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L
.
per superare il normale microscopio ottico e poter in tal modo spingere oltre le ricerche nel campo dell'infi
nitamente piccolo. E si trovò che un raggio di elettroni in movimento rapidissimo, in luogo del solito raggio
.
di luce, era la soluzione cercata.
Nel 1947 venne messo a punto un apparecchio completamente nuovo, l'EM 3. Con questo nuovissimo stru
mento la maggiore intensità dell'acceleratore di elettroni permise di portare gli ingrandimenti da 20.000 a 60.000
volte. L'EM 3 ha aperto nuovi campi di ricerche preclusi prima anche al pili potente microscopio ottico.
La prima e la seconda foto da sinistra mostrano rispettivamente polvere di cipria dispersa ultrasonicamente e virus
di vaiolo vaccino. Nella terza foto è il microscopio elettronico installato al Centro di Ricerche sulla poliomielite:
grazie alla sua formidabile potenza, il nuovo microscopio elettronico può fotografare virus praticamente invisibili.
......................................................•........................................................................
,e
RADIO PORTATILE
A BORDO LA GRU
, DI UNA SCIALUPPA TELECOMANDATA
Una nuova radio ri Una recente inveri
ce-trasmittente è stata ZIOne francèse per
costruita per essere mette di comanJare
impiegata a bordo a distanza una gru,
Jelle scialuppe. Fa mediante un disposi
cilmente trasportabi tivo elettronico con
le può galleggiare e comando a distanza.
quindi venire getta Non avremo pili il.
ta in mare in caso di manovratore n e Il a
oericolo: durante il torretta sulla som
� ollaudo venne sca mità dell'antenna, e
Liberiamo
l'aria
Illustrata come una continua successione di perle tutte dello stesso spessore,
ma di differenti diametri, infilate in un filo (l'onda portante). Più grande è il
"
diametro, maggiore è l'intensità del suono. l'insieme del complesso di perle"
è l'onda portante.
4 RADIORAMA
P A,N o R A M I C A TV RAMASINTESI
Che fosse una delle solite americanate? Nel primo dopoguerra, Che la pubblicità inizi in febbraio alla TV
quando ci arrivavano dagli Stati Uniti i primi formidabili echi del suc è in fondo una bugia. Infatti già nel pas
cesso ottenuto dalla televisione - tutt'un rivolgimento del sistema di
sato abbiamo notato interferenze pubblicitarie
vita, e nuovi idoli, passioni', isterie - noi europei eravamo piuttosto
nei programmi: ricordiamo ad esempio Alba
perplessi. Ci sentivamo adulti, di fronte a un popolo di bambini che
Arnova nella defunta « Piazzetta )) seduta fra
aveva scoperto un nuovo balocco.
Ma che cos'era mai,. questa televisione, se non un piccolo cinema due copie di rotocalchi di un noto editore
sempre a portata di mano, con uno schermo grande poco piu di un milanese; i due titoli erano visibilissimi e la
fazzoletto? In attesa di avérla anche nelle nostre case, la allineavamo, telecamera vi indugiò a lungo. L'ultimo in
al massimo, con i piu comodi elettrodomestici. contro di pugilato ospitò invece uno schiera
Qualche anno piu tardi, quasi in sordina, cominciarono a spuntare mento di pugili, allenatori, massaggiatori,. in
anche in. Italia i primi schermi verdolini. Contando le antenne sui
tuta su cui spiccava la marca di una fabbrica
tetti, si sarebbe potuta anche ottenere la controprova del modulo Va
di elettrodomestici. Anche qui la telecamera
noni: i benestanti si denunciavano da sé, puntando quel\ 'indice di
ferro contro il cielo. Beati loro! Una bella comodità, siamo d'accordo;
si sprecò nei primi piani di schiene pubbli
però non succedeva proprio niente, da noi, che ricordasse da vicino i citarie.
furori d'America. La nostra vita restava sempre la stessa, e la televi A parte il fatto che probabilmente questa
sione era soltanto un di piu. Che gli americani, per quella scatola sarebbe la formula pubblicitaria meno fasti
luminosa, avessero fatto a suo tempo un simile baccano, ci riusciva diosa per il teleabbonato, ci piacerebbe sapere
pur sempre incomprensibile. se questi avvenimenti sono proprio casuali o
È stato il 1956, l'anno della Bolognani e di Terrazzano, a dare la . se invece, siano U11a forma di favoritismo
prima scrollata alla pianta. Una ragazza bionda, con una faccia come
se ne vedono tante, riuscl a far impazzire il Paese; un pazzo perico
nascosto. It:::� I
-�I:II:IS_-,;'�
. volte in fotografia non ci interessano: palpitiamo per quelle che non
abbiamo mai viste, e che probabilmente non avremo mai piu occa-
�ione di rivedere.
.
.
Queste sono. le radici del Mike di « Lascia o raddoppia)) e del La fine di « Lascia � raddoppia?}), che
Tortora di « Te\ematch )), se vogliamo scoprire davvero, a mente sembrava imminente, pare scongiurata per il
fredda, donde essi derivino la loro popolarità. In un paese come il momento. L'inizio dei programmi TV anche
nostro, dove si parla sempre e soltanto delle solite poche migliaia di
nelle zone meridionali ha riacceso l'interesse:
persone, e tutti gli altri, che sono milioni, debbono stadi a guardare,
tutto un nuovo pubblico ha « fame» di Mike
i presentatori della TV ci appaiono come angeli custodi, capaci di
tirarci fuori dalle secche della grigia vita provinciale e dall'anonimato.
Bongiorno. La concorrenza di « Telemacht»
In questo senso la televisione si distingue dal cinema e da tutti . ha ànche stimolato i programmisti a ravvi.
gli altri spettacoli: è « festa di noi altri ». CosI accade che nel\'ordi vare la trasmissione. Ci sono però anche gli
naria quieta amministrazione dei nostri programmi televisivi, una scontentI, ossia gli ex-concorrenti che atten
volta ogni tanto « esplode » la trasmissione ·di successo: sono i casi dono con ansia di tornare alla celebrità con
in cui si riesce a pescare il personaggio non tra i soliti già famosi die un nuovo programma: « Sfida al campione».
cimila, ma tra i milioni di persone che restano tutta la vita nell'ombra.
Dovranno attendere ancora un po' (almeno
Se non offriremo loro piu sfogo, nei giochi, nelle rubriche, nel
tre mesi), però si ventilano già le prime for
telegiornale, se imporremo loro, come condizione perché si apra la
porta della notorietà, l'obbligo di studiare a memoria la collezione
mazioni della « Sfida»: Dossena e Cambi per
della « Gazzetta dello Sport )) o la storia romana del Mommsen, po la geografia, Degoli-Pellegrini per la lirica e
tremo correre ancora qualche brutto rischio. I piu squilibrati tra gli Lucchini-Zeppegno per l'architettura. Non si
anonimi, come è accaduto a Terrazzano, escogiteranno qualche altra sa nulla, invece, sulla formula tecnica del
imprevedibile maniera per semorare ( ameni H. Magari a spese ùèl nuovo gioco. Comunque gli unici che lo at
prossimo. tendono con ansietà sono i concorrenti.
N. 2 . fEBBRAIO 1951 5
'
variare l induttanza della bobina
� Hacchiuso in un elegan s'introduce piu o meno in essa un
te mobile di plastica. nucleo che può essere di sostanza
simile a quella dei nuclei delle me
die frequenze oppure di ferroxcube.
Tale nucleo è azionato da una fu
dotte vengono irradiate nello spa nicella mediante la solita manopola
zio disturbando la ricezione di al di sintonia. L'antenna è accoppiata
tri ricevitori, situati nelle vici al circuito di ingresso tramite un
'
nanze, e casualmente accordati sul condensatore da 95 pF affinché ri
U
n minuscolo riceyitore a rea
zione può essere realizzato con la stessa stazione sulla quale è ac sulti isolata, per la frequenza di
lo schema di fig. 1: la sua cordato il ricevitore a reazione. rete, dal telaio che, dato il tipo di
semplicità, per cui non è richiesto Per evitare gli inconvenienti se alimentazione usato, viene a tro
molto materiale, e la compattezza gnalati occorre agire nel seguente varsi direttamente collegato ad un
del montaggio, permettono di ren modo durante la ricerca delle sta filo della rete stessa. L'antenna può
derlo di minime dimensioni e rac zioni : portare l' indice della sinto essere costituita da un lungo filo
chiuderlo in un grazioso mobiletto nia nel punto della scala dove si teso per aria e ben isolato oppure
di plastica. presume debba trovarsi la stazio collegata ad una presa di terra.
