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INTRODUZIONE AL SOFTWARE: Il software lelemento in dispensabile al funzionamento del computer,in quanto da la possibilit allutente di interagire con lelaboratore.

. Possiamo distinguere 2 tipi di software: -Di sistema: comprende tutte le funzionalit che permettono al computer di avviarsi e di svolgere alcune funzioni di autocontrollo. Del software di sistema, fa parte il sistema operativo: ovvero linsieme di programmi che permettono il governo dellelaboratore. Il sistema operativo rappresenta lindispensabile interfaccia tra hardware, utente e programmi applicativi. Ha il compito di coordinare le diverse componenti hardware nel processo di esecuzione di unistruzione i partita dallutente. Al software di sistema appartengono anche i diversi linguaggi di programmazione e i programmi di utilit. Tutti i sistemi operativi presentano le seguenti caratteristiche: gestione gerarchica dei file: la modalit con cui il sistema operativo gestisce la memorizzazione dei file. File system crea contenitori (cartelle) che consentono di raccogliere i file in gruppi logici. Interfaccia di tipo grafico: grazie a queste interfacce messe a disposizione dal sistema operativo, file e cartelle vengono rappresentate con icone. Multitasking: lelaboratore che supporta questo sistema in grado di eseguire pi programmi contemporaneamente. Multiusing: quando a un elaboratore centrale sono collegati diversi posti di lavoro, in modo di permettere agli utenti di lavorare contemporaneamente sulla stessa piattaforma Multithreading: lelaboratore che supporta questo sistema in grado di eseguire in parallelo pi processi di un solo programma. In ambito aziendale,gli elaboratori e i rispettivi software di sistema devono essere affiancati da specifici programmi applicativi in grado di eseguire compiti specifici. E necessario pertanto produrre delle procedure automatizzate che possano permettere lesecuzione di tali compiti. Lo sviluppo di tali procedure avviene mediante limpiego dei cosiddetti linguaggi di programmazione. Abbiamo linguaggi: Imperativi/prescrittivi: linguaggi basati su una serie di istruzioni a struttura sequenziale procedurali: sono una sottoclasse degli imperativi/prescrittivi, consentono la codifica di un problema in forma derivata dal linguaggio specialistico.(ex.Pascal,Basic) descrittivi di programmazione: con questo termine si indicano per lo p i linguaggi di interrogazione per i sistemi di database. orientati alle conoscenze: la caratteristica di tali linguaggi, nel fatto che le procedure automatizzate vengono descritti in termini di regole logiche. orientati agli oggetti:loggetto lelemento essenziale di tale approccio,viene descritto dai valori dei suoi attributi e dalle procedure ad esso applicabili. Ogni oggetto appartiene ad una classe che ne specifica caratteristiche e funzionamento. Java un linguaggio universale per le operazioni Internet e intranet. Il codice sorgente viene tradotto da un compilatore in un codice intermedio (byte code), concepito per essere trasmesso in rete in modo efficiente. Il byte code quindi trasmesso attraverso la rete agli elaboratori remoti dove viene eseguito e interpretato dalla Java Virtual Machine (JVM).

