9 772240 294006
INTIMITÀ
EREDI
PISONI
COPERTURE DAL 1960
COPERTURE CHE
PUNTANO IN ALTO!
3
ancora una quieta indifferenza alla Collezioni di vhs e audiocassette su primordiali ritmi circadiani.
fisicità delle passioni romantiche. nastro magnetico sono i supporti per Da questi estremi abitacoli e ripari
L’intimità come esposizione riprodurre memoria, per rievocarla si procede verso dimensioni più
democratica del sé, condivisibile all’infinito. Archivi personali, consuete: dal bivacco alla casa, ai
in streaming - fatta eccezione per i biblioteche private. Nel film Lisbon luoghi del vivere civile moderno a
marginali, i reietti, i rifiutati, story di Wim Wenders (1994), cui appartiene la tiepida esperienza
i non allineati -, non riflette più un regista raccoglie un archivio di di ciascuno di noi, che senza
un territorio politico, ma si fa immagini mai viste, conservandolo in i primi non disporrebbe delle
espressione di statuti esistenziali un segreto recesso che condivide con consapevolezze che sovente si
ibridi e indefiniti. Una mobilità alcuni ragazzini di strada, reclutati danno per scontate.
a cui non corrisponde più per filmare frammenti di vita
l’ostinata continuità di un progetto urbana e consegnarli intatti al nastro Davide Pagliarini
esistenziale. Non avere per essere, magnetico, senza mai essere osservati
quando è proprio il circondarsi nuovamente. Alla inaccessibile e
di cose, di costellazioni di oggetti oscura intimità di questo archivio
“a reaction poetique” a definirci, - segno premonitore di un tempo
oggetti che a nostra volta possiamo che della ridondanza delle immagini
riconsegnare all’altro, come segno farà il proprio paradigma -, fa da
rielaborato dalla fantasia e come contraltare l’intimità di una BMW
testimonianza. Isetta abbandonata nella periferia di
Dove cercare un’intimità che possa Lisbona, città in cui il film ha luogo:
ancora dirsi luogo di significati? un minuscolo e avvolgente abitacolo
Non nella banalità di legami di lamiera celeste, eletto a riparo
precocemente consegnati di fortuna dal regista vagabondo,
all’abitudine, a menage - intimi? - luogo precario di una riflessione sul
che affidano il proprio quotidiano destino del fare cinema e del vivere.
a un algoritmo - a Milano come a Nel cinema di Wenders l’intimità
Bangalore, a Londra come a Baku. si colloca su due estremi: il tutto
Si cercheranno tracce di intimità, pieno del mondo, comprensibile
oltre che nel raffinato contegno solo se si ha una lente, una intima
di stanze domestiche, nei rifugi di finestra o navicella per traguardarlo
senza fissa dimora, negli shelters e, all’opposto, l’oscurità silenziosa
di viaggiatori, per necessità o per di un archivio, antro metropolitano
scelta, disconnessi o iperconnessi dove l’intimità è introversione
alla Rete. In abitacoli e navicelle assoluta, negazione di ogni dialogo.
che per via delle loro dimensioni Sarà il tecnico del suono, Winter,
obbligano a prossimità assolute, a riportare caparbiamente “in luce”
a intimità radicali. L'esplorazione la relazione del regista con il mondo,
dell'intimità potrebbe proseguire a riavvicinarlo alla rilucente bellezza
ancora, spingendosi oltre l'orizzonte della città e del suo divenire, che
di un ordinario quotidiano, esige ancora una volta uno sguardo
abitando gli alloggi di coloro che partecipante da consegnare all’altro.
lavorano lontano oppure viaggiano L’intimità, prima di essere la qualità
per mestiere percorrendo lunghe atmosferica che colora una stanza
distanze e trasformano i propri o l’intesa emotiva tra due amanti,
veicoli nella propria casa e in quella è un primo e necessario approdo
manciata di centimetri ricostruiscono psicologico. È la protezione offerta
con commovente umanità il proprio da una tenda a uno speleologo che si
orizzonte di memorie, affetti, sogni. inabissa in una grotta alla ricerca di
ARK NUMERO 41 / INTIMITÀ
Sommario
1AI LETTORI 70
LAND
Davide Pagliarini
FREUD IN MONTAGNA
Testo di Francesca Acerboni e
5
Società Editrice Federica Del Medico
S.E.S.A.A.B. S.p.a.
Viale Papa Giovanni XXIII, 118 - 24121 - Bergamo
CF e P.IVA 01873990160
6EDITORIALE
Redazione Ark: redazione@arkmagazineweb.it
Direttore responsabile LO SPAZIO-TEMPO DELL'INTIMITÀ 76
Alberto Ceresoli Marita Rampazi FOTOGRAFIA
L'ELOQUENZA DEL FARE
Direttore Testo di Elena Turetti
Davide Pagliarini
Comitato scientifico nazionale
Matteo Agnoletto Federico Bucci
9CROSSING Fotografie di Alba Deangelis
Andrea Canziani
Imma Forino
Renata Meazza
Franco Farinelli
Silvia Loddo
Sara Protasoni
FRAMMENTI DI INTIMITÀ
A cura di Maria Claudia Peretti
84
Massimiliano Savorra Con Anna Barbara e Lara Sappa LA CITTÀ RIMOSSA
IL CORPO COME RIFUGIO
Comitato scientifico internazionale Testo di Francesca Gotti
Gianenrico Bernasconi
Annalisa Viati Navone
Juan Calatrava
16 Fotografie di Giovanni Emilio Galanello
94
Richard Alcock Lara Monacelli Bani STUDIO NIZZOLI SISTEMI /
Aldo Ballo Marco Cappelletti DIRITTO ALLA LEGGEREZZA
Alba Deangelis Giovanni Emilio Galanello Testo di Davide Pagliarini e Giovanni Comoglio
Gianluca Gelmini Georg Nickisch ENGLISH TEXTS
Enrico Picciani Alice Rohrwacher A cura di Ark
Isabella Sassi Farias Foto Vajenti
Selina Walder
36
Archivi
ADI Design Museum / Alias / Cassina / CN10 architetti CONTEMPORANEO LOMBARDO 96
/ Archivio del Moderno, Fondo Giulio Minoletti / Bottega LAST - STEFANO LAROTONDA NOTE BIOGRAFICHE
Ghianda / Campeggi Design / Epidesign / Fondazione Vico A cura di Ark
Magistretti / Studio Nizzoli Sistemi / Tate Modern CON ANDREA TREGNAGO /
LA CONSISTENZA DEL VUOTO
Blind-review Testo di Marco Mazzola
I testi, i temi e i progetti pubblicati su Ark sono sottoposti
all'esame del comitato scientifico, di redazione e alla lettura
compiuta da specialisti esterni adottando il criterio della
valutazione tra pari (blind peer review). Sono escluse da
tale criterio di selezione le comunicazioni aziendali (rubriche
Caementum e Subject).
45
OFFICINA
Pubblicità DI LIGNEE RADICI ERRANTI /
Sesaab Servizi S.r.l. – Divisione SPM IL LEGNO E L’INTIMITÀ
Viale Papa Giovanni XXIII, 124 – 24121 Bergamo Testo di Valentina Merz e Lara Monacelli Bani
tel. +39.035.358888
Progetto grafico e impaginazione
Moma Comunicazione S.r.l. – Bergamo
tel. +39.035.358853 54
Stampa INCONTRI RAVVICINATI
Litostampa Istituto Grafico S.r.l. – Bergamo GIUSEPPE (PINO) PIZZIGONI /
© S.E.S.A.A.B. S.p.a., 2021. Riproduzione Riservata ABITARE UN CRISTALLO
Registrazione Tribunale di Bergamo n. 11 del 03/12/2017 – Testo di Davide Pagliarini
Trimestrale - Anno 2022 n° 41 Incontro con i testimoni a cura di
Michela Facchinetti
In copertina
Casa Nani, Parre (fotografia di Gianluca Gelmini, 2016).
1 Daniel Chenut, Ipotesi per un habitat
6 / EDITORIALE contemporaneo, 1960.
7
complessa e diversificata - per la propria stanza o il posto del pc,
età, cultura, condizione sociale per governare tempi e gradi della
e situazione esistenziale - che si propria accessibilità, rispetto non
cela sotto l’etichetta di “giovani” solo alla sfera più esterna delle
giungono anche importanti segnali conoscenze, ma anche ad altri
di resilienza. Gli youth studies, in membri della famiglia, partner,
particolare, hanno messo in luce amici. Vi è, inoltre, da notare il
la consapevolezza, in una parte ruolo che, in situazioni di mobilità,
consistente della realtà giovanile, i dispositivi informatici possono
del fatto che le condizioni assumere nell’attuazione di strategie
dell’abitare non sono qualcosa orientate a preservare il senso della
da accettare passivamente perché familiarità con i luoghi in cui ci si
date in natura o governate da trova: creare memorie “portatili”
oscure forze anonime. Sono, da tenere con sé negli spostamenti;
piuttosto, l’esito di una continua tutelare la durata delle relazioni
costruzione/ricostruzione ad tramite le comunicazioni a distanza;
opera dell’agire umano, a partire limitare la mobilità fisica sul lavoro,
dalle usuali pratiche della vita combinando presenza e virtualità.
quotidiana. È una consapevolezza In questo quadro va inserito il
che s’intreccia con una forte tensione recente shock della crisi pandemica,
etica, principalmente nel segno in particolare l’alterazione di ritmi
dell’ecologismo e della condivisione, e spostamenti quotidiani creata
per dare vita a un fare concreto. dalle misure di confinamento/
Si pensi alle reazioni dei giovani di distanziamento. Per certi versi,
fronte alla crisi ambientale: dalle ha accentuato lo spaesamento delle
mobilitazioni di protesta in ogni persone. Per altri versi, è stato
parte del mondo, sino all’adozione un’occasione di riflessione critica sul
di nuovi comportamenti nella prassi modo di vivere il tempo e lo spazio,
quotidiana, a partire dalle scelte di con un sussulto di attenzione per il
consumo “critico”, guidate dalla contesto territoriale più prossimo
crescente attenzione verso l’ambiente della casa, del vicinato, della città.
naturale e la valorizzazione del In tal senso, ha reso maggiormente
territorio. Un altro fronte su cui visibili le preoccupazioni e
si esprime l’impegno dei giovani è l’impegno dei giovani per l’abitabilità
quello della trasformazione delle dell’ambiente; contemporaneamente,
città da luoghi “da attraversare” in ha sollecitato un’assunzione di
“luoghi da abitare”. Significative responsabilità negli adulti, verso
sono le attività di alcuni gruppi il loro disimpegno nel passato.
giovanili per creare ambiti di socialità L’auspicio è che questa occasione
urbana, ad esempio, rivitalizzando non vada perduta.
aree degradate con iniziative socio-
culturali, oppure occupando zone
di passaggio, per trasformarle in Riferimenti bibliografici
isole in cui sostare con gli amici.
Georg Simmel, Sull’intimità,
In tema di intimità, si osservano, a cura di V. Cotesta, Armando, 1996.
poi, pratiche finalizzate a Geraldina Roberti, Vite da Millennials. Culture
e pratiche comunicative della generazione Y,
riposizionare i confini fisici e Guerini, 2017.
simbolici della casa e di specifiche Laura Minestroni, a cura di, Restare a casa.
Narrazioni della domesticità e nuove forme
zone al suo interno, tipicamente, comunicative dell’abitare, Angeli, 2020.
ASCENSORI
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FRAMMENTI
DI INTIMITÀ
Incontro con Anna Barbara e Lara Sappa dimensione domestica; il nuovo
A cura di Maria Claudia Peretti rapporto pubblico/privato;
la fine della privacy; nuove famiglie/
nuovi abitanti; trasformazione
1
999, la fine di un secolo e del mercato del lavoro.
l’inizio dell’altro. Al Moma Tra i progetti esposti la Curtain
di New York viene allestita la wall house di Shigeru Bahn, la casa di
mostra “The unprivate house” che, Floriac di Rem Koolhaas, la Mobius
con 26 progetti di case unifamiliari, House di Un Studio, la Digital
annuncia gli enormi cambiamenti in House di Hariri & Hariri.
atto nella società e, di conseguenza, Progetti che mostravano un abitare
nell’abitare. I temi affrontati nella sempre più poroso, prestazionale,
mostra erano cinque: la fine della connesso e tecnologico, la
Giulio Minoletti, Capanna Minolina (1960-
10 / CROSSING 1962), veduta esterna e sezione sul bagno.
N
confini e alcuni topoi fondativi ei vent’anni successivi la banalità stereotipata di librerie e
dell’architettura, le soglie, le abbiamo vissuto e soprammobili.
facciate, i filtri tra l’individuo e la sperimentato gli esiti della
L
collettività, tra la dimensione rivoluzione dell’abitare annunciata a parola ‘intimità’ apre
privata e quella pubblica. al Moma alla fine del secolo scorso: a molteplici discipline
Era la disgregazione del modello gli archetipi della “casa guscio” e interpretative: di certo, qualsiasi
dell’abitazione tradizionale e dei della “casa nido” (G. Bachelard) che sia il codice che lo indaga, il concetto
suoi caratteri comunitari e popolari individuavano i luoghi dell’intimità di intimità non si sostanzia entro
(riassumibili nel grande paradigma sicuri e caldi per l’accudimento contorni autonomi ed autoriferiti,
della cultura materiale), anche quelli della prole e per la vita famigliare, ma si determina e varia entro la
che nel corso della storia hanno sempre più superati dall’idea della relazione inscindibile tra individuo e
continuato e continuano ad offrire, “casa albergo” dove si vive da ospiti, collettività.
risposte profonde al bisogno di provvisoria, incerta, variabile, non E’ in realtà un concetto
abitare e ai suoi archetipi. Era la territoriale. E della “casa protesi”, profondamente politico, storico e
disgregazione della cultura domestica che serve come supporto del culturale che ci racconta molto delle
e dei suoi tabù e, parallelamente, la nostro corpo per amplificarne le forme e delle modalità del potere e
disgregazione della città e delle sue prestazioni, o anche soltanto per in cui trovano spiegazioni anche gli
relazioni, delle sue rappresentazioni consentirne il riposo, l’allenamento, aspetti inquietanti dell’intimità: la
e delle sue misure. Sullo sfondo l’alimentazione e l’informazione. casa come gabbia claustrofobica che
la rivoluzione antropologica dei E della “casa set” sullo sfondo delle blocca gli orizzonti e le prospettive;
modi di vivere e delle categorie piattaforme di conferenza remota la casa come luogo della violenza
sociologiche legata alla transizione che, con le regole imposte dalla senza scampo, nascosta e invisibile.
ARK 41 / INTIMITÀ
L’ESPERIENZA DI
POTER SCEGLIERE
COME, DOVE E
CON CHI, ANCHE
SE IN FORMA DI
FRAMMENTO. fisico e ad una rappresentazione di Milano, studiosa dell’abitare
estetica? Per la gran parte e delle sue forme; e con Lara
intermediata da soggetti, stereotipi Sappa di Officina82, progettista di
La casa come luogo della e regole esterne a noi? In quali spazi minimi che disegnano una
separazione ottenuta con alti muri circostanze e in quali luoghi filosofia possibile dell’intimità
perimetrali, fili spinati, vigilantes possiamo dire di poter padroneggiare contemporanea.
armati. la nostra intimità e la nostra libertà? Maria Claudia Peretti
Nell’abitare nomade contemporaneo,
T
ra i tanti risvolti possibili, possiamo ancora parlare di intimità
in questo numero di Ark come di una dimensione confinata ANNA BARBARA
dedicato all’intimità, Crossing entro lo spazio interno della propria Politecnico di Milano
vuole analizzare quello dell’intimità abitazione?
come luogo possibile della libertà Possiamo vivere una situazione MCP Jane Jacobs difendeva la strada,
individuale, dell’interiorità personale di intimità camminando tra gli altri lo spazio pubblico, come luogo dove
che si realizza svincolata dai per strada? O esercitando la flanerie incontrarsi e scontrarsi, dove capire
codici e dagli stereotipi mediati negli spazi pubblici delle città? il destino dell’altro. Dove ha luogo
dalla convivenza con gli altri, Sono domande fondamentali per chi l’intimità oggi? Nella casa o nella
dall’esteriorità. esercita il mestiere dell’architetto, strada?
Entro quali limiti e condizioni cioè di mediatore e interprete dei AB Da nessuna parte. Siamo una
prende forma la nostra intimità bisogni e dei desideri dell’individuo. società pornografica in cui l’intimità
spaziale? Possiamo parlare Ne discutiamo con due architette, vuole essere rappresentata e quindi
dell’intimità legandola a un luogo Anna Barbara docente al Politecnico mostrarsi. L’intimità è stata per secoli
12 / CROSSING
una condizione che si manifestava tra abitare a famiglia. Questo è un sesso. A me interessa capire allora
nell’ombra e questa condizione oggi retaggio del XX secolo che oggi è questa intimità contemporanea se
è rarissima. Non esistono luoghi più un limite che una possibilità. anziché essere il media, sia
umbratili, perché siamo sempre In primis la casa è appurato non diventata il fine degli incontri.
visibili, sempre raggiungibili, sempre è per nulla un luogo sicuro (basti MCP La casa che abitiamo è sempre
esposti anche nostro malgrado. considerare quante donne vengono più un luogo ‘mediato’ da fattori che
L’eccesso di esposizione stritola uccise dai propri mariti/compagni), non decidiamo in prima persona.
l’intimità, l’erotismo, e forse anche ma anche l’equazione “abitare in Possiamo e in che termini parlare
il sesso come scrive il filosofo casa=avere una famiglia” non è della casa come spazio della libertà
Byung-Chul Han. interessante nella forma tradizionale, individuale? E dell’intimità spaziale
L’intimità oggi è una condizione ma in quella a più variabili, come forma di auto rappresentazione
solitaria e a volte alienata, perché allargata, multigenere e multispecie, estetica?
per manifestarsi deve diventare intergenerazionale. AB La casa non è luogo di libertà
irraggiungibile, nascondersi in una L’abitare contemporaneo è individuale, non lo è mai stato e lo
forma di fuga quasi violenta. sganciato dall’idea di famiglia, è ancor di meno adesso che la casa
Sono d’accordo assolutamente con anche quando avviene nella famiglia è teatro di selfie e riunioni su zoom.