Se ben costruito ha pure presta ne che si vuoI ricevere, quindi au La tensione di bassa frequenza
zioni ottime, tanto da dare una sod mentare gradualmente la reazione, viene prelevata .dalla griglia scher
disfacente ricezione in altoparlan muovendo contemporaneamente un mo della sezione eptodo del tubo
te delle stazioni locali ed anche di pochino avanti ed indietro il co EOH81: in questo modo esso fun
molte altre stazioni delle onde me mando di sintonia fino ad indivi ziona da triodo e la placca viene
die, se munito di buona antenna. duare la stazione cercata. Se l'in collegata al +AT tramH.� un resi
tensità della ricezione risulta trop store da un 1 MD solamente' per
po bassa bisogna aumentare ancora mantenere la corrente- anodica. La
LO SCHEMA
la reazione, ma appena si nota il sezione triodo dello stesso tubo
L'uso di un tubo doppio, il trio do . fischio dell'innesco, subito la si de funziona da preamplificatore B.F.
eptodo EOH81, fa si che il ricevito ve diminuire di quel tanto che ba e nel suo circuito di griglia è pure
re sia in realtà a quattro tubi, le sta per avere l'ascolto non distur inserita la presa fono, che permet
cui mansioni sono le seguenti: bato. In ogni caso non bisogna la te di usare il ricevitore anche per
sciare mai funzionare il rieevitore la riproduzione dei dischi. Per sem
. - eptodo EOH81 (connesso a trio-
in condizioni di innesco: ricordi plicità non vi è alcun commutatore
do) rivelatore à reazione;
che può disturbare i vicini ricevi che escluda il rivelatore quando si
- triodo EOH81 preamplificatore tori, il che è poco simpatico e per usa il fono, quindi in tale condi
di bassa frequenza: di piu perseguibile per legge. zione di funzionamento bisogna ave
- tetrodo a fascio 6AQ5 amplifica Il condensatore di regolazione re l'accortezza di ridurre al mini
tore finale; della reazione è costituito da un mo la reazione e di regolare la sin
- diodo 35X4 réttificatore (oppu compensatorino, indicato con 02 tonia in un punto dove non vi siano
re 35S4). sullo schema, in parallelo al quale stazioni, al fine di evitare che que
è disposto un condensatore fisso da ste possano sovrapporsi alla ripro
La rivelazione è ottenuta con il 10 pF. La capacità di tale conden duzione fonografica. Lo stadio fina
classico sistema a reazione, che satore Cl va diminuita nel caso si le è del tipo normale ed usa il tu
permette di avere una elevata sen notasse che, pur svitando comple bo 6AQ5 accoppiato, a resistenza e
sibilità pur non usando amplifica tamente 02 ' il ricevitore continua capacità, allo stadio precedente e,
tori a R.F. o convertitori di fre ad essere innescato, mentre va au mediante trasformatore di uscita,
quenza seguiti da amplificatori F.I. : mentato nel caso opposto, Cloe all'altoparlante, che è da 85 mm di
lo schema è quindi di estrema fa quando, pur avvitando completa diametro.
cilità, ma perché dia i risultati de mente 02 ' non si raggiungano le L'alimentazione è fatta con un
siderati deve essere regolato con condizioni di innesco. Poiché la autotrasformatore munito di cam
cura durante la ricezione. reazione avviene tramite i due av biotensioni universale : per questo,
Il principio della reazione è infat volgimenti della bobina di anten come già accennato, un filo della
ti quello di prelevare una parte del na, una mancanza di innesco può rete viene ad essere direttamente
segnale a R.F. presente in placca essere piu facilmente causata dal collegato al telaio del ricevitore. 1<J
del tubo e ritornarlo in griglia me l'aver collegato alla rovescia il pri indispensabile, perciò, stare attenti
diante un condensatore regolabile. mario di essa, il che si control a non collegare mai il telaio diret
per poter dosare la reazione in mo la semplicemente scambiandone le tamente a terra e se questo colle
do giusto: né troppo poca - con connessioni. La sintonia di questo gamento va fatto per ottenere una
il che non si avrebbe sufficiente ricevitore è del tipo cosidetto a buona ricezione, lo si deve fare tra
sensibilità e selettività - né trop permeabilità variabile, che consiste mite un condensatore di valore
pa per evitare che il ricevitore in nel far variare l'induttanza della compreso tra 0 , 05 ,uF e O,l,uF.
neschi. L'innesco si manifesta con bobina anziché la capacità del con Quando il ricevitore è acceso, . fuori
un fischio pili o meno acuto, quan densatore, come si fa usualmente. del mobile, non bisogna toccarlo
do si accorda il ricevitore su una In questo caso non vi è quindi al con le mani se prima non si è prov
stazione, rendendone impossibile cun variabile, ma un semplice con veduto ad isolarsi bene da terra o
l'ascolto. Inoltre le oscillazioni pro- densatore fisso ( 120 pF) a mica. Per con scarpe con suola di gomma o
6 RADIORAMA
stando su pedane o pavimenti di le
gno asciutto.
L'accensione dei tubi ECH81 e Una VISIone dall'alto
6AQ5 è fatta a 6,3 V mediante una del telaio premontato. �
presa sull'avvolgimento dell'auto
trasformatore, alla quale è pure
connessa la piccola lampadina della
scala. Un'altra presa fornisce 35 V
per il tubo 35X4, mentre la stessa
presa del 160 V è utilizzata per la
tensione anodica. Viene quindi rad-'
drizzata una sola semionda ed il ECHel 6AQS
filtro è fatto a resistenza e capacità
per evitare l'uso dell'induttanza di
peso ed ingombro non trascurabili.
MONTAGGIO
Date le piccole dimensioni del
Fig. 1 - Schema elettri
telaio il montaggio risulta alquanto
co del nuovo ricevitorp.
minuto, per cui va fatto con cura
cercando di sistemare bene i com
ponenti affinché non occupino piu
spazio del necessario. Lo schema
di montaggio è stato necessaria
mente diviso in due parti: in fig. 2
è riportata la parte di circuito che
va sistemata sotto al telaio, men -
Fig. 2 Schema di mOll
tre in fig. 4 si vede la parte che taggio (sotto al telaio).
trova posto sopra al telaio. Natu
ralmente i collegamenti tra le due ,
N. 2 . FEBBRAIO 1957 7
Filo nudo
Fig. 3 - Particolare di ti�
�;Ig�!:io df'l1n lnmpadinn.
1';1 rl i hallllU dovuto e:-;::;(�r(' int0lTot �;lld;ll" alla vitI' (h'1 ('olliJ)('Il:-;ah)),(' �i \';1 lllughvzza oltre dIV a \':1101'('
t i, e sono stati quindi cOlltra��e può cosi uscire dall' è1PllO::;i to foro troppo .piccolo di C�, o, piu sempli
gnati con numeri o lettere per non praticato nel fondello del mobile. cemente, al primario della bobina
confonderli. La piccola lampadina della scala è d'antenna connesso alla rovescia,
Procedendo in modo razionale, si fissata come indicato in fig. 3: teso Tutti i matei'iali, valvole, mobile,
devono dapprima fissare al telaio un filo nudo da una parte all'altra telaio compresi, sono disponilJili a
tutte le parti meccaniche e cioè por dell'altoparlante si salderà ad esso L. 8.000.
