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MUSICARTERAPIA
dei Linguaggi
settembre 2009 N° 8 Metodo Stefania Guerra Lisi
Direttore Responsabile: Gino Stefani - Editore: Università Popolare di MusicArTerapia - Semestrale Anno 5° numero 2/2009
Registrazione Tribunale di Roma N. 326 del 12.08.2005 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB VR Euro 6,50
“Noi siamo l’Albero” (pittura sul viso) Vorrei avere altri occhi, Globalità
settembre 2009 n° 8 dei Linguaggi
Laboratorio sull’identità e l’integrazione senza siepi,
(MiniTeatro Immagina) per poterti vedere
nel tuo profondo....
I ntegrazione: un valore primario nel paradigma della La formazione che la caposcuola della disciplina, Stefania
GdL, che ispira le teorie, dà corpo ai metodi, anima la Guerra Lisi, riconosce come autorizzata sono soltanto le
pratica, è oggetto diretto di Convegni Nazionali: Scuole, i corsi, i convegni gestiti dall’UPMAT. Inoltre,
“L’Integrazione: nuovo modello di sviluppo” (1997), come l’iscrizione a Scuole e corsi non prevede
“Integrazione, Intercultura, Interdisciplina” (2008), e un prerequisiti, così nella formazione GdL non sono previsti
obiettivo centrale in quello che abbiamo definito corsi o seminari propedeutici.
“Fermare la disumanizzazione” (2007). L’UPMAT si è appunto costituita come strumento per un
settembre 2009 n° 8 Come è vissuto, questo valore, nella cultura ambiente? riconoscimento ministeriale della disciplina, tramite la
questo numero
Al recente G8 dell’Aquila i ‘grandi della terra’ sembra CNUPI, e per poter essere partner autorevole in iniziative
incomincino a prenderne coscienza; ma a noi sembrano disciplinari universitarie come il Master in MAT nella GdL.
ancora pochi gli indizi per capire che cosa realmente si In questa prospettiva è da vedere l’attività degli Operatori
pensa e poter prevedere attuazioni pratiche. Si è in MusicArTerapia. In particolare, l’Album dei diplomati
accennato a una ‘centralità della GdL propone l’impegno a tutelare
persona’; ma non riusciamo a capire l’identità della disciplina nella
Globalità
3 Editoriale se i nostri governanti si rendano situazione in cui si opera, a “non
4 Il Protolinguaggio infantile (1) - S. Guerra Lisi conto della rivoluzione che diventare la manovalanza di
Stefania Guerra Lisi Ignorare la persona, metterla in una condizione così il bambino sta facendo con la mano un
di isolamento, con gli infermieri che si preoccu- simbolo dell’incorporazione.. mmammaahmm!
Il Protolinguaggio infantile (1) pano solo della sua incolumità,... e quella resta
lì a prendersi a schiaffi... è un appiattire la sua
identità... Così come quando nei momenti di
Ma c’è nelle persone sofferenti il rifugio nel
“mmmmmmmm”, un mugolio a labbra strette
che è trattenere: è una sensazione che era gra-
Questo testo è un discorso dell’Autrice pronunciato il 2 maggio 2009 alla rabbia digrigniamo i denti (“grgrgrgrgr”), gonfia- tificazione, premevi per il piacere, per avere:
Formazione Permanente, nella redazione estemporanea, accuratissima, del mo le guance, aumentiamo la nostra aggressi- premio alla fame!
dott. Antonio Abbate, al quale va il nostro sentito grazie. vità… La ‘donna pantera’ (come certe attrici “Fffaa mme” c’è fff ossia portare verso l’esterno
che si fanno rifare gli zigomi più alti e gonfi) è un e hammm! (mangiare). Dopo una settimana la
L’uomo parla “dentro”. Anche chi non potrà Ci sono espressioni linguistiche che manifestano simbolo, è un’accentuazione dell’aggressività. mamma capisce dalle articolazioni fonetiche del
organizzare gli organi della fonazione parla. Lo tutto questo. Stare morendo, stare al capezzale Viviamo in una società umana in cui predomina neonato se ha fame o sonno, ecc.
sappiamo; fa prove interne per potere parlare. (cape… zzolo!), dà la sensazione di qualcosa che non la tenerezza ma l’aggressività. Così si capi- Così siamo alle labbra, ma se arriviamo al
La parola per un essere umano ha sempre valo- sporge, la vibrazione oscillata, lo struscio del lab- sce anche l’appiattimento del viso, nel compor- “lllllllattte!” vediamo che la lingua si muove, la
re, fin dall’epoca prenatale. Sembra scontato bro inferiore “bhbhbhb”, incorpora il seno mater- tamento “insensato”: per allentare la tensione lingua che esprime lll; questo può farlo il
ma ciò non è così condiviso. Le famiglie smetto- no, come legge di vivere, del piacere. E quando che c’è nell’ambiente; e lo schiaffeggiarsi, che bambino, ma anche il vecchietto che ha
no di parlare e riducono la possibilità di sviluppo subisce un distacco dalla famiglia, l’istituzionaliz- significa sedare l’aggressività… avuto l’ictus, e comincia ad articolare di
cognitivo di colui che ha problemi. zato si struttura in un modo omologo. Qualunque sia la cura o l’intervento, nuovo, riscopre e riparte dall’assapo-
L’uomo ha in sé i simboli del parlato. Se gli Non ci interessa la forma, ma la de-formazio- prima è necessario capire come la ramento, diventa quasi un giulla-
cominci a dire “quaquuuuaquaqua”, giochi con ne, come nell’arte di avanguardia, dove non persona sta cercando di vivere re…. E’ importante l’interazio-
la tua voce, e poi prendi la mano della persona c’è “forma”, ma deformazione che porta un in modo autotelico, qual è il ne. Occorre giocare. Tutti
e la metti sul tuo corpo, là dove senti vibrare il messaggio. senso del suo comporta- con i bambini piccoli racco-
suono, puoi scoprire che a questa persona il Opera di Arte di vivere, è una persona che mento; scoprire - ad esem- mandiamo bocconcini pic-
suono gli arriva, perché ha un corpo. sopravvive a tutte le frustrazioni della propria pio - che l’aggressività pro- coli e masticare a lungo (ma
Qualunque organismo per sopravvivere deve storia. Una storia cominciata appena venuta viene dalle violenze che ha con il soggetto che ha l’Al-
comunicare e scambiare con l’ambiente e deve alla luce, interiorizzando il seno, il suo labbrone subito nell’infanzia. Occorre zheimer?). Mentre il bambi-
portare l’esterno dentro di sé, interiorizzare. fa “brbrbrbr”: sono i vezzi dei bambini piccoli mettersi nei suoi panni, nella no si riempie la bocca,
Ciò accade anche a chi non sembra disponibi- finché non si staccano dal seno materno, e sua struttura, entrando nel corpo acchiappa tutto e si ingozza
le a comunicare, e che invece sta incorporan- l’handicappato lo fa continuamente, ma usan- a corpo, entrando nella simbologia (che piacere, questo assaporamen-
do tramite una via emotonicofonica, emotiva e do anche il labbro superiore. Lo spirito vitale globale del corpo. Comunicare cercando di to!): abbranca tutta l’albicocca e sta lì con
simbolica. crea strutture, un’arte di vivere. Ciascuno nella cogliere il senso del suo stare al mondo in modo questa bocca gonfia, e così il piacere gli arri-
“Nngheee nghee” è angoscia, magone e angu- sua capacità di stare al mondo lo ha interiorizzato sapiente e autotelico, e non considerandola nei va fino alle orecchie. Perché allora non prova-
stia. Se a un bambino che non parla gli dici, secondo i propri bisogni profondi. suoi atteggiamenti come qualcosa di ‘deforme’. re anche noi, per capire il piacere che si prova
nell’atto del deglutire, glglglgl, tramite il messag- Un bambino fa: “vavava”; strofina la mano sulle con un boccone simile?
gio sonoro gli arriva il senso. labbra… finché non trova il capezzolo. Dal “brbrbr” del labbro arriviamo all’HAMM! Elvira stava per ore al seno e ributtava dal naso.
Gli organi della fonazione ci mettono in grado di Il capezzolo, un rapporto di scambio totale, di Arriviamo al capezzolo, mangiamo. E allora pas- Con il cibo poi aveva un rapporto di desiderio
comunicare simboli tramite una comunicazione amore tra madre e bambino. Il corpo ama il siamo alle labbra al silicone… Una donna che ha e negazione della soddisfazione. Le prime pos-
a specchio con l’altro. Così possiamo capire le corpo. Il ragazzo che forma il labbrone ama se trovato nel suo immaginario mirtillo, ciliegia sibilità di alimentarsi con la mano o il cucchiai-
stereotipie. A questi comportamenti che sem- stesso e forma il sostitutivo, come forma di rossa, gola profonda, grandi labbra-piccole lab- no era desiderio e non, desiderio e non… Sono
brano insensati si può dare senso soprattutto amore: una velina vicino alle labbra, che fa bra: tutte fantasie che hanno un senso. Oramai molte le tracce simboliche che lascia la prima
per mezzo delle articolazioni che creano, ad rumore; ed è il suo simbolo, il suo accomoda- non capiamo più il senso della parola, e non incorporazione della realtà!
esempio, il ‘labbro musicale’. La persona con mento - un comportamento certamente sensa- capiamo neanche la creatività umana che ha un Occorrerebbe una preparazione al parto, con
una stereotipia “mmm mmm”, tutta labiale, crea to…. Ci sono bambini che si addormentano “sul senso - come il rigonfiamento da silicone che le mamme che vivono bene questa prima
un mondo suo di risonanza, di cui si devono capezzale” (che poi diventa guanciale, quando crea un’accentuazione delle labbra; non capia- incorporazione della realtà. Altrimenti restano le
capire i simboli. Alcuni soggetti fanno sibili e arriva nel posto giusto). Elvira si addormenta sul mo che con quelle labbra poi stai tutta la vita a tracce della frustrazione di un desiderio.
schiocchi: hanno adeguato a questo gli organi guanciale ma con un asciugamanino. fare “fuuu fuuu” e senti che facendo sempre Occorre allora enfatizzare il desiderio e non
di fonazione, hanno la lingua sul palato abituata Anche nelle condotte sociali, tutto ha a che fare così non riesci a seguire il filo di un pensiero, non tradirlo mai.
ai loro stati mentali. Ad esempio mostrano una con le memorie del corpo. Dovete rimanere segui i pensieri e così non ossigeni le cellule La parola umana convince, ossia vince insie-
oralità portata alle labbra. incantati di fronte ai comportamenti insensati e cerebrali, cancelli i pensieri e i ricordi e butti via me, ma bisogna avere la convinzione che il
Non si tratta di vagito “nghee…”, ma quando sviluppare la vostra intuitività corporea, perché qualcosa quando soffi con le labbra. desiderio è parola, occorre pregustare la vita.
il bambino trova il capezzolo, sporgente, nel mettersi in una condizione di percezione dell’al- Invece quando fai con la mano il segno di avvi- Natale in casa Cupiello... pensate a quando
momento dell’allattamento, si prepara a ciuc- tro significa attivare i simboli che voi avete nel cinare la tua bocca al capezzolo: “muamuamua chiamano il figlio: “scìtete songh’ennove”, e
ciare; nell’ultima parte della gravidanza si corpo, in un linguaggio che comunica da mua”, amore, mamma, miele, parole con la M quello non si muove; ma quando sente “ozup-
prepara il capezzolo. corpo a corpo. o meglio “hamm”, cioè mangiare, assorbire. E poneellattemmammma!”, allora sì che si alza!