Jane Jacobs, perché è proprio dai più tradizionale. È più facile che Forse alcuni luoghi della casa lo
piani terra, dalla strada che bisogna un gruppo di amici e conviventi sono ancora, per alcuni è la propria
ricostruire una geometria delle pranzino insieme anziché dei genitori camera da letto dove attaccare
relazioni tra corpi e spazi, con i figli adolescenti. Abitare manifesti alle pareti e fumare di
tra persone. oggi significa costruire altre forme nascosto, per altri magari la cucina;
Ma esplorare l’intimità fuori dalle di spazi, contaminati tra lavoro e ma per tutti sicuramente luogo di
mura domestiche, dando forma a abitare, ma anche blended tra reale libertà e intimità autentica è il bagno.
luoghi che consentano di isolarsi, e virtuale; ma anche altre forme di Sì è l’ultimo baluardo che prova a
di essere sicuri, di costruire un tempo, nel senso che ognuno vive su resistere. Ognuno di noi è sé stesso
proprio mondo è il primato della differenti temporalità, e queste non nel bagno, che mantiene ancora la
rete, non della strada. necessariamente sono sincronizzate serratura per chiudersi, i vetri opachi
Queste forme di intimità in pubblico, con quelle delle persone che per non farsi vedere dall’esterno,
che i cellulari, le cuffie, e forse un convivono i nostri stessi spazi. il luogo dove il corpo si libera in
domani, altri device elettronici Sui modi e i tempi dell’intimità maniera ancestrale, dove ognuno
consentono, portano a una strana contemporanea. Io ho più domande è se stesso. Dove ci si spoglia, ci
forma di intimità collettiva, che non che risposte. Ad esempio, penso si veste e ci si traveste, dove si
appartiene al mondo analogico ed sempre all’intimità tra due persone raccontano i segreti più intimi al
ai suoi luoghi interni o esterni che che si piacciono. Nell’immaginario proprio sé rispecchiato mentre sbava
siano. Lo spazio pubblico di Jacobs, romantico del secolo scorso, dentifricio fuori da ogni rito di
va riconquistato per forme di quindi parlo della mia generazione, autorappresentazione. È anche luogo
rispetto, inclusione, politica, forse consisteva in una operazione di ospitale, di altre intimità presenti o
non di intimità. avvicinamento e di attrazione distanti. La casa oggi ha perso la sua
MCP L’abitare contemporaneo è che comprendeva un processo di unità, le singole parti possono essere
sempre più scisso dai legami familiari conoscenza e di contestualizzazione territori anche lontanissimi a seconda
convenzionali. Allo stesso tempo il che coinvolgeva altre persone, di chi li abita e delle ore del giorno e
nostro abitare è sempre più spalmato luoghi, narrazioni. Oggi attraverso della notte.
in una dimensione allargata, mobile, applicazioni digitali di dating Penso che l’intimità contemporanea
non radicata. Quali sono i modi e i gli algoritmi offrono una prima sia da ricercarsi più nel tempo che
tempi dell’intimità contemporanea? selezione di compatibilità e poi il nello spazio e che sia il tempo il
AB Ci sono più temi in questa passaggio tra la selezione reciproca cuore delle dimensioni progettuali
domanda, provo a rispondere a e l’intimità è brevissimo. più avanzate: è nell’uso del tempo
pezzi. Anzi, mi pare che in moltissimi casi, che possiamo individuare il luogo
Il primo è il tema del rapporto l’intimità è un atto successivo al delle libertà contemporanee e la
ARK 41 / INTIMITÀ
OFFRIRCI L’ARMONIA
E PERTANTO CAPACE
DI TUTELARE LA
NOSTRA PERSONALE nei luoghi fisici che vivevo in singola o di coppia con la variabile
INTIMITÀ. condivisione con altri, spazi di di poter, con un semplice gesto,
protetta intimità dove rifugiarmi trasformare lo spazio in un varco
e trovare riparo. Questa personale aperto verso l’infinito.
necessità determina anche il mio E proprio in questo infinito che sta
ricerca dell’intimità, l’esperienza di modo di progettare e interpretare la la chiave del percorso della società
poter scegliere come, dove e con chi, dimensione del vernacolare, laddove di oggi verso il proprio essere più
anche se in forma di frammento. la forma risponde all’esigenza di profondo: la connessione con il
Ed è proprio nella riprogettazione riparo e protezione, ma anche di cielo e con la natura, la necessità di
del tempo che la cultura femminile interconnessione. Forme sempre più respirare l’aria pura e di percepire
degli ultimi decenni ha portato piccole, spazi nei quali, però, esiste i suoni della notte. Chiudersi di
contributi fondamentali: non è un la via di fuga della connessione con giorno e aprirsi di notte, perché
caso che siano le donne a detenere la Natura. Quest’ultima intesa come se le città non sono più luoghi
questo primato. l’unica madre in grado di offrirci sicuri dove preservare il nostro
l’armonia e pertanto capace di io, lo sono le notti lontano dalle
tutelare la nostra personale intimità. luci metropolitane, là dove ancora
LARA SAPPA MCP Il progetto StarBOX è quello possiamo vedere le stelle e ritrovare
Officina82 di un nido in cui le dimensioni i suoni degli animali e il fruscio
ridottissime del guscio si aprono delle piante. È lì che riscopriamo
MCP Nella tua attività di progettista all’immensità del cielo. il miracolo della nostra personale
attribuisci una grande importanza a LS StarsBOX può forse identificarsi natura umana, fatta anche di abbracci
spazi minuti, racchiusi e protettivi, come uno degli esempi più e gesti intimi, di osservazione
ma contemporaneamente connessi paradossali e significativi della silenziosa del creato, di connessione
con la vastità della Natura che li ricerca di intimità oggi: uno spazio con le altre forme viventi.
contiene. piccolissimo dove nascondersi e Le nostre case iperconnesse a
LS Sin dall’infanzia ho cercato, dialogare con la nostra intimità livello digitale hanno violato la
14 / CROSSING Officina82, StarsBox, 2018.
N
modello di società borghese, elle case disegnate da nel secondo dopoguerra e che lo
per poi diffondersi nelle epoche Vico Magistretti, sia nelle rende “raffinato interprete […] delle
successive in tutto il nord d’Europa.1 residenze extraurbane aspirazioni di una classe borghese-
È la casa vittoriana a dare origine sia negli appartamenti milanesi, imprenditoriale colta e aperta alle
a quella forma di raccoglimento e il legame con alcuni ambienti e lusinghe del nuovo.”5 Questa
privacy che si ritrova ancora oggi e sensazioni che giungono da un clientela gli consente di approfondire
si caratterizza da precisi materiali passato lontano e germinativo della il tema della residenza che diventa
e rapporti tra le stanze; luogo cultura borghese appare evidente. un campo di sperimentazione
dell’affermazione della famiglia Lo storico dell’architettura Fulvio progettuale, dominato da relazioni
nucleare dove a ogni ambiente Irace definirà questi progetti come spaziali e visive, testimonianza di
è associata una precisa attività “una palladianizzazione modernista una poetica dell’abitare e di una
domestica. Walter Benjamin nella del tradizionale paesaggio di interpretazione del moderno che
celebre opera incompiuta “Das villeggiatura dell’aristocrazia influenzerà il panorama italiano
Passagen-Werk” racconta la nascita lombarda.”3 La casa unifamiliare o accanto alle figure di Marco Zanuso,
e il sentimento di questa nuova “dimora”, per riprendere le parole Luigi Caccia Dominioni, Angelo
visione dell’abitare paragonandola di Gio Ponti nella descrizione di Mangiarotti, Bruno Morassutti.
ARK 41 / INTIMITÀ
Planimetria. 19
COME NELLA
CASA BRITANNICA
EMBLEMA
DELL’INTIMITÀ È
L’“INGLE NOOK”, UNA
STANZA PICCOLA
E AUTONOMA,
ALL’INTERNO DI
UN AMBIENTE PIÙ
GRANDE, CHE NON
È SEPARATA DA MURI:
“LA VERA INTIMITÀ SI
TROVA NELL’ANGOLO:
IN QUEL
PARTICOLARE LUOGO
LE DIMENSIONI
FISICHE EVOCANO
IL RACCOGLIMENTO
INTERIORE E
L’ASTRAZIONE DALLA
VITA DI TUTTI I
GIORNI.”
In queste abitazioni il rapporto e natura che definiscono un luogo della cucina e delimitato da un muro
tra spazio interno ed esterno, in da abitare in tutti i momenti in pietra a vista; esso identifica un
particolare con la natura circostante, della giornata. Il rapporto con il primo legame con la vocazione
rappresenta un elemento di contesto naturale è determinato agricola del paesaggio. Poco più in
progetto imprescindibile, che lega dallo slittamento di due volumi là, parallelamente, un altro muro,
il linguaggio di Magistretti al tema rettangolari che sembrano più lungo e intonacato di bianco,
delle “preesistenze ambientali” del emergere direttamente dal terreno, nasconde il portico di servizio e
suo maestro Ernesto Nathan Rogers. dall’articolazione delle coperture, ci accompagna verso l’ingresso
I volumi scomposti cercano un dagli svuotamenti negli angoli dei principale, riparato e non visibile
legame con la topografia del luogo portici e dalle diverse grandezze in altro modo.
che si radica attraverso dislivelli, delle aperture. Il progetto si spinge
L
muri e coperture, definendo degli anche sul giardino: i dislivelli a casa sorge su un terreno
organismi che non potrebbero che interni diventano gradoni verdi, leggermente rialzato, nella
esistere in quel preciso paesaggio. piccoli terrazzamenti che seguono campagna bergamasca di
l’impostazione geometrica Barzana, con tagli e aperture
A
nche Casa Muggia sfrutta dell’edificio. Al disegno preciso del regolate dall’andamento del sole,
i cambi di quota per creare verde si contrappone la libertà di un poiché la vista a nord ha imposto
integrazioni tra architettura orto, collocato davanti alle finestre la necessità di catturare la luce
+5.41
+3.70
+2.52 +2.52
+5.02
+1.60
+3.70 +3.70
Piante dei piani rialzato e primo,
20 / 900 LOMBARDO
+0.00
-0.50
+2.52 sezioni AA e BB.
+0.00
+2.52
+5.41
-1.02 -1.10
+1.08
dalle+3.70
esposizioni sud ed est.
-2.70 -2.70
Esternamente l’architettura rievoca
+0.00 +0.00
-0.50
+2.52
-1.10 chiari+2.52riferimenti al razionalismo
+1.60
italiano pur presentando alcuni
-2.70
elementi di novità: la scelta dei
+0.00
-0.50
materiali
+0.00
come le persiane scorrevoli
-1.02 in legno
-1.10 verniciato di colore grigio
più vicine alla tradizione, i tetti a
-2.70 falda-2.70in lastre di rame, lo spazio
interno come nucleo centrifugo della
composizione in pianta.
La complessa disarticolazione dei
due volumi conforma gli ambienti
e le superfici esterne, individuando
nella zona giorno il fulcro della casa,
formato a sua volta da due aree:
uno studiolo biblioteca e una zona
C
B
e i bagni. B
Varcata la soglia d’ingresso
-0.36
è inoltre possibile percorrere una
C
B
scala in legno che porta al sottotetto +2.52
-2.70
nell’area dedicata agli ospiti, con
B
A
-0.33
A
una camera, A
un bagno e un piccolo
+0.00
O
-1.02 -0.85 +0.00
-1.10 A A sservando la pianta eAla
B
vista assonometrica della
B
-2.70
B
reinterpretazione in chiave moderna,
A A di una dimensione
A spaziale vicina
+0.00 -0.33
all’immagine della casa “appartata”
+0.90 +0.18 +0.90
-0.20 -0.50 (britannica) secondo la definizione +2.52 +0.18
C
+3.70
+2.52
+0.00
21
L’ARTICOLAZIONE -1.10
CONSENTE DI
OTTENERE UNA +0.00
CONTINUITÀ -1.10
SPAZIALE - O PER
USARE LE PAROLE -2.70
DI MAGISTRETTI
“UNA PERCENTUALE
DI VUOTO” - FATTA
DA PICCOLI
AMBIENTI INTERNI,
IN RELAZIONE TRA
C
C
LORO; NESSUNA
PARETE VERTICALE
CREA OSTACOLI
-0.18 -0.36
+2.52 C
B B
0
-0.18 accoglie l’uomo e suggerisce di
-0.36
+2.52 +0.18
-0.20
abbandonare le vesti nell’armadio
-0.50
definito dall’attrezzatura necessaria scena di un uomo seduto o sdraiato all’italiana celebrata da Gio Ponti
a conformare quella precisa zona:
1
sui divani, davanti al calore del nel primo editoriale per la rivista
0 2 5
panche in legno ricoperte da cuscini focolare, che coltiva il suo bisogno Domus (1928): “la casa all’italiana
si addossano lungo le pareti e di protezione e di conforto. è come un luogo scelto da noi
permettono di traguardare oltre Casa Muggia interpreta in ogni per godere in vita nostra, con
A sinistra: sezione CC.
22 / 900 LOMBARDO Sotto: schizzi dell'incastro dei due volumi.
+5.02
+3.70
+2.52
+1.08
+0.00
-0.50
I
n tutti i progetti per abitazioni, definire doppi livelli mettendo in si crea nella zona sottostante dove
lo spazio dedicato alla convivialità pratica la lezione di Adolf Loos sul è presente la continuazione della
è il risultato di complesse raumplan. Se le case dell’architetto panca del camino. Il focolare, oltre a
interazioni sia verticali, con austriaco sono pienamente introverse essere un elemento di raccoglimento,
piccoli ambienti collocati con uno e illeggibili dall’esterno, quelle di diventa dispositivo separatore tra
sfasamento di quota, sia orizzontali Magistretti attuano una completa la zona pranzo, dominata da un
dominati dal gioco di sguardi e continuità tra interno ed esterno. tavolo dalle forme semplici in legno
dalle aperture. L’articolazione su I dislivelli permettono di introdurre naturale su disegno dell’architetto -
piani differenti consente di ottenere una gerarchia negli spazi conferendo che diventerà il tavolo Campiglia
una continuità spaziale - o per a ciascuno il relativo grado di (produzione Schiffini) - e la zona
usare le parole di Magistretti “una privacy: quelli più pubblici sono del soggiorno. L’unico elemento
percentuale di vuoto” - fatta da a una quota inferiore rispetto a divisorio è rappresentato dal mobile
piccoli ambienti interni, in relazione quelli privati delle camere da letto con vano passavivande e porta a
ARK 41 / INTIMITÀ
L
’idea di intimità per Magistretti
si costruisce nel rapporto tra
articolazione interna dello
spazio e vedute esterne. L’arredo,
prevalentemente fisso, serve a
definire ed esplicitare i caratteri
dell’ambiente: “In un certo senso,
quando faccio un’architettura degli
interni, faccio già un arredo.
Ad esempio, un parapetto può
diventare una panca. Perché? Perché
non mi interessa avere un parapetto,
mentre mi serve un piano, largo e
piatto.”11 In questo modo si creano
angoli, alcove, in cui sperimentare il
senso di raccoglimento inteso come
ricerca di una propria interiorità, ma rigorosamente definito le case una diversa configurazione delle
di una “stanza tutta per sé.”12 di Magistretti offrono una visione stanze, legata a modi d’uso più
Attraverso un linguaggio “semplice” dell’abitare innovativa: aperta a che ad attività specifiche, senza
Sotto: schizzo e sezione del soggiorno attorno
24 / 900 LOMBARDO al camino. In basso: sezione sul camino.
Ringraziamenti
IN DICHIARATO
T CONTRASTO CON I
ra le composte ed avvolgenti geopolitici che cambieranno
geometrie del Guscio di l’economia mondiale: dall’esplosiva
Roberto Menghi e l’involucro crescita economica e demografica
PRINCIPI DI STANZIALITÀ
cartesiano della caravan Laverda degli anni ‘60 del XX secolo alle crisi ASSICURATI DA
Serie Blu, disegnato dallo Studio energetiche del 1972 e 1973. COSTRUZIONI MASSIVE,
Nizzoli Sistemi (G. Mario Oliveri,
I DUE ABITACOLI DI
L
Giusi Giuliani, Roberto Ingegnere, a leggerezza, da sinonimo di
Enrico Picciani), le prime non prive libertà e colonizzazione di spazi ROBERTO MENGHI E
di citazioni classiche - la cupola, sconfinati diventa requisito NIZZOLI SISTEMI SI
i pennacchi, le lesene -, il secondo primario della nascente filosofia
proiettato verso la sfida alla gravità ecologista. Entrambi i progetti si
OFFRONO QUALI
di derivazione automobilistica e offrono quali soluzioni accessibili SOLUZIONI ACCESSIBILI
aeronautica, non è difficile ordire una per un turismo immersivo, che non PER UN TURISMO
controstoria dell’architettura. considera più la Natura come una
In dichiarato contrasto con i principi realtà altra e talvolta ostile rispetto a
IMMERSIVO,
di stanzialità assicurati da costruzioni Homo Sapiens ma come una totalità CHE CONSIDERA
massive e durevoli, da edifici radicati vissuta simbioticamente, abolendo LA NATURA COME
al genio del luogo e alla sua cultura le cortine murarie e i confini
materiale, i due abitacoli qui indagati simbolici di una dialettica fondata
UNA TOTALITÀ VISSUTA
condividono un comune approccio, sulla separazione. SIMBIOTICAMENTE,
elegante e raffinato, all’esperienza Nella storia delle costruzioni ABOLENDO I CONFINI
dell’abitare temporaneo. mobili, leggere e provvisiorie,
L’intervallo cronologico entro i cui sviluppate a partire dalla Dimaxion
DI UNA DIALETTICA
estremi vengono concepiti e costruiti House di Richard Buckminster FONDATA SULLA
è una soglia densa di avvenimenti Fuller (1927), alle roulotte SEPARAZIONE.