tavalvole, cambiotensioni, trasfor uno dei due fili della lampadina, in
matore d� uscita, autotrasformatore due punti, dopo averlo attorcigliato
MATERIAL E OCCORRENTE
di alimentazione, potenziometro del attorno alla punta della lampadina
volume, bobina di sintonia con re stessa in modo che possa sostener TUBI
lativa funicella azionata dalla ma la; l'altro filo sarà invece connesso ECH81
nopola per farne scorrere· il nucleo, ai 6,3 V. 6AQ5
altoparlante, ecc. A proposito del 35X4
comando di sintonia, la funicella CONTROLLO E COLLAUDO
RESISTORI
deve essere avvolta attorno al per DEL CIRCUITO
400 D 1h W impasto
no della manopola in modo che Finito il cablaggio, prima di dar
800 D 1 W impasto
l'indice si sposti verso destra quan tensione al ricevitore, è bene con
200 kD 1h W impasto
do pure verso destra viene ruotata trollare con molta attenzione i col
500 kD 1h W impasto
la manopola stessa. legamenti fatti, seguendoli sempli
1 MD 1h W impasto
Ora si può cominciare a stendere cemente con l'occhio o meglio ser
2 MD 1h W impasto
i collegamenti tra i diversi piedini vendosi di un analizzatore. Assicu
lO MD 1h W impasto
dei portavalvole e le parti fissate, ratisi di ciò, si potrà innestare la
CONDENSATORI
quindi passare a collegare i resisto spina del cordone di alimentazione
l'i ed, i condensatori, come è chia nella presa di corrente, dopo esser 1 x lO pF ceramico
ramente indicato negli schemi elet si accertati che il cambiotensioni 1 x 95 pF ceramico
trici e di montaggio. In questi ul sia disposto nella giusta posizione, 2 x 120 pF mica
timi vi sono dei collegamenti che quindi chiudere l'interruttore. Si 1 x 250 pF mica
terminano con un grosso punto ed verificherà, ora, che i tubi e la 1x2 kpF carta
apparentemente possono sembrare lampadina si accendano regolar 1x5 kpF carta
lasciati per aria: il punto indica mente: dopo alcuni istanti si in 1 x lO kpF carta
invece che tali collegamenti sono comincia a udire qualcosa nell'al 1 x lO flF elettrolitico
fatti al telaio, cioé a massa, come toparlante ed agendo sui comandi 1 x 40+40 flE' elettrolitico
ad es. il piedino 3 del tubo 35X4. di sintonia e di reazione si dOVI'an VARIE
Per fare queste saldature diretta no ricevere le stazioni locali. 1 autotrasformatore di alimento
mente al telaio, occorre avere un Se non si ha alcuna ricezione, \>i 1 trasformatore di uscita
buon saldatore che sia in grado di sognerà controllare che le tensioni 1 altoparlante 85 mm
riscaldare sufficientemente il telaio ai piedini dei tubi abbiano all' in 2 zoccoli miniatura
stesso, altrimenti la saldatura ri circa i valori segnati sullo schema 1 zoccolo noval
mane « fredda». Se si dispone solo di fig. 1, scovando in tal modo 1 potenziom. 500 kD log. con int.
di un piccolo saldatore non è consi se vi è qualche componente difet 1 lampadina a goccia
gliabile fare le suddette saldature, toso o qualche collegamento errato, 1 telaio
ma conviene piuttosto fare dei bu quindi accertarsi che l'antenna sia 1 bobina d'antenna
chi nel telaio e fissare in questi dei. efficiente e di sufficiente lunghezza, 1 nucleo per bobina d'antenna
capicorda di massa' per mezzo di infine controllare che la reazione in funicella e indice
viti: su di essi si potranno fare age neschi. L'innesco della reazione �i 1 .perno di sintonia
volmente le saldature di massa pur manifesta con un fischio piu o me 1 cambiotensioni
usanùo un saldatore di piccola po no acuto solo se il ricevitore è ac 1 compensatore di reaz. 12 pF
tenza (40 W). cordato su una stazione. Se non (� 3 manopole .
Il compensatore C2 della reazione accordato o se è staccata l'antenna, mobile
va sistemato sul retro, sostenuto, si noterà solo un colpetto nell'alto viti fissaggio
al capocorda isolato, dalla sola sal parlante nell'istante in cui si ha spina luce
datura, che va quindi fatta con ab l'innesco o il disinnesco. Il mUIl cordone (li alimentazione'
bondante stagno affinché risulti ro cato innesco può in certi casi esser(� filo per collegamenti
busta meccanicamente. Il perno dovuto anche ad antenna di e<:ee�-
8 RADIORAMA
Come costruire un interfono a transistori
N. 2 - FEBBRAIO 1957
Telaio visto senza l a cassetta: I n questa
va fatto un foro di 9 cm d i dtametro.
L'altoparlante va fissato stringendo tra
esso e l a scatola una rete metallica, come
si vede nella prima foto in alto della pa-
_._gina precedente.
teggiato nello schema) per poterlo in 11 com m u tatore può essere a levet fissare il commutatore e fare un ta
stallare vicino all ' interfono, usando le ta, a quattro vie e tre posizioni, con glio per la sua levetta. Per collegarlo
stesse pile per alimentarlo. ritorno automatico sulla posizione cen al resto del circuito si devono usare
L'apparecchio può venir sistemato trale, corrispondente a spento, oppure, fili flessibil i isolati .
in una cassettina, montando le pile e se preferite che possa stare su qual- . La batteria può essere fatta in pra
l 'amplificatore su una tavoletta di le siasi posizione, basta sceglierne uno tica saldando quattro elementi da
gno, che fa da fondo alla cassetti na senza molla, o del tipo solito rotante. 1 ,5 V direttamente al circuito, lega n
stessa. I capicorda di una delle quattro vie doli insieme con nastro e fissandoli al
La posizione delle parti non è cri servono solo quali ancoraggi per il telaio con una squadretta.
tica, ma è bene montare i due trasfor· condensatore C l ' mentre le altre tre Le saldature agli elementi vanno
matori ad angolo retto, per evitare ac vie sono usate come tre deviatori in fatte il pili in fretta possibile affinché
coppiamenti magnetici. Due basette a dipendenti. Le connessioni vanno fat il saldatore non le riscaldi troppo,
quattro ancoraggi servono quali pun te come indicato nell� fig. 2. danneggiandole. Finiti i collegamenti,
to di fissaggio dei collegamenti e qua Il commutatore è montato sulla si deve sentire un leggero soffio quan
li sostegno dei transistori, i cui termi · cassettina per mezzo del suo bullonci do i l commutatore è nella posizione
nali vengono direttamente saldati ad no di fissaggio. ascolto mentre l'altoparlante seconda
essi, dopo averli tagliati della lun Costruita la cassetta per l'altopar rio non è collegato. Connesso anche
ghezza di circa 2 cm. lante, occorre praticare due fori per questo e dispostolo vicino all'altro si
deve udire, disponendo il commuta
tore in entrambe le posizioni, un fi
M AT E R I A L E OCCO R R E N T E schio che cessa quando i due altopar
lanti sono tenuti lontani .
T l trasformatore di ingresso Altoparlanti : 2 da IO cm, impedenza
Se possiede un m illiamperometro l o
T 2 trasformatore di uscita 3 ,6 il
utilizzi p e r mettere a punto l'ampl�fi
Vl V 2 transistor Raytheon CK 722 o catare per la massima amplificazione
Varie : 2 basette a 4 a�coraggi
Philips OC7 1 ed i l minore assorbimento di corrente.
I basetta a 2 ancoraggi o due
Cl 5 ,uF / IO V elettrolitico I transistori possono essere un po' di
ancoraggi semplici
C 2 0, I ,uF carta versi l'uno dall'altro, comunque ciascu
4 pile cilindriche da 1 , 5 V
Rl R2 100 kil 1h W resistori chimici no deve assorbire da 0,75 a 1 ,25 m A .
SW com mutatore 3 posizioni, 4 vie, a viti, dati, filo isolato per col- Se u n o d e i d u e assorbe molto di p i li ,
levetta o rotante legamenti occorre aumentare i valori di R l e R2•
L'altoparlante secondario p u ò essere
�����.-.,.,tt.��""'"
IO RADIORAMA
J
Fatto un foro di 8 cm nel fondo del barattolo di latta si fissa l ' a ltoparlante secondario interponendo la griglia metallica (foto a
sl11istra). Fissando il coperchio del barattolo al m uro (foto al ce n tro) si i n nesta su di esso il barattolo contenente l'altoparlante.
Ultimata questa ' semplice operazione conviene quindi fissarlo con nastro adesivo (foto a destra), senza usare viti o chiodi .
V1
T1 C l.
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ALTOPARLANTE
PRINCIPALE
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ALTOPARLANTE
SECONDARIO
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N. 2 . fEBBRAIO 1957 •
U
n t ransa t la nt ico s t a navigando nella notte, avvolto in u n a pesante cort i n a
di nebbia : in planciu l ' u fficiale di g'u ardia scruta il mare, distingue a
mala pena pochi metri del ponte : non arriva nemmeno a scorgere la
prua della nave. Eppure, attorno a lui, n e l l a notte pesta e nebbiosa, a ltre navi
solcano i l mare tutt'attorno : i l minimo errore di lettura della bussola, u n ri
l i evo inesatto dagli strumenti di bordo, u n calcolo errato della posizione del l a
n a v e possono provocare u n a catastrofe. L'uffi c iale di guardia, c o i n e r v i tesi
Il no allo spasi m o non si dà tregua : sa che la: responsabilità de l la na ve e dei
suoi occupanti grava totalmente sulle su e spalle.
Dopo l a seconda guerra mondi a l e , però, questa responsabilità è stata note
volmente alleggerita da una delle invenzioni pili importanti dei nostri tempi :
il radar.
el buio della notte nebbiosa l'ufficiale di guardia va su e giù per la plan
cia, ogni pochi minuti accosta i l viso ad u n apparecchio. Si stacca e si avvicina
a l timoniere la cui figura si staglia nel buio del l a plancia per la luce rossa
stra della bussola giroscopica : « Barra a dritta su 1200 » comanda l ' u fficia l e .