RETI E ARCHITETTURE: Gli elementi essenziali della rete sono: - Elaboratori e il software necessario per gestirli - Linee di comunicazione(ex. fibre ottiche,satelliti..) - Protocolli:definisce le convenzioni che regolano la trasmissione dei dati tra 2 o pi elaboratori. Tali regole si riferiscono ad esempio al formato dei dati adottato. I protocolli pi diffusi sono: TCP/IP(su di esso si fonda la rete internet), NETBEUI(sviluppato per reti MS-WINDOWS) Reti locali(o LAN): definita rete locale una rete di trasmissione che non attraversa suolo pubblico. Le reti locali possono essere suddivise in 4 categorie: - rete ad anello: - rete a stella - rete a maglia In una rete ad anello gli elaboratori sono disposti in modo da formare un anello. Tutti gli elaboratori connessi si trovano su uno stesso livello gerarchico e la circolazione dei dati monodirezionale. Lo svantaggio di questa rete che se un solo elaboratore della rete si blocca,si blocca lintera rete. La rete a stella emula la rete ad anello, ma con un vantaggio: in caso di blocco di un elaboratore causa soltanto un degrado parziale delle prestazioni della rete. Nella rete a stella al centro collocato il computer centrale. Quando ad una rete a stella si aggiungono ulteriori connessioni tra tutti gli altri elaboratori, si ha una rete a maglia. Reti geografiche oWAN:connettono elaboratori su vaste aree geografiche. Per la trasmissione dei dati hanno particolare le reti pubbliche come: reti telefoniche, adsl. Reti metropolitane: concettualmente come la rete locale, collega i computer di unorganizzazione nella stessa area urbana. Reti di reti:collega pi reti differenti mediante opportuni elementi di interfaccia(es.internet). Pu avere estensione mondiale. Architettura client/server: una configurazione costituita da pi elaboratori, tutti collegati tra loro, in cui uno(o pi)svolgono la funzione di server e controllano loperativit degli altri. Intranet: sono delle reti in cui oltre ad esservi una connessione interna,vi un gateway(canale daccesso) verso lesterno. Protocolli TCP/IP: Internet stata sviluppata come una tecnologia informatica in quanto i suoi protocolli sono implementabili su qualsiasi computer. Grazie al protocollo TCP/IP (trasmission control protocol/internet protocol) i dati in uscita da un computer vengono frammentati in pacchetti , grazie al protocollo TCP, sui quali vengono aggiunte una serie di informazioni necessarie a identificare in modo univoco il computer mittente e quello destinatario. A specifici computer (router) situati in corrispondenza dei punti di intersezione della rete intrnet, spetta il compito di instradare, grazie al protocollo IP, pacchetti sulle linee non intasate per farli giungere il pi vicino possibile al computer destinatario. Nella rete internet a ciascuna macchina associato un numero di 32 bit che la identifica univocamente (indirizzo IP). Poich la rete internet riesce a gestire soltanto gli indirizzi numerici,bisogna tradurre i caratteri in numeri. La traduzione avviene mediante il servizio DNS, che funziona grazie a un database distribuito a livello mondiale sul quale sono registrate tutte le associazioni tra nomi,domini e indirizzi IP. Tipicamente a ogni server della rete, identificato univocamente, da un numero IP possono essere fatti corrispondere pi applicazioni. World Wide Web:il web consiste in di un insieme di documenti chiamati pagine,ospitati da server distribuiti sulla rete. Ogni pagina pu contenere collegamenti a pagine che si trovano sul medesimo o altro server.Lutente pu accedere a una pagina indirizzata da un link semplicemente con un click

di mouse.Le pagine vengono visualizzate da un programma detto chiamato browser. Esso preleva la pagina,e visualizza quanto ha trovato. Ciascun server web ha un processo TCP in ascolto su una porta logica e attende le connessioni in arrivo dai client. Una volta stabilita la connessione il client invia una richiesta e il server una risposta. Il protocollo che definisce richieste e risposte detto HTTP. Ogni pagina ha un URL, lURL composto da 3 parti: protocollo operativo(HTTP), nome della macchina in cui si trova la pagina, nome del file che contiene la pagina. La disposizione degli elementi di una pagina indicata attraverso HTML(un linguaggio descrittivo), le istruzioni vengono date tramite i tag. Protocolli a livello operativo: sono basati su sistema client/server. Sono I protocolli relativi alle applicazioni che usiamo abitualmente in internet.

Ciclo di vita del software


L'espressione ciclo di vita del software si riferisce al modo in cui una metodologia di sviluppo o un modello di processo che avviene attraverso l 'ingegneria del software, che rappresenta un passaggio storico dallo sviluppo del software inteso come attivit "artigianale" (ovvero affidata alla libera creativit dei singoli individui) a un approccio pi industriale, in cui la creazione di programmi e sistemi software viene considerata come un processo complesso che richiede pianificazione, controllo, e documentazione appropriati (cos come avviene tradizionalmente nei settori pi maturi dell'ingegneria). Questa transizione si pu ricondurre, in ultima analisi, all'aumentata complessit dei sistemi, all'avvento di un vero e proprio mercato del software, nonch a nuovi e pi stringenti requisiti di qualit, legati per esempio all'uso di sistemi informatici in contesti critici (centrali energetiche, sistemi aerospaziali, armamenti e cos via). Questo mutamento di prospettiva inizi a verificarsi, storicamente, fra la fine degli anni sessanta e l'inizio della decade successiva. Le attivit fondamentali Quasi tutti i modelli di ciclo di vita del software prevedono una scomposizione del processo di sviluppo in insiemi di attivit simili (quando non addirittura identici).