ARK 41 / INTIMITÀ
Q
produttiva propria dell’industria, Progetti ancora oggi attuali, le uando il Moderno prova
esprimono una sorprendente quanto cellule abitabili di Roberto Menghi ad avvicinare la sfera
delicata sensibilità nel disegno e e Nizzoli Sistemi invitano ad dell’intimità, il risultato
nelle soluzioni costruttive che ne immaginare un futuro prossimo in è spesso promiscuità, e il terreno
innalzano le qualità, portando una cui abitacoli iperleggeri, anziché di questo confronto si chiama
inattesa eleganza e grazia in un violare stabilmente i frammenti domesticità, un concetto molto
ambito tecnico dominato dai numeri superstiti di una Natura ancora più facile da processare con
e dal primato della performance. intatta, si porteranno sui luoghi per gli strumenti intellettuali e
Menghi si affida a echi classici fare ritorno ad hangar dove essere progettuali del moderno negli anni
e arcaizzanti, accosta materiali conservati, riparati e mantenuti. del secondo dopoguerra.
compositi quali il poliestere In una regione, la Lombardia, che Nel lavoro di Roberto Menghi,
rinforzato con la fibra di vetro al alla propria conclamata congestione specialmente nei primi intensissimi
mogano massello; Nizzoli Sistemi urbana cerca sollievo nei luoghi e vent’anni di carriera, c’è uno scambio
addolcisce la propria caravan nei tempi dell’esperienza turistica, continuo tra architettura e design,
verniciandola con un delicato smalto i due progetti milanesi di Menghi e tra casa e oggetto; una tensione a
celeste che smaterializza il veicolo Nizzoli Sistemi rappresentano una sconfinare tra le diverse discipline,
nel cielo e porta tra il verde della soluzione concreta, più che una che condivide con alcuni suoi
vegetazione una nota azzurra che narrazione consegnata alla storia compagni di epoca e percorso come
rimanda alla storia della pittura di del design, a una troppo frequente Marco Zanuso, assieme al quale
paesaggio. Entrambi non ostentano distruzione del paesaggio. progetta anche la casa in via Statuto
la tecnica, pure presente, preferendo Davide Pagliarini a Milano nel 1947.
ARK 41 / INTIMITÀ
IL TOURING CLUB
ITALIANO UNA UNITÀ
ABITATIVA LEGGERA,
CHE PUÒ POGGIARE
DIRETTAMENTE A
TERRA ED ESSERE
L
egato profondamente al mondo puntuali, e distante dal grande e
MONTATA SENZA dell’industria, Menghi combina unitario discorso di intenti.
SFORZI ECCESSIVI una certa fede nella presenza di Negli anni infatti si confronta con
un metodo scientifico nel progettare, una miriade di diverse tipologie
DA DUE PERSONE ancora propria della sua generazione, progettuali - oggetti, allestimenti,
IN POCHE ORE: IN con una sensibilità ad una scala architetture temporanee, case, edifici
SOSTANZA UNA umana propria della consapevolezza pubblici, disegni urbani e anche
postbellica, e soprattutto con un restauri - e differenti approcci, anche
ELABORAZIONE DEL atteggiamento che si potrebbe se due ricorrenze saltano all’occhio.
CONCETTO DI TENDA definire professionistico, fatto di Una è metodologica, ed è l’apparente
DA CAMPEGGIO. soluzioni puntuali a commesse tendenza a sviluppare progetti a
30/ ENCICLOPEDIA DEL SAPER FARE Caravan Laverda Serie Blu.
ATTREZZATURE CHE
NE INCREMENTANO
LA VERSATILITÀ,
IL COMFORT E LA
CAPACITÀ DI CARICO
partire da soluzioni o dettagli, che sue architetture, ed è una figura
ne diventano gradualmente matrici.1 costruttiva e di spazio, che quando si
ENTRO I LIMITI DI
L’altra emerge intensificandosi tratta di costruire case viene ripetuta UN INVOLUCRO
dagli anni ‘60 verso gli ‘80 nelle e aggregata, clusterizzata: un’unità CONTENUTO.
ARK 41 / INTIMITÀ
N
el 1965 Menghi comincia
a sviluppare per il Touring
Club Italiano una unità
abitativa leggera, che può poggiare
direttamente a terra ed essere
montata senza sforzi eccessivi da due
persone in poche ore: in sostanza una
elaborazione del concetto di tenda da
campeggio, e non casualmente una
perfetta combinazione di quei due
temi appena anticipati.
La produzione parte nel 1967 per
I.C.S., poi per Zanotta, e sempre
nel 1967 fa ottenere a Menghi il suo
secondo Compasso d’Oro.
La matrice della costruzione è
la sostanza del progetto: una
piattaforma quadrata in legno trattata
con vernice antimuffa; su questa si
assemblano quattro moduli angolari,
pennacchi su cui imposta la calotta
sferica della copertura; resta libera
una fascia centrale su ogni lato, da
chiudere con pannelli che possono
essere porte, finestre, o ciechi.
La tecnica, poi: i pannelli sono
elementi in vetro poliestere a
sandwich, con interposizione di
poliuretano espanso e trattato con
additivo ignifugo, il pavimento è a
Disegni di Enrico Picciani / Epidesign.
È
moduli possono essere accostati nel momento in cui viene trattata poi, questa, una delle
a creare cluster potenzialmente come uno dei vari aspetti in un vie italiane al design che
infiniti, da una casa a più locali fino progetto che scaturisce dai dettagli, approdano alla mostra del
a una no-stop city costiera: in ogni riassumibile nei due letti disposti MoMA nel 1972:3 l’elaborazione
32 / ENCICLOPEDIA DEL SAPER FARE Caravan Laverda Serie Blu.
“
leopardata di Archizoom. Nessuno sa quanto venga matrice anglosassone. Se è il peso
La natura della casa, che sia di a pesare un edificio, quando tutti di un’architettura a determinare
abitazione o di (archeologia delle possono conoscere il peso di dimensioni e costi delle sue
parole) villeggiatura è rinegoziata una nave o di un aereo” (Richard fondazioni, nella costruzione di
sul piano dei principi attraverso Buckminster Fuller, in R. Grimaldi, oggetti mobili la gravità, l’attrito e
innovazioni e provocazioni giocate R. Buckminster Fuller, Officina, la resistenza dell’aria obbligano i
ARK 41 / INTIMITÀ
PRIMATO DELLA
PERFORMANCE.
progettisti a inseguire una riduzione Blu di Laverda una curiosa sintesi Francesco Laverda, determinata dalla
dei pesi perseguita con radicalità. progettuale, che ha inizio con la possibilità di reimpiegare nei propri
La leggerezza è un requisito primario storia di questa singolare avventura impianti le maestranze consolidate e
degli abitacoli trasportabili che deve imprenditoriale. Laverda, produttrice le tecnologie aeronautiche presenti.
tuttavia conciliarsi con le necessità di macchine agricole e dal 1949 di
L
d’uso, le qualità più propriamente motociclette divenute leggendarie, a caravan della serie Blu,
domestiche, quali il comfort e la nel 1963 intraprende la costruzione riconoscibile per via della sua
piacevolezza proprie dell’abitare. in serie di roulotte negli ex hangar inconsueta forma squadrata,
Caproni di Gardolo (Trento) dove rappresenta una innovazione
L
e tecniche costruttive associate si era fabbricato fino ad allora nell’ambito delle costruzioni
alla produzione aeronautica, l’aereo da turismo veloce Falco F8L, mobili per il turismo. Privilegiando
automobilistica e navale e disegnato da Stelio Frati e vincitore la fruibilità degli interni rispetto
quelle più propriamente riferite di un Compasso d’Oro nel 1960. all’aerodinamica, a cui il grande
all’architettura e alla sua stanzialità, La decisione di avviare la produzione parabrezza bombato in metacrilato
un tema caro alla rivista Ark, di agili e innovative caravan a offre l’unica concessione, l’abitacolo
trovano nel progetto della serie Gardolo è una scelta strategica per è contraddistinto da dotazioni e
Caravan Laverda Serie Blu,
34 / ENCICLOPEDIA DEL SAPER FARE annunci pubblicitari d’epoca.
P
insetto, provvisto di un esoscheletro rodotta in diverse utilizzati sono riportate nel volume che
Menghi stesso decide di realizzare come
azzurro solcato da sottili nervature configurazioni, a passo corto, retrospettiva sul suo lavoro, R. Menghi,
che ne irrigidiscono la scocca, di medio e lungo ma pur sempre Roberto Menghi. Milano, Electa, 2000.
3 E. Ambasz (a cura di), Italy : the new
un grande dispositivo di visione compatta e minima negli ingombri, domestic landscape. Achievements and
tridimensionale risolto da un ampio impostata su un razionale pianale in problems of Italian design, New York,
The Museum of Modern Art, Florence,
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36 / CONTEMPORANEO LOMBARDO LAST
“UNDERGROUND
PATIO” È L'ESITO
DI UNA RICERCA
INSIEME IDEALE E
FISICA, È UN’OPERA
DI MODELLAZIONE
DI UN VUOTO RESO
ABITABILE MEDIANTE
UN LAVORO DI SCAVO
E SOTTRAZIONE
DAL PIENO DELLA
MATERIA.
LA CONSISTENZA
DEL VUOTO
LAST - Stefano Larotonda con Andrea Tregnago,
Underground patio, Rovagnate (Lecco), 2021
porzione tangibile e finita del
Testo di Marco Mazzola
mondo che abitiamo. Quando,
Fotografie di Marco Cappelletti
con la rivoluzione copernicana e la
presa di coscienza dell’infinitezza
dell’universo, questo modello
iniziò a vacillare, si sviluppò con il
I
l pensiero filosofico e pensiero di Cartesio e si consolidò
scientifico occidentale, durante poi nella fisica newtoniana l’idea di
la propria storia, ha prodotto uno spazio “contenitore”, inteso
tre fondamentali idee di spazio. come una scatola tridimensionale
Aristotele teorizzò nel Libro IV esistente a priori che contiene tutta
della Fisica lo spazio come “luogo”, la realtà. All’inizio del secolo scorso,
cioè come posto di appartenenza gli studi sull’elettromagnetismo
delle cose, identificabile con una e della geometria non euclidea
ARK 41 / INTIMITÀ
hanno portato, infine, a concepire pensare e realizzare spazi, le eredita questo numero di Ark, condivide la
lo spazio fisico come “campo”, ed esprime simultaneamente tutte stessa radice di “interno” e genera a
ossia come un'entità che non esiste e tre.2 sua volta alcune suggestioni di spazi,
autonomamente ma solo come tra cui quella di una cavità protetta
O
risultato di una relazione tra altre sservando il progetto sottratta al pieno della materia,
entità, esattamente come avviene Underground Patio che accoglie abitanti e genera delle
per i campi elettrico e magnetico.1 realizzato dallo studio di relazioni tra loro e con loro.
Queste tre concezioni, pur essendosi Stefano Larotonda (LAST) si avverte Sul concetto di creazione spaziale
storicamente succedute, sono oggi un ricerca dello spazio insieme ideale Peter Zumthor ha scritto alcuni
considerati tre validi aspetti della e fisica e un’opera di modellazione passaggi significativi in rapporto al
cultura occidentale, con implicazioni di un vuoto abitabile mediante un progetto dello studio LAST: “non
in diversi campi del pensiero lavoro di scavo e sottrazione dal pretendo di sapere cosa significhi
culturale e in particolar modo in pieno della materia. veramente la nozione di spazio.
architettura che, in quanto arte di La parola “intimità”, indagata in Più rifletto sulla sua entità, più lo
38 / CONTEMPORANEO LOMBARDO Pianta e sezione.
“UNDERGROUND
PATIO” SI COMPONE
DI DUE “INTERNI”:
UNO A CIELO APERTO,
E UNO COPERTO
A TEMPERATURA
CONTROLLATA, CHE
DAL PRIMO RICEVE
NUOVA LUCE
NATURALE.
I
l progetto dell’Underground Patio
prende le mosse dalla necessità di
ripensare uno spazio ordinario
ARK 41 / INTIMITÀ
quale il seminterrato di un’abitazione riservatezza rispetto al contesto Nel patio, tale entità è costituita
privata situata nella provincia senza tuttavia precludere il rapporto dal muro di contenimento che
lecchese. I committenti desideravano visivo con il paesaggio circostante. separa il vuoto abitabile dalla massa
che l’ambiente domestico È possibile affermare che del terreno, con il suo spessore
preesistente fosse trasformato per Underground Patio si compone calcolato analiticamente per
adattarsi alle nuove esigenze della quindi di due “interni”: uno a cielo contrastare le spinte del terreno e
famiglia e consentire una maggiore aperto, e uno coperto a temperatura la sua giacitura obliqua che genera
flessibilità d’uso oltre controllata, che dal primo riceve compressioni o dilatazioni spaziali
alla possibilità di ritrovarsi e nuova luce naturale. e convoglia la luce naturale verso
ospitare amici e parenti. l’ambiente semi-ipogeo.
N
Il ripensamento dei locali interni el processo di modellazione Nella hall interna dalla forma più
avrebbe dovuto anche comportare del vuoto assume una pura ed euclidea, invece, il perimetro
l’ideazione di un nuovo accesso e la fondamentale importanza che la delimita aumenta di spessore
ricerca di una migliore relazione il disegno dell’elemento ad esso fino a divenire abitabile e a contenere
con gli spazi esterni della casa. complementare, ossia il trattamento altri volumi, celati da partizioni
Prendendo in analisi le diverse dell’involucro che lo racchiude, lo lignee mobili che ne definiscono
specifiche richieste, il progetto delimita e ne determina l’atmosfera. diverse possibili configurazioni.
architettonico le ha sintetizzate e Il limite, infatti, è il punto in cui La geometria del soffitto e il
risolte con unico ed essenziale una cosa si trasforma in un’altra, è il disegno dei tagli che assorbono i
gesto: scavare un vuoto nella massa confine in cui due entità si toccano movimenti del pavimento di cemento
esistente al fine di ottenere da un ma rimangono diverse. Come ebbe sottolineano il suo carattere di
lato una nuova spazialità per il piano a dire Eduardo Chillida “il limite è il spazio a pianta centrale.
seminterrato e dall’altro la creazione vero protagonista dello spazio; come Il punto di contatto tra questi due
di un nuovo ambiente esterno il presente, altro limite, è il vero mondi è la grande apertura ritagliata
dotato di un certo grado di protagonista del tempo.”4 nel muro dell’edificio dove sul
A sinistra: veduta dell’edificio al
livello superiore. Sotto: dettaglio della
40/ CONTEMPORANEO LOMBARDO muratura di contenimento del patio esterno.
L
e geometrie rettilinee e oblique
che caratterizzano il progetto
si ripropongono in pianta e
lato esterno trova collocazione lasciando che i due ambienti con sezione fino allo studio del dettaglio,
una grande finestra che, scorrendo i loro microclimi fatti di luce, conferendo all’opera un’unitarietà
lungo il piano della parete, regola temperatura, rumori e odori si polifonica, in cui le diverse voci
la relazione tra il dentro e il fuori, compenetrino o si escludano. sono chiaramente distinguibili ma
ARK 41 / INTIMITÀ
NEL PROCESSO DI
MODELLAZIONE DEL
VUOTO ASSUME UNA
FONDAMENTALE
IMPORTANZA
IL DISEGNO
DELL’INVOLUCRO
CHE LO DELIMITA
E NE DETERMINA
L’ATMOSFERA.
IL LIMITE, INFATTI,
È IL PUNTO IN
CUI UNA REALTÀ
SI TRASFORMA
IN UN’ALTRA, È IL
CONFINE IN CUI DUE
allo stesso tempo concorrono alla cultura architettonica svizzera
ENTITÀ SI TOCCANO formazione di una totalità armonica. contemporanea - dal già citato Peter
PUR RESTANDO L’opera di Stefano Larotonda rivela Zumthor fino a Lilitt Bollinger - e,
DIVERSE. assonanze con una certa parte della come questa, può essere considerata
42 / CONTEMPORANEO LOMBARDO
A sinistra: fotografie
del modello di progetto.
Sopra: vista sul patio
dal nuovo ingresso.
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FOTOGRAFIA F TARE
MITO
DI LIGNEE
RADICI ERRANTI
L
a vera intimità non sa
Il legno e l’intimità
respingere, il suo potere
Testo di Valentina Merz e Lara Monacelli Bani
attrattivo esercita un istintivo
Approfondimento ascoltabile su RadioArk,
invito a dimorare, a trasferire
il nuovo podcast di Ark (su Spotify),
nella casa i propri Lari, il proprio
3° puntata.
focolare, i propri affetti. Lo spazio
intimo, dove l’essere corrisponde al
benessere, si traduce spesso nel luogo
È IN CONTESTI della protezione e la dimensione del
COME QUESTI rifugio si concretizza in gestualità
INSTABILE NEL CHE IL DESIGN E primordiali, quali stringersi su se
stessi, accoccolarsi, addormentarsi:
TEMPO E PRECARIA L’ARCHITETTURA ogni essere vivente prova un’istintiva
NELLO SPAZIO, POSSONO DIVENTARE e viscerale felicità nel ritrarsi
L’INTIMITÀ DELLA PREZIOSI STRUMENTI nell’interiorità degli spazi avvolgenti,
della culla, del nido e del guscio.
CASA SI È RAREFATTA, IDENTITARI, OFFRIRE La nostra memoria conserva colori,
IL PALINSESTO DI SIMBOLI IN CUI odori ed esperienze percettive di
SIMBOLI E OGGETTI RICONOSCERSI E materie e superfici, in grado di
connotare un luogo o un momento,
CHE SOSTENGONO TECNICHE PER come quel grosso armadio in noce,
LA NOSTRA IDENTITÀ DISLOCARSI SENZA tana e meta di nascondigli d’infanzia,
POTREBBE PERDERSI. SMARRIRSI. o il tavolino in larice, altare per
Bottega Ghianda, fasi di lavorazione di un
46 / OFFICINA tavolo in massello, Valmadrera (Lecco), 2022.
L
’uso del legno, materiale di distretti produttivi. “Qualsiasi giocoso, composto da un bastoncino
quegli stessi nidi e alcove in materiale se lavorato con cura seghettato in noce o pero che
cui amiamo abbandonarci, diventa prezioso” e così i giovani sfregato con un altro bastoncino in
per la costruzione e per l’arredo falegnami di Bottega Ghianda faggio con un moto longitudinale e
caratterizza riconoscibili atmosfere lavorano il legno, come fosse seta sussultorio, crea un moto eccentrico
sensoriali domestiche: spazi o marmo: ogni tocco, incisione, dell’elica posizionata all’estremità.
avvolgenti, sonorità attutite, precise taglio, limatura, diventa sensuale Raccontava Piero Castiglioni che
memorie olfattive, calore tattile. conversazione con la materia. Tra i gli era capitato di frequente dopo
Ed è un’intimità in primo luogo grandi designer che negli anni hanno quel Natale del 1977 di cogliere in
epidermica quella che si instaura lavorato con Ghianda (tra gli altri, flagrante l’amico mentre giocava
tra la materia e l’ebanista Pierluigi Gae Aulenti, Cini Boeri, Gianfranco con il Segavento nel suo ufficio,
Ghianda, maestranza virtuosa Frattini) e la raffinatissima collezione raccolto nell’intimo idillio solitario
ARK 41 / INTIMITÀ
del gioco infantile. questa domanda bisogna risalire alla identità potrebbe perdersi. È in
Dalla morte di Pierluigi Ghianda storia dell’albero, tornare indietro: contesti come questi che il design
avvenuta nel 2015, Romeo Sozzi, forse un lato del tronco ha preso e l’architettura possono diventare
fondatore dell’azienda Promemoria, più vento dell’altro. O forse era strumenti identitari, offrire simboli
tiene viva la tradizione della Bottega leggermente più umido.” in cui riconoscersi, tecniche per
con nuovi progetti ideati da Michele Questi oggetti fatti di materia dislocarsi senza smarrirsi.
