoi Peter Snell veniva da Opunake, borgo di di lavoro.
atleti sul podio olimpico di Roma, nel 1960, nemmeno 1.500 abitanti sulla costa sud- A diciannove anni, era già pronto per cor-
continuò a lungo ad essere considerato un occidentale di Taranaki, nell’Isola del Nord rere per la prima volta il circuito di Waiata-
outsider. della Nuova Zelanda. Da ragazzo era uno rua, un trail di 22 miglia (35,5 chilometri)
In parole semplici, Lydiard fu l’allenatore sportivo a tutto tondo. Giocava a rugby, a che era un banco di prova per i runner
che introdusse la periodizzazione nell’al- cricket, a golf, correva in pista. Era stato locali, e per un atleta che in allenamento
lenamento di mezzofondisti e fondisti, e una promessa nel tennis, arrivando a dispu- bruciava già un centinaio di miglia a setti-
di fatto la fase di “marathon conditioning” tare, da junior, i campionati neozelandesi. mana. Chiudere quell’impegno intorno alle
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due ore e mezza, e dedicarsi alla stagione scalfito le certezze, perché anche John
del cross durante l’inverno del 1958 fu il
primo passo verso le ribalte internazionali. “ N O N P E N S A I P IÙ A NIE N T E , Davies, suo compagno di squadra, sem-
brava più in forma di lui. Ma a una setti-
Quando alla resistenza il programma di
Lydiard fece seguire i lavori specifici su G U A R D A I DR I T T O D AVA N T I mana dall’appuntamento, in allenamento,
stampò un 1’47”1 negli 800 che lo rassicurò.
pista, la progressione risultò fulminea.
Tra il ’58 e il ’59, Peter portò i personali a A ME . D O P O IL T R A G U A R D O E fu, in effetti, una marcia trionfale. Nella
semifinale degli 800 fecero scintille il
5’15”8 nei 2000, a 1’51”6 nelle 880 yards, a
4’12”4 nel miglio. Vinse i primi titoli statali, MI S I AV V IC IN Ò R O G E R solito Kerr e il keniano Wilson Kiprugut,
astro nascente della specialità, entrambi
e all’inizio della stagione successiva fu
quarto ai nazionali di cross, dove appena MOE N S. C HI H A V IN T O, abbassando a 1’46”1 il limite olimpico. Ma
in finale Snell li sistemò tutti, uscendo
un anno prima si era classificato 55°.
All’inizio della stagione che portava alle GLI CHIE SI? T U, F U L A all’inizio dell’ultima curva e seminando gli
avversari nel rettilineo finale e chiudendo
Olimpiadi di Roma, era già in grado di
correre il consueto “test” del circuito di
S U A R I S P O S TA” in 1’45”1, davanti al canadese Crothers e
a Kiprugut.
Waiatarua in 2:12’45”. Quando arrivò la Nella gara dei 1500, il dominio fu ancora
convocazione per i Giochi Olimpici, non più incontrastato: all’imbocco del rettili-
restava che tradurre in ritmi veloci tutta neo, Snell aveva già la medaglia d’oro in
quella base di resistenza. Certo, per con- tasca, e sul traguardo rifilò un secondo
quistare il Grande Sogno serviva altro. A Dopo il traguardo, mi si avvicinò Moens. e mezzo al cecoslovacco Odlozil, mentre
Roma, Peter avrebbe dovuto superare i Chi ha vinto, gli chiesi? Tu, fu la risposta». Davies andava a conquistare un altro
propri limiti. Andare di gran lunga oltre Così Peter Snell, ventunenne neozelandese, bronzo per la causa del mezzofondo neo-
se stesso. era campione olimpico. Correndo in 1’46”3, zelandese. Per quattro anni, Peter Snell
nuovo record dei Giochi. In tre giorni di aveva affrontato carichi di lavoro impen-
LA GRANDE IMPRESA – Alle Olimpiadi, gare, aveva polverizzato il proprio limite, sabili per ogni altro specialista di 800 e
Snell si presentava con un personale di e all’improvviso si trovò puntati addosso 1500 al mondo. Aveva raccolto i frutti,
1’49”2 sulle 880 yards. Non aveva ancora tutti i riflettori. La grande atletica aveva dimostrandosi il migliore per un lungo
compiuto ventidue anni, e non aveva mai un nuovo fuoriclasse di cui occuparsi, la periodo di gloria e onori.
corso fuori dai confini nazionali. Un per- Nuova Zelanda un campione da ammirare
fetto sconosciuto, un outsider vero. Sotto ed applaudire. IL RITIRO – Nel 1965, ad appena ventisette
l’ala protettrice di Murray Halberg, altro anni, si ritirò dalla scena internazionale.
allievo di Lydiard che avrebbe in quei DOPPIETTA A TOKIO – Per quattro anni, Nel 1970 si trasferì negli Stati Uniti, per
giorni conquistato l’oro nei 5000 metri, Snell fu il dominatore assoluto sulle approfondire i suoi studi e conseguire
prese coraggio e sicurezza. distanze di 800 e 1500 metri. Nel 1962 il Bachelor of Science in Human Per-
Il programma era tosto: batterie eliminato- stabilì il primato mondiale nel doppio giro formance all’Università di California, e
rie e quarti di finale nella stessa giornata, il di pista (1’44”3), quello delle 880 yards quindi laurearsi in Exercise Physiology alla
31 agosto, semifinali il giorno successivo e (1’45”1). Nello stesso anno abbattè quello Washington State University, diventando
finale dopo altre ventiquattro ore. Quattro del miglio in 3’54”4, limandolo due anni quindi direttore dello “Human Perfor-
sfide sul doppio giro di pista in tre giorni, più tardi e portandolo a 3’54”1. mance Centre” all’Università del Texas.
contro tutti i migliori al mondo. Collezionò due ori ai Giochi del Com- Non ha mai smesso di correre per la pro-
Snell iniziò vincendo col personale, 1’48”1, monwealth, sempre fedele al metodo di pria salute, diventando anche negli anni
la prima batteria eliminatoria, Nei quarti allenamento di Lydiard, sempre sottopo- Novanta un quotato veterano nell’orien-
finì alle spalle del belga Roger Moens, nendosi a lunghe e durissime preparazioni teering. Si è cimentato in maratona, ter-
primatista mondiale, ma in semifinale lo invernali e alla regola delle “100 miglia a minando in 2:41’.
precedette con un altro primato personale, settimana”, prima di trasformare tutta I suoi record (allora mondiali) su 800 metri
1’47”2, mentre nell’altro turno brillava quella benzina in brillantezza da spendere (1’44”3, nel 1962) e 1000 metri (2’16”6,
un’altra nuova stella dei Giochi, il giamai- in pista. Quando accettò un lavoro fisso da nel 1964) sono tuttora primati nazionali
cano George Kerr (1’47”1, record olimpico). geometra, faceva andata e ritorno da casa neozelandesi. La sua bacheca è piena di
In finale, ognuno si portò la fatica di tre al posto di lavoro per aggiungere chilo- riconoscimenti: Member of the Order of
gare in poco più di quarantotto ore. Moens, metri alla razione quotidiana, che spesso the British Empire dal 1962, Officer of the
il più esperto, tentò di mettere d’accordo completava nel buio della sera. Order of the British Empire dal 1965, infine
tutti con una prova di forza, attaccando Alle Olimpiadi di Tokio, ovviamente, Knight Companion of the New Zealand
all’uscita dell’ultima curva. «Avevo un non era più uno sconosciuto. Era un top Order of Merit.
muro di atleti davanti, scelsi la via più breve runner, e l’appuntamento lo stava pre- Dal 2007, nel Cooks Garden della piccola
restando all’interno e poco alla volta iniziai parando da un anno esatto. Le ultime sei città di Opunake c’è una statua di bronzo
a pensare a una medaglia, vedendo gli altri settimane in altura lo avevano caricato che raffigura il campione che per bruciare
che si piantavano in rettilineo. Non pensai psicologicamente, e soltanto un’influenza due giri di pista più forte di tutti arrivò a
più a niente, guardai dritto davanti a me. alla vigilia dei Giochi ne aveva appena correre fino a 100 miglia a settimana.
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quali il grip anteriore fa la differenza. Da
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FOTO GETTY IMAGES
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Gli americani stavolta si sono superati,
IL TAPASCIONE, è noto, è schiavo delle per- scarpa non è solo un accessorio, è un con- progettando una scarpa usando solo un
formance, dei personal best, dei record e centrato di tecnologia e ricerca al servizio lunghissimo laccio adesivo. La “nacifra”
venderebbe la suocera al mercato nero, pur dello sport. viene venduta a rotoli da 5 metri, che vanno
di abbassare il proprio tempo di qualche Fin qui, nulla di strano, direte voi avidi poi avvolti intorno al piede del tapascio,
secondo. Ma si sa, smerciare parenti acqui- lettori. Ma quello che state per leggere potendo così personalizzare al meglio la
siti, qui in Italia è un reato e così ricorre ad è uno scoop degno del miglior Assange, calzatura, che si adatta perfettamente al
altri artificiosi metodi, sfogliando riviste una roba che Mata Hari farebbe la “ola”, piede tapascionico. Costo previsto intorno
come questa in cerca di consigli, suggeri- insomma un'inchiesta da premio Pulitzer. ai 600 dollari, ma in regalo c'è un pratico
menti, idee... fino a quando non si imbatte Infatti, siamo in possesso dei nuovi modelli set di forbici e cutter.
nella reclame dell'ultima mirabolante di scarpe da running, pensate dai grandi
scarpina da runner, che lo osserva con quel brand appositamente per noi tapasci. Pro- Lo so che manca ancora qualche mese, ma
fare sinuoso e patinato, promettendogli totipi che vedremo in commercio solo il non disperate, il 2020 si avvicina... e mi
prestazioni indimenticabili... perché la prossimo anno, ma che sono già stati testati raccomando, non vendete la suocera!
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LA SORPRENDENTE
STORIA DELLO
STREAKING
(SÌ, PROPRIO
QUELLI NUDI)
DI ERIN RYAN - FOTO GETTY IMAGES
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LA PRIMA VOLTA CHE VIDI DAL VIVO QUALCUNO COR-
RERE NUDO FU IL MARTEDÌ DELLA MIA PRIMA SETTIMANA DI ESAMI
FINALI ALL’UNIVERSITÀ DI NOTRE DAME. ERO UNA MATRICOLA DI 18
ANNI ALLA QUALE ERA CAPITATO FORSE QUATTRO VOLTE DI ASSI-
STERE A UN NUDO INTEGRALE MASCHILE, DUE DELLE QUALI ERANO
STATE ACCIDENTALI. E CREDO PROPRIO CHE LE MIE COMPAGNE
DI QUELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA FOSSERO SULLA MIA STESSA
BARCA.
Eravamo tutti riuniti al secondo piano piuttosto male. Alla fine mi congratulai con
della biblioteca di Hesburgh, in trepidan- un amico che aveva partecipato alla sfilata
te attesa della parata dei ragazzi che si come se avesse appena concluso una mis-
sarebbe tenuta nella Alumni Hall. Questi sione impossibile.
trotterellavano nudi nella sala interna de- In effetti lo era. Di solito i runner si occu-
dicata allo studio, intitolata a memoria di pano di corse più tradizionali. La corsa ha
un prete. Noi ridacchiavamo, sussurrava- una natura più dignitosa, che si conclude
mo. Non vedevamo l’ora. con un traguardo, magari una medaglia o
Non sapevo cosa aspettarmi. Arrivò un un record personale. Un po’ meno dignito-
gruppone di ragazzi nudi, molti dei quali so è correre per scappare da un animale, o
nascondevano il viso sotto un sombrero o dal vicepreside, che ti insegue. Però esiste
enormi maschere da Yoda. Di certo non anche una terza ragione per correre, ovve-
un gran spettacolo, soprattutto vedendoli ro farlo per divertimento o per provocazio-
correre. Stavo male per loro. Doveva fargli ne. Quel tipo di eventi ai quali facevamo da
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spettatori nei primi anni 2000. Il 1974 fu l’anno in cui lo streaking passò
Correre con le grazie al vento per prote- dall’essere una barzelletta sull’uomo nei
sta, attività detta streaking, è la prima cosa campus a diventare la moda del momento
alla quale si pensa quando si parla di “run come le pietre domestiche o le molle Slinky.
streaks” , e a quella strana idea di correre Lo streaking arrivò sulla copertina della ri-
dando tutto il meglio di te. Un po’ come pa- vista americana Life. Uno streaker solitario
ragonare un carlino asmatico con un ma- fece addirittura irruzione alla Notte degli
stino: sono sempre due cani. Uno streaker Oscar del ’74, un incidente in qualche modo
e Kipchoge sono due che corrono. Lo stre- preannunciato per ottenere la statuetta del-
aking è il cugino scemo della corsa, quel lo spirito di quell’epoca, come una guardia
vicino di casa un po’ matto. È una rifles- della security di uno stadio che blocca un
sione su noi stessi, su come interpretiamo invasore di campo.
le regole.