Modello a cascata
Un primo modello di ciclo di vita il modello a cascata. denominato a cascata perch si passa da una fase a quella successiva senza ritornare indietro. Questo modello prevede la suddivisione del processo di sviluppo in una sequenza di fasi;ogni fase deve essere terminata prima di passare alla successiva,e loutput da essa generato andr a costituire linput della fase successiva. Il modello a cascata tradizionale prevede le seguenti fasi: - Fase di pianificazione (studio di fattibilit) ha lo scopo di determinare se intraprendere lo sviluppo del sistema; Questa fase costituita anche da raccolta dei dati tramite colloqui tra cliente/committente e relativi sviluppatori. - Fase di analisi dei requisiti ha lo scopo di determinare cosa far il sistema; essa comprende, o preceduta da, una analisi di fattibilit, in cui si stabilisce se vale la pena (da un punto di vista tecnico ed economico) realizzare il sistema del quale si vanno definendo i requisiti; si analizzano quindi gli aspetti funzionali, qualitativi ed economici. Al termine della fase verr creato un documento che descrive le caratteristiche del sistema, tale documento viene definito "documento di Specifica (specifiche quantitative, qualitative e organizzative) che sintetizza i problemi e le esigenze degli utenti.

- Fase di progettazione si definiscono le linee essenziali della struttura del sistema da realizzare, in funzione dei requisiti evidenziati dall'analisi e dal documento finale da essa creato e in base alle risorse disponibili. Anche questa fase pu essere scomposta in sottoattivit, dal progetto architetturale al progetto dettagliato. Si pu dire che il progetto ha lo scopo di definire (a un certo livello di dettaglio) la soluzione del problema. In questa fase sar sviluppato un documento che permetter di avere una definizione della struttura di massima (architettura di alto livello) e una definizione delle caratteristiche dei singoli componenti (moduli); - Fase di implementazione o programmazione del sistema, ovvero la sua realizzazione concreta; questa tipicamente consiste nella realizzazione di uno o pi programmi in un determinato linguaggio di programmazione, bench possano essere coinvolte anche tecnologie diverse (database, linguaggi di scripting e via dicendo). Nella maggior parte dei casi possibile distinguere almeno una sottoattivit di implementazione dei singoli moduli che costituiscono il sistema e la sottoattivit dell'integrazione di tali moduli a formare il sistema complessivo. Complessivamente, l'implementazione ha lo scopo collaudo: esecuzione di prove per verificare la correttezza dell'implementazione dei singoli moduli; ISO 9241 DEL 1993 PARAMETEI DI USABILITA E DI SODDISFAZIONE DELLUTENTE - Fase di collaudo, volta a misurare in che modo il sistema realizzato soddisfa i requisiti stabiliti nella fase di analisi, ovvero a valutarne la correttezza rispetto alle specifiche. Anche il collaudo normalmente scomponibile almeno nelle due attivit del collaudo dei singoli moduli e quello del sistema integrato. Le tipologie specifiche di test (prove) si possono inoltre distinguere in funzione dei particolari aspetti dei moduli o del sistema che vengono valutati; si parla per esempio di test funzionali, test di performance, test di accettazione, test d'installazione; - Fase di manutenzione: segue la consegna o delivery del prodotto al cliente, e comprende tutte le attivit volte a migliorare, estendere e correggere il sistema nel tempo. Package applicativo consiste in una procedura che gi stata analizzata, progettata e documentata e che viene aperta chiavi in mano da unazienda che evita di doverla sviluppare ex novo.