De Lucchi, Álvaro Siza, Tobia Scarpa eppure quasi impalpabili,
I
e altri. Romeo Sozzi sfiora ogni appartengono al mondo della n un contesto storico distante da
tavolo di lavoro ed ogni oggetto che poesia: sono intarsiata gestualità. quello attuale, ma analogamente
in officina viene tagliato, assemblato, Se ci si allontana dal mondo connotato da profonde incertezze
levigato, smussato, impiallacciato. delle realtà perfette e immutabili, e crisi, nel secondo dopoguerra,
“Ogni albero - spiega - porta con ci appare un contesto altro, all’alba della ricostruzione, la mostra
sé una memoria del territorio, degli molteplice e imperfetto, frutto della RIMA (Riunione Italiana
eventi climatici e atmosferici, siccità, di specifici momenti storici e Mostre Arredamento) del 1946 offrì
piogge, sole, vento, ed ognuna di biografie personali, non fatto di a molti designer l’opportunità di
queste condizioni lascia dei segni idee inscalfibili ma di incertezze interpretare un particolare momento
che permangono nella struttura e contingenze terrene, legate alle storico e sociale e proporre delle
della materia e che influiscono sulle necessità e alle difficoltà dell’abitare, soluzioni all’abitare pratiche ed
reazioni del materiale durante la a geografie liquide e permanenti economiche da produrre in serie.
lavorazione. A volte pezzi di legno temporaneità: migrazioni, sfratti, Ernesto N. Rogers descrisse gli
provenienti dallo stesso albero si affitti, occupazioni, viaggi, traslochi. arredi esposti come prodotti di
muovono o fessurano in maniera Instabile nel tempo e precaria nello un radicale cambiamento nella
molto differente pur avendoli spazio, l’intimità della casa si è concezione stessa di abitare,
lavorati nella stessa maniera, e noi ci rarefatta, il palinsesto di simboli e “l’insieme degli arredi potrebbe
chiediamo perché. Per rispondere a oggetti che sostengono la nostra intitolarsi all’uomo errante”: sedie,
48 / OFFICINA
sottili a sezione circolare costante divani letto, ora produttrice di mobili ombrello, la Moma, libreria e scaletta
con le estremità arrotondate, insoliti, talvolta bizzarri, sempre in faggio naturale cerato, la Piccy,
contenuti nei costi, montabili e facilmente trasformabili, reversibili, classica eppure non convenzionale
smontabili facilmente per poter molto vicini alla sensibilità di Vico nel suo essere poltrona e sdraio,
essere trasportati di casa in casa. Magistretti. Giacomo Campeggi, per finire con l’oggetto forse più
Trasferitosi temporaneamente a figlio di Claudio che insieme al emblematico della collezione, Ospite,
Londra, Magistretti disegnò questa padre e al fratello Marco ha portato un divano letto ispirato a una branda
serie di mobili per arredare il suo avanti l’azienda dal 1959, racconta da campeggio sgangherata trovato
nuovo appartamento. Broomstick del forte legame di amicizia e nel magazzino di un rigattiere. Nella
doveva essere economica, leggera, rispetto che stava alla base del sua essenzialità ridotta all’osso,
facile da costruire, smontabile, sodalizio creativo tra i Campeggi Ospite è un esempio di alcova,
ma soprattutto, in un contesto e l’architetto. I progetti nascevano rigoroso giaciglio, caldo ristoro,
di fragile temporaneità, ambiva a a quattro mani, plasmati in base generoso eppure austero gesto
ristabilire, sinteticamente, l’atmosfera all’idea del designer, che si affidava d’accoglienza e pensiero all’abitare
affettiva dell’abitare, essenziale e all’esperienza dei produttori perché provvisorio. Oggetto sottile, 77 per
spoglia ma riconoscibile, fedele. dessero vita agli oggetti ideati. 190 centimetri per 66 di altezza, si
Marco Campeggi, da quarant’anni riduce a 77 per 95 per 13 centimetri
I
nizialmente prodotta da Alias, responsabile della produzione, una volta smontato, facilmente
rimane a catalogo solamente illustra gli arredi ironici e scanzonati riponibile in uno sgabuzzino o
l’appendiabiti Tenorio, ora prodotti dalla sua azienda. I pezzi trasportabile verso il prossimo
commercializzato da Campeggi disegnati da Magistretti risaltano per rifugio. Per la produzione di Ospite
Design, azienda brianzola che nacque eleganza e rigore: la sedia Kenia, uno l’azienda Campeggi si appoggia
specializzata nell’imbottitura di sgabello da passeggio con manico ad all’esperienza di una realtà artigiana
Vico Magistretti, Ospite,
50/ OFFICINA 1996, schizzo con misure.
GIACIGLIO,
della zona, Rocco Mauro. Il signor
NELLA SUA CALDO RISTORO, Rocco, falegname, spiega che
ESSENZIALITÀ GENEROSO EPPURE il processo per la realizzazione
RIDOTTA ALL’OSSO, AUSTERO GESTO del lettino di Magistretti è quasi
interamente meccanizzato.
OSPITE È UN D’ACCOGLIENZA E Una macchina però non funziona
ESEMPIO DI ALCOVA, PENSIERO ALL’ABITARE da sola, ha bisogno dell’esperienza
RIGOROSO PROVVISORIO. di qualcuno che scelga gli utensili
ARK 41 / INTIMITÀ
A
ccanto a ordinate cataste di quel tavolo, quel letto, ai luoghi
pezzi semilavorati, oggetti lignei del vissuto più familiare,
in potenza che compongono a universali momenti, personali
Ringraziamenti
questo microcosmo di segatura e o collettivi, di antica intimità.
macchinari che è l’officina, i pezzi Riconosciamo “l’essenza” dei nostri Fondazione Magistretti per le immagini,
Giacomo e Marco Campeggi di Campeggi
di Ospite giacciono scomposti primi ripari, nidi, nascondigli e design, il falegname Mauro Rocco, Romeo
sul tavolo da lavoro, in attesa di gusci, come un simulacro di una Sozzi di Promemoria e Bottega Ghianda, per le
importanti testimonianze e per le visite alle loro
diventare inaspettato giaciglio per condizione domestica, protetta e aziende e realtà produttive. Elena Bassignani
quando si fa troppo tardi. accogliente, nella quale ci siamo di Conseil per la disponibilità.
Bottega Ghianda e il Magistretti radicati e che proviamo a riprodurre, Bibliografia
della Campeggi Design, pur con nel quotidiano tentativo di radicarci Fulvio Irace e Vanni Pasca, Vico Magistretti:
architetto e designer, Electa, Milano, 1999.
caratteri, estetiche, ricerche e principi ancora e ancora, in un qualsiasi Gabriele Neri, Vico Magistretti - architetto
produttivi molto differenti, sembra angolo del mondo. milanese, Electa, Milano, 2021.
Annina Koivu, Vico Magistretti: stories of
ci vogliano riportare a quell’armadio, objects, Triest Verlag, Zurigo, 2020.
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CN10 Architetti.
ABITARE
UN CRISTALLO
Giuseppe (Pino) Pizzigoni, Casa Nani,
Sant’Alberto, Parre (Bergamo), 1963-65
Testo di Davide Pagliarini
Fotografie di Gianluca Gelmini
Incontro con i testimoni a cura di Michela Facchinetti
N
ella pittura di paesaggio Nel processo che ha portato in una conquistata supremazia materiale
europea le Alpi hanno essere questo mutamento dello sulla Natura selvaggia, sono scoperte
conquistato gradualmente sguardo la pittura ha assunto un e talvolta inventate, rese grandiose,
un ruolo e uno spazio simbolico ruolo tutt’altro che secondario sublimi e finalmente coglibili
crescenti nella percezione visiva della nell’offrire dell’ambiente alpino una dall’occhio attraverso la verità ottica
cultura occidentale. Attraverso un rappresentazione e una testimonianza dell’immagine.
lungo, talvolta impervio, percorso visiva inedite. Cime e creste, pendii,
N
di estetizzazione e di legittimazione cascate, falesie, distese ghiacciate, on è casuale che la piccola
sociale e culturale, l’ambiente alpino consegnate per millenni alle categorie dimora che Giuseppe
ha assunto un significato centrale dell’inabitabile e dell’orrido Pino Pizzigoni progetta e
nella costruzione dell’immaginario associate alla durezza del vivere, costruisce tra il 1963 e il 1965 per
visivo della società industriale con la modernità industriale e con Claudio Nani sia la casa di un pittore.
e urbana dell’Europa moderna. l’affermarsi di una scienza positiva, di Esito di un dialogo intimo tra un
ARK 41 / INTIMITÀ
55
NON È CASUALE CHE
LA PICCOLA DIMORA
CHE GIUSEPPE PINO
PIZZIGONI PROGETTA
E COSTRUISCE TRA
IL 1963 E IL 1965 PER
CLAUDIO NANI
SIA LA CASA DI UN
PITTORE. ESITO DI UN
DIALOGO INTIMO
TRA UN ARCHITETTO
E UN ARTISTA, CASA
NANI È IL PRECIPITATO
MATERIALE DI UN
INCONTRO TRA
LINGUAGGI, PLASTICO
IL PRIMO, RAPPRESO
SULLA SUPERFICIE
PITTORICA IL
SECONDO EPPURE
NON PRIVI, IN
QUESTA SINGOLARE
ESPERIENZA
PROGETTUALE, DI
SIGNIFICATIVI PUNTI
DI TANGENZA.
CN10 Architetti.
In questo campo di forze, in questo soltanto per parti. Vi si ritrovano il calcola le strutture delle proprie
difficile e avventuroso approccio alla Cubismo, la scomposizione della architetture, di cui padroneggia le
realtà, quale è il posto riservato da figura, lo slittamento dei piani, la forze, i momenti, le torsioni, gli
Casa Nani all’intimità, tema che non coincidenza dei pezzi di un equilibri isostatici, ai quali imprime
Ark 41 indaga? corpo che si dà come rebus, e più un movimento. Manufatto eloquente,
Nel piccolo manufatto prealpino di di un rimando alla fotografia, tanto casa manifesto di una poetica e di un
Giusppe Pino Pizzigoni, poggiato da riconoscere nelle cavità di Casa metamorfico rapporto con le cose,
come un rilucente frammento di Nani il pentaprisma di un dispositivo Casa Nani si fa portavoce e camera
quarzite o un angoloso masso fotografico. Per un architetto, artista, di risonanza di due autori, Pizzigoni
erratico tra le pendici del monte pittore o scultore, da Cezanne in poi, e Nani, uniti da una fraterna amicizia
Alino e il vasto fondovalle alluvionale non c’è da stupirsi: scomporre per e da un comune destino, quello di
solcato da un fiume Serio ancora ricomporre la realtà, ridiscutendola dar forma alla realtà attraverso il
trasparente, l’architettura come un continuamente, appartiene alla prassi, disegno per meglio comprenderne i
cristallo, come la definiva Gio Ponti a una quotidiana attitudine verso il significati. Nani dipinge, Pizzigoni
in Amate l’architettura, incontra la mondo. Non si copia il già visto e il insegna pittura all’Accademia
casa come tana e rifugio, archetipo già detto: si inventa, si manipola, si Carrara di Bergamo per trent’anni
domestico e luogo di indagine ricombina un fenomeno o un dato (una vita), entrambi conoscono
dell’antropologia culturale. di realtà con un altro, scoprendo i problemi della prospettiva, gli
inedite relazioni. Casa Nani parla inganni della visione, l’incoerenza tra
È
una casa panottica quella di un modo di fare architettura non un essere che si vorrebbe immobile
che Giuseppe Pizzigoni ancora inebetito dalla facilità con e un divenire che ne contraddice la
concepisce per il pittore e cui le immagini giungono a noi nella fissità. Allora Casa Nani può essere
scultore Nani. I suoi interni sono contemporaneità digitale. letta come un contro-manifesto
un caleidoscopio dove gli sguardi È una testimonianza di un’attitudine dell’intimità domestica. Più che
vanno incontro a moltiplicazioni. esistenziale, prima che professionale, adeguarsi ai miti della casa-rifugio,
Non è un punto visuale a prevalere che riconosce nella ricerca, della casa-alcova, della casa-focolare
sugli altri. Qui il molteplice dice nell’ostinata costruzione dei propri - il camino, qui, è una presenza tra
quanto lo spazio possa essere una strumenti, il fondamento dell’arte e le altre, necessaria ma marginale - le
realtà frammentaria, coglibile poi della professione. Così Pizzigoni sue cavità suggeriscono un insieme
ARK 41 / INTIMITÀ
57
È UNA CASA
PANOTTICA
QUELLA CHE
GIUSEPPE PIZZIGONI
CONCEPISCE
PER IL PITTORE E
SCULTORE NANI. I
SUOI INTERNI SONO
UN CALEIDOSCOPIO
DOVE GLI SGUARDI
VANNO INCONTRO
A MOLTIPLICAZIONI.
NON È UN PUNTO
VISUALE A PREVALERE
SUGLI ALTRI. QUI
IL MOLTEPLICE
DICE QUANTO LO
SPAZIO POSSA
ESSERE UNA REALTÀ
CN10 Architetti.
FRAMMENTARIA,
COGLIBILE PER
PARTI.
di forze e di relazioni tra sguardi timide protuberanze, nella casa di ricomprese nel cosiddetto
che continuamente si ridiscutono, Parre l’interno, sconvolto da un moto espressionismo tedesco, eppure
traguardandosi vicendevolmente centrifugo, proietta solai, pareti, nessuna tra queste è l’originale a
per meglio conoscersi, per scoprire interi volumi verso la valle. L’intimità cui Pizzigoni guarda. Qui risiede la
sempre qualcosa. delle stanze incontra un’eccitata sfida singolarità di questo esperimento in
alla gravità che dice un desiderio forma di casa. Ai valori di domesticità
L
’interno come campo di di disfarsi di certezze precepite e comfort propri della tradizione
forze era già stato indagato come consolatorie. L’espressività e di quel pure cospicuo repertorio
da Giuseppe Pizzigni nella tumultuosa di Casa Nani, idealmente di archetipi e concezioni ancestrali
Casa minima al Campo Brumana sostenuta dal contrafforte verso dell’architettura, Casa Nani predilige
a Bergamo (1946, Ark 17), benché monte, un muro di ciclopiche pietre l’indagine - cerebrale, intellettuale -,
con una differenza, che qui si prelevate dal sito, va cercata nel suo delle tensioni tra struttura, forma,
vuole cogliere e porre in luce: slancio verso il paesaggio, nella sua prospettiva. Che ciò dia luogo a una
se in quell’embrionale episodio intersezione tra prismi irregolari che consolante atmosfera di intimità o
architettonico era una implosione allo studioso di minerali ricordano no, è una questione di secondaria
delle forze dinamiche ad attivare lo cristalli ma anche angolose vette importanza.
spazio interno, a cui corrispondeva di una montagna. Inevitabili
un involucro cartesiano violato da i riferimenti alle architetture
58 / INCONTRI RAVVICINATI
CN10 Architetti.
GIANLUCA GELMINI giro intorno e ad ogni passo la casa nel quale l’idea dell’architetto si era
19 marzo 2022 presentava una differente prospettiva. amalgamata con la terra del pendio,
In quegli anni le pareti ad intonaco con l’opera e la testa di committente
H
o visitato per la prima volta erano colorate di giallo senape. e impresario.