A quel tempo lo streaking si evolse coinvol-
Questo correre nudi, o quasi, in luogo pub- gendo più persone e trasformandosi in vero
blico ha pure una sua storia e le sue moti- spettacolo. Alla Stephen F. Austin State Uni-
vazioni. Nel XV secolo, gli adamiti prote- versity in Texas, gli amministratori organiz-
starono contro la moralità abbottonata del zarono un momento e uno spazio apposta
Sacro Romano Impero e lo fecero correndo per questa attività. Il più grande evento di
nudi nel loro villaggio boemo, come avreb- streaking avvenne nel marzo 1974 presso
bero potuto fare Adamo ed Eva se, come l’Università della Georgia: 1.543 persone
gli adamiti, avessero inteso la monogamia si spogliarono e cominciarono a correre. IN SENSO ORARIO, DALL'ALTO:
Jacqui Salmond con-
un peccato. Gli storici sottolineano che Anche la mia squadra delle Fighting Irish quista la buca 18 a St.
i quaccheri – i quaccheri! – ripeterono il era tormentata dalla moda dello streaking Andrews interrompendo
gesto degli adamiti nel XVII secolo, in pro- e posso immaginare che le studentesse del i British Open del 2000;
uno streaker riscalda la
testa verso la Chiesa d’Inghilterra e spesso primo gruppo ammesso alla Notre Dame nel pista prima della finale
incoraggiando gli spettatori a unirsi alla 1972, fossero probabilmente tanto scioccate dei 100 metri maschili ai
loro protesta. in biblioteca come lo ero io 30 anni dopo. Campionati del Mondo
2017; nel 2004, lo
streaker-superstar Mark
Il primo streaker americano fu uno stu- Negli anni ’70, lo streaking era inarrestabile Roberts ha ballato e si è
dente del Washington & Lee (poi chiamato e si evolveva man mano avvicinandosi all’e- lanciato sul campo del
Super Bowl XXXVIII.
Washington College) di nome George Wil- ra di Reagan. Durante il decennio dell’Io, si
liam Crump. Sebbene le sue motivazioni si espanse come attività “ego”: era un modo
sono perse nel tempo, fu sospeso per un se- per ottenere 15 minuti di gloria.
mestre dopo l’arresto per aver corso nudo Il primo evento sportivo di un certo livel-
attraverso la città che ospitava il college lo interrotto da uno streaker solitario fu la
nel 1804. Ma evidentemente questa sua partita di rugby Inghilterra-Francia al Twi-
idea gli portò fortuna: divenne dottore e, ckenham Stadium di Londra nel 1974, ça va
negli anni, un congressista. sans dire. Un australiano di nome Michael
DURANTE IL
Negli anni Sessanta, un gruppo di studenti O’Brien vinse la scommessa con un suo ami- DECENNIO
americani riscoprì la gioia degli adamiti di co inglese per aver corso nudo nel campo a
riunirsi in gruppo e di correre come mam- metà partita. Portando via O’Brien, un poli-
D E L L’ I O ,
ma li aveva fatti in luoghi pubblici, con ziotto nascose i suoi gioielli con il cappel- DIVENNE
tanto di disappunto dell’amministrazione lo della polizia, uno scatto che rimase nella
universitaria. storia dello streaking, o meglio, dello sport,
UNA
I testimoni non sanno definire il motivo o meglio, del 20° secolo. AT T I V I T À
per cui dei giovani adulti decisero di spo-
gliarsi e correre in giro nudi, ma le ragioni O’Brien fu l’ispiratore delle cinture nere di “EGO”:
potrebbero essere varie: cambiare atteg- streaking dei giorni nostri. Il più famoso fu ERA UN
giamento nei confronti della sessualità e Mark Roberts di Liverpool, che si è fatto
della nudità, dimostrare diffidenza nell’au- la sua corsetta nudo in ben 550 eventi, co- MODO PER
torità e nelle istituzioni e ottenere l’atten- minciando con una partita di rugby a Hong OTTENERE
zione dei media, obiettivo che lo streaking Kong nel 1993. Ma si presentò anche a par-
raggiunge facilmente. La gente ama essere tite di calcio, tornei di golf, a Wimbledon, 15 MINUTI
guardata! alle Olimpiadi e al concorso di Miss Mondo. DI GLORIA.
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IN SENSO ORARIO, DALL'ALTO:
È il 1974 quando gli stu-
denti mascherati della
Cal Poly State University
fanno irruzione nel Cigar
Factory Restaurant
a San Luis Obispo in
California; Melissa
Johnson si è unita alla
sessione fotografica
pre-match della finale di
Wimbledon 1996; Vitaly
Zdorovetskiy viene tra-
scinato fuori dal campo
alle finali NBA del 2016.
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Al termine dell’halftime del Super Bowl a posteriori, poteva approfittarne per riflet-
XXXVIII, Roberts irruppe nel campo ve- tere sulla sua moralità di quegli anni. Ma
stito da arbitro, si spogliò restando in tan- in linea di massima è un gioco per uomini
ga e ballò di fronte alla squadra dei Pan- bianchi perché è più facile per loro intrufo-
thers pronta per il calcio d’inizio, prima larsi a bordo campo senza essere infastiditi
che un linebacker dei Patriots lo placcasse. dalla security. Ed è pure più semplice girare
Fu arrestato e multato di mille dollari; il mondo senza fastidi, perché sanno che la
spiccioli se consideriamo che lo sponsor giustizia non userà una mano troppo pesan-
GoldenPalace.com pagò Roberts un mi- te contro di loro.
lione di dollari per l’impresa. Roberts è
diventato talmente famoso che la security Se lo streaking degli anni Sessanta e Set-
distribuiva la sua foto prima dell’inizio dei tanta sembrava essere guidato da un unico
grandi eventi sportivi in Gran Bretagna. spirito di divertimento e avventura che as-
Roberts è un purista, fa streaking perché somiglia a quello di un bimbo che si spoglia
ama intrattenere la folla nei momenti di e corre nudo durante una cena dei genitori
pausa di partite e tornei. Non interrompe con amici, c’è qualcosa di diverso nella no-
mai un gioco in atto, né porta messaggi po- stra cultura sempre più illuminata che por-
litici (tranne quelli che lo pagano). A lui ta un individuo a guardare il corpo nudo di
basta il “Ehi, un uomo nudo!” un altro senza il permesso degli spettatori.
In special modo se consideriamo che essere
Non a caso gli streaker moderni sono gui- obbligati a guardare la nudità non è sempre
dati dalla gloria social media, con un piz- divertente per chi osserva.
zico di perché politico. Vedi Vitaly Zdoro- Ora, alla Notre Dame, la corsa nudi da ubria-
vetskiy, meglio conosciuto con il nickname chi di una volta è diventata fonte di contro-
da youtuber VitalyzdTV, che irruppe in versia interna e di preoccupazione morale.
campo semi nudo in una finale dell’NBA Ed è comprensibile: c’è gente che vuole stu-
nel 2016 a Cleveland, Ohio, con le scrit- diare durante gli esami finali!
te TRUMP SUCKS sul petto e LEBRON 4
PRESIDENT sulla schiena. Vi è anche un tema di sicurezza da rispet-
Quando mancava un minuto e 12 alla fine tare durante gli eventi sportivi. Nel 1999, la
del quarto tempo e con i Warriors comoda- Princeton University dovette eliminare le
mente verso la vittoria, Zdorovetskiy fece sue Olimpiadi di Nudo dopo che sette stu-
la sua mossa, sfrecciando verso il campo e denti furono ricoverati in ospedale feriti
sbarazzandosi della T-shirt. La sua corsa perché nudi. Esistono anche provvedimen-
durò qualche falcata prima di essere scara- ti penali; non vale la pena finire nella lista
ventato a terra dalla security. dei criminali sessuali per una rapida scarica
di adrenalina dovuta all’aver interrotto una
Il video mozzafiato di cinque minuti sui partita di calcio. Forse risiede qui la ragione
NON È suoi eroici due secondi senza maglietta per cui gli streaker moderni, come Zdoro-
PIÙ IL vanta 7 milioni di visualizzazioni su You- vetskiy, lasciano le proprie grazie al coperto
PERIODO Tube. Non siamo più nel fiore degli anni
Settanta, ma alla gente lo streaking “spor-
anziché fuori all’aria aperta.
Lo streaking è l’esatto opposto di ciò che i
D'ORO tivo” piace ancora parecchio. runner amano della corsa. Le gare su strada
DEGLI Nonostante la sua resilienza, ce ne vuo- o trail richiedono mesi di programmazione
le ancora prima che lo streaking passi di e uniscono degli sconosciuti per tifare altri
ANNI moda. Lo streaking è di razza caucasica e sconosciuti che si sono allenati per mesi o
’70 MA di sesso maschile. Certo, pure le donne ci per anni. Togli tutta la dignità della corsa
I TIFOSI hanno provato. Erica Roe nel 1982 corse
nuda durante la partita di rugby Inghilter-
fatta di autodisciplina, impegno, attitudine
allo sport, ordine, e cosa ottieni? Un dician-
AMANO ra-Australia e si guadagnò il titolo di “Stre- novenne del secondo anno con addosso un
ANCORA aker di Twickenham”, sbaragliando il duro cappello da cowboy, che quella mattina può
lavoro di Michael O’Brien’s. Nel 2000, Jac- aver cannato gli esami di chimica organica
IL CAOS qui Salmond corse verso la buca 18 di St. ma che, per qualche minuto di gloria, viene
DELLO Andrews, interrompendo il British Open accolto come un eroe per aver stracciato i
STREAKER. per cantarne quattro a Tiger Woods che, nastri a Boston.
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Con i suoi 100
metri d’altezza, il RUN THIS CITY
Campanile di San Marco
è chiamato familiarmente dai
veneziani “El paròn” (il padrone
di casa). Costruito come torre di
guardia, servi a Galileo Galilei per
dimostrare il funzionamento del
suo telescopio al Doge. Nel
1902 crollò e fu ricostruito
esattamente come era in
10 anni.
di Max Grassi
FOTO DI PIERLUIGI BENINI
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VENEZIA A PASSO DI CORSA
S
criveva Dostojewsky: “Il
mondo sarà salvato dalla
bellezza”. Non possiamo
che essere d’accordo
con questa frase del
celebre scrittore russo,
convinti come siamo
che l’educazione al bello sia
AGOSTO 2019 alla base di ogni società civile.
Proprio per questo abbiamo
pensato al format “Run this
City” che si propone proprio
di andare alla scoperta delle
meraviglie architettoniche
del Bel Paese ma ad una
condizione: farlo correndo.
A chi non piace correre in
luoghi belli e suggestivi?
La risposta, chiaramente,
è scontata ed è per questo
che abbiamo scelto la città
gioiello per antonomasia:
Venezia. La Serenissima
rimane qualcosa di incantevole
e unico, e per condividere
questa esperienza abbiamo
voluto invitare – attraverso
un contest denominato
#RwRunVenezia – anche due
lettori a correre con noi. E la
redazione – come si usa dire in
questi casi “a suo insindacabile
giudizio” – ha scelto Chiara e
Nicolas tra centinaia di lettori
che hanno partecipato alla
nostra iniziativa su Instagram.
Per loro, oltre al fascino di
correre in questa città sospesa
sull’acqua e nel tempo, tra
calli, canali e antichi palazzi,
anche la fortuna di essere
ritratti da uno dei più celebri
fotograi di running al mondo:
il nostro Pierluigi Benini.
Ma non è tutto... oltre ad
essere stati ospiti per tre
giorni dell’organizzazione
di Venicemarathon (e aver
guadagnato un pettorale per
la gara del 27 ottobre) hanno
avuto in premio anche un
completo running da Uyn,
azienda leader nello sviluppo
di abbigliamento ad alto
contenuto tecnico.
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RIVA DEGLI SCHIAVONI
1
Eccoli Nicolas e Chiara, i
vincitori del nostro contest
#RwRunVenezia, mentre
corrono sulla celebre Riva degli
Schiavoni, tradizionale punto di
approdo per gli yacht più belli
del mondo. La riva prende il suo
nome dai mercanti provenienti
dalla Dalmazia che ai tempi
della Repubblica di Venezia era
chiamata anche Slavonia e che
qui approdavano con le loro navi
mercantili e avevano anche i loro
stand commerciali. La riva infatti
costituiva parte integrante del
porto commerciale di Venezia.
3 Il leone alato
La colonna di San Marco (insieme
a quella di San Tòdaro) è posta
all'ingresso di Piazza San Marco
2 /ISOLA DI SAN GIORGIO MAGGIORE verso il molo e il bacino. È
sormontata dalle statua del santo
Amatissima dagli sposi (per le foto ricordo con vista su Piazza San Marco) patrono della città: San Marco
l'Isola di San Giorgio Maggiore è separata dall'isola della Giudecca dal Evangelista nella tradizionale forma
piccolo canale della Grazia. Sull’isola si erge il celebre monastero, con la di leone. Secondo una leggenda
maestosa facciata della Basilica di San Giorgio Maggiore, progettata dal riportata da Sansovino nel XVI
popolare architetto Andrea Palladio (che oggi deiniremmo “archistar”), secolo, il leone di San Marco guarda
elemento essenziale del panorama osservabile dalla celebre piazzetta. ad Est per simboleggiare il ruolo
Durante il periodo napoleonico il monastero fu soppresso quasi di Venezia come protettrice della
completamente. L'isola divenne un presidio militare, e lo rimase anche con i cristianità in Oriente.
governi dell'Impero austro-ungarico e del Regno d’Italia.
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SAN ZACCARIA (DANIELI)
Uno degli approdi più comodi per visitare Piazza
San Marco è quello di San Zaccaria vicino al
prestigioso Hotel Danieli, costruito alla ine del
14° secolo, uno dei più noti 5 stelle veneziani.
Qui sorge un’antica chiesa risalente al IX secolo,
all'origine della città. Al suo interno vi sono sepolti
4
molti dogi ed è custodita la celebre pala del
1505 del Bellini “Madonna in trono col Bambino
e santi”. Nell'anno 1105 un terribile incendio
distrusse la chiesa dove - si racconta - morirono
asissiate più di cento monache che si erano
rifugiate nel sotterraneo ancor oggi esistente
sotto l'altare maggiore.
Palazzo
Ducale
Cuore del potere veneziano,
nel IX secolo il palazzo era
un castello fortiicato, poi
distrutto dagli incendi. Fu
ricostruito in marmo di Verona
con un portico di colonne in
pietra d’Istria e un loggiato
traforato. Era sede del
Governo, Palazzo di Giustizia
e residenza del Doge, capo
della Repubblica. Ospitava
anche il tribunale, le prigioni e
la camera del tormento (dove
si interrogavano i reclusi
appesi con una corda ai
polsi). Sul Ponte dei Sospiri,
sotto cui silano le gondole
degli innamorati, un tempo
passavano i condannati a
5
morte che sospiravano per la
libertà perduta (foto in basso).