I l timoniere esegue : « Barra a dritta su 1200, comandante » . La n a v e v i r a
leggermente verso sinistra. L'ufficiale dopo aver scrutato l'apparecchio radar,
verifica sulla carta l a posizione della nave : è di nuovo in rotta.
Ecco uno dei piu frequenti impieghi de l radar, guida e guardiano delle
navi e degli aerei di oggi .
.I l nome di R A DAR deriva da « R adio Detection and Ranging » che signi
fica : avvistamento e localizzazione a mezzo radio. Praticamente il radar si
basa s u l principio dell'eco : u n fascio di onde emesse da una sorgente che si
. riflettono al punto d'origine quando incontrano u n ostacolo ; l'unica differenza
dall'esempio è che invece di onde sonore vengono emesse onde radio ad altis
sima frequenza.
L'apparato si compone di u n trasmettitore che lavora su frequenze del
l'ordine dei 10.000 MHz, con emissione di i m p u lsi della durata di circa 0,2 Il-s
(microsec_ondi) e potenza di impulso di 50 kW. I l generatore a radiofrequenza
è u n tubo spèciale, detto magnetron a cavità, dal quale gli impulsi a mezzo
di una guida d'onda vengono portati al sistema radiante. Questo è un tronco
( Sot to) . paraboloide posto i n continua rotazione in senso azimutale in modo da scru
tare in continuità l'orizzonte. Un particolare ricevitore supereterodina prov
vede alla ricezione e rivelazione dei segnali. Questi vengono poi portati su
u n canale video che alim e nta u n 'tubo a raggi . catodici a lunga persistenza ;
generalmente i canali video sono due : uno che controlla un raggio di mare
di quaranta miglia, l'altro, piu piccolo, controlla per venticinque miglia e
viene consultato per la navigazione portuale. Tutta la parte video, delimitata
in u n · cerchio, la parte oscillografica e i relativi alimentatori sono contenuti
i n u n unico mobile che ha possibilità di rotazione e di inalzamento per adat
tarsi alla statura e alla posizione dell'operatore. La parte ad alta frequenza
. è contenuta, invece, in pannelli sistemati a paratia. L'energia al ' complesso
radar viene fornita da u n motore-generatore di corrente alternata a 230 V.
Le rilevazioni radar vengono effettuate s u l tubo a raggi catodici. L'antenna
parabolica, che come abbiamo accennato è girevole, emette ad intervalli delle
onde radio. Nell'intervallo fra le varie emissioni, riceve le onde di rimando.
Al movimento dell'antenna corrisponde s u l tubo catodico, posto in plancia. vi
cino a l timoniere, i l movimento veloce e continuo di u n raggio di luce che ha
centro nel punto luminoso rappresentante la nave che viaggia. Questo raggio,
nel fare il giro dello schermo, pennella, per cosi dire, per l'attimo i n cui passa,
tutti gli ostacoli che si trovano entro i l raggio d'azione delle radio-onde
emesse, ivi comprese le coste, le isole e le altre navi.
Frattanto l'ufficiale di guardia, ormai tranquillo sulla rotta della nave, si
accosta ad u n altro apparecchio e vi si sofferma qualche tempo : « Come fon
dale andia.mo bene » mormora e torna accanto al timoniere. Gli è bastata
1 I 1 1 ' oc:chia+a allo scandaglio elettrico ad u lt r a
� l I on i p e r t ra n q u i l lizzarsi.
Agli scopi del l a navigazione norma le, 10
�candaglio è d i interesse soprattutto per fon
dali relativamente bassi (da 400 a 600 metri
al massimo) e basandosi anche questo appa
recchio s u l p r incipio del la eco, il segnale ul
trasonoro deve essere breve, infatti i l tempo
de l l a eco sarà sempre inferiore a l mezzo se
condo. Il r i l ievo del fondo sottomarino si ef
fettua misurando il tempo che intercorre t ra
il momento in cui il segm i l e u l t r asonoro viene
e l l l esso e q u e l lo i n c u i l ' eco, rinv iata dal fon
do, viene ricevuta. L ' ecometro consente l a mi
� ll r a di profondità v a riabile da 3 a 600 met r i .
J registratori sono costituiti da un quadrante
ùavanti a l quale s i trova un indice mobi le a
velocità determinata e regola b i l e , il quale con
trassegna sul diagramma l'istante di parten;t,a
d e l l ' i m p u lso e quello d i ritorno del l ' eco. Poiché
la velocità di propagazione del suono è co
stante, lo spostamento d e l l ' i n dice risulterà
proporzionale alla profondità misurata.
I n u n angolo della p lancia, nel frattempo,
l ' i ndicatore elettrico di rotta traccia instanca
bile u n diagramma ·su una striscia ù i c a r t a
scorrevole e graduata : v i s i p o t r à leggere, a
fine viaggio, tutto il cammino del l a nave, le
accostate, le virate, i dirottamenti.
Albeggia. La v isibilità rimane tuttavia
piuttm'to scarsa, il banco di nebbia in cui
s i è inoltrata la nave è parecchio esteso. Il
t imoniere, però, ha abbandonato il t i mone
idraulico, e dopo aver schiacchiato u n t aRto
i n un pannello di. comandi, se ne s t a a brac
cia conserte, guardando tranqu i l l o la nave,
che fende la nebbia : h a inserito il timone
automatico. Penserà la bussola giroscopica,
collegata elettricamente a l timone, a correg
gere automaticamente l e deviazioni, riportan
do la nave s u l l a rotta tracciata.
La nebbia ormai si è diradata e la nave
comincia a riecheggiare di quel brusio t i p ico
che anima ogni luogo ove v i sia gente che
si desta. Qualche passeggero è già sui ponti
ed osserva le u ltime brume che svaniscono
sul mare tranq u i l lo. In plancia l'ufficiale di
guardia annota sul libro di bordo ciò che è
avvenuto durante la notte : tra poco lo ver
ranno a r ilevare e potrà riposarsi. C h i non
riposerà mai, invece, sono gli strumenti di
bordo : instancabili e precisi continueranno a
vegliare sulla sicurezza del l a grande isola
d'ac.c iaio che varca gli oceani.
J ASO N
Guai domestici
di un
telerip arato e
, di Mimmo TiVi
RADJORAMA
la m og l ie d e l pa d ro n e s tava b ra n d e n d o u n a g r.o
e u rl a va : " Lo f a i a p posta a reg o l a rl o m a le i
io n o n possa ved e re il m i o c a n d i d a to L • . ". "
s i d i fe n d eva il m a r i to, o rm a i a l l o s t re m o
N. 2 - FEBBRAIO 1957
M a la 6AU6 di quel televisore aveva l a griglia schermo
interrotta. Anche se accesa la valvola non poteva control
lare il circuito di CAS e le altre valvole lavoravano , a
piena amplificazione. Le stazioni potenti, come quella lo�
cale, producevano i m magini sbiadite, mentre quelle deboh
' si ricevevano meglio del soli to.
La sostituzione della v alvola fece sorridere sollevato il
padrone e mi permise di finire in pace la mia pizza.
16 RADIORAMA
Il Iluasto ehe non •
rIparaI
•
N. 2 • FEBBRAIO 1957
Fig. 1 - Picchi di disturbi.
A
•
per l a so pp ressio n e d e i ru m o ri
N
ei ricevitori di tipo professionale, ed anche in certi ricevitori commerciali.
vengono usati dei circuiti particolari che hanno lo scopo di eliminare
l'effetto dei disturbi captati dall'antenna, in modo da assicurare che T'in
B formazione ricevuta venga, da essi, resa intelleggibile.
Con tali circuiti non è possibile eliminare completamente i disturbi, ma si
Fig. 2 - Onda R . F. modulata af
può renderli di intensità alquanto piccola, tanto da non dare piu pratica
fetta da disturbi.
mente fastidio. Si ha però, sempre, anche una certa distorsione del segnale
T R A S r. f. 1 .
ricevuto, per cui non ci si deve illudere di poter ascoltare un' impeccabile
' riproduzione musicale nonostante che la ricezione sia affetta da disturbi, ma
-
lo . Schema di principio. vrappongono alle radioonde, modulate o no, sommandosi ad esse, per cui la
QJ)
risultante è una radio onda deformata, come si vede in fig. 2. Quando arriva
l' impulso positivo le oscillazioni della radioonda vengono traslate versò l'alto
aro
RADIORAMA
E'ig. 7 - Limitatore tipo parulle
lo a soglia manuale.
fJ� ' V ELATORE
� LlMITATORE:
0.1J'f 100 pF .