Casa Nani nei primi anni Mi parve da subito un’architettura
O
2000. Insieme ad altri amici molto chiara nel suo programma gni architetto è
avevamo fatto visita all’edificio, ma anche di essere davanti ad un inevitabilmente attratto
quella prima volta vedendolo solo progetto “aperto”, carico di energia, da opere più o meno
dall’esterno. Gli avevamo fatto il un esperimento formale e materiale recenti di altri architetti. Si tratta
ARK 41 / INTIMITÀ
59
È
prime fascinazioni, quelle più successo così nel mio
MANUFATTO ingenue, hanno a che fare con le incontro con le opere di Pino
ELOQUENTE, CASA frequentazioni iniziali intorno a Pizzigoni e, tra esse, con Casa
MANIFESTO DI UNA lavori di un maestro riconosciuto a Nani. Il committente è un artista
livello internazionale, incontrato per e il progettista è una delle figure
POETICA E DI UN la prima volta sulle pagine dei libri di più emblematiche della cultura
METAMORFICO storia. Ma nel corso degli anni, con architettonica di Bergamo nel
RAPPORTO CON LE l’esperienza di tutti i giorni, impari Secondo dopoguerra: un architetto
a osservare le cose per quello che impegnato nella continua ricerca
COSE, CASA NANI sono realmente e, a volte, fai incontri di nuovi modi d’immaginare lo
SI FA PORTAVOCE inaspettati, scoprendo che, anche spazio attraverso gli strumenti della
E CAMERA DI molto più vicino a te, nelle pieghe prospettiva, della tecnica e della
più o meno profonde della provincia, forma. Un aspetto interessante del
RISONANZA DI DUE puoi trovare opere dotate di grande suo lavoro riguarda alcune questioni
AUTORI, PIZZIGONI E fascino e attrattiva che possono di carattere costruttivo e realizzativo
NANI, UNITI DA UNA diventare vere e proprie ossessioni: che Pizzigoni lascia volutamente
ti rendi conto della forza concettuale aperte: questioni affrontate
FRATERNA AMICIZIA che le ha generate e, allo stesso assieme al committente e risolte
E DA UN COMUNE tempo, della disarmante semplicità secondo un processo di reciproca
DESTINO. ed eleganza che riescono ancora a contaminazione; un insieme di scelte
60/ INCONTRI RAVVICINATI
CN10 Architetti.
generate da trascrizioni coerenti con è particolarmente caro è il disegno secco, si sovrappongono altri temi
il progetto iniziale e in sintonia con la dei volumi aggettanti rispetto al desunti dalla contemporaneità come
natura del territorio circostante. guscio. Sono tre grandi finestre che la struttura a traliccio in cemento
rappresentano il tema principale del armato e le ampie finestre che si
I
l progetto è parte della ricerca progetto. Esse non sono semplici trasformano in stanze sospese.
che Pizzigoni compie durante aperture ma spazi che definiscono e Verso monte la casa appare dura e
l'ultimo periodo della sua vita organizzano gli ambienti principali impenetrabile: un alto muro in sassi
- morirà nel 1967 - sull’equilibrio della casa. Mi piace molto ricordare a vista è bucato da piccole finestre
della costruzione e sulle possibili una frase di Nani che descrive quadrate. L’immagine del retro è
coincidenze tra struttura e pienamente il senso di questo piuttosto di un edificio fortificato,
architettura. Secondo Pizzigoni, la edificio: “lo spazio della casa è come mentre a valle, verso il sole, il volume
gravità - il peso delle masse - non una caverna: dalla penombra della perde il guscio di pietre aprendosi e
rappresenta tanto un problema da parte verso il pendio si passa alla manifestando la sua parte più molle,
risolvere, quanto piuttosto una piena luce, le stanze appese si aprono la sua pancia. Su questo lato tre
risorsa per creare nuovi meccanismi e sembrano muoversi sulla vallata.” cristalli sospesi di bianco cemento
strutturali e, dunque, nuovi modi disegnano ombre e luci nello spazio
C
di costruire lo spazio. A colpirmi asa Nani è un’architettura portando la dimensione domestica
in particolare è che gli spazi siano singolare nella quale dell’abitare al centro del paesaggio.
generati dall’equilibrio tra masse, che convivono pensieri e tensioni
N
i nervi tesi della struttura in cemento contrapposte. Ad elementi propri ella sua reinvenzione
armato siano trattenuti dalla gravità della tradizione locale, la tipologia tipologica degli spazi interni
della pietra. Altro aspetto che mi della casa a blocco in muratura a della casa è interessante
ARK 41 / INTIMITÀ
61
ERANO I PRIMI ANNI
2000 E INSIEME
AD ALTRI AMICI
AVEVAMO FATTO
VISITA ALL’EDIFICIO,
QUELLA PRIMA VOLTA
VEDENDOLO SOLO
DALL’ESTERNO. GLI
AVEVAMO FATTO
IL GIRO INTORNO E
AD OGNI PASSO LA
CASA PRESENTAVA
UNA DIFFERENTE
PROSPETTIVA. IN
QUEGLI ANNI LE
PARETI AD INTONACO
ERANO COLORATE
DI GIALLO SENAPE.
MI PARVE DA SUBITO
UN’ARCHITETTURA
MOLTO CHIARA NEL
SUO PROGRAMMA
MA ANCHE DI ESSERE
DAVANTI AD UN
PROGETTO “APERTO”,
CARICO DI ENERGIA,
UN ESPERIMENTO
FORMALE E
MATERIALE NEL
QUALE L’IDEA
DELL’ARCHITETTO SI
ERA AMALGAMATA
CN10 Architetti.
CON LA TERRA
DEL PENDIO, CON
L’OPERA E LA TESTA
notare come Pizzigoni si liberi I volumi spigolosi e rigidi determinati
DI COMMITTENTE E progressivamente della rigidità dalle prime idee razionaliste di
IMPRESARIO. d’impianto classico in favore di una Pizzigoni che ad una prima lettura
dinamicità dello spazio. appaiono severi e pesanti, vengono in
62 / INCONTRI RAVVICINATI
CN10 Architetti.
S
questa opera matura sapientemente econdo Claudio Nani, del paesaggio antistante sulla selva
scavati, alleggeriti e scomposti da l’edificio nasce da un punto di Clusone e rivolgendosi al suo
fughe prospettiche che restituiscono dello spazio che espandendosi committente, Claudio Nani, disse
immediatamente la dimensione s’irradia sfericamente formando che quello era il posto giusto, “qui
umana dell’abitare. linee, superfici, volumi e spazi appoggiamo la schiena”. Una schiena
Tutto ciò non allontana Pizzigoni ad d’uso, specularmente esterni ed fatta da un muro spigolato, mosso,
un costante legame con la tradizione, interni. Condivido questa idea e che doveva essere potente e massiccio
soprattutto quella contadina, come cioè che Pizzigoni abbia voluto in modo da evitare i continui
il contadino che usava i materiali costruire una sorta di caleidoscopio cedimenti del pendio.
erratici per terrazzare e ricavare dei dal quale vedere il paesaggio, una
prati su gradoni digradanti, la casa è scultura abitata in mezzo alla natura.
spazio rubato alla natura. Pizzigoni Nel primo sopralluogo sull’area Fonti delle immagini
ha preso il paesaggio naturale che non Pizzigoni si sedette nell’angolo Le fotografie, riprese da Gianluca Gelmini
era ne bello ne brutto, era aspro e nord del terreno, si guardò intorno, il 4 marzo 2016, sono tratte dal volume Pino
Pizzigoni. Casa Nani, edito da CN10architetti
duro e l’ha tradotto in architettura. osservando i monti e l’apertura nel 2016.
Il nuovo
sguardo
di .
AR
CONCEPT
LIFE: UN
NUOVO
MODO
DI ABITARE
AR Boutique Apartments
Testo di Marco Offredi
D
alla ristrutturazione e Un’idea innovativa che promuove il AR Concept Life ha conferito
riqualificazione energetica di co-housing tra inquilini, soprattutto all’immobile. Una ristrutturazione
un palazzo storico possono manager e liberi professionisti, e che completata senza edificare alcuna
nascere soluzioni abitative innovative pone l’accento sulla condivisione degli nuova volumetria: la riqualificazione
nel mondo delle locazioni a breve spazi comuni: dalla palestra alla sauna dell’edificio sito in via Novelli è
e medio termine. È il caso di AR fino a una piccola sala congressi, oltre stata infatti il punto di partenza del
Boutique Apartments, progetto a iniziative e servizi dedicati. progetto che ha consentito di dare
firmato AR Concept Life di Roberto una nuova vitalità agli spazi interni
A
Arizzi, imprenditore con alle spalle dare un valore aggiunto al ed esterni del palazzo, lasciando
anni di esperienza nell’ambito progetto è quindi la nuova comunque intatte le facciate storiche
immobiliare residenziale e turistico. destinazione d’uso che risalenti al Novecento.
ARK 41 / INTIMITÀ
65
A livello indoor l’intervento di quelle aree semi centrali urbane che stato costruito nel 1930, ha richiesto
ristrutturazione ha portato alla necessitano di un restyling. l’assunzione di idonee cautele da
realizzazione di 14 appartamenti adottare nell’intervento di recupero
(bi, tri e quadrilocali) tutti conservativo, con particolare
esclusivamente in locazione (da un LO STATO DI FATTO riferimento alle facciate esterne.
minimo di 3 mesi fino ai 4 anni+4), Le norme tecniche del Piano
L
in classe A++ o superiore e dotati ’immobile oggetto d’intervento delle regole del vigente Piano di
dei migliori comfort. AR Boutique è costituito da un edificio governo del territorio disciplinano
Apartments rivoluziona quindi il posto in centro città, in via gli edifici e i complessi della città
concetto di affitto e si fa apripista Ermete Novelli 10, ex proprietà storica (classificati ES2) che, pur
di un interesse immobiliare verso del Comune di Bergamo. Essendo non essendo vincolati, hanno
66 / SUBJECT
Progettazione architettonica
Studio Arketipo -
Arch. Guido Poltronieri Beretta
Progettazione strutturale
Ing. Bianca Maria Zanga
Impresa appaltatrice
Rh Costruzioni Srl
L
una loro importanza storico- ’edificio, che era in stato di quattro lesene che impaginano in
architettonica. Sono state, pertanto, abbandono, si presentava in maniera rigidamente armoniosa
preservate la tipologia e i caratteri discreto stato di conservazione la facciata stessa; il marcapiano
formali del manufatto e delle sue fatta eccezione per il tetto ligneo del primo livello e il cornicione
aree di pertinenza e gli interventi che manifestava evidenti tracce di di sommità inquadrano le ampie
previsti hanno teso, quindi, alla infiltrazioni che hanno determinato finestre distribuite e allineate in
conservazione dei caratteri peculiari, il distacco degli intonaci e delle maniera rigorosa. I particolari
alla conservazione delle idee pitture interne. Si sono, inoltre, costruttivi di facciata, discretamente
progettuali originarie relative allo rilevate opere interne attinenti la conservati, sono tutti realizzati
specifico impianto architettonico realizzazione e il rifacimento di in cemento ad eccezione dello
- desumibile dallo stato di fatto - e servizi igienici e cucine riconducibili zoccolo di base in pietra granitica:
alla conservazione e al ripristino agli anni Sessanta. lesene, marcapiani, cornicione,
dei caratteri originari degli edifici, La facciata principale, in affaccio mensole, cornici alle aperture,
in particolare rispetto all’integrità su via Novelli, presentava bugnato a rivestimento del piano
dei volumi, alle caratteristiche un impianto architettonico rialzato. Questa apparecchiatura
architettoniche, al trattamento dei compiutamente classico: la architettonica di facciata presentava,
fronti e dei particolari costruttivi. rigorosa simmetria definita da inoltre, una colorazione amaranto/
ARK 41 / INTIMITÀ
67
“
violaceo, ormai sbiadita, non fedele Le residenze, altamente curate incontri ricreativi o di lavoro.
all’originaria tinteggiatura di colore anche dal punto di vista dei Queste scelte progettuali hanno
beige/terra di Siena che si rivelava in materiali di finitura e dal avuto il merito di agevolare percorsi
alcune tracce. design degli arredi, fanno parte di di socialità, accoglienza e scambi
un contesto abitativo innovativo interculturali a dimensione d’uomo,
- sottolinea l’architetto Guido in una società sempre più ampia e
IL PROGETTO Poltronieri Beretta, titolare dello globalizzata”.
Studio Arketipo che ha curato
L I
’intervento attuato ha previsto la progettazione architettonica nfine, dal punto di vista
un recupero architettonico dell’intervento, collaborando architettonico, mediante un
conservativo, abbinato ad costantemente, nell’ottica di attento studio dei colori e
una ristrutturazione energetica di un’organizzazione integrata, sia un sapiente restauro di tutto
primo livello. La riqualificazione ha con l’ing. Bianca Maria Zanga che l’apparato decorativo è stata
consentito di portare tutte le unità si è occupata delle progettazioni prestata attenzione al recupero
residenziali in classe energetica strutturali finalizzate a perseguire il conservativo delle facciate, con
A++ grazie alla coibentazione miglioramento sismico dell’intero particolare riferimento al fronte su
dell’intero involucro, a nuovi edificio, sia con il geom. Cristiano via Novelli: “La riqualificazione
serramenti altamente performanti Raccagni titolare dell’impresa RH di questo prestigioso edificio
e al rifacimento complessivo Costruzioni Srl che ha gestito storico contribuisce anche ad
degli impianti di climatizzazione l’intero cantiere realizzando l’opera una riqualificazione urbana -
(invernale ed estiva) con pompe compiuta”. conclude Poltronieri -. Quella più
di calore funzionanti ad energia “A servizio dei residenti – prosegue difficile e necessaria è proprio la
elettrica prodotta da pannelli Poltronieri - sono infatti previsti riqualificazione delle aree meno
fotovoltaici installati in copertura. una serie di servizi atipici per un centrali e frequentate. Al contrario,
L’intervento ha consentito anche contesto condominiale: il piano la riqualificazione virtuosa e
di attuare un miglioramento seminterrato dell’immobile, infatti, permanente influisce positivamente
sismico delle strutture esistenti è destinato ad attività rivolte a sulla qualità di vita di tutta la città e
e di provvedere all’abbattimento migliorare la qualità della vita degli non del solo quartiere interessato”.
delle barriere architettoniche grazie ospiti, come la palestra, la sauna,
all’installazione di un ascensore a una lavanderia a servizio comune,
servizio di tutti i piani. una sala per poter organizzare
68 / SUBJECT
QUALITÀ
DELL'ARIA E
COMFORT
INDOOR
Cmc Ventilazione
Testo di Marco Offredi
L
a qualità dell’aria è un fattore degli ambienti in continuo e in genera una miscela gassosa, eco-
invisibile ma fondamentale per presenza di persone, ovvero friendly e non pericolosa per
dare valore al comfort indoor. sistemi di purificazione che vadano gli esseri viventi, in grado di
E la pandemia ha dato ulteriore oltre il semplice condizionamento e distruggere la maggior parte delle
risalto a questa attenzione, la ventilazione meccanica sostanze inquinanti e tossiche
soprattutto nel settore Horeca controllata o naturale. presenti nell'aria e sulle superfici.
e non solo: in ristoranti, hotel, Le apparecchiature al fotoplasma
alberghi e strutture ricettive in utilizzano una tecnologia brevettata
cui la condivisione degli spazi è IL FOTOPLASMA che sfrutta come sorgente le lampade
quotidiana. Mai come in questo UV-C in grado di emettere radiazioni
T
periodo è diventato essenziale non ecnologie brevettate a più lunghezze d’onda. Il processo
solo sanificare le superfici di uso ovviamente, come quella avviene di fatto in continuo e in
comune, ma anche purificare l’aria, del fotoplasma che, di fatto, presenza di persone.
rendendo l’ambiente libero da virus rappresenta una nuova frontiera nella Se per molti può sembrare l’inizio
e batteri. Ma se la purificazione sanificazione degli ambienti indoor. di una nuova era, in realtà la
dell’aria si configura dunque come Il fotoplasma imita e riproduce ciò tecnologia è un brevetto Biozone,
un nuovo «driver» da seguire, che avviene in natura mediante la società americana sul mercato della
nella scelta di un impianto o di una fotocatalisi, un processo che grazie sanificazione da più di 20 anni, ed
tecnologia è fondamentale optare per all'azione combinata dei raggi UV del è approdata alle nostre latitudini
quelle soluzioni che garantiscano una sole, dell'umidità nell'aria e di alcuni nel 2017 grazie alla lungimiranza
purificazione - e sanificazione - metalli nobili presenti in natura, imprenditoriale di Maria Sagula,
ARK 41 / INTIMITÀ
69
O
le lampade UV-C al fotoplasma ltre alle soluzioni «plug LE CERTIFICAZIONI
dell’americana Biozone. in», la tecnologia Biozone
M
è idonea anche per la assima qualità tecnologica
progettazione o l’ammodernamento dell’aria, ma non solo: con
TECNOLOGIA E DESIGN di impianti di areazione, ventilazione il fotoplasma la sicurezza
e climatizzazione: «Il sistema Induct e la salubrità degli ambienti diventa
I
sistemi di purificazione attiva è stato già installato in diversi anche più accettabile per l'ecosistema.
studiati dall’azienda bergamasca aeroporti internazionali, come La tecnologia è infatti certificata Well
sono sistemi che combinano London Gatwick e Heathrow, Building Standard, Well Health and
tecnologia e forma dell'involucro: Singapore e Hong Kong, e in hotel Safety e Leed, i sistemi di valutazione
al prossimo Fuori Salone di di lusso come Sheraton, Marriot e della bioedilizia più diffusi nel
Milano - in programma a Giugno Four Season. Per grandi strutture mondo. Tutti sigilli per certificare
2022 - saranno infatti presentati residenziali, commerciali e industriali agli utenti che entrano in uno spazio,
in anteprima The Head e The Pill, lo standard di riferimento è infatti che sono state adottate misure basate
due soluzioni di design rivolte quello di utilizzare le canalizzazioni sull’evidenza di terze parti. In altre
in particolare al mondo Horeca: o le unità di trattamento aria: parole, i sigilli all’esterno Well e Leed
dispositivi per la purificazione di aria impianti che possono essere degli edifici significano materiali
e superfici in presenza e in continuo, collegati a “cascata” e controllabili più performanti rispetto ai requisiti
studiati e disegnati in collaborazione istantaneamente tramite un ambientali, maggiore qualità dell’aria
con l’architetto Simone Micheli dello software di gestione che consente e sicurezza all’interno.
studio Simone Micheli Architectural di programmare il funzionamento
70 / LAND
FREUD
IN MONTAGNA
IN VIAGGIO VERSO SUD:
FREUD E LE VACANZE ALPINE
Francesca Acerboni
“
Tra psicoanalisi, lettere e famiglia Caro amico, qui sul Renon
Testi di Francesca Acerboni e Federica Del Medico stiamo divinamente bene e il
posto è bellissimo. Ho scoperto
in me il piacere inesauribile del dolce
far nulla, temperato appena da un
paio d’ore dedicate alla lettura di
ARK 41 / INTIMITÀ
posti meravigliosi. Penso, inoltre, Freud si ritrova all’Hotel Post di sono in villeggiatura a Lavarone
che avrai più quiete che a Karlsbad, Collalbo,5 dove Sigmund e Martha “paese di montagna all’estremo sud
per poter scrivere; il trenino passa festeggiano le nozze d’argento del Tirolo” ricorda il figlio Martin:7
soltanto una volta ogni ora e non ci in compagnia dei figli (Mathilde, nel 1906, nel 1907 e, dopo la Grande
sono né carrozze, né automobili.”3 Martin, Oliver, Ernst, Sophie, Anna) Guerra, nel 1923. Alloggiano
Vacanza e otium sono anche tempo e Minna Bernays, sorella della all’Hotel du Lac, appena costruito
lento per pensare e scrivere, moglie: una foto d’epoca li ritrae sul lago (1903) e scenario perfetto di
e nel fitto rapporto epistolare che sereni, seduti per il pranzo. una vacanza inizio secolo, in elegante
intrattiene con Jung, Freud lo Nei luoghi dove Freud era solito sobrietà: passeggiate in montagna,
aggiorna: “i miei lavori di queste passeggiare, è stata risistemata, bagni nel lago, le gite tra Trento,
settimane si riferiscono allo stesso nel 2006, la Freud promenade:6 un Caldonazzo, Molveno, Sirmione
tema del Suo lavoro, l’origine della sentiero culturale attrezzato - sul Garda, le visite dei collaboratori
religione”; sta approfondendo simile a quello di Rilke a Duino - Otto Rank, Sandor Ferenczi,
infatti quei temi di ricerca su da percorrere, nel bosco tra Ernst Jones. Freud aveva scritto
religione e antropologia, che nel Soprabolzano e Collalbo, alternando alla moglie, tempo prima: “Perché
1913 sfoceranno nell’opera “Totem e soste, letture e citazioni dello dunque abbandoniamo questo posto
tabù”. Anche il figlio Martin annota psicoanalista. ideale per bellezza e tranquillità e
ricordi sul padre: “Ogni anno vagava ricco di funghi? Solo perché ci resta
F
come un esploratore per le montagne reud trascorre lunghi soggiorni solo ancora una breve settimana e
in cerca del posto più bello dove anche in Valsugana, allora il nostro cuore volge al sud, verso
soggiornare con la famiglia.”4 provincia austroungarica, i fichi, i castani, l’alloro e i cipressi,
Nel settembre 1911, la famiglia prima di diventare Trentino. I Freud case con balconi, antiquari.”8
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H
a rivoluzionato il pensiero loro primo incontro, di fidanzarsi
Ma si dedica anche alla stesura di occidentale con i suoi ufficialmente: lui ha 26 anni e lavora
un volume che gli apre nuove idee: innovativi metodi d’indagine come clinico all’Ospedale generale
“Gradiva. Il delirio e i sogni nella dei processi psichici, cambiando di Vienna, lei, ventunenne, abita con
‘Gradiva’ di Wilhelm Jensen.” le sorti della psicologia moderna. la madre a Wandsbek (Amburgo).