6 /SAN MARCO
Costruita intorno all’anno 1000,
in origine per custodire il corpo
dell’evangelista Marco, la Basilica
(a croce greca con 5 grandi
cupole) rilette l’inluenza dell’arte
bizantina su Venezia, storica porta
tra Oriente e Occidente. Le pareti
interne sono rivestite di mosaici
dove l’oro richiama la luce divina.
Intorno a mezzogiorno, quando
la chiesa è illuminata dal sole, i
mosaici si rivelano in tutto il loro
splendore per regalare ai visitatori
uno spettacolo incantevole che li
I Runner in questo servizio indossano i capi
ripaga delle lunghe code sotto il
della collezione running UYN Alpha
sole per entrare.
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7 RIVA DEL VIN
Nicolas si gode una corsa sulla storica “Riva del Vin” con la
nostra Irene Righetti sotto gli occhi di due divertiti gondolieri.
Rinomata e conosciuta per la splendida cornice che la circonda
come il Ponte di Rialto, il Canal Grande, i Palazzi e le ondeggianti
Gondole, faceva parte dell'originaria Insula Rivoaltum, il centro
commerciale, cuore degli scambi terrestri e mercantili della
Repubblica di Venezia.
8 /PONTE DI RIALTO
Le due sponde del Canal Grande erano anticamente deinite
Riva de Ultra (dove c’era il mercato di Rialto) e Riva de Citra.
Un tempo l’unico collegamento era costituito da un ponte di
barche e solo successivamente venne costruita una struttura in
legno con la parte centrale mobile per permettere il passaggio
delle grandi galere. Incendiato nel 1310 e ricostruito, crollò nel
1444 sotto il peso della folla che assisteva ad un matrimonio.
Il progetto attuale di Antonio da Ponte fu ultimato nel 1591 e
rimase l’unico collegamento sul Canal Grande ino al 1854.
La Gondola
Per le sue caratteristiche di
manovrabilità e velocità la gondola
è stata, ino all'avvento dei mezzi
motorizzati, l'imbarcazione veneziana
più adatta al trasporto di persone in
città. La sua costruzione richiede più
di un anno di lavoro ed è composta
da 280 diversi pezzi, fabbricati
con 8 essenze di legname. Lunga
9
all'incirca 11 metri e di caratteristica
forma asimmetrica, con il lato sinistro
più largo del destro, può essere
condotta da uno a quattro rematori
che vogano alla veneta, cioè in
piedi e rivolti verso la prua, e con
un solo remo. Il tradizionale colore
nero dell'imbarcazione era dovuto
(in origine) all'uso della pece come
impermeabilizzante dello scafo. Il
nero è sempre stato considerato
un colore elegante, e quindi adatto
ad un mezzo di trasporto signorile.
All'epoca, il colore del lutto non era
il nero ma il paonazzo, colore simile
al rosso porpora. Il costo di un giro in
gondola di mezz’ora è di circa 80 euro
(che diventano 100 dopo le 7 di sera).
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Tutto pronto
per la Huawei
Venicemarathon
10
giro del mondo per la straordinaria
acqua alta che sorprese gli atleti
lungo il tratto di percorso veneziano,
quest’anno corre verso l’ambizioso
traguardo di diventare un evento ad
“Impatto 0” grazie al progetto Zero
Waste Blue. Una scelta al passo coi tempi e uno sforzo organizzativo che si concentrerà
soprattutto sul recupero della plastica per dar vita a nuovi prodotti, sulla differenziazione dei
rifiuti, sulla digitalizzazione dei processi, sull’abbattimento delle barriere architettoniche ma
soprattutto sull’incentivo a usare il trasporto pubblico su rotaia.
Partner di questo progetto sarà ancora una volta Trenitalia che adeguerà gli orari dei treni
IL PONTE di domenica 27 ottobre per consentire a tutti i runner di prendere in tempo le navette che
portano alla partenza di Stra e offrirà eccezionali sconti su treni regionali e nazionali.
DELLE TETTE Sempre nell’ottica del disincentivo all’utilizzo dell’auto, gli organizzatori propongono anche
pacchetti comodi e convenienti con partenza e ritorno in bus da 18 città italiane, includendo
l’alloggio, il pettorale e tutti i trasporti legati alla gara. Insomma, al singolo atleta o al gruppo
Meta di tanti turisti divertiti,
non resta che visitare la città e concentrarsi sulla gara.
ai tempi della Repubblica Ma correre la Huawei Venicemarathon significa anche correre nell’arte e nella storia, in un
tutta questa zona (Rio Terà percorso unico al mondo, che unisce un territorio ricco di storia e cultura come la Riviera del
de le Carampane) costituiva Brenta alla straordinaria Venezia, dove la fatica della maratona si stempera di fronte all’eterna
un vero e proprio quartiere a bellezza di questa città che vive sull’acqua e dove il tempo sembra essersi fermato.
luci rosse, in cui abbondavano Infine, la Huawei Venicemarathon (nella foto in alto possiamo vedere Nicolas e Irene mentre
indossano la maglia ufficiale fornita da Uyn che sarà data ai partecipanti dell’edizione 2019),
le case di tolleranza e una
oltre ad essere certificata a livello internazionale dalla I.A.A.F e riconosciuta dalla F.I.D.A.L
di queste si trovava proprio come maratona “Gold”, da quest’anno è entrata a far parte del prestigioso circuito Abbott
sopra al ponte de le Tette. World Marathon Majors Wanda Age Group World Ranking.
Le prostitute, afacciandosi Questo significa che le edizioni 2019 e 2020 saranno un fortissimo richiamo per tutti quegli
alle inestre in direzione del atleti italiani e stranieri che amano le “corse a punti”. La Maratona di Venezia, infatti, sarà uno
ponte sottostante, erano solite degli oltre 100 eventi di qualificazione che darà la possibilità a tutti gli iscritti (a partire dai 40
anni in su) di guadagnare punti di categoria utili per qualificarsi al campionato mondiale Abbot
adescare i passanti mostrando
Wanda Age Group del 2021. (Manuela Merlo)
loro i seni: da qui il nome.
Nicolas Locori,
triatleta ligure, è il
vincitore del contest
#RwRunVenezia e
per questo è stato
protagonista del nostro
shooting veneziano...
“Correre qui è surreale”.
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Italy by Run:
quando il turismo
si fa di corsa
Un grande aiuto per scegliere luoghi e percorsi da seguire
durante i nostri scatti ce lo ha dato Roberto Marin e lo staff
di “Italy by Run”. Il loro è un progetto di turismo sostenibile
nato nel 2015 con lo scopo di offrire entusiasmanti
esperienze nella città di Venezia senza intaccare la sua fragilità dettata da fattori di
carattere artistico, storico e ambientale. Negli anni successivi l’offerta si è espansa
alle città di Verona e di Milano. I tour sono dedicati a piccoli gruppi (massimo 6-10
persone per guida, a seconda del percorso), sia privati che incentive/team building.
I percorsi sono disegnati per offrire ai partecipanti una visita non solo alle icone, ma
anche a luoghi inusuali di rilevante valore storico-artistico e culturale, in una forma
diversa da quella proposta dal turismo di massa. “Vi mostreremo – ci ha detto Roberto
Marin – come vivono quotidianamente i locals (nonostante l’elevato afflusso turistico,
le città d’arte italiane hanno ancora un buon numero di residenti) e vi forniremo utili
informazioni per vivere al meglio il vostro soggiorno. Il tutto in modo dinamico, sano e
divertente”.
Italy by Run nasce da un’idea proprio di Roberto Marin e Giulia Abbruzzese, entrambi
desiderosi di combinare la passione per la corsa con le rispettive esperienze
professionali nel campo della sostenibilità e della creatività al fine di offrire ai turisti
una differente esperienza di visita. “Siamo attenti – continua Roberto - alle tematiche
di sostenibilità e ci impegniamo per ottenere uno scambio equo tra la risorsa turistica
e le città d’arte italiane al fine di preservarne la tipicità. I nostri tour leader sono
innanzitutto degli appassionati runner – svolgono attività agonistica e partecipano a gare Seniores e Master – oltre che
profondi conoscitori di Venezia e della sua vita cittadina. Vogliamo offrire ai visitatori di Venezia una esperienza turistica
sostenibile e sana. Vogliamo organizzare percorsi turistici di corsa, in condizioni spaziali e temporali fuori dalle logiche del
turismo di massa, che permettano di conoscere, vivere, godere della città senza lasciare un impatto eccessivo sulla stessa”.
11 CAFFÈ FLORIAN
Qui Giacomo Casanova vi corteggiava le dame e anche Carlo
Goldoni ed Ernest Hemingway lo frequentarono. È il più antico
cafè italiano e, insieme al Café Procope di Parigi, il cafè più antico
del mondo. Venne inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano
Francesconi con il nome di “Alla Venezia Trionfante”, ma diventò
quasi subito: “andemo da Florian”, dal nome del proprietario. Da
allora ha proseguito ininterrottamente ino ai giorni nostri la sua
attività, divenendo meta privilegiata di veneziani e turisti. Per una
corsa sotto gli storici portici del Cafè Florian si è unita a noi anche
Eleonora Corradini, Media Manager di UYN, runner con all’attivo
più di 110 maratone e ultra e una convocazione in Nazionale per i
prossimi mondiali di 24 ore in programma in ottobre ad Albi (Francia).
1 2 /ARSENALE
Eccoci davanti all’ingresso dell’Arsenale. Cuore
dell’industria navale veneziana a partire dal XII secolo, è
legato al periodo più lorido della vita della Serenissima:
grazie alle imponenti navi qui costruite, la Repubblica
Veneta riuscì a contrastare gli ottomani nel mar Egeo
e a conquistare le rotte del nord Europa. «È stata
un’esperienza unica – ci ha detto Nicolas dopo l’ultima
corsa - e nonostante le migliaia di turisti che assistevano
allo shooting mi sono sentito molto a mio agio. Sono
rimasto positivamente colpito dalla qualità del materiale
UYN. Abbiamo corso con una temperatura di quasi 30
gradi e con un tasso di umidità altissimo ma sono rimasto
sempre asciutto. È stato come avere una seconda pelle».
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13
Le maschere
Eleonora e Nicolas corrono
Un hotel a misura di runner
Nella nostra tre giorni
veneziana siamo stati
ospiti dell’hotel Indigo
Venice - Sant’Elena. Lo
abbiamo scelto perché la
zona di questa struttura è
ideale per i runner che, nel
visitare le magnificenze
della città veneta, non
vogliono rinunciare – al
mattino presto o in serata
– a qualche chilometro di
corsa.
in una tipica calle (la via
La struttura è immersa
veneziana, dal latino callis che nel tranquillo quartiere di
signiica "sentiero"). Al loro Sant’Elena, uno dei pochi
ianco, le celebri maschere. luoghi rimasti ancora
Durante il Carnevale i
veneziani si concedevano
trasgressioni di ogni tipo e
le maschere erano utilizzate
per mantenere l’anonimato
e consentire qualsiasi gioco
proibito, sia da parte di
uomini che da parte di donne.
Persino preti e monache
approittavano delle maschere
per celarsi e trasgredire
compiendo fughe amorose.
autentici di Venezia, e si trova a breve distanza dalla centrale Piazza San Marco, facilmente
raggiungibile con una passeggiata tra il verde del Parco delle Rimembranze - raro esempio di
parco pubblico in città - e la suggestiva Riva degli Schiavoni.
Originariamente un convento veneziano degli anni ‘30, Hotel Indigo Venice – Sant’Elena è oggi
un raffinato e moderno hotel, immerso nell’oasi di pace del Parco delle Rimembranze. Dopo
il restyling voluto da IHG Intercontinental Hotels Group, oggi l’hotel è gestito dal Gruppo HNH
Hospitality. L’ispirazione per il restyling prende spunto dalla storia, dal forte legame tra la
città di Venezia, considerata la porta dell’ovest verso l’Oriente, e la cultura bizantina. Piatti
e cuscini richiamano infatti le decorazioni e le palette di questa antica civiltà per un look
davvero eclettico.
L’hotel è inoltre in posizione strategica per visitare la Biennale di Venezia, immancabile evento
per gli appassionati di arte e architettura e polo d’avanguardia culturale che attira ogni
anno Ospiti da tutto il mondo. La sede dei Giardini della Biennale con i suoi trenta padiglioni
d’esibizione è a soli 10 minuti mentre l’Arsenale dista 20 minuti a piedi.
L’Hotel Indigo Venice – Sant’Elena, grazie alla sua location, regala un’esperienza che permette
di immergersi nella quotidianità di calli vissute ancora da veneziani residenti, lontano dal
trambusto delle aree turistiche più conosciute e dove si può respirare l’atmosfera della
vera anima di questa città. Esplorando il quartiere, ci si imbatte in via Garibaldi, animata da
botteghe locali e tradizionali bacari, dove assaporare il tipico aperitivo veneziano: il celebre
spritz con i suoi cicchetti. E, per una cena all’insegna dei piatti tipici della città lagunare
ecco, comodamente all’interno dell’hotel, il SaVor Restaurant Bar & Garden, punto di incontro
ideale per turisti e residenti.
Chiara Mantovan,
ultrarunner padovana,
è la vincitrice di
#RwRunVenezia. “La
Serenissima è davvero
una città magica.
Auguro a tutti di
correrci un giorno...”.
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L’EVOLUZIONE Jackal strizza l’occhio alle Ultra
del mountain Si comincia con Jackal, la prima vera calzatura da
mountain running dedicata alle distanze ultra. Comfort
e ammortizzazione sono le caratteristiche principali di
questa scarpa che si avvale della nuova tecnologia ad alto
running
ritorno di energia “Infinitoo”. Ogni dettaglio, dalla tomaia
alla suola, è studiato per favorire il comfort del piede su
lunghe distanze: dalla calzata ampia alla linguetta elastica
e avvolgente. Il tessuto superiore è in Net-Mesh.