4 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 5
Globalità Globalità
dei Linguaggi settembre 2009 n° 8 settembre 2009 n° 8 dei Linguaggi
Occorre innamorarsi del linguaggio e dell’effica- ha pensato alla parola ‘cioccolare’, e a modo (es.: mi sento attivo, teso,
cia che la parola ha sul neonato; il bambino non suo l’ha detto. L’handicappato ha il suo vocabo- scattante, e questo stato
capisce il senso delle parole, ma capisce l’emo- lario che va riconosciuto dal contesto. Possiamo emotivo si traduce, prende
tonofonosimbolismo: è il suono che dà il senso parlare di ‘corpo simbolico condivisibile’; se non corpo in un TM corrispon-
alle parole che dici. capisci l’handicappato è che non riesci a capire, dente; lo stesso avviene per
Dopo “mhommm” c’è la presa: ciucciare ma lo devi aiutare a renderlo consapevole delle lo stato emotivo opposto).
“ccciuccciiiuuuu”. Quando imbocchi l’altro, se parole che può rimettere al posto giusto. • Partendo ora dall’input ori-
aspetti con il cucchiaino vedi che c’è uno schiz- Un’orchestra intera sono i nostri organi di fona- ginario, possiamo ricostruire
zo di saliva, che significa: sono pronto a degu- zione: strumenti a corda, a membrana, ecc.; l’intero processo (fasi 4-3-2):
stare e a incorporare questa materia nuova! possiamo imitare gli strumenti con fonazioni e emozione tono muscolare
Occorre fare un grande lavoro con la salivazio- attivare così la musicalità di un bambino. è tal- articolazione fonatoria
ne, con le gengive. Ora ci sono le dentiere, ma mente ricca di simboli, questa orchestra, che si suono.
una volta l’anziano induriva le gengive. traspone nella manualità umana e diventa ogget- A) TÀKETE B) MALUMA Questo processo è psicofi-
Come facciamo a non innamorarci del corpo to; vedi, ad esempio, la continuità tra il respiro siologico: una catena di cau-
che ha grande intelligenza e traspone tutto in e il flauto, tra il violino e le tempie. Suonare uno se-effetti organici. Ma è anche
simboli! Dolce, cicciobello, oppure quelli che strumento è ripetere la con-vibrazione primaria. • Qui l’operazione è più complessa: è una tra- un processo semiotico, importante nella prassi
fanno cicicicicici. L’ovetto di Pasqua che è fatto sformazione intersensoriale, un’associazione dell’osservazione: ogni fase-livello è infatti indizio
di … cicicioccolata… Significa che se dice “cici” [continua] per sinestesia. delle altre fasi-livelli.
Una sensazione-percezione acustica ne richiama Per cui, in pratica: in una emissione orale
una visiva con la quale ha qualcosa in comune. leggo un dato TM e una data emozione; e
• Ma qui è il problema: che cosa, precisamente, osservando un dato TM prevedo un dato tipo
Stefania Guerra Lisi, Gino Stefani c’è di comune perché le due espressioni diver- di emissione orale.
se, verbale e visiva, di A e di B, siano percepite • Ora, in senso lato l’ETF è questo processo
Il Corpo nella Parola: come ‘corrispondenti’? Qual è il senso comune esteso ai suoni vocali di qualunque natura (gridi,
alle due forme? esclamazioni, borbottii,ecc.).
In senso stretto, l’ETF è una teoria che ha come
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Globalità Globalità
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Globalità Globalità
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costruire un qualcosa che potremmo definire un Ed è a questo punto che mi accorgo di quanto tro e il fuori, freddezza e calore, scoperta e si- Freschissima
“insieme organico” anche là dove si esprime in l’animo umano possa esser capace di recuper- curezza..., perché si nutre del particolare ritmo metafora in-
forma abbozzata). Si tratta, pur sempre, di gesti are tutto il recuperabile, di saper cogliere al volo che la costruisce. Infatti, se si seguono attenta- genua, questa,
eloquenti e significati obliqui, tipici dei territori l’occasione buona, o quell’attimo fuggente che mente le sue cadenze tonali, pause comprese, dove l’altro
simbolici: metafore e metonimie, allegorie, ono- vale la pena afferrare, perché anche lo scar- potremmo notare varianti “di piede” (ora dattilo, provoca con
matopee e fonosimboli, sinestesie, ironia..... abocchio involontario di un’emozione impov- ora anapesto, ora trocheo) relative e consone ironia involon-
Restituire, dunque, la dignità alle sintassi dei visa diventi complice ammicante del vivere. Ma alle varianti emotive 2. taria una sorta
sensi significa capire anche le intenzioni meno quando impugno solitamente il pennarello, così Nella grande lirica (dove l’autore è consapevole di reciproco ri-
apparenti, anche le parole sottointese, anche un come un cucchiaio, certamente a tutto questo dell’atto poetico) si trovano entrambi spesso in- conoscimento.
gesto senza apparente significato. non ci penso. trecciati, ma non di rado incontriamo queste so- Un sapere al-
è allora che ogni corpo immerso nel suo fare dice, norità anche nei linguaggi comuni dove il corpo lusivo e rit-
allude, dichiara, sussurra; ed è allora che finalmente Giocando si può essere poeti: è vibrante. Così, se Omero apre con dàttili le mico insieme
ne sentiamo il canto anche se privo di voce. i recuperi creativi... sue narrazioni epiche (Càntami o dìva del pèlide che valorizza
Breve sosta con un pennarello in pugno. Può essere che un gioco si liberi da una gram- Achìlle...), canta con anapesti e singhiozzanti tro- i corpi fuori
Quando io mi accingo a disegnare, non è solo matica gestuale, e magari rincorra emozioni chei Penelope ammutolita nel suo dolore dopo dagli standard, nella loro originalità e nelle loro Sopra:
Scuola Elementare
una punta che segna, quella che afferro con la senza programmi. E magari un nuovo ordine aver ascoltato il figlio Telemaco al ritorno dalla personalissime intelligenze non più appiccic- “G.Rodari”
forza di un remo nel mare, non è solo uno stilo, del fare nasca lì per lì dal fare stesso... Carta in infruttuosa ricerca del padre Odisseo, (Odissea: ate come un corredo; tali da essere loquaci (Rimini 1994):
un pennarello e magari spuntato, ma è una mia attesa, mani che danno vita a forme pensanti, XVII, 57): Così parlava Telèmaco, e in bócca a prima ancora di afferrarne il significato dei vo- recupero poetico
operato da un
occasionale estremità, alla quale aderisce tutto il parole che rotolano dalle labbra: strappi, lettere lei senz’ali rimàse la paròla 3; e troviamo pure caboli pronunciati. Tali da farsi spesso complici bambino di 3ª
mio corpo dalla testa ai piedi, e dove in questa sovrapposte, sillabe ambigue, svolazzi senza balbettante con parole mozze (frequenti tro- (ammiccanti sebbene involontari) durante l’atto sulla fotocopia
tensione mi immergo e mi “abbandono”. carreggiate, e alla fine nuovi sensi. è probabile chei) Agave, nelle Baccanti di Euripide, quando percettivo. Come è capitato a noi sere fa al ris- della foto di un
rudere.
Lo impugno solitamente come un cucchiaio. che da questo nasca un sorriso: e se nasce, s’accorge d’aver ucciso il figlio. torante osservando un’altra coppia seduta ad
Quando, nell’ampio gesto del braccio intero, sia il benvenuto. Già, il sorriso: l’unico elemento Tra i molti esempi di “svolta ritmica” del verso o un tavolo troppo lontano per capire il motivo del
sto per raccogliere il mio respiro per tradurlo in non biodegradabile che s’invita a disperdere della frase, come se chi la pronuncia mutasse loro sommesso litigio: — Non capisco ciò che
un contorno visivo, allora il tracciato che lascio, e nell’ambiente, a piene mani. all’occorrenza il passo di danza, basti ricordare dicono, ma, dai gesti e dal tono della voce, mi
che si prolunga da quella punta morbida tenuta Come nell’arte figurativa e nella musica, anche l’inizio de Il passero solitario di Leopardi (ricco di sa che lui ha torto.
obliqua, mi rassicura, come chi sta per arare un nell’espressione poetica la vera sorgente inesau- fonosimboli 4). Scandendo, nel ritmo e nel ges- Si fa strada, ancora una volta, quel danzatore-
campo e di tanto in tanto sogguarda all’indietro ribile e permanente è l’emozione provocata ed to, D’in su la vétta della tórre antìca / pàssero pantomimo, descritto da Luciano 6, che ha un
soddisfatto del solco. Non solo il mio sguardo, elaborata all’interno del nostro territorio percet- solitàrio alla campàgna vài / finché non muore solo corpo e molte anime, che ha piedi e mani
ma muscoli e nervi e respiro, è tutto lì proteso e tivo ed affettivo, che ci dà il ritmo delle scoperte. il giórno. / Primavèra d’intórno..., troviamo in e atteggiamenti parlanti tanto che, a volte, può
teso in quel gesto. Accenno ad alcuni esempi tra i più significativi apertura quel din che ci fa alzare d’un tratto la essere capito senza pronunciar parola.