La narrazione dello scrittore tedesco Neurologo e fondatore della Nella corrispondenza tra i due,
Jensen9 - un intreccio di archeologia psicoanalisi, Sigmund Freud è Freud manifesta apertamente la
e sogni - offre a Freud il pretesto ricordato soprattutto per aver sua passione nei confronti della
di elaborare per la prima volta la sistematizzato il concetto di ragazza. La corteggia nei modi
rilettura psicoanalitica di un testo inconscio. Se le sue teorizzazioni - ammessi dalla cultura del tempo,
letterario. che spaziano dall’interpretazione dei non nascondendole però la sua
Vita in famiglia alternata a momenti sogni alla lotta fra le pulsioni di eros impazienza e il suo desiderio:12
di studio e incontri, i numerosi e morte - sono state «Amore caro, (…) ora lego il mio
viaggi di Freud al sud appartengono ampiamente investigate, molto fagottino per sapere se potrete
a una personale mappa geografica: meno conosciuti sono i rapporti fra concedermi solo un affettuoso
sud è l’Alto Adige, il Trentino, così il suo genio e la vita privata. Per un sguardo o anche un bacio
come la Sicilia o la Grecia, dove da medico che ha fatto della libido uno dalle Vostre labbra.»13 Dedica
appassionato di archeologia, Freud dei concetti cardine della propria all’amata versi tratti dalle opere
riscopre frammenti di classicità, dottrina, curiosa è senza dubbio la di Shakespeare, la chiama con
sulle tracce mitiche dei viaggiatori relazione sentimentale che lo unisce vezzeggiativi, si dispera per tutte le
che lo hanno preceduto, da Goethe alla moglie Martha Bernays. volte in cui non può baciarla a causa
a Heinrich Heine.10 Nel loro legame, è evidente la della distanza. Mentre si trova a
74 / LAND
SE LE TEORIZZAZIONI
DI SIGMUND FREUD -
CHE SPAZIANO
DALL’INTERPRETA-
ZIONE DEI SOGNI
ALLA LOTTA FRA LE
PULSIONI DI EROS
E MORTE - SONO
STATE AMPIAMENTE
INVESTIGATE, MOLTO
MENO CONOSCIUTI
SONO I RAPPORTI FRA
IL SUO GENIO E LA
N
Parigi nel 1885, visita la cattedrale di subordinato.»15 Proibisce a Martha el giro di nove anni, inoltre, i
Notre-Dame: «Se fossi stata con me, di chiamare per nome suo cugino coniugi Freud hanno sei figli
a ogni gradino avrei potuto darti un Max, simpatia giovanile della ed è principalmente Martha
bacio - le confida, dopo essere salito ragazza, imponendole di rivolgersi a occuparsi della loro educazione.
su una delle torri - e saresti giunta in a lui con il titolo di Herr Mayer.16 In gergo psicologico, si potrebbe
cima senza fiato e scarmigliata.»14 Questo rapporto, in cui Freud dire che lei avesse nei confronti dei
La signorina Bernays, ligia ai aspira ad averla totalmente per sé, bambini, ma anche verso il marito,
principi morali della sua classe muta progressivamente a partire uno spiccato ruolo di “contenimento
sociale, risponde alle lettere dal 14 settembre 1886, quando i emotivo.”19 Offre loro un ambiente
dell’amato con meno impeto e due si sposano: slancio e trasporto affettivo rassicurante che, nel caso
passione, ma non certo meno affetto. giovanili fanno via via spazio di Freud, è cruciale per concentrarsi
È dotata di tenacia e resistenza ad armonia, pacata devozione, sulla sua creatura, la psicoanalisi.
emotiva e lo dimostra più volte comprensione reciproca. Martha si Testimoni di questa fase della coppia,
nel corso del corteggiamento. mantiene al corrente delle scoperte dove la relazione si colora di un
Al romanticismo e alla passione del marito ma, a differenza della affetto più delicato, sono le lettere
Freud alterna, infatti, momenti moglie di Carl Gustav Jung,17 celebre che i due si scambiano, soprattutto
di gelosia che talvolta sconfinano allievo di Freud, non ne condivide quando lui è in viaggio.
nella possessività patologica. l’interesse verso la nascente teoria Ai nomignoli si sostituiscono
«Devo ammettere di avere un tratto psicoanalitica. Diviene comunque soprannomi più contenuti, al
tirannico nella mia natura - afferma per lui un saldo punto di riferimento desiderio più ardente subentra la
in una lettera alla fidanzata - permettendogli di dedicarsi tenerezza: rimane però immutato
e mi pesa terribilmente essere interamente alla professione.18 quel sentimento di nostalgia e di
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L’ELOQUENZA
DEL FARE architettura? Quanto possiamo
permetterci di separare il tempo
Tre architetture domestiche di Umberto Riva
Testo di Elena Turetti del cantiere e il tempo del progetto
Fotografie di Alba Deangelis dal tempo di vita? Un uomo che
ha vissuto a lungo, in una posizione
defilata, volutamente ai margini,
ma ostinatamente impegnato a
dare qualità alla vita attraverso
“
Io non riesco a scindere queste parole luminose, dichiarate l’architettura e capace di attraversare
l’architetto e la persona civile, dall’architetto nell’ambito di da questa posizione la storia
perciò ho un unico atteggiamento un’intervista a lui rivolta da Maria dell’architettura.
verso le cose, che mi coinvolgono Bottero e Giacomo Scarpini nel La sua ricerca quasi maniacale
completamente. Per me il fare 1970 ed edita nel numero 20 di senso attraverso l’architettura
architettura è un atteggiamento della rivista Zodiac. in una società che muta
globale di conoscenza. Io non Guardando al lavoro di Umberto costantemente, pare andare ben
lavoro come un professionista.” Riva viene da chiedersi innanzitutto: oltre le sue singole architetture
Appartengono a Umberto Riva dove inizia e dove finisce la sua realizzate in tempi e luoghi diversi
ARK 41 / INTIMITÀ
77
PER UMBERTO
RIVA IL DISEGNO
È LO STRUMENTO
PRINCIPALE DI
PENSIERO, IN PIANTA
E IN SEZIONE,
CONTEMPORANEA-
MENTE E SULLA
STESSA TAVOLA,
IN UN CONTINUO
ANDIRIVIENI DALLA
PICCOLA ALLA
GRANDE SCALA E
VICEVERSA.
e sottoposte alla scansione della viceversa, guardando allo spazio facendo e stanno: tra la conoscenza
storia dell’architettura e della critica dall’alto, traguardandolo di sbieco, crescente del luogo e la sua prima
architettonica. di traverso, saltellando dalla quota intuizione; tra il primo disegno e
La sua ricerca procede dal fare, dei nostri piedi a quella dei nostri l’incontro con l’artigiano o l’impresa
dal legame fisico con la materia e occhi, da dentro verso fuori e costruttrice; tra la sua ricerca
l’architettura, si innamora di alcuni viceversa, indugiando nell’incontro personale e la vita che sogna per
maestri e delle loro opere, lavora da tra un materiale e l’altro, nello snodo, il suo committente.
solo in una casa studio, ma mai in nell’articolazione, verificando al Le variazioni attorno allo stesso tema
maniera solipsistica, anzi, cercando contempo l’effetto di superficie e la sono tantissime, pur nell’economia
continuamente un confronto diretto forza scultorea di ciascun elemento, dei mezzi economici, egli cerca
con il luogo, con la parte di vita che centimetro per centimetro. ostinatamente la soluzione migliore
si troverà a disegnare per le persone: Un’esplorazione del suo archivio per ogni piccola cosa: come aprire
una casa, una scuola, una piazza. acquisito dal Centre Canadien un buco nel muro, come mediare
Dedica alla soluzione un tempo d’Architecture appare a questo il passaggio da una stanza all’altra,
lungo di riflessione attraverso il fare scopo indispensabile. come irrompere in un ambiente,
che si tramuta in sperimentazione come tenere fuori il disordine, come
S
continua. perimentazione da non leggere portare dentro il paesaggio, che cielo
Il disegno è lo strumento principale come scelta a priori, ma come desiderare sopra la testa, come far
di pensiero, in pianta e in sezione, modo di lavorare, per dare muovere gli abitanti attraverso lo
contemporaneamente e sulla stessa retta al continuo fuori dentro che il spazio in profondità e in altezza,
tavola, in un continuo andirivieni contatto diretto con la vita richiede. come dare profondità allo spazio
dalla piccola alla grande scala e Le soluzioni cambiano strada laddove non c’è, come disegnare con
78 / FOTOGRAFIA Umberto Riva, Casa Berrini, Taino.
la luce alle diverse latitudini, come Scarpa diventa espressiva a livello Queste due osservazioni ci
percorrere a piedi nudi una stanza, di linguaggio l’impossibilità e aprono una via per addentrarci
come disegnare una stanza per l’insofferenza per la compiutezza nelle pieghe della sua architettura,
ciascuna incombenza quotidiana. formale… Il ‘non finito’ di Scarpa, come confidando che si possa partire
il coesistere di ricerche in più dalla conoscenza di una sola opera:
V
ale la pena riportare qui direzioni, l’approfondimento percorrerla come camminando
due osservazioni tratte dalle tecnologico del materiale si dentro un disegno o attraverso
sue parole, la prima sul suo giustificano come rifiuto di una serie di disegni per giungere a
modo di lavorare: “parto sempre dal un’ottimistica visione globale.” comprendere un po’ di più il suo
centro della composizione e procedo Denotano entrambe un modo lavoro, stare a cavallo tra un’opera e
verso il perimetro esterno, verso di procedere ben lungi dall’adesione l’altra ed entrare in contatto diretto
il contorno per poi ricominciare ad un dogma, ad uno stile, ad un con il luogo da cui tutto ha avuto
a ritroso”; la seconda su uno dei linguaggio in contrapposizione origine così come oggi ci si
suoi maestri, Carlo Scarpa: “in al moderno. presenta sotto gli occhi, perché
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79
più ampio e basso al terzo piano. verticalità e parsimonia di bucature sono venuti fuori questi colori tirati,
Irrompere nel centro significa verso il fuori e verso la luce dove ho potuto a spatola, e soltanto
anche, grazie al lavoro di cesello di accecante del sud. col frattazzo in altre zone.”
Umberto Riva, leggere in tutta la Deangelis ci porta nel salone, svela Si può dir molto della dimensione
sua profondità lo spazio della casa: la presenza di un fuoco, sembra un intima e domestica di una casa,
la vista spazia grazie alla superficie forno del pane, una piccola opera ma questa particolare forma di
continua del soffitto leggermente di scultura, Riva scolpisce il calore intimità disegnata da Umberto
piegato - come un foglio di carta - giustapponendo pezzi distinti di Riva ha a che fare con il disegno
staccato dalle pareti divisorie e spinto pietra refrattaria, ciascuna con una puntiglioso di ogni singola sorgente
oltre i confini della soglia d’ingresso; propria e diversa geometria. di luce naturale, con la capacità di
la vista spazia oltre l’ingresso verso Non disponeva di una manodopera immaginare un interno distaccato dal
il giardino di delizie, lungo, d’eccezione, si è trovato qui a fuori ma non isolato, con il desiderio
rettilineo, ritmato dalle panche e lavorare con maestranze senza di lasciare spazio all’occupazione
dai pilastri della pergola e sospeso esperienza. Non è facile spiegarsi della casa da parte degli abitanti una
e distaccato dalla strada. Un vuoto allora come la canna fumaria volta che le stanze abbiano raggiunto
necessario nel disordine di quest’area trattenga quel tanto il soffitto da le giuste proporzioni e le qualità
urbana d’espansione, voluto a costo permettere l’apertura di un cono di della luce necessarie alle più diverse
di contrarre e innalzare il volume luce dall’alto, la geometria curva del appropriazioni.
della casa. Sorprende l’orizzontalità camino assomigli ad un copricapo
C
dell’interno, la distensione delle di lana di pecora infeltrita e i colori i spostiamo a Taino,
panche in cemento a correre, la cantino. “Loro usano come finitura un paese di poco più di
fluidità dei passaggi, le chiusure a delle pareti un impasto di calce e 3500 abitanti, della provincia
scorrimento orizzontale che ora polvere di tufo, lo stendono anche di Varese. Casa Berrini è una casa
aprono ora chiudono orizzonti all’esterno… noi abbiamo inserito di vacanza, immersa in boschi di
interni, in contrappunto all’estrema nella miscela degli ossidi, per cui castagni, betulle, robinie e querce
ARK 41 / INTIMITÀ
e situata su di una collina da cui lungo dell’edificio, ospita l’ingresso verso il bosco o viceversa guardare
si gode una splendida vista sul pied à terre, la scala e gli ambienti di verso il paesaggio domestico della
lago Maggiore meridionale ed sul soggiorno. È coperto con due falde casa.
massiccio del Monte Rosa. di cemento ispessite grazie
A
Umberto Riva progetta una sorta alla piegatura a novanta gradi bitare può significare anche
di macchina capace di modulare della linea di gronda. scegliere con chi abitare, come
nell’arco di un’intera giornata uno Alba Deangelis ci porta a quota costruire la propria casa e a
scambio osmotico costante con il più uno, in uno spazio-invenzione, chi affidare questo progetto comune.
vivente. La casa respira come un a cui è difficile dare un nome, una Ci spostiamo nel condominio di
fienile. La poggia sulla collina e ne sorta di loggia continua ai due lati Via Paravia 37 a Milano. Umberto
accoglie le lievi pendenze grazie ad della casa, su cui danno le stanze del Riva ha riunito una piccola comunità
un ordine gigante di pilastri cavi vivere quotidiano, arretrate e più di persone e gli ha proposto un certo
di cemento a vista che sostengono basse del soffitto principale. Sono modo di intendere la casa popolare
i piani orizzontali dei tre diversi fatte di mattoni intonacati di bianco, progettando un piano-tipo con
livelli su cui è organizzata la casa, stanno appena sollevate e staccate due appartamenti completamente
compreso il piano terra; il tetto è dal pavimento grazie ad un leggero differenti. Seguiamo Deangelis:
grande, ad una sola falda piuttosto sporto in avanti del paramento la scala attraversa verticalmente
ripida e quindi da un lato basso murario, hanno ampie finestre, a tutto l’edificio, è un corpo concavo
sull’orizzonte e dall’altro altissimo. loro volta, concepite come piccole di calcestruzzo a vista, è retta da
Un ordine minore - disegnato scatole di vetro e legno a sporgere, una sorta di contrafforte circolare
da una scatola opaca di cemento ma verso l’interno. La sensazione di cemento pieno e incastonata
svuotata qui e là, arretrando o è quella di stare in uno spazio tra due spessi setti laterali; due
facendo sprofondare una parte della tra, né completamente dentro né vetrate, a destra e a sinistra,
cortina cementizia - si incastona completamente fuori, in cui ci si può leggere, rosso rubino, tracciano
perpendicolarmente sul lato sedere, riposare, voltare, guardare arretrando una linea di rottura,
82 / FOTOGRAFIA Umberto Riva, Casa in Via Paravia, Milano.
83
balconi contrapposti circolari a dal lato da oblò singoli o affiancati, i Queste fotografie raccontano del
sporgere, quello a sud gode di un casiers di cemento e legno sembrano suo approccio con le architetture
soggiorno d’angolo con un terrazzo i veri abitanti della casa-studio, sono di Umberto Riva ma anche del
sporgente che sembra un profondo vestiti in maniera magistrale: ossatura suo incontro con Cosa mentale,
ponte levatoio sul vuoto. Qui ha di cemento, contenitori leggeri di la casa editrice laboratorio
immaginato una casa-studio per legno, rivestimenti di masonite guidata da Claudia Mion e nata
lui, all’ultimo piano. colorata, lucida o opaca. nel 2009 a Marsiglia, che proprio
Siamo sulla soglia, apriamo la porta, sull’architettura intende riflettere
N
sorprende: il soffitto libero sorretto elle fotografie di Alba guardandola come bene collettivo
dai pilastri tondi e arabescato con Deangelis c’è curiosità, c’è e promuovendo un approccio
grandi rettangoli tinti di azzurro, cura, c’è vicinanza, una sorta all’architettura come disciplina
nero e bianco, il pavimento lucido di dedizione all’architettura e al di riflessione e pensiero che può
nero pece, la luce che penetra racconto del manufatto e della sua essere letta e discussa tanto quanto
dall’alto da lucernai a semicerchio e grammatica senza prosopopea. disegnata e costruita.
84 / LA CITTÀ RIMOSSA
IL
CORPO
COME
RIFUGIO
Il sistema di accoglienza
diffuso della Cooperativa K-Pax
a Breno, Valle Camonica
Testo di Francesca Gotti
Fotografie di Giovanni
Emilio Galanello
“
(…) per esempio, nella casa
stessa, nel salotto di famiglia,
un sognatore di rifugi sogna
una capanna, un nido, o angoli in
cui vorrebbe nascondersi, come un
animale nella sua tana”1
UN’IDENTITÀ
L
’Hotel Giardino si trova
sulla strada principale di Breno,
BASATA SU OGGETTI a prima vista appare come una
“LA COLONIZZA- ATTRATTIVI CHE costruzione anni ‘80 ritinteggiata
ZIONE CULTURALE CREANO UNA di recente; la veranda annessa per il
ristorante-pizzeria-bar si allunga
CHE TRASMETTIAMO CRISI NEI SINGOLI. nel parcheggio puntellato di
TRAMITE I MEDIA MOLTI DI LORO SI fioriere di cemento.