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RESPONSIV DYNAMIC
Leggera e performante
la scarpa trail di Raidlight
In Italia si è fatta conoscere nel mondo del trail runing per
AD RIVER TRÙ
i suoi zaini super performanti e per i numerosi accessori
smart a disposizione dei runner sempre più esigenti. Ma
nella collezione del brand francese, pioniere nel trail fin
dal 1999, si sta consolidando sempre di più una collezione
La Saucony da trail
di scarpe da running fuoristrada che oggi conta quattro
modelli. La punta di diamante è la Responsiv Dynamic: un
modello molto leggero e performante che si caratterizza
per il suo design essenziale e per la tomaia ad asciugatura
personalizzabile
rapida.
La scarpa ha un peso di soli 290 grammi nel modello
maschile, ma è dotata di un’intersuola in EVA ben
ammortizzata (drop 6 mm). Anche questo modello è
dotato del sottopiede Sensor3. La tecnologia Sensor 3 La Mad River TR è una scarpa da trail. Il suo
è stata sviluppata dal gruppo Rossignol nei laboratori di design tradisce il DNA di calzatura decisamente
Montebelluna, il distretto calzaturiero italiano e consiste offroad e strizza l’occhio alla mai dimenticata
in un sottopiede di densità variabile, dotato di tre zone Peregrine 7, tuttavia questo nuovissimo modello
destinate ad assorbire gli urti derivanti dall’impatto della lanciato da Saucony in luglio ci ha incuriositi
corsa. Ciò assicura una migliore ammortizzazione e un e appassionati per alcune altre caratteristiche
maggior ritorno di energia. che, a suo modo, la rendono unica nel
La suola è dotata di un battistrada aggressivo versatile panorama del running.
e performante su tutti i tipi di terreno. Una curiosità: Si tratta di un modello da trail running
la scarpa utilizza la tecnologia NFC che permette, decisamente versatile perché è dotata di una
semplicemente avvicinando lo smartphone, di vedere intersuola in PowerFoam, con un leggero strato
sul proprio telefono tutte le informazioni sui modelli e il di Everun a contatto con la soletta interna,
mondo RaidLight. che la rende simile ai modelli più noti come la
È già in vendita al prezzo di 134,95 euro. Ride Iso 2 e la Kinvara 10. La differenza è che
in questo caso Saucony ha pensato a un drop
di soli 4 mm per rendere più naturale lo stile di
corsa.
A renderla diversa da ogni altra sono almeno
un paio di particolari: il sistema di allacciatura
è dotato di una doppia fila di occhielli che
consente la personalizzazione più versatile. Un
dettaglio non secondario per chi fa trail running
e necessita di una scarpa che supporti bene il
piede ma non stringa troppo in alcuni punti.
La seconda particolarità è nella suola, in gomma
Powertrac dotata di una particolare tassellatura
multidirezionale di spessore medio che si adatta
bene ad ogni terreno. Quando diciamo ”ogni”,
parliamo anche del ghiaccio. Perché questa
scarpa è predisposta anche per ospitare i chiodi
da ghiaccio.
La scarpa è anche dotata di una speciale
linguetta incorporata nella tomaia che avvolge
bene il piede per evitare l’ingresso di detriti
e sassi. È ben carrozzata sull’ampio puntale,
grazie a un rinforzo alto e spesso, ma al
contrario di quanto si possa pensare è dotata
di una tomaia molto traspirante, pensata per
drenare rapidamente l’acqua in caso di percorsi
bagnati. La nuova Mad River Tr è già in vendita
al prezzo di 129 euro.
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Si fa presto a dire corri... Quando
LE DUE FACCE
si tratta di correre sul serio, di mettersi
alla prova, allora il running assume una
dimensione unica. Lo abbiamo sperimen-
tato in quello che a prima vista potrebbe
apparire un esperimento di laboratorio,
in realtà è stata innanzitutto una bella
avventura che ci ha portati a esplorare
e a mettere in relazione due mondi del
running che vivono parallelamente e che
soltanto alcune volte si intrecciano. Par-
dell’Endurance
liamo del mondo dell’ultra running e di
quello dell’ultramaratona, due facce di
una stessa medaglia, quella che fa par-
te dell’endurance, o più comunemente
dell’ultrarunning. Due tribù di runner ap-
parentemente mossi dalle stesse motiva-
zioni, e dalla stessa capacità di raccogliere
e portare con sé chilometro dopo chilo-
metro soferenza e sacrificio. In realtà due
mondi molto diversi tra loro.
GRAZIE AGLI AMICI DI BOA FIT SYSTEM, Protagonista di questa nostra avventura è
ABBIAMO MESSO IN RELAZIONE DUE MONDI DEL stato Simone Leo, ultramaratoneta di casa
nostra, celebre per essere stato il primo
RUNNING CHE VIVONO PARALLELAMENTE E CHE a portare a compimento tutte le “Seven
Sister”, le sette gare ultra più diicili e
SOLTANTO ALCUNE VOLTE SI INTRECCIANO: faticose al mondo. Dopo un obiettivo di
ULTRA RUNNING E ULTRAMARATONA, DUE FACCE tale portata, che Simone ha concluso nel
gennaio scorso correndo la Brasil 135 (una
DI UNA STESSA MEDAGLIA. corsa da 225 chilometri e 6000 metri di
dislivello), è facile che si sia a caccia di
DI ROSARIO PAL A ZZOLO nuovi obiettivi e nuove motivazioni. Ed è
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ciò che gli abbiamo oferto noi di Runner’s
World invitandolo in Austria, grazie agli Boa Fit System,
amici di Boa Fit System, a correre una fra-
zione dell’Infinite Trails, la gara di ultra-
l’evoluzione del comfort
trail che adidas definisce il “World Cham- di calzata
pionship del trail running”. Tra oltre 700
atleti provenienti da ogni angolo del mon- In principio le parole d’ordine di
do; tra tanti campioni del trail e squadre Boa erano “rapido e preciso”.
Oggi il brand americano nato tra
agguerrite, Simone è entrato a far parte del
le Rocky Mountain si appresta a
Team Pr di Boa Fit System, cimentandosi compiere 20 anni di vita durante
in una due giorni di gare quasi non stop su i quali la sua mission nel settore
un percorso di complessivi 130 chilometri sportivo è profondamente
(+ 15 di prologo). Su e giù per le vette della evoluta, soprattutto in direzione
regione di Gastein, nello splendore delle del comfort e della sicurezza.
Molti runner hanno imparato a
Alpi salisburghesi. conoscere questo sistema di
Per Simone, novarese di nascita ma mila- allacciatura presente su diversi
nese di adozione, è stata una prima assolu- modelli dei principali brand
ta tra sentieri e rocce. E che prima! (Asics, adidas, New Balance,
Il team PR Boa Fit System era composto Saucony e La Sportiva, per citarne
dallo spagnolo Pol Puig Collderram, dal alcuni). Una rotella semplice ma
geniale, che è in grado di regolare
francese Cedric Masip e dal nostro Simo- l’allacciatura della scarpa in modo
ne. L’intera squadra ha esordito nella se- pressoché millimetrico, favorendo
rata di giovedì 27 giugno in un prologo di una chiusura personalizzata della
15K e 900 metri di dislivello che è stato un scarpa o di qualsiasi accessorio
po’ l’aperitivo del weekend che stava per sportivo. Non a caso il brand nato
come Boa System negli ultimi anni
seguire. “Un aperitivo mica male, perché il è evoluto in Boa Fit, a sottolineare
giorno dopo mi sono svegliato con un mal come l’aspetto di comfort abbia
di gambe che non avevo avuto nemmeno assunto un ruolo fondamentale
dopo 400 chilometri di corsa non stop”, nello sviluppo della tecnologia.
racconta Simone tra il serio e l’ironico. “Boa lavora con molti dei più
Sabato alle 4 del mattino il via alla gara importanti brand al mondo con
l’obiettivo di realizzare scarpe da
vera e propria dal centro del paese di Ga- running capaci di eccellere per
stein. Con Cedric chiamato a correre alle il comfort di calzata – spiega Michael Kabicher, Boa Account Manager, ma anche
4 del mattino la prima frazione di 25K, un atleta di altissimo livello nel trail running -. Negli ultimi anni la nostra tecnologia è
trail di media diicoltà con quasi 2mila evoluta proprio per cercare di rispondere al meglio alle esigenze di consumatori
metri di dislivello. A Simone, memori della esigenti come i runner. Abbiamo prodotto un sistema di allacciatura più leggero e
ridotto nelle dimensioni. I cavi che garantiscono l’allacciatura sono stati realizzati in
sua fama di ultrarunner, è stato aidato il fibre meno rigide di quelle metalliche.
tratto più lungo: 60K e 3600 metri di disli- Ma l’evoluzione più importante si è avuta quando abbiamo cominciato a progettare
vello. Pol Puig ha chiuso in bellezza la gior- le nuove calzature insieme ai brand. In questo modo, il Boa Fit System è
nata con una corsa al tramonto e in nottur- perfettamente integrato nella scarpa e consente il massimo del comfort. Un esempio
na di circa 40K e 2100 metri di dislivello. di progettazione integrata è quello che abbiamo recentemente realizzato con La
Simone ha corso ininterrottamente per Sportiva sulla nuova VK Boa. In questa leggerissima scarpa da Vertical running
il sistema Boa aziona
circa 12 ore per portare a termine la sua una serie di alette che
missione; ha scalato due vette e corso su avvolgono perfettamente
creste a circa 2500 metri di altitudine. Ha il piede tenendolo fermo
sfidato il caldo e il sol leone. “E’ stata un’e- e rispettando a pieno il
sperienza incredibile che diicilmente po- comfort della calzata”.
Sebbene il Boa Fit
trei paragonare a una delle mie ultrama- System sia molto diffuso
ratone – confessa quasi stupito per come nello sci e nel ciclismo
possa essere diversa la soferenza in questi sta riscuotendo molto
due mondi del running -. Devo dire che in successo nel mondo del
alcuni momenti ho provato una soferen- running, in particolare
za che non avevo mai provato nemmeno sui modelli da trail
running, dove il comfort
nei momenti più diicili di un’endurance. di calzata e la stabilità
Il mio limite più evidente è stato nella ca- dell’allacciatura sono
pacità di afrontare pendenze che nel trail fattori molto importanti.
sono più repentine e in alcuni casi proibiti- Tuttavia, anche nel settore
ve. Certamente la mancanza di allenamen- stradale alcuni dei modelli
più performanti utilizzano
to specifico ha giocato il suo ruolo. Invece, questo sistema per
sono rimato afascinato dai paesaggi e dal- favorire una allacciatura
la possibilità di correre in luoghi che mai più avvolgente.
avrei immaginato di trovare”.
RUNNERSWORLD.IT 55
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SPECIALE
RECUPERO
FOTO DI DINO BONELLI
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Recovery
questo
sconosciuto
Il recupero è una fase
importante di allenamento
tanto quanto quella di carico.
Scopriamo quali metodologie
sfruttare per efettuarlo e
come applicarlo al meglio
dopo ogni diversa gara e
allenamento.
DI FULVIO MASSINI - FOTO GETTY IMAGES
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L
a maggior parte dei run- no due o tre settimane, in relazione danno origine a un macrociclo, che
ner ha in genere diicoltà ai giorni di allenamento possono, ad costituisce in pratica il periodo di
a digerire il concetto della esempio, essere fatte una o due sedute preparazione specifica per una gara.
parola recupero. Durante di prove ripetute durante la settima- Ad esempio, le 16 settimane della pre-
la mia attività sono state na, più un medio. E nel weekend una parazione specifica per la maratona
numerose le battaglie fatte con vari tempo run o un lunghissimo, nel caso sono un macrociclo, costituito da 4
atleti per convincerli sulla neces- sia in programma una maratona. mesocicli di 4 settimane, a loro volta
sità di staccare la spina e dar modo Il periodo di scarico dura, in genere, strutturati in 3 microcicli di carico e 1
all’organismo e all’apparato osteo- una settimana: la quantità dei chilo- di scarico. Una simile organizzazione
muscolare-tendineo di non essere metri deve essere ridotta del 40-50% garantisce, con le adeguate persona-
sempre sotto pressione. e gli allenamenti di qualità devono es- lizzazioni, l’ottimizzazione dei pro-
sere limitati ad uno, di durata comun- cessi di allenamento.
IL GIOCO DEI CICLI que inferiore a quello della settimana
L’allenamento, lo sappiamo tutti, fa precedente. I MEZZI DEL RECUPERO
bene alla salute, così come una ra- La settimana di scarico termina sem- Il recupero serve a ripristinare le scor-
zionale partecipazione alle gare. Ma pre o con una gara di avvicinamento te di glicogeno nel fegato e nei musco-
tutto ha un limite. Per ottimizzare le a quella principale o con un test o un li, ad abbassare i livelli dell’ormone
prestazioni e soprattutto rimanere allenamento particolarmente impe- dello stress (il cortisolo), a ottimizzare
in salute bisogna alternare periodi di gnativo. gli effetti del DOMS (Delayed Onset
carico a periodo di scarico. E anche a L’insieme dei periodo di carico e sca- of Muscle Soreness), a riparare i mi-
periodi in cui è necessario proprio non rico, definiti microcicli, originano i cro danni muscolari che si verificano
far nulla. mesocicli. Un mesociclo è costituito durante la corsa e a stabilizzare l’equi-
Durante i periodi di carico, che dura- da 4-6 microcicli. Diversi mesocicli librio ormonale. Attenzione, i DOMS
non devono essere visti come un ele-
mento negativo, perché questi piccoli
dolori che compaiono 24-48 ore dopo
l’allenamento o la gara generano adat-
tamento e quindi miglioramento della
prestazione.
