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interesse comunitario sono esclusive di una Regione (Fig. 2.16), con numeri particolarmente
elevati nelle grandi isole (Fig. 2.17).
Figura 2.16 - Specie vegetali di Direttiva ripartite Figura 2.17 - Regioni italiane con specie esclusive
secondo la presenza in una o più Regioni ammini- e relativo contingente di endemiche.
strative e relativo contingente di endemiche.
Brassica glabrescens, specie endemica italiana Astragalus verrucosus, specie endemica italiana
esclusiva del Friuli Venezia Giulia (Foto G. Oriolo). esclusiva della Sardegna (Foto G. Bacchetta).
Sovrapponendo tutte le mappe di distribuzione prodotte è stata ottenuta una carta della “densità
di specie” complessiva (Fig. 2.18a). La carta mostra il numero di entità vegetali presenti in cia-
scuna maglia della griglia 10x10 km, permettendo di individuare i territori nei quali c’è una
maggior concentrazione di specie di interesse comunitario. Per individuare le aree a maggior
priorità di conservazione sono state, inoltre, scorporate le entità di allegato II (Fig. 2.18b) da
quelle presenti esclusivamente negli allegati IV e V.
Si nota come nel territorio italiano ci sia una diffusa presenza di specie di allegato II, ma per lo
più con basse densità. Sono infatti prevalenti le maglie in cui è presente una sola specie. Le den-
sità più elevate si riscontrano in territori circoscritti, soprattutto nelle grandi e piccole isole, nei
territori costieri al confine campano-calabro-lucano e in aree montane dell’Appennino centrale
e tosco-emiliano, delle Alpi Marittime e di alcuni settori dell’arco alpino. A queste si aggiunge
il Carso triestino e il settore costiero alto-adriatico.
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