E LE IMMAGINI SU FORZANO DI VIVERE All’ingresso ci aspetta Carlo,
presidente della Cooperativa di
CARTA PATINATA STA IN CONDIZIONI accoglienza per rifugiati K-Pax.
STRAVOLGENDO CHE SONO PEGGIORI Entriamo e ci sediamo a parlare in
L’IMMAGINARIO DI QUELLE DA CUI quella che era una volta la sala da
biliardo: al centro della stanza c’è
DI PARTENZA SONO PARTITI, PUR un enorme tavolo con un disegno
DEI MIGRANTI E DI PARTECIPARE A in bianco e nero, sulla parete di
COSTRUENDO QUELL’IMMAGINARIO.” fondo un grande dipinto figurativo
ARK 41 / INTIMITÀ
85
realizzato da Enrico Ragni (1910-
2002); il pavimento è originale, una
palladiana in marmo Rosso Verona.
“Questo luogo nasce come
cinema-albergo nel ‘55, su progetto
dell’architetto Bruno Fedrigolli
(1921-1995). È stato pubblicato2
come primo esempio di architettura
wrightiana in Italia. Al tempo la
struttura si incastrava in una foresta
di cedri del Libano, piantati circa
100 anni fa come parte del parco
della villa moresca (Villa Gheza,
ndr) poco distante: la posizione
degli alberi ha determinato la forma
del cortile e una risega nel terrazzo
(tamponata successivamente),
mentre la facciata principale era
nascosta dietro la quinta delle
chiome. Negli anni ‘80 sono state
fatte molte modifiche e l’albergo è
stato poi trascurato fino ad essere
completamente chiuso. La nostra
Cooperativa, K-Pax, nel 2012 stava
cercando una nuova sede e ha deciso
di recuperare la struttura dell’Hotel,
intervenendo sullo stato di rovina
in cui si trovava.
L’attività ricettiva ci permette di
raccogliere fondi da reinvestire nel
nostro progetto: puntiamo a essere
autonomi rispetto ai finanziamenti
pubblici, perché sistemi di
accoglienza come il nostro, i SAI,
sono a rischio da un punto di
vista politico, dipendendo
dall’appoggio delle giunte comunali.”
S
AI, Sistema di Accoglienza
e Integrazione, è un progetto
con il quale il Ministero degli
Interni supporta la rete di enti locali
che si occupano di accoglienza
integrata. K-Pax è nata nel 2008, potenziale di 55 beneficiari in rifugiati dall’Afghanistan, Pakistan,
dal progetto SPRAR (Sistema di tutta la Valle Camonica. Tunisia e Gambia impiegati
Protezione per Richiedenti Asilo “La gestione dell’Hotel è affidata stabilmente; alcuni sono soggetti
e Rifugiati, da cui si è sviluppato a responsabili italiani che hanno con forte vulnerabilità che qui
il SAI) insediatosi a Breno nel esperienza pregressa nel settore, trovano l’opportunità per iniziare
2004; attualmente ha un e ci sono invece 4-5 ragazzi un processo di formazione in un
86 / LA CITTÀ RIMOSSA
LE PERSONE
CHE VIVONO QUI
ARRIVANO DA
SITUAZIONI
DI EMERGENZA
E LA PROTEZIONE
È IL BENE UNICO
CHE POSSIEDONO:
LA PROTEZIONE
QUI È NELLA
CONDIVISIONE, CHE
È IL TEMPO PAZIENTE
DELL’ASCOLTO,
È IMPARARE LA
LINGUA ITALIANA,
RE-IMPARARE A
COMPIERE I GESTI
QUOTIDIANI E A
RICONOSCERSI
NELLO STARE IN
UN LUOGO.
87
nel tessuto sociale; le relazioni solo in quell’immaginario globale: L’idealità diventa il valore più
sono rarefatte ma più robuste e al perde la capacità di risolvere in importante attorno al quale si stringe
contempo è difficile che in una realtà maniera autosufficiente tanto i suoi la vita del singolo, che riduce al
così piccola si sviluppino dinamiche bisogni ideali quanto quelli materiali; minimo la distanza tra sé e il mondo,
di problematicità, diversamente per questo motivo molti di loro che si mette in viaggio abbracciando
da quanto accade nei contesti si forzano di vivere in condizioni l’incertezza del suo stare: non sa
metropolitani. Uno dei nostri che sono peggiori di quelle da cui come e quanto potrà trattenersi
beneficiari si è trasferito con una sono partiti, pur di partecipare a in una delle molte tappe che lo
famiglia nella montagna qui sopra e quell’immaginario.” attendono lungo il tragitto, lasciando
ora fa l’allevatore. dietro di sé ogni cosa e affetto,
L
In tutte le persone che accogliamo a condizione di molti migranti non portando con sé nulla se non i
domina comunque sempre un nella città europee è di estrema vestiti che indossa, potendo affidarsi
immaginario urbano forte: la loro marginalità, laddove i loro unicamente al suo proprio corpo.
idea di migrazione si rivolge alla percorsi personali sono troppo
“
grande città, perché la città è il fragili e i processi di accoglienza Tutte le persone che entrano nel
Mondo, o quantomeno quel mondo non abbastanza strutturati per progetto K-Pax hanno diritto
che noi proiettiamo continuamente. accompagnare i singoli a costruirsi prima di tutto a una casa. Nella
La colonizzazione culturale che una posizione solida, su un piano Valle abbiamo attivato un sistema
trasmettiamo tramite i media e sociale e lavorativo;3 quando non di accoglienza diffusa, all’interno
le immagini su carta patinata sta riescono a stabilirsi in abitazioni di strutture diversificate che
stravolgendo l’immaginario di sovraffollate abitate da altri possano soddisfare le diverse fasi di
partenza dei migranti e costruendo conterranei, spesso condividono inserimento dei singoli, in base al
un’identità basata su oggetti attrattivi la strada con i senzadimora.4 loro livello di relazione con gli altri
che creano una crisi nei singoli. L’idealità a cui i migranti aspirano si e con il contesto.
Il migrante diventa sostanzialmente costruisce su immense rinunce, dove I nostri ospiti più fragili, con
un cittadino europeo delocalizzato, il corpo può essere spinto a tollerare patologie psichiche e che non sono
credendo di potersi sentire risolto condizioni estreme di privazione. autosufficienti, vivono a Casa
88 / LA CITTÀ RIMOSSA
IL FATTO CHE
Giona, un centro della parrocchia collettivo, dove gli operatori entrano NON VENGA
di Breno che gestiamo insieme, una solo per monitorare che i coinquilini
casa famiglia dove vivono con alcuni si prendano cura dello spazio e SVILUPPATA UNA
operatori e dove trascorrono insieme seguano le regole di una convivenza PERSONALIZZAZIONE
tutti i momenti conviviali.” rispettosa. In questa tipologia rientra DEGLI SPAZI COMUNI
Casa Giona è arrampicata sul fianco Casa Caffè.
ripido della collina sopra Breno, DERIVA DA UNA
C
in un’area di villette unifamiliari asa Caffè si trova sulla SCELTA PRECISA,
recintate. È una costruzione strada per Breno, nascosta GARANTIRE CIOÈ
ordinaria, formata da due volumi tra un gruppo di edifici
sfalsati di tre piani con un modesto semi-rurali nel comune di Malegno; CHE RIMANGANO UN
portico all'ingresso e un giardino sul ad accompagnarci è Carlo. È un TERRENO NEUTRALE
retro. Anita, una delle operatrici, appartamento indipendente su tre DI CONVIVENZA.
ci accoglie al cancello. piani, ospita cinque persone di
Al piano terra, oltre agli uffici della diversa nazionalità che condividono L’ASSENZA DI
cooperativa, si trova un soggiorno al piano terra soggiorno e cucina. OGGETTI, SIMBOLI,
affollato di divani, con un dipinto Oltre agli arredi forniti dalla IMMAGINI IMPOSTI
a parete a tinte chiare che crea cooperativa non c’è molto altro,
l’illusione di affacciarsi su un porto nessun oggetto personale, solo DA UNO O
del Mediterraneo: Giona, la balena, qualche libro sui comodini. DALL’ALTRO DEGLI
il pontile e le barche ormeggiate, La cucina è l’unico luogo in cui si ABITANTI IMPEDISCE
il Mare che unisce, anche qui tra concretizza una certa appropriazione
le montagne. Al piano inferiore ci dello spazio: i cibi e le spezie CHE PREVALGA
sono la cucina e la sala comune dove distribuiti in due credenze distinte UN’IDENTITÀ
i beneficiari consumano i pasti e riflettono nella loro separazione SULL’ALTRA, O
svolgono le attività laboratoriali, l’appartenenza delle persone ai
una stanza per tre lati vetrata territori di provenienza. Il fatto IL PASSATO SUL
che affaccia sul giardino, dove che non venga sviluppata una PRESENTE.
si trovano un piccolo orto e un personalizzazione degli spazi comuni
pollaio. Le camere da letto sono ai deriva da una scelta precisa, garantire
piani superiori, unico spazio in cui i cioè che rimangano un terreno
beneficiari sono soli, dove possono neutrale di convivenza. suo presente e gli ideali nei quali
raccogliere qualcosa di privato. L’assenza di oggetti, simboli, proietta il suo futuro.6
Le persone che vivono qui arrivano immagini imposti da uno o dall’altro Insieme allo spazio di accoglienza e
da situazioni di emergenza e la degli abitanti impedisce che prevalga alle sue relazioni fisiche - con la casa,
protezione è il bene unico che un’identità sull’altra, o il passato sul con la comunità, con il paesaggio
possiedono: la protezione qui è nella presente, e preserva la dimensione circostante - lo smartphone è il
condivisione, che è il tempo paziente pubblica della casa a supporto “luogo” digitale dove conservare
dell’ascolto, è imparare la lingua della sua funzione di allenamento memorie e simboli della propria
italiana, re-imparare a compiere i alla convivenza, di negoziazione esistenza.
gesti quotidiani e a riconoscersi dell’appartenenza.5 Questa mescolanza di riferimenti
nello stare in un luogo. Ogni persona migrante compie tangibili e digitali, negoziabili i primi,
Casa Giona è il primo livello di un viaggio di affermazione di nostalgici i secondi, si manifesta in
accoglienza offerto dalla cooperativa, sé che sempre trova supporto modo evidente quando i beneficiari
dove l’abitare è vissuto nella sua nell’esperienza che il corpo fa dello raggiungono un’autosufficienza
forma embrionale. Chi possiede un spazio, prima che negli oggetti, completa e diventano indipendenti
grado di autonomia maggiore, ed è costruendo un'intimità in cui si nel garantirsi un sostentamento,
già più avviato professionalmente, intreccia la nostalgia per le sue potendo trovare un alloggio in
viene ospitato in un appartamento origini, i riferimenti che trova nel autonomia.
ARK 41 / INTIMITÀ
89
C
arola, altro membro di e borsoni.
K-Pax, ci accompagna a C’è cura nella scelta degli oggetti,
visitare l’appartamento di nel disegno di questo paesaggio
un gruppo di ragazzi del Gambia domestico. Qualcuno riesce
e del Pakistan, in precedenza allora a restare, a dare una forma
beneficiari del progetto e che sono alla sua idealità, decostruendo Ringraziamenti
ora intestatari del contratto d’affitto quell’immaginario che lo ha guidato Gli autori ringraziano Carlo Cominelli,
di una casa nel centro storico di nel viaggio, e riconquistando lo stare Carola Rizzi, Anita Moscardi, Agostino
Mastaglia, Renata Mariolini e tutti i soci della
Breno. I due grandi divani che nello spazio attraverso l’esperienza Cooperativa K-Pax di Breno per aver raccontato
occupano metà del soggiorno sono intima del corpo. Ma il segreto è in il loro prezioso lavoro. Ringraziano tutti i
beneficiari, in particolare Dura, Hassan, Hussein
un manifesto dell’accoglienza, questo corpo sempre presente, e Roda, che hanno permesso loro di affacciarsi
della casa-mondo. che si misura con i luoghi, che alla loro vita per un giorno.
I quattro ragazzi condividono davvero riesce ad appropriarsi
due camere da letto, ed è qui che del mondo, costruendo ripari, Note
l’intimità molteplice prende forma. nascondendosi. Il corpo ci invita 1 G. Bachelard, The poetics of space, Beacon
In una delle stanze il pavimento a dare fiducia alle nostre risorse Press, Boston, 1994, p. 30.
2 L. Ronchi, Cinema-albergo a Breno in
è ricoperto di tappeti colorati profonde nel costruire la quotidianità Valcamonica, in L’architettura - Cronache e
sovrapposti, tra i quali un tappeto e ad affidarci ai sensi e all’esperienza storia 7, ETAS, 1956, pp. 14-19.
3 E. Fravega, L’abitare migrante. Aspetti teorici
per la preghiera con adagiati sopra più che agli oggetti per incontrare e prospettive di ricerca, in Mondi Migranti 1,
una collana di grani e una vaschetta l’altro e l’altrove. Il corpo ci ricorda Franco Angeli, Milano, 2018.
4 I. Ponzo, Abitare al plurale - Differenze
con resti di incenso. Ai piedi del letto che l’intimità non è una condizione e disparità abitative tra gli stranieri, in
contro la parete i due ragazzi hanno privilegiata, qualcosa che possiamo Meridiana 62, Viella Srl, 2008, pp. 145-158.
5 P. Boccagni, A. M. Brighenti, Immigrants
sistemato un mobiletto rivestito acquistare: è invece una nostra and home in the making: thresholds of
di tessuto: sopra uno schermo capacità, che non dobbiamo usare domesticity, commonality and publicness, in
Journal of housing and built environment,
al plasma, sui ripiani i computer per difenderci da ciò che sta fuori 2015, pp. 1-11.
e una serie di orologi esposti ma per esserne parte. 6 T. Boos, Intimità nella situazione post-
migratoria, in Confluenze 10 (1), Università
ordinatamente. In un angolo valige di Bologna, 2018, pp. 30-59.
90/ WUNDERKAMMER
“Molte strade portano
alla camera: il riposo, il sonno,
la nascita, il desiderio, l’amore, la
meditazione, la lettura, la scrittura,
la ricerca di sé, Dio, la reclusione
voluta o subita, la malattia, la morte.
Dal parto all’agonia, la camera è
il teatro dell’esistenza o almeno ne
è il retropalco, il luogo dove il
corpo nudo, deposta la maschera,
si abbandona alle emozioni,
al dolore, alla voluttà. Passiamo in
una camera quasi la metà della vita,
la metà più carnale, più sommessa,
più notturna, quella dell’insonnia,
dei pensieri vaganti, del sogno,
finestra sull’inconscio e forse
sull’aldilà; un chiaroscuro che
accresce la sua forza di
attrazione.”
SOPHIE CALLE, L’HOTEL NOMADLAND
Michelle Perrot, Storia delle camere,
Sellerio, 2011. Editions de l’Etoile, 1984 Chloé Zhao, Usa 2020, 108 minuti
91
Focolare
Federico Correa, Alfonso Milá, Casa Juliá,
Cadaqués (Empordà), 1956.
Accudimento
Addormentarsi
Alcova
Appartamento
Archivio Corpo
Armadio Culla
Ascolto Cura
Avvolgente Dettaglio
Bivacco Dimora
Calore Disconnesso
Louis Kahn, Casa Fisher, Philadelphia, 1967. Erotismo
Errante
Dirigibile Hindenburg, finestre apribili a
bilico (Nationaal Archief Spaarnestad). Giaciglio
Guscio
Inaccessibile
Inconscio
Individuale
Interiorità
Invisibile
Alberto Ponis, Casa Scalesciani,
Costa Paradiso (Sardegna), 1977.
ARK 41 / INTIMITÀ
93
Tana
Tenda
Shigeru Ban, Curtain Wall House,
Itabashi, Tokyo (Giappone), 1994-1995.
Personalizzazione
Possessività
Privato
Isolato Promiscuità
Letto Prossimità
Pierluigi Nicolin con Giuseppe Marinoni,
Microcosmo Case alla Morlana, Gorle (Bergamo), 1995.
Nascondiglio
Navicella
Notte
Nudo
Edward Hopper, A Woman in the Sun, 1961
(Whitney Museum of American Art,
New York). Tetto
Vestito
Violato
Robert Bresson, Pickpocket
(diario di un ladro), 1959.
Protezione
Pudore
Quiete
Ravvicinato
Recesso
Relazione
Ombra Rifugiato
Ospite Segretezza
Pace Serratura
Patio Shelter
Persiana Sicurezza
José Antonio Coderch de Sentmenat ,
persiana Llambì, Calle Johann Sebastian Bach,
Soglia
Barcellona, 1958. Solitudine
Studiolo
Tabù
94 / ENGLISH TEXTS
AI LETTORI On the one hand, the private as a dimension linked to the counter-history of architecture.
INTIMACY domain seems to invade public life, interior of one’s home? In declared contrast with the
Davide Pagliarini as evidenced by the personalization These are fundamental questions for principles of permanence ensured by
of politics. On the other hand, an those who practice the profession massive and durable constructions,
Intimacy is a primary condition opposite movement is changing of architect, that is, of mediator and by buildings rooted in the genius
of existence. It is abandoned in order the face of domesticity, called into interpreter of the needs and desires of the place and its material culture,
to continually return to it. It is in question by the growing permeability of the individual. Crossing discuss the two cabins share a common,
intimacy that the set of objects and of the walls of the house with respect with two architects, Anna Barbara, elegant and refined approach to the
symbols that define identity are kept. to both continuous intrusions from professor at the Milan Polytechnic, experience of temporary living.