Nella fase di progettazione abbiamo: 1) progettazione tradizionale (strutturata) 2) progettazione object oriented
1) Data Flow Diagram Il Data Flow Diagram (abbreviato in DFD) = Attraverso i Data Flow Diagram si definiscono soprattutto come fluiscono (e vengono elaborate) le informazioni allinterno del sistema, quindi l'oggetto principale il flusso delle informazioni o, per meglio dire, dei dati. Motivo per il quale diventa fondamentale capire dove sono immagazzinati i dati, da che fonte provengono, su quale fonte arrivano, quali componenti del sistema li elaborano. 2) La programmazione orientata agli oggetti (OOP, Object Oriented Programming) un paradigma di programmazione, che prevede di raggruppare in un'unica entit (la classe) sia lestrutture dati che le procedure che operano su di esse, creando per l'appunto un "oggetto" software dotato di propriet (dati) e metodi (procedure) che operano sui dati dell'oggetto stesso.

L'OOP prevede un meccanismo molto importante, l'ereditariet, che permette di derivare nuove classi a partire da classi gi definite. L'ereditariet permette di aggiungere membri ad una classe, e di modificare il comportamento dei metodi, in modo da adattarli alla nuova struttura della classe. Da una stessa classe possibile costruire diverse classi derivate. Da una classe derivata possibile derivarne una ulteriore con lo stesso meccanismo. Sintatticamente, una classe pu essere definita come derivata da un'altra classe esistente. In molti linguaggi la classe derivata, o sottoclasse, eredita tutti i metodi e gli attributi della classe "genitrice", e pu aggiungere membri alla classe, sia attributi che metodi, e/o ridefinire il codice di alcuni metodi. ___________________________________________________

Project management= insieme di attivit finalizzate al raggiungimento di un determinato obiettivo attraverso limpiego delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie, nel rispetto di prefissati vincoli di tempi, costi e qualit scomponendo le attivit in attivit sottostanti (=livello gerarchico + facilmente controllabili) si crea un PIANO STRUTTURALE DEL PROGETTO: 1) Con l'espressione inglese Work Breakdown Structure (WBS, Struttura Analitica di Progetto) si intende lelenco di tutte le attivit di un progetto. Le WBS sono usate nella pratica delProject management e coadiuvano il project manager nell'organizzazione delle attivit di cui responsabile. Molto spesso i progetti sono composti da migliaia di attivit: per facilitare il lavoro di organizzazione delle varie attivit esistono delle WBS-tipo che elencano tutte le possibili attivit (generiche) per i progetti del rispettivo ambito La WBS definisce il prodotto, o i prodotti, da sviluppare o da produrre. Essa mette in relazione con il prodotto finale e fra di loro gli elementi di lavoro che sono necessari alla sua realizzazione. La WBS pu articolarsi in un numero qualsiasi di livelli.

SUPPORTO ALLA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO E OFFERTO DA: Il diagramma a barre ( o di Gantt), usato principalmente nelle attivit di project management, costruito partendo da un asse orizzontale - a rappresentazione dell'arco temporale totale del progetto, suddiviso in fasi incrementali (ad esempio, giorni, settimane, mesi) - e da un asse verticale - a rappresentazione delle mansioni o attivit che costituiscono il progetto. Barre orizzontali di lunghezza variabile rappresentano le sequenze, la durata e l'arco temporale di ogni singola attivit del progetto (l'insieme di tutte le attivit del progetto ne costituisce la WBS). Queste barre possono sovrapporsi durante il medesimo arco temporale ad indicare la possibilit dello svolgimento in parallelo di alcune delle attivit. Man mano che il progetto progredisce, delle barre secondarie, delle frecce o delle barre colorate possono essere aggiunte al diagramma, per indicare le attivit sottostanti completate o una porzione completata di queste. Una linea verticale utilizzata per indicare la data di riferimento. Un diagramma di Gantt permette dunque la rappresentazione grafica di un calendario di attivit, utile al fine di pianificare, coordinare e tracciare specifiche attivit in un progetto dando una chiara illustrazione dello stato d'avanzamento del progetto rappresentato