Dopo questa premessa di tipo metodo-
logico, vediamo come poter recupera-
re nel miglior modo possibile dopo le
gare che settimanalmente corriamo
nel weekend o dopo certi allenamen-
ti più impegnativi del solito. Prima di
entrare nello specifico, facciamo una
veloce carrellata sui mezzi usati per
recuperare.
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Il recupero serve a ripristinare le scorte
di glicogeno nel fegato e nei muscoli
Il lento di rigenerazione. Consi- Il day after. È uno dei mezzi di al- diminuisce fortemente il suo efetto).
ste nel correre per 40-60 minuti a rit- lenamento destinati soprattutto alla Ottimo anche il giorno dopo la gara.
mo di CRMF (Corsa con Respirazio- preparazione della maratona. Con-
ne Molto Facile). Si tratta di un valido siste nel correre da 4 a 6 volte i 200 Il massaggio. Soprattutto se fat-
mezzo di recupero da programmarsi metri (o 5-8 volte i 100 metri) a ritmo to entro le due ore, ha effetti molto
da uno a tre giorni dopo aver corso di- della mezza maratona, recuperando 1 positivi sul recupero della fatica post
stanze dai 5 km alla mezza maratona. chilometro a ritmo maratona. Il chilo- gara e nella gestione dei DOMS. Sono
Anche alla fine di un allenamento in- metraggio totale da raggiungere non stati riscontrati effetti positivi anche
tenso o di una gara, invece di fermarsi deve superare i 10-12 km. Il day after sulle difese immunitarie. Abbassando
di scatto, è consigliabile correre anche deve essere fatto il giorno subito dopo il livello del cortisolo, farebbe infatti
solo 4-5 minuti a ritmo di CRMF. il lunghissimo (fatto dopo due giorni aumentare il numero dei linfociti, che
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Se si ha tempo, la pennichella a loro volta contrastano l’azione degli
agenti virali.
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tore o il contatto con il bastone (stick) menti tipo pasta e riso). La pennichella no i muscoli durate l'attività.
sono decisamente più piacevoli. pomeridiana va benissimo. Chi ha tem-
po e voglia è bene che la faccia. Le ripetute brevi. Anche se può
La respirazione diaframmatica. sembrare strano, l’esperienza matura-
Inspirare gonfiando la pancia ed espi- Le calze a compressione. Soprat- ta sul campo mi ha insegnato che cor-
rare sgonfiandola e tirandola dentro, tutto quelle complete di piede sono rere 10-12 ripetute di 200 o 300 metri
verso il centro dell’addome, costituisce molto utili dopo lo sforzo, perché fa- verso la fine della settimana successiva
una sorta di massaggio alle ghiandole voriscono il ritorno venoso e forni- alla gara serve a facilitare il recupero. Il
surrenali che, abbassando i livelli degli scono una sorta di auto massaggio ritmo delle prove deve essere pari al rit-
ormoni dello stress, favorisce il rilassa- permanente. mo di una gara di 3 km per chi ha corso
mento e il sonno. i 5K; di una gara di 5 km per chi ha fatto
L'alimentazione e l'integrazione. i 10K e di una gara di 10 km per chi ha
Il sonno. È senza dubbio il miglior Entro 40-50 minuti (ma meglio mezzo- corso la mezza maratona.
modo per recuperare sia dopo l'allena- ra) dal termine di gare o allenamenti,
mento sia dopo la gara. Contribuisce al devono essere assunti carboidrati ad Gli esercizi di forza. Soprattutto
recupero delle riserve di glicogeno e fa- alto indice glicemico, proteine e sali mi- con il passare degli anni, la forza si per-
vorisce la produzione di GH (l'ormone nerali. Esistono varie tipologie di inte- de con facilità estrema. Allenamenti
delle crescita) ottimizzando gli effetti gratori già pronti a questo scopo. In al- blandi a carico naturale o con elasti-
del DOMS. Dopo la gara, una bella dor- ternativa una fetta di pane con il miele ci possono essere inseriti già dal terzo
mita (che deve essere di almeno 6 ore, e qualche fetta di bresaola o prosciutto giorno dopo tutte le gare e gli allena-
ma meglio se di 8) favorisce il recupero. possono andare bene. Anche se oggi va menti di qualità.
Un allenamento o una gara serali pos- molto di moda, sconsiglio di bere birra,
sono disturbare il riposo. In questi casi, semplicemente perché, contenendo al- Fulvio Massini, running coach,
allenatore specialista Fidal, diplomato ISEF,
una volta coricati, si può eseguire la re- cool, afatica ulteriormente il fegato che
Master in Psicologia dello Sport,
spirazione diaframmatica per rilassarsi ha già dovuto lavorare molto intensa- founder di Fulvio Massini Consulenti Sportivi
(è utile anche inserire nella cena ali- mente e a lungo per rifornire di glicoge- – fulviomassini.com
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Ogni distanza ha il suo Il recupero di una gara di 5 km è diverso da quello
DOPO UNA GARA DI 5 KM • Dopo il terzo giorno: 30-40’ a ritmo corretto, immergersi in acqua fredda,
CRMF, stretching ed esercizi di forza. massaggio (o automassaggio) alle gambe,
• Subito dopo: 4-5' di corsa a ritmo di stretching, calze compressive, esercizi di
CRMF, mangiare e/o bere in modo corretto, • Dopo il quarto giorno: 40-50’ CRMF, respirazione diaframmatica e dormire.
efettuare un massaggio (o automassaggio) stretching, esercizi di forza o ripetute brevi.
alle gambe, fare stretching, esercizi di • Il giorno dopo: 30-40’ bici o nuoto o
• Dopo una settimana: allenamento libero.
respirazione diaframmatica e dormire. passeggiata a RMF (Respirazione Molto
Facile) o eccezionalmente day after,
• Il giorno dopo: 30-40’ di corsa a ritmo di DOPO UNA MEZZA MARATONA stretching, calze compressive.
CRMF e stretching. • Subito dopo: 4-5’ CRMF, mangiare e/o • Dopo il terzo giorno: 40-50’ di bici o
• Dopo il terzo giorno: 30-40’ di corsa a bere in modo corretto, immergersi in acqua
nuoto o passeggiata a RMF (Respirazione
ritmo di CRMF, stretching ed esercizi di forza. fredda, efettuare un massaggio alle gambe,
Molto Facile), fare stretching e usare calze
• Dopo il quarto giorno: 40-50’ di corsa a stretching, calze compressive, esercizi di
compressive.
ritmo di CRMF, stretching, esercizi di forza o respirazione diaframmatica e dormire.
• Dopo il quarto giorno: 40-50’ di bici o
ripetute brevi. • Il giorno dopo: 30-40’ a ritmo CRMF o
nuoto o passeggiata RMF (Respirazione
• Dopo una settimana: allenamento libero. 30’ di bici o nuoto RMF (Respirazione Molto
Molto Facile), stretching, esercizi di forza e
Facile), stretching e calze compressive.
calze compressive.
DOPO UNA GARA DI 10 KM • Dopo il terzo giorno: 30-40’ a ritmo
• Dopo una settimana: esercizi di forza +
• Subito dopo: 4-5’ di corsa a ritmo CRMF, stretching ed esercizi di forza.
stretching + 30’ CRMF.
CRMF, mangiare e/o bere in modo corretto, • Dopo il quarto giorno: 40-50’ a ritmo
immergersi in acqua fredda, efettuare un CRMF, stretching e ripetute brevi. DOPO UN TRAIL
massaggio (o automassaggio) alle gambe, • Dopo una settimana: esercizi di forza + • Subito dopo: mangiare e/o bere in modo
stretching, calze compressive, esercizi di stretching + 60’ a ritmo CRMF. corretto, immergersi in acqua fredda,
respirazione diaframmatica e dormire. massaggio (o automassaggio) alle gambe,
• Il giorno dopo: 30-40’ a ritmo CRMF, DOPO UNA MARATONA stretching, calze compressive, respirazione
stretching e calze compressive. • Subito dopo: mangiare e/o bere in modo diaframmatica e dormire.
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di una maratona. Qui le varie modalità caso per caso.
• Il giorno dopo: 30-40’ di bici o nuoto o • Il giorno dopo: 20-30’ di bici o nuoto o deve essere corso a ritmo CRMF). Mangiare
passeggiata RMF (Respirazione Molto Facile) passeggiata a RMF (Respirazione Molto e/o bere in modo corretto, immergersi in
o eccezionalmente day after, stretching e Facile) o eccezionalmente day after, acqua fredda, massaggio (o automassaggio)
calze compressive. stretching e calze compressive. alle gambe, stretching, calze compressive,
esercizi di respirazione diaframmatica e
• Dopo il terzo giorno: 40-50’ di bici con • Dopo il terzo giorno: 30-40’ di bici o
dormire.
variazioni di ritmo o nuoto o passeggiata RMF nuoto o passeggiata RMF (Respirazione
(Respirazione Molto Facile), stretching e calze Molto Facile) o eccezionalmente day after, • Il giorno dopo: allenamento di day
compressive. stretching e calze compressive. after, fare dello stretching e usare calze
• Dopo il quarto giorno: 40-50’ di bici o compressive.
• Dopo il quarto giorno: 40-50’ di bici
con variazioni di ritmo (se non sono state nuoto o passeggiata RMF (Respirazione • Il giorno successivo al day after: riposo o
fatte il giorno prima) o nuoto o passeggiata Molto Facile), stretching, esercizi di forza, 40’ di corsa a ritmo CRMF + allunghi di 80-100
RMF (Respirazione Molto Facile) o ripetute calze compressive. metri correndo al ritmo gara della mezza
brevi (se non sono state fatte il giorno • Dopo una settimana: esercizi di forza + maratona in scioltezza e decontrazione (il
prima), stretching, esercizi di forza e calze stretching + 50-60’ bici CRMF. recupero fra ogni allungo deve essere corso
compressive. a ritmo di CRMF).
• La settimana successiva: ripetere quella
• Dopo una settimana: esercizi di forza + precedente pedalando fino a 60 minuti o • Il terzo giorno: 60-70’ a ritmo CRF (Corsa
stretching + 30’ CRMF. camminando fino a 75 minuti o nuotando fino Respirazione Facile) + allunghi di 80-100 metri
a 40’. La ripresa della corsa è prevista dopo correndo al ritmo gara della mezza maratona
DOPO UNA ULTRA MARATONA due settimana dalla gara con 30-40’ CRMF. in scioltezza e decontrazione (il recupero
O UN ULTRATRAIL fra ogni allungo deve essere corso a ritmo
• Subito dopo: mangiare e/o bere in modo DOPO IL LUNGHISSIMO CRMF).
corretto, immergersi in acqua fredda, • Subito dopo: 4-5’ di corsa CRMF + • ll quarto giorno: allenamento di prove
massaggio alle gambe, stretching, calze 4-5 allunghi di 80-100 metri correndo al ripetute (5-7 x 1 km a ritmo gara della mezza
compressive, esercizi di respirazione ritmo della mezza maratona in scioltezza e maratona, con recupero di 1 km a ritmo gara
diaframmatica e dormire. decontrazione (il recupero fra ogni allungo della maratona).
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Allenati
dormendo
Riposare è importante quanto allenarsi attivamente. È infatti durante
il sonno che il corpo è in grado di tradurre in beneicio il lavoro svolto,
grazie a un processo di recupero del tutto naturale.
DI DARIO MARCHINI- FOTO GETTY IMAGES
I
l sonno è un mezzo di alle- mento che a loro volta determinano il questo desiderio del tuo organismo
namento. Può suonare strano, miglioramento della prestazione. che ti permetterà di recuperare meg-
ma è così. È durante il sonno L’ideale sarebbe riposare almeno 7-8 lio l’allenamento e andare più forte
che si ricostruiscono le scorte ore a notte. Ma anche un sonnellino in gara. Se sei al lavoro, approfitta
di glicogeno e si stimola la pro- durante la giornata può avere la sua della pausa cafè e concediti un micro
duzione dell’ormone della crescita. utilità. Quando ci si allena la mattina sonno di 2-3 minuti, magari dove nes-
Dormire serve a recuperare, e il re- o all’ora di pranzo, è normale avere al suno ti possa vedere. Se invece sei in
cupero è un requisito fondamentale pomeriggio la necessità di dormire. auto, fermati in un’area di sosta e fatti
perché si attuino i processi di adatta- Se ne hai la possibilità, asseconda un pisolino dopo aver programmato
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la sveglia del cellulare, in modo da
all’eccesso di cortisolo,
poter ripartire quando vuoi una volta
riposato. OVER 30: TRE 1\ Esci a fare
una camminata
Secondo i ricercatori
l’ormone dello stress
che aumenta negli
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Smaltire
la fatica
Dopo ogni corsa i muscoli rimangono
inevitabilmente segnati dai nostri
allenamenti. Saper riconoscere il tipo di
dolore e adottare la giusta cura può fare la
diferenza tra cadere in un infortunio o no.