20 RADIORAMA
Fra greco e . latino
n o n sto n a u n p o ' d i ra d I· O ·,. . . .
J
Non è sempre acile, d 'accm"dO, questo nostro bo s t u diare a l tre materie e nelle vacanze do
peregrinare per tu t ta la Penisola in cerca de!fU u na m ano a m i o padre, qui nel bar. De b bo
a ll ievi della Sc'u ola Radio Elettra di Tor'i no . (tpproftttare di ogni m o m ento li bero, e l 'appa
Ca,p ita a volte c h e un indirizo n o n sia p i ti recchio radio ch e sto costruendo, sono costret
esatto e allora la ricerca d iventa 1lnn pena . to a port(Lrmelo sempre dietro, da casa a l bar! . . .
Non fu cosi comunq1te per l'a,llievo Enrico To- Eccolo qll'i , vede? . . » .
.
letti. A Sampierdarena in Via D 'Aste erano in Riparato d a d u e casse e (la u n a tovagUetta,
molti a conoscerlo : non sappiamo se per le c'è l ' npparecchio i n costru zione . Ce lo mostrcL
s'ue strabilianti doti di radiostudente, o se con malcelato orgogUo.
p er il frequ entatissimo b ar che il padre pos « E non mi fermerò a questo ! . . . Vorrei in un
siede ! fu turo a b bastanza prossimo affrontare i l pro
PJ l 'ora di pranzo, qtumdo entriam o nel bar : b lema (Iella costr'u z'i one di un televisore. Non
1tn aperitivo non stona certo. C hiedia m o di En sarà, facile, ma ho b 'u one speranze : la vo lontà
rico Toletti. PJ lui, dietro il banco . Un ra{/a:z non mi manca, e soprattutto non mi m anca la
zone dalla franca, espressione sorridente, dal passione. E poi, immagini la soddisfazione nel
l 'eloqu,io facile e intelligente. vedere gli avventori del mio bar seguire le tra
Ci si intende su bito. Gli diciamo c h e ven'i a smissioni televis ive S1t u n appareçchio cos tnti
mo dan' Ital'ia del Sud, dopo essere parti ti da to solo da m e ? . . Gli studi ch e sto compiendo
'l'orino, e c h e a b b'i amo fa tto 1tn l ungo giro, v'i adesso, intendo gU s t u.di Uceali, mi p orte1"a,nnO
sitando prima di lui tanti altri allievi e sim ad avere domani 1tna professione c h e mi per
patizzanti della Scuola, e che tu,tti h anno a v u met terà di guardare al fu turo con una certa
to p e r nO'i parole di simpatia e d i incoraggia s'ic'l lrezza; ma non si sa m a i ! Se ne son viste
mento . ai peggiori e. la conoscenza di u n ramo della
Anche Toletti è sodd'isfatto . de'i Corsi della tecnica non p u ò ch e giovare. Oggi la vita m o
Scuola. derna è basata s'u l la tecn'ica e su l la specializ
« Soddisfattissim o ! - ci dice. - Ho notato zazione scientifica ed io, ch e ho la possi bil'i tà
c h e le dispense sono concep'ite veram ente ra di farmi una cu l t u,ra n el ram o tecnico, sarei
zionalmen te . Ho i n iz'i ato 'il corso p i 'ù per c1/rio poco accorto a trascurare q ttesta possibUità c h e
sUà che per al tro, ed anche, le confesso , con mi viene offerta. S o n o ancora u n aUettante, è
u na certa diffidenza. M(t ho aovuto però s u b i to u n anno e mez.zo c h e mi dedico allo studio del
ricreaermi. Sono uno stu aent.e liceale e ai li l 'apparecchio rad'io, ma vedo ch e, man mano
bri nella mia v i ta ne ho {/irì. sorbi ti parecch i ! c h e il tempo p (LSSa, le mie cognizioni si fanno
Raramente però , m i è occorso a i stuaiare Stt sempre piu vaste e che divento sempre piu pa
test i improntati (L tanta c hiarezza e raziona drone della materia, pur non trascurando gli
U tà . La materia tra ttata dalla Scu ola, non è a l tri miei studi. Non sono i problemi che do
nffatto facile, come del resto non lo sono t u tte vrò i nelu.t ta bilmente affron tare quelli che mi
le materie tecnic h e specifich e . Epp u re, i n u n spaventano : la v i ta stessa è tu t to u n pro b le
a n no e mezzo c h e seg u o i l C01"so-radio h o ap ma ».
preso piu io che non tant'i altri stu denti c h e Dal banco il padre lo ch iama : « Vieni ad aiu
frequentano corsi regolari e ch e s t uaiano con ta1"mi, Marconi ! C ' è gente » .
la presenza effettiva dei professori. Certo, Il giovane Toletti c i sal u ta calorosamente, ri
qu' alçhe errore mi è cap itato ai farlo, ma con dendo per l 'appellat'ivo del padre . L'apparec •
un po' ai attenzione e seguenao gU scherni chio radio è di n u ovo riposto tra le due casse
delle dispense ne sono venu to a capo con rela (li protezione e coperto dalla tovaglietta d'i ny
ti l'a facilità. P l/ 1"troPlJO ho poco tempo a m ia lon. Do mani ci saranno cinque m i n u ti a nch e
.
(li.';JI(),lii.�·ione. D II1'a n te il pe1"iodo d i 8(, 1I 0 1a (/e o- per ltl 1, ! SERGIO BANFI
L
a piu grande rivoluzione nell'industria , e del no efficientemente esplicare determinate funzioni nelle ap
stro modo di vivere nei prossimi anni , sarà forse parecchiature radar e in altri complessi ad altissima
causata da qualcosa di molto piu piccolo e piu frequenza. Per cui ritornarono a l l o studio dei diodi a
innocuo della bomba atomica o all' idrogeno . cristallo e riuscirono ad utilizzarli nuovamente. Cosi
Non è p i u grande, infa tti, d i un chicco d i grano, i l dio(lo al germanio, un detectore a baffo di gatto di
eppure ha una funzionalità del tutto simile a quel la un'efficienza notevolissima, trovò numerose avplicazio
di una valvola termoionica : meglio, in meno spazi o . ni, per quanto riuscisse sol t anto a ricevere gli impulsì,
c o n p i u sicurezza e c o n u n a minima quantità di energi a . ma non ad amplificarli . Fu solo nel 1948 che un pic
Si chiama transistor. colo gruppo di scienziati pervenne al rivoluzionario
Nell' impiego militare, l ' a viazione americana ritiene ritrovato amplificatore, che ricevette i l nome di tran
che il transistor possa ridurre l ' attrezzatura necessa sisto r .
ria per la navigazione, per il controllo degli incendi e E iI transistor presenta degli immensi vantaggi, su
per il radar, a un quinto in dimensioni, a un , quarto qualunque altro sistema preesistente : non solo ampli
in peso, assicurando iI 40% fica, m a è meno fragile e non
in meno di inconvenienti e di richiede iI vuoto ; inoltre è
guasti . « freddo )) e non richiede l ' ap
Nell ' industria potrebùe se plicazione di un riscaldatore
gnare l ' avvento di una nuo per emettere elettroni , cosi
ya era di fabbriche auto che e�so può funzionare con
matiche. un minimo di energia e non
Il transistor venne ideato richiede periodo di riscalda
pochi anni fa, ma la sua sco mento . E, come se tutto que
perta, una vera pietra mi sto non hastasse, il trimsistor
liare nella storia dell 'elettro è minuscol o , praticamente in
nica , . passò quasi del tutte distruttibile e di una vita
inosservata . Come ricerche e . estremamente lunga.
studi scientifici abbiano condotto alla scoperta di un I l cristallo solido che è il nucleo del transistor è
nuovo principio fisico e alla realizzazione di un ritro artificiale : in natura non lo si tro v a . Per lo piu i cri
vato destinato ad avere un' importanza vitale per l 'e stalli sono composti di germanio, che si trova nella
lettronica, è una storia che non è mai stata scritt a , p Ò lvere e nelle ceneri provocate dal fumo del le cimi
eppure è affascinante. niere : una immensa miniera, se si pensa che nella sola
Molti ancora ricordano i tempi eroici della radio, Inghilterra si « producOno )) 2.000 tonnellate di germa
quando i primitivi apparecchi riceventi erano basati nio, ossia quindici miliardi di transistor ! Le princi
essenzialmente su di un cristallo e un baffo di gatto ; pali imprese costruttrici di valvole termoioniche stan
l'insieme era, tecnicamente, un diodo a crista l l o , che no sfornando . transistor su transistor, con un ritmo
venne ben pre s to sostituito dalla v a lvola elettronica , sempre crescente, per quanto si sia tuttora allo sta
che non solo riceveva i segnali radio, ma li amplificava dio sperimentale, e si preveda l 'evoluzione
' di nuove
- cosa questa che i l cristallo ed iI baffo di [latto - forme e di nuovi impieghi.