Oppure tramite: PERT una tecnica (formalismo grafico) di project management sviluppata nel 1958 . Con questa tecnica si tengono sotto controllo le attivit di un progetto utilizzando una rappresentazione reticolare che tiene conto della interdipendenza tra tutte le attivit necessarie al completamento del progetto. Si noti che l'algoritmo PERT non schedula (cio non elabora una sequenza temporizzata delle attivit stesse), perch non tiene conto della disponibilit delle risorse; considera cio che le risorse siano a disponibilit infinita. STIMA DEI COSTI: IL METODO PER ANALOGIA Confronto per singoli fattori con altri progetti gi conclusi dei quali gi esiste un valore definito dei costi. LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI: La Funzione sistemi informativi lunit, nellambito della struttura organizzativa aziendale, relegata alla gestione dellinfrastruttura informativa e alla fornitura dei servizi informatici. Obiettivo primario della FSI la diffusione dei servizi informatici a supporto di tutti i processi aziendali che possono essere rese pi efficaci ed efficienti attraverso lattivazione dei processi informativi automatici. La FSI incaricata dello sviluppo del sistema informativo. Talvolta per la gestione e la realizzazione dei servizi informatici, per lo sviluppo informativo, demandata totalmente allesterno. In questi casi si configura una situazione di outsourcing che tende a cancellare la FSI. In sintesi i compiti assegnati alla FSI sono: - le attivit necessarie allanalisi e alla valutazione del fabbisogno informativo - la gestione del personale specializzato - la gestione dellhardware e dei dispositivi di comunicazione,la manutenzione e laggiornamento del software aziendale. - la pianificazione del sistema informativo aziendale:ha lobiettivo di definire le misure a lungo termine per lorganizzazione della raccolta delle informazioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi aziendali. La pianificazione consiste in una serie di attivit operative e decisionali relative alle linee di sviluppo dellinformatica in azienda. Il ruolo della FSI: il ruolo della FSI strettamente correlato alla macrostruttura organizzativa definita allinterno dellazienda e in paticolare: - al posizionamento dela FSI nella macrostruttura - allorganizzazione interna della FSI Questi 2 aspetti dipendono dalla dimensione dellazienda, dalla struttura organizzativa della stessa etc. La collocazione della FSI: la FSI pu essere collocata nella macrostruttura organizzativa secondo 2 possibili approcci: come centro di consulenza alla direzione(funzione di staff): unorganizzazione che considera i sistemi informativi come staff,sottolinea il carattere di servizio della tecnologia. come area funzionale:in questo caso lICT ha un ruolo di particolare rilievo strategico per lintera azienda e il carattere di servizio meno marcato rispetto alla configurazione precedente. Lorganizzazione della FSI: lindividuazione delle funzioni operative, intese come aggregato di compiti svolti dalla FSI; consentono di determinare le differenti unit organizzative di base della FSI. Le funzioni sono: - funzioni di sistema - funzioni applicative - funzioni di esercizio