DI SERGIO MIGLIORINI - FOTO GETTY IMAGES
L
a vera sfida di ogni run- a convivere con certi dolori e distin- Il dolore che invece compare dopo
ner non è allenarsi duro, guerli, per adottare le misure idonee 24/48 ore dal termine di allenamen-
ma recuperare in tempi a recuperare meglio. ti o gare viene indicato come dolore
adeguati. La differenza Il dolore muscolare che compare muscolare ritardato o DOMS (Delay-
fra un atleta di livello e ai polpacci o al quadricipite subito ed Onset of Muscle Soreness). La cau-
gli altri runner è la capacità di recu- al termine dell’allenamento o della sa è sempre la contrazione muscola-
perare più velocemente la fatica degli gara, spesso si accompagna all'in- re eccentrica in allungamento, con il
allenamenti. Ogni gara o allenamento nalzamento degli enzimi muscolari conseguente danno alle fibre musco-
lascia nei muscoli, nei tendini e nelle (CPK, LDH) e a volte anche alla pre- lari e al loro sostegno connettivale.
articolazioni dolori immediati o ritar- senza di sangue nelle urine (mio- Sono particolarmente i lavori inter-
dati. Ogni mattina ci svegliamo con un globuminuria). Tutto questo è la vallati, le gare, i fondi lunghi e le cor-
doloretto... conseguenza di un danno delle fibre se collinari, che favoriscono la com-
La corsa di resistenza crea giornal- muscolari indicato come rabdomioli- parsa dei DOMS. Soprattutto i nuovi
mente impatti sull'apparato locomo- si. È una evenienza tutt'altro che rara lavori che vengono inseriti repen-
tore e le contrazioni muscolari ec- e che diventa una emergenza medica tinamente li favoriscono, perché il
centriche lasciano il segno nelle fibre se si accompagna a un’importante di- runner non è abituato alle loro solle-
muscolari. Il runner deve abituarsi sidratazione. citazioni. Le fibre danneggiate vanno
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incontro a riparazione e permettono
COME ACCELERARE I TEMPI
Ghiaccio Caldo durante la settimana,
di allenarsi ancora più duramen- Applicalo subito dopo Applicalo sui lascia stare. Rischieresti
te, ma questo continuo “turnover” l’allenamento su tendini, muscoli dopo 24 ore di subire a breve una
di danno e ricostruzione, negli anni muscoli o articolazioni dall’allenamento e lesione muscolare
per 10/15 minuti. Puoi gara. Aumentando la importante (strappo).
porta a problemi. anche immergere gli arti circolazione sanguigna
inferiori in acqua fredda apporterà nutrimento Nuoto e ciclismo
Dopo anni di corsa o acqua e ghiaccio. È un al muscolo sofferente. Dopo una gara o un
semplice accorgimento Il metodo più semplice allenamento molto
Negli atleti che praticano la corsa di che permette di ridurre è quello di utilizzare impegnativo, nuota
resistenza da molti anni, il tricipi- dolore e infiammazione. un asciugamano o pedala, subito o il
te surale (il muscolo del polpaccio) è Utile anche la crioterapia imbevuto di acqua calda. giorno seguente. Il cross
sistemica (vedi pag. Ovviamente, se non si training è una delle
normalmente fibrotico, perché i con- 80) che porta, per una tratta di DOMS ma di una pratiche più efficaci per
tinui microtraumi portano alla sosti- durata non superiore vera lesione muscolare, recuperare le fatiche
tuzione delle fibre muscolari con aree ai 3 minuti, ad una il calore non va applicato e i dolori muscolari.
temperatura fra i meno subito (devi mettere il Un’attività in scarico
cicatriziali. Inoltre, il runner over 40 100°C e i meno 160°C. ghiaccio), ma solo dopo effettuata anche solo
ha un fisiologico incremento della L’esposizione del corpo qualche giorno. per 30 minuti ti farà
componente connettivale e i tempi di al freddo ha proprietà recuperare più in fretta
antinfiammatorie, Stretching della sola corsa.
guarigione di ogni lesione muscolare, analgesiche, È utilissimo nel ridurre
piccola o grande che sia, sono aumen- antidolorifiche, i dolori muscolari post Massaggio
tati rispetto al giovane. stimolando la esercizio. Va effettuato È utilissimo per
circolazione sanguigna, con gradualità e in relax decontrarre i muscoli
Non solo. In questi casi c’è una pre- il sistema endocrino, per allungare i muscoli tesi e dolenti. Se in gara
valenza dei fenomeni riparativi ci- immunitario e il sistema tesi e rigidi. Se non lo c’è un servizio massaggi
catriziali su quelli rigenerativi. Il nervoso centrale. effettui con regolarità all’arrivo, approfittane
subito. Utile anche
muscolo è così rigido, dolente, e pre- l’idromassaggio.
senta dei noduli fibrosi formati da
aree cicatriziali che riducono anche Fibrolisi
Non c’è niente di meglio
l’eicienza della vascolarizzazione e per frammentare i noduli
della capacità di neoformazione va- fibrosi che impediscono
scolare. Sono quelle lesioni muscolari alle fibre muscolari di
scorrere fra di loro.
croniche che tanti disturbi causano Lavorando con gli uncini
in molti runner, particolarmente al smussi il medico esperto
polpaccio, e che disturbano gli alle- libererà il muscolo dalle
aderenze fibrotiche che
namenti anche per mesi. ti disturbano. È bene
Dot t. Sergio Migliorini, specialista in effettuare periodiche
medicina dello sport e in medicina fisica sedute per raggiungere
e riabilitazione, è presidente della Com- lo scopo. È un lavoro
missione medica della ITU (Federazione lungo ma efficace.
Internazionale Triathlon).
UTILE A SAPERSI
Aminoacidi Abbigliamento Camminare scalzo o
e maltodestrine compressivo con le infradito subito
L’assunzione subito Le calze e le calzamaglie dopo l’attività fisica non
Fans dopo un duro allena- compressive sono molto ti aiuta a recuperare la
Gli antinfiammatori mento o dopo una gara utili per accelerare il fatica muscolare.
alleviano velocemente di aminoacidi e malto- recupero della fatica Anzi la peggiora.
il dolore muscolare, destrine permette un muscolare negli arti
ma vanno utilizzati con recupero più veloce. inferiori. Sonno
discrezione perché Se l’assunzione avviene Il sonno è il miglior
ritardano i processi di nella prima mezzora, il Scarpe e ciabatte amico del recupero.
riparazione. Usa quelli recupero delle scorte di adeguate Cerca quindi di liberarti
che sei già abituato glicogeno muscolare è Quando sei a casa, usa dagli impegni serali e
ad assumere, ma solo più veloce. In commer- ciabatte o zoccoli che punta a riuscire a dor-
dopo lo sforzo e se c’è la cio si trovano diversi abbiano un tacco più mire almeno 6/8 ore
necessità. prodotti utili allo scopo. alto dell’avampiede. tutte le notti.
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Mangia
Recupera
bene
meglio
Una corretta
alimentazione
è la base
da cui partire
per un corretto
recupero
sportivo.
DI BIANCA BALZARINI
FOTO GETTY IMAGES
È
risaputo che adottare ravvicinati o competizioni a tappe, e Una mezzora fondamentale
una corretta strategia al- non solo. Ma cosa accade a livello fisiologico al
imentare prima di un al- Gli obiettivi principali che deve avere termine di un’attività fisica? In questo
lenamento o di una com- l’alimentazione nel post allenamento
momento, e in particolar modo nel-
petizione è importante al sono quelli di andare a ripristinare le
la prima mezzora, si apre la così detta
fine di massimizzare il rendimento scorte energetiche che si sono consu-
mate durante l’attività fisica, ripara- finestra anabolica, momento in cui il
sportivo.
re le fibre muscolari che, soprattutto nostro organismo è molto attivo nel ri-
Tuttavia anche quello che si mangia
nella fase immediatamente succes- in uno sport come la corsa, saranno pristinare le scorte energetiche. Ecco
siva a uno sforzo gioca un ruolo fon- molto danneggiate per i continui im- che allora diventa importante andare
damentale per ottimizzare i tempi patti con il terreno, e ripristinare i li- ad assumere attraverso l’alimentazione
di recupero, cosa molto importante quidi e i sali minerali che si sono per- i nutrienti necessari per questo scopo.
soprattutto nel caso di allenamenti si attraverso la sudorazione. Gli zuccheri, ricavati da alimenti ad
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ciliegie, lamponi, more, fragole e susine indice glicemico, sono particolarmente
(o anche spezie come cannella, curcu- indicati per il ripristino delle scorte di
ma e zenzero) sono indicati per ridurre glicogeno e yogurt che, attraverso i fer-
i DOMS, ovvero i dolori muscolari a in- menti lattici contenuti, favorisce da un
sorgenza ritardata di cui spesso il run- lato la digestione, spesso compromessa
ner si lamenta il giorno seguente a una in questa fase, e dall'altro aiuta a rafor-
gara o a un allenamento impegnativo. zare il sistema immunitario, anche lui
Capita frequentemente, soprattutto messo alla prova da un’attività fisica in-
dopo uno sforzo molto intenso, di non tensa frequente.
provare appetito, di avere difficoltà I carboidrati, soprattutto quelli ad alto
nell'assumere alimenti solidi. Ecco al- indice glicemico, dovrebbero essere as-
lora che una buona strategia può essere sunti nelle prime fasi al termine dello
quella di optare per soluzioni liquide, sforzo, mentre le proteine dovrebbero
come prodotti con formulazioni speci- essere distribuite nelle 24/48 ore se-
fiche appositamente studiate per il post guenti, in base all'intensità dell’eserci-
allenamento o gare, spesso etichetta- zio, facendo in modo tale che in ogni
ti con la dicitura “recupero”. Oppure pasto consumato sia presente una fonte
succhi di frutta che, grazie all'elevato proteica di buona qualità.
alto indice glicemico (che in questa fase COLAZIONE A colazione non deve mai con della feta o mozzarella, pomodorini
sono particolarmente indicati), saran- mancare una buona quantità di liquidi come freschi e basilico.
no utilizzati dal nostro organismo per tè, tisane o spremuta d’arancia, a cui aggiun-
gere una fonte di carboidrati complessi MERENDA A merenda è perfetto uno
ricostituire le scorte di glicogeno, ovve-
(presenti per esempio nelle fette di pane yogurt con dei frutti di bosco freschi.
ro la nostra riserva di zuccheri, a livello integrale) e una fonte di proteine e grassi,
epatico e dei muscoli. Gli aminoacidi, ricavati da ricotta o yogurt greco, accom-
che si ottengono da alimenti contenenti pagnati da marmellata o miele. CENA Per cena una porzione di carne,
preferibilmente bianca come quella di pollo
proteine, serviranno invece per andare o tacchino, oppure del pesce con patate e
a riparare le fibre muscolari danneg- SPUNTINO A metà mattina un frutto e
una manciata di frutta secca. verdure.
giate. Senza dimenticare l’assunzione
di liquidi e frutta fresca, utile per l’ap- PRANZO Il pranzo potrebbe iniziare DOPO CENA Dopo cena ci si potrebbe
porto di sali minerali e vitamine. So- con una porzione di verdure crude per poi concedere un po’ di cioccolato fondente
prattutto frutti di colore scuro come proseguire con un piatto di pasta condita e un frutto fresco.
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Nike Joyride Run Flyknit
la scarpa che mancava
C
orrendo in un qualsiasi
parco vi sarete sicura-
Nike presenta la prima calzatura pensata per mente resi conto che ac-
le corse “easy” e rigeneranti. Il suo segreto è un canto ai normali percorsi
asfaltati è quasi sempre
nuovo sistema di ammortizzazione basato su presente un sentierino parallelo rica-
microsfere, che pur mantenendo l’intersuola vato sull'erba. Questo tracciato creato
dai runner è il segno che molto spesso
reattiva, favorisce la luidità dell’azione e il chi corre cerca percorsi più morbidi
riposo del piede. e “più facili”. È evidente che la corsa
sull'erba e su sterrato offre al nostro
DI ROSARIO PALAZZOLO corpo una sensazione di maggiore
morbidezza e di facilità nella corsa.
Hanno pensato proprio a questo i tec-
nici dello Sport Research Lab di Nike
(NSRL) nello studiare e mettere a
punto una nuova calzatura, o meglio
una nuova generazione di calzature
per alcuni versi rivoluzionarie. Perché
il loro compito è proprio quello di ren-
dere l'azione della corsa “più facile” e
meno impegnativa per i muscoli e più
in generale per tutto il corpo.
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Dalla schiuma questa generazione di calzature deve
alle microsfere garantire. Fin dalla prima calzata la
Sebbene i sistemi come Nike Zoom sensazione è quella di avere una scar-
Air nelle loro evoluzioni si siano di- pa che si adatta perfettamente al pie-
mostrati piuttosto versatili e adatti a de. Certo, non si tratta di una calza-
una moltitudine di runner e di pre- tura leggera (323 g) o prestazionale,
stazioni, questa volta Nike ha voluto ma di un modello adatto alle giorna-
alzare l'asticella del comfort. te nelle quali si privilegia il comfort
Il tradizionale concetto di inter- e la facilità nella corsa. L'esperienza
suola in schiuma solida è stato di Nike Joyride Run Flyknit è deci-
superato attraverso un'idea sem- samente inedita e unica nel mondo
plice quanto geniale: l'uso di mi- della corsa, nel quale fino ad oggi si
crosfere in mescole ammortizzanti. è sempre privilegiato l'aspetto della
Di fatto l'intersuola è realizzata con performace, piuttosto che l’aspet-
una gabbia in schiuma solida dotata to “easy” volto a facilitare le corse.
di quattro diverse “capsule” riempi- Tuttavia si tratta di un'esperienza fa-
te con una moltitudine di coloratissi- cilmente esportabile in ogni ambito
me microsfere in schiuma. Per avere sportivo. Inoltre, Nike Joyride Run
un'idea, le capsule all'interno dell'in- Flyknit non si limiterà al running,
ma verrà proposta con nuovi modelli
tersuola, contengono migliaia di pal-
Nike Sportswear e Nike Kids.
line colorate, esattamente come, in
dimensioni più grandi, accade nelle
sale giochi per bambini riempite di
sfere in plastica che servono ad am- LA RECOVERY ROUTINE DEL COACH HUBER ROSSI
mortizzare gli urti e le cadute.