non potevano assolutamente realizzare. In una grande fabbrica americana si nota un sin
Durante la seconda guerra mondiale, gli scienziati golare contrasto, rispetto alla solita tecnica di lavora
vennero alla conclusione che le valvole non potevano • zione delle eliche e dell'attrezzatura per aerei. Lontano
22 RADIORAMA
dalla confusione del l a rotttine quo In una fabbrica di aerei, abili
tidiana di una fabbrica, in un luo mani d i operaie montano le minu
go separato e t r anqu i l l o , in una re scole u n i tà che comportano un con
lativa sol itudine, tecnici specializ trol l o e lettronico : esse parlano un
::,;
zati sono intenti a montare le com linguaggio tutto loro , un linguaggio
plesse unità elettroniche destinate a f a t t o < l i bobine e condensatori, gri
' ('
fU lU'Iiona re - con sicurezza e pre .!!.' l h' (' tr;l sfo rmHtori, fili e « spa
cisiune a ssol ute - come cervell i au g-hdt i » . r e i � t e n ze a l carbone pic
sil i a ri . su a lcuni turhoreattori d a ( ' o h ' (�onH:' ca pocchie di fiammifero, e
c a c c i a e d a homhardamento, g l i ll H pn L l a no soprattutto della l)iu gran
-1 1 ,
p a r e<:c h i eli a v a ng u a r d i a dell ' :w i a <il - � o pe rt a dai tem pi della valvola
zio n e a mpl 'i c a na . t'e n n oiun i l : a : il m u ltiforme, versa
Il di z i ona ri o
.del Webster defiui Wl'. m i l l Ul:w ol o t ra ns i stor.
sce l ' elettronica come « quel l a par �on m o n t a t e le p a rti di ciascuna
te del l a fi si c a cbe stud i a l 'emissio ! I ( ' I I t' 8 u b l i t il clettri<::lle non riem
' '
ne, il <:om portamento e gli effetti pirdlb<:'l'o neppu rt' umI ta zza da t è .
degli E'lettl'oni . s))E'dalmen te nell e Effpttu n ti i eo l l<:'gaolPnti necessar i ,
n e lle cellule
. . . 1/ n crist a l l o {' /I II l la ffo d i gl i tt o . . .
v aJ"ole termoionich e, e <.'ont ro l l n to che i l e1 l'cnito s i a cor
fotot' lettriche e simili l) . L ' el ettro n-'Ìto. l in si e m t è sigi l l a to in un in
. '
ne l a piu picc o l a pa rte d e l l ' n tomo, Chi maggiormente i m p iega i tran y o l u el'o (l i p l a st iea <:h(' l o rende im
;
cO llPie u n ' i ntiniUl di o pe r a z i unÌ e sistor sono le Forze Arma te, che ri pt'ne t r a b i le a l l a vo [ n ' l'p, a l l ' u m idi
di funzioni con il suu sem v l i ce « vo velano però pocliissimo sul loro fun tà e lo p ro tegge dagl i effetti del
la r e » tra oggetti ca rkhi. di elet ziona mento . Le compagnie telefoni . _ l o 1'e o E
d gl i iInpro v v l sl sbal
tric:ità . che ne fanno gramlissimo uso, im zi di temperatura , frequenti nel
Nel l e v a l vole tpl"moioniche e nel- p i eg aml oli nel l e piu d i verse fun "010.
le a i trp appa recchiature elettroni
:
zioni : centra l ini di smi::,;tamento, Questo « pacchetto » elettronico è
che questo flu::,;so di e l e t t r on i è fa istradamenti dell e chi a m a t e ed a l prpzioso anehe n e l condizi onamento
cilnwntt' control la bi l e , a differen t r o anco r a , p u r nutrendo non v aghe dI'l l 'a r i a e IlPl l a p l't-' ss u ri z z a zione
za di q u a n to an'iene nei sistemi speranze d i future e piu v aste ap ! I( '/.d i e
l l Il l li u t i llt' ll ' at' l'eo, in q u a ntu
(·
elettrici convC'nziona l i . Per queste plicazioni .
sue eccp z i on a l i proprietà , gl i stru I tra nsistor sono s t a t i i m p ieg a t i
menti P l t'ttronici possono essere im spe rim e nta l m ente in àpparecchi r a
piegati nel t mt r o H o di motori di dio senza v a l vole, i n televisori por
qua l ::,;i n ::,; i potenza . per comand a re l a tatili a limenta t i a batteria , in cui
va rin zio11e di pa sso dei sistemi a d tutte le v alvole sono ' sparite ed è
.
elic�l e i n m o ltissime a l tre operazio rimasto il solo tubo a raggi cato
ni 3 n <1 l og1w . La seienza elettronica d ic i ; e perfino in un u lctt lele con
ha eOHI un a i nfl lwnza fon d a mentale ampl i ficatore incorporato e iÌ1 un
'
p rod u z i onl� d i a p p a rec c h i per
sul l a microfono delle dimensioni di un
velodtà llla�simp, i qu a l i sono gra normale sigaro, che h a l a ca ratt('
v a t i Òil l ll o l tp tonne l l a te di peso, ed l'istica ' di funzionare senza fili , t r a
in tl u i �( t ' �l > J l R i hi lnwnte s ull a ca paci smettendo tramite un apparecchio
tù ( lpi vi l o t i . r;a dioricevente piazzato nell e vici
r ; n drcu tto e l e t t ronko può u mpli na nze . Tutti questi apparecchi atti
fi c<l re u n millimo {
i m m lHo elettric o , rano la curiosità e l ' attenzione del
tra ::,;fol'Ul H n d o l o in una pronta ri gra nde pubblico . Ma quello che nOli
spo8ta quasi senza a leun ritardo di tutti SllIUlO. è l a parte i m portant e
. . , nel f/l lll o delle c i m i n ie re . . .
tem po . Ln sm a l'T'escente energia , che t r ansistor sostengono nel la
i
che rÌ<'hiede pera l tro un minimo crea zione d e i « cervelli » destinati
qu a llt i t a ti v o di potenza . è su ffi c ien a provoc a re una rivoluzione indu è e
s nsibi l is s i m o a i minimi cambia
te per a z i ona re uri solenoide che a striale, a d una scadenza forse piu menti d e l l ' a tmosfera e , grazie alla
sua v o l t a comand<l dei servomecca breve d i qua n�o non si sospetti ge sua pronta reazione, impedisce che
nismi i q u a l i mettonu in funziona ner a l mente. si cre i , nei 10caN-- � controllati ,
&; '
mento ma cchilln ri immensi . E for un'aria i r respil'abile 'cr surriscal
se la caratteristica principale di un data .
. . . !/l'/IJI /l re twz.�(t da tli c . . .
1' :
II n a
ci rC'uito e lettronico è la s u a capa� Perfino il problema del controllo
. cità di misura zioni acc a e e pn d<:,l flusso d i carburante i n un mo
c i se . tOl'<:' a rea zione , troppo complesso
I l llrirno i m r i ego com r c i a l e (]l'j per i norm a l i m e zz i , è un sem p lice
t r a nsist or fu ne l l a fallhric ione d(' gioco per g li strumenti elettronici,
gli a p p a r f e < h i H u d i ti " i pet, sor( li . hl c u i ' a l lilità n<:'1 c a l co l o è insupe
'
Verso la fine d e l 1952 venne a nnu n ra ta ! Essi prendono i n considera
z i a to un nuovo t i r lo d i questi a ppa zione la temperatur a del tu b o di
recchi che. in luogo dell:> tre con 8C:t ri c o di coò a , le d i fferenze nella
suete v
v a l o le , impiega \'u un solo pressione d t' ll a ri a e tutta una serie
t r a nsistor, il q U <l l e non sol o ne rad di a ltri fattori e poi, grazie agli on-
doppia va la potenza , ma ne riduce ' llipotenti minuscoli transistors, for
va a ll H metà i l costo di alimenta ll1n hmo la soluzione che determina
zione . E mo l t i ss i m i a l t r i · fabln'i l ' a ziolle de i meccanismi ' idraulici
canti di apparecchi acustici segui (]p::,;t i l l a t i a d aumentare o diminuire
rono immediata mente l a nu o nl ('or i 1 tl l l SSO di ca rburante .