In questo modo il segno tracciato non è certo che, nel corso della mia relazione a Riccione 1, testa, quel din acuto come l’altezza della tórre
sicuro, né deciso, né fermo nella sua direzione verranno esposti e commentati con maggiori antìca da cui precipita il passero per allargare
stabilita; è piuttosto un filo soffice, ora lanoso e dettagli. le ali distese in ampi dattili ondeggianti verso la
sfumato, solo a tratti deciso e scattante, affidato In questo frammento, raccolto col registratore da campàgna...; e poi, d’improvviso, la virata, quasi 1. L’Autore sarà ospite al 14° Convegno Nazionale della
Globalità dei Linguaggi: “…e il Corpo si fece Parola” (Ric-
più alle Parche che alla mia volontà. un bambino cerebroleso, può esser colto il real- una piroetta, che ti cambia passo (invertendo la cione, 9-10-11 ottobre 2009) [NdR]
Affidato ad un recente passato lasciato nelle mani ismo magico presente nello stile di Italo Calvino. tesi rispetto all’arsi) come quando ci si stupisce:
2. Occorre precisare brevemente che il piede dàttilo ( ¯ ˘ ˘ ) è
di Lachési che ha pensato bene come filarne il Dalla trascrizione della registrazione di questa Primavèra d’intórno...
formato da 4 tempi, 1 lungo (che vale per 2) e 2 brevi, ed è
destino; affidato ad un presente dove Clòto è tut- sua cantilena non solo è possibile decifrarne il Qui per eccellenza lirica, in unisono con il ritmo adatto per raccontare, descrivere; mentre l’anapèsto ( ˘ ˘ ¯ )
ta presa a tesserne la trama, ed affidato pure ad senso (in parte decifrato con l’aiuto della madre e con i fonosimboli, si trova il linguaggio obliquo capovolgendo il dàttilo, è formato da 2 brevi e 1 lungo, ed
un “fra poco” stabilito da Átropo che è lì attenta, e di un amico psicoterapeuta), ma soprattutto si delle metafore, ma è possibile avvertire simili è adatto per riflettere, oppure compare quando si prova
tutt’occhi e forbici socchiuse, per dire, da un mo- avverte un certo andamento: è presente la liric- allusioni e simili “gorgheggi” cadenzati anche un’emozione forte, uno stupore. Il trochèo invece ( ¯ ˘ ) è un
piede formato da 3 tempi, 1 lungo e 1 breve, ed è incal-
mento all’altro, “basta!” al quel filo. ità di un ritmo - che potremmo definire anfibio nelle voci naturali, nel canto d’un usignolo, nei zante, nervoso, spesso utilizzato nei ritmi veloci.
Succede, non di rado, che il segno sia in alcuni - dove il dondolare del corpicino di *** accom- linguaggi trasversali a culture diverse, così come 3. Nella traduzione, pur rispettando il ritmo del greco clas-
punti tremolante, che - come del resto la parola - pagnava le cadenze sillabiche: a persone semplici, a bambini. Ecco allora che il sico, non mi è stato possibile far coincidere le tonalità dei
si deformi per impennate inaspettate, o che non «..... vanca....brrrr.... en.... casa no... biba ... vecchio contadino Petràs, quando gli ho fatto leg- diversi piedi con le corrispondenti voci italiane.
4. Il fonosimbolo è una figura fonetica, tramite la quale i
obbedisca all’intenzione di quella ampia volùta selondòn .... mama». gere il brano che lo riguardava su Paflasmòs 5, mi
ritmi dei suoni delle parole evocano i movimenti delle im-
iniziale: ecco allora che prontamente, quasi [Guarda fuori la neve bianca (vanca) e fredda disse: Vorrei avere altri occhi, senza siepi, per magini. Oppure, dal susseguirsi dei timbri della voce si può
d’istinto, sovrappongo la punta del pennarello (brrrr) - Qui dentro (en) in casa il freddo non c’è poterti vedere nel tuo profóndo... Ecco che un afferrare il senso prima ancora, contemporaneamente o al
a quelle deviazioni involontarie per raddrizzare il (casa no) ... (biba ?): io son qui che mi cullo bimbo, spinto dalla mamma sopra una carrozzi- di là, di percepire il significato che la sequenza di parole
tracciato, per approfittare dello sghiribizzo, per sulla sedia a dondolo (selondòn) insieme alla mia na Chicco, incrociando me, pure spinto da mia esprime....
5. Paflasmòs, viaggio nell’anima della Grecia, ed. Diaba-
assecondarlo nel intrattenersi “fuori pista”, per mamma (mama)]. moglie Giovanna sopra una carrozzina Chicco, sis, 2008.
esplorare altre zone del foglio pur mantenendo Sicché l’immagine non è retta solamente da esclamava puntandomi la manina: — mamma, 6. Luciano di Samosata, autore del 2° secolo d.C.,
una direzione. questo ingrediente magico che trasfigura il den- mamma, guarda un bambino con la barba! nell’opera Intorno alla danza, ai §§. 19, 63, 66.
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Globalità Globalità
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Franceso Spampinato* della pittura pura. I verdi chiarissimi dell’alba della tranquilla e piacevole, che riusciamo a controllare e
vita, dell’alba delle stagioni, sono una primavera di prevedere, un va e vieni trascinato in cui è possibile
Monet e Debussy: armonia, senza fine” (V. Anker, “Le Ninfee di Monet”,
in M. Goldin, Monet, la Senna, le ninfee. Il grande
fiume e il nuovo secolo, Linea d’ombra, Treviso
assaporare il piacere dell’abbandono del corpo a
spinte inerziali regolari.
Gli autori di queste due opere non hanno inteso
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Globalità Globalità
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Qualcosa di molto simile accade in musica. Oltre a “L’acqua ci restituisce la madre” (G. Bachelard, Dario Martinelli *
Danseuses de Delphes, varie composizioni debus- Psicanalisi delle acque, Red, Como 1992). In que-
syane si articolano in modo tale da generare una
sensazione dondolante. Oscilla a passi leggeri la
Danse profane pour harpe et orchestre à cordes,
sto la ridondanza fluida del dondolante ha una fun-
zione fortemente regressiva e consolatoria.
Dal fluido al solido, incontriamo poi immagini archi-
Memoria filogenetica,
nell’alternanza fra le note pizzicate sull’arpa e quel-
le tenute sugli strumenti ad arco. La melodia inizia-
le di La fille aux cheveux de lin ondeggia sospesa
tettoniche dondolanti. Nel corso di tutta la sua vita
Monet contemplerà spettacoli di ponti. Ricordiamo,
per esempio, i ponteggi galleggianti de La
Biocentrismo e Animalità (1)
prima di adagiarsi leggera su una triade maggiore: Grenouillère, Le Pont de Bougyval, le varie rappre-
Nella teoria delle ‘memorie del corpo’, centrale per la GdL, un capitolo
lungo le note di una scala pentatonica (fluida in sentazioni del ponte stradale e di quello ferroviario non secondario è la ‘memoria filogenetica’, che ci ricorda la continuità tra
quanto priva di sensibili). Nelle prime battute di ad Argenteuil, quelle del Pont de l’Europe che l’animale Uomo e gli altri animali. Le riflessioni originali di Dario Martinelli
Rêverie l’accompagnamento si ripete simmetrico e sovrasta la Gare Saint-Lazare di Parigi, le immagini sul tema sono un prezioso apporto alla ricerca.
quasi ipnotico: su di brumose che lasciano
una superficie liquida scorgere il ponte di Interrogarsi sul concetto di filogenetico che lo caratterizza
lievemente oscillante Waterloo sul Tamigi, memoria filogenetica corri- in senso transpecifico e non
si staglia l’aerea melo- fino al ponticello giap- sponde a mio avviso a ragio- specie-specifico? E dunque,
dia; il metro è binario, ponese sullo stagno nare attorno a tre domande per le esigenze di questo arti-
ma le sincopi ne delle ninfee. Il ponte è basilari: Quanto è animale colo, quanto riaffiora attraver-
ammorbidiscono gli figura per eccellenza l’essere umano, quando lo è, so una memoria filogenetica?
spigoli. Il 6/8 è il metro dondolante, oscillan- e quale animale è. Le tre Naturalmente, si parte da e si
delle berceuses e te, vibrante, come domande, poste in questo arriva all’idea che un animale
delle barcarole: il ritmo una superficie dia- modo, hanno molto più senso (dunque, anche un essere
dondolante per eccel- frammatica che con- di quelle, uguali e contrarie, umano) sia in tutto e per tutto
lenza (G. Stefani, giunge l’interiorità che indagano sulla (presunta) un’unità psico-fisica.
Musica: dall’Espe- viscerale dell’individuo umanità dell’animale non Sostenere il contrario non è
rienza alla Teoria, con il respiro e con le umano. Ho già avuto modo, solo retaggio di una cultura
Ricordi, Milano 1998). sue “aspirazioni”, il in altre sedi, di argomentare aristotelico-cristiano-cartesia-
Lo ritroviamo in En bateau, il primo dei quattro pezzi mondo interno col mondo esterno. Il ponte sulle su quanto sia poco logico e na che pare ormai (finalmente)
che formano la Petite Suite per pianoforte a quattro acque è emersione dalla materia, articolazione line- ancor meno economico identificare un insieme superata, anche se non da molti, ma ci fa
mani, dove reiterati arpeggi ascendenti cullano dol- are dell’inarticolato, costruzione propriamente a partire da un suo sottoinsieme. Ci si può inter- anche perdere un sacco di tempo, che invece
cemente il tema, che si lascia trasportare dalla umana. Esso è metafora del legame fra i due lati rogare su quanto sportivo sia l’automobilismo, sarebbe più utile impiegare nell’osservazione
morbida carezza delle acque. Ondeggia suadente dell’organismo in simmetria bilaterale, è senso di e la cosa è legittima anche in termini etici, ma empirica. È, questo, non solo un passo impor-
anche il Clair de lune della Suite bergamasque: la integrità corporea, di possesso del proprio corpo chiedersi quanto automobilistico sia lo sport tante, ma proprio necessario, e a tutt’oggi mi
melodia si spinge subito in alto e poi plana oscillan- come sensazione di continuità sfumata fra un non ha l’aria di una domanda intelligente. sembra clamoroso che se ne faccia un riferi-
te. In Debussy i temi sono spesso reduplicati e appoggio e l’altro, fra un arto e l’altro. Oltre che In altre parole, un qualunque raffronto tra l’es- mento così marginale.