Dopo uno sforzo fisico intenso, per prima cosa Huber Rossi (allenatore professio-
Nell'intersuola della Nike Joyri-
nista e praticante di discipline di endurance) fa una decina di minuti di stretching,
de Run Flyknit, le sfere scivolano e divisi in tre serie in cui tiene le posizioni
si spostano tra loro adattandosi in per almeno 40 secondi. I primi muscoli
modo perfetto al piede e creando una che ha bisogno di distendere sono i qua-
sensazione di comfort decisamen- dricipiti e quelli della zona lombare. Poi
te personalizzata ad ogni tipologia e prosegue con una doccia alle gambe in
forma di piede. cui alterna acqua calda e fredda. Natural-
mente è anche molto attento a reintegrare
Inoltre, la presenza di fori non colle- acqua, sali minerali e zuccheri, magari
gati tra loro permette di diferenziare con uno spuntino di frutta. Il giorno suc-
i livelli di ammortizzazione e di ri- cessivo, se ha affaticato troppo i tendini
sposta nelle diverse zone della scar- si concede una pedalata agile in pianura,
pa: il posteriore presenta un maggior altrimenti una easy run di una mezz’oretta,
numero di sfere per fornire maggior magari su sterrato, indossando la Nike
Joyride Run Flyknit: una scarpa soffice,
assorbimento dell’impatto; sul meso-
che segue il piede alla perfezione grazie
piede la loro presenza è regolata per alla morbidezza della sue beads.
facilitare una transizione fluida e ga-
rantire stabilità; sull'avampiede il si-
stema di ammortizzazione è invece
progettato per sfruttare al massimo
il ritorno di energia in fase di spinta.
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adattarsi al piede, fornendo quella
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I segreti per
stare bene
La corsa è resistenza e voglia di non fermarsi mai. Ma corsa
deve anche essere riposo e recupero post-allenamento.
Fondamentale per correre più a lungo ed evitare il rischio
di infortuni. Ecco diverse soluzioni e utili strumenti per
accelerare e migliorare il recupero di energie e di forza dopo
una gara o un allenamento intenso.
DI CRISTINA PICCINOTTI
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Gli efetti positivi
della crioterapia
sono molteplici,
non solo in ambito
riabilitativo e medico,
ma anche in quello
sportivo. Esporsi solo
per qualche minuto
a temperatura
sotto i 100°C può
davvero migliorare e
massimizzare il tuo
recupero isico.
DI ROSARIO PALAZZOLO
Come nuovi
sotto zero
L
a scienza sportiva è da sem- minuti) a temperature estremamente infiammatorie e aumenta le citochine
pre alla ricerca di nuove basse, causa la costrizione dei vasi san- antinfiammatorie. Dunque il primo ef-
tecniche e strumenti per guigni per favorire il flusso di sangue fetto è di riduzione dell’infiammazione.
migliorare le prestazioni e verso gli organi interni. Al contrario, L’ipotermia, inoltre, impedendo la tra-
ridurre i rischi di infortu- tornando a temperature normali, i vasi smissione ai recettori della pelle degli
nio. Per questo motivo negli ultimi 10 sanguigni si dilatano e il sangue arric- impulsi del dolore, ha efetto antidolori-
anni gran parte del mondo sportivo si chito fluisce di nuovo nel resto del cor- fico e analgesico. Infine, a quella tempe-
è rivolto con attenzione alle tecniche di po, favorendo l’ossigenazione muscola- ratura il muscolo non riesce a rimanere
recupero basate sull’esposizione del cor- re, la riduzione delle infiammazioni e la contratto, creando un efetto miorilas-
po per brevi periodi a temperature bas- produzione di endorfine. Generalmente sante».
sissime, di oltre 100 gradi sotto lo zero. la prima sensazione che si ha dopo la
I sostenitori di questa pratica, oggi nota crioterapia è di leggerezza e sollievo im- Un trattamento difuso
come crioterapia, sostengono che i be- mediato dal dolore infiammatorio. Sebbene la tecnica richiami da vicino la
nefici sono notevoli in caso di affatica- «Il primo effetto dell’esposizione del vecchia idea di bagno ghiacciato (frigi-
mento, trattamento di lesioni e nel man- corpo a queste temperature è quello di darium), che nasce addirittura nell’An-
tenimento dell’eicienza muscolare del contribuire a una vasocostrizione im- tica Roma o forse anche precedente-
corpo degli atleti. portante dei vasi sanguigni – spiega il mente, i risultati della crioterapia sono
In modo molto semplice, l’esposizione dott. Massimo Gualerzi, cardiologo e decisamente diversi. La crioterapia si-
istantanea del corpo per periodi di po- co-fondatore di The Longevity Suite stemica, in quanto trattamento scienti-
chi minuti (generalmente si va da 3 a 4 –. Riduce e inibisce le citochine pro- fico, è stata teorizzata dal medico russo
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Alexander Baranov, che alla fine degli
anni ‘80 mise a punto un protocollo spe-
cifico e i primi modelli di apparecchi,
enormi ed estremamente costosi. Negli DOPO LA
anni la tecnologia si è evoluta, anche
grazie all’utilizzo di gas come l’azoto o GARA, LA
di strumenti elettrici più contenuti, fino CRIOTERAPIA
a proporre strumenti di dimensioni più
ridotte e dai costi più accessibili. Tanto
HA UN
che oggi molti club sportivi dispongono EFFETTO
di apparecchi per la crioterapia e anche MOLTO
in Italia è facile sottoporsi alla terapia sia
nei centri medici che in numerose SPA o EVIDENTE SUL
nelle palestre più attrezzate. RECUPERO,
Come funziona MA VA FATTA
Nella crioterapia sistemica si espone IL PRIMA
per pochi minuti il corpo nudo a tem- POSSIBILE
perature tra i -85 e i -100 gradi Celsius.
È necessario proteggere le estremità
del corpo indossando calzari, calze di
lana, guanti e, nel caso delle criocame-
re total body, anche paraorecchie e una gli atleti che avevano utilizzato la crio- In Italia sono poco meno di 100 gli ap-
mascherina che copre bocca e naso. terapia miglioravano la loro resistenza parecchi installati nei centri che forni-
Gli efetti nel dopo allenamento (o dopo generale grazie a tassi più bassi di con- scono il servizio di crioterapia. The Lon-
gara) sono principalmente quello antin- sumo di ossigeno e a un battito cardiaco gevity Suite nei suoi centri ha scelto di
fiammatorio, determinato dal processo inferiore e, più in generale, segnalavano utilizzare criocamere a funzionamento
di vasocostrizione/vasodilatazione e minor sforzo percepito rispetto al grup- elettrico che raggiungono temperature
dalla liberazione di citochine antin- po placebo. vicine ai –100°C, preferendole a quelle
fiammatorie (IL10) e dall’inibizione di «La crioterapia post gara ha un effetto ad azoto, più diffuse sul mercato. «La
quelle proinfiammatorie (IL2), chemo- molto evidente di accelerazione del re- nostra è stata una scelta dettata dalla ne-
china IL8 e PGE2. cupero – sottolinea ancora il dott. Gua- cessità di sicurezza e dalla ricerca della
Muscolarmente aiuta la risoluzione del- lerzi –, tuttavia è necessario che sia fatta massima efficacia. La crioterapia con
le sindromi dolorose da affaticamento nel tempo più ravvicinato possibile ri- l’azoto utilizza un gas che viene spruz-
e delle sindromi miofasciali. Aiuta la spetto alla prestazione. Una crioterapia zato nella camera, producendo basse
guarigione delle tendinopatie acute o fatta una o due ore dopo la gara ha più temperature. Tuttavia è risaputo che l’a-
da sovraccarico. Secondo alcuni studi senso di una fatta il giorno dopo. Inoltre, zoto è un gas che merita diverse atten-
ha efetti positivi anche nel trattamento è molto utile sottoporsi alla crio con con- zioni, perché l’esposizione diretta può
delle lesioni capsulo-legamentose e del- tinuità nel percorso di programmazione provocare ustioni. Inoltre si tratta di un
la cartilagine articolare. di una gara, perché crea un sottofondo gas pesante, che rende più complesso il
In una ricerca condotta nel 2015, e pub- di aumento dei globuli rossi e dell’ema- mantenimento della stessa temperatura
blicata dall’International Journal of tocrito che genera un benessere genera- in ogni punto della sauna. In aggiunta,
Sports Physiology, sono stati testati un- le e riduce lo stato di afaticamento. Non le criocamere elettriche consentono una
dici runner di endurance. Dopo un alle- sottovaluterei l’effetto di una crio pre esposizione al freddo di tutto il corpo,
namento ad alta intensità, gli atleti sono gara (in questo caso parliamo dell’uso compresa la testa, aiutando la produzio-
stati sottoposti a un’ora di recupero pas- di un apparecchio total body nel quale ne di adrenalina e noradrenalina. Alcu-
sivo a una temperatura di circa –20°C anche la testa è esposta alle basse tem- ni studi dimostrano che aiuta a produr-
durante la quale alcuni effettuavano perature) che favorisce la produzione di re anche il Bdnf (fattore neurotrofico
una sessione di crioterapia di tre minuti, adrenalina e noradrenalina, che per due cerebrale) che rallenta l’invecchiamento
mentre un gruppo placebo camminava o tre ore migliora la nostra propensione cerebrale, scoperta che è valsa il premio
per tre minuti. La ricerca ha rivelato che alla prestazione». Nobel a Rita Levi Montalcini».
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Parola
I migliori consigli di
esperti e atleti d’élite per
imparare a recuperare
più velocemente dopo ogni
allenamento.
DI JULIA LUCAS FOTO DI GETTY IMAGES
di Top
T
utti i runner che si dedi- È questo, in sintesi, il ciclo quotidia- tessuto muscolare. Così stimolato, il
cano a gare di resisten- no, settimanale e mensile del nostro corpo si mette in moto in una sorta di
za, dalle 5 km all’ultra- allenamento. auto-adattamento. Le riserve si svuo-
maratona, vivono in un Il processo di base è abbastanza tano e il nostro organismo si attiva
costante ciclo di consu- semplice. Quando ci alleniamo, la- per riparare tutti i microtraumi.
mo e di successivo adattamento del voriamo sempre o per aumentare la Non è quindi durante i nostri allena-
proprio fisico: prima spingono il cor- distanza o per correre più veloci. Ma menti che miglioriamo le nostre ca-
po fino al limite delle proprie capaci- così facendo, andiamo ad esaurire le pacità, ma al contrario nell’intervallo
tà, poi aspettano pazientemente che nostre fonti di carburante e causia- che li separa. Trascurare il riposo o
recuperi. mo microscopiche lesioni nel nostro sottovalutare i bisogni del corpo in-
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debolito, non solo limita i nostri pro-
gressi, ma può anche avviare una spi-
rale negativa.
«Mi succede almeno una volta all’an-
no», dice Lauren Fleshman, campio-
nessa USA dei 5000 metri nel 2006
e nel 2010 e fondatrice di Picky Bars.
«Mi sento appesantita e ansiosa e
mi giustifico, dicendo: “Sto entran-
do nella fase di carico, sto seguendo
tutti i programmi, è questo l’impor-
tante”. E tralascio gli aspetti del re-
cupero, ritrovandomi poi infortuna-
ta o ammalata. Capisco quindi che è
il momento di fermarmi un attimo,
concentrarmi e fare le cose nel modo
corretto».
Per non cadere nello stesso errore,
di seguito i migliori suggerimenti e i
consigli di esperti e atleti élite da in-
serire nella propria routine per un re-
cupero corretto ed eiciente.
Durante la corsa
I primi passi per recuperare in modo
corretto iniziano già durate la corsa.
Limitare i danni (inutili) regala un
grosso vantaggio per la preparazione
all’allenamento successivo.
Fleshman si concentra sull’evitare il
body shock. «Quando ci alleniamo
dobbiamo fare in modo che il nostro
allenamento abbia un andamento
simile a quello di una campana, che
cresca (e finisca) in modo omogeneo
di intensità, con un’andatura inizia-
viceversa, una corsa in piano per re-
le lenta fino ad un punto massimo di
sforzo, e torni poi ancora ad un livello cuperare dallo stress generato da una AL CONTRARIO DI
più basso nel finale. Per farlo baste- corsa collinare. Diverse tipologie di QUEL CHE SI PENSA
rà inserire qualche semplice allungo, terreno e diverse intensità di allena-
mento, lavorano su diversi sistemi e
NORMALMENTE,
sia prima che dopo la parte intensa
dell’allenamento». muscoli». È DURANTE IL
Ian Dobson, olimpionico del 2008 «La maggior parte dei nostri traumi RECUPERO CHE
sulla distanza dei 5000 metri, inter- nella corsa deriva proprio dalla ripe-
preta ogni allenamento suddividen- tizione e dall’abuso di determinate MIGLIORIAMO LE
dolo in due parti, una di lavoro e una tipologie di lavori e di tecniche. Cer- NOSTRE CAPACITÀ E
di recupero.
«Utilizzo sempre una corsa su per-
co sempre di incorporare più varietà
possibili di stimoli nei miei allena-
NON DURANTE GLI
corso collinare per recuperare dalla menti, per evitare di afaticarmi trop- ALLENAMENTI
noia di un allenamento in piano e, po in un’unica direzione».