-
rente. G IAN N I VEGA
N. 2 FEBBRAIO 1 9 5 7
Un interessante montaggio sperimentale con transistori è ] '0-
scillatore di bassa frequenza a nota fissa. Per la sua realizza
zione bastano pochi componenti ed un transistore ael tipo
OC71 od OC70 o equivalente, che si trova normalmente, al
giorno d'oggi, sul mercato italiano. Purtroppo non si trovano,
invece, ancora i componenti miniaturizzati, che dovrebbero
essere usati in tali montaggi per renderli di dimensioni moho
ridotte, ma poiché lo scopo di questi montaggi è sopratutto
J
sperimentale, per irparare come i transistori vengono usati ed
anche a che cosa possono servire, non è il caso di andare alla
ricerca di t�li elementi, molto costosi, in quanto servono egre
giamente quelli normalmente usati nel campo radio:
Oltre ad una dimostrazione pratica di applicazione dei tran
sistori, questo montaggio è pure molto interessante di per
se stesso, poiché serve a svariati scopi. Bastano, poi, poche
modifiche al circuito per estendere di molto le sue prestazioni,
come si vedrà piu innanzi .
. Da notare che i transistori vengono alimentati con tensioni
basse, di pochi volt, e non richiedono di essere accesi come
i tubi elettronici e questo è un vantaggio notevole : una sem
plice pila è in grado di alimentare l'oscillatore rendendolo
completamente indipendente da qualsiasi allacciamento a reti
di distribuzione dell'energia elettrica. Il bassissimo consumo
dei transistori fa SI che la pila duri per moltissimo tempo,
tanto che il piu delle volte occorre sostituirla perché esaurita
Fig. I - Schema elettrico dell' oscillatore.
per invecchiamento proprio, piu che per la corrente da essa
erogata.
Dato il carattere sperimentale e didattico di tale montaggio,
esso verrà realizzato molto alla buona, fissando le diverse parti
su una basetta isolante, in modo che sia facilmente montato
+ e smontato per ricuperare le diverse parti che potranno servire
per altri analoghi montaggi, nel caso che questo non interessi
conservarlo montato. Se invece questo montaggio · verrà uti
lizzato lo si può realizzare in modo piu definitivo, proget
tando il telaio e la scatola secondo le proprie particolari esi
genze.
LO SCHEMA
R
In fig. I è riportato lo schema elettrico dell'oscillatore a
transistore. Per comprenderne meglio il funzionamento è con
veniente considerare pure l'analogo schema come verrebbe rea
lizzato con un tubo elettronico e precisamente con un triodo,
Fig. 2 - Analogo oscillatore con triodo. che è il piu diretto equivalente del transistore, quando si fac-
tu fti�
PILA
4J5V
Al tasto o
infer-ru t t o re
cia la nota corri sponden za tra gli elet no spire nel circui to di base. Questo
trodi . R icordiamo i n fatti che l a base perché nei tubi i l circui to di grigl i a
del tran sistore può essere considerata ha un�impedenza elevata, maggiore d i
l 'equivalen te della griglia del triodo, quella di pl acca, mentre n e i transi stori
mentre l 'emettitore corrisponde al ca accade al1a rovescia ed è il circui to d i
todo ed il collettore alla placca . col1ettore che h a i m peden za maggi ( ) rl
In fig. 2 si vede q u i n di come tale del circu i to d i base.
oscil latore possa venire realizzato con I n e ntrambi i casi gli avvolgi menti
un trioùo ed il suo fu nzionamen to è vanno i n seri ti i n modo giusto altri
abbastanza conosciuto. Nel circ u i to d i menti non si ha generazione di oscil ri mental me nte ottenere l a nota
placca è i n serito un circuito osc i ll ante lazioni, l a cui freq uenza è determ i che si desidera, quanto dal
formato da un avvolgimento di un nata dal valore �' e dal l ' in d u ttanza di trasformatore u sato. I termi
trasformatore con in parallelo u n con L del trasformatore. Usando u n nor del trasformatore vanno connessi
densatore. Le oscil lazioni presenti i n male trasformatore con nucleo d i fer nel modo
talt' circuito vengono r i portate i n gri ro con rapporto 1 / 3 c i rca, si ottengo� corda N
glia tram i te l ' avvolgi mento secondario no oscillazioni di frequenza acustica Se non oscilla dovrà
del trasformatore e se q ueste sono in q uando C' abbia valori compresi tra (o del se-
fase opportuna vengono amplificate q ualche m igliaio di pF e qualche de e scambiati tra
dal triodo e mantengono in oscillazio cimo di ,u F . Variare il valore di C ' loro . I colori i n d icati nella SI
ne il circui to osc i l lante di placca . La è i l s istema più semplice p e r ottenere ri feri scono al di trasformatore che
corrente di grigli a , che scorre durante frequenze di valorI' diverso o, come stato usato
le sem ionde posi tive, determ i n a u n a
c a d u t a di tensione ai c a p i del gruppo
di p'olari z zazione RC, che polarizza
MATERIALE OCCO RRENTE
la grigli a stessa, regolando automati
camente l 'a m piezza delle oscillazioni I transistore OC7 I
generate. I trasformatore r a p o 1 / 3
Lo stesso fenomeno si verifica se si I resistore da 470 kO % W
sostituisce il trio do con u n transisto I condensatore da 0 , 1 p. F a carta
re : i n questo caso il circuito oscil lante
2 condensatori da 0,0 1 ,uF a carta
v iene i n serito nel circui to del collet
tore ed i l secondario del trasformatore I basetta bachelite con capicorda 30
è collegato con la base. Le osc i l l azioni I pila da 4,5 V
applicate alla base producono u n a cor I m filo rame isolato in plastica
rente di base che comanda l a corrente ,i store :
I cuffia (eventuale}
del collettore, come nel triodo la ten l il collettore, è
sione d i grigli a comanda la corrente l' emettitore, mentre centrale è
d i placca, e viene in tale modo man si dice trattandosi d i frequenze acust i b base.
tenuto in osc i llazione il circui to oscil c he, note di tono diverso. La di che è del
lante. I due circuiti sono equivalenti U n ultimo particolare riguarda l a
dal punto di v ista del funzionamento, tensione di alimentazione : mentÌ"e nel
ma differi scono i n alcuni particolari. caso del tubo deve essere d i almeno
I n fatti mentre il triodo richi ede u n a u n centinaio d i volt, nel caso del tran
tensione d i placca positiva e una d i sistore basta che sia d i pochi volt sol
grigl i a negativa, i l transi store rich iede tanto.
una tensione di collettore negativa ed
una corrente negativa d i polarizzazio MONTAGGIO
in contatto i
ne della base. Per q uesto la pila ha i l DELL ' OSCILLATORE
si deve udire il suono generato
polo positivo connesso a massa e l a base Un sempl i ce mon taggio sperimenta d all 'oscill atore.
è collegata al polo negativo tram i te i l le del circui to può essere real izzato
gruppo RC di polarizzazione : il va come i n dicato nel l o sch ema di fig. 3 -
lore d i R è calcolato in modo da per Su u n a str i scia d i bachel i te mun ita d i
mettere il passaggio della giusta cor d u e fi l e d i capicorda su i la ti e d i u n a
rente di polar i zzazione della base . Un fi l a di fori a l centro, può fissa re i l
altro particolare riguarda l ' i n serzione trasformatore che, come detto, è d e l
del trasformator e : mentre nel caso del tipo c o n nucleo d i ferro e d ha un rap
triodo esso è i nserito in sal i ta, cioè con porto tra le spire dei due avvolgi men·
l ' avvolgi mento avente m i nor numero ti di 1 / 3 , bloccan dolo alla striscia con
di spire nel circuito di placca e q uello due v i ti nei fori central i . G l i altr i com
con maggior numero d i spire nel cir ponenti vengo no i n vece fissati sal dan
cuito d i gri gl i a, nel caso del transi doli d i rettamente ai capicorda isola ti
store esso va i n serito i n discesa, cioè come è chiaramente i n d icato i n fig. 3 .
l ' avvolgi mento avente più spire nel I n essa il conde nsatore C ' è da 0 , I 11 F ,
circuito d i collettore e quello con me- ma il suo v alore v a determ i nato spe-
N. 2 - FEBBRAIO 1957
(seguito de'ila pago preced.) nell'altoparlante, si staccherà il colle VARIANTI AL CIRCUITO
gamento di N' dalla presa fono e lo L'oscillatore a nota fissa può servire
USI DELL'OSCILLATORE si collegherà alla griglia dello stadio anche ad altri scopi se allo schema di
La tensione di bassa frequenza, for finale : se ora si sente, si porterà il fig. . I vengono apportate alcune sem
nita dall'oscillatore descritto, è di qual collegamento alla griglia dello stadio plici modifiche.