simmetrizzati, semplificati fino a farne pure coppie di figura bilanciata, il ponte è ritmo dondolante: gli sere umano e gli altri animali può e deve svol- I primi spunti che desidero suggerire derivano
impulsi energetici, in un continuo spingersi e ricade- archi fra i basamenti, le campate, sono emersioni e gersi solo sul terreno della transpecificità o – dalla ricerca fenomenologica. Nella fattispe-
re di onde che si inseguono senza sosta, come reimmersioni regolari, fuoriuscite periodiche della in un numero più limitato di casi – dell’inter- cie, vorrei riferirmi ad un contributo di Javier
accade nei temi che emergono dalle agitazioni figura dallo sfondo, dell’articolato dall’inarticolato, specificità. Non certo della specie-specificità. San Martin e Maria Luz Pintos Peñaranda, e
ondose di La Mer. Allo stesso modo gli ammalianti dell’aereo dal liquido, del verticale dall’orizzontale. Il È questo uno dei punti fondamentali del para- più indirettamente ad Edmund Husserl. La
canti di Sirènes ci trascinano da una parte all’altra, ponte contiene e armonizza le due dimensioni del digma teorico del biocentrismo (termine che – fenomenologia, come la maggior parte della
Nelle foto, opere di in su e in giù, in un ipnotico e avvolgente viavai. dondolamento: quella orizzontale e quella verticale. a scanso di equivoci – vorrei subito spogliare di filosofia occidentale, preferisce trattare gli ani-
Claude Monet: La musica e la pittura dondolanti instaurano quin- Nel congiungere simmetricamente due sponde, ogni connotazione cosmico-energetico-zodia- mali come non-soggetti, concentrando le pro-
a pag. 12,
Le bassin di un rapporto privilegiato con l’elemento liquido. esso dà il senso della continuità del percorso che cal-NewAgeistica), concetto che fa da sfondo prie attenzioni sulla vita e sulla cosiddetta
aux nimphées, L’acqua che non è libera di scorrere ricade infatti su lega due estremità articolate; nell’emergere dall’ac- teorico in vari punti di questo breve saggio. lived experience umana, e fin qui non ci è
harmonie verte se stessa, ondeggia e oscilla fino a liberarsi delle qua (e specchiarvisi) congiunge l’inarticolato liquido-
(1899);
Fatta questa doverosa premessa, torniamo alle molto d’aiuto. Quello che però emerge, alme-
a pag. 13, forze che ne impediscono la quiete e poi giace aereo (dal fondale al riflesso) al desiderio di “deline- nostre tre domande. Biocentrismo significa no nell’opera di Husserl (ma anche in quella di
Essai de figure stagnante. Moti ascensionali in decelerazione e are”, di articolare, di formare. Il materico-soundico anche concentrarsi su tutti quegli aspetti psi- Merleau-Ponty, ad esempio) è un riguardo
en pleine air,
vers la droite
moti discensionali in accelerazione costituiscono aspira a melodizzarsi, ma ritorna periodicamente su co-fisio-etologici condivisi con gli altri animali. particolare per gli animali come soggetti con i
(1886); un moto pendolare che è anche il movimento che se stesso e finisce per disegnare arabeschi dondo- quali noi umani siamo accomunati da un lega- * Semiologo,
Università di
in questa pagina, compie una madre per cullare un neonato. Per lanti. Musicalmente, lo stile dondolante è il ponte- Prima Domanda. Quanto è animale l’essere me sostanzialmente corporeo, nel senso che Helsinki - www.
Waterloo bridge,
effet de brouillard Gaston Bachelard l’unico dei quattro elementi diaframma che congiunge il sound emotonico- umano? Ovvero, quanto e cosa dell’essere uno status primario della nostra e della loro zoosemiotics.
(1899). capace di cullare è l’acqua, “l’elemento cullante”. ventrale e la melodia aerea del respiro. umano è considerabile parte di un patrimonio vita è l’esperienza del corpo animato. helsinki.fi
14 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 15
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dei Linguaggi settembre 2009 n° 8 settembre 2009 n° 8 dei Linguaggi
San Martin e Peñaranda, seguendo le indicazio- 8. Ogni animale percepisce il mondo a partire L’arguto sarcasmo che Bateson vi esercita in 4. Principio di complessità: solitamente, più è
ni emerse dall’opera di Husserl, hanno tracciato da un punto di vista. Banalmente, cambian- uno dei suoi celebri metalogues (Bateson 1969) intenso o complesso lo stato interiore
un’interessante ontologia dei 10 punti comuni do posizione, cambia il tipo di percezione, è piuttosto istruttivo a riguardo. dell’emittente, più è sofisticata la conse-
tra esseri umani ed altri animali (mi sono natural- l’ordine delle cose, la loro angolazione, e Al contrario, l’essere umano si fa animale quan- guente espressione.
mente preso la libertà di riformulare alcuni pas- così via. do ha a che fare con situazioni di generale o 5. Ritualizzazione: attraverso forme di ritualiz-
saggi con una terminologia più propriamente 9. Ogni animale esperisce un mondo animale particolare problem-solving che scaturiscono zazione, un comportamento non semiotico
semiotica): comune e un orizzonte sociale della partico- dall’interazione psico-corporea con l’Umwelt diventa comunicativo. Ancora una volta,
1. Ogni animale (e da qui in poi mi riferisco lare categoria di cui si considera parte ([ambiente come totalità definita:] Uexküll 1956). non si tratta di un processo unicamente
ad animale umano e non umano indiffe- (comunità, stock, forse specie, etc.). Tali situazioni, mutuando da Felice Cimatti (1998: mentale-culturale. Ritualizzazioni, stereoti-
rentemente) è un Körper-Leib, ovvero un 10. Ogni animale è semiotico. Vale a dire – 179-190), possono essere riassunte attraverso le pie, ridondanze di vario genere avvengono
corpo somatico, animato dall’interno, come già Sebeok ci ha insegnato – che ogni seguenti categorie (chiamate anche universali zoo- anche e soprattutto a livello fisico;
un’entità corporea vivente, che, in quanto animale – nell’interazione con sé stesso e semiotici): 6. Auto- ed etero-percezione: l’uso dei segni
tale, è sensibile, sente, esperisce in modo con il mondo – ha una serie di problemi 1. Socialità: per – letteralmente – esistere, gli richiede una sorta di ‘fiducia’ in ciò che essi
intenzionale, etc. semiotici da risolvere: si esprime, comunica, animali necessitano di interagire, a più livelli, rappresentano (me stesso, altri, cose,
2. Ogni animale è un Ichilich che governa il capisce, fraintende, significa, e così via. e secondo più finalità. Interazione significa eventi, etc.): perché questo avvenga è
proprio corpo. L’animale è dunque l’entità Quello che questo decalogo ci suggerisce è scambio, e lo scambio è possibile quando necessario che tali rappresentazioni siano
che muove il proprio che sono numerosissime emittente/i e ricevente/i prima di tutto percepite.
corpo, che decide di le volte in cui l’essere sono in grado di catego- 7. Sintassi nella
muoversi. umano si pone dinanzi al rizzare l’ambiente circo- percezione: gli animali
3. Ogni animale esperisce mondo (al suo mondo o stante, distinguere gli percepiscono l’ambien-
una vita mentale che si anche a quello che con- elementi al suo interno, te in forma gestaltica,
articola per unità di divide con altre specie) e rappresentarli semioti- ovvero attraverso una
tempo. come animale, e non camente, il tutto sia a struttura figura-sfondo.
4. Ogni animale esperisce come un particolare ani- livello mentale che a Di conseguenza, anche
il proprio corpo in modo male di una specie, l’ho- livello corporeo. la comunicazione di
diretto. Indipendente- mo sapiens, che possie- 2. Arbitrarietà e continuità questa esperienza è
mente dall’esserne de, come tutte, una serie nella categorizzazione: gestaltica. Tra le varie
consapevole o meno di caratteristiche specie- L’oggetto rappresentato informazioni disponibili,
(che è un livello secon- specifiche. da un segno non è lo un animale selezionerà
dario di esperienza), stesso da specie a spe- innanzitutto quelle nelle
l’animale avverte il proprio corpo, il proprio Seconda domanda. Quando è animale l’esse- cie. Quello che un animale ‘decide’ di rap- quali egli/ella è maggiormente interessato.
cuore battere, la stanchezza, etc. re umano. La domanda ha senso sia sincro- presentare attraverso un segno è qualcosa Questo è un basilare quanto importante
5. Ogni animale – letteralmente – è vivo. In ter- nico (in quali occasioni), che diacronico (in che ha senso solo nel suo Umwelt, nel suo elemento di sintassi dei linguaggi naturali.
mini fenomenologici, questo significa che che fase della vita). Propongo di liquidare universo di discorso. Allo stesso tempo, È abbastanza chiaro che tali categorie hanno le
l’animale è collocato nel proprio corpo prima subito quest’ultima sfumatura: l’essere umano però, esiste una dimensione segnica che è loro brave peculiarità specie-specifiche, per cui
e nell’ambiente circostante poi. L’animale è sempre animale, in qualunque momento transpecifica, non mediata, se non in senso non ha senso parlare di un’unica sintassi per-
vive nell’ambiente in quanto vive in sé stes- della sua esistenza, ma è semmai (e qui puramente fisiologico, e in base alla quale cettiva, un’unica forma di ritualizzazione, etc. Il
so. Di conseguenza rimando all’argomentazione/domanda suc- un certo grado di comprensione è possibile concetto, come è stato spesso sottolineato
6. Ogni animale è in relazione materiale con il cessiva) uno o più animali differenti a seconda a tutti i livelli; ogni qual volta l’argomento “universali” è stato
mondo. Il suo corpo è fatto di materia, come delle fasi e dei periodi. 3. Mente: Perché lo si capisca, un segno va dibattuto (in linguistica, in etnomusicologia e
l’ambiente circostante. Questa è un’oggetti- Concentriamoci sull’aspetto sincronico di que- interpretato. Questo richiede la presa in con- altrove), non è trovare una continuità nei tratti,
vità di partenza che è alla base di ogni altra sta domanda. Le occasioni a disposizione siderazione di una serie di variabili. I segni ma piuttosto nelle regole. Qui non si tratta di
possibile oggettività. È su una base di mate- dell’essere umano per evidenziare un aspetto di possono anche non avere nessuna relazione sostenere l’(errato) assunto che esista un’unica
rialità che si è – per così dire – aperti a qual- animalità extra umana sono molto differenti da con gli oggetti che rappresentano. Ci vuole forma di socialità che accomuna tutte le specie
cosa che non sia solo se stessi. quelle che potremmo intuitivamente pensare, dunque un sistema, che chiamiamo appunto animali compresa quella umana. Qui il punto è
7. Ogni animale si auto-colloca percettivamen- incoraggiati dalle metafore del discorso quoti- mente, che permetta di gestire queste varia- che (il principio dell’) essere sociali è un fatto
te come il punto zero del mondo, a partire diano o delle notizie di cronaca nera. L’essere bili. Non c’è bisogno di aggiungere che, in zoologico, non semplicemente antropologico.
dal quale produce senso. L’idea è che ogni umano che filogeneticamente si ricorda di esse- quanto tale, una mente può essere solo E lo stesso dicasi per le altre categorie citate.