In addition to being a refuge for the outside and continuous leaks of a scholar of living and its forms; The chronological span within which
affections, intimacy is a private and what was traditionally kept inside. and with Laura Sappa of Officina82, the extremes are conceived and
confidential dimension in which The idea - in part idealized - of the designer of minimal spaces that constructed is a dense threshold of
to express and share the feelings of home as a privileged area of the outline a possible philosophy of geopolitical events that will change
the soul, a "place of strawberries" privacy, a place of the most intimate contemporary intimacy. the world economy: from the
remembered during a journey, in aspects of the experience, disappears. explosive economic and demographic
the cockpit of a car. Therefore, the disorientation of 900 LOMBARDO growth of the 1960s to the energy
A few centimeters thick shell - young people, grappling with the INTERIOR LANDSCAPES, crises of 1972 and 1973. Lightness,
the fuselage of a caravan, a shelter problem of defining the boundaries CORNERS OF INTIMACY AND from synonymous with freedom and
or a cockpit - is enough to separate of their presence in a fluid reality, VISUAL GLIMPSES colonization of boundless spaces,
us from the elements, offering us an where the realm of sociality extends Michela Bassanelli becomes a primary requirement of
environment in which to turn dramatically, should not be surprising, the nascent ecological philosophy.
to ourselves and to the most at the same time undermining Casa Muggia is part of Vico Both projects offer themselves as
confidential relationships. the depth of relationships with Magistretti design research on living accessible solutions for immersive
There is no intimacy without people and things. issues, interior space conformation, tourism, which no longer considers
confidentiality, limits and boundaries. However, it is precisely from the and relationship with nature. It bears Nature as a different and sometimes
A place chosen as a refuge - where to faceted galaxy that hides under witness to a poetic interpretation of hostile reality compared to Homo
work, travel, love each other, rest - the label of “young people” some modernity that will influence the Sapiens but as a whole, lived
is the reality necessary for it to important signs of resilience come: Italian scene alongside Marco Zanuso, symbiotically, abolishing the walls
come into being. the act of “living” is more and more Luigi Caccia Dominioni, Angelo and the symbolic boundaries of a
Opposite to intimacy, and its the result of continuous construction Mangiarotti, Bruno Morassutti. dialectic based on separation.
irreducible denial, is strangeness. / reconstruction. It is an awareness The house stands on a slightly The two projects by Roberto Menghi
In the contemporary world, that is intertwined with an ethical elevated land, in the countryside and Nizzoli Sistemi, while aligned
dominated by digital experience, a tension, in the name of ecology and of Barzana in Bergamo, with cuts with the principles of productive
new social order, democratizing ties, sharing, to give life to concrete action and openings regulated by the sun’s rationalization typical of the
makes them flexible and changeable, starting from “critical” consumption trend and exploits the changes in industry, express a surprising and
transforming, in the most subtly choices. Another front is that of the altitude to create integrations between delicate sensitivity in the design and
repressive forms, people into things transformation of cities into “places architecture and nature. constructive solutions that raise their
in which, once all residual modesty to live.” Significant are the activities The complex disarticulation of the qualities, bringing an unexpected
is removed, the redefinition of of some youth groups to create areas two rectangular volumes shapes elegance and grace to a technical
intimacy participates. To the physical of sociality by revitalizing degraded the environments and the external field dominated by numbers and
experience of eros, contemporary areas with socio-cultural initiatives, surfaces, identifying in the living area the primacy of performance.
society, atomized in the rarefied or by occupying passageways, to the fulcrum of the house.
digital solitude, contrasts countless transform them into “islands” in The feeling of intimacy is found in the CONTEMPORANEO LOMBARDO
images, expressions of a seductive and which to stay. We then observe area around a fireplace that becomes THE CONSISTENCY OF THE VOID
aestheticizing intimacy. practices aimed at repositioning the a place of introspection, defined by Marco Mazzola
Intimacy as a democratic exhibition physical and symbolic boundaries of the equipment necessary to conform
of the self no longer reflects a the house and of specific areas within to that specific area. The articulation Underground Patio by Stefano
political territory, but becomes the it to govern the times and degrees of on different levels allows for a spatial Larotonda is a work built in a
expression of hybrid statutes. one’s accessibility. continuity - or to use Magistretti’s single-family house in the Lecco
A mobility that no longer words “a percentage of emptiness” - province. The project started from an
corresponds to the continuity of CROSSING made of small internal rooms to each articulated functional request from
an existential project. Not FRAGMENTS OF INTIMACY other; no vertical wall creates visual the clients, who intended to carry
having to be, when it is precisely Maria Claudia Peretti obstacles or physical limits. Through out a renovation of the basement
by surrounding oneself with a “simple” but rigorously defined floor that also involved a new access
constellations of objects “a reaction Within which limits and conditions language, Magistretti’s houses offer and a new relationship with the
poetique” that we define us. does our spatial intimacy take shape? an innovative vision of living: open outdoor spaces, in order to increase
Where to look for an intimacy that Can we talk about intimacy by to a different configuration of rooms, its possibilities of use. The architect's
can still be called a place of meaning? linking it to a physical place and an linked to possibilities of use rather concept analyzes all those specific
In addition to the refined quietness of aesthetic representation? For the most than specific activities, without losing needs and synthesizes them in a single
domestic rooms, in homeless shelters, part mediated by subjects, stereotypes that “happy space of solitude”, essential and decisive gesture: digging
in travelers' shelters, by necessity or and rules external to us? In what of protection and comfort. a void to obtain a new “room” in the
by choice. In cockpits which, due circumstances and in which places open air and at the same time giving
to their size, force to an absolute can we find our intimacy and our ENCICLOPEDIA DEL SAPER FARE a new spatiality and new natural
proximity, a radical intimacy. freedom? In contemporary nomadic THE RIGHT TO LIGHTNESS lighting to the basement. The latter
living, can we still speak of intimacy Davide Pagliarini, is also treated as a free void delimited
EDITORIALE as a dimension confined within the Giovanni Comoglio by internal wooden partitions that
THE SPACE-TIME OF INTIMACY internal space of one’s home? define different possible spatial
Marita Rampazi Can we live a situation of intimacy Between the composed and configurations. The preponderance
walking among others on the street? enveloping geometries of Roberto of the void, obtained by ideal and
In contemporary societies, Or exercising the flanerie in the Menghi's Guscio and the cartesian material excavation in an existing
the boundaries between the public public spaces of the cities? casing of the Laverda caravan Blu mass, involves particular care in the
and the private sphere of experience And in contemporary ’smeared’ Series, designed by Studio Nizzoli shell that delimits it and defines its
are becoming increasingly blurred. living, can we still speak of intimacy Sistemi, it is not difficult to plot a own peculiar atmosphere.
ARK 41 / INTIMITÀ
95
OFFICINA Panoptic house, its interiors are of endearment and dedicates verses fragile and the reception processes
OF WANDERING WOODEN ROOTS a kaleidoscope where the glances from Shakespeare’s masterpieces to are not structured enough to
Valentina Merz, Lara Monacelli Bani encounter multiplication. It is not a his fiancée, during the marriage the accompany individuals in building
visual point that prevails over others, couple experiences a new phase of a solid position, on a social and
The intimate space is often telling how much space can be a love, which appears less voluptuous working level; when they are unable
translated into the place of protection. fragmentary reality, which can but not less strong and intense. to settle in overcrowded homes
The feeling of refuge has its own only be grasped in parts. inhabited by other compatriots,
primordial gestures, such as huddling We find Cubism, the deconstruction FOTOGRAFIA they often share the street with the
together, snuggling up, falling of the figure, the shifting of the THE ELOQUENCE OF DOING homeless. The ideality to which
asleep: every living being feels an planes, the non-coincidence of the Elena Turetti migrants aspire is built on immense
instinctive happiness in retreating pieces of a body, and references renunciations, where the body can be
into enveloping spaces, such as to photography, so much so as “I can’t separate the architect pushed to tolerate extreme conditions
the cradle, the nest and the shell. to recognize in its cavities the and one’s civil committment, so of deprivation. Ideality becomes the
Material of those nests and alcoves, pentaprism of a photographic I have a single attitude towards most important value around which
the use of wood for construction and device. Manifesto of a metamorphic things, which involve me completely. the life of the individual tightens,
furnishing characterises recognisable relationship with things, Casa Nani For me, architecture is a global which minimizes the distance
sensorial atmospheres: muffled becomes the resonance chamber of attitude of knowledge. I don’t work between oneself and the world,
sounds, precise olfactory memories, two authors, Pizzigoni and Nani, as a professional.” These luminous who sets out on a journey embracing
tactile warmth. And epidermal is the related each other by a fraternal words, declared by the architect in an the uncertainty of his being: he does
intimacy between this material and friendship and a common destiny. interview addressed to him by Maria not know how and how long he can
Pierluigi Ghianda, craftsman of the Casa Nani is a counter-manifesto Bottero and Giacomo Scarpini in hold back in one of the many stages
“marvellous” Italian design era. “Any of domestic intimacy: its cavities 1970, belong to Umberto Riva. that await him along the way, leaving
material becomes precious if worked suggest a set of relationships that are Looking at the work of Umberto behind everything and affection,
with care”, he used to say: constantly re-discussed, preferring Riva one wonders first of all: where taking nothing with him but the
the carpenters of Bottega Ghianda the intellectual investigation of the does his architecture begin and clothes he wears, being able to rely
work with wood as if it was silk or tensions between structure, shape where does it end? How much can solely on his own body.
marble, every touch is a conversation and perspective to the values of we afford to separate construction SAI, Reception and Integration
with the material. domesticity and comfort. time and project time from life time? System, is a project with which the
Moving away from the world of Whether this creates a comforting A man who lived for a long time, in Ministry of the Interior supports
perfect realities and considering a atmosphere of intimacy or not is a a secluded position, deliberately on the network of local authorities
context characterised by uncertainties, matter of secondary importance. the margins, but committed to giving that deal with integrated reception.
unstable in time and precarious in quality to life through architecture. K-Pax was founded in 2008, from the
space, the intimate domesticity has LAND Riva works alone in a studio house, SPRAR project (Protection System
rarefied. Vico Magistretti's design FREUD IN THE MOUNTAIN but never in a solipsistic way, on the for Asylum Seekers and Refugees,
offers symbols for displacements: Francesca Acerboni, contrary, constantly seeking a direct from which the SAI developed)
the Broomstick series had to be light, Federica Del Medico confrontation with the place, with the which settled in Breno in 2004: it is
economical, demountable, but also life that he will find himself a hospitality project diffused across
capable of recreating an emotional During his holidays, at the designing for people. Valle Camonica, that currently hosts
atmosphere. Ospite, produced by beginning of 20th century, the An exploration of his archive 55 migrants, providing housing
Campeggi Design, is an example of Viennese psychoanalyst Sigmund acquired by the Center Canadien and taking care of educational and
an alcove, a rigorous bed, a generous Freud rediscovers nature, otium and d’Architecture appears indispensable inclusion activities.
yet austere welcome. Bottega family intimacy, between the Renon for this purpose. And so we did,
Ghianda and the objects designed plateau in South Tyrol and trying to enter Casa Miggiano in
by Magistretti for Campeggi Design, Lavarone lake in Trentino. Otranto, Casa Berrini in Taino in the
with different characters, intend to These Alpine landscapes induce a province of Varese, Casa Paravia in
take us back to our familiar wooden vision of “tamed mountain”, much Milan, accompanied by the gaze of
places, to universal moments of milder and softer than the idea of Alba Deangelis. In Casa Miggiano
ancient intimacy. Sublime and of the heroic Man in Otranto, the particular form of
versus the summit. Freud certainly intimacy designed by Umberto Riva
INCONTRI RAVVICINATI finds a harmonious and intimate has to do with the meticulous design
LIVING IN A CRYSTAL relationship with this particular of every single source of natural light.
Davide Pagliarini natural and rural environment; Casa Berrini breathes like a barn.
and he is probably faced to the In the condominium on Via Paravia in
Through a long path of popular alpine imagination - beliefs, Milan, Riva brought together a small
aestheticization and social and fantastic narratives, indispensable community of people and proposed a
cultural legitimation, the Alpine tools to manage the restlessness certain way of understanding the
environment has assumed a central towards Nature - in an era in which idea of a common ground.
role in the construction of the visual the scientific approach to the psyche These photographs tell of an
imagery of industrial and urban is only at its beginning. In these approach to Umberto Riva’s
society in modern Europe. In the period, he writes his work on religion architecture but also of an encounter
process that brought about this and anthropology, Totem und Tabu. with Cosa mentale, the publishing
change of gaze, painting has taken The second part of the article, house and laboratory founded in 2009
on a fundamental role in offering an analyses the intimacy through the in Marseille, which intends to reflect
unprecedented representation of the relationship between Sigmund precisely on architecture by looking
Alpine environment. Freud and his wife Martha Bernays, at it as a collective asset.
It is no coincidence that the small showing a dichotomy between the
house that Giuseppe Pino Pizzigoni betrothal, characterized by passion LA CITTÀ RIMOSSA
designed and built for Claudio Nani and romance, and the marriage, THE BODY AS A SHELTER
is the home of a painter. The result defined by harmony, devotion, Francesca Gotti
of an intimate dialogue between an tenderness. A modest selection of
architect and an artist, Casa Nani their letters depicts this duality. The condition of many migrants in
is the precipitate of an encounter While in the Brautbriefe (engagement European cities is extremely marginal,
between languages. letters) the psychoanalyst uses terms where their personal paths are too
Viola, Mendini, Susini; il gruppo di Sociology ed è attualmente membro
progettazione con Giusi Giuliani, del Comitato di Redazione della
Roberto Ingegnere, Fabio Lunelli, Rivista Cambio. I suoi principali
Enrico Picciani sotto il nome di interessi di ricerca riguardano: la
Nizzoli Sistemi, attivo sui temi spazio-temporalità dell’esperienza
della progettazione ambientale e contemporanea, con particolare
del disegno industriale; lo Studio riferimento all’incertezza
Nizzoli (1973-82) con Susini, Viola biografica dei giovani e dei
e Giuliani; il Gruppo Nizzoli (1982- tardo-adulti; memoria individuale
92), sempre con Paolo Viola; e la e memoria collettiva; rischio,
Nizzoli Architettura (dal 1995) con vulnerabilità, violenza nelle società
Professore Associato in (Giussano, Milano, 1983) Si (Milano, 1920-2006) Si laurea Cavallo, Tosi, Premoli Silva. contemporanee.
Interior and Spatial Design al laurea nel 2007 all’Accademia di al Politecnico nel 1944. Prende
Politecnico di Milano. È stata Architettura di Mendrisio con parte al secondo conflitto Pag. 26 Pag. 6
96 / NOTE BIOGRAFICHE
visiting professor e ricercatrice Peter Zumthor. Nel 2010 apre il mondiale; dopo l’armistizio,
presso la Tsinghua University, proprio studio e nel 2018 fonda si oppone all’insediamento
Pechino (Cina) e la Kookmin LAST architettura che si occupa della Repubblica Sociale e
Anna Barbara
University, Seoul (Corea del di progetti di architettura, ricerca per questo è internato presso
Roberto Menghi
Sud); ricercatrice presso la Hosei e design. Riceve premi tra cui il il campo di concentramento
di Czestochowa. Al termine
Stefano Larotonda
University, Tokyo (Giappone) e Premio Giovani dell’Accademia
in molti altri atenei. Ha progettato Nazionale di San Luca e da del conflitto apre il proprio
progetti professionali in Cina, Casabella per la mostra Giovani studio di progettazione a Milano.
Giappone, USA, Europa, Regno architetti grattano il cielo. Attivo tanto nell’architettura come
Unito ed Emirati Arabi Uniti, come Collabora con l’Accademia di nell’interior e nell’industrial design,
fondatrice di Senselab, la maggior Architettura di Mendrisio e con il è stato premiato due volte alla
parte dei quali premiati e selezionati Politecnico di Milano. Triennale con il Gran Premio per le
da giurie internazionali. Alcune Sezioni del Vetro e del Design e due (Garessio, 1982) Si Laurea al
Dal 2014 è stato responsabile della (Bergamo, 1901 - 1967) Politecnico di Torino, sede di
delle sue ricerche e dei suoi prodotti Commissione Cultura e dal 2018 volte con il Compasso d’Oro per
sono stati selezionati da ADI-Index il Design. In campo architettonico Si laurea nel 1925 al Politecnico Mondovì con laurea magistrale
al 2021 Consigliere dell’Ordine di Milano. Collabora con in Ambiente e Paesaggio.
2019, Italian Design Ambassador degli Architetti PPC di Como. E’ si è dedicato alla ristrutturazione
G. Muzio, M. Sironi e A. Funi Nel 2007 fonda lo Studio
Lara Sappa
2020, 2021; premiata Eccellenze di edifici di particolare interesse
della Lombardia. Ha esposto le membro del Consiglio dell’Archivio alla realizzazione degli interni Officina82 con Fabio Revetria.
Cattaneo di Cernobbio. artistico, come il Palazzo dei
sue opere alla Biennale di Venezia Giureconsulti a Milano. della Banca Bergamasca (1926) Oggi lo studio si occupa in
2010, 2011, 2021; alla Triennale di Pag. 36 Ha insegnato Architettura alle e del Palazzo dell’Arte di maniera interdisciplinare di
Milano 2018. Le relazioni tra sensi, Università di Venezia e di Milano e Milano, ai padiglioni italiani microarchitettura, recupero,
tempo, spazi e design si sviluppano Design presso la Nuova Accademia per l’Esposizione di Colonia progettazione paesaggistica e
nella formazione, nei convegni, di Milano e all’Accademia di Bath. (1928) e di Barcellona (1929). allestimento museale. Nel 2019 crea
nelle pubblicazioni e nei lavori Legato da amicizia con lo insieme a Fabio Revetria StarsBOX.
Pag. 26
Vico Magistretti
casa e dell’abitare (dal QT8 alla Architettura a Firenze; quindi si
architettura. Durante gli studi in trasferisce a Milano dove si laurea
architettura a Milano, si avvicina Torre al Parco alla Casa Arosio)
si concretizza in un linguaggio nel 1950. Al 1948 risale l’inizio
alla fotografia architettonica e della collaborazione con Marcello
inizia a utilizzare la fotocamera. espressivo che avrà molta presa sulla
cultura architettonica lombarda Nizzoli (che durerà fino alla
Autodidatta, inizia a lavorare metà degli anni Sessanta) cui si
del periodo. Socio fondatore
Alba Deangelis
professionalmente nel 2017, devono i progetti di architettura
dedicandosi all’architettura, ma dell’ADI, l’Associazione per il
Disegno Industriale, vincitore del e design per la Olivetti e per
lavorando anche su commissioni
INCEMENTO SRL
Grone (Bg) Via Acquasparsa, 40 - T. 035 82 16 43 - email: info@incemento.com
incemento.it