- funzioni di staff A ciascuna funzione corrispondono differenti unit organizzative. Rientrano nelle funzioni di sistema,tute quelle attivit che riguardano la valutazioni tecnico-economica,lo studio,la sperimentazione,linstallazione della rete di telecomunicazione,dei sistemi operativi,di base,dei sistemi per la sicurezza logica e fisica dei linguaggi di programmazione. I compiti riguardanti la funzione applicativa,riguardano lattivit di sviluppo delle applicazioni in termini di analisi funzionale,tecnica,di programmazione,di messa a punto collaudo e consegna allesercizio. Le funzioni di esercizio si occupano della produzione di informazioni,dellesecuzione dei programmi applicativi,schedulazione dei lavori sugli elaboratori .Alle funzioni di staff competono lattivit di auditing. ovvero la rilevazione e il controllo degli standard e della normativa tecnica, il controllo della qualit dei progetti applicativi e del servizio fornito. Definizione di una strategia ICT(tecnologia dellinformazione e della comunicazione): Il livello di dipendenza di unimpresa dallICT quantificabile in funzione delle procedure automatizzate che sono necessarie al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Le linee guida generali di una strategia ICT sono determinate in funzione della strategia globale dellimpresa. Sulla base degli obiettivi che limpresa persegue mediante lutilizzo dellICT , si possono distinguere 3 modelli strategici: Modello1: lazienda sfrutta le opportunit tecnologiche per ridurre i costi di gestione. Modello2: attraverso lautomazione limpresa tenta di migliorare la prorpira posizione di mercato, offrendo alla clientela ad es. nuovi servizi. Modello3: Lazienda sfrutta le opportunit offerte dalla tecnologia,in particolare attraverso le tecnologie delle comunicazioni, per potersi adattare in modo pi flessibile ai cambiamenti del mercato. In questo ambito un apporto fondamentale dato dalle reti Internet e Extranet (architetture intra e inter aziendali). La intranet permette ai dipendenti e ai gruppi di lavoro di condividere informazioni mediante le diverse piattaforme hardware e i database presenti in azienda. LICT pu svolgere un ruolo rilevante nel supportare la strategia globale dazienda ,anche contribuendo a influenzare le forze concorrenziali con cui limpresa deve confrontarsi. Infatti un procedura automatizzata : consente di migliorare la posizione dellazienda nei rapporti con il cliente influenza la posizione dellazienda nelle trattativa con i fornitori facilita il processo di differenziazione dei prodotti,riduce il pericolo che i clienti si rivolgano a una azienda concorrente da la possibilit di creare una barriera allentrata. Selezione dei progetti ICT:lanalisi del fabbisogno informativo il primo passo nel processo di individuazione delle possibili aree di impiego dellICT.confrontando infatti lo sfruttamento attuale delle tecnologie con quello auspicabile possibile individuare eventuali carenze che potrebbero essere superate con lintroduzione di nuovi sistemi applicativi.I progetti di sviluppo dei nuovi sistemi dovranno essere valutati per verificare: - limpatto sul raggiungimento degli obiettivi aziendali - la fattibilit economica Un approccio spesso utilizzato nella valutazione dei progetti ICT lanalisi di portafoglio dei progetti,che consiste nel posizionare le singole soluzioni tecnologiche in specifiche matrici.Queste permettono di effettuare analisi in relazione agli obiettivi aziendali e alle singole aree funzionali,o rispetto a considerazioni tecniche o di fattibilit economica. .Nellanalisi di fattibilit economica,ruolo fondamentale hanno i calcoli dinamici di investimento,basati su unanalisi di costi e benefici,permettono di definire una valutazione economica del progetto gi nello studio di fattibilit. Lobiettivo primario dellanalisi benefici/cosi quello di quantificare il maggior numero possibile di fattori di benefici/costi. Tali elementi potranno poi essere successivamente valutati anche in base ai rapporti causa effetto.