animale sia fondamentalmente egocentrico, re animale non è il serial killer o il prete pedofilo, un’unità psico-fisica. Se così non fosse, Agire semioticamente in senso sociale, menta-
e percepisca il mondo a partire da sé stes- né tantomeno quello che più genericamente ovvero se seguissimo l’obsoleta tradizione di listico, ritualizzato, ecc. è qualcosa che acco-
so. Le cose sono rispetto a ciò che io sono. agisce di istinto, e questo perché è la nozione escludere la dimensione corporea da questo muna l’essere umano agli altri animali, più che
Il rapporto con il mondo è un rapporto basa- stessa di istinto ad essere concettualmente fal- ragionamento, una serie consistente di varia- distinguerlo.
to sull’identità o sulla negazione dell’identità, lace e semioticamente inaccettabile, in quanto bili non verrebbero neppure percepite (e men
quindi – in ogni caso – a partire da sé stessi. scatola nera che tutto, e dunque nulla, spiega. che meno, perciò, interpretate). [continua]
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Osservandoli dall’esterno come riconciliati con un nesso ci ha permesso di cogliere le testimonianze di casi d’autismo postura più agevole e sana; ma anche pulmini o auto
che gli permetteva di continuare a partecipare come gli che si sono rivelati capaci di definire specifiche alterazioni attrezzate, strumenti per il superamento delle barriere
altri, riconoscendolo nella sua più valenza più che comu- sensoriali, permettendo di aiutarli con ausili ed interventi. architettoniche); infine la qualità degli ambienti fisici (col-
nicativa, primariamente espressive.- Per esempio, come Ciò che potremmo oggi dire è che la CF e la GdL fanno locazione della struttura in un certo contesto sociale e
esprimo il vento sentendolo sulla pelle o nei suoni regi- emergere l’Identità attraverso un percorso pedagogico ambientale, la possibilità di accedere a particolari attività
strati ieri, che mi portano a rivelarlo danzandolo visualiz- che elabora la coscienza di sé attraverso le stanze di un espressive o occupazionali: palestre, piscine, laboratori,
zandone gli effetti nei colori forme dei maestri nelle sfu- mondo interiore, anche nei casi d’autismo. Nel riconqui- ma anche servizi pubblici, esercizi commerciali ecc.).
mature delle polveri colorate sulla carta o lisciando a stare la propria storia corporeo-sensoriale, dalla vita Attraverso le dinamiche che si verificano, ogni compo-
vortice la cera molle...così lo esprimo tono-fonosimboli- prenatale alla nascita, alla volontà più o meno di cresci- nente del gruppo «ha la possibilità di confrontarsi con
camente in suoni-parole, fino a scriverle nell’entusiasmo ta, nei giochi metafora, si sono elaborate le risposte alle gli altri, di comunicare, di scambiare sentimenti, affetti
di dire il vissuto e progressivamente dialogarlo con gli domande più profonde di ciascuno: CHI SONO IO? e conoscenze».
altri. In molti casi emergevano frammenti di storie trau- COME MI VEDONO GLI ALTRI? COSA GLI ALTRI NON L’utenza complessiva delle persone con disabilità pre-
matiche (per es. il rifiuto del fuoco rispetto a esperienze SANNO DI ME? COME VORREI ESSERE?. senti ai Centri diurni della Cooperativa ASAD è di 125
negative ...) che abbiamo potuto solo lentamente rico- Crediamo che la conquista del leggere e scrivere non sia persone con un’età media che si colloca intorno ai
struire aspettando che riemergessero. per i nostri, anche casi di autismo, solo un modo per 25-30 anni. Rispetto alla “qualità della formazione degli
In alcuni casi, era il ragazzo a chiedere spontaneamente dimostrare a se stessi e al mondo la loro ipersensibilità, operatori” sono stati attivati sia percorsi di formazione
la CF come in attesa che i pezzi del puzzle verbale si particolarità propriocettiva, particolare intelligenza (così del personale con la GdL che gruppi di supervisione
condensassero intorno a nuclei di senso che spesso importante da valorizzare anche con le famiglie) ma psicologica e di dinamiche di gruppo e di formazione
affioravano durante una drammatizzazione. soprattutto un modo per crescere nella coscienza di sé e confronto fra i membri), influisce positivamente e specifica in base alle esigenze delle diverse équipe.
La CF nell’iter che i nostri educatori formati a questo come Persona in Evoluzione. costruttivamente sui processi di orientamento e appren- Nell’ambito della “qualità delle
dalla Dott.ssa Zambon, percorrono verso l’autonomia Definiamo il nostro “Progetto Persona” in questo caso dimento di tutte le persone . relazioni” si è cercato di creare,
dei ragazzi dal “contatto”, coincide con un progetto di come “Tras’formazione Possibile” perché insegnanti, Si deve fare una variegata e numerosa proposta di inter- compatibilmente con la dimen-
autonomia globale, su tutti i versanti del quotidiano, e educatori e genitori possano uscire dal rischio di una venti e attività creative - pittura, scultura, danza, musica sione tecnico professionale del
con la possibilità di affiancare gli apprendimenti scolasti- sempre riduttiva definizione diagnostica, riconquistando con tanti materiali di terra, di aria, di acqua, i cui conte- servizio, un clima di familiarità
ci con percorsi interdisciplinari psicosensomotori, che fiducia negli insondabili potenziali che ciascun uomo nuti siano coerenti con la molteplicità dei bisogni degli all’interno dei singoli centri
portano ad esprimere il vissuto soggettivo e quindi più sviluppa, compreso il leggere e scrivere, per raccontare utenti dei servizi, in modo che possano suscitare un diurni; parallelamente si è
specificamente il funzionamento dei propri sensi. Questo di sé dalla GdL alla CF. reale interesse e una reale risposta alle problematiche affrontato il tema dell’integra-
fisiche, psicologiche, sociali e culturali della persona. zione delle figure professionali,
Questa è una proposta che vede le persone con handi- avviando altresì una serie di ini-
cap il più possibile protagonisti e partecipi alla loro scel- ziative di dialogo e collaborazio-
DAL CURARE ALL’AVER CURA te che siano organizzate nel rispetto dei ritmi e delle ne con le famiglie degli utenti.
possibilità individuali di ognuno; che possano contare su (Seminari formativi e di soste-
Donatella Floridi * ta e partecipazione alla attività creativa; azione e com- una programmazione coerente rispetto alle risorse gno nella GdL con i genitori).
portamento di tutti; organizzazione dell’attività; organiz- umane e materiali disponibili; che vi siano previsti pro-
L’assistenza educativa zazione del gruppo; rispetto dei tempi delle persone. cessi di verifica ove gli utenti stessi siano attori della Un esempio:
valutazione sui risultati conseguiti. Programmazione al Centro
riabilitativa con la Globalità Il compito dell’animatore in un Centro non è di insegna-
re, ma è di aiutare, con la propria competenza, a vivere In particolare nella GdL gli educatori considerano la qua- diurno CSR e il Bucaneve di
dei Linguaggi attività o esperienze, che saranno tanto più gratificanti
quanto più avranno sviluppi positivi e saranno ben vissu-
lità degli ambienti interni, la loro strutturazione facilitante,
gli arredamenti, i mezzi e le tecnologie, l’uso dei colori,
Perugia della Coop. Soc.
Asad e al CSE Altomare del
Esperienze nei Centri Diurni della Coop. ASAD te. L’animatore è quindi un facilitatore delle attività delle la personalizzazione degli ambienti; l’influenza esercitata Comune di San Giustino.
(Perugia - Umbertide - San Giustino) persone e del gruppo, egli propone si coinvolge, ma dalle tecnologie e ausili per le varie tipologie di disabilità Secondo le indicazioni della
soprattutto osserva,ascolta attento, sa che deve orga- (strumenti per la locomozione, per la comunicazione, dott.ssa Guerra Lisi, stiamo
L’impegno di una persona - educatore o ragazzo disabi- nizzare l’attività ma accetta quel che accade, quel che si per la facilitazione nelle attività di vita quotidiana, per una portando avanti un programma
le - in un Centro Diurno, in un’attività o progetto comu- esprime. pluriennale fatto di varie fasi strettamente interconnesse
ne, è legato al contesto generale, e avviene nella misura Nella persona l’apprendimento è facilitato quando parte- che può essere riassunto con 4 domande: Chi sono io
in cui la persona si sente sicura e quindi disponibile, si cipa attivamente alle programmazioni e segue con il (primo anno: costruzione del libro con la storia personale
sente considerata, e sente di poter vivere la propria proprio impriting personale le attività creative. dei ragazzi e le loro famiglie attraverso i giochi della nasci-
autonomia. Tali sentimenti che apportano a ciascuno ta con i teli, lettura delle favole della nascita, massaggi,
sensazioni, informazioni che si tradurranno a loro volta Un modello: la GdL nel contesto educativo giochi manipolativi con diversi materiali, ecc.) con la rico-
nel piacere di agire sono il risultato di una serie di circo- La “qualità della presenza degli operatori” formati nella struzione di un profilo di ogni utente e mappa corporea;
stanze che hanno a che fare con il contesto materiale e GdL fa riflettere sugli atteggiamenti e i comportamenti come mi vedono gli altri (secondo anno: lavoro sui pre-
relazionale. che tutti gli operatori del servizio mettono in atto nei giudizi, confronto, accettazione, amore per se stessi
La MusicArterapia nella GdL fa capire che il contesto confronti delle persone disabili presenti. attraverso attività con le sagome e le ombre, lo specchio,
lavorativo di Centro diurno è formato da una serie di Gli educatori così formati facilitano le relazioni all’interno i 4 elementi); cosa non sanno gli altri di me (terzo anno:
fattori strettamente collegati, ma che possono essere di ogni gruppo presente in quel contesto (gruppo opera- lavoro sui 5 sensi, conoscenza del corpo e della propria
esaminati in funzione del clima favorevole e dei senti- tori, gruppo utenti, gruppo familiari degli utenti, gruppi di interiorità, espressione del proprio sé agli altri: capacità,
menti che contribuiscono a determinare. persone esterne al servizio e che entrano in contatto con opinioni e autonomie); come vorrei essere (quarto anno:
In particolare il sentimento di disponibilità generale, di esso, volontari, operatori di altri servizi, consulenti ester- lavoro sulla consapevolezza, accettazione, desiderio,
sicurezza e di autonomia in un Centro diurno è determi- ni ecc.) . compiacimento e la spinta a crescere, maturazione).
nato dai seguenti fattori: qualità delle relazioni interper- Il clima che si genera, si caratterizza per un’alta qualità Si veda, a titolo d’esempio, la scheda che segue, che
sonali nel gruppo disabili-educatori-equipe; relazioni relazionale (es. stima e fiducia reciproca, informazione sintetizza l’impostazione generale del progetto, perso-
degli animatori con i ragazzi disabili; interesse che susci- puntuale e tempestiva dei relativi ruoli e progetti, ascolto nalizzata su un caso specifico.