che volt per cui può servire a diversi precedente fino a quando non ode piu Organetto elettronico'. - Inserendo
scopi dei quali ne indicheremo alcuni. la nota : il guasto risiede in quest'ul diversi condensatori C' di valore di
Con trollo di amplificatori E.F. - Il timo stadio. verso e determinato sperimentalmen
capocorda N deve essere collegato al Alimentazione di ponti. - Dispo te, si può realizzare un organetto elet
la massa del telaio dell' amplificatore, nendo di un ponte per la misura di tronico come quello pubblicato sul
mentre il capocorda N' va collegato resistenze e capacità, quale ad esem n. 3 (novembre) di Radiorama : basta
all'ingresso. Se l'amplificatore è la par pio quello che può essere realizzato che ogni condensatore, corrispondente
te di B . F . di un radioricevitore, que con il provacircuiti a sostituzione del a ciascuna nota, venga collegato al re
sto va commutato sul fondo ed i ca la Scuola, si può alimentarlo, con van sto del circuito mediante un pulsante
picorda N ed N' vanno connessi alla taggio, con tale oscillatore ottenendo come indicato in fig. 4.
presa fono tenendo presente che N de maggior sensibilità e precisione. Per Dispositivo per segnali Morse. -
ve essere collegato al foro della presa questo basta collegare N ed N' con la Collegando una cuffia ai capicorda N
corrispondente alla massa ed N' al diagonale di alimentazione del ponte ed N' ed inserendo un tasto telegra
l'altro. Se accendendo ora l'amplifica e cioè, nel caso del provacircuiti a so fico tra C e + si ottiene un oscillatore
tore e chiudendo il contatto tra i ca stituzione, N con la boccola 5 ed N' particolarmente adatto per imparare a
picorda C e + dell'oscillatore( tra que alla boccola 4 (v. fig. I dell a dispensa trasmettere e ricevere i segnali Morse,
sti per comodità può inserire un in « Provacircuiti a sostituzione. Uso, 2& molto utile quindi per dilettanti che
terruttore a pallina), non si ode la nota parte » ). vogliano addestrarsi in grafia.
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RADIORAMA
ettere al
com mentata n ei m odi pill diversi fin 'anche chian"utndo in
scrivete a Il LETTERE AL DI RETTO R E "
S I AT E B R EV I ' - Rad iorama - Via La Loggia 38 - Torino
aiuto la fantascienza! Si è detto che avrebbe potuto essere "
ulla stazione inglese (infatti la n ostra Monte Penice ha
disturbato, di recente, l'emittente di Birmil1gham ) , oppure
CUNIO LUI G I
Nord-africana o spagnola, dove S0110 in corso impianti spe
rimentali utilizzan ti materiali e program m i registrati ame
S. Vigilia (Brescia)
ricani, o di Malta che è n otevolmente pÌti vicina. Ma, pdl.
Vorrei chiedere se sull� nV1sta si potessero pubblicare o men o, nessuna di tali congetture è stata confermata, per
schemi teorici e pratici di qualche apparecchio da costruire cui ritengo sia pill attendibile spiegare il fen omen o con le
con i l relativo materiale . M i farà cosa grata se vorrà pub m oderne teorie sulla propagazione delle onde elettroma
blicare che il Corso Radio m i ha dato u n successo che non gnetiche.
dimenticherò mai ! È n oto infatti che queste si propagan o il1 linea letta
Penso che questo n umero di Radiorama soddisfi in pieno come la luce e quin di n on riescono ad oltrepassare l'oriz
i Suoi desideri e Le assicuro che la redazione nOI1 trascura zonte, che si vede dall'an tenna trasmitten te. Le onde me
alcunché per ren dere la rivista sempre pili aderente alle die e corte, specialmente quest'ultime, riescono a propa
esigenze dei lettori. Come vede, ho pubblicato il Suo giu garsi oltre l'orizzonte, cioè riescono a seguire la curvatura
dizio sul Corso Radio, anche se ciò mi attirerà le ire di della terra, in quanto propagandosi verso l'alto in dire
alcuni lettori estremamente . . . puritani, i quali n on vorreb zione obliqua, vengon o riflesse dalla ion osfera (stato di
bero si citasse la Scuola su Radiorama. Ma cari amici, cOme aria ionizzata che avvolge il globo a circa lO km d'altezza )
è possibile mettere n el dimenticatoio quell' elemento che è e ritornan o sulla superficie terrestre a distanza n otevole
stato ed è la sorgente della n ostra amicizia e della n ostra dal punto di partenza. È per merito, appunto, di parecchie
comune passione? di queste riflessioni tra terra e ionosfera, che son o possi
bili le com unicazioni transoceaniche con le onde corte. Le
FORMICA VITO onde ultracorte in vece, ed in particolare quelle usate in TV,
Caltan issetta appunto perché cosi corte (onde metriche ) bucano questo
strato rifletten te, cioè non ven gon o riflesse dalla ionosfera
Sono riuscito, ex allievo della Scuola, a metter su per
e perciò 11 0 n posson o propagarsi oltre l'orizzonte. Accade,
conto mio un laboratorio di riparazioni radio in Calta
però, in particolari condizioni del tutto casuali, che si for
nissetta. Lei sa che cosa significa venir dalla provincia ad
mino nella ion osfera dei « canali conduttori » , che possono
affrontare radiotecnici con molti anni di esperienza piu di
convogliare a distan za enorme le onde ultracorte che in
me ; tuttavia sono riuscito e godo, oggi, stima ed ammi
essi si intrufolin o, ed appunto a questi casi del tutto spo
razione sia da parte dei colleghi che dei clienti . I n circa
radici, è dovuta la possibilità di potere, qualche volta, ri
un anno di attività mi sono procurato una clien tela nume
cevere trasmissioni T V estere, o comunque stazioni molto
rosa e soddisfatta ed ogni giorno annovero molti clienti,
lon tane. Da notare che la località dove « piovon o » queste
con m i a grande soddisfazione.
onde, proven ienti da grande distan za, è in genere molto
La soddisfazione è anche mià perché vedo che il n ostro ristretta, e la durata del . fenomen o di solito breve e sal
seme dà buoni frutti, se germoglia in un campo di buona tuaria.
volontà e costanza. A Lei auguri di prosperità sempre mag
giore perché essa è veramente meritata.
Pavia
NICOLOSI COSIMO
Granitola ( Trapani) Ho creduto opportuno farLe conqscere che il Suo ex
Allievo ha cambiato i ndirizzo, cioè si è trasferito " in via
Mi reco, di consueto, a Campobello di Mazara, un
S trada N uova I O , Pavia. Con l 'occasione La salu to distin
paesino che dista 8 km dal m are e situato ad una alti
tamente.
tudine di circa 15 metri, dove risiede un amico posses
sore di un televisore, il quale m i disse che ogni sera Si, ha fatto bene e La ringrazio della Sua premura,
riceve, sul secondo canale, una stazione trasmittente di ma la cartolina inviatami n on ha firma, matricola od altri
New York con una in verosimile chiarezza d i immagini. riferimenti. Non se l'abbia a male, capita a .tutti una svi
Incuriosito, assistetti ad u n a trasmissione i n l i ngua estera sta. Le sarei grato tuttavia, ex Allievo misterioso, se vorrà
• mentre sul video sono apparse chiarissime alcune scritte scrivermi anche il Suo n ome .
pubblicitarie . Sono state riprese alcune fotografie, che Le
allego, pregandoLa di i l lustrarmi il fenomeno. Affrettatevi
Il fenomeno, · seppur molto interessan te, n on è di facile ad abbonarvi a RADIORAMA
spiegazione : è stato segnalato, infatti, anche da altre zone
della Sicilia, per esempio da Gela e da Niscemi. La n oti Vi attende una grande sorpresa ! . .
zia, apparsa pure su diversi giornali di attualità, è stata
Magnetofono musicale di ecc ezionale fedeltà e p o te nza
CA RATTERISTI C H E ESSE NZIALI
D a t i d i ingombro . cm. 39 X 37 X 23 Impiega bobine s i n o a 7" (cm . 18) m. 366
Peso tot a l e . Kg . 12 c i rca Durata d e l l e aud izioni . . u n ' o r a tota l e
Al imentazione d iretta d a l l a
rete d o mestica A : Hz. 50 C a n c e l l a zione a u t o m a t i c a in alta frequenza