Dopo aver determinato le procedure aziendali interessate a un processo di automazione,si deve decidere se il progetto sar realizzato in proprio o da terzi. La decisione di acquistare servizi ICT da terzi,denominata outsourcing, determinata da un vantaggio dal punto di vista qualitativo ed economico. Sistemi informativi e aziende Nellambito dei sistemi informativi il concetto di integrazione stato definito come linterazione funzionale di uomini, processi e tecnologie con lobiettivo di creare un insieme unitario. Raggiungere lintegrazione, allinterno di un sistema aziendale,significa passare dallo sviluppo di una singola procedura automatizzata allo sviluppo di un sistema informativo complesso e integrato. Un supporto fondamentale in questa direzione dato dallimpiego di modelli di integrazione. Principalmente si soliti distinguere i modelli aggregati tra: - integrazione orientata ai dati: ovvero lutilizzo dei dati comuni da parte del sistema informativo per servire differenti aree funzionali. - Integrazione funzionale: che si realizza quando interagiscono pi funzioni al fine di ottimizzare i processi. Nel mercato delle applicazioni gestionali vi la possibilit di utilizzare nuovi pacchetti in grado di integrare diverse funzioni e collegare la diverse aree operative della gestione aziendale. Tali sistemi detti ERP sono prodotti modulari per lintegrazione di pi funzioni aziendali,con lobiettivo del controllo e del monitoraggio continuo. Nellottica dellintegrazione funzionale e di processo al sistema ERP si affiancano applicazioni orientate al supporto dei sistemi gestionali che vanno dai pacchetti software per loffice automation (OAS),a i sistemi per la gestione dei documenti in forma digitale(DMS). CRM: Soluzioni per gestire lintero ciclo di vita del rapporto con la clientela, comprese analisi e pianificazione marketing, lidentificazione, linformazione e lacquisizione dei clienti, la gestione degli ordini e il servizio di assistenza. SCM: Soluzioni che integrano le fasi di pianificazione,simulazione, ottimizzazione, e approvvigionamento interaziendale facendo leva sui sistemi aziendali, finanziari, logistici e di gestione delle risorse umane,stimolando la cooperazione fra i diversi sistemi informativi Tra queste tipologie si vanno affermando sempre di pi gli strumenti di supporto al lavoro cooperativo(CSCW). Il CSCW linsieme delle modalit con cui le persone lavorano insieme con il supporto di tecnologie basate sulle reti telematiche. I tre aspetti che caratterizzano il lavoro cooperativo sono: Coordinamento:insieme di regole che gestiscono lo scambio di informazioni tra persone che cooperano nello svolgimento di uno stesso compito. Comunicazione:scambio di informazioni tra le persone cooperanti. Collaborazione:generazione e gestione di informazioni condivise finalizzate alladempimento di in compito comune. Gli strumenti per il lavoro collaborativi devono prevedere uno spettro di situazioni che vanno da fasi in cui il singolo utente svolge attivit individuali a sessioni in cui gli aspetti collaborativi diventano centrali. Tra i sistemi che supportano gruppi di persone impegnate in un compito comune,possiamo identificare: - sistemi di conferenza elettronica(CCS) - sistemi di progettazione di gruppo(co-authoring) - sistemi di supporto delle decisioni di gruppo(GDSS) Gli studi inerenti i sistemi informativi hanno avuto notevole sviluppo nel corso degli anni .Verso la fine degli anni50 venne introdotto il concetto di Management information system(MIS),al quale sono state attribuite tante definizioni:sistema organizzato per offrire informazioni riguardanti aspetti interni ed esterni allazienda;sistema che ha lo scopo di aiutare i responsabili dellazienda ad assumere le loro decisioni.Accantonato il MIS,perch poco flessibile nelladattamento a situazioni impreviste,si arriva al DSS, decision support system,sistemi che aiutano specialisti e direzione a prendere decisioni in situazioni difficili. Il DSS consiste in due sistemi di database e in

un controllo sequenziale,che collega i database tra loro e lutente. Levoluzione dei sistemi informativi,a spostato lattenzione posta su i DSS verso sistemi di business intelligence,cio sistemi che tendono ad una progressiva integrazione tra sistema informativo e decisionale. I business intelligence automatizzano il processo decisionale mediante un sistematico acceso al database su cui possibile effettuare query o reporting. Tra i business intelligence ricordiamo EIS,e sistemi basati sulla conoscenza(KBS, knowledge based system) Sistemi informativi e sicurezza: Password:le password sono il metodo di controllo e di autenticazione pi diffuse.Nellambito del commercio elettronico le password vengono utilizzate per verificare lidentit di un utente gi registrato presso un negozio virtuale. La password considerata il sistema di controllo pi vulnerabile. Crittografia:con questo termine si intende il processo di trasformazione dei dati attraverso algoritmi matematici. I dati dopo tale trattamento risultano illeggibili a chi non disponga di una chiave di decriptazione. La crittografia viene utilizzata per garantire la riservatezza nella trasmissione di numeri di carte di credito,e-mail. Esistono diversi sistemi di crittografia: - a chiave privata o simmetrica: prevista una singola chiave condivisa tra mittente e ricevente - a chiave pubblica o asimmetrica: a ciascun utente del sistema sono assegnate due chiavi differenti,una pubblica e una privata. I principali problemi generati da un sistema a chiave privata sono: - da un lato lo scambio preliminare della chiave tra gli utenti,attraverso un canale reputato sicuro,dallaltro la necessit di generare un elevato numero di chiavi. Nel sistema DES elaborato dal governo americano, regolato da metodo di crittografia a chiave pubblica,vengono assegnate 2 chiavi a ogni utente,una pubblica e una privata. La chiave pubblica viene messa a disposizione di chiunque allinterno di un archivio,la chiave privata invece deve essere conservata da ciascun utente. Per spedire un messaggio allutente bisogna procurarsi la sua chiave pubblica e criptare il messaggio con essa;solo lui potr decifrare il messaggio con la sua chiave privata. Mentre nella crittografia la chiave pubblica viene usata per la cifratura e il destinatario usa quella privata per leggere il messaggio,nel sistema della firma digitale invece il mittente utilizza la funzione di cifratura e la sua chiave privata per generare uninformazione che associata al messaggio ne verifica la provenienza. Chiunque pu accertare la provenienza del messaggio adoperando la corrispondente chiave pubblica. Il testo da firmare viene compresso in una sorta di riassunto(impronta digitale) tramite una apposita funzione di Hash, costruita in modo da rendere minima la probabilit che da testi diversi si possa ottenere il medesimo valore dellimpronta. DATA BASE: La gestione integrata di dati rappresenta uno dei requisiti fondamentali per la realizzazione di un sistema informativo. Con il termine integrazione dei dati si intende lutilizzo e la condivisione degli archivi comuni da parte di pi aree funzionali. Lorganizzazione dei dati avviene per mezzo dei database,raccolta strutturata di dati, normalmente gestiti da un sistema per la gestione del database il DBMS. Inizialmente, gli archivi di una qualsiasi procedura informatica erano costituiti da insiemi di file sequenziali in cui lorganizzazione fisica dei dati ricalcava in modo molto rigoroso quella logica. Questo approccio generava diversi problemi: - gli stessi dati ripetuti pi volte negli archivi - aggiornamento dei dati: ogni volta che un record in un archivio viene aggiornato, necessario apportare la stessa modifica agli altri archivi che lo contengono.