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Globalità Globalità
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“M”
nella GdL fronti di tutti e vuole compiacere a tutti i costi gli educa- framma propulsore di contrazioni-estensioni nel palmo, e periferia durare. Questo processo si ripete inconsciamente
tori. Si muove con movimenti molto rigidi poggiando sul nelle dita-arti con il medio come testa. Perciò immergere le mani anche nella formulazione delle idee; difendere le proprie
Persona: A., 27 anni lato sinistro, a molta difficoltà a lasciarsi andare. Molto nella materia, specialmente se liquida o invischiante, è come idee è renderle consistenti, tanto da imporne la realizza-
reimmergersi nel liquido amniotico (tutti i bambini e le persone in zione: è dar corpo alle idee misurandole con la realtà.
Elementi: predilige Terra, Fuoco spesso sembra ascoltare ma non lo fa, se gli viene chie-
regressione giocano volentieri con acqua, feci o materie inartico- Per l’uomo, rendere stabile ciò che è aleatorio è la
Diagnosi: Emiparesi spastica del lato destro del corpo sto qualcosa tende a ripetersi e ripetere sempre le late). La misurazione di sé con la materia è la crescita dell’uomo base del compiacimento più grande: la creatività mor-
con grave deficit funzionale globale. stesse cose, nel gruppo passa da mutismi assoluti a che mette in gioco la sua specifica riflessologia: corpo-mano- fogenetica dai concetti al dar vita, nelle arti, a ciò che
Presentazione: A. è una persona che tende molto a lunghe risate forzate. Quando lavora con materiale tipo bocca-mente. Spontaneamente e nello stesso momento si svi- in natura non c’è, ma segue le stesse leggi cosmiche.
nascondere la sua vera identità e quello che prova. Ha gesso liquido, tempere, pasta di sale non riesce control- luppa l’amplificazione tono-fonosimbolica con la voce o con
materie sonore. Le manipolazioni sono relazioni formali tra azioni Musica - Nella prospettiva GdL la musica, prima che pratica
una sorella e un fratello più piccolo, è molto al centro lare la sua forza, preferisce la creta che sbatte. Sta bene sociale, produzione, oggetto è esperienza vitale, realtà a due
dell’attenzione di due genitori molto apprensivi. Sembra nell’acqua, in piscina riesce a nuotare perfettamente. della mano e forme naturali (es. contenimento nel palmo: forme
sferiche; pressione intensa fra i due palmi: forme piatte). facce, interazione, dualismo dinamico: musica/musicalità.
Musica: ‘suono vissuto esteticamente’: dove il suono è qualun-
Mappa bioenergetica – L’osservazione della mappa corporea si fa que tipo di evento sonoro‘; ed ‘estetico’ (aisthetikòs) significa,
Progetto Persona: A. considerando vari punti del corpo che, secondo un codice emo- etimologicamente, ‘sensoriale’, e implica immediatamente piace-
Obiettivi Attività Modalità tonico universale geneticamente predisposto, raccontano dei re, anzi compiacimento. Musicalità: ‘sensibilità estetica al suono’,
primi imprinting alla nascita. 1) Base della schiena: ‘punto di vita’, ovvero ‘capacità di vivere esteticamente il suono’. Un’attitudine
Area delle abilità di base: Laboratorio Coinvolgere la persona in attività dove poter esercitare ‘io-sono’, riceve la prima spinta espulsiva, funzionale all’erezione insita per natura negli esseri umani, che sono dunque tutti musi-
Potenziare le abilità fini motorie artistico artigianale la motricità fine, la coordinazione spaziale e umana; è baricentro nella posizione verticale, reattività vitale nel cali, ciascuno ovviamente a suo modo ma nessuno - a rigore -
e l’attenzione oculo-manuale, richiamando spesso la sua attenzione raddrizzamento, rifiuto esistenziale psichico, nell’abbassamento più o meno di un altro. Perché la natura dà a ciascuno i potenzia-
e il suo sguardo tonico. 2) Clavicole: chiavi del movimento come attraversamento li umani di un’ ‘arte di vivere’ anche con i suoni, che in definitiva
dello spazio, per la prima volta nel canale vaginale, in cui il loro è un’ ‘arte dei suoni’. Naturalmente questo potenziale, come
Favorire le abilità grosso-motorie Attività sportive Motivare la persona a frequentare con continuità le movimento alterno traina il corpo orientato dalle doglie espulsive. qualunque altro, può venire sviluppato più o meno e in vari modi.
(piscina, palestra), attività sportive che possano migliorare la sua Sono il direzionamento di sé, e si impostano inconsciamente
MusicArTerapia (MAT) – La MAT è la GdL nella sua dimensio-
passeggiate coordinazione globale e l’equilibrio (seguire un quando prendiamo un’iniziativa o vi rinunciamo. 3) Fronte: proce-
de verso l’uscita, a ‘fronteggiare’ la vita, ma batte contro l’ostaco- ne operativa. Il suo campo d’azione, oggetto e finalità è lo svi-
percorso senza urtare ostacoli), favorendo un
lo della sinfisi pubica, primo ‘osso duro’. Così è il punto dell’osti- luppo dei potenziali umani comunicativi ed espressivi. La
maggiore controllo degli arti Scuola della GdL è nata (1995) come “Scuola di Animazione “,
nazione; e inconsciamente l’oscillazione in avanti del capo si
riferisce a questo imprinting. 4) Collo: nell’oscillazione da un lato ispirata alla forte visione globale dell’animazione degli anni ‘70,
Area delle abilità cognitive: Didattica Attraverso schede operative, con immagini e semplici all’altro esprime l’angustia, lo spazio ormai angusto in cui si cerca- che si è andata sciogliendo in pratiche specializzate o riducen-
Favorire le abilità GdL: Chi sono io, quesiti, favorire la capacità di dare significato no le altre vie d’uscita. 5) Piedi: in tutto questo procedere orienta- do a pratiche ludiche modeste, marginali. Così la GdL ha utiliz-
logico-dimostrative Come mi vedono gli altri, all’immagine e astrarre dal dato percettivo. to spingono dietro di sé il passato con impazienza, che rappresen- zato la denominazione ‘artherapy’ (987), poi anche - per motivi
Favorire la percezione reale Cosa gli altri non sanno Coinvolgere la persona in giochi di riconoscimento, teranno nello scalpitare, scalciare, danzare catarticamente. 6) e in contesti contingenti - quella di ‘Musicoterapia’ (1997). Dal
dello schema corporeo di me ricostruzione grafica e manuale, di parti del corpo; in Testa-nuca: l’uscita è un passar sotto della testa-nuca in quel 2000 si è fissato il termine MAT, assunto anche in un Master.
movimento che favorisce la deglutizione dell’ossigeno, con emer- Il termine cerca, non senza sforzo, di evidenziare come presupposto
favorendo maggiore consapevolezza attività espressive e giochi di manipolazione con
sione ed espirazione nel primo vagito. La ri-uscita è celebrata con distintivo della nostra operatività, rispetto a pratiche analoghe, la
della capacità e funzionalità materiali invischianti con la produzione di propri concezione dell’unità delle arti. Le pratiche correnti di Musicoterapia,
delle singole parti (emiplegia) elaborati; favorendo il confronto con i compagni per l’assenso e con il sollevamento del viso, riattualizzando inconscia-
mente il venire alla luce. Questo universale linguaggio emotonico, Artiterapia, Danzaterapia, ecc. si situano nella prospettiva culturale
attivare una reale percezione del proprio corpo (anche corrente (DAMS), dove le Arti sono discipline e pratiche sociali cia-
globale) e una presentazione di sé agli altri. è la base della comunicazione umana, prima e aldilà di ogni lingua.
scuna a sé stante; in quest’ottica, è costante il rischio che lo speci-
Memorie del corpo – Memorie tattili impressive, inconsce e incan- fico di un’arte diventi centrale nell’operatività pedagogico-terapeuti-
Area delle abilità di autosufficienza: Cura della persona Lasciare il tempo necessario per svolgere in piena cellabili, di varie sfumature emotoniche vissute sulla pelle e trasfor- ca. Ora, nella GdL la centralità è della Persona, per questo la MAT
mate in rappresentazioni mentali di macchie o scie di accarezza- assume i potenziali espressivi umani a un livello basilare e globale,di
potenziare l’autonomia nell’ igiene personale autonomia le attività di cura della sua persona, dando
mento-sommovimento amniotico, che costituiscono la base del cui le Arti risulteranno una specificazione che implica costantemente
(uso adeguato dei prodotti), nel vestirsi e input di rinforzo e correzione
piacere nelle sfumature cromatico-plastico-musicali. Umori e amori questa globalità. In questa concezione, specifica della GdL, è cen-
svestirsi (rivoltare, riporre in ordine gli sonori connotanti l’affettività in un ‘processo ri-cognitivo’. Sono tutto trale il ruolo della sinestesia, come mostra in sintesi lo schema
indumenti, indossarli nella sequenza giusta) ciò che oltre il DNA, memoria genetica della specie umana, si stra- seguente:
tifica nel vissuto sulla pelle, dal concepimento in poi, determinando Pittura, Musica, Scultura, Danza, Teatro…
Area delle abilità integranti: Uscite, abilità sociali, Coinvolgere la persona in un maggior numero di eventi la soggettività della sinestesia e del gusto personale in tutti i sensi. ARTI
Favorire l’autonomia esterna soggiorni esterni cercando di renderla maggiormente attiva e Inoltre, nello sviluppo psicosensomotorio e nella nascita determina-
e le abilità sociali indipendente dalla famiglia no l’atteggiamento emotonico, nei punti chiave della messa in gioco
del corpo (vedi mappa bioenergetica). Questo ci permette di capi- Vista, Udito, Tatto, Olfatto, Gusto, Cenestesi,…
re le ‘corazze caratteriali’, dovute alla storia psicofisica di ciascuno. SPECIALIZZAZIONE SENSORIALE
Area delle abilità scolastiche e strumentali : Laboratorio di scrittura, Prima o dopo particolari eventi della vita del Centro o
Mantenere le abilità di lettura-scrittura e computer, giornalino personale, favorire momenti di riflessione e far Morfogenesi dell’energia vitale – è un capitolo dell’Estetica
Cosmo-psicofisiologica. M. è il trasformarsi progressivo dell’es- Rappresentazione sensoriale globale
favorire l’espressione orale e scritta emergere attraverso la forma scritta e poi la
sere psicofisico dal concepimento in poi, che ricalca ancestral- SINESTESIA
dei propri vissuti condivisione orale, ricordi e vissuti personali
Migliorare le abilità lavorative Laboratorio artigianale, Assegnare piccole responsabilità alla persona per mente le fasi dell’aggregazione dell’energia in materia. Dal Caos
piccoli compiti di mantenerla sempre attiva, affidarle un ruolo in cui al Cosmo, l’energia sparsa (in stato gassoso) si aggrega intorno Modulazioni (in organi, posture, gesti) del
responsabilità possa riconoscersi e acquistare fiducia in sé e nelle a un nucleo attrattore, fino a determinare un accumulo che porta TONO MUSCOLARE
all’esplosione (Uovo luminoso, Big bang), fino al formarsi prefe-
sue capacità: gratificarla e spronarla a chiedere
renziale di un universo (verso unico) in cui spiralicamente il nucleo
istruzioni quando è in difficoltà, compiere operazioni di iniziale allarga, per cerchi concentrici come una galassia, il campo EMOZIONI PROFONDE (Emos-azioni)
verifica e controllo del lavoro svolto ed eseguire di azione con un progressivo passaggio dalla liquida plasticità alla Modulazioni pre-categoriali inconsce del
correttamente le consegne. solidificazione. Questa con-form-azione è sferica (forma assolu- FLUSSO VITALE
ta, alla quale non si può aggiungere o togliere), in cui permane al Questo impianto interdisciplinare spiega perché nella prassi GdL sia
centro il fuoco della motivazione primaria come costante acco- strutturale il costante collegamento fra le varie espressioni (grafico-
* Educatrice, OMAT nella GdL - Coordinatore Asad disabili Coop. Sociale Asad - donatellafloridi@yahoo.it
modamento interiore, mentre verso il mondo esterno si costitui- cromatica, sonoro-verbale, corporeo-plastica, ecc.).