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L’IDRATAZIONE È UNO DEI FATTORI
PIÙ IMPORTANTI PER IL RECUPERO
Subito dopo la corsa ne di 4:1) a portata di mano, e consu- tro e a creare problemi. Il movimen-
Il momento più importante che può marlo entro 30 minuti dalla fine della to, che dovrebbe essere senza sforzo,
far accelerare la ripresa o portare ad corsa. improvvisamente diventa complicato
un infortunio è l’immediato post al- Oltre che dal punto di vista nutrizio- proprio a causa della disidratazione.
lenamento, il momento in cui il corpo nale, ci sono anche altre mosse veloci «I muscoli devono sempre essere ela-
è più predisposto a un assorbimento che possono essere utili nei momen- stici, morbidi e flessibili. Quando una
dal punto di vista nutrizionale. «Fare ti preziosi immediatamente succes- persona non è equilibrata dal punto di
la scelta giusta appena finito un al- sivi alla corsa. La campionessa della vista nutrizionale o è disidratata, avrà
lenamento è fondamentale», dice Maratona di New York 2017 Shalane come risultato un tessuto fibroso, si-
Fleshman. «Anche se non faccio sem- Flanagan si cambia immediatamente, mile ad una corda». La soluzione suc-
pre esattamente tutto quello che an- indossando subito qualcosa di caldo cessiva è sempre poi quella di ricorre-
drebbe fatto, se mi reidrato subito con e asciutto. Lasciare che i muscoli si re al massaggio o ad un’altra terapia.
acqua o sali minerali, se mangio una rafreddino subito dopo un duro alle- Ma la vera risposta è già in frigo: più
barretta energetica o un po’ di frutta, namento o una gara, non permette di acqua.
so che il giorno successivo mi sentirò sfruttare l’attività metabolica curati-
bene». va del proprio corpo. Da fare sempre
Justin Whittaker, un chiropratico di Anche Dobson preferisce tenere i mu- In qualsiasi momento, le tecniche che
Portland, Oregon, che lavora con al- scoli al caldo, sfruttando lo stretching seguono possono dare per dare una
cuni top runner di livello mondiale, dinamico durante la fase di defatica- spinta in più al recupero.
sottolinea l’importanza del reintegro mento, ricavando l’energia necessaria La pennichella di Fleshman. «Quan-
come componente chiave per il recu- ad aumentare la mobilità articolare do ero al college e seguivo una vita
pero. «La tempistica si conosce. Per direttamente dal proprio corpo. frenetica, ho sempre cercato di trova-
due ore dopo lo sforzo, il corpo cerca re almeno 15-30 minuti al giorno per
di reintegrare tutto quello che è stato Due ore dopo la corsa rilassarmi, senza necessariamente
appena bruciato in gara o in allena- A due ore dalla corsa, i processi meta- dormire».
mento. In quelle due ore sta metabo- bolici del corpo rallentano, ma il pro- Whittaker concorda. «Le persone
lizzando, scindendo, sintetizzando cesso di recupero continua in manie- stressate si riconoscono dalla loro po-
per il fegato tutto ciò che trova dispo- ra costante. Durante questo periodo, stura, hanno le spalle e il collo spesso
nibile. uno dei fattori più importanti è l’idra- contratti. La stessa contrazione si svi-
Aspettare di reintegrare una volta tazione. luppa poi su tutto il corpo. Uno stress
tornati a casa dopo aver fatto la doc- «La reidratazione costante è noiosa», emotivo che sviluppa una manifesta-
cia, non permetterà di assorbire i nu- dice Whittaker. «Ma ai muscoli non zione fisica». Se i muscoli sono con-
trienti necessari al corpo nel modo devono mai mancare i liquidi». La di- tratti, non possono recuperare, quindi
migliore». Per questo motivo, sugge- sidratazione è il pericolo più grande è necessario prendere un po’ di tempo
risce di tenere sempre una bevanda al quale si può andare incontro. Se i per rilassarsi.
o uno spuntino di recupero (che con- muscoli non sono idratati e ben lubri- Bagno per la Flanagan. «Per me, l’i-
tenga un rapporto carboidrati-protei- ficati, iniziano ad aderire l’uno all’al- droterapia è un must assoluto. Du-
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rante il periodo di allenamento più durante il lavoro o scendere dall’au- sollievo, e farci cadere nell’errore di
intenso, non la pratico più di una volta to per qualche minuto quando si è in riprendere l’attività sportiva prima
a settimana, ma quel tempo “senza viaggio. Ogni ora. E anche una rapida di essere realmente guarito e pron-
peso” mi aiuta a svuotarmi del tutto». sessione di soli cinque minuti con il to». Invece di forzare la guarigione
Se non si ha a disposizione una pi- foam roller può essere utile. di un’infiammazione potenzialmente
scina, è più che sufciente anche solo utile, sarebbe meglio aiutare il corpo
un bel bagno ristoratore. Utilizzare Ma dal punto di vista medico? a individuare quelle che sono invece
ghiaccio può essere utile, ma non è «Non c’è nulla di intrinsecamente infiammazioni superflue. Ma come?
sempre necessario: è sufficiente far sbagliato in un’infiammazione», dice Bevedo molta acqua, sollevando le
scorrere un po’ di acqua fredda tan- Etges. «Il corpo è molto più intelligen- gambe in alto per qualche minuto,
to quanto basta per coprire le gambe, te e capace di quanto non pensiamo. E facendo un bagno in acqua ghiacciata
per velocizzare il recupero. in grado, fino a certi livelli, di riparare e consumando più cibi antinfiamma-
Sempre in movimento per Dobson. autonomamente qualsiasi problema. tori. I cereali integrali, i grassi sani
«Anche se mi sento stanco, cerco Una preoccupazione crescente nella come quelli di avocado e noci, fagioli,
sempre di fare una passeggiata e di comunità medica è che l’uso eccessi- verdure a foglia verde e pesce fresco,
muovere tutte le mie articolazioni». Il vo di un farmaco antinfiammatorio favoriscono una risposta antinfiam-
recupero dipende in larga misura dal possa, nel tempo, interrompere il nor- matoria nel corpo, ma non prevengo-
flusso sanguigno. È importante ricor- male processo di (auto) guarigione. no l’infiammazione locale potenzial-
darsi sempre di alzarsi dalla scrivania Può anche causare un falso senso di mente benefica.
IL CORPO
UMANO È
IN GRADO
DI RIPARARE
FINO A CERTI
LIVELLI
QUALSIASI
PROBLEMA.
ANDREBBE
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EVITANDO
POSSIBILI
INFIAMMAZIONI
SUPERFLUE
RUNNERSWORLD.IT 85
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Di MAGDA MAIOCCHI
Un’estate
di corse
H ai la valigia pronta? Ti stai già
godendo le tue meritate ferie
al mare o in montagna? Oppure ti
aspetta un agosto tranquillo nella
tua città spopolata dopo il grande
esodo? O, ancora, sarà settembre
il tuo mese di vacanza o di ripresa
degli allenamenti? Eccoti qualche
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ovunque tu sia nei prossimi mesi.
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L A NOT TURNA SULL’ISOL A
Mezzanotte Running
Palermo lancia la sua sfida all’estate con una corsa competitiva di 8 km che parte
allo scoccare della mezzanotte. Quest’anno, novità, ci sarà anche la “Fluo Night
Walking Città di Isola delle Femmine e Capaci”, una fluorescente passeggiata non
competitiva di 2 km in riva al mare. Attenzione ai posti limitati: 700 in tutto, 500
per la 8 km e 200 per la non competitiva.
CORRI Enotturna
QUANTO
Distanza fissa (9 km) per la competitiva e, novità di quest’anno, chilometraggio
variabile a piacimento per la passeggiata ludico motoria. Quest’ultima si svolgerà
infatti su due circuiti ondulati di 2 o 3 km, che si snodano tra il Castello e le mura
VUOI di Soave, entrambi ripetibili quante volte si vuole. Partenza alle ore 20.30 per la
competitiva, mentre i percorsi della non competitiva saranno aperti dalle 18 alle 21.
Per tutti i partecipanti è previsto un Pasta Party finale.
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FIACCOLE Sarà come essere saliti su una macchina del tempo! Due le possibilità: l’Urban Trail di 7 km
(ore 19.00) e la Familiy Run di 4 km (ore 19.15). Al traguardo, medaglia ricordo incisa su un
disco di legno d’ulivo taggiasco, albero emblema dell’entroterra ligure.
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CorriMonte 10 KM
SU E GIÙ
Monte Sant’Angelo è un paese del foggiano famoso per il
santuario di San Michele Arcangelo, patrimonio Unesco, per la
Grotta di San Michele Arcangelo, riconosciuta tra le più belle al
mondo dalla National Geographic Society e, tra i runner, per la
CorriMonte, classica corsa d’inizio agosto. Se nel periodo sei in
vacanza da queste parti, cogli l’occasione per schierarti al via di
questa 10 km, competitiva e non competitiva. Il suo percorso,
impegnativo, ti preparerà al meglio per le gare d’autunno.
Il tracciato di gara è caratterizzato da due passaggi davanti alla
Basilica dell’Arcangelo, dall’attraversamento del Centro Storico
e da una picchiata in discesa di 3 chilometri verso l’Abbazia
di Pulsano con vista sul Golfo di Manfredonia, seguita da 3
chilometri di salita prima del traguardo.
All’arrivo troverai ad attenderti un ristoro con specialità locali,
mentre nel pacco gara ti aspettano i tipici scaldatelli e le ostie
ripiene di mandorle e miele. Start alle ore 18.
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ANCHE STAFFE T TA
MILANO, 15 SETTEMBRE
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LE GARE TOP 2019
LE ALTRE DISTANZE
MESE NOME EVENTO LOCALITÀ km INFO
AGOSTO
3 agosto ATTRAVERSO LE MURA Massa (MS) 8,2-4,2 www.attraversolemura.it
3 agosto NOTTURNA DI BORGO HERMADA Terracina (LT) 8 www.uisp.it/latina2
4 agosto DIECIMIGLIA DEL GARDA Navazzo (BS) 16 www.diecimigliadelgarda.net
4 agosto LA SPEATA Montore (RM) 12 www.laspeatasubiaco.it
4 agosto CORRIDA DI SAN LORENZO Zogno (BG) 8-4 www.atleticavallebrembana.it
10 agosto LA 10 MIGLIA DEL TEROLDEGO Mezzolombardo (TN) 16 atleticarotaliana.it
11 agosto TROFEO ACSI CITTA’ DI RAVANUSA Ravanusa (AG) 8-6 www.acsiservice.it
11 agosto MIGLIANICO TOUR Miglianico (CH) 18-9 www.miglianicotour.it
11 agosto LA NOBILE Montepulciano (SI) 9 Tel. 347.5819105
17 agosto MARINA CLASSIC Loano (SV) 5 www.runrivierarun.com
17 agosto LA CORSA DI NEMO Martinsicuro (TE) 8 www.corrilabruzzo.it
17 agosto MARATONINA DEI 2 COLLI Cagnano Varano (FG) 13 www.maratoninadei2colli.it
18 agosto A TUTTA BIRRA Le Ferriere (LT) 6 www.atuttabirra.run
18 agosto UNGADINER SOMMERLAUF Sils (Svizzera) 25-11-3 www.engadiner-sommerlauf.ch
23 agosto SOS TAGGIA MEDIEVAL TRAIL Taggia (IM) 7-4 www.fuochistoricisanbenedettotaggia.com
23 agosto MEZZANOTTE RUNNING Palermo 8 www.biorace.it
25 agosto LEDRORUNNING Ledro (TN) 9,3 www.atleticaaltogardaeledro.com
30 agosto ENOTTURNA Soave (VR) 9 www.montefortiana.org
SETTEMBRE
1 settembre MARCIALONGA RUNNING Moena (TN) 26-26 relay www.marcialonga.it
6 settembre CORRO PER ELIO Pioltello (MI) 6-3 FB: Corro per Elio
8 settembre THE COLOR RUN Torino 5 thecolorrun.it
14 settembre THE COLOR RUN Milano 5 thecolorrun.it
15 settembre GIRO PODISTICO INT.LE CITTA’ DI PORDENONE Pordenone 5 atleticabrugnera.com
15 settembre SALOMON RUNNING MILANO Milano 25-15-9,9-25 relay www.runningmilano.it
15 settembre ECOPASSEGGIATA 21K RAVENNA PARK RACE Ravenna 9-21 maratonadiravenna.com
22 settembre 5K RUN DECATHLON EXPERIENCE Milano 5 alessio.conti@athleticelite.it
22 settembre LA 30 TRENTINA Levico Terme (TN) 30-15x2 a staffetta www.latrentatrentina.com
22 settembre RUN FOR PEACE Roma 5-21 www.romahalfmarathon.org
29 settembre MONZA30 - MEZZA DI MONZA Monza 30-21-10-5 www.followyourpassion.it
OTTOBRE
5 ottobre ARRANCABIRRA Courmayeur (AO) 18 arrancabirra.it
6 ottobre ULTRA 50K ROMA Roma 50-30 www.italiamarathonclub.it
12 ottobre GIRO PODISTICO DI ROVERETO Rovereto (TN) 9,5 www.usquercia.it/giro
19 ottobre IL BOSCO IN ROSA Napoli 5 www.napolirunning.com
20 ottobre GIRO PODISTICO INTERNAZIONALE DI PETTINENGO Pettinengo (BI) 9,6 U+4 D biellasport.net
20 ottobre TROFEO 7 TORRI Aosta 12 a staffetta (3x4) www.avmap.org
20 ottobre TROFEO FEDERICIANO Andria (BA) 9,3 www.maratonetiandriesi.it
27 ottobre STRACITTADINA NOVOLESE Novoli (LE) 10,2 tel. 0832.713232
NOVEMBRE
20 ottobre 30 KM DELLE PICCOLE DOLOMITI Schio-Villaverla (VI) 30 giomarchesano@libero.it
3 novembre 33K LAGO MAGGIORE MARATHON Verbania (VB) 33 www.lagomaggioremarathon.it
10 novembre GOOD MORNING RAVENNA Ravenna 10,5 www.maratonadiravenna.com
17 novembre CORSA PODISTICA NAZIONALE Uta (CA) 10,5 maratoninadiuta@tiscali.it
DICEMBRE
1 dicembre SORRENTO POSITANO Sorrento (NA) 54-27 www.napolirunning.com
1 dicembre RUN FOR CHILDREN La Spezia 5 www.speziamarathon.it
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LE GARE TOP 2019
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IO SONO UN RUNNER
INTERVISTA DI CRISTINA PICCINOTTI
Aurora Ramazzotti
22 A NNI, ENTERTA IN ER
diventato più forte e sono arrivati
i primi miglioramenti.
96 RUNNERSWORLD.IT
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