In contrapposizione a questo approccio vi stata la separazione tra la strutturazione logica e la memorizzazione fisica dei dati. Infatti fisicamente i dati vengono memorizzati in un unico database, evitando di cerare ridondanze. Le componenti del database: il database un insieme di archivi a disposizione di pi utenti. I sistemi software che gestiscono i dati in un sistema informativo prendono il nome di DBMS. Il sistema di gestione costituito da una serie di componenti autonomi con specifici compiti: - un linguaggio per la definizione dei dati(DDL) - un linguaggio per la manipolazione dei dati(DML) - un linguaggio per la descrizione dei dati(DSDL) Gli utenti interagiscono con il database per mezzo del DML. I linguaggi di interrogazione del database facilitano la comunicazione tra utente e sistema. Sono particolarmente efficaci nei semplici processi di ricerca di informazioni. Il linguaggio standard di interrogazione SQL. possibile descrivere lorganizzazione dei dati e le relazioni che tra essi intercorrono secondo tre distinti livelli di astrazione: concettuale, logico e fisico. Un modello concettuale un insieme di regole atte a costruir uno schema di rappresentazione della realt di interesse in modo indipendente dalla tecnologia informatica realizzata indipendente dall elaboratore. Un modello logico un modello per la costruzione degli schemi attraverso i quali il singolo utente vede i dati. Quindi a livello logico si ha una descrizione dei dati e dei loro rapporti secondo il punto di osservazione dellutente. Il linguaggio di manipolazione dei dati viene usato per creare connessioni tra database utenti e applicazioni impiegate. Il modello fisico comprende una descrizione formale di come devono essere archiviati i dati e delle modalit in cui sar possibile accedervi. I contenuto dei tre livelli sono messi in relazione tra loro dalle regole di trasformazione. Le trasformazioni vengono effettuate dal DBMS che garantisce anche: - indipendenza dei dati - ridondanza dei dati - integrit del database - sicurezza dei dati. SQL:linguaggio di tipo non procedurale che consente di operare sui dati di un database tramite parole chiave tratte dal linguaggio corrente. Si tratta di un linguaggio dichiarativo di interrogazione. Progettazione di un database: la fase di progettazione di un database si articola in tre fasi: - schema concettuale - modelli logici - base dei dati fisica I dati devono essere organizzati secondo le regole di un modello concettuale. Modello entit/relazione:lentit linsieme di informazioni che indica qualcosa nel contesto da rappresentare. Le relazioni sono i legami che uniscono le entit. A fronte di uno schema concettuale possibile far vedere i dati allutente secondo diversi modelli logici: RELAZIONALE: basato su valori, nel senso che le corrispondenze fra dati in relazioni diverse sono rappresentate per mezzo della presenza di valori comuni Reticolare e gerarchico: basati su puntatori, utilizzati come riferimenti espliciti fra record di tipi diversi

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