24 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 25
Globalità Globalità
dei Linguaggi settembre 2009 n° 8 settembre 2009 n° 8 dei Linguaggi
INFORMAZIONEINFORMAZIONEINFORMAZIONEINFORMAZIONE
La costituzione di un’identità GdL pog- Convegno - Presentando il prossimo
gia sulla formazione: soltanto l’UPMAT Convegno, “…e il Corpo si fece Parola”, si
Docenti UPMAT
(Università Popolare MusicArTerapia), è ribadita la necessità di entrare maggior- Per iniziativa della caposcuola della
aderente alla CNUPI (Confederazione mente nell’EmoTonoFonosimbolismo per GdL Stefania Guerra Lisi e del presiden-
Questa rubrica ha lo scopo di informare i lettori sulle novità editoriali e sulla diffusione Nazionale Università Popolari) può auto- uscire dalla consunzione della parola e te dell’Università Popolare di MusicAr-
territoriale della GdL, sulle iniziative promozionali e sugli eventi formativi, sui nuovi diplomi revolmente organizzare scuole, corsi e ritrovare, con i sensi, le competenze pri-
Terapia (UPMAT) Gino Stefani, il 2 mag-
gio 2009 si è riunito il Collegio Docenti
e quant’altro possa interessare gli studenti, i ricercatori e gli operatori impegnati nei diversi convegni ed essere partner per corsi marie che da adulti invece passano in
UPMAT, che sancisce la competenza e
universitari, come il Master in MAT. secondo piano.
ambiti della Disciplina. D’altro canto la natura stessa della GdL, Ora viene stimolato molto l’emisfero cere-
l’operatività didattica nella Scuola e nel
Master GdL di un nucleo di diplomati
disciplina complessa ed in evoluzione, brale sinistro che presiede alla razionalità e della nostra disciplina.
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Globalità Globalità
dei Linguaggi settembre 2009 n° 8 settembre 2009 n° 8 dei Linguaggi
Come annunciato nell’Editoriale, la pagina dell’Informazione è particolarmente nutrita per il sorgere di molte
Senilità e Alzheimer:
Il recupero delle memorie affettive personali, nella sollecitazio-
iniziative territoriali che sono emerse in occasione della Formazione Permanente e in contesti successivi. ne e condivisione di gruppo, permette i seguenti punti di
coesione ed eventuale ricostruzione della Identità: “Chi sono
Ne pubblichiamo qui alcune particolarmente significative.
Progetto Persona a Io?”- “Come mi vedono gli altri”- “Cosa gli altri non sanno di
me”- “Come vorrei essere”.
Roma: La Bottega Fantastica la presenza degli strumenti e metodologie della GdL nel nord-ovest, a
partire dalla città di Torino.
• diventare un polo di riferimento e di rac-
cordo per chi opera nella GdL in Piemonte,
L’Associazione culturale “La Bottega operatori GdL Alessandra Forte e Paola Sono passati ormai quasi 15 anni da A partire dalla fine dello scorso anno ho Liguria, Lombardia, contribuendo al con-
Fantastica”, nasce ufficialmente a Roma Grillo, impegnati in un progetto parallelo quando conobbi per la prima ad Assisi deciso di diminuire il mio impegno in ruoli tempo alla promozione della disciplina
nel 2000 ma già dal 1996 il Presidente anche nella scuola elementare in conti- Stefania Guerra Lisi, e da allora tante amministrativo-organizzativi all’interno attraverso l’organizzazione di momenti di
con i suoi collaboratori, ha realizzato nuità con “Il Mappa…mondo”. sono state le esperienze di “trasforma- della cooperativa sociale per cui lavoro e sensibilizzazione-informazione, la realizza-
laboratori di teatro, musica, arti applica- I laboratori svolti hanno avuto ampio zione possibile” realizzate attraverso la di dedicarmi sempre più a sviluppare e a zione di mostre, l’organizzazione o la par-
te, lingua inglese e danza nelle scuole successo e consenso, sia da parte dei GdL all’interno dei servizi sociali Torinesi mettere in pratica le mie capacità creati- tecipazione attiva a seminari, convegni,
dell’infanzia ed elementari di molti rappresentanti delle istituzioni, che dagli e Piemontesi e nel mondo della scuola. ve e i valori in cui credo; nasce così l’idea momenti di discussione, la documentazio-
Municipi del Comune di Roma. L’alta insegnanti, nonché da parte dei genitori Il mio impegno e il mio interesse per di fondare, insieme ad altre quattro per- ne del lavoro svolto attraverso video o
professionalità dei docenti dell’Associa- dei bambini coinvolti, segnando così questa disciplina è accresciuto sempre sone, l’associazione di promozione materiale fotografico.
zione e le metodologie adottate nello l’inizio di una nuova fase dell’Associazio- più man mano che ho sperimentato il sociale “Officina del sociale”. Concludo riaffermando la volontà da
svolgimento dei laboratori, in collabora- ne che ha visto, e vedrà, lo sviluppo suo carattere “rivoluzionario”, che con- Relativamente alla GdL, l’associazione parte mia e dell’associazione Officina del
zione e sinergia con le insegnanti, hanno d’ulteriori e sempre più ampi progetti che siste nel mettere al centro e valorizzare si pone i seguenti scopi: Sociale di far sì che la GdL venga com-
portato l’Associazione ad avere importan- si avvalgono della GdL e che hanno l’essere umano e la fiducia nei suoi • Realizzare attività basate sulla GdL presa appieno come approccio rivoluzio-
ti riconoscimenti e accreditamenti presso progetto, realizzato gratuitamente, aveva come obiettivo più grande l’integrazione potenziali infiniti anche in condizioni all’interno di scuole, centri diurni o ser- nario all’essere umano, superando quel-
il Comune di Roma, realizzando per esso come obiettivo l’integrazione e l’acco- delle diversità dentro e fuori della scuola. estreme, come nel caso di persone che vizi residenziali, servizi psichiatrici, attra- la visione stereotipata purtroppo spesso
anche corsi d’aggiornamento per le inse- glienza dei bambini diversamente abili, o Al 14° Convegno della Globalità dei hanno trascorso 40/50 anni all’interno verso progetti tematici come ad esem- presente in Piemonte che la vede come
gnanti delle scuole dell’infanzia. con disagio, nel gruppo dei pari ed è Linguaggi offriremo una panoramica sui del manicomio di Collegno, subendo un pio “L’albero della vita”, “Dal caos al una disciplina a carattere ludico adatta
A partire dall’anno scolastico 2003-04, stato autorizzato e seguito dai progetti svolti nelle scuole e nel primo processo di disumanizzazione apparen- cosmo”, “Gli Stili Prenatali”, e altri; solo a persone con handicap grave,
l’associazione ha abbracciato con gran- Responsabili del Servizio Psico- “Centro laboratori integrati con funzioni temente irreversibile, o con persone con • realizzare uno spazio, nella città di perché il diritto all’integrazione, la neces-
de impegno ed entusiasmo il metodo pedagogico del Municipio XI. socio-ricreative per l’infanzia” realizzato handicap grave. è proprio in queste Torino, all’interno del quale dare vita ad sità di non sentirsi soli, il riconoscimento
della Globalità dei Linguaggi promuoven- Il percorso di GdL è stato realizzato nella dall’Associazione, con la metodologia situazioni limite che ho scoperto la pos- attività espressive e creative basate del valore infinito e della dignità di ogni
do un primo progetto sperimentale dal scuola per l’infanzia del Municipio XI “Il della Globalità dei Linguaggi e la supervi- sibilità di “dare senso ai comportamenti sulla GdL rivolte a bambini, ragazzi, vita, sono tematiche sempre più attuali e
titolo “La Favola multisensoriale” (vedi Mappa… mondo”, con il coinvolgimento sione di Stefania Guerra Lisi. insensati” e di far emergere e valorizzare persone con handicap, provenienti dal valide per tutti, per le quali vale la pena
articolo “Dalla favola multisensoriale alla attivo del personale docente, e negli anni la creatività presente in ogni persona mondo della scuola, dai servizi sociali o impegnarsi con grande dedizione.
Meravigliosa storia della vita” pubblicato a seguire si è sviluppato fino a quest’an- Alessandra Forte - OMAT nella GdL nonostante tutto. dal territorio circostante. In particolare Guido Bodda - guidoele@hotmail.com
nel n°5 di questa rivista). Questo primo no scolastico 2007/08 che ha visto gli forte.alessandra@libero.it
28 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 29
Globalità
settembre 2009 n° 8
La Rivista
dei Linguaggi
Il nostro sito:
GdL al “San Camillo” di Venezia e un terzo gruppo a cui partecipano
persone affette prevalentemente da
Sclerosi Multipla. I percorsi individuali
www.centrogdl.org La Rivista Globalità dei Linguaggi - MusicArTerapia - Metodo Stefania
Guerra Lisi, edita dall’Università Popolare di MusicArTerapia ha periodicità
Presso l’IRCCS San Camillo di coscienza isolata dalle coscienze invece riguardano due stati vegetativi, semestrale a partire dal mese di marzo 2006. I numeri 1 e successivi possono
Venezia sono stati finora sperimenta- degli altri” (Merleau-Ponty). Inoltre, un risveglio dal coma, una Sclerosi essere acquistati, al prezzo unitario di 6,50, presso il Centro GdL ed in tutte
ti interventi di MusicArTerapia nella porta a capire che l’integrazione con Laterale Amiotrofica, una sindrome le occasioni di incontro (Convegni, Seminari, Master, ecc.).
Globalità dei Linguaggi ad integrazio- il mondo circostante è sempre possi- locked-in. La frequente concomitanza
ne del percorso riabilitativo di pazien- bile in quanto ognuno è dotato di di deficit della comunicazione verbale,
Il n° 0 (ottobre 2005) è consultabile al sito www.centrogdl.org.
ti con esiti vascolari, traumatici e con abilità che possono sempre essere sia di natura fono-articolatoria che afasi-
malattie degenerative. A questi per- scoperte, riscoperte e potenziate. ca, rende l’approccio GdL interessante Condizioni di abbonamento postale - Anno 2010
corsi, integrati nelle attività del Attualmente vengono seguite persone sia per il recupero diretto che compen- L’abbonamento annuo dà diritto a ricevere 2 numeri della Rivista al costo
Servizio di Riabilitazione sia in trattamento individuale che in satorio. Inoltre la nostra disciplina può complessivo di 10, tramite versamento da effettuarsi su conto corren-
Neuropsicologica, viene riconosciuto gruppo. Sono stati creati tre gruppi offrire un utile supporto a livello affettivo-
te postale n° 39844881, intestato a UPMAT - via S. Giovanni in Laterano,
l’obiettivo di contribuire ad abbattere distinti: un gruppo a cui partecipano relazionale stimolando la messa in atto
il muro della diversità, proprio in prevalentemente persone con disturbi di adeguate modalità di coping. 22 - 00184 Roma, con la causale: Rivista GdL - Abbonamento 2010.
quanto “l’uomo non è una coscienza afasici, un altro in cui i partecipanti Francesca Vannini, OMAT nella GdL
separata dal corpo, come non è una sono pazienti con esiti di traumi cranici francivannini@hotmail.it
Consultando il sito www.centrogdl.org è La nostra Rivista vive grazie agli
possibile trovare informazioni sulla Disciplina abbonamenti dei lettori
ed è uno strumento di formazione ed
EVENTI FORMATIVI 2009/10 ed ogni aggiornamento relativo a luoghi ed
eventi della Globalità dei Linguaggi, corredato
aggiornamento per tutti:
La formazione in MusicArTerapia nella GdL elabora un collegamento fra le espressioni grafica, cromatica, corporea, plastica, da un’ampia documentazione fotografica: a
musicale, linguistica che informa tutto il progetto educativo-terapeutico, sia nell’espressione che nella fruizione. Partendo da partire dal Centro Nazionale (Sedi ed attività) non scordatevi di rinnovare l’abbonamento!
una impostazione psicopedagogica interdisciplinare, il percorso sviluppa due aspetti fondamentali e paralleli di una nuova Sostenete e diffondete la rivista
e dall’Università Popolare di MusicArTerapia
impostazione autoeducativa per esprimere pienamente la propria personalità, ed eventualmente saperla sviluppare negli altri.
Stefania Guerra Lisi (Master, iniziative “Globalità dei Linguaggi - MusicArTerapia
Scuola Quadriennale SCUOLE lungo l’anno CONVEGNO NAZIONALE formative e collaborazioni), si possono
Il percorso formativo di base nella GdL Roma Il Convegno Nazionale della GdL fa par- Metodo Stefania Guerra Lisi”
cercare contatti ed acquisire utili notizie sulle
è la Scuola Quadriennale di MusicArTe- Università di Tor Vergata te del percorso formativo della Discipli- Scuole e sui Corsi tematici, sui Convegni e le presso le istituzioni, i centri
rapia nella GdL. Facoltà di Lettere - Via Columbia, 1 na. Si svolge annualmente a Riccione.
La Scuola consiste in 4 annualità di Centro GdL - Via SS.Quattro 36/B
Pubblicazioni, su esperienze e ricerche. e gli ambiti in cui operate.
formazione, per un monte di 750 ore. Firenze Edizione 2009: 14° Convegno Na-
Le annualità si conseguono al Master, Istituto Ferretti - Via S.Pellico, 2 zionale della Globalità dei Linguaggi
o a una Scuola lungo l’anno, o a una Lecce “... e il Corpo si fece Parola”
Scuola estiva intensiva.
Ogni annualità comprende:
a) la frequenza al Master o a una
Clinica “Villa Verde”
Via Monteroni 222
Riccione, Teatro del Mare , 9-10-11 ottobre
Informazioni in quarta di copertina Il Centro Globalità dei Linguaggi
Scuola; SCUOLE ESTIVE Quota di Iscrizione: euro 100. SEGRETERIA
b) il Convegno Nazionale della GdL a Per gli iscritti alla Scuola o al Master Informazioni, contatti, scambi con Stefania Guerra Lisi, Gino Stefani e collaboratori
Percorso intensivo - Durata settimanale
Riccione; l’iscrizione al Convegno è compresa
c) la visita guidata sui simboli della
Iscrizioni 2010 a partire dal mese di Via S.Giovanni in Laterano, 22 - 00184 Roma - Telefono e fax 06 70450084
marzo nella quota già versata. e-mail: gino.stefani@libero.it, info@centrogdl.org - www.centrogdl.org
GdL in una città d’arte (un weekend di
gennaio);
d) il tirocinio, da concordare nei singoli Per ogni altra informazione: www.centrogdl.org e info@centrogdl.org ATELIER DELLE MATERIE SCUOLA Biblioteca
casi; Via SS.Quattro, 71 - Roma Via SS.Quattro, 36/B - Roma Pubblicazioni GdL - Musicoterapia
f) le verifiche annuali, elaborazione di Sede per le attività Sede centrale delle attività di ricerca e Artiterapie - Enciclopedie - Riviste
ricerche e/o di esperienze in vista della grafico-plastico-cromatiche, didattiche, in particolare musicali. Arti figurative (Collezioni, Monografie)
tesi;
Alla fine del quadriennio, la presentazio-
Convegni Nazionali 1996-2008 con i relativi materiali
Dotazioni:
Musicologia - Semiotica - Linguistica
e attrezzature di lavoro. Scienze Umane
ne e discussione di una tesi permette I Convegni Nazionali della Globalità dei Linguaggi a Riccione • Sala lezioni
di conseguire il diploma di Operatore in costituiscono un importante evento nell’ambito del programma di • Strumenti musicali * Archivio e Biblioteca sono accessibili per
MusicArTerapia nella GdL. formazione della Disciplina. Questi finora i temi trattati: ATELIER DEL CORPO • Attrezzature audiovisive consultazione, previo accordo con la Segreteria, ai
Via S.Giovanni in Laterano, 216 - Roma • Archivio* diplomati e diplomandi della Scuola Quadriennale
MASTER 1° 1996 8° 2003 Sede delle attività di movimento, • Biblioteca* e del Master.
in MusicArTerapia nella Globalità dei “... in principio era il corpo...” Contatto e Comunicazione danza, teatro.
Linguaggi 2° 1997 9° 2004 Dotazioni:
Archivio
Biennale. In convenzione con Universi- L’integrazione: Autismo: Tesi Diploma Scuola Quadriennale GdL
tà di Roma pavimentazione in moquette; costumi,
nuovo modello di sviluppo patologia, problema sociale, (versione cartacea e informatica)
“Tor Vergata”. Iscrizioni entro il 6 no- 3° 1998 strategia di sopravvivenza cappelli, maschere, attrezzature GdL
Tesi Master in MusicArTerapia nella GdL
vembre, La sinestesia: potenziali umani 10° 2005 per attività psicosensomotorie.
(versione cartacea e informatica)
on line: www.uniroma2.it per l’arte di vivere MusicArTerapia
Sedi Lauree DAMS (attinenti alla GdL)
4° 1999 nella Globalità dei Linguaggi
Roma
GALLERIA Lauree varie (attinenti alla GdL)
Valorizzare il quotidiano 11° 2006
Università di Tor Vergata 5° 2000 Il Corpo: luogo di segni ART RI-BEL Diplomi di Scuole di
Facoltà di Lettere - Via Columbia, 1 MusicArTerapia 12° 2007 Via Capo d’Africa, 15/A Roma Specializzazione
Centro GdL - Via SS.Quattro 36/B nella Globalità dei Linguaggi “Fermare la disumanizzazione” Esposizione permanente di opere (Educatori, Insegnanti
Firenze 6° 2001 13° 2008 come integrazione dell’Art Brut di sostegno)
Istituto Ferretti - Via S.Pellico, 2 Arte e Follia Integrazione - Intercultura - (Bambino, Handicappato, Artista); Tesine annuali Scuola
Lecce 7° 2002 Interdisciplina mostre, incontri, eventi. Quadriennale
Clinica “Villa Verde” GdL e Cultura della Pace
Via Monteroni 222 - Lecce
Interventi di:
Giorgio Antonucci, medico - Carlo Alberto Augieri, italianista - Rino Caputo, Preside Fac. Lettere Roma “Tor Vergata” - Nicola Cisternino, musicista
Pier Giorgio Curti, psicologo, psicoterapeuta - Pasquale D’Alessio, attore, scrittore - Giuliano Giaimis, psicoterapeuta
Stefania Guerra Lisi, artista, ideatrice Globalità dei Linguaggi - Michele Lomuto, musicista - Dario Martinelli, semiologo - Bianca Menna, artista
Florinda Nardi, italianista - Cesare Padovani, filologo e scrittore - Giuliano Scabia, scrittore e drammaturgo - Francesco Spampinato, musicologo
Gino Stefani, semiologo, presidente dell’UPMAT - Vittorio Volterra, psichiatra.
Inoltre, una larga presenza di Operatori in MusicArTerapia porterà testimonianze di ricerche ed esperienze pertinenti ai temi.
È stato richiesto il riconoscimento del Ministero dell’Istruzione (MIUR)
INFORMAZIONI
Comune di Riccione • Assessorato Politiche Sociali • Tel. 0541 42 89 01
Centro Nazionale dl Globalità dei Linguaggi • Tel. 06 70 45 00 84
info@centrogdl.org