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PROGRAMMAZIONE LINEARE

CON EXCEL

Corso di Metodi Quantitativi per


l’Economia dell’Arte

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In questa lezione impareremo ad usare
lo strumento Risolutore di Excel OBIETTIVO
per risolvere problemi di programmazione lineare.

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LO STRUMENTO
ATTENZIONE:
Risolutore è un
RISOLUTORE
componente aggiuntivo DI EXCEL
di Excel ed è escluso
dalla configurazione di Una volta caricato,
default del software. Risolutore si trova nel menu
Dati
Occorre caricarlo nel gruppo
(vedere la diapositiva Analisi
successiva)

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• Dal menu File selezionare Opzioni
• Selezionare Componenti Come caricare il
aggiuntivi e poi nella casella Risolutore
Gestisci, selezionare Componenti
aggiuntivi di Excel.
• Premere Vai
• Nella casella Componenti aggiuntivi
disponibili selezionare la casella di
controllo Componente aggiuntivo
Risolutore e quindi fare clic su OK.

Le istruzioni riportate si riferiscono alle versioni di Excel 2010 e successive e valgono per
caricare un qualsiasi componente aggiuntivo di Excel.

Se si dispone della versione Excel 2007, fare clic sul pulsante Microsoft Office e quindi su
Opzioni di Excel.

Nota: Se il componente aggiuntivo Risolutore non è incluso nella casella Componenti


aggiuntivi disponibili, fare clic su Sfoglia per trovarlo.
Se viene visualizzato un messaggio in cui si segnala che il Risolutore non è presente nel
computer, scegliere Sì per installarlo.

Dopo aver caricato il componente aggiuntivo Risolutore, il comando Risolutore sarà


disponibile nel gruppo Analisi della scheda Dati.

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ESEMPIO 1: risolvere, utilizzando il Risolutore di Excel
il seguente problema di programmazione lineare:

min(6 x1  12 x 2  12 x3  2 x 4 )
s.a : - 2 x  4 x  2 x  2 x  4
 1 2 3 4

 3 x1  3 x 2  3 x3  x 4  1
 x1 , x 2 , x3 , x 4  0

Si tratta del problema n.7 della dispensa «Alcune esperienze con Excel».

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Prepariamo il foglio di lavoro in modo da inserire tutti i dati del problema. Dedichiamo uno
spazio alle variabili decisionali, ad esempio le celle da B2 a B5. Inizialmente possiamo
mettere un valore nullo in corrispondenza delle variabili, poi il Risolutore determinerà il
valore ottimo delle variabili e questo sarà visualizzato nelle celle da B2 a B5.
Costruiamo la funzione obiettivo e le funzioni di vincolo.
Le celle A13 e C13 contengono il simbolo “>=” per ricordare il tipo di disuguaglianza
presente nella funzione vincolo.

Non c’è un unico modo di organizzare il foglio di lavoro, importante che tutte le
informazioni siano evidenziate, per poi essere recepite dallo strumento Risolutore.

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Richiamiamo lo strumento Risolutore dal menu Dati. Si apre la finestra di dialogo
“Parametri Risolutore”

Nel campo Imposta cella obiettivo si inserisce il riferimento alla cella F2, contenente la
formula che costruisce la funzione obiettivo. Selezionare “Min”.

Nella sezione Modificando le celle variabili evidenziamo l’intervallo di celle B2:B5


(contenente i valori delle variabili);

Aggiungiamo ora i vincoli, come mostrato nella diapositiva successiva.

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Nella sezione Soggette ai vincoli si inseriscono i tre vincoli del problema. Premiamo
Aggiungi e vediamo comparire la finestra di dialogo “Aggiungi vincolo”. Inseriamo le
informazioni sul primo vincolo: nella scheda Riferimento di cella selezioniamo la cella B12,
contenente la formula per il calcolo del primo membro del primo vincolo; nella scheda
centrale selezioniamo il simbolo >=. Nella scheda Vincolo selezioniamo la cella B14,
contenente il secondo membro del vincolo.

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Premiamo Aggiungi, e in modo analogo aggiungiamo il secondo (e ultimo) vincolo.
Premiamo OK e ritorniamo così alla finestra Parametri Risolutore.

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Poiché il problema in questione possiede anche i vincoli di non negatività delle variabili, si
seleziona Rendi non negative le variabili senza vincolo.

A questo punto possiamo premere Risolvi.

Si apre la finestra di dialogo Risultati Risolutore, dove il sistema segnala che è stata trovata
una soluzione che soddisfa tutti i vincoli e massimizza la funzione obiettivo (in altre
situazioni potrebbe non esserci una soluzione ottima). Confermiamo con OK.

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Si apre la finestra di dialogo Risultati Risolutore, dove il sistema segnala che è stata trovata
una soluzione che soddisfa tutti i vincoli e minimizza la funzione obiettivo. Confermiamo
con OK.

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Nel foglio di lavoro, le celle dalla B2 alla B5 riportano ora i valori della soluzione ottima
(𝒙∗𝟏 = 𝟎, 𝒙∗𝟐 = 𝟎. 𝟓𝟓𝟔 ,𝒙∗𝟑 = 𝟎. 𝟖𝟖𝟗,𝒙∗𝟒 = 𝟎), mentre nella cella F2 si può leggere il valore
ottimo della funzione obiettivo, 17.333€.

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ESEMPIO 2: risolvere, utilizzando il Risolutore di Excel
il seguente problema di programmazione lineare:

max(120 x1  80 x 2  100 x3  95 x 4 )
s.a : 15 x  9 x  5 x  10 x  720
 1 2 3 4
 5 x1  7 x 2  7 x3  10 x 4  600
 3x1  5 x 2  6 x3  3x 4  360

 x1 , x 2 , x3 , x 4  0

Si tratta del problema n.8 della dispensa «Alcune esperienze con Excel».

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In modo analogo a quanto visto nell’esercizio precedente, inseriamo tutte le informazioni
nel foglio elettronico e costruiamo la funzione obiettivo e le funzioni vincolo.

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Richiamiamo lo strumento Risolutore ed inseriamo i parametri richiesti, l’indicazione sulla
funzione obiettivo, il riferimento alle variabili, l’aggiunta dei vincoli e la condizione di non
negatività delle variabili.

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Il Risolutore ha trovato una soluzione che soddisfa tutti i vincoli e massimizza la funzione
obiettivo. La soluzione ottima è riportata nelle celle da B2 a B5 e il valore ottimo della
funzione obiettivo è riportato nella cella F2.

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Risolvere, utilizzando il Risolutore
di Excel,
il seguente problema di ORA TOCCA
programmazione lineare:
A VOI
min 4𝑥 + 5𝑥
s.a: 3𝑥 + 𝑥 ≥ 4
6𝑥 + 4𝑥 ≥ 13
2𝑥 + 3𝑥 ≥ 6
𝑥 ,𝑥 ≥ 0

SOLUZIONE OTTIMA:
x1*=1.5; x2*= 1.

VALORE OTTIMO DELLA FUNZIONE OBIETTIVO: f*